Il libro di Scheidel (che è austriaco però, non greco) fu raccomandato dal prof. Boldrin l'anno scorso sul suo canale, e qui il prof. Federico lo definisce metodologicamente pessimo (2:00). Di chi ci dobbiamo fidare? :)
Due persone competenti possono benissimo trovarsi in disaccordo su qualche punto, in quel caso si tratta di divergenza di opinioni , cosa di per sé sanissima. Il problema è quando uno non è competente in niente e non ha studiato niente. In quel caso non sono "opinioni"...prima si studia e poi ci si può fare un'opinione. Giovanni e Michele sono tutti e 2 competenti a sufficienza per poter avere le loro rispettive opinioni (che su alcune cose convergeranno e su altre no)
Nuoooo, perché solo 25 minuti!!?! Stavo incominciando a carburare :-D Oh comunque fantastica lezione, grazie infinite per il servizio e gli spunti. Avendo premesso che sono un ignorante totale e che quindi la frase "non sono d'accordo" è abbastanza ridicola... Diciamo che ho un dubbio riguardo la traiettoria dell'Inghilterra nel grafico riportato: il Prof. Federico afferma che la crescita della ricchezza sia stata benefica per la distribuzione del reddito, visto che la distanza dal 'tetto' della massima disuguaglianza possibile è aumentata con il reddito pro capite. Ora, se questo è vero dal punto di vista assoluto, non mi pare lo sia da quello relativo. Metto un po' di numeri letti a spanne dal grafico. Inghilterra 1290: - Gini: 0.38, IPF: 0.58 --> delta assoluto: 0.2 Inghilterra 1801: - Gini: 0.50, IPF: 0.86 --> delta assoluto: 0.36 E' dunque vero che la distanza dalla massima possibile disuguaglianza (sotto l'ipotesi delle elite al 10% ecc) è aumentata, cosa che si può sicuramente interpretare come un passo avanti, ma chiedo: non avrebbe forse senso considerare anche il rapporto tra il massimo e il valore attuale? In altri termini, avendo un coefficiente massimo X, è lecito considerare il valore attuale Y come percentuale di X? Se così fosse, allora nel caso dell'Inghilterra 1290 saremmo a circa la metà del potenziale (X = 0.58, Y = 0.38, Y/X ~ 0.5), mentre per l' Inghilterra 1801 saremmo un po' sopra (X/Y ~ 0.58), come a dire che quest' ultima Inghilterra avrebbe realizzato un potenziale più alto, rispetto alla massima disuguaglianza possibile? DISCLAIMER: discorso puramente sulla base di quel grafico -- Pur non sapendone niente, ho già sentito che esistono dubbi sulla validità dell'indice di Gini stesso, quindi se si vuol rispondere, suggerirei che fosse sulla natura specifica di questo punto, non su altri discorsi più generali sulle misure di disuguaglianza.
Prendi il reddito totale del paese in quell'anno e ipotizzi che il 90% della popolazione stia appena al livello di sussistenza di 400$ a testa e sottrai il valore dal totale, il resto lo dividi per il 10% restante di pop, otterrai il reddito di un abitante del top 10%. Ora con questi valori calcoli l'indice di Gini, il susseguirsi di questi valori negli anni crea la curva IPF. Tutto standardizzato in dollari del 1990. Se ho sbagliato qualcosa per cortesia correggetemi.
@@maurizioparola6605Ciao Maurizio, non ho ben compreso perchè l'indice di GINI continua ad aumentare e di conseguenza la disuguaglianza, ma allo stesso tempo ci si allontana dalla frontiera di massima disuguaglianza. Questo distacco dalla curva permette di uscire dal livello di sussistenza?
Per ogni giovane laureato italiano privo di lavoro che è costretto a lasciare questo grande e tradito PAESE, la nostra nazione perde il capitale speso dalla famiglia per portarlo dalla culla alla laurea, che mediamente è di 390.000 euro, a cui bisogna aggiungere il costo sociale dell' università che mediamente è di 115.000 euro. Praticamente l' Italia, per ogni giovane che emigra, arricchisce la nazione ospitante di un operatore la cui formazione professionale è costata in capitale già versato circa 500.000 € a cui bisogna sommare il valore aggiunto del lavoro produttivo che svolgerà. Tenendo conto, che sono decine di migliaia i giovani laureati che ultimamente hanno lasciato l' Italia, la perdita è immensa anche per il mancato rinnovamento generazionale particolarmente dannoso per l ITALIA che invecchia.
Mah, sono perplesso quando il prof. lamenta che si consideri il reddito lordo anziché quello netto. Allora anche quando l'ISTAT fornisce i dati sulla spesa previdenziale dovrebbe dare la spesa netta e così si passerebbe dal 16% al 13% del Pil. Stesso discorso sulla spesa per i dipendenti pubblici, ecc. Da un professore universitario mi aspetterei maggior rigore scientifico.
Dipende da cosa si analizza. Nei casi da te descritti si analizza quanto si paga, ovvio quindi che sia preferibile il totale (lordo, costo azienda, ecc). In questo caso sarebbe più sensato guardare al netto perché è su quello che si giocano effettivamente le diseguaglianze.
Il dirigente della Banca d' Italia Carmelo Barbagallo, ha ammesso che le banche non pagano le tasse. Considerando che l' evasione fiscale delle banche è mediamente di 500 mid. all' anno, perchè il Governo spreme in modo insopportabile i cittadini e le imprese e non attiva la Guardia di Finanza per incassare l' evasione fiscale bancaria ?
Perchè hai sparato cazzate inventate di sana pianta e tutto il sistema bancario italiano messo insieme vale meno dell'ipotetico fisco evaso. Nelle tue teorie cretine del complotto in cui ipotizzi che siano tutti molto stupidi come te non hai tenuto conto che una persona normodotata si farebbe prestare 400 miliardi, si comprerebbe l'intero sistema bancario italiano e coi 500 miliardi evasi non solo sarebbe rientrata dell'investimento ma avrebbe in un solo anno il patrimonio di Bezos senza aver fatto nulla.... Se poi il fisco evaso è di 500 miliardi quanto cavolo fattura questo sistema bancario italiano? Tutto il Pil Italia?
Lezione fantastica. Come far amare una materia. Prof. Federico ministro
Grazie infinite per il servizio
Gratitudine per l'ottimo lavoro!
Il libro di Scheidel (che è austriaco però, non greco) fu raccomandato dal prof. Boldrin l'anno scorso sul suo canale, e qui il prof. Federico lo definisce metodologicamente pessimo (2:00). Di chi ci dobbiamo fidare? :)
Due persone competenti possono benissimo trovarsi in disaccordo su qualche punto, in quel caso si tratta di divergenza di opinioni , cosa di per sé sanissima. Il problema è quando uno non è competente in niente e non ha studiato niente. In quel caso non sono "opinioni"...prima si studia e poi ci si può fare un'opinione. Giovanni e Michele sono tutti e 2 competenti a sufficienza per poter avere le loro rispettive opinioni (che su alcune cose convergeranno e su altre no)
Interessante e istruttivo. Come sempre. Grazie
Nuoooo, perché solo 25 minuti!!?! Stavo incominciando a carburare :-D
Oh comunque fantastica lezione, grazie infinite per il servizio e gli spunti.
Avendo premesso che sono un ignorante totale e che quindi la frase "non sono d'accordo" è abbastanza ridicola...
Diciamo che ho un dubbio riguardo la traiettoria dell'Inghilterra nel grafico riportato: il Prof. Federico afferma che la crescita della ricchezza sia stata benefica per la distribuzione del reddito, visto che la distanza dal 'tetto' della massima disuguaglianza possibile è aumentata con il reddito pro capite.
Ora, se questo è vero dal punto di vista assoluto, non mi pare lo sia da quello relativo. Metto un po' di numeri letti a spanne dal grafico.
Inghilterra 1290:
- Gini: 0.38, IPF: 0.58 --> delta assoluto: 0.2
Inghilterra 1801:
- Gini: 0.50, IPF: 0.86 --> delta assoluto: 0.36
E' dunque vero che la distanza dalla massima possibile disuguaglianza (sotto l'ipotesi delle elite al 10% ecc) è aumentata, cosa che si può sicuramente interpretare come un passo avanti, ma chiedo: non avrebbe forse senso considerare anche il rapporto tra il massimo e il valore attuale?
In altri termini, avendo un coefficiente massimo X, è lecito considerare il valore attuale Y come percentuale di X?
Se così fosse, allora nel caso dell'Inghilterra 1290 saremmo a circa la metà del potenziale (X = 0.58, Y = 0.38, Y/X ~ 0.5), mentre per l' Inghilterra 1801 saremmo un po' sopra (X/Y ~ 0.58), come a dire che quest' ultima Inghilterra avrebbe realizzato un potenziale più alto, rispetto alla massima disuguaglianza possibile?
DISCLAIMER: discorso puramente sulla base di quel grafico -- Pur non sapendone niente, ho già sentito che esistono dubbi sulla validità dell'indice di Gini stesso, quindi se si vuol rispondere, suggerirei che fosse sulla natura specifica di questo punto, non su altri discorsi più generali sulle misure di disuguaglianza.
Thank you!
Bellissima lezione
Mi rattrista il fatto che non vedremo mai la parte 2 e 3 di questa lezione. Prof dovremmo rimediare in qualche modo.
Grazie
Grazie ragazzi
Ottima lezione
Se non sbaglio Picketty e Saez hanno cercato di costruire serie storiche per i decenni del dopoguerra sul reddito netto
Immaginate se la TV pubblica facesse informazione di questo livello
Qualcuno che ha capito bene come si definisce la diseguaglianza massima me lo può spiegare?
Prendi il reddito totale del paese in quell'anno e ipotizzi che il 90% della popolazione stia appena al livello di sussistenza di 400$ a testa e sottrai il valore dal totale, il resto lo dividi per il 10% restante di pop, otterrai il reddito di un abitante del top 10%. Ora con questi valori calcoli l'indice di Gini, il susseguirsi di questi valori negli anni crea la curva IPF. Tutto standardizzato in dollari del 1990.
Se ho sbagliato qualcosa per cortesia correggetemi.
@@maurizioparola6605Ciao Maurizio, non ho ben compreso perchè l'indice di GINI continua ad aumentare e di conseguenza la disuguaglianza, ma allo stesso tempo ci si allontana dalla frontiera di massima disuguaglianza. Questo distacco dalla curva permette di uscire dal livello di sussistenza?
Eccezionali
Per ogni giovane laureato italiano privo di lavoro che è costretto a lasciare questo grande e tradito PAESE, la nostra nazione perde il capitale speso dalla famiglia per portarlo dalla culla alla laurea, che mediamente è di 390.000 euro, a cui bisogna aggiungere il costo sociale dell' università che mediamente è di 115.000 euro.
Praticamente l' Italia, per ogni giovane che emigra, arricchisce la nazione ospitante di un operatore la cui formazione professionale è costata in capitale già versato circa 500.000 € a cui bisogna sommare il valore aggiunto del lavoro produttivo che svolgerà.
Tenendo conto, che sono decine di migliaia i giovani laureati che ultimamente hanno lasciato l' Italia, la perdita è immensa anche per il mancato rinnovamento generazionale particolarmente dannoso per l ITALIA che invecchia.
Solita interazione obbligata
Mio commento tattico
Va bè!!
Mah, sono perplesso quando il prof. lamenta che si consideri il reddito lordo anziché quello netto. Allora anche quando l'ISTAT fornisce i dati sulla spesa previdenziale dovrebbe dare la spesa netta e così si passerebbe dal 16% al 13% del Pil. Stesso discorso sulla spesa per i dipendenti pubblici, ecc. Da un professore universitario mi aspetterei maggior rigore scientifico.
Dipende da cosa si analizza. Nei casi da te descritti si analizza quanto si paga, ovvio quindi che sia preferibile il totale (lordo, costo azienda, ecc). In questo caso sarebbe più sensato guardare al netto perché è su quello che si giocano effettivamente le diseguaglianze.
Il dirigente della Banca d' Italia Carmelo Barbagallo, ha ammesso che le banche non pagano le tasse.
Considerando che l' evasione fiscale delle banche è mediamente di 500 mid. all' anno, perchè il Governo spreme in modo insopportabile i cittadini e le imprese e non attiva la Guardia di Finanza per incassare l' evasione fiscale bancaria ?
Perchè hai sparato cazzate inventate di sana pianta e tutto il sistema bancario italiano messo insieme vale meno dell'ipotetico fisco evaso.
Nelle tue teorie cretine del complotto in cui ipotizzi che siano tutti molto stupidi come te non hai tenuto conto che una persona normodotata si farebbe prestare 400 miliardi, si comprerebbe l'intero sistema bancario italiano e coi 500 miliardi evasi non solo sarebbe rientrata dell'investimento ma avrebbe in un solo anno il patrimonio di Bezos senza aver fatto nulla....
Se poi il fisco evaso è di 500 miliardi quanto cavolo fattura questo sistema bancario italiano? Tutto il Pil Italia?