Filmone pazzesco. Interpretazioni di livello altissimo, storia bellissima, ci sono dei momenti meravigliosi. Musiche e canzoni una più bella dell'altra, davvero non riesco a togliermele dalla testa. Filmone, da vedere assolutamente
film ottimo e capisco le candidature ai premi sopratutto alla Saldana che per me mangia tutte le altre, non so se è un mio problema ma la doppiatrice della Garson l ho trovata veramente fuori posto rovinando un minimo la performance
Ho trovato questo film ambiguo e contradditorio nel suo messaggio. A parte il fatto che L'idea di contrapporre numeri musicali con la vicenda dei desaparecidos la trovo un po' di cattivo gusto (almeno nel tanto vituperato Joker 2 c'era la musicoterapia che giustificava il suo essere musical), il film vorrebbe essere pro-trans, ma allo stesso tempo rappresenta la donna trans in modo alquanto problematico SPOILER Lei, quando era Manitas, ingiustamente ed egoisticamente non coinvolge la moglie Jessie nella sua decisione di diventare donna, fingendosi la sua morte e trattandola come uno scarto, e dopo la transizione continua a non rivelare a Jessie la sua precedente identità, eccetto solo alla fine. Quando Jessie vuole andarsene coi suoi figli (e ha tutte le ragioni per farlo, dato che Emilia l'ha aggredita), Emilia si dimostra possessiva e le blocca le carte di credito. Quando la aggredisce, le torna pure una voce più mascolina (l'ho visto doppiato) e poi assolda dei tizi per pestare ed allontanare il tizio che Jessie voleva sposare, dimostrando che in fondo qualcosa del Manitas criminale le è rimasto, dando così ragione alla tesi del medico transfobico di Tel Aviv "posso cambiare il corpo, ma non l'anima. Il film poi vorrebbe come incolpare la società che ha costretto Manitas a diventare un criminale violento, come se tutte le morti che lui ha causato non siano in realtà colpa sua. Alla fine lei viene pure considerata come martire per la sua causa a favore dei desaparecidos, quando in realtà ha ingannato tutti senza rivelare loro che lei prima era il boss n°1 dei cartelli che ha contribuito a tutte quelle scomparse. Tra l'altro, per finanziare la sua organizzazione, lei si rivolge a persone corrotte, e l'avvocato la sostiene comunque. Dove sarebbe la rappresentazione positiva in tutto questo? Se lei, quando era Manitas, aveva già fatto la transizione da due anni, come può la moglie non essersi accorta di nulla? Inoltre alla fine, altra contraddizione clamorosa, l'avvocato si rivolge proprio a dei criminali del cartello per liberare Emilia, nonostante il film voglia denunciare le violenze del cartello.
Ma dove sta scritto che un personaggio trans debba essere senza macchia e senza colpa? Ci sono le contraddizioni umane al centro del film, l’umanità, non i messaggini pre confezionati. Grazie al cielo.
@@andreacinefilo Numeri musicali allegri e spensierati associati alla vicenda dei desaparecidos? Non mi sembra proprio. Molto spesso le canzoni rendono il momento estremamente più duro e crudo di quanto avrebbe fatto semplicemente un dialogo. Il film vive anche in una dimensione onirica e quasi grottesca: non è che si può intendere come una storia di vita vissuta. È chiaro, se lo guardi pensando di vedere un film realistico, allora molti passaggi diventano inspiegabili. Ma non è quel tipo di film. Il personaggio di Emilia Perez cerca una redenzione: non è scontato che riesca a trovarla. Una precisazione che mi sta a cuore: La transizione di genere non è un processo di cambiamento interiore ma solo esteriore. Una donna trans è donna anche prima di fare la transizione. Il medico di Tel-Aviv è tutt'altro che transfobico. Semmai pensare che fare la transizione implichi diventare "buona" e cambiare dal punto di vista spirituale, questo si che è transfobico.
Film visto doppiato o in spagnolo originale ? Perchè i messicani stanno distruggendo lo spagnolo della Gomez, la stessa attrice si è dichiarata non soddisfatta
Tralasciando che lo spagnolo della Gomez è giustificato a livello narrativo. Se per questo, i messicani si stanno soffermando alla rappresentazione, a detta loro "offensiva" del Messico. Quando il film mette alla luce i conflitti e i contrasti identitari di una nazione, attraverso dei percorsi umani che sfuggono ai cliché di genere e ai moralismi.
È vero che lo spagnolo della Gomez non è perfetto, ci mescola dentro anche parole o piccole frasi in inglese. Ma la cosa è perfettamente giustificata narrativamente.
@@innoalcinema8509 Anche a me interessa la qualita del film, il resto sono polemiche sterili. Ma sai come funziona quel di Los Angeles, queste polemiche del cast quasi totalmente non messicano possono penalizzare il film in ottica Oscar
Filmone pazzesco. Interpretazioni di livello altissimo, storia bellissima, ci sono dei momenti meravigliosi. Musiche e canzoni una più bella dell'altra, davvero non riesco a togliermele dalla testa. Filmone, da vedere assolutamente
meraviglioso. "para" ha una potenza emotiva incredibile. ed il finale mi ha distrutto
Davvero emozionante, da brividi, musiche e recitazione super! La scena " Doctor e Lady" parole profonde di significato da pelle d'oca!
Here ed Emilia Perez visti entrambi in sala uno dopo l'altro: meravigliosi, sublimi, travolgenti entrambi.
Concordo con la tua recensione
Film fuori di testa!
Non riuscivo a credere a quello che stavo vedendo
Straordinario
Straordinario
film folle, ma mi è piaciuto tantissimo
film ottimo e capisco le candidature ai premi sopratutto alla Saldana che per me mangia tutte le altre, non so se è un mio problema ma la doppiatrice della Garson l ho trovata veramente fuori posto rovinando un minimo la performance
A me il doppiaggio è andato giù bene
Perché non è una doppiatrice, ma Vladimir Luxuria...
Ho trovato questo film ambiguo e contradditorio nel suo messaggio.
A parte il fatto che L'idea di contrapporre numeri musicali con la vicenda dei desaparecidos la trovo un po' di cattivo gusto (almeno nel tanto vituperato Joker 2 c'era la musicoterapia che giustificava il suo essere musical), il film vorrebbe essere pro-trans, ma allo stesso tempo rappresenta la donna trans in modo alquanto problematico
SPOILER
Lei, quando era Manitas, ingiustamente ed egoisticamente non coinvolge la moglie Jessie nella sua decisione di diventare donna, fingendosi la sua morte e trattandola come uno scarto, e dopo la transizione continua a non rivelare a Jessie la sua precedente identità, eccetto solo alla fine. Quando Jessie vuole andarsene coi suoi figli (e ha tutte le ragioni per farlo, dato che Emilia l'ha aggredita), Emilia si dimostra possessiva e le blocca le carte di credito. Quando la aggredisce, le torna pure una voce più mascolina (l'ho visto doppiato) e poi assolda dei tizi per pestare ed allontanare il tizio che Jessie voleva sposare, dimostrando che in fondo qualcosa del Manitas criminale le è rimasto, dando così ragione alla tesi del medico transfobico di Tel Aviv "posso cambiare il corpo, ma non l'anima.
Il film poi vorrebbe come incolpare la società che ha costretto Manitas a diventare un criminale violento, come se tutte le morti che lui ha causato non siano in realtà colpa sua.
Alla fine lei viene pure considerata come martire per la sua causa a favore dei desaparecidos, quando in realtà ha ingannato tutti senza rivelare loro che lei prima era il boss n°1 dei cartelli che ha contribuito a tutte quelle scomparse. Tra l'altro, per finanziare la sua organizzazione, lei si rivolge a persone corrotte, e l'avvocato la sostiene comunque.
Dove sarebbe la rappresentazione positiva in tutto questo?
Se lei, quando era Manitas, aveva già fatto la transizione da due anni, come può la moglie non essersi accorta di nulla?
Inoltre alla fine, altra contraddizione clamorosa, l'avvocato si rivolge proprio a dei criminali del cartello per liberare Emilia, nonostante il film voglia denunciare le violenze del cartello.
Ma dove sta scritto che un personaggio trans debba essere senza macchia e senza colpa? Ci sono le contraddizioni umane al centro del film, l’umanità, non i messaggini pre confezionati. Grazie al cielo.
@@andreacinefilo
Numeri musicali allegri e spensierati associati alla vicenda dei desaparecidos? Non mi sembra proprio. Molto spesso le canzoni rendono il momento estremamente più duro e crudo di quanto avrebbe fatto semplicemente un dialogo.
Il film vive anche in una dimensione onirica e quasi grottesca: non è che si può intendere come una storia di vita vissuta. È chiaro, se lo guardi pensando di vedere un film realistico, allora molti passaggi diventano inspiegabili. Ma non è quel tipo di film.
Il personaggio di Emilia Perez cerca una redenzione: non è scontato che riesca a trovarla.
Una precisazione che mi sta a cuore:
La transizione di genere non è un processo di cambiamento interiore ma solo esteriore. Una donna trans è donna anche prima di fare la transizione.
Il medico di Tel-Aviv è tutt'altro che transfobico. Semmai pensare che fare la transizione implichi diventare "buona" e cambiare dal punto di vista spirituale, questo si che è transfobico.
Uno dei film più brutti visti negli ultimi anni
Credici
Film visto doppiato o in spagnolo originale ? Perchè i messicani stanno distruggendo lo spagnolo della Gomez, la stessa attrice si è dichiarata non soddisfatta
guardalo in spagnolo
Tralasciando che lo spagnolo della Gomez è giustificato a livello narrativo.
Se per questo, i messicani si stanno soffermando alla rappresentazione, a detta loro "offensiva" del Messico. Quando il film mette alla luce i conflitti e i contrasti identitari di una nazione, attraverso dei percorsi umani che sfuggono ai cliché di genere e ai moralismi.
È vero che lo spagnolo della Gomez non è perfetto, ci mescola dentro anche parole o piccole frasi in inglese. Ma la cosa è perfettamente giustificata narrativamente.
Con tutto il bene, di queste polemiche posso soltanto ridere
@@innoalcinema8509 Anche a me interessa la qualita del film, il resto sono polemiche sterili. Ma sai come funziona quel di Los Angeles, queste polemiche del cast quasi totalmente non messicano possono penalizzare il film in ottica Oscar