Ringrazio pr questo video. Penso sia l'unico sul web che spiega in modo chiaro il metodo per la scelta del contrasto/esposizione. Si evince che il sig. Calabresi è un professionista della camera oscura. Grazie ancora.
Che dire... senza parole! é una gioia immensa sapere che esistono in Italia persone come lei, grande nell'esposizione e grande nell'arte della camera oscura
@@AndreaCalabresiSilverprint ahaah, affascinanti i dinosauri! stampo pure io in analogico, ma, vuoi perché uso il 35 mm, vuoi perché non ho ottiche super, ma sopratutto vuoi perché non sono un dinosauro, risultati del genere ancora non se ne vedono!!
Grande Andrea. Anche nel tutorial rivela la sapienza e la capacità pedagogica per poterla trasmettere. Andrea unisce queste due caratteristiche rare che ne fanno un eccellente divulgatore ed un maestro di tecnica fotografica. Non sempre un grande fotografo è anche un grande insegnante. Frequentare un suo corso è un'esperienza davvero diversa e e intrigante.
Andrea è un galantuomo ed è una persona di rara esperienza e disponibilità. Consiglio a tutti di frequentare uno dei suoi corsi, è un insegnante paziente che vi metterà in mano l'arte della stampa in bianco e nero.
Ottimo tutotial e ottimo metodo. Stampo da anni ma devo dire che per il contrasto ho sempre scelto a occhio (o a naso). Proverò sicuramente il provino a scalare. Grazie Andrea!
Buongiorno Andrea, da quando ho riesumato la mia piccola CO, uscendo da una deludente esperienza nel digitale, ho ritrovato il piacere di fotografare e così ho spolverato la mia "vecchia" Rolleiflex T 3,5 e un Magnifax II con un Componon S 2.8/50 e un Durst Neonon 5.5/80. Quindi i tuoi video, molto ben spiegati, mi sono di grande aiuto. Questo relativo alla fase di provinatura è stato fondamentale per la scelta dell' esposizione e del contrasto da adottare (in base alle proprie preferenze), credo però che mi manchi la parte relativa alla "lettura" del negativo (densità, contrasto ecc) Sicuramente l'esperienza è "regina" nella fase di sviluppo e stampa ma credo che la parte teorica non sia da meno ed è per questo che stò prendendo in seria considerazione l'opportunità di investire in un tuo corso, venendo da Roma devo chiaramente organizzarmi. Nel frattempo ti ringrazio e resto in attesa di un tuo prossimo video, magari relativo all'analisi del negativo. Cordialmente
Se per dinosauro si intende,qualcuno che usa la pellicola più tutto il mondo che vi gira intorno,allora io sono fiero di essere un dinosauro!!! E guardando i video di Andrea ho imparato molto sulla stampa. Davvero un grande maestro,un'eccellenza assoluta in ambito fotografico
+Andrea Consolandi Allora... ci vuole tempo e fatica. E, purtroppo, non sono in grado di girare e montare i video. Però, se ci sono videografi bravini volontari, appasionati di fotografia analogica, che abbiano voglia di aiutarmi, la mia parte la faccio Molto volentieri! ;-)
Giunto a questo unico video-perla tramite Analogica.it l'ho trovato eccezionale per chiarezza e metodo. Sono tornato al film dopo anni ricevendone immediata gratificazione. Ho applicato il metodo da te segnalato trovandolo un sistema comodo e pratico. Peccato non poter aiutare (per distanza) alla realizzazione di altri video, non sono proprio un video maker però mi sarei prodigato volentieri. Grazie davvero Andrea!
+Massimiliano Acanfora . Ciao e grazie infinite per l'apprezzamento e la proposta di collaborazione e lieto di esserti utile. Ps. dai primi di novembre ci siamo trasferiti a Bologna, forse siamo più vicini.
+Andrea Calabresi ahimè sono a Roma... Se dovessi capitare da queste parti fammelo sapere perché mi piacerebbe conoscerti, lo stesso farò io se capitassi di là! Peraltro leggo ogni tanto su analogica.it e sei sempre molto presente e prodigo di consigli. È un piacere leggerli.
Ciao Andrea, ho iniziato a lavorare in camera oscura cercando di seguire i tuoi tutorial. Per me, soprattutto a causa della mancata esperienza, la cosa più difficile di questa metodologia è rimanere concentrati sull'obiettivo e non lasciarsi tranne in inganno dai toni medi perdendo di vista la ricerca del giusto contrasto. Mi sono reso conto della cosa e credo di aver fatto qualche passo in avanti. Mi sono iscritto ad un tuo corso che si terrà a gennaio...credo che avrò parecchie domande da porti. Un saluto.
Buongiorno e grazie infinite per i contenuti di questo ed altri video molto molto interessanti!! Si dice giustamente all’inizio del video che per quello che riguarda l’esposizione della carta occorre preferire tempi relativamente lunghi e quindi diaframmi più chiusi in maniera da poter controllare più facilmente tutto il procedimento del provino scalare. Nella mia prima esperienza di stampa in camera oscura ho potuto constatare che una corretta esposizione l’avevo con un tempo di 6 secondi e diaframma chiuso a f/16.. chiaramente con 6 secondi il provino scalare è un po’ fatica farlo venire bene.. a che cosa può essere dovuto un tempo così breve con un diaframma così chiuso? Un problema di negativo mal esposto o mal sviluppato (o qualcos’altro..)?
Buongiorno, la cosa più probabile è che la stampa sia piccola, e sulle stampe piccole l'esposizione è molto più breve. Seconda eventualità che il negativo sia leggero. In ogni modo puoi risolvere interponendo un filtro ND, oppure usando una lampada meno potente.
Ciao Andrea, ho provato diverse volte a stampare in camera oscura ma ho un dubbio. Sono già due rullini che non riesco a stampare a gradazioni sopra all’1.5, ne ho stampate diverse a gradazione 0 ad esempio. Come mai ho già un buon contrasto a queste gradazioni? Uso il pq universal della ilford come rivelatore e carta ilford. È un errore stampare a queste gradazioni?
Non è un errore in fase di stampa. Se hai ottenuto i toni chiari e scuri che desideri con quelle gradazioni significa che i negativi sono troppo contrastati, naturalmente rispetto alle condizioni di luce delle scene riprese. Se sviluppi con i tempi suggeriti dai fabbricanti è una situazione piuttosto normale. I tempi suggeriti sono infatti adatti a scene dal contrasto ridotto, in luce naturale il contrasto è molto spesso più alto e per ottenere negativi ottimali occorre ridurre un po' il tempo di sviluppo. Fai una prova esponendo i negativi un po' generosamente e riducendo i tempi di sviluppo di un 30%.
@@AndreaCalabresiSilverprint grazie mille per il consiglio, è che per il momento faccio sviluppare i rullini da laboratori esterni quindi probabilmente il problema stá proprio lì. Non appena inizieró anche con lo sviluppo a casa seguiró il suo consiglio. Grazie mille
Buongiorno Andrea. Tutorial chiaro ed efficace. Mi chiedevo però se la scelta di eseguire il provino a scalare su tutto il fotogramma sia legato a questa scena in particolare oppure se agisci sempre così in ogni caso. Nel senso che nella foto da te utilizzata alte luci e ombre sono distribuite in maniera omogenea, ma come ti saresti comportato nel caso in cui le alte luci fossero state, ad esempio, solo nella parte alta a sinistra del fotogramma e le ombre nella parte a destra? Saresti ricorso a delle strisce?
No. In genere è meglio lavorare sul foglio intero, a meno che non si sappia esattamente individuare una parte perfettamente indicativa dell'immagine nel suo complesso, ma questo richiede molta esperienza. Se non si ha l'esperienza necessaria la parte scelta per fare il provino scalare non sarà adeguata ed il risultato non andrà bene per tutta l'immagine, costringendo a ricominciare da capo, sprecando più carta e più tempo.
Ciao, grazie per il video meravigliosamente chiaro. Ho però l'impressione che ci sia un'imperfezione a 11:48, dove credo che tu volessi dire "mentre se uso l'ESPOSIZIONE maggiore" e non ""mentre se uso il contrasto maggiore". Il tuo studio è una meraviglia per gli occhi!
Ciao Andrea. Questo video è veramente interessante ed utile per tutti gli analogici. Volevo chiederti un consiglio. Per esaminare la foto o i provini ancora bagnati, che luce devo usare? Radente, calda, debole...... Te lo chiedo perché quando la foto, su politenata, è asciutta risulta più scura rispetto a prima.
Ciao Fabio. Per esaminare le stampe bagnate occorre una luce debole (ca 20w) e radente. È importante che sia una lampada a filamento e non opalina o diffusa perché la luce diffusa falsa molto la resa (schiarisce i toni scuri, scurisce i chiari). Nel posizionare la lampada vedrai che con un certo angolo di incidenza la stampa appare leggermente più scura e contrastata, quello è l'angolo giusto. Per capire puoi bagnare a metà una stampa e giocare con il posizionamento e la potenza della lampada finché non le vedrai uguali o quasi.
Andrea riguardando il video quello che mi sfugge è che variazione di tempo hai usato nel secondo e terzo provino .all inizio appena chiuso il marginatore si vede il foglio per qualche secondo completamente esposto..poi lo hai coperto gradualmente con la cadenza di ogni due secondi o due quarti per un totale di 9 secondi sull ultima striscia.. poi la regolazione del contrasto magenta di quanti cc è variata...sulla testa? ti chiedo scusa se magari mi è sfuggito qualcosa.. un altra domanda sugli ingranditori..io ho una base e colonna di un m301 smontando la testa m301 posso montarci sul perno una testa durst per il 6x7 ?' grazie in anticipo.. volevo aggiungere..questo metodo Andrea vale per la regola che vuole una stampa bn che deve avere il massimo punto di bianco pari al bianco vergine del foglio e il punto di nero come massimo annerimento '?? grazie
Non è importante l'intervallo di tempi, basta che sia noto, e che produca una variazione di densità tale da poter valutare bene lo scalare. Stesso discorso per il contrasto, lo si cambia finché non va bene, non sono importanti i valori in sé, solo il risultato. Il metodo vale sempre, poiché sarà chi stampa a decidere quale densità dare ai toni scuri e quelli chiari. Non credo si possa montare la testa 6x7 sul 301. Comunque non vale la pena. Credo che convenga vendere il 301 e prenderne uno per il 6x7.
Ciao Andrea, grazie per i tuoi tutorial. Sono molto interessanti. Mi sto avvicinando da poco alla fotografia analogica in bianco e nero e volevo chiederti un parere: cosa pensi del fatto che alcuni fotografi in fase di sviluppo del negativo prima di agire col rivelatore fanno un prebagno con acqua alla pellicola per eliminare una cosa che loro chiamano strato di alo? Secondo te può essere una cosa positiva o meno? Grazie ancora, Giuseppe.
Di solito non serve e può fare qualche danno. Si ha una leggera perdita di sensibilità e un leggero aumento di contrasto nelle alte luci (dove di solito è controproducente). L'antihalo e i sensibilizzanti ottici sono idrosolubili, li toglie l'acqua, ma anche il rivelatore, l'arresto, il fissaggio e il lavaggio successivo... insomma è piuttosto inutile.
Come regolare il contrasto è spiegato all'inizio del video. Si fa cambiando il colore della luce dell'ingranditore, o tramite i filtri di una testa colore o inserendo filtri diversi nella testa a condensatori.
Va fatto con un diaframma che consenta tempi di esposizione ragionevoli. Fai un provino, se trovi che il tempo sia troppo breve, chiudi il diaframma, e viceversa. È semplice.
Ciao Andrea, complimenti per questo tutorial davvero ben fatto. Ho una domanda alla quale non riesco a trovare una risposta e sono sicura che tu potrai aiutarmi. Qualche giorno fa ho partecipato ad un corso di stampa in camera oscura, era la mia prima volta e le informazioni erano davvero tante. Complice la lingua inglese e il fatto che si stesse ragionando in inch non riesco a ricordare bene una cosa in particolare: l'insegnante ci ha fatto settare la base dell'ingranditore inserendo dei margini su cui sarebbe andato ad appoggiarsi il foglio da imprimere sotto al marginatore. La ratio utilizzata era 9:6 e a ragione di questo ci ha fatto calcolare questi margini seguendo un ragionamento che non riesco davvero a ricordare ne a trovare nulla a riguardo su google. Puoi aiutarmi tu? Grazie :)
Ciao Andrea, ho guardato il tuo video molte volte e lo trovo veramente fantastico. Provo a seguire i tuoi consigli in CO, ma mi cade sempre l'occhio su toni medi sopratutto sui volti delle persone. Non spesso le foto hanno toni chiari e scuri ben definiti, ma li posso trovare in piccole zone difficili da valutare. È dura, ma piano piano.... Quando altri video?
Quello nel video è un Wallner 505, ma ne ho diversi. Il timer ha poca importanza, va bene uno qualsiasi. Il bip bip che si sente viene da un semplice metronomo. Avere un metronomo è assai più utile che avere un timer costoso con funzioni particolari.
In genere è meglio lavorare sul foglio intero, a meno che non si sappia esattamente individuare una parte perfettamente indicativa dell'immagine nel suo complesso, ma questo richiede molta esperienza. Se non si ha l'esperienza necessaria la parte scelta per fare il provino scalare non sarà adeguata ed il risultato non andrà bene per tutta l'immagine, costringendo a ricominciare da capo, sprecando più carta e più tempo.
Ciao Mirko, Certo che dopo il fissaggio vanno lavate, però si osserva e studia il provino scalare prima del lavaggio. Di solito non conservo i provini scalari, per cui li getto prima di lavarli.
Molto utile...Devo solo capire quali sia il tempo di comparsa della mia carta (la foma), e capire se i chimici posso essere riutilizzati sempre o vanno buttati.Complimenti per il tutorial. Ve ne sono altri sulla CO?
+marco misani Per il momento è l'unico. Spero di riuscire a farne altri. I chimici sono riutilizzabili in alcuni casi. Dipende dai prodotti, dalle concentrazione, dall'uso, dalla conservazione... Insomma ci sono troppe variabili per dare una indicazione generica.
Video interessantissimo e sopratutto molto istruttivo. Tuttavia non ho ben capito una cosa: al terzo provino sembra che tu dica che il tempo di esposizione deve essere variato a seconda del contrasto utilizzato. Ho capito bene?
+Francesco Sapuppo Sì, esatto. Ogni volta che si varia il contrasto è necessario fare un nuovo provino scalare. È proprio quella la difficoltà: è infatti necessario regolare sia l'esposizione che il contrasto. Il metodo illustrato nel video consente di farlo con precisione.
No, vengono usate regolarmente, ma per interpretare l'immagine e non per correggere un errore della valutazione inziale di esposizione e contrasto. C'è una bella differenza. ;-)
Ciao Costantin, no nella stampa colore i filtri si usano per regolare la tonalità, il contrasto è fisso anche se i diversi materiali hanno caratteristiche diverse. Per regolare il contrasto ci sono poche strade, percorribili solo da chi fa da se.
Bellissimo tutorial! Molto interessante. Mi piacerebbe sapere cosa hai fatto per regolare il grado di contrasto nei vari provini; hai usato i filtri multigrade oppure hai aumentato i tempi di esposizione della carta? Oppure non so. grazie
Nel video è spiegato... però! Eposizione e contasto vanno scelti insieme, a partire dal provino scalare, seguendo un metodo di valutazione corretto, come quello spiegato nel video. Se il metodo di lavoro é corretto come venga regolato il contrasto, con i filtri multigrade, variando la filtratura di una testa colore, o usando carta graduata, è indifferente.
Dico: "inserisco il foglio DI TAGLIO, in modo da bagnarlo nel più breve tempo possibile..." In effetti la pronuncia non è molto chiara. Grazie della segnalazione.
Certo. Puoi visitare il nostro sito www.corsifotoanalogica.it e scriverci a info@corsifotoanalogica.it Ogni fine settimana c'é un corso diverso. Ci sono corsi per tutti i livelli, dal principiante alle masterclass fine art.
Ringrazio pr questo video. Penso sia l'unico sul web che spiega in modo chiaro il metodo per la scelta del contrasto/esposizione. Si evince che il sig. Calabresi è un professionista della camera oscura. Grazie ancora.
Che dire... senza parole! é una gioia immensa sapere che esistono in Italia persone come lei, grande nell'esposizione e grande nell'arte della camera oscura
Grazie. Qualche dinosauro sopravvive.
@@AndreaCalabresiSilverprint ahaah, affascinanti i dinosauri! stampo pure io in analogico, ma, vuoi perché uso il 35 mm, vuoi perché non ho ottiche super, ma sopratutto vuoi perché non sono un dinosauro, risultati del genere ancora non se ne vedono!!
Complimenti per il modo chiarissimo e semplice di spiegare e per la competenza dimostrata. Grazie per questo video.
Grazie mille se ne trovano pochi di professionisti così. Ottimo video, ottima metodologia e grazie per l'insegnamento.
Grazie a te.
Complimenti! Sei estremamente chiaro nell'esporre, riesci a tenere l'attenzione sempre alta, sicuramente anche un gran esperto! Grazie
Grazie Alessandro.
Grande Andrea. Anche nel tutorial rivela la sapienza e la capacità pedagogica per poterla trasmettere. Andrea unisce queste due caratteristiche rare che ne fanno un eccellente divulgatore ed un maestro di tecnica fotografica. Non sempre un grande fotografo è anche un grande insegnante. Frequentare un suo corso è un'esperienza davvero diversa e e intrigante.
Grazie.
Andrea è un galantuomo ed è una persona di rara esperienza e disponibilità.
Consiglio a tutti di frequentare uno dei suoi corsi, è un insegnante paziente che vi metterà in mano l'arte della stampa in bianco e nero.
Grazie Sandro!
E' sempre un piacere ritornare alle origini! grazie
Grazie a te che l'hai guardato!
Ottimo tutorial. Chiaro e preciso.. tecnicamente ineccepibile.
Grazie Carlo!
Ottimo tutotial e ottimo metodo. Stampo da anni ma devo dire che per il contrasto ho sempre scelto a occhio (o a naso). Proverò sicuramente il provino a scalare. Grazie Andrea!
Prego! Spero davvero sia per te un metodo pratico ed efficace.
Buongiorno Andrea, da quando ho riesumato la mia piccola CO, uscendo da una deludente esperienza nel digitale, ho ritrovato il piacere di fotografare e così ho spolverato la mia "vecchia" Rolleiflex T 3,5 e un Magnifax II con un Componon S 2.8/50 e un Durst Neonon 5.5/80.
Quindi i tuoi video, molto ben spiegati, mi sono di grande aiuto. Questo relativo alla fase di provinatura è stato fondamentale per la scelta dell' esposizione e del contrasto da adottare (in base alle proprie preferenze), credo però che mi manchi la parte relativa alla "lettura" del negativo (densità, contrasto ecc)
Sicuramente l'esperienza è "regina" nella fase di sviluppo e stampa ma credo che la parte teorica non sia da meno ed è per questo che stò prendendo in seria considerazione l'opportunità di investire in un tuo corso, venendo da Roma devo chiaramente organizzarmi.
Nel frattempo ti ringrazio e resto in attesa di un tuo prossimo video, magari relativo all'analisi del negativo.
Cordialmente
Grazie! Tutorial chiarissimo e utilissimo, soprattutto per chi si avvicina alla prima stampa!
Grazie a te. Lo spero! Buon divertimento!
Video meraviglioso e ben fatto!! Adoro la tua tranquillità nello spiegare le varie fasi. Complimenti.
Se per dinosauro si intende,qualcuno che usa la pellicola più tutto il mondo che vi gira intorno,allora io sono fiero di essere un dinosauro!!! E guardando i video di Andrea ho imparato molto sulla stampa. Davvero un grande maestro,un'eccellenza assoluta in ambito fotografico
Fantastic video! Excellent!👍👍👍
Sei bellissimo :D Grazie per il video, é bello vedere quanta pazienza e lavoro ci siano prima di una foto in analogico bella e finita!
Grazie.
Un grande, c'è poco da dire. Davvero un grande.
+Rosario Patanè . Grazie. :)
C'è più di qualche dinosauro che sopravvive.
Per fortuna.
Ottimo video.
La ringrazio vivamente per l’ottimo video.
Complimenti video eccezionale! per la mia generazione 1990 queste cose le abbiamo sempre solo sognate
Grazie!
Grazie Andrea !
Qui vogliamo altre lezioni!
+Andrea Consolandi
Allora... ci vuole tempo e fatica. E, purtroppo, non sono in grado di girare e montare i video. Però, se ci sono videografi bravini volontari, appasionati di fotografia analogica, che abbiano voglia di aiutarmi, la mia parte la faccio Molto volentieri! ;-)
Giunto a questo unico video-perla tramite Analogica.it l'ho trovato eccezionale per chiarezza e metodo. Sono tornato al film dopo anni ricevendone immediata gratificazione. Ho applicato il metodo da te segnalato trovandolo un sistema comodo e pratico. Peccato non poter aiutare (per distanza) alla realizzazione di altri video, non sono proprio un video maker però mi sarei prodigato volentieri. Grazie davvero Andrea!
+Massimiliano Acanfora . Ciao e grazie infinite per l'apprezzamento e la proposta di collaborazione e lieto di esserti utile.
Ps. dai primi di novembre ci siamo trasferiti a Bologna, forse siamo più vicini.
+Andrea Calabresi ahimè sono a Roma... Se dovessi capitare da queste parti fammelo sapere perché mi piacerebbe conoscerti, lo stesso farò io se capitassi di là! Peraltro leggo ogni tanto su analogica.it e sei sempre molto presente e prodigo di consigli. È un piacere leggerli.
maestria all'opera...grazie.
Quanto vorrei avere te come sviluppatore dei miei rullini. Traspare una passione elevatissima...
Grazie!
La tua richiesta si può esaudire.
+Andrea Calabresi in che modo posso contattarti?
Trovi tutte le informazioni sul sito: www.corsifotoanalogica.it
Grazie mille! Sto per prendere un ingranditore e delle bacinelle di seconda mano per iniziare a stampare
Bravissimo non avevo mai visto una cosa del genere
E pensare che dovrebbe essere la norma... Grazie.
MOLTO BEN FATTO! GARZIE
Ciao Andrea, ho iniziato a lavorare in camera oscura cercando di seguire i tuoi tutorial. Per me, soprattutto a causa della mancata esperienza, la cosa più difficile di questa metodologia è rimanere concentrati sull'obiettivo e non lasciarsi tranne in inganno dai toni medi perdendo di vista la ricerca del giusto contrasto. Mi sono reso conto della cosa e credo di aver fatto qualche passo in avanti. Mi sono iscritto ad un tuo corso che si terrà a gennaio...credo che avrò parecchie domande da porti. Un saluto.
Hai colto il punto. È difficile, ma necessario.
grazie, bravissimo
Molto Tecnico, Grande.
Santo subito!!! XD
a quando il prossimo???
AndreA sei un grande!!! Anche per la gnocco a tette fuori come messaggio subliminale!!! XD
Grazie! Ma tanto subliminale non è, lo vedono tutti! Aahahha!
Molto interessante!
Grazie Luca!
Fantastico video!
Claudio Taras Grazie. :-)
Bardzo fajny tutorial, miło oglądać, pozdrawiam
Thank you Pawel!
Glad you enjoed.
I hope, there will apear some new ones :)
Bravo Bravo Bravo
Buongiorno e grazie infinite per i contenuti di questo ed altri video molto molto interessanti!! Si dice giustamente all’inizio del video che per quello che riguarda l’esposizione della carta occorre preferire tempi relativamente lunghi e quindi diaframmi più chiusi in maniera da poter controllare più facilmente tutto il procedimento del provino scalare. Nella mia prima esperienza di stampa in camera oscura ho potuto constatare che una corretta esposizione l’avevo con un tempo di 6 secondi e diaframma chiuso a f/16.. chiaramente con 6 secondi il provino scalare è un po’ fatica farlo venire bene.. a che cosa può essere dovuto un tempo così breve con un diaframma così chiuso? Un problema di negativo mal esposto o mal sviluppato (o qualcos’altro..)?
Buongiorno, la cosa più probabile è che la stampa sia piccola, e sulle stampe piccole l'esposizione è molto più breve. Seconda eventualità che il negativo sia leggero.
In ogni modo puoi risolvere interponendo un filtro ND, oppure usando una lampada meno potente.
@@AndreaCalabresiSilverprint grazie mille!!
Ciao Andrea, ho provato diverse volte a stampare in camera oscura ma ho un dubbio. Sono già due rullini che non riesco a stampare a gradazioni sopra all’1.5, ne ho stampate diverse a gradazione 0 ad esempio. Come mai ho già un buon contrasto a queste gradazioni? Uso il pq universal della ilford come rivelatore e carta ilford. È un errore stampare a queste gradazioni?
Non è un errore in fase di stampa.
Se hai ottenuto i toni chiari e scuri che desideri con quelle gradazioni significa che i negativi sono troppo contrastati, naturalmente rispetto alle condizioni di luce delle scene riprese.
Se sviluppi con i tempi suggeriti dai fabbricanti è una situazione piuttosto normale. I tempi suggeriti sono infatti adatti a scene dal contrasto ridotto, in luce naturale il contrasto è molto spesso più alto e per ottenere negativi ottimali occorre ridurre un po' il tempo di sviluppo.
Fai una prova esponendo i negativi un po' generosamente e riducendo i tempi di sviluppo di un 30%.
@@AndreaCalabresiSilverprint grazie mille per il consiglio, è che per il momento faccio sviluppare i rullini da laboratori esterni quindi probabilmente il problema stá proprio lì. Non appena inizieró anche con lo sviluppo a casa seguiró il suo consiglio. Grazie mille
Buongiorno Andrea. Tutorial chiaro ed efficace. Mi chiedevo però se la scelta di eseguire il provino a scalare su tutto il fotogramma sia legato a questa scena in particolare oppure se agisci sempre così in ogni caso. Nel senso che nella foto da te utilizzata alte luci e ombre sono distribuite in maniera omogenea, ma come ti saresti comportato nel caso in cui le alte luci fossero state, ad esempio, solo nella parte alta a sinistra del fotogramma e le ombre nella parte a destra? Saresti ricorso a delle strisce?
No. In genere è meglio lavorare sul foglio intero, a meno che non si sappia esattamente individuare una parte perfettamente indicativa dell'immagine nel suo complesso, ma questo richiede molta esperienza. Se non si ha l'esperienza necessaria la parte scelta per fare il provino scalare non sarà adeguata ed il risultato non andrà bene per tutta l'immagine, costringendo a ricominciare da capo, sprecando più carta e più tempo.
Ciao, grazie per il video meravigliosamente chiaro.
Ho però l'impressione che ci sia un'imperfezione a 11:48, dove credo che tu volessi dire "mentre se uso l'ESPOSIZIONE maggiore" e non ""mentre se uso il contrasto maggiore".
Il tuo studio è una meraviglia per gli occhi!
Ciao Gaetano!
Accidenti! Hai ragione! Ottimo ed acuto osservatore!
Grazie per la segnalazione e per i complimenti. :)
meraviglioso... tieni corsi online?
Ciao Andrea. Questo video è veramente interessante ed utile per tutti gli analogici. Volevo chiederti un consiglio. Per esaminare la foto o i provini ancora bagnati, che luce devo usare? Radente, calda, debole...... Te lo chiedo perché quando la foto, su politenata, è asciutta risulta più scura rispetto a prima.
Ciao Fabio.
Per esaminare le stampe bagnate occorre una luce debole (ca 20w) e radente.
È importante che sia una lampada a filamento e non opalina o diffusa perché la luce diffusa falsa molto la resa (schiarisce i toni scuri, scurisce i chiari).
Nel posizionare la lampada vedrai che con un certo angolo di incidenza la stampa appare leggermente più scura e contrastata, quello è l'angolo giusto.
Per capire puoi bagnare a metà una stampa e giocare con il posizionamento e la potenza della lampada finché non le vedrai uguali o quasi.
Andrea riguardando il video quello che mi sfugge è che variazione di tempo hai usato nel secondo e terzo provino .all inizio appena chiuso il marginatore si vede il foglio per qualche secondo completamente esposto..poi lo hai coperto gradualmente con la cadenza di ogni due secondi o due quarti per un totale di 9 secondi sull ultima striscia.. poi la regolazione del contrasto magenta di quanti cc è variata...sulla testa? ti chiedo scusa se magari mi è sfuggito qualcosa.. un altra domanda sugli ingranditori..io ho una base e colonna di un m301 smontando la testa m301 posso montarci sul perno una testa durst per il 6x7 ?'
grazie in anticipo..
volevo aggiungere..questo metodo Andrea vale per la regola che vuole una stampa bn che deve avere il massimo punto di bianco pari al bianco vergine del foglio e il punto di nero come massimo annerimento '??
grazie
Non è importante l'intervallo di tempi, basta che sia noto, e che produca una variazione di densità tale da poter valutare bene lo scalare. Stesso discorso per il contrasto, lo si cambia finché non va bene, non sono importanti i valori in sé, solo il risultato.
Il metodo vale sempre, poiché sarà chi stampa a decidere quale densità dare ai toni scuri e quelli chiari.
Non credo si possa montare la testa 6x7 sul 301. Comunque non vale la pena. Credo che convenga vendere il 301 e prenderne uno per il 6x7.
grazie Andrea..
Ciao Andrea, grazie per i tuoi tutorial. Sono molto interessanti. Mi sto avvicinando da poco alla fotografia analogica in bianco e nero e volevo chiederti un parere: cosa pensi del fatto che alcuni fotografi in fase di sviluppo del negativo prima di agire col rivelatore fanno un prebagno con acqua alla pellicola per eliminare una cosa che loro chiamano strato di alo? Secondo te può essere una cosa positiva o meno? Grazie ancora, Giuseppe.
Di solito non serve e può fare qualche danno. Si ha una leggera perdita di sensibilità e un leggero aumento di contrasto nelle alte luci (dove di solito è controproducente).
L'antihalo e i sensibilizzanti ottici sono idrosolubili, li toglie l'acqua, ma anche il rivelatore, l'arresto, il fissaggio e il lavaggio successivo... insomma è piuttosto inutile.
Buongiorno chiedo scusa quando dici aumento diminuisco il contrasto durante il provino scalare come fai a regalarlo?
A regolarlo
Come regolare il contrasto è spiegato all'inizio del video. Si fa cambiando il colore della luce dell'ingranditore, o tramite i filtri di una testa colore o inserendo filtri diversi nella testa a condensatori.
Andrea a quando un workshop anche a Roma?
Buonasera, ma il provino scalare a che diaframma và fatto? È indifferente? Grazie
Va fatto con un diaframma che consenta tempi di esposizione ragionevoli.
Fai un provino, se trovi che il tempo sia troppo breve, chiudi il diaframma, e viceversa. È semplice.
Ciao Andrea, complimenti per questo tutorial davvero ben fatto. Ho una domanda alla quale non riesco a trovare una risposta e sono sicura che tu potrai aiutarmi.
Qualche giorno fa ho partecipato ad un corso di stampa in camera oscura, era la mia prima volta e le informazioni erano davvero tante. Complice la lingua inglese e il fatto che si stesse ragionando in inch non riesco a ricordare bene una cosa in particolare: l'insegnante ci ha fatto settare la base dell'ingranditore inserendo dei margini su cui sarebbe andato ad appoggiarsi il foglio da imprimere sotto al marginatore. La ratio utilizzata era 9:6 e a ragione di questo ci ha fatto calcolare questi margini seguendo un ragionamento che non riesco davvero a ricordare ne a trovare nulla a riguardo su google. Puoi aiutarmi tu? Grazie :)
Ciao Andrea, ho guardato il tuo video molte volte e lo trovo veramente fantastico. Provo a seguire i tuoi consigli in CO, ma mi cade sempre l'occhio su toni medi sopratutto sui volti delle persone. Non spesso le foto hanno toni chiari e scuri ben definiti, ma li posso trovare in piccole zone difficili da valutare. È dura, ma piano piano.... Quando altri video?
Grazie Fabio
Ci vuole pratica e pazienza, ma con un buon metodo si arriva alla meta.
Abbiamo appena pubblicato un video sulla foto notturna.
Andrea Calabresi visto. Molto bello ed interessante.
istruttivo..grazie
mi scusi, che tipo di timer usa per il suo ingranditore?
Quello nel video è un Wallner 505, ma ne ho diversi. Il timer ha poca importanza, va bene uno qualsiasi.
Il bip bip che si sente viene da un semplice metronomo. Avere un metronomo è assai più utile che avere un timer costoso con funzioni particolari.
Invece di utilizzare carte intere per fare più provini va bene tagliarle e farci più provini?
In genere è meglio lavorare sul foglio intero, a meno che non si sappia esattamente individuare una parte perfettamente indicativa dell'immagine nel suo complesso, ma questo richiede molta esperienza. Se non si ha l'esperienza necessaria la parte scelta per fare il provino scalare non sarà adeguata ed il risultato non andrà bene per tutta l'immagine, costringendo a ricominciare da capo, sprecando più carta e più tempo.
@@AndreaCalabresiSilverprint ok grazie mille!
Dove posiziono i filtri del contrasto nel caso in cui il mio ingranditore è sprovvisto del cassettino?
Ci sono dei filtri che possono essere posizionati sotto l'obiettivo.
Lezione chiarissima. Complimenti!
Non capisco solo una cosa: non si dovrebbe lavare la stampa dopo il fissaggio?
Ciao Mirko,
Certo che dopo il fissaggio vanno lavate, però si osserva e studia il provino scalare prima del lavaggio.
Di solito non conservo i provini scalari, per cui li getto prima di lavarli.
Molto utile...Devo solo capire quali sia il tempo di comparsa della mia carta (la foma), e capire se i chimici posso essere riutilizzati sempre o vanno buttati.Complimenti per il tutorial. Ve ne sono altri sulla CO?
+marco misani Per il momento è l'unico. Spero di riuscire a farne altri.
I chimici sono riutilizzabili in alcuni casi. Dipende dai prodotti, dalle concentrazione, dall'uso, dalla conservazione... Insomma ci sono troppe variabili per dare una indicazione generica.
Video interessantissimo e sopratutto molto istruttivo.
Tuttavia non ho ben capito una cosa: al terzo provino sembra che tu dica che il tempo di esposizione deve essere variato a seconda del contrasto utilizzato. Ho capito bene?
+Francesco Sapuppo Sì, esatto. Ogni volta che si varia il contrasto è necessario fare un nuovo provino scalare.
È proprio quella la difficoltà: è infatti necessario regolare sia l'esposizione che il contrasto. Il metodo illustrato nel video consente di farlo con precisione.
Ma quindi con questo metodo le mascherature e le bruciature verranno usate solo in casi estremi?
No, vengono usate regolarmente, ma per interpretare l'immagine e non per correggere un errore della valutazione inziale di esposizione e contrasto.
C'è una bella differenza. ;-)
Ma per lo sviluppo a colori la situazione cambia o si può usare la stessa metodologia per la scelta di contrasto tempi ecc?
Ciao Costantin, no nella stampa colore i filtri si usano per regolare la tonalità, il contrasto è fisso anche se i diversi materiali hanno caratteristiche diverse. Per regolare il contrasto ci sono poche strade, percorribili solo da chi fa da se.
Andrea Calabresi quelle strade mi intrigano per caso hai fatto. Un video a riguardo perché ho visto solo questo per adesso :)
grazie
Grande grazie
Bellissimo tutorial! Molto interessante. Mi piacerebbe sapere cosa hai fatto per regolare il grado di contrasto nei vari provini; hai usato i filtri multigrade oppure hai aumentato i tempi di esposizione della carta? Oppure non so. grazie
Nel video è spiegato... però!
Eposizione e contasto vanno scelti insieme, a partire dal provino scalare, seguendo un metodo di valutazione corretto, come quello spiegato nel video.
Se il metodo di lavoro é corretto come venga regolato il contrasto, con i filtri multigrade, variando la filtratura di una testa colore, o usando carta graduata, è indifferente.
Perfetto
Non capisco. Che cosa dice titanio o qualcos'altro nel 6:02
Dico: "inserisco il foglio DI TAGLIO, in modo da bagnarlo nel più breve tempo possibile..."
In effetti la pronuncia non è molto chiara. Grazie della segnalazione.
VEDENDO QUESTO VIDEO MI RICORDA QUANTI ANNI HO FATTO IN CAMERA OSCURA
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Me lo ero perso!
:)
si utilizza una macchina per il colore e uno per il bianco e nero.
+Victor Ramirez È una domanda? Non capisco bene cosa intendi.