Gestire le viti colpite dal mal dell'esca

Поділитися
Вставка
  • Опубліковано 4 жов 2024

КОМЕНТАРІ • 24

  • @robertoluisetto3688
    @robertoluisetto3688 Рік тому +2

    Ci sta passando la voglia di fare viticoltura. Io ho 20 ettari in pianura trevigiana ed è veramente un problema serio, secondo me ad oggi più della Flavescenza

  • @stefanovettoretti9558
    @stefanovettoretti9558 Рік тому +3

    Di solito io tolgo tutta l'uva per non far scoppiare la pianta, la segno e l'anno dopo gli lascio meno di metà delle gemme
    Si riesce a gestirle per qualche anno affinché le nuove barbatelle entrino in produzione.
    Da anni faccio la misteriosa tecnica dello spacco del tronco con piccone e mantenendolo aperto con un sassolino (sarebbe poi un versione "grezza" del curetage proposto da vari esperti), ho molte viti ancora produttive a distanza di una decina d'anni. Anche allevare un pollone dal basso e capitozzare la parte superiore a volte funziona.
    Faccio notare che eseguo queste operazioni per avere il tempo di far crescere i rimpiazzi, in alta collina dove non si entra con macchinari vorrebbe dire perdere la produzione per 4 anni almeno...
    Ho provato la potatura con doppia forbice, asporto di tutto il legno malato, tricoderma e boscalid, ma sembra che non cambi nulla.

  • @gianlucadalforno6356
    @gianlucadalforno6356 11 місяців тому

    In estate passo a segnare le piante sintomatiche così da non potarle in inverno. Finita la potatura (Marzo) le capitozzo fino a che vedo il legno chiaro-sano. Dopo di che passo col mastice e allevo un pollone più basso possibile. Se vedo che la pianta si risana bene altrimenti l'anno dopo intervengo con la catena.
    Bel video come sempre!

  • @nicola874yub9
    @nicola874yub9 Рік тому

    Hai detto tutto...il troppo ristagno idrico accelera i sintomi che fanno la differenza sulle varietà sensibili,...

  • @hejourne1511
    @hejourne1511 Рік тому

    ciao Matej, che bella condivisione di esperienze con i commenti. Non c'è molto da fare.. a parte strappare i piedi. Non mettere le uve colpite è una buona decisione.

  • @montaretto72
    @montaretto72 Рік тому

    Io ho innestato in primavera una pianta di americana che era il rigetto di una vite morta per mal esca circa 5 anni fa. L'innesto è partito ha prodotto anche due grappoli di uva e tralci di due tre metri... Però adesso le foglie hanno evidenziato il mal dell'esca. Il portainnesto non aveva segni di esca però probabilmente nella zona radicale era ancora presente. Nel 2024 entrerà in commercio un prodotto realizzato da una ditta Toscana che pare curi la malattia nel 80% dei casi... Vedremo

  • @montaretto72
    @montaretto72 Рік тому

    Le piante che hanno tagli mal eseguiti e marciume del tronco visibili vanno ripulite e lavate per bene con tannino o fungicidi classici. Quelle che hanno il marciume nel centro del tronco sono più difficili da trattare, bisognerebbe aprirle e ripulire. Inoltre il cordone speronato è più a rischio del guyot.
    Gli interventi di pulizia vanno fatti già a luglio agosto

  • @simonemasi7668
    @simonemasi7668 Рік тому

    Io ho un vigneto nel Chianti classico e il problema è veramente serio su due ettari tolgo annualmente circa cento centocinquanta viti all anno per ripiantarle per risparmiare perché insomma il prezzo incide uso anche i tralci di viti apparentemente sane ma secondo me con i tempi di oggi siccità malattie ecc conviene mettere in conto di rinnovare i vigneti più spesso cercando croni più adatti a queste problematiche

  • @flaviofacchin
    @flaviofacchin Рік тому

    Matej, quest'anno il problema del mal dell'esca si è veramente intensificato. Nel mio caso In un ettaro si contano 100/150 viti colpite, forse anche di più. Seguire le tue indicazioni non è semplice e la vite potrebbe anche reagire positivamente il prossimo anno. Tagliare così tante viti non me la sento.
    La tecnica della dendrochirurgia, metodologia antica, la escludi a priori o ha fatto dei tentativi? Io la sto sperimentando quest'anno su alcune viti colpite dall'esca, vediamo se il prossimo anno reagiscono positivamente. In primavera prossima proverò anche con il trichoderma.
    Ottimo video, grazie.

  • @AlessioBonotto-w1g
    @AlessioBonotto-w1g 11 місяців тому

    Ciao siccome il problema esca ha colpito pure me in modo pesante volevo chiederti due pareri :
    Innanzitutto ha senso capitozzare finché non vedi carie e preparare già un pollone basso in maniera da evitare l’estirpo diretto .( a volte funziona e altre perdi tre volte il tempo )
    Quanto importante è portare fuori dal filare e magari bruciare tralci malato prima della potatura anziché trinciarli in loco .
    Grazie ciao

  • @GraziaNardini
    @GraziaNardini 4 місяці тому

    Estirpare la pianta..... e sostituirla..... nel lla stessa posizione.... o no attualmente è utile???

    • @MatejVignaiuoloOslavia
      @MatejVignaiuoloOslavia  4 місяці тому

      Ti conviene estirpare la vite a novembre e reimpiantare verso la primavera successiva

  • @scherubin2
    @scherubin2 Рік тому

    Grazie Matej! Video sempre interessanti. Mi pongo una domanda ma forse è solo la mia fissazione, che viene dai miei nonni, che la terra vada "rumata" (girata, mescolata in toscano): non è che l'inerbimento favorisce lo sviluppo di un numero maggiore di funghi e parassiti vari che poi ci ritroviamo sulle viti? Boh!
    PS> Ho ricevuto il vino Matej. Sai fare anche quello, oltre che i video 😂😂😂

    • @MatejVignaiuoloOslavia
      @MatejVignaiuoloOslavia  Рік тому +1

      Riflessione interessante la tua, Silvio. Penso siamo appena al 2% di conoscenza dei meccanismi naturali. Il restante 98% è ancora un mistero.
      Sono felice che i vini ti sono piaciuti 😀👍

    • @scherubin2
      @scherubin2 Рік тому +1

      @@MatejVignaiuoloOslavia per me la campagna è una seconda attività. Di professione sono un astrofisico nucleare e particellare. Mia moglie si è occupata per diversi anni di biofisica e ti posso dire che forse il tuo 2% è ottimistico: pensa che sappiamo tante cose del bosone di Higgs e non sappiamo dire perché una cellula è viva e quell'altra è morta...

  • @giorgiobarbaro5081
    @giorgiobarbaro5081 Рік тому

    A cosa serve quel prodotto? Io sono per l'estirpo di quelle piante, ma molti trattano post potatura su tagli con Remedier alla fase pianto .I risultati tardano a vedersi,perché quelle infettate rimangono tali ma non se ne aggiungono altre.

    • @stefanovettoretti9558
      @stefanovettoretti9558 Рік тому

      Il trattamento col tricoderma del Remedier o altri ha lo scopo di colonizzare le ferite e quindi i possibili punti di entrata dei "funghi cattivi"
      Dunque un rimedio, ma non una soluzione purtoppo.
      Il mio agronomo di fiducia mi dice sempre che se riuscisse a trovare un sistema efficace diverrebbe miliardario😅

  • @controcorrente3111
    @controcorrente3111 2 місяці тому

    Buon per voi che avete ancora voglia e convenienza di lottare contro i mulini a vento. Io dopo questo anno abbandono il vigneto e la viticoltura in generale... Combattere contro il meteo e le regole del k. europee poteva già bastare, ma combattere anche contro una piaga del genere è troppo. Per me il gioco al massacro si chiude qui. Se devo buttare i soldi vado a baldracche almeno un pò godo. Così invece, oltre a buttare i soldi mi faccio anche il mazzo ed è veramente un no sense.

  • @florindozaupa
    @florindozaupa Рік тому

    Io in questo caso la spacco da qualche parte c'è un taglio vecchio io la apro lì l'anno prossimo riparte da sotto ciao

  • @elisabethrainer652
    @elisabethrainer652 Рік тому

    con la motosega

  • @alfasetantasinque2233
    @alfasetantasinque2233 Рік тому

    Piove acide cade cacca dc

  • @montaretto72
    @montaretto72 Рік тому

    Io ho innestato in primavera una pianta di americana che era il rigetto di una vite morta per mal esca circa 5 anni fa. L'innesto è partito ha prodotto anche due grappoli di uva e tralci di due tre metri... Però adesso le foglie hanno evidenziato il mal dell'esca. Il portainnesto non aveva segni di esca però probabilmente nella zona radicale era ancora presente. Nel 2024 entrerà in commercio un prodotto realizzato da una ditta Toscana che pare curi la malattia nel 80% dei casi... Vedremo