5 PASSI "Fuori rosa… La paura di sentirsi ESCLUSI" - Catechesi di Padre Maurizio Botta

Cari amici, con il primo appuntamento di Sabato 25 Novembre, inizia il ciclo 2023-2024 dei Cinque Passi al Mistero (sedicesimo anno!).
Il Passo prende spunto da una paura atavica fotografata da una canzone formidabile del grande Enzo Jannacci “Vengo anch’io… no tu no!”
Le nostre riflessioni partiranno dall’esplorare il nostro terrore di essere fatti fuori, di non essere invitati… Questa, nel mondo digitale, è diventata una vera e propria ansia fobica con nome e cognome FOMO (Fear Of Missing Out) paura, cioè, di essere esclusi. Il timore di perdere o di non partecipare ad una esperienza piacevole e gratificante che coinvolge conoscenti o amici.
Come sempre questo inizio così umano sarà uno spunto per parlare di tanto altro e per puntare al Cielo!
Vi aspettiamo tutti in carne ed ossa Sabato 25 Novembre 2023 alle 16.00 alla Chiesa Nuova (Santa Maria in Vallicella). La libertà è partecipazione diceva il grande Giorgio Gaber…
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Come per la passata edizione, grazie ad ORATORIUM speriamo di offrirvi un video di altissima qualità, così da poter dare la possibilità a tutti di partecipare!
Da quest'anno non più in streaming, ma registrati, con una qualità audio video mai vista prima!
Ci vediamo alla Chiesa Nuova e online!
#5Passi #Oratorium #PadreMaurizioBotta
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Quest'anno anno desidero sostenere con il mio 5x1000 l'Associazione di Promozione Sociale ORATORIUM.
Questo il codice fiscale di ORATORIUM: 97774420588
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[@stefaniaguastella3892]

Buongiorno don Maurizio.
Voglio raccontarle un episodio che descrive quella esclusione sociale di cui siamo stati tutti vittime e carnefici.
Una giovane mamma già umiliata fisicamente dall'evidenza di una brutta malattia è stata messa alla porta dell'asilo del figlio perché non aveva il tesserino verde, essendosi rifiutata di vaccinarsi proprio perché si sottoponeva a terapie di per sé molto pesanti. Questa esclusione si è ripetuta per mesi sotto il beneplacito del corpo docente e sotto lo sguardo indifferente degli altri genitori. Non c'è stata una sola persona che abbia mai detto che quella fosse un'ingiustizia, non un insegnante, non un preside, non un genitore, non un parroco. Personalmente ho sempre amato la chiesa, pur nelle sue contraddizioni, perché è stata sempre un baluardo sulla difesa della libertà, dell'unicità di ogni persona. Ma negli ultimi anni ho provato una grande delusione, cominciando dal mio parroco a cui ho aperto sempre il mio cuore, dai fratelli della comunità, a parte qualche eccezione, dal vescovo, dai seminaristi, per cui lavoravo...
E anche dopo, quando è finito tutto, non c'è stato più un bisogno di comprendere di muovere un passo verso l'altro, di chiedere scusa. Anzi, si pretende che gli esclusi metabolizzino quello che gli è successo e superino tutto. Mi spiace, don Maurizio, ma non è più una questione di perdono o di superare un torto...
Scusi se mi sono dilungata.
Sempre con grande stima
Stefania
Ps ho ascoltato dopo la sua risposta alla stessa domanda che le è stata posta durante i 5 passi

[@massimilianolangianni1584]

Che bellezza grazie mille

[@angelavotano8379]

Bravo p.Maurizio, siamo preoccupati per i nostri giovan i, sempre meno liberi, indottrinati fin da piccoli.

[@teresadesalvo6667]

Grazie, Padre Maurizio
Ho ascoltato 2 volte, finora, questa catechesi ed è veramente profonda, illuminata, vera. È bello ascoltare la verità perché solo nella verità siamo con Gesù.
Attendo prossimo passo.
Grazie ancora e che Dio la benedica

[@michelarusso9189]

La libertà di fermarsi a pensare e riflettere e n9n reagire d'impulso su un argomento..appassionare alla diversità contro le categorie e l'omologazione a favore del pensiero critico e l'unicità...siamo resistenti...grazie padre Maurizio di questi incontri

[@chiara1857]

Grazie!

[@mariaangelarodighiero6968]

Il problema è diffusissimo anche negli ambienti scolastici. Gli insegnanti più aggressivi, che incutono timore, spesso escludono altri insegnanti assumendo comportamenti da bulli, denigrandoli. Essendo frustrati, sfogano sui più deboli la loro infelicità, esattamente come tutti coloro che lavorano in altri ambienti. Il problema di esclusione è rivolto soprattutto verso il diverso, l'ultimo arrivato, l'insicuro....
Si dovrebbe frequentare tanti luoghi di lavoro per rendersi conto di quanto sia reale e diffuso questo comportamento. Molte volte si fa credere addirittura
all'escluso di essere colpevole della sua stessa emarginazione. Grazie oer questo video

[@gabrieleamadei]

Conosce il libro "L'appartenenza primaria. Una teoria generale" di Ugo Borghello e Pierpaolo Donati?
grazie per le sue magnifiche catechesi!