Ammirato di vedere queste cose, mille grazie. Anch'io ho una riflessione le 4 prove possono essere relative ai 4 elementi, la prima è la terra (fare chiarezza saper discernere ed i semi nascono da essa) la seconda è legata al Fuoco, infatti si parla di lana d'oro, di aggressività e del sole ( ovvero avere coraggio, di osare) la terza è l'acqua (ovvero andare alla fonte delle proprie emozioni, in altre parole estinguere il dolore della perdita) e l'ultima è l'aria la mente essere concentrati e riconquistare la fiducia in se stessa (la boccetta aveva dentro l'essenza (aria) della bellezza. Come si riconquista l'amore, attraverso l'ordine della terra, il coraggio del fuoco, il superamento della perdita (fare il lutto) e la determinazione della mente aria..
Voglio parlare dell'amore. E ricorro ad una favola antica. Eros e Psiche. Questa ha tutte le caratteristiche mitologiche che gira intorno ad un concetto. Nel primo mito abbiamo parlato di Fillide e come nasce un mito. In fondo un mito è un messaggio, un concetto spalmato in un racconto. Il racconto diventa un'esperienza che io condivido con l'altro, non gli dico il concetto, non lo rendo evidente il messaggio ma faccio sì che l'altro venga catturato dal racconto e che dal racconto venga aiutato ad arrivare al concetto, messaggio che è nascosto in quel racconto. Ho notato che raccontare un mito e non mettere in evidenza il messaggio è veramente inutile se non addirittura dannoso. Perché la cultura moderna è lontanissima dal mondo antico. E' qualcosa di strano di come non sappiano tornare indietro dalle esperienze condivise, dalle immagini, dal racconto al concetto. Una delle cose più evidenti è che non traducono neppure il racconto in modo corretto. No, si lasciano prendere dalle suggestioni, dalle parole e associano a una mezza frase un mezzo concetto magari marginale, i loro pensieri, i loro racconti. E' come se fossero tutti lì pronti a salire su un palcoscenico e a raccontare le loro storie, a narrare le loro idee, a presentare i loro concetti e il racconto mitologico gli serve solo come input per salire sul palcoscenico. Non si preoccupano affatto di capire che tipo di messaggio è nascosto dentro quel racconto. Un tempo in una città vivevano un re e una regina che avevano tre bellissime figlie, le due più grandi per quanto molto belle potevano essere degnamente celebrate con lodi umane. Ma la bellezza della più giovane era così straordinaria e così incomparabile che qualsiasi parola umana si rivelava insufficiente a descriverla e tanto meno ad esaltarla. Insomma in quella città si parlava sia i forestieri, tutti coloro che vedevano questa fanciulla più piccola chiamata Psiche non facevano altro che dire che la sua bellezza era uguale a quella di una Dea. Era uguale a Venere. E molti si mettevano l'indice sulle labbra in segno di riverenza e poi prendevano il pollice e l'indice e lo stringevano e si mettevano a contemplare la bellezza di Psiche. Dicendo che era come Venere anzi la loro religiosa contemplazione li poneva in un atteggiamento come se fosse Venere in persona davanti a loro. Però i giorni passarono, di giorno in giorno le cose andarono avanti al punto tale che nessuno andava a Palo, a Cindo, a Citera ad adorare Venere ma andavano tutti a guardare e adorare Psiche. Era come se Venere fosse venuta sulla Terra, si fosse incarnata in questa fanciulla. Ma la cosa interessante è che le altre due figlie trovarono subito marito. Psiche non trovò uno straccio di marito. Tutti l'adoravano ma nessuno la voleva. E tanto è vero che il babbo e la madre di Psiche cominciarono a preoccuparsi e soprattutto a pensare come mai questa figlia che è così bella non riesce a trovare uno straccio di marito? Per cui andarono a consultare l'oracolo di Apollo e Apollo rispose in un modo enigmatico "Andrà in sposa a un Dio o a un mostro temuto dagli uomini e dagli Dei" e l'oracolo consigliò di preparare un corteo funebre cioè un matrimonio funebre. Cioè delle nozze funebri. Quando tornarono a casa questi genitori non fecero altro che piangere. Però secondo quello che aveva detto l'oracolo anticamente tutto quello che diceva l'oracolo non poteva essere trasgredito. Quindi doveva essere eseguito. E quindi cominciarono a fare le preparazioni per le nozze di morte. Il padre e la madre piangevano. E Psiche che vuol dire la mente si dimostra veramente all'altezza del compito. E consola sua madre, dice mamma non dovevi piangere ora, dovevi piangere prima quando tutti dicevano che ero bella come Venere, quella era la mia disgrazia. Di essere bella come Venere. Nell'epoca moderna tutte vogliono essere belle. La bellezza la si vede come qualcosa di estremamente importante per l'amore. L'anoressica ci dice che ci sono persone che si dannano l'anima, si rovinano, cercano di essere belle, attraenti e belle come Venere perché pensano che se sono belle possono maritarsi, possono trovare un uomo, possono trovare l'amore. E bene cosa ci sta dicendo questa novella che la bellezza spinge alla contemplazione, non alla passione d'amore. Psiche era bella come Venere. Tanto è vero che le persone, i giovani venivano da lontano e davanti la bellezza di Psiche mettevano le dita sulle labbra e poi si mettevano in una forma di adorazione come di fronte alla divinità. Si può forse aver passione per una Dea? La bellezza spinge alla contemplazione non alla scelta non alla passione. La passione è frutto di una scelta di qualcosa che dice questo è bene e evito il male. Quindi Psiche consola la madre si mette a capo di questo matrimonio funebre e va su una roccia che era a strapiombo sul mare. Venere nel frattempo aveva comandato a suo figlio cupido Eros di usare una delle sue frecce per fare innamorare questa mortale che sfidava la sua bellezza in modo che questa mortale si innamorasse dell'uomo più brutto, del mostro schifoso il peggiore della Terra. Ed era questa la vendetta di Venere nei confronti di chi era bella come lei. Ma Eros andò per ubbidire alla madre ma vide Psiche e se ne innamorò. Psiche andò sulla roccia si buttò ed Eros mandò il suo fedele servitore Zefiro a prenderla e la raccolse, la fece scendere delicatamente e la deposito su un prato fiorito. Psiche si alza, si guarda attorno cammina va avanti e trova una casa tutta d'oro senza porte senza finestre, lei entra un po' curiosa ma a un certo punto comincia, c'era di tutto ma non c'era nessuno ma avverte come delle presenze e quando ebbe fame delle voci dissero padrona comanda e gli apparecchiarono la tavola. E lei chiese di chi è questa casa e gli dissero sempre le stesse voci noi siamo le tue ancelle, il tuo padrone ci ha detto di essere al tuo servizio. E ci ha detto che questa notte verrà. Ci ha anche detto che verrà tutte le notti. E se hai bisogno di un bagno ti procureremo un bagno e quando vuoi andare a dormire ti prepareremo il letto. Bene venne l'ora del bagno e le ancelle invisibili prepararono il bagno, prepararono il letto. Psiche andò nel letto a dormire e la notte arriva Eros. Si unisce a lei, fa all'amore con lei e poi dice a Psiche io verrò tutte le notti ma tu non cercare di vedermi perché appena mi vedrai mi perderai. Attenzione è Psiche la mente che sta ragionando con Eros cioè l'Amore. E l'Amore dice a Psiche la mente io verrò tutte le notti ma tu non cercare di vedermi cioè in altre termini non cercare di controllarmi, non cercare di sapere chi sono, non essere curiosa perché se vuoi sapere chi sono mi perdi. E quante volte perdiamo l'amore perché vogliamo controllare? Bene la cosa andò avanti per un po'. Psiche era felice, tutte le notti Eros arrivava si congiungeva a lei. Ma un bel giorno come spesso fanno le donne cominciò a chiedere qualcosa al suo sposo. E soprattutto chiese al suo sposo di vedere le sorelle. Il suo sposo era un Dio ed era quindi capace di prevedere il futuro. E quindi Eros disse no Psiche, non mi chiedere questo. Perché le tue sorelle faranno in modo da spingerti a vedermi e tu lo farai e mi perderai. E qui Psiche prima gli diede retta ma poi dopo ritorno alla carica e una notte mentre Eros faceva all'amore con Psiche si accorse che Psiche piangeva. Eros disse Psiche ma perché piangi? E lei confesso il fatto che gli mancavano le sorelle. A questo punto Eros come qualunque maschio di questo mondo non può non cedere ad una richiesta femminile. Perché se una donna è indisposta noi maschi con chi facciamo all'amore? Quindi anche se Eros sapeva come andava a finire le cose. Beh Eros è costretto anche se è un Dio a non indisporre una donna. E infatti fece arrivare le sorelle. Le sorelle fecero esattamente quello che Eros aveva previsto. E le sorelle dissero a Psiche ma tu forse sei anche incinta, forse hai sposato un mostro è tuo dovere vederlo nei confronti di tuo figlio perché sei incinta e quindi la convinsero a mettere sotto il letto una lampada ad olio e un pugnale sotto il cuscino. La notte Eros arriva dopo l'amore si mise a dormire come faceva di solito, lei tira fuori la lampada illumina il corpo del suo sposo. Era bellissimo.
Colaianni ha sicuramente molto da dare, ma, mi spiace doverlo dire 'Amore e Psiche' non è di Ovidio, ma una narrazione all'interno delle Metamorfosi, o L'Asino d'oro di Apuleio. E non conosce nemmeno benissimo la storia. Ma comunque Colaianni ha delle intuizioni geniali e ascoltarlo fa sempre bene, tutto quello che dice ha sempre un senso che vale la pena di approfondire.- Quindi: Grazie di cuore!
Ovidio dice che Psiche lo guardo e mentre lo guardava la sua testa si inchinò e si abbasso anche il braccio come a toccarlo e una goccia di olio bollente cadde sulla sua spalla e lo sveglio. Eros si sveglia guarda Psiche e gli dice sciagurata e ora non mi vedrai più. E si alzo in volo, Psiche l'agguanto per le gambe volarono insieme per un po' fino a quando Psiche non ce la fece, poi cadde e disperata voleva uccidersi. Si avvicina ad un fiume e voleva annegarsi. E qui il Dio Pan il Dio del terrore, del panico, un Dio campestre la vede e si accorge che era malata d'amore. La salva. E gli dice figliola cara vedi un po' stai a sentire un villano, un rozzo pastore però io ho esperienza. In fondo il tuo male è un male d'amore. Cerca di riconquistarti il tuo amore. Non serve a nulla morire. Psiche comincia a cercare di ritrovare Cupido. Va presso Celere, va presso Giunone ma queste non la vogliono aiutare. E poi si avvia verso una montagna. Finalmente si decide ad andare direttamente da Venere. E qui quando arriva al palazzo di Venere trova Consuetudine un ancella di Venere la quale la prende gli tira i capelli la strapazza per benino e poi la fa entrare e la butta davanti ai piedi di Venere. Venere prende due ancelle la Tristezza e l'Angoscia e la fa sbatacchiare da queste due ancelle. Poi Venere la sottopone a quattro prove. Nel palazzo di Venere c'erano un sacco di semi. Venere mescola questi semi poi gli dice a Psiche ora tu brutta strega, schifosa come hai osato, tu che sei di bassi costumi di differenza di costume. Perché a quei tempi non si potevano sposare le persone che appartenevano a ceti diversi. Lei era una mortale, il figlio di Venere era un Dio. Come ti sei permessa, io stasera debbo andare ad una festa quando ritorno voglio che tutti questi semi siano divisi in mucchietti diversi. Psiche a quel punto vedendo che quella fatica era quasi impossibile cominciò a piangere e voleva uccidersi di nuovo quando delle formichine si prestarono ad aiutarla e separarono un seme dall'altro. Venere torna vede che Psiche aveva fatto tutto quello che per Venere stessa era impossibile e Venere si meraviglia e dice mi sa tanto che ti hanno aiutato. Però gli appiccica un'altra prova e gli dice guarda da qui, vedi lì vicino al fiume, guarda quelle pecore lì. Io voglio che tu mi vada a raccogliere della lana dorata di quelle pecore. Quelle pecore erano carnivore e aggressive. Psiche di nuovo temette che Venere la voleva uccidere. Si avvio verso il punto dove erano le pecore ma va verso il fiume pronta a cercare una roccia e buttarsi nell'acqua e morire di nuovo. Quando un giungo, una canna comincio a parlare e disse Psiche non farlo è inutile fai una cosa quando sarà calato il sole, le pecore non saranno più aggressive, e si radureranno e si allontanano da quell'albero, tu vai sotto quell'albero e raccogli tutta la lana che è rimasta attaccata ai cespugli e la porti a Venere. Fece cos Psiche riporta la lana a Venere e lei era contrariata da queste cose. E gli da un'altra prova. Gli da un secchio e gli dice mi devi andare a prendere l'acqua di quella sorgente su quella roccia alta, proprio nella sorgente che alimenta il fiume Estige, il fiume dei morti che era rispettato dagli stessi Dei. Psiche a quel punto penso che Venere la voleva proprio morta. Si avvia e pensava di poterla prendere quell'acqua ma quando sale sale la roccia si accorge che era scoscesa ma soprattutto era difesa quella fonte dai dei draghi. Quindi era impossibile raccogliere quell'acqua. Quando l'aquila di Giove che già aveva portato Ganimede a Giove e aveva servito Eros che aveva fatto innamorare Ganimede di Giove, per ricordo e per gratitudine verso Eros si offre di aiutare Psiche. Gli prende il secchio lo riempie d'acqua lo da a Psiche e lei lo riporta a Venere. Ed ecco l'ultima prova. Venere a questo punto furiosa dice senti prendi queste boccette qui vai nel regno dei morti da Persefone e fatti dare una fiale della sua bellezza. A questo punto Psiche era proprio sicura che Venere la volesse uccidere. E invece di andare a trovare l'imboccatura degli inferi, stava salendo su una torre per buttarsi giù. Quando la torre cominciò a parlare e disse senti vai vicino a Sparta in quel posto lì c'è l'imboccatura per gli inferi tu però non ci andare senza nulla portati due focacce mescolate di miele e di vino e due monete in bocca. Poi darai una moneta a Caronte che ti fa attraversare la palude Estige e poi le focacce ti dirò a chi darle. La torre indicò per bene questa strada e sono straordinarie le indicazioni della torre. E fai in modo che sia Caronte stesso a prenderti la moneta dalla bocca, non gliela devi dare te perché se no perdi le focacce. Poi quando attraverserai la palude e troverai uno che sta caricando un asino e ti chiede aiuto non lo aiutare, quando vedrai uno nella palude e vuole aiuto da te non lo aiutare, quando vedrai delle donne che stanno a tessere una tela particolare e ti chiederanno aiuto non le aiutare. Tira dritto. Attenzione cosa vuol dire? Vuol dire che quando noi dobbiamo andare verso un obiettivo non ci dobbiamo far distogliere nemmeno da opere buone come aiutare le persone, aiutare qualcuno che ci chiede aiuto, una cosa o un'altra. Aiutare un debole. No. Perché noi dobbiamo andare lungo la nostra strada. Perché per aiutare qualcuno doveva aprire le mani e lasciar andar via le focacce. Bene quando troverai Cerbero, il guardiano dei morti tu lo ammansuerai con una di queste focacce, una sola. Poi andrai da Proserpina non mangiare quello che ti darà da mangiare, accetta solo un tozzo di pane e basta e fatti dare la fiala. Psiche fece tutto questo andò da Proserpina mangiò solo un tozzo di pane, lei gli diede la fiala di bellezza e Psiche torna indietro, ridà la focaccia di miele a Cerbero, ritraghetta sul fiume Estige facendosi prendere la moneta da Caronte. Ritorna di nuovo sulla terra alla luce del sole e qui Psiche viene presa dalla curiosità femminile e vuole vedere che cosa c''era in quella fiala. L'apre e nella fiala non c'era nulla se non il sonno. E Psiche si addormentò. Eros che era stato rinchiuso dalla madre per punizione, era riuscito a liberarsi e stava alla ricerca di Psiche. La vide lì stesa, volò rapidamente verso di lei. La liberò dal sonno, richiuse la fiala di bellezza dove non c'era nulla. Riprende Psiche la porta direttamente sull'Olimpo da Giove e chiede il permesso a Giove di sposarla. E Giove per poter farsi che Venere non si opponesse a queste nozze perché Psiche era una mortale fece bere l'ambrosia a Psiche e divenne immortale. Sposò Eros e dalla loro unione nacque una figlia chiamata Vollutà. E' bellissima questa cosa. La perdita dell'amore e la riconquista d'amore. L'amore si perde se noi vogliamo controllare. Per riconquistarla è dura, abbiamo bisogno di far ricorso a tutte le nostre forze della mente arcaica. Le formiche rappresentano proprio la nostra mente arcaica, animale. Solo le risorse della nostra mente animale possono risolverci le cose. Mentre Psiche, la nostra parte valutativa è disposta a morire, va in off di fronte agli impegni che gli pone Venere. E appena va in off stranamente arriva l'aiuto da parte delle formiche o addirittura da parte di una canna palustre. E' come dire la nostra mente animale ha risorse immense comprese quelle che appartengono alla natura stessa che può condividere la stessa potenza della vita della natura. La nostra mente arcaica ha poteri immensi che indicano la via, il modo per risolvere un problema. Poi ancora una volta l'aquila, un uccello dell'aria che gli risolve un altro problema immenso. Psiche va in off e arrivano gli animali. Poi si vuole buttare dalla torre e stranamente il mondo che lo circonda, tutte le sue risorse, il grande cantiere della mente arcaica gli da le ultime grandissime istruzioni per poter ottenere quello che vuole. Deve dare dei doni per arrivare dove vuole e non deve distogliersi dalla meta. Nemmeno la bontà deve essere usata. Una delle tentazioni più grandi che noi abbiamo soprattutto in amore per riconquistare l'amore è quella di essere buoni. Di fare cose buone, di essere corretti, perfetti, di puntare all'intensità e alla purezza dell'amore pensando che facendo così noi possiamo essere degni di un amore. Nel mondo antico si diceva che quando si va verso un obiettivo dobbiamo rinunciare anche a questa tentazione. Di essere buoni, di puntare su qualcosa di sicuro. No dobbiamo andare verso l'obiettivo. Scambiando doni, monete, focacce. Per andare dove dobbiamo andare. E quand'è che Psiche ritrova stranamente l'amore? Proprio nel momento in cui va totalmente in off. Qui Apuleo che ha scritto questa favola 1800 anni fa salta un po', non è più troppo coerente con la sua visione esoterica dell'off, perché in effetti non quadra troppo il fatto della curiosità e del fatto che Psiche si addormenta del tutto. Cioè non mette bene insieme queste due cose. Apuleo vuole comunque mandarci il messaggio che quando Psiche, la nostra mente valutativa va totalmente in off per qualsiasi ragione solo allora ritroverà l'amore. Fin quando cercherà l'amore e vuole controllare l'amore la nostra mente valutativa perderà l'amore. Quando la funzione valutativa seguirà la sua strada farà le sue cose per riconquistare amore e andrà in off definitivamente solo allora si riconquista amore.
Buongiorno professore, condivido la sua analisi ma faccio notare che con buona ragione e più volte Apuleio fa riferimento alla notte, all'addormentamento ed al sonno, ognuna di queste è perfettamente azzeccata ed esotericamente contestualizzata.. Rifletta su questo: un'auto può viaggiare per giorni percorrendo migliaia di chilometri senza fermarsi, al contrario, un uomo/donna/animale deve necessariamente dormire in media 8 ore su 24.. Non considera eccessivo trascorrere 1/3 della propria vita dormendo? Si è mai chiesto Amico Colaianni, cosa accade davvero nel sonno che nelle Sacre Scritture è sinonimo di morte, nel gioco al negativo che qui chiamiamo vita?
La fiala è vuota perché rappresenta la mente senza contenuti, x così dire addormentata... il vuoto è il segreto della fiala. Questa è la mia interpretazione.
Ammirato di vedere queste cose, mille grazie.
Anch'io ho una riflessione le 4 prove possono essere relative ai 4 elementi, la prima è la terra (fare chiarezza saper discernere ed i semi nascono da essa) la seconda è legata al Fuoco, infatti si parla di lana d'oro, di aggressività e del sole ( ovvero avere coraggio, di osare) la terza è l'acqua (ovvero andare alla fonte delle proprie emozioni, in altre parole estinguere il dolore della perdita) e l'ultima è l'aria la mente essere concentrati e riconquistare la fiducia in se stessa (la boccetta aveva dentro l'essenza (aria) della bellezza.
Come si riconquista l'amore, attraverso l'ordine della terra, il coraggio del fuoco, il superamento della perdita (fare il lutto) e la determinazione della mente aria..
Riflessioni preziose ....grazie di cuore
Voglio parlare dell'amore. E ricorro ad una favola antica. Eros e Psiche. Questa ha tutte le caratteristiche mitologiche che gira intorno ad un concetto. Nel primo mito abbiamo parlato di Fillide e come nasce un mito. In fondo un mito è un messaggio, un concetto spalmato in un racconto. Il racconto diventa un'esperienza che io condivido con l'altro, non gli dico il concetto, non lo rendo evidente il messaggio ma faccio sì che l'altro venga catturato dal racconto e che dal racconto venga aiutato ad arrivare al concetto, messaggio che è nascosto in quel racconto. Ho notato che raccontare un mito e non mettere in evidenza il messaggio è veramente inutile se non addirittura dannoso. Perché la cultura moderna è lontanissima dal mondo antico. E' qualcosa di strano di come non sappiano tornare indietro dalle esperienze condivise, dalle immagini, dal racconto al concetto. Una delle cose più evidenti è che non traducono neppure il racconto in modo corretto. No, si lasciano prendere dalle suggestioni, dalle parole e associano a una mezza frase un mezzo concetto magari marginale, i loro pensieri, i loro racconti. E' come se fossero tutti lì pronti a salire su un palcoscenico e a raccontare le loro storie, a narrare le loro idee, a presentare i loro concetti e il racconto mitologico gli serve solo come input per salire sul palcoscenico. Non si preoccupano affatto di capire che tipo di messaggio è nascosto dentro quel racconto.
Un tempo in una città vivevano un re e una regina che avevano tre bellissime figlie, le due più grandi per quanto molto belle potevano essere degnamente celebrate con lodi umane. Ma la bellezza della più giovane era così straordinaria e così incomparabile che qualsiasi parola umana si rivelava insufficiente a descriverla e tanto meno ad esaltarla. Insomma in quella città si parlava sia i forestieri, tutti coloro che vedevano questa fanciulla più piccola chiamata Psiche non facevano altro che dire che la sua bellezza era uguale a quella di una Dea. Era uguale a Venere. E molti si mettevano l'indice sulle labbra in segno di riverenza e poi prendevano il pollice e l'indice e lo stringevano e si mettevano a contemplare la bellezza di Psiche. Dicendo che era come Venere anzi la loro religiosa contemplazione li poneva in un atteggiamento come se fosse Venere in persona davanti a loro. Però i giorni passarono, di giorno in giorno le cose andarono avanti al punto tale che nessuno andava a Palo, a Cindo, a Citera ad adorare Venere ma andavano tutti a guardare e adorare Psiche. Era come se Venere fosse venuta sulla Terra, si fosse incarnata in questa fanciulla. Ma la cosa interessante è che le altre due figlie trovarono subito marito. Psiche non trovò uno straccio di marito. Tutti l'adoravano ma nessuno la voleva. E tanto è vero che il babbo e la madre di Psiche cominciarono a preoccuparsi e soprattutto a pensare come mai questa figlia che è così bella non riesce a trovare uno straccio di marito? Per cui andarono a consultare l'oracolo di Apollo e Apollo rispose in un modo enigmatico "Andrà in sposa a un Dio o a un mostro temuto dagli uomini e dagli Dei" e l'oracolo consigliò di preparare un corteo funebre cioè un matrimonio funebre. Cioè delle nozze funebri. Quando tornarono a casa questi genitori non fecero altro che piangere. Però secondo quello che aveva detto l'oracolo anticamente tutto quello che diceva l'oracolo non poteva essere trasgredito. Quindi doveva essere eseguito. E quindi cominciarono a fare le preparazioni per le nozze di morte. Il padre e la madre piangevano. E Psiche che vuol dire la mente si dimostra veramente all'altezza del compito. E consola sua madre, dice mamma non dovevi piangere ora, dovevi piangere prima quando tutti dicevano che ero bella come Venere, quella era la mia disgrazia. Di essere bella come Venere.
Nell'epoca moderna tutte vogliono essere belle. La bellezza la si vede come qualcosa di estremamente importante per l'amore. L'anoressica ci dice che ci sono persone che si dannano l'anima, si rovinano, cercano di essere belle, attraenti e belle come Venere perché pensano che se sono belle possono maritarsi, possono trovare un uomo, possono trovare l'amore. E bene cosa ci sta dicendo questa novella che la bellezza spinge alla contemplazione, non alla passione d'amore. Psiche era bella come Venere.
Tanto è vero che le persone, i giovani venivano da lontano e davanti la bellezza di Psiche mettevano le dita sulle labbra e poi si mettevano in una forma di adorazione come di fronte alla divinità. Si può forse aver passione per una Dea? La bellezza spinge alla contemplazione non alla scelta non alla passione. La passione è frutto di una scelta di qualcosa che dice questo è bene e evito il male. Quindi Psiche consola la madre si mette a capo di questo matrimonio funebre e va su una roccia che era a strapiombo sul mare. Venere nel frattempo aveva comandato a suo figlio cupido Eros di usare una delle sue frecce per fare innamorare questa mortale che sfidava la sua bellezza in modo che questa mortale si innamorasse dell'uomo più brutto, del mostro schifoso il peggiore della Terra. Ed era questa la vendetta di Venere nei confronti di chi era bella come lei. Ma Eros andò per ubbidire alla madre ma vide Psiche e se ne innamorò. Psiche andò sulla roccia si buttò ed Eros mandò il suo fedele servitore Zefiro a prenderla e la raccolse, la fece scendere delicatamente e la deposito su un prato fiorito. Psiche si alza, si guarda attorno cammina va avanti e trova una casa tutta d'oro senza porte senza finestre, lei entra un po' curiosa ma a un certo punto comincia, c'era di tutto ma non c'era nessuno ma avverte come delle presenze e quando ebbe fame delle voci dissero padrona comanda e gli apparecchiarono la tavola. E lei chiese di chi è questa casa e gli dissero sempre le stesse voci noi siamo le tue ancelle, il tuo padrone ci ha detto di essere al tuo servizio. E ci ha detto che questa notte verrà. Ci ha anche detto che verrà tutte le notti. E se hai bisogno di un bagno ti procureremo un bagno e quando vuoi andare a dormire ti prepareremo il letto. Bene venne l'ora del bagno e le ancelle invisibili prepararono il bagno, prepararono il letto. Psiche andò nel letto a dormire e la notte arriva Eros. Si unisce a lei, fa all'amore con lei e poi dice a Psiche io verrò tutte le notti ma tu non cercare di vedermi perché appena mi vedrai mi perderai. Attenzione è Psiche la mente che sta ragionando con Eros cioè l'Amore. E l'Amore dice a Psiche la mente io verrò tutte le notti ma tu non cercare di vedermi cioè in altre termini non cercare di controllarmi, non cercare di sapere chi sono, non essere curiosa perché se vuoi sapere chi sono mi perdi. E quante volte perdiamo l'amore perché vogliamo controllare? Bene la cosa andò avanti per un po'. Psiche era felice, tutte le notti Eros arrivava si congiungeva a lei. Ma un bel giorno come spesso fanno le donne cominciò a chiedere qualcosa al suo sposo. E soprattutto chiese al suo sposo di vedere le sorelle. Il suo sposo era un Dio ed era quindi capace di prevedere il futuro. E quindi Eros disse no Psiche, non mi chiedere questo. Perché le tue sorelle faranno in modo da spingerti a vedermi e tu lo farai e mi perderai. E qui Psiche prima gli diede retta ma poi dopo ritorno alla carica e una notte mentre Eros faceva all'amore con Psiche si accorse che Psiche piangeva. Eros disse Psiche ma perché piangi? E lei confesso il fatto che gli mancavano le sorelle. A questo punto Eros come qualunque maschio di questo mondo non può non cedere ad una richiesta femminile. Perché se una donna è indisposta noi maschi con chi facciamo all'amore? Quindi anche se Eros sapeva come andava a finire le cose. Beh Eros è costretto anche se è un Dio a non indisporre una donna. E infatti fece arrivare le sorelle. Le sorelle fecero esattamente quello che Eros aveva previsto. E le sorelle dissero a Psiche ma tu forse sei anche incinta, forse hai sposato un mostro è tuo dovere vederlo nei confronti di tuo figlio perché sei incinta e quindi la convinsero a mettere sotto il letto una lampada ad olio e un pugnale sotto il cuscino. La notte Eros arriva dopo l'amore si mise a dormire come faceva di solito, lei tira fuori la lampada illumina il corpo del suo sposo. Era bellissimo.
Potrebbe attingere anche da un racconto analogo o simile, quello di Orfeo e Euridice, che mi sembra essere sulla medesima linea.
Che grande lezione!
La finale era piena, la apre l'annosa e sprofonda nel sonno
Ma psyche' non vuol dire anima?
Molti dicono prof., dott. invano.
Colaianni è veramente un dotto!
Colaianni ha sicuramente molto da dare, ma, mi spiace doverlo dire 'Amore e Psiche' non è di Ovidio, ma una narrazione all'interno delle Metamorfosi, o L'Asino d'oro di Apuleio. E non conosce nemmeno benissimo la storia. Ma comunque Colaianni ha delle intuizioni geniali e ascoltarlo fa sempre bene, tutto quello che dice ha sempre un senso che vale la pena di approfondire.- Quindi: Grazie di cuore!
Ovidio dice che Psiche lo guardo e mentre lo guardava la sua testa si inchinò e si abbasso anche il braccio come a toccarlo e una goccia di olio bollente cadde sulla sua spalla e lo sveglio. Eros si sveglia guarda Psiche e gli dice sciagurata e ora non mi vedrai più. E si alzo in volo, Psiche l'agguanto per le gambe volarono insieme per un po' fino a quando Psiche non ce la fece, poi cadde e disperata voleva uccidersi. Si avvicina ad un fiume e voleva annegarsi. E qui il Dio Pan il Dio del terrore, del panico, un Dio campestre la vede e si accorge che era malata d'amore. La salva. E gli dice figliola cara vedi un po' stai a sentire un villano, un rozzo pastore però io ho esperienza. In fondo il tuo male è un male d'amore. Cerca di riconquistarti il tuo amore. Non serve a nulla morire. Psiche comincia a cercare di ritrovare Cupido. Va presso Celere, va presso Giunone ma queste non la vogliono aiutare. E poi si avvia verso una montagna. Finalmente si decide ad andare direttamente da Venere. E qui quando arriva al palazzo di Venere trova Consuetudine un ancella di Venere la quale la prende gli tira i capelli la strapazza per benino e poi la fa entrare e la butta davanti ai piedi di Venere. Venere prende due ancelle la Tristezza e l'Angoscia e la fa sbatacchiare da queste due ancelle. Poi Venere la sottopone a quattro prove. Nel palazzo di Venere c'erano un sacco di semi. Venere mescola questi semi poi gli dice a Psiche ora tu brutta strega, schifosa come hai osato, tu che sei di bassi costumi di differenza di costume. Perché a quei tempi non si potevano sposare le persone che appartenevano a ceti diversi. Lei era una mortale, il figlio di Venere era un Dio. Come ti sei permessa, io stasera debbo andare ad una festa quando ritorno voglio che tutti questi semi siano divisi in mucchietti diversi. Psiche a quel punto vedendo che quella fatica era quasi impossibile cominciò a piangere e voleva uccidersi di nuovo quando delle formichine si prestarono ad aiutarla e separarono un seme dall'altro. Venere torna vede che Psiche aveva fatto tutto quello che per Venere stessa era impossibile e Venere si meraviglia e dice mi sa tanto che ti hanno aiutato. Però gli appiccica un'altra prova e gli dice guarda da qui, vedi lì vicino al fiume, guarda quelle pecore lì. Io voglio che tu mi vada a raccogliere della lana dorata di quelle pecore. Quelle pecore erano carnivore e aggressive. Psiche di nuovo temette che Venere la voleva uccidere. Si avvio verso il punto dove erano le pecore ma va verso il fiume pronta a cercare una roccia e buttarsi nell'acqua e morire di nuovo. Quando un giungo, una canna comincio a parlare e disse Psiche non farlo è inutile fai una cosa quando sarà calato il sole, le pecore non saranno più aggressive, e si radureranno e si allontanano da quell'albero, tu vai sotto quell'albero e raccogli tutta la lana che è rimasta attaccata ai cespugli e la porti a Venere. Fece cos Psiche riporta la lana a Venere e lei era contrariata da queste cose. E gli da un'altra prova. Gli da un secchio e gli dice mi devi andare a prendere l'acqua di quella sorgente su quella roccia alta, proprio nella sorgente che alimenta il fiume Estige, il fiume dei morti che era rispettato dagli stessi Dei. Psiche a quel punto penso che Venere la voleva proprio morta. Si avvia e pensava di poterla prendere quell'acqua ma quando sale sale la roccia si accorge che era scoscesa ma soprattutto era difesa quella fonte dai dei draghi. Quindi era impossibile raccogliere quell'acqua. Quando l'aquila di Giove che già aveva portato Ganimede a Giove e aveva servito Eros che aveva fatto innamorare Ganimede di Giove, per ricordo e per gratitudine verso Eros si offre di aiutare Psiche. Gli prende il secchio lo riempie d'acqua lo da a Psiche e lei lo riporta a Venere. Ed ecco l'ultima prova. Venere a questo punto furiosa dice senti prendi queste boccette qui vai nel regno dei morti da Persefone e fatti dare una fiale della sua bellezza. A questo punto Psiche era proprio sicura che Venere la volesse uccidere. E invece di andare a trovare l'imboccatura degli inferi, stava salendo su una torre per buttarsi giù. Quando la torre cominciò a parlare e disse senti vai vicino a Sparta in quel posto lì c'è l'imboccatura per gli inferi tu però non ci andare senza nulla portati due focacce mescolate di miele e di vino e due monete in bocca. Poi darai una moneta a Caronte che ti fa attraversare la palude Estige e poi le focacce ti dirò a chi darle. La torre indicò per bene questa strada e sono straordinarie le indicazioni della torre. E fai in modo che sia Caronte stesso a prenderti la moneta dalla bocca, non gliela devi dare te perché se no perdi le focacce. Poi quando attraverserai la palude e troverai uno che sta caricando un asino e ti chiede aiuto non lo aiutare, quando vedrai uno nella palude e vuole aiuto da te non lo aiutare, quando vedrai delle donne che stanno a tessere una tela particolare e ti chiederanno aiuto non le aiutare. Tira dritto. Attenzione cosa vuol dire? Vuol dire che quando noi dobbiamo andare verso un obiettivo non ci dobbiamo far distogliere nemmeno da opere buone come aiutare le persone, aiutare qualcuno che ci chiede aiuto, una cosa o un'altra. Aiutare un debole. No. Perché noi dobbiamo andare lungo la nostra strada. Perché per aiutare qualcuno doveva aprire le mani e lasciar andar via le focacce. Bene quando troverai Cerbero, il guardiano dei morti tu lo ammansuerai con una di queste focacce, una sola. Poi andrai da Proserpina non mangiare quello che ti darà da mangiare, accetta solo un tozzo di pane e basta e fatti dare la fiala. Psiche fece tutto questo andò da Proserpina mangiò solo un tozzo di pane, lei gli diede la fiala di bellezza e Psiche torna indietro, ridà la focaccia di miele a Cerbero, ritraghetta sul fiume Estige facendosi prendere la moneta da Caronte. Ritorna di nuovo sulla terra alla luce del sole e qui Psiche viene presa dalla curiosità femminile e vuole vedere che cosa c''era in quella fiala. L'apre e nella fiala non c'era nulla se non il sonno. E Psiche si addormentò. Eros che era stato rinchiuso dalla madre per punizione, era riuscito a liberarsi e stava alla ricerca di Psiche. La vide lì stesa, volò rapidamente verso di lei. La liberò dal sonno, richiuse la fiala di bellezza dove non c'era nulla. Riprende Psiche la porta direttamente sull'Olimpo da Giove e chiede il permesso a Giove di sposarla. E Giove per poter farsi che Venere non si opponesse a queste nozze perché Psiche era una mortale fece bere l'ambrosia a Psiche e divenne immortale. Sposò Eros e dalla loro unione nacque una figlia chiamata Vollutà.
E' bellissima questa cosa. La perdita dell'amore e la riconquista d'amore. L'amore si perde se noi vogliamo controllare. Per riconquistarla è dura, abbiamo bisogno di far ricorso a tutte le nostre forze della mente arcaica. Le formiche rappresentano proprio la nostra mente arcaica, animale. Solo le risorse della nostra mente animale possono risolverci le cose. Mentre Psiche, la nostra parte valutativa è disposta a morire, va in off di fronte agli impegni che gli pone Venere. E appena va in off stranamente arriva l'aiuto da parte delle formiche o addirittura da parte di una canna palustre. E' come dire la nostra mente animale ha risorse immense comprese quelle che appartengono alla natura stessa che può condividere la stessa potenza della vita della natura. La nostra mente arcaica ha poteri immensi che indicano la via, il modo per risolvere un problema. Poi ancora una volta l'aquila, un uccello dell'aria che gli risolve un altro problema immenso. Psiche va in off e arrivano gli animali. Poi si vuole buttare dalla torre e stranamente il mondo che lo circonda, tutte le sue risorse, il grande cantiere della mente arcaica gli da le ultime grandissime istruzioni per poter ottenere quello che vuole. Deve dare dei doni per arrivare dove vuole e non deve distogliersi dalla meta. Nemmeno la bontà deve essere usata. Una delle tentazioni più grandi che noi abbiamo soprattutto in amore per riconquistare l'amore è quella di essere buoni. Di fare cose buone, di essere corretti, perfetti, di puntare all'intensità e alla purezza dell'amore pensando che facendo così noi possiamo essere degni di un amore. Nel mondo antico si diceva che quando si va verso un obiettivo dobbiamo rinunciare anche a questa tentazione. Di essere buoni, di puntare su qualcosa di sicuro. No dobbiamo andare verso l'obiettivo. Scambiando doni, monete, focacce. Per andare dove dobbiamo andare. E quand'è che Psiche ritrova stranamente l'amore? Proprio nel momento in cui va totalmente in off. Qui Apuleo che ha scritto questa favola 1800 anni fa salta un po', non è più troppo coerente con la sua visione esoterica dell'off, perché in effetti non quadra troppo il fatto della curiosità e del fatto che Psiche si addormenta del tutto. Cioè non mette bene insieme queste due cose. Apuleo vuole comunque mandarci il messaggio che quando Psiche, la nostra mente valutativa va totalmente in off per qualsiasi ragione solo allora ritroverà l'amore. Fin quando cercherà l'amore e vuole controllare l'amore la nostra mente valutativa perderà l'amore. Quando la funzione valutativa seguirà la sua strada farà le sue cose per riconquistare amore e andrà in off definitivamente solo allora si riconquista amore.
Buongiorno professore, condivido la sua analisi ma faccio notare che con buona ragione e più volte Apuleio fa riferimento alla notte, all'addormentamento ed al sonno, ognuna di queste è perfettamente azzeccata ed esotericamente contestualizzata.. Rifletta su questo: un'auto può viaggiare per giorni percorrendo migliaia di chilometri senza fermarsi, al contrario, un uomo/donna/animale deve necessariamente dormire in media 8 ore su 24.. Non considera eccessivo trascorrere 1/3 della propria vita dormendo? Si è mai chiesto Amico Colaianni, cosa accade davvero nel sonno che nelle Sacre Scritture è sinonimo di morte, nel gioco al negativo che qui chiamiamo vita?
Grazie dottore
La fiala è vuota perché rappresenta la mente senza contenuti, x così dire addormentata... il vuoto è il segreto della fiala. Questa è la mia interpretazione.
Figa con la pala dopo aver visto questo video