Buongiorno dottor De Pascalis, prima di tutto vorrei complimentarmi per la sua professionalità e grande competenza rintracciabili in tutti i contenuti presenti sul suo canale. Nonostante il video sia abbastanza datato, in qualità di laureato in scienze motorie vorrei comunque esprimere il mio parere sulla questione da lei esplicitata. Dopo aver maturato diverse esperienze nel settore, posso tranquillamente affermare che la situazione lavorativa è infinitamente peggiore rispetto a quella descritta dall' immaginario comune e tale fotografia nefasta mi ha indotto a non terminare gli studi magistrali, ritenendoli assolutamente ininfluenti sulla mia vita lavorativa ( non in quanto di basso livello, ma semplicemente perché non riconosciuti da nessuno, né dal punto di vista professionale né tantomeno economico ). Io credo che l' unico metodo per dare appeal a questa facoltà sia quello di identificare dei paletti legalmente riconosciuti all' interno dei quali il laureato potrà operare in sicurezza, senza ingerenze esterne, in modo che la competizione per il posto di lavoro parta da una base equa per tutti. Un esempio semplice si potrebbe fare per la facoltà di economia: ho diversi amici e conoscenti che hanno chiuso quel percorso studi e, alla fine dello stesso, cosa sapevano fare dal punto di vista pratico? Nulla, parole uscite dalla loro bocca, non certo dalla mia. Eppure diverse aziende palesano la volontà di inserire nel loro organico solo ed esclusivamente laureati di quel tipo i quali, dopo un periodo di tirocinio, avranno la possibilità di integrare le loro conoscenze teoriche con l' aspetto pratico, al fine di creare una risorsa più completa. Ora immaginiamo uno scenario in cui lo stesso posto possa essere serenamente occupato da persone con un corsetto di 2-3 settimane sulla contabilità, crede ancora che molti si iscriverebbero di buon grado ad economia? Io penso di no. Per quanto riguarda invece il discorso "investimento su sè stessi per far percepire al cliente che noi abbiamo una marcia in più", posso tranquillamente dire che quasi tutti i personal trainer di successo laureati che si vedono sul web sono semplicemente la punta dell' iceberg, un puro "cherry picking", i dati che lei ha esposto sulle percentuali di occupazione possono essere reali dal punto di vista teorico, ma all' atto pratico equivalgono a fuffa. Un laureato quinquennale che opera in una palestra per 5 euro all' ora, con un contratto barzelletta e nessuna possibilità di pagare le tasse, è un lavoro? Un ragazzo laureato che opera nelle palestre con attrezzi di elettrostimolazione, stipendio risibile, deve pulire i cessi e le tutine e viene progressivamente fagocitato da un mondo alienante dove l' importante è solo vendere servizi di dubbia qualità, senza dare la minima importanza all' aspetto tecnico..è un lavoro? gli esempi davvero si sprecano ecc ecc.. Secondo gli esperti che "stimano" sì, sarei curioso di sapere se le persone direttamente interessate la pensassero allo stesso modo. E' davvero avvilente guardare le pagine Facebook dei propri ex compagni di corso e constatare che, nonostante molti di essi siano persone brillanti e capaci, ora vivono sulla soglia di povertà oppure hanno completamente cambiato lavoro. Purtroppo, come capita in tantissimi ambiti della vita, certe dinamiche possono essere comprese solo quando ci si butta in prima persona e l' unica risposta onesta alla quale si può giungere è che il laureato in scienze motorie risulta un truffato dal sistema, nulla più. Si sfrutta la passione per rubare soldi, poi se dopo 3-5 anni si avrà la stessa riconoscenza di uno sturacessi, beh, affari suoi :) Io mi auguro che questa facoltà possa essere soppressa in tempi rapidissimi, non è corretto distruggere la vita professionale di qualcuno solo per dare la cattedra a dei parassiti che vogliono arrotondare lo stipendio ( non faccio riferimento a lei, ma molti potrebbero tranquillamente ricadere in questa categoria ). E' ormai assodato che il fitness sia solo una questione di soldi ed estetica, del lavoro qualitativo per migliorare la salute non frega niente a nessuno. Non ha senso studiare anni per poi vedersi superati dall' istruttore più bello e muscoloso che allena "il petto esterno", non ha senso studiare per poi essere gettati come immondizia, non ha senso essere trattati come l' ultima ruota del carro dai fisioterapisti che hanno avuto la sola fortuna di possedere una propensione naturale per lavorare a contatto con la patologia ( se li sente parlare, sembrano tutti degli astronauti di primissimo livello ). Sono stanco di questa situazione e il consiglio che darei oggi ad un ragazzo/a che vorrebbe intraprendere la strada delle scienze motorie sarebbe questo: non farlo, mai e poi mai. Invece, ad un ragazzo già iscritto, consiglierei semplicemente di andare sulla pagina della propria università per annullare l' iscrizione il prima possibile. Comprerò una bottiglia di champagne e farò un bel brindisi quando questa farsa chiuderà i battenti.
Spiace leggere un simile commento da parte di un ragazo che presumo giovane, ma temo che questo pessimismo derivi da una distorta analisi della figura del laureato in SM e di quelle che dovrebbero essere le sue vere mansioni, per le quali la magistrale è per altro imprescindibile! Molti gruppi FB purtroppo cavalcano l'onda e creano una visione distorta a causa della mediocrità dei loro iscritti, inducendo poi a riflessioni distanti dalla realtà. Tutti i bravi professionisti che conosco guadagnano mediamente 50/60 euro l'ora senza problemi e senza il fisico alla BigGym. Come per altro è giusto che sia.
@@PierluigiDePascalis Vorrei sbagliarmi di grosso, mi creda, lo vorrei davvero. Tuttavia il mio pessimismo non deriva da distorsioni di sorta, bensì dal futuro terribilmente incerto che accompagnerà il laureato nel mondo lavorativo. Non ho motivo di dubitare che lei conosca bravi professionisti, i quali percepiscono un guadagno di tutto rispetto, ma posso garantirle che alla maggior parte toccherà ricoprire mansioni poco in linea con la cultura acquisita in università. I lavori che le ho citato erano solo degli esempi tra i tanti, ma rispecchiano bene il fatto che la risorsa uscente da scienze motorie sarà vista come pura e semplice manovalanza ( seppur non meritando tale trattamento ). Una facoltà che sforna persone impossibilitate a ricoprire determinati ruoli è una facoltà inutile, che non ha motivo d'essere. Che senso ha investire se la maggior parte dei laureati percepirà 5-6 euro all' ora? E, per aggiungere il danno alla beffa, diverse società hanno anche il coraggio di richiedere la p.iva, del resto è molto umano obbligare una persona ad essere tassata su un introito nullo ( basta immaginare le grandi catene del fitness, maestre assolute quando si tratta di trasformare un ragazzo appassionato in automa da spremere fino all' ultima goccia ). Forse lei non mi crederà, provi a chiedere ai suoi studenti che lavorano in palestra o centri sportivi o simili se la loro situazione è tanto distante rispetto a quella che ho formulato ora. Detto ciò, quali strade sarebbe opportuno seguire al fine di migliorare la situazione attuale? Rendere gli esami più selettivi, tagliare le materie che non trovano sufficiente applicabilità sul campo, creare una efficiente connessione "università-mondo del lavoro" al fine di posizionare i neo laureati e dare loro una possibilità di inserimento e crescita con stipendi umani..ecc ecc, si potrebbe dire tanto in tal senso. Ma non succederà nulla di tutto ciò e l' esistenza dei corsi del weekend sono una prova più che sufficiente per avallare la mia tesi.
Se il laureato in scienze motorie vede come suo competitor chi ha fatto il corso di un weekend è perchè le sue reali compentenze sono assenti, il professionista ama la partita iva, perchè è uno strumento imprenditoriale straordinario per chi ha capacità reali. Chi non le possiede vuole essere cullato da una sorta di nicchia protetta che non esiste più da secoli. Il laureato in SM dovrebbe prima chiedersi cosa è in grado di fare e sulla base di cosa poggia le sue competenze e convizioni, poi chiedersi che tipo di lavoro vorrebbe svolgere nel suo mondo ideale, perchè se la risposta è "schede in palestra 3x10", è l'ulteriore prova che non possiede competenze. Non conosco alcun valido laureato in SM che non abbia un lavoro remunerativo. Zero. E credo di conoscere più che bene questo settore.
@@PierluigiDePascalis Ho citato i frequentatori di tali corsi non perché io li percepisca come degli avversari sullo stesso piano, del resto ritengo assai improbabile acquisire in un paio di giorni quello che è stato affrontato in anni, basterebbe analizzare la struttura dei loro programmi per rendersene conto. Tuttavia è innegabile che la loro presenza vada a saturare determinate posizioni, andando a limitare in maniera significativa il raggio d' azione degli universitari. Purtroppo il lavoro del personal trainer può essere occupato indistintamente dai primi o dai secondi, non è necessaria alcuna qualifica o titolo, basta una semplice partita iva. Questo va a causare una situazione tale per cui il laureato dovrà rivolgersi ad una infinità di palestre prima di trovare ciò che cerca, ma le realtà in cui i clienti sono disposti a pagare 40-50 euro all' ora per un servizio di qualità sono limitate e potrebbero essere già "prenotate" da brevettati poco meritevoli e capaci( di esempi qui se ne potrebbero sprecare ). Online coaching stesso discorso, forse anche peggio, letteralmente una giungla. In ragione di ciò, ritengo poco corretto che una categoria lavorativa venga squalificata agli occhi delle persone esterne dal momento che nessuno si prende la briga di fornire linee guida precise sulle quali tarare i valori di entry level. E questo, dal mio punto di vista, è una condotta poco professionale e lesiva per l' immagine del laureato. Poi mi si potrà contestare che il pt non è l' unico sbocco occupazionale, ma anche in altri campi il modus operandi risulta approssimativo e poco efficace. In merito alla nicchia protetta per tutti, sono del suo parere ed è giusto che non esista. Io sono il primo a volere che da quella università escano persone preparate, mentre chi oscilla tra il 17 e il18, chi scopiazza agli scritti, merita di essere allontanato e fermato, del resto la selettività non deve essere per cattiveria, ma al fine di responsabilizzare coloro che un giorno avranno tra le mani gli strumenti per migliorare il benessere dei propri clienti. Però, chi viene ritenuto idoneo, deve avere un minimo di tutela. Io capisco l' impegno, la voglia di fare, di mettersi in gioco e imparare..ma questi discorsi, se esasperati, possono risultare davvero stucchevoli. Saluti dottore e buon weekend
Se affermi che la loro posizione satura delle posizioni, significa che li individui come competitor, e individui le loro mansioni come quelle tipiche del laureato, ergo... questa visione errata porta a cascata le errate conclusioni che trai. Dai inoltre per scontato che il problema siano i clienti che devono sborsare 50 euro, senza mai chiederti quanti laureati in SM VALGONO quelle cifre. Come vedi costruisci una realtà e una narrazione funzionale alla tua prospettiva, non aderente alla realtà ;-) La categoria non viene squalificata, ma si squalifica da se nel momento in cui aspira a occupare posizioni per le quali la laurea è superflua oltre che (nello specifico) non professionalizzante. Per risolvere la situazione nel giro di 5 anni, basterebbe una delagazione di studenti che in ogni ateneo inizi a pretendere esami VERI e non piogge di 18 regalati. Si avrebbe la riduzione dei perdigiorno che si iscrivono a questa facoltà, il miglioramento dei soggetti in uscita, di conseguenza una maggiore credibilità sul mercato e una collocazione lavorativa adeguata, economicamente e professionalmente. Ma un esame di anatomia a crocette piace a tutti, e se ne pagano le conseguenze dopo la laurea. Buon weekend.
Io ho notato spesso una contraddizione molto forte nel laureato SM in merito ai famosi corsi di un paio di weekend per abilitazione alla professione di istruttore. Ebbene, spesso il laureato SM si è fatto quei corsi prima della laurea e ha iniziato ad esercitare; in seguito alla laurea, inizia immediatamente a rivendicare l'esclusiva dei corsi ai soli laureati SM. Ma il buon esempio e la coerenza? Il problema sono i corsi in se, come sono strutturati, o in realtà si vuole solo avere un'esclusiva e basta? Qui poi mi rifaccio al video e sul fatto su come siano i laureati SM, molto spesso, poco preparati nell'ambito dell'allenamento, quindi i corsi (che sono ogni giorno sputtanati dai laureati SM) li vedo assolutamente necessari per acquisire un bagaglio culturale necessario alla professione di trainer.
oggi i corsi di formazione extra accademica vuol dire tutto e niente, dal tutorial di youtbue alla finta laurea "in Svizzera" ai tutorial del MIT e di Coursera ... l università francamente è obsoleta, a meno che proprio non fai Harvard. Bisogna scegliere corsi fatti su misura per quello che si vuole imparare. Io guardo al RICONOSCIMENTO , allo STEMMA che mettono sul certificato.... e non solo perchè sono un pataccaro, ma perchè ormai chi ti assume vuole SAPERE QUELLO CHE SAI FARE e non frega niente a nessuno del PEZZO DI CARTA ... DI FATTO IL VALORE LEGALE DEI TITOLI DI STUDIO PIAN PIANO STA FINENDO. In quanto ai "" corsi del fine settimana", in realtà se sono corsi appena appena seri PIU' CHE ESSERE UN CORSO SONO UNA SPECIE DI ESAME, perchè nessuno si presenta se non ha anni di esperienza pratica alle spalle se non teorica. NON FACCIO NOMI, ma per fare "" i corsi di fine settimana" di certe associazioni sportive SERIE E RICONOSCIUTE anche a livello internazionale... OGNI LIVELLO SONO UN LIBRO DI 700 PAGINE (LE HO CONTATE :-) senza far nomi ) . Non lo impari in un fine settimana. E sono più di un esame medio in Università, almeno in certe università. E poi ci sono corsi FAD che per regolamento durano ALMENO un anno, dove le conoscenze sono talmente concentrate a quello che serve, che su certe cose ti prepara meglio di certe università troppo generiche. Ripeto, anche in questo caso il " corso di un week end" diventa in realtà una sessione di esame, non che si impara nel week end. E poi sei i personal trainer sono in fondo alla classifica... come mai non fanno tutti direttamente allora Medicina e Chirurgia, se sono tutti dei geni? Ma state zitti che l arroganza si ritorce sempre contro. Chi ha veramente dei numeri.... non lo dice mai in pubblico!!!!
Buongiorno, il tasso di occupazione del professore in scienze motorie rientra nelle percentuali citate? Poi se possibile volevo sapere, al di fuori della triennale in Sm, c è una specialistica specifica che porta a fare il professore? O è RELATIVA?
Vedo diversi studenti del mio corso interessati a seguire anche una seconda formazione professionale dato che sanno bene come un lavoro come tecnico sportivo o chinesiologo paga poco sul mercato del lavoro, cose come massaggiatore professionista, massoterapista o addirittura nutrizionista sono le opzioni che più sento in giro. A mio parere il chinesiologo non dovrebbe essere costretto a formarsi in un secondo lavoro, ma se vuoi campare in questo settore oggi, non c'è altro modo.
Conosco laureati in SM (chiensiologo è una definizione ottima per non lavorare) che vivono benissimo col loro lavoro e con guadagni netti mai inferiori ai 3000 euro/mese. Semplicemente conoscono benissimo il loro ambito, sono molto preparati e hanno una visione imprenditoriale. Dipende sempre da persona a persona.
@@PierluigiDePascalis Professore, parla in questo modo del chinesiologo in quanto inutile di per sé o perché non c'è cultura tra le persone nei riguardi di questa figura?
Parlo come definizione, ci si ostina a usare un termine per il bisogno di autoaffermazione di una categoria, ma il 99,9% dei non addetti ai lavori non ha idea di chi sia e cosa faccia un chinesiologo, nè esiste un automatismo laurea SM=Chinesiologo. E' un termine che non agevola la comprensione, e quel che non agevola la comprensione è un ostacolo al lavoro.
@@PierluigiDePascalis Sarà anche per questo motivo che non sono in tanti tra i laureati ad aprire uno studio di chinesiologia, magari anche avendo conseguito la magistrale in preventive e adattate.
Tutto quello che ha detto è più o meno condivisibile, ma, la gente che fa i suoi corsi, tipo , alimentazione e integrazione sportiva, poi la ritroviamo in palestra a fare i "dietologi", quindi anche lei naviga in questo ambito sapendo che poi il comune uomo della strada, si sente, col pezzo di carta in mano, autorizzato a fare quello che un corsettino a pagamento, senza nessun fondamento universitario lo pseudo autorizza. Anche lei, con tutta le sue conoscenze, svolge un compito retribuito dagli enti di promozione sportiva con lauti introiti e ha interesse a svolgere e far si che queste situazioni non si consolidino appannaggio del laureato in Scienze Motorie. Io immagino un mondo del settore del tempo libero in cui, ci siano professionisti a fare il loro mestiere come laureati in Scienze Motorie e non persone che hanno frequentato i suoi corsi e che magari fanno i camionisti, macellai, impiegati e quant'altro, con tutto il rispetto delle categorie. Perchè nel video non ha detto anche di questo aspetto? Gli aggiornamenti che lei fa nel suo ambito cosi ben conosciuto, li dovrebbe fare solo per i laureati in Scienze Motorie e non per tutti. Che dice Prof? Vero? Sapere come affrontare un piano di esercizi per il comune uomo della strada, magari con sindrome metaboliche o diabete era già presente negli ISEF, e adesso che c'è stata la trasformazione in S.M. e S. come costola di Medicina e Chirurgia, non credo sia cambiato qualcosa. Una cosa che condivido e iniziare personalmente a spostare qualche mattone migliorandoci tutti. Gli errori attuali li hanno fatti i baroni universitari...Parli di questo in un video...sa bene cosa intendo...la rispetto e la ringrazio per avermi permesso di esprimere anche il mio parere.
Gentile Tobia, rispondo al suo commento punto su punto, spero avrà la cortesia di leggere integralmente la mia replica: 1 - [la gente che fa i suoi corsi, tipo , alimentazione e integrazione sportiva, poi la ritroviamo in palestra a fare i "dietologi"] FALSO! Non solo non è vero, ma nella home del corso chiamato in causa è scritto testualmente (non nascosto o a fondo pagina, ma nella prima descrizione) "...in ogni caso non sostituisce le figure professionali abilitate (medico dietologo, dietista e biologo nutrizionista) ma che possa aiutare ad acquisire strumenti e conoscenze per fornire consigli circa uno stile di vita ed uno stile alimentare sano ai propri clienti, escludendo la prescrizione di programmi alimentari o vere e proprie diete." Quindi non è affatto vero, chi compie abusi professionali non lo fa certo per via di un corso, basti vedere come operano gli affiliati di alcune aziende che operano nel settore degli integratori. 2 - [quindi anche lei naviga in questo ambito sapendo che poi il comune uomo della strada, si sente, col pezzo di carta in mano, autorizzato a fare quello che un corsettino a pagamento, senza nessun fondamento universitario lo pseudo autorizza] Io non navigo in alcun ambito, e il resto della considerazioe è una sua libera ma pretestuosa conclusione, cui aggiunge il termine dispregiativo di "corsettino a pagamento" per suffragarla. Il corso, che se vuole può venire a seguire da ospite non pagante (se poi supererà senza errore alcuno l'esame finale) è a pagamento poichè costituisce un lavoro, e come ogni lavoro deve essere retribuito. 3- [Anche lei, con tutta le sue conoscenze, svolge un compito retribuito dagli enti di promozione sportiva con lauti introiti] Altra falsità, io non vengo retribuito da alcun ente di promozione sportiva! Se trova prova di questa sua affermazione le giro i miei compensi di 1 anno di tutti gli enti che mi corrispondono dei soldi. In caso contrario posso chiederle almeno di scusarsi? Mi pare legittimo, attendo le sue scuse relativamente a tale illazione, viceversa poi dato che ho dedicato tempo a risponderle, mi sentirò legittimato a cancellare il suo commento. Non come "censura" (altrimenti non lo avrei pubblicato) ma per non essersi scusato di tale falsità. 4 - [ha interesse a svolgere e far si che queste situazioni non si consolidino appannaggio del laureato in Scienze Motorie.] Altra falsità finalizzata solo al discredito, la invito a documentarsi presso uno qualsiasi dei miei studenti universitari per comprendere il mio impegno nella direzione opposta! Vale quanto sopra, se riesce a dimostrare il contrario le verso 1 anno di stipendio da docente (per i cui dettagli può vedere questo link, così saprà anche quanto guadagno www.depascalis.net/blog/blog.asp?post=17 Come vede io faccio tutto alla luce del sole). In caso contrario, come sopra, pretendo delle ulteriori scuse. 5 - [ Io immagino un mondo del settore del tempo libero in cui, ci siano professionisti a fare il loro mestiere come laureati in Scienze Motorie e non persone che hanno frequentato i suoi corsi e che magari fanno i camionisti, macellai, impiegati e quant'altro, con tutto il rispetto delle categorie.] Io immagino un mondo dove il laureato in SM frequenti delle facoltà con veri esami, esca con una vera preparazione, e non ambisca a lavori di pura manovalanza in palestra per fare schede 3x10. Tutto il resto verrà in piena autonomia. Insomma un laureato in SM che non debba inventare affermazioni (veda punto 3 e 4) per screditare qualcuno, ma possa con il suo operato dare credito e lustro a se stesso. 6 - [Perchè nel video non ha detto anche di questo aspetto?] Se lo riascolta troverà il concetto che ho ribadito al punto 5. Se invece si aspetti che io spieghi quella che è la sua posizione, questo non può accadere, poichè è differente, quindi non vedo su quale base avanzi tale pretesa. 7 - [Gli aggiornamenti che lei fa nel suo ambito cosi ben conosciuto, li dovrebbe fare solo per i laureati in Scienze Motorie e non per tutti. Che dice Prof? Vero?] Assolutamente no, non è vero, così come non è impedito a nessuno di leggere o partecipare a un convegno medico, la conoscenza e la formazione sono libere e costutuzionalmente garantite. Chi studia ed è preparato, con una laurea in tasca, ambisce a ben altro e infatti lo raggiunge. Chi prende lauree per sfinimento è destinato a una vita di piagnisteo sul internet. 8 - [Sapere come affrontare un piano di esercizi per il comune uomo della strada, magari con sindrome metaboliche o diabete era già presente negli ISEF, e adesso che c'è stata la trasformazione in S.M. e S. come costola di Medicina e Chirurgia, non credo sia cambiato qualcosa.] Da quel che tocco con mano purtroppo il comune laureato in SM non è affatto capace di affrontare neppure circostanza banali cone una "scheda" per l'allenamento della forza. Se mi da un indirizzo email le giro le programmazioni che sto correggendo in questi giorni. Negare questa evidenza significa non essere intellettualmente onesti. E a quel punto si può affermare qualsiasi cosa. 9 - [Una cosa che condivido e iniziare personalmente a spostare qualche mattone migliorandoci tutti. Gli errori attuali li hanno fatti i baroni universitari..] I baroni ci sono in tutte le classi universitarie, ma non amo attribuire mai ad altri le colpe. La colpa maggiore ce l'ha chi ha l'interesse maggiore. Se uno studia per prendere 18 "a sfinimento", non può prendersela con alcun altro che non se stesso. 10 - [la rispetto e la ringrazio per avermi permesso di esprimere anche il mio parere.] Io apprezzo ogni pensiero e ogni critica se esposta in modo corretto, anche perchè mi offre la possibilità di chiarire ulteriori aspetti che non ho espresso in prima battuta. Mi spiace solo per le illazioni che le ho indicato nel punto 1, 3 e 4 che avrebbe potuto prima verificare facilmente. Un cordiale saluto.
Le università in italia ormai si dividono in: 1--- generaliste, che durano anni anni e anni e sono super dispersive anche se poi fai la " specializzazione" esci con un grado di " specializzazione professionale" RIDICOLO rispetto a chiunque nel resto del mondo che abbia studiato anche la metà dei tuoi anni 2-- Versione ridotta, cioè la brutta copia di quelle generaliste dispersive NON ESISTONO CORSI CHE ALLA FINE TI PREPARANO E BASTA IN QUELLO CHE SERVE, IN NOME DEL MITO SUPERATO E RIDICOLO DELLA "" VASTA PREPARAZIONE DI BASE DEGLI ITALIANI", ROBA DA MITOMANI CHE PENSA DI ESSERE AI TEMPI DI ENRICO FERMI. Stesso discorso , anche peggio, ai miei tempi con Scienze Politiche. Era la discarica dei falliti di economia e legge o di chi faceva per hobby. Il sistema era quello di creare "" indirizzi " diversissimi, per cui laurea in scienze politiche non significava niente. Ma questo ha rovinato chi pensava di fare una scuola per funzionari pubblici VERA, tipo in Francia. Io ho fatto 16 esami di legge, 4 di lingue, 1 di economia politica con precorso di matematica, 1 di storia, 1 di dottrine politiche. La tesi ad indirizzo sociologico, per completezza, perchè nel vecchio ordinamento stranamente non c'era sociologia come esame per tutti. Chi faceva " indirizzo statistico" faceva più o meno lo stesso con matematica al posto degli esami di legge e scienze sociali al posto degi esami di dottrina e storia. Altri indirizzi, non so neanche. Scienze motorie ha un pò lo stesso problema, per quanto sia nato una generazione dopo: è nato per chi NON VUOLE FARE ESAMI DISPERSIVI per cui non è interessato a fare tutta medicina o biologia per poi essere, paradossalmente, meno preparato in quanto MENO SPECIALIZZATO sull aspetto dello sport che interessa veramente. Purtroppo però si presta a raccogliere anche gli studenti " che non sanno cosa fare nella vita" o semplicemente " di serie B". ABOLIAMO IL VALORE LEGALE DELLA LAUREA, così si vede chi sa fare cosa e basta. Comunque, sei i personal trainer sono in fondo alla classifica... come mai gli altri non fanno tutti direttamente allora Medicina e Chirurgia, se sono alla ricerca del titolo popolarmente più PRESTIGIOSO? Ma state zitti che l arroganza si ritorce sempre contro. CHI HA VERAMENTE DEI NUMERI, NON LO VIENE A ESIBIRE E NON HA BISOGNO DI FARE PARAGONI IN CONTINUAZIONE
Il punto è semplice, il video dura 22 minuti, non 3 ore ed è rivolto a un pubblico di universitari, se non riesci a seguire un discorso di 22 minuti, meglio che provi con tik tok.
Per questo ho messo la trascrizione, integrale che è qui: www.depascalis.net/blog/scienze-motorie-e-mercato-del-lavoro-vecchi-problemi-e-nuove-opportunita/
So che sembra una cagata ma.. università scienze motorie online o senza obbligo di frequenza valide? So che è meglio con la frequenza ecc ma col lavoro non riesco.
Complimenti Prof. Molto chiaro e diretto!
Parole sante Prof.
Veramente un mio ex professore ci portava in cortile a fumare altro che attività fisica
Buongiorno dottor De Pascalis, prima di tutto vorrei complimentarmi per la sua professionalità e grande competenza rintracciabili in tutti i contenuti presenti sul suo canale. Nonostante il video sia abbastanza datato, in qualità di laureato in scienze motorie vorrei comunque esprimere il mio parere sulla questione da lei esplicitata. Dopo aver maturato diverse esperienze nel settore, posso tranquillamente affermare che la situazione lavorativa è infinitamente peggiore rispetto a quella descritta dall' immaginario comune e tale fotografia nefasta mi ha indotto a non terminare gli studi magistrali, ritenendoli assolutamente ininfluenti sulla mia vita lavorativa ( non in quanto di basso livello, ma semplicemente perché non riconosciuti da nessuno, né dal punto di vista professionale né tantomeno economico ). Io credo che l' unico metodo per dare appeal a questa facoltà sia quello di identificare dei paletti legalmente riconosciuti all' interno dei quali il laureato potrà operare in sicurezza, senza ingerenze esterne, in modo che la competizione per il posto di lavoro parta da una base equa per tutti. Un esempio semplice si potrebbe fare per la facoltà di economia: ho diversi amici e conoscenti che hanno chiuso quel percorso studi e, alla fine dello stesso, cosa sapevano fare dal punto di vista pratico? Nulla, parole uscite dalla loro bocca, non certo dalla mia. Eppure diverse aziende palesano la volontà di inserire nel loro organico solo ed esclusivamente laureati di quel tipo i quali, dopo un periodo di tirocinio, avranno la possibilità di integrare le loro conoscenze teoriche con l' aspetto pratico, al fine di creare una risorsa più completa. Ora immaginiamo uno scenario in cui lo stesso posto possa essere serenamente occupato da persone con un corsetto di 2-3 settimane sulla contabilità, crede ancora che molti si iscriverebbero di buon grado ad economia? Io penso di no.
Per quanto riguarda invece il discorso "investimento su sè stessi per far percepire al cliente che noi abbiamo una marcia in più", posso tranquillamente dire che quasi tutti i personal trainer di successo laureati che si vedono sul web sono semplicemente la punta dell' iceberg, un puro "cherry picking", i dati che lei ha esposto sulle percentuali di occupazione possono essere reali dal punto di vista teorico, ma all' atto pratico equivalgono a fuffa. Un laureato quinquennale che opera in una palestra per 5 euro all' ora, con un contratto barzelletta e nessuna possibilità di pagare le tasse, è un lavoro? Un ragazzo laureato che opera nelle palestre con attrezzi di elettrostimolazione, stipendio risibile, deve pulire i cessi e le tutine e viene progressivamente fagocitato da un mondo alienante dove l' importante è solo vendere servizi di dubbia qualità, senza dare la minima importanza all' aspetto tecnico..è un lavoro? gli esempi davvero si sprecano ecc ecc.. Secondo gli esperti che "stimano" sì, sarei curioso di sapere se le persone direttamente interessate la pensassero allo stesso modo. E' davvero avvilente guardare le pagine Facebook dei propri ex compagni di corso e constatare che, nonostante molti di essi siano persone brillanti e capaci, ora vivono sulla soglia di povertà oppure hanno completamente cambiato lavoro.
Purtroppo, come capita in tantissimi ambiti della vita, certe dinamiche possono essere comprese solo quando ci si butta in prima persona e l' unica risposta onesta alla quale si può giungere è che il laureato in scienze motorie risulta un truffato dal sistema, nulla più. Si sfrutta la passione per rubare soldi, poi se dopo 3-5 anni si avrà la stessa riconoscenza di uno sturacessi, beh, affari suoi :)
Io mi auguro che questa facoltà possa essere soppressa in tempi rapidissimi, non è corretto distruggere la vita professionale di qualcuno solo per dare la cattedra a dei parassiti che vogliono arrotondare lo stipendio ( non faccio riferimento a lei, ma molti potrebbero tranquillamente ricadere in questa categoria ). E' ormai assodato che il fitness sia solo una questione di soldi ed estetica, del lavoro qualitativo per migliorare la salute non frega niente a nessuno. Non ha senso studiare anni per poi vedersi superati dall' istruttore più bello e muscoloso che allena "il petto esterno", non ha senso studiare per poi essere gettati come immondizia, non ha senso essere trattati come l' ultima ruota del carro dai fisioterapisti che hanno avuto la sola fortuna di possedere una propensione naturale per lavorare a contatto con la patologia ( se li sente parlare, sembrano tutti degli astronauti di primissimo livello ). Sono stanco di questa situazione e il consiglio che darei oggi ad un ragazzo/a che vorrebbe intraprendere la strada delle scienze motorie sarebbe questo: non farlo, mai e poi mai. Invece, ad un ragazzo già iscritto, consiglierei semplicemente di andare sulla pagina della propria università per annullare l' iscrizione il prima possibile.
Comprerò una bottiglia di champagne e farò un bel brindisi quando questa farsa chiuderà i battenti.
Spiace leggere un simile commento da parte di un ragazo che presumo giovane, ma temo che questo pessimismo derivi da una distorta analisi della figura del laureato in SM e di quelle che dovrebbero essere le sue vere mansioni, per le quali la magistrale è per altro imprescindibile! Molti gruppi FB purtroppo cavalcano l'onda e creano una visione distorta a causa della mediocrità dei loro iscritti, inducendo poi a riflessioni distanti dalla realtà. Tutti i bravi professionisti che conosco guadagnano mediamente 50/60 euro l'ora senza problemi e senza il fisico alla BigGym. Come per altro è giusto che sia.
@@PierluigiDePascalis Vorrei sbagliarmi di grosso, mi creda, lo vorrei davvero. Tuttavia il mio pessimismo non deriva da distorsioni di sorta, bensì dal futuro terribilmente incerto che accompagnerà il laureato nel mondo lavorativo. Non ho motivo di dubitare che lei conosca bravi professionisti, i quali percepiscono un guadagno di tutto rispetto, ma posso garantirle che alla maggior parte toccherà ricoprire mansioni poco in linea con la cultura acquisita in università. I lavori che le ho citato erano solo degli esempi tra i tanti, ma rispecchiano bene il fatto che la risorsa uscente da scienze motorie sarà vista come pura e semplice manovalanza ( seppur non meritando tale trattamento ). Una facoltà che sforna persone impossibilitate a ricoprire determinati ruoli è una facoltà inutile, che non ha motivo d'essere. Che senso ha investire se la maggior parte dei laureati percepirà 5-6 euro all' ora? E, per aggiungere il danno alla beffa, diverse società hanno anche il coraggio di richiedere la p.iva, del resto è molto umano obbligare una persona ad essere tassata su un introito nullo ( basta immaginare le grandi catene del fitness, maestre assolute quando si tratta di trasformare un ragazzo appassionato in automa da spremere fino all' ultima goccia ). Forse lei non mi crederà, provi a chiedere ai suoi studenti che lavorano in palestra o centri sportivi o simili se la loro situazione è tanto distante rispetto a quella che ho formulato ora.
Detto ciò, quali strade sarebbe opportuno seguire al fine di migliorare la situazione attuale? Rendere gli esami più selettivi, tagliare le materie che non trovano sufficiente applicabilità sul campo, creare una efficiente connessione "università-mondo del lavoro" al fine di posizionare i neo laureati e dare loro una possibilità di inserimento e crescita con stipendi umani..ecc ecc, si potrebbe dire tanto in tal senso. Ma non succederà nulla di tutto ciò e l' esistenza dei corsi del weekend sono una prova più che sufficiente per avallare la mia tesi.
Se il laureato in scienze motorie vede come suo competitor chi ha fatto il corso di un weekend è perchè le sue reali compentenze sono assenti, il professionista ama la partita iva, perchè è uno strumento imprenditoriale straordinario per chi ha capacità reali. Chi non le possiede vuole essere cullato da una sorta di nicchia protetta che non esiste più da secoli. Il laureato in SM dovrebbe prima chiedersi cosa è in grado di fare e sulla base di cosa poggia le sue competenze e convizioni, poi chiedersi che tipo di lavoro vorrebbe svolgere nel suo mondo ideale, perchè se la risposta è "schede in palestra 3x10", è l'ulteriore prova che non possiede competenze. Non conosco alcun valido laureato in SM che non abbia un lavoro remunerativo. Zero. E credo di conoscere più che bene questo settore.
@@PierluigiDePascalis Ho citato i frequentatori di tali corsi non perché io li percepisca come degli avversari sullo stesso piano, del resto ritengo assai improbabile acquisire in un paio di giorni quello che è stato affrontato in anni, basterebbe analizzare la struttura dei loro programmi per rendersene conto. Tuttavia è innegabile che la loro presenza vada a saturare determinate posizioni, andando a limitare in maniera significativa il raggio d' azione degli universitari. Purtroppo il lavoro del personal trainer può essere occupato indistintamente dai primi o dai secondi, non è necessaria alcuna qualifica o titolo, basta una semplice partita iva. Questo va a causare una situazione tale per cui il laureato dovrà rivolgersi ad una infinità di palestre prima di trovare ciò che cerca, ma le realtà in cui i clienti sono disposti a pagare 40-50 euro all' ora per un servizio di qualità sono limitate e potrebbero essere già "prenotate" da brevettati poco meritevoli e capaci( di esempi qui se ne potrebbero sprecare ). Online coaching stesso discorso, forse anche peggio, letteralmente una giungla. In ragione di ciò, ritengo poco corretto che una categoria lavorativa venga squalificata agli occhi delle persone esterne dal momento che nessuno si prende la briga di fornire linee guida precise sulle quali tarare i valori di entry level. E questo, dal mio punto di vista, è una condotta poco professionale e lesiva per l' immagine del laureato. Poi mi si potrà contestare che il pt non è l' unico sbocco occupazionale, ma anche in altri campi il modus operandi risulta approssimativo e poco efficace.
In merito alla nicchia protetta per tutti, sono del suo parere ed è giusto che non esista. Io sono il primo a volere che da quella università escano persone preparate, mentre chi oscilla tra il 17 e il18, chi scopiazza agli scritti, merita di essere allontanato e fermato, del resto la selettività non deve essere per cattiveria, ma al fine di responsabilizzare coloro che un giorno avranno tra le mani gli strumenti per migliorare il benessere dei propri clienti. Però, chi viene ritenuto idoneo, deve avere un minimo di tutela. Io capisco l' impegno, la voglia di fare, di mettersi in gioco e imparare..ma questi discorsi, se esasperati, possono risultare davvero stucchevoli.
Saluti dottore e buon weekend
Se affermi che la loro posizione satura delle posizioni, significa che li individui come competitor, e individui le loro mansioni come quelle tipiche del laureato, ergo... questa visione errata porta a cascata le errate conclusioni che trai. Dai inoltre per scontato che il problema siano i clienti che devono sborsare 50 euro, senza mai chiederti quanti laureati in SM VALGONO quelle cifre. Come vedi costruisci una realtà e una narrazione funzionale alla tua prospettiva, non aderente alla realtà ;-)
La categoria non viene squalificata, ma si squalifica da se nel momento in cui aspira a occupare posizioni per le quali la laurea è superflua oltre che (nello specifico) non professionalizzante.
Per risolvere la situazione nel giro di 5 anni, basterebbe una delagazione di studenti che in ogni ateneo inizi a pretendere esami VERI e non piogge di 18 regalati. Si avrebbe la riduzione dei perdigiorno che si iscrivono a questa facoltà, il miglioramento dei soggetti in uscita, di conseguenza una maggiore credibilità sul mercato e una collocazione lavorativa adeguata, economicamente e professionalmente. Ma un esame di anatomia a crocette piace a tutti, e se ne pagano le conseguenze dopo la laurea.
Buon weekend.
La realtà dei fatti in 22minuti
Io ho notato spesso una contraddizione molto forte nel laureato SM in merito ai famosi corsi di un paio di weekend per abilitazione alla professione di istruttore. Ebbene, spesso il laureato SM si è fatto quei corsi prima della laurea e ha iniziato ad esercitare; in seguito alla laurea, inizia immediatamente a rivendicare l'esclusiva dei corsi ai soli laureati SM. Ma il buon esempio e la coerenza? Il problema sono i corsi in se, come sono strutturati, o in realtà si vuole solo avere un'esclusiva e basta? Qui poi mi rifaccio al video e sul fatto su come siano i laureati SM, molto spesso, poco preparati nell'ambito dell'allenamento, quindi i corsi (che sono ogni giorno sputtanati dai laureati SM) li vedo assolutamente necessari per acquisire un bagaglio culturale necessario alla professione di trainer.
oggi i corsi di formazione extra accademica vuol dire tutto e niente, dal tutorial di youtbue alla finta laurea "in Svizzera" ai tutorial del MIT e di Coursera ... l università francamente è obsoleta, a meno che proprio non fai Harvard. Bisogna scegliere corsi fatti su misura per quello che si vuole imparare. Io guardo al RICONOSCIMENTO , allo STEMMA che mettono sul certificato.... e non solo perchè sono un pataccaro, ma perchè ormai chi ti assume vuole SAPERE QUELLO CHE SAI FARE e non frega niente a nessuno del PEZZO DI CARTA ... DI FATTO IL VALORE LEGALE DEI TITOLI DI STUDIO PIAN PIANO STA FINENDO.
In quanto ai "" corsi del fine settimana", in realtà se sono corsi appena appena seri PIU' CHE ESSERE UN CORSO SONO UNA SPECIE DI ESAME, perchè nessuno si presenta se non ha anni di esperienza pratica alle spalle se non teorica.
NON FACCIO NOMI, ma per fare "" i corsi di fine settimana" di certe associazioni sportive SERIE E RICONOSCIUTE anche a livello internazionale...
OGNI LIVELLO SONO UN LIBRO DI 700 PAGINE (LE HO CONTATE :-) senza far nomi ) . Non lo impari in un fine settimana.
E sono più di un esame medio in Università, almeno in certe università.
E poi ci sono corsi FAD che per regolamento durano ALMENO un anno, dove le conoscenze sono talmente concentrate a quello che serve, che su certe cose ti prepara meglio di certe università troppo generiche. Ripeto, anche in questo caso il " corso di un week end" diventa in realtà una sessione di esame, non che si impara nel week end.
E poi sei i personal trainer sono in fondo alla classifica... come mai non fanno tutti direttamente allora Medicina e Chirurgia, se sono tutti dei geni? Ma state zitti che l arroganza si ritorce sempre contro.
Chi ha veramente dei numeri.... non lo dice mai in pubblico!!!!
parole perfette.
verissimo
Buongiorno, il tasso di occupazione del professore in scienze motorie rientra nelle percentuali citate? Poi se possibile volevo sapere, al di fuori della triennale in Sm, c è una specialistica specifica che porta a fare il professore? O è RELATIVA?
Buongiorno, il professore rientra nelle percentuali, e non c'è una magistrale specifica per questo ruolo.
Studenti di scienze motorie sedentari? Ma queste persone cosa si iscrivono a fare?
In genere polemica post laurea ;-) sono i più accaniti!
Vedo diversi studenti del mio corso interessati a seguire anche una seconda formazione professionale dato che sanno bene come un lavoro come tecnico sportivo o chinesiologo paga poco sul mercato del lavoro, cose come massaggiatore professionista, massoterapista o addirittura nutrizionista sono le opzioni che più sento in giro. A mio parere il chinesiologo non dovrebbe essere costretto a formarsi in un secondo lavoro, ma se vuoi campare in questo settore oggi, non c'è altro modo.
Conosco laureati in SM (chiensiologo è una definizione ottima per non lavorare) che vivono benissimo col loro lavoro e con guadagni netti mai inferiori ai 3000 euro/mese. Semplicemente conoscono benissimo il loro ambito, sono molto preparati e hanno una visione imprenditoriale. Dipende sempre da persona a persona.
@@PierluigiDePascalis Professore, parla in questo modo del chinesiologo in quanto inutile di per sé o perché non c'è cultura tra le persone nei riguardi di questa figura?
Parlo come definizione, ci si ostina a usare un termine per il bisogno di autoaffermazione di una categoria, ma il 99,9% dei non addetti ai lavori non ha idea di chi sia e cosa faccia un chinesiologo, nè esiste un automatismo laurea SM=Chinesiologo. E' un termine che non agevola la comprensione, e quel che non agevola la comprensione è un ostacolo al lavoro.
@@PierluigiDePascalis Sarà anche per questo motivo che non sono in tanti tra i laureati ad aprire uno studio di chinesiologia, magari anche avendo conseguito la magistrale in preventive e adattate.
Molti non aprono lo studio perchè pretendono di essere assunti ;-)
Tutto quello che ha detto è più o meno condivisibile, ma, la gente che fa i suoi corsi, tipo , alimentazione e integrazione sportiva, poi la ritroviamo in palestra a fare i "dietologi", quindi anche lei naviga in questo ambito sapendo che poi il comune uomo della strada, si sente, col pezzo di carta in mano, autorizzato a fare quello che un corsettino a pagamento, senza nessun fondamento universitario lo pseudo autorizza. Anche lei, con tutta le sue conoscenze, svolge un compito retribuito dagli enti di promozione sportiva con lauti introiti e ha interesse a svolgere e far si che queste situazioni non si consolidino appannaggio del laureato in Scienze Motorie. Io immagino un mondo del settore del tempo libero in cui, ci siano professionisti a fare il loro mestiere come laureati in Scienze Motorie e non persone che hanno frequentato i suoi corsi e che magari fanno i camionisti, macellai, impiegati e quant'altro, con tutto il rispetto delle categorie. Perchè nel video non ha detto anche di questo aspetto? Gli aggiornamenti che lei fa nel suo ambito cosi ben conosciuto, li dovrebbe fare solo per i laureati in Scienze Motorie e non per tutti. Che dice Prof? Vero? Sapere come affrontare un piano di esercizi per il comune uomo della strada, magari con sindrome metaboliche o diabete era già presente negli ISEF, e adesso che c'è stata la trasformazione in S.M. e S. come costola di Medicina e Chirurgia, non credo sia cambiato qualcosa. Una cosa che condivido e iniziare personalmente a spostare qualche mattone migliorandoci tutti. Gli errori attuali li hanno fatti i baroni universitari...Parli di questo in un video...sa bene cosa intendo...la rispetto e la ringrazio per avermi permesso di esprimere anche il mio parere.
Gentile Tobia, rispondo al suo commento punto su punto, spero avrà la cortesia di leggere integralmente la mia replica:
1 - [la gente che fa i suoi corsi, tipo , alimentazione e integrazione sportiva, poi la ritroviamo in palestra a fare i "dietologi"]
FALSO! Non solo non è vero, ma nella home del corso chiamato in causa è scritto testualmente (non nascosto o a fondo pagina, ma nella prima descrizione) "...in ogni caso non sostituisce le figure professionali abilitate (medico
dietologo, dietista e biologo nutrizionista) ma che possa aiutare ad acquisire strumenti e conoscenze per fornire consigli circa uno stile di vita ed uno stile alimentare sano ai propri clienti, escludendo la prescrizione di programmi alimentari o vere e proprie diete." Quindi non è affatto vero, chi compie abusi professionali non lo fa certo per via di un corso, basti vedere come operano gli affiliati di alcune aziende che operano nel settore degli integratori.
2 - [quindi anche lei naviga in questo ambito sapendo che poi il comune uomo della strada, si sente, col pezzo di carta in mano, autorizzato a fare quello che un corsettino a pagamento, senza nessun fondamento universitario lo pseudo autorizza]
Io non navigo in alcun ambito, e il resto della considerazioe è una sua libera ma pretestuosa conclusione, cui aggiunge il termine dispregiativo di "corsettino a pagamento" per suffragarla. Il corso, che se vuole può venire a seguire da ospite non pagante (se poi supererà senza errore alcuno l'esame finale) è a pagamento poichè costituisce un lavoro, e come ogni lavoro deve essere retribuito.
3- [Anche lei, con tutta le sue conoscenze, svolge un compito retribuito dagli enti di promozione sportiva con lauti introiti]
Altra falsità, io non vengo retribuito da alcun ente di promozione sportiva! Se trova prova di questa sua affermazione le giro i miei compensi di 1 anno di tutti gli enti che mi corrispondono dei soldi. In caso contrario posso chiederle almeno di scusarsi? Mi pare legittimo, attendo le sue scuse relativamente a tale illazione, viceversa poi dato che ho dedicato tempo a risponderle, mi sentirò legittimato a cancellare il suo commento. Non come "censura" (altrimenti non lo avrei pubblicato) ma per non essersi scusato di tale falsità.
4 - [ha interesse a svolgere e far si che queste situazioni non si consolidino appannaggio del laureato in Scienze Motorie.]
Altra falsità finalizzata solo al discredito, la invito a documentarsi presso uno qualsiasi dei miei studenti universitari per comprendere il mio impegno nella direzione opposta! Vale quanto sopra, se riesce a dimostrare il contrario le verso 1 anno di stipendio da docente (per i cui dettagli può vedere questo link, così saprà anche quanto guadagno www.depascalis.net/blog/blog.asp?post=17 Come vede io faccio tutto alla luce del sole). In caso contrario, come sopra, pretendo delle ulteriori scuse.
5 - [ Io immagino un mondo del settore del tempo libero in cui, ci siano professionisti a fare il loro mestiere come laureati in Scienze Motorie e non persone che hanno frequentato i suoi corsi e che magari fanno i camionisti, macellai, impiegati e quant'altro, con tutto il rispetto delle categorie.]
Io immagino un mondo dove il laureato in SM frequenti delle facoltà con veri esami, esca con una vera preparazione, e non ambisca a lavori di pura manovalanza in palestra per fare schede 3x10. Tutto il resto verrà in piena autonomia. Insomma un laureato in SM che non debba inventare affermazioni (veda punto 3 e 4) per screditare qualcuno, ma possa con il suo operato dare credito e lustro a se stesso.
6 - [Perchè nel video non ha detto anche di questo aspetto?]
Se lo riascolta troverà il concetto che ho ribadito al punto 5. Se invece si aspetti che io spieghi quella che è la sua posizione, questo non può accadere, poichè è differente, quindi non vedo su quale base avanzi tale pretesa.
7 - [Gli aggiornamenti che lei fa nel suo ambito cosi ben conosciuto, li dovrebbe fare solo per i laureati in Scienze Motorie e non per tutti. Che dice Prof? Vero?]
Assolutamente no, non è vero, così come non è impedito a nessuno di leggere o partecipare a un convegno medico, la conoscenza e la formazione sono libere e costutuzionalmente garantite. Chi studia ed è preparato, con una laurea in tasca, ambisce a ben altro e infatti lo raggiunge. Chi prende lauree per sfinimento è destinato a una vita di piagnisteo sul internet.
8 - [Sapere come affrontare un piano di esercizi per il comune uomo della strada, magari con sindrome metaboliche o diabete era già presente negli ISEF, e adesso che c'è stata la trasformazione in S.M. e S. come costola di Medicina e Chirurgia, non credo sia cambiato qualcosa.]
Da quel che tocco con mano purtroppo il comune laureato in SM non è affatto capace di affrontare neppure circostanza banali cone una "scheda" per l'allenamento della forza. Se mi da un indirizzo email le giro le programmazioni che sto correggendo in questi giorni. Negare questa evidenza significa non essere intellettualmente onesti. E a quel punto si può affermare qualsiasi cosa.
9 - [Una cosa che condivido e iniziare personalmente a spostare qualche mattone migliorandoci tutti. Gli errori attuali li hanno fatti i baroni universitari..]
I baroni ci sono in tutte le classi universitarie, ma non amo attribuire mai ad altri le colpe. La colpa maggiore ce l'ha chi ha l'interesse maggiore. Se uno studia per prendere 18 "a sfinimento", non può prendersela con alcun altro che non se stesso.
10 - [la rispetto e la ringrazio per avermi permesso di esprimere anche il mio parere.]
Io apprezzo ogni pensiero e ogni critica se esposta in modo corretto, anche perchè mi offre la possibilità di chiarire ulteriori aspetti che non ho espresso in prima battuta. Mi spiace solo per le illazioni che le ho indicato nel punto 1, 3 e 4 che avrebbe potuto prima verificare facilmente.
Un cordiale saluto.
Al professore giustamente girano
Le università in italia ormai si dividono in:
1--- generaliste, che durano anni anni e anni e sono super dispersive anche se poi fai la " specializzazione" esci con un grado di " specializzazione professionale" RIDICOLO rispetto a chiunque nel resto del mondo che abbia studiato anche la metà dei tuoi anni
2-- Versione ridotta, cioè la brutta copia di quelle generaliste dispersive
NON ESISTONO CORSI CHE ALLA FINE TI PREPARANO E BASTA IN QUELLO CHE SERVE,
IN NOME DEL MITO SUPERATO E RIDICOLO DELLA "" VASTA PREPARAZIONE DI BASE DEGLI ITALIANI", ROBA DA MITOMANI CHE PENSA DI ESSERE AI TEMPI DI ENRICO FERMI.
Stesso discorso , anche peggio, ai miei tempi con Scienze Politiche. Era la discarica dei falliti di economia e legge o di chi faceva per hobby. Il sistema era quello di creare "" indirizzi " diversissimi, per cui laurea in scienze politiche non significava niente.
Ma questo ha rovinato chi pensava di fare una scuola per funzionari pubblici VERA, tipo in Francia.
Io ho fatto 16 esami di legge, 4 di lingue, 1 di economia politica con precorso di matematica, 1 di storia, 1 di dottrine politiche. La tesi ad indirizzo sociologico, per completezza, perchè nel vecchio ordinamento stranamente non c'era sociologia come esame per tutti.
Chi faceva " indirizzo statistico" faceva più o meno lo stesso con matematica al posto degli esami di legge e scienze sociali al posto degi esami di dottrina e storia.
Altri indirizzi, non so neanche.
Scienze motorie ha un pò lo stesso problema, per quanto sia nato una generazione dopo: è nato per chi NON VUOLE FARE ESAMI DISPERSIVI per cui non è interessato a fare tutta medicina o biologia per poi essere, paradossalmente, meno preparato in quanto MENO SPECIALIZZATO sull aspetto dello sport che interessa veramente.
Purtroppo però si presta a raccogliere anche gli studenti " che non sanno cosa fare nella vita" o semplicemente " di serie B".
ABOLIAMO IL VALORE LEGALE DELLA LAUREA, così si vede chi sa fare cosa e basta.
Comunque, sei i personal trainer sono in fondo alla classifica... come mai gli altri non fanno tutti direttamente allora Medicina e Chirurgia, se sono alla ricerca del titolo popolarmente più PRESTIGIOSO?
Ma state zitti che l arroganza si ritorce sempre contro.
CHI HA VERAMENTE DEI NUMERI, NON LO VIENE A ESIBIRE E NON HA BISOGNO DI FARE PARAGONI IN CONTINUAZIONE
E' un pò come lo stereotipo del laureato in lettere.
''Ah, ma farai l'insegnate dopo la laurea?''
Professore, successivamente mi sono laureato in scienze motorie. Professionalmente parlando è una laurea di MERDA, non ci fai manco 1000 euro al mese
No dai ;-) se uno trova la giusta nicchia può farne anche di più ;-)
molto noioso non arrivi al punto per capire il discorso bisogna stare tre ore dietro a mille parole arriva prima al punto grazie
Il punto è semplice, il video dura 22 minuti, non 3 ore ed è rivolto a un pubblico di universitari, se non riesci a seguire un discorso di 22 minuti, meglio che provi con tik tok.
Parla troppo velocemente.
Per questo ho messo la trascrizione, integrale che è qui: www.depascalis.net/blog/scienze-motorie-e-mercato-del-lavoro-vecchi-problemi-e-nuove-opportunita/
@@PierluigiDePascalis grazie
So che sembra una cagata ma.. università scienze motorie online o senza obbligo di frequenza valide? So che è meglio con la frequenza ecc ma col lavoro non riesco.
La San Raffaele
@@PierluigiDePascalis grazie mille 🔥🔥