ottone I e le monarchie feudali

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  • Опубліковано 30 лис 2024

КОМЕНТАРІ • 25

  • @biancamariacanepari139
    @biancamariacanepari139 2 роки тому

    Grazie, semplice e sintetico e chiarissimo!

  • @GretaLucidi
    @GretaLucidi 3 роки тому

    MI serviva molto! Grazie per la chiarezza!

  • @silviabosio1034
    @silviabosio1034 3 роки тому

    Complimenti! Molto utile! Chiarissima!

  • @shiro2854
    @shiro2854 6 років тому +34

    Io l'ho guardato perché sono stato costretto

  • @salvatorerubbino3643
    @salvatorerubbino3643 4 роки тому

    bellissimo grazie

  • @salvatorerubbino3643
    @salvatorerubbino3643 4 роки тому

    grazie di avermi aiutato

  • @amedeocanaccini3287
    @amedeocanaccini3287 3 роки тому

    Molto chiaro e sintetico

  • @gianpierofaravelli4804
    @gianpierofaravelli4804 7 років тому +9

    gentilissima professoressa, mi complimento per la sua lezione, molto interessante e concisa, grazie infinite..................................

  • @elisacacioppo7470
    @elisacacioppo7470 3 роки тому

    vorrei chiederle un chiarimento, come posso contattarla?

  • @orsettaandreotti7400
    @orsettaandreotti7400 5 років тому +1

    Ottima lezione esposta con chiarezza e completa di immagini ben appropiriate

  • @annaritafracassa7780
    @annaritafracassa7780 4 роки тому

    brava e chiarissima

  • @musashimiyamoto78
    @musashimiyamoto78 5 років тому +6

    Ci sono diverse imprecisioni:
    1) Il capitolare di Quierzy infatti non sanciva ufficialmente l'eredità dei feudi, ma solo una provvisoria concessione ai figli o ai vescovi/ministeriali (se figli minorenni) dei feudatari morti lontano dalle loro terre, per servire il loro sovrano. Il capitolare di Quierzy venne scritto dal re Carlo il Calvo nel 877, che era imperatore (ma solo formalmente) quando ormai era malato (probabilmente avvelenato) e doveva compiere un lungo e difficile viaggio a Roma, da cui forse non sarebbe potuto più tornare in caso di decesso, il capitolare di Quierzy quindi premiava solo tutti i nobili (soltanto francesi e non di tutto l'impero) che lo seguirono in questo viaggio, qualora anche loro fossero morti durante il tragitto, i figli potevano acquisire i loro domini (ma non i figli dei figli),
    2) inoltre il capitolare voleva assicurarsi che i nobili prostassero fedeltà e giuramento al figlio del re, che sarà Luigi III il Giovane (e al fratello Marcomanno), cosa che non avvenne, dato le assidue e costanti lotte intestine dinastiche
    3) I feudi di fatto sono sempre stati ereditari, solo durante la corona di Carlo Magno (800-814), ebbero valore temporaneo e ritornavano al sovrano dopo la morte del vassallo.
    4) Togliere un feudo era molto complicato di solito ci doveva mettere lo zampino il Papa, dichiarando un figlio erede bastardo, cioè figlio di concubina (spesso mentendo), e che quindi non poteva ricevere né terre, né titoli nobiliari dal padre, e la maggior parte delle volte i figli, per continuare ad amministrare le terre dei padri, le difendevano con le armi anche contro lo stesso re, basti pensare alle guerre fratricide tra gli stessi figli e nipoti di Carlo Magno sempre in lotte violente tra di loro, che indebolirono l'impero e fecero estinguere la stessa stirpe carolingia (a parte la breve parentesi con Carlo il Grosso, l'ultimo dei carolingi con cui l'impero venne riunificato), a vantaggio dei vichinghi che trovarono l'Europa quasi del tutto indifesa e poterono scorrazzare indisturbati nel nome di Odino.
    5) noi del sud dobbiamo proprio ringraziare questi vichinghi che dalla Normandia non solo conquistarono tutta l'Inghilterra (battaglia di Hasting con Guglielmo il conquistatore), ma giunsero fino in sud Italia con gli Altavilla, la unificarono ma nel rispetto delle diversità linguistiche, culturali ed etniche, liberandoci dai pirati musulmani saraceni che per due secoli terrorizzarono col sangue e saccheggio le coste del sud Italia pur arricchendo la Sicilia con i commerci. Sia Ruggero d'Altavilla che Guglielmo il conquistatore erano parenti stretti dell'invincibile figlio dello jarl (nobile) norvegese Ragnvald Eysteinsson, ROLLO, che mise a ferro e fuoco Parigi nel 885, per poi stabilirsi nella Bretagna francese (Normandia) mentre l'ultimo imperatore Carlo il Grosso se ne stava impotente a guardare. La sua debolezza fu la causa della rovina dell'impero perché i nobili francesi che lottarono contro i vichinghi (come Oddone di Parigi), poi decisero di non giurare fedeltà più a nessun altro imperatore, ma proclamarsi loro stessi re. La parola Francia deriva proprio dal nome del feudo franco vicino Parigi che lottó contro i normanni, che poi diventerà il nome di tutta quella nazione che mai più si riunirà all'impero, nemmeno sotto gli Ottoni, infatti i vescovi conti (che avevano anche loro figli da "sistemare") non diedero il risultato sperato dal sovrano sempre più solo.

    • @rosacarnevale796
      @rosacarnevale796  5 років тому

      Grazie per il suo contributo.

    • @musashimiyamoto78
      @musashimiyamoto78 5 років тому

      @@rosacarnevale796 continui a fare vostri video, che sono interessanti, fruibili e abbastanza completi nel tempo che si ha a disposizione. Grazie.

    • @ix4sh_xi
      @ix4sh_xi 5 років тому +3

      Ma quanto scrive...

  • @muratoremilano6748
    @muratoremilano6748 4 роки тому

    a regà bongiorno

  • @andreavulpiani5297
    @andreavulpiani5297 4 роки тому

    insomma