Anoressia e Bulimia: Quali disagi dietro i disturbi del comportamento alimentare

Поділитися
Вставка
  • Опубліковано 5 вер 2024
  • www.medicinaein...
    Il Prof. Lucio Rinaldi, Responsabile dell'Ambulatorio per i Disturbi del Comportamento Alimentare del Policlinico Agostino Gemelli di Roma ci parla dei disturbi del comportamento alimentare, anoressia, bulimia e talvolta obesità, che nascondono un malessere profondo. Il rifiuto della vita che sfocia nel rifiuto del cibo per le ragazze o donne anoressiche o il riempire un vuoto esistenziale con il cibo nel caso della bulimia è un fenomeno che colpisce sempre più adolescenti e va individuato per tempo per poter intervenire efficacemente e aiutare le giovani donne a ristabilire un rapporto corretto con il proprio corpo e con la vita.

КОМЕНТАРІ • 21

  • @rikybologna3579
    @rikybologna3579 3 роки тому +3

    6:46 È importante che venga sottolineata la differenza tecnica tra i vari disturbi, *vigoressia* inclusa, al fine di rendere edotte le persone al riguardo, siccome la consapevolezza può aiutare molto, anche le persone vicine a chi soffre di questi disturbi, sia per poterle riconoscere che per potersi attivare al riguardo.
    Riporto di seguito la risposta che ho scritto ad un altro commento, per dare una descrizione generale dei disturbi in oggetto a coloro i quali non ne dovessero avere contezza:
    Per quanto concerne *l'anoressia* , essa non è sinonimo di qualunque stato di "sottopeso" (piuttosto che di "magrezza") in assoluto, bensì si tratta di un disturbo il quale porta chi ne soffre a tentare di non mangiare in toto (o quanto meno di farlo il meno possibile), in luogo della continua ricerca del consumo di kcal (camminate lunghissime, ecc.), con il fine costante di calare di "peso", quest'ultimo inteso come la riduzione del valore numerico mostrato dalla bilancia, ovvero a prescindere da cosa in realtà possa provocare esso, cioè la perdita di muscoli, ossa, acqua, ecc. (ndr: il peso consiste nella forza che il corpo grava al suolo, data dal prodotto della massa del corpo in oggetto moltiplicata per l'accelerazione di gravità, ma la composizione della massa di tale corpo è eterogenea, ovvero un calo/aumento di una qualunque delle sue componenti varia si tale valore, ma a prescindere che possa tattarsi, appunto, di acqua, ossa, tessuto lipidico, ecc., quindi non significa assolutamente che via sia un automatico calo di "grasso", tra l'altro ammesso e non concesso che sia presente).
    Una persona affetta da anoressia è come se cercasse volontariamenre di scomparire, tanto per intenderci. In particolare, siccome ha una involontaria visione distorta di sè stessa, allo specchio non si vede drasticamente magra e consumata in toto nonostante appaia palesemente così agli occhi di coloro i quali non siano affetti da questo disturbo, bensì si vede inconsciamente sempre "sovrappeso".
    Questa visione distorta di sè accade anche nella *vigoressia* (o "anoressia inversa"), ovvero chi ne soffre si vede allo specchio sempre poco muscoloso e/o troppo poco definito a livello di massa grassa, trovandosi a performare conseguentemente comportamenti alimentari e di allenamento estremi, arrivando a trascurare anche in toto qualunque rapporto sociale piuttosto che di lavoro o studio (es: mangia sempre e solo a casa a propria ler avere la certezza assoluta del calcolo calorico introdotto, della precisa ripartizio dei macronutrienti, ecc). Per assurdo, chi soffre di questo disturbo si trova poi a faticare molto nel mostararsi in pubblico (spiaggia, ecc.) siccome ritiene erroneamente di essere sempre fuori forma, col risultato di isolarsi sempre di più, ma nonostante abbia in realtà una condizione fisica ben al di sopra della media, la quale lui però non riesce a percepire.
    Per quanto riguarda invece la *bulimia* , essa viene paragonata spesso impropriamente all'anoressia, ma è ben diversa: chi ne soffre per mangiare mangia, o meglio, lo fa in quantità enormi (c.d. "binge eating", parliamo di migliaia e migliaia di kcal in lassi di tempo brevissimi), dunque valori proprio estremi, per poi correre subito dopo ad indursi il vomito al fine di espellere il tutto a causa dei veri e propri sensi di colpa i quali si presentano nell'immediato.
    Una persona affetta da bulimia la si riclnosce molto spesso, seppure non sempre, dalla dentatura alterata (oltreché dal sottopeso piú o meno marcato), perché gli acidi del vomito indotto venendo a contatto con essa la rovinano drasticamente.
    Tutti e tre i disturbi citati hanno una sorta di filo conduttore, ovvero senz'altro non vedersi come in realtà si è, ma anche, se non soprattutto, trovarsi in balia di comportamenti i quali risultano "ingovernabili".
    _Scritto da un vigoressico consapevole di esserne affetto._

  • @lastland.
    @lastland. Рік тому

    Molto esaustivo

  • @Emanuele-xh2ug
    @Emanuele-xh2ug Рік тому

    Grande dottore. ⭐⭐⭐⭐⭐

  • @Croce-Amica-Gaeta
    @Croce-Amica-Gaeta 9 місяців тому

    Video molto utile ❤

  • @vannaprati8816
    @vannaprati8816 6 років тому +3

    Come posso Aiutare una mia cara amica e collega bulimia ... senza opprimerla ne giudicarla a farsi aiutare

    • @rikybologna3579
      @rikybologna3579 3 роки тому

      Trovare l'evento scatenante del disturbo _potrebbe_ rivelarsi come la chiave per una potenziale futura guarigione, ma è spesso molto complicato, seppure le persone più vicino potrebbero, quanto meno teoricamente, essere più avvantaggiate in tale risultato.

  • @rossellacordaro434
    @rossellacordaro434 4 роки тому +2

    L’anoressia non è solo per i giovani!!!! Ho 49 anni, peso 45kg, alta 1,66cm. malata di sclerosi multipla ma fortunatamente cammino...... come un bradipo 😂 ma cammino....Consapevole di essere un po’ troppo magra ma non riesco a darmi una spiegazione perché mangio. Amo il cibo....saranno i farmaci?!?! Grazie. Rossella da Torino.

    • @rikybologna3579
      @rikybologna3579 3 роки тому +3

      Salve Rossella, mi spiace molto per la sua patologia.
      Per quanto concerne invece *l'anoressia* , essa non è sinonimo di qualunque stato di "sottopeso" (piuttosto che di "magrezza") in assoluto, bensì si tratta di un disturbo il quale porta chi ne soffre a tentare di non mangiare in toto (o quanto meno di farlo il meno possibile), in luogo della continua ricerca del consumo di kcal (camminate lunghissime, ecc.), con il fine costante di calare di "peso", quest'ultimo inteso come la riduzione del valore numerico mostrato dalla bilancia, ovvero a prescindere da cosa in realtà possa provocare esso, cioè la perdita di muscoli, ossa, acqua, ecc. (ndr: il peso consiste nella forza che il corpo grava al suolo, data dal prodotto della massa del corpo in oggetto moltiplicata per l'accelerazione di gravità, ma la composizione della massa di tale corpo è eterogenea, ovvero un calo/aumento di una qualunque delle sue componenti varia si tale valore, ma a prescindere che possa tattarsi, appunto, dei poc'anzi citatiti acqua, ossa, tessuto lipidico, ecc., quindi non significa assolutamente che vi sia un automatico calo di "grasso", tra l'altro ammesso e non concesso che questo sia presente).
      Una persona affetta da anoressia è come se cercasse volontariamente di scomparire, tanto per intenderci. In particolare, siccome ha una involontaria visione distorta di sè stessa, allo specchio non si vede drasticamente magra e consumata in toto, nonostante appaia palesemente così agli occhi di coloro i quali non siano affetti da questo disturbo, bensì si vede inconsciamente sempre "sovrappeso".
      Questa visione distorta di sè accade anche nella *vigoressia* (o "anoressia inversa"), ovvero chi ne soffre si vede allo specchio sempre poco muscoloso e/o troppo poco definito a livello di massa grassa, trovandosi a performare conseguentemente comportamenti alimentari e di allenamento estremi, arrivando a trascurare, anche in toto, qualunque rapporto sociale piuttosto che di lavoro o studio (es: mangia sempre e solo a casa a propria per avere la certezza assoluta del calcolo calorico introdotto, della precisa ripartizione dei macronutrienti, ecc). Per assurdo, chi soffre di questo disturbo si trova poi a faticare molto nel mostararsi in pubblico (spiaggia, ecc.), siccome ritiene erroneamente di essere sempre fuori forma, col risultato di isolarsi sempre di più, ma nonostante abbia in realtà una condizione fisica ben al di sopra della media, la quale, però, non riesce a percepire.
      Per quanto riguarda invece la *bulimia* , essa viene paragonata spesso impropriamente all'anoressia, ma è ben diversa: chi ne soffre per mangiare mangia, o meglio, lo fa in quantità enormi (c.d. "binge eating", parliamo di migliaia e migliaia di kcal in lassi di tempo brevissimi), dunque valori proprio estremi, per poi correre subito dopo ad indursi il vomito al fine di espellere il tutto a causa dei veri e propri sensi di colpa, i quali si presentano appunto nell'immediato.
      Una persona affetta da bulimia la si riconosce molto spesso, seppure non sempre, dalla dentatura e dalla voce alterate (oltreché dal sottopeso piú o meno marcato), perché gli acidi del vomito indotto venendo continuamente a contatto con i denti e con le corde vocali lu rovinano drasticamente.
      Tutti e tre i disturbi citati hanno una sorta di filo conduttore, ovvero senz'altro non vedersi come in realtà si è, ma anche, se non soprattutto, trovarsi in balia di comportamenti i quali risultano "ingovernabili" (il cosí detto 'binge eating" si puó manifestare anche nella vigoressia, seppure non si ha mai il successivo vomito indotto, ma in luogo di quest'ultimo vengono comunque attuati comportamenti estremi al fine di "rimediare" al carico calorico introdotto, come lunghi digiuni ed allenamenti molto pesanti).

    • @marbet2395
      @marbet2395 3 роки тому +2

      Signora Rossella Cordano alcune malattie hanno purtroppo un effetto anoressizzante sul corpo, che tende, a causa loro o per effetti secondari connessi, a perdere peso, deperire, o a faticare a mantenere un certo peso, etc. Questo disturbo è certamente importante e da non trascurarsi, devono decidere il medico o i medici che la seguono se e come valutare, approcciare e tentare di risolvere o gestire la cosa. Questo tipo di anoressia (o di tendenza al dimagrimento/deperimento) non va però confuso con l'anoressia nervosa (che potrebbe innestarsi su di esso in seconda battuta, ma non necessariamente), che è invece un disturbo del comportamento alimentare. Il dimagrimento collegato a determinate malattie e a disturbi clinici è purtroppo un effetto collaterale fisico di essi, non ha a che fare con un disturbo psichico e psicosomatico, con un'errata immagine di sé o con ossessioni o comportamenti particolari nei confronti del cibo da parte della persona che ne è affetta. Non si tratta di un disturbo del comportamento alimentare. Se lei mangia o si sforza di mangiare normalmente, ma comunque dimagrisce non è anoressica nel senso riportato dal video (a meno che non menta a se stessa riguardo la sua alimentazione). Lei non ha (da come si descrive) un disturbo del comportamento alimentare, che è una patologia di tipo psichico o psichiatrico. Ovviamente questo distinguo nulla toglie in fatto di importanza al suo disturbo, anzi, perché tutto ciò che affligge il nostro corpo va sempre seriamente considerato, solo che è possibile che l'approccio di cura ad un problema non sia lo stesso necessario per un altro. Possono essere simili, ove necessarie, le terapie nutrizionali, ma è differente il quadro psichico e psicologico. Chi soffre di anoressia nervosa di solito non per forza ha disturbi fisici pregressi che la inducano, dimagrisce perché qualcosa non va ad altri livelli e smette di mangiare o attua comportamenti ossessivi, non sani, patologici. A lei auguro di stare e sentirsi meglio possibile. Un abbraccio ❤️

    • @maricleo493
      @maricleo493 4 місяці тому

      L' anoressia è una malattia mentale!

  • @alessandragarritano9781
    @alessandragarritano9781 4 роки тому

    B