Grazie del tutorial maestro e delle piacevoli “chiacchiere “ che ti fanno sentire a casa, o forse meglio, al bar avanti a un buon caffè a parlare e parlare della nostra immensa passione. Grazie
Antonio grazie davvero e perdona il ritardo nella risposta! Provo a mettere in luce la bellezza che trovo e sono contento che i MUTOrial ti piacciano, continua a seguirci!!
La mia argentea capigliatura ha avuto modo di vivere una buona parte della storia della musica, soprattutto se si considera i grandi cambiamenti che essa ha acquisito negli ultimi decenni. Da sempre gran parte dei testi delle canzoni si sono rifatti a stereotipi ben preconfezionati e molti anche molto gradevoli. Ogni tanto compare però un’eccellenza che, allontanandosi dagli stereotipi, evidenzia in poche parole grandi concetti che paiono accarezzare l’anima e/o l’intelletto di chi è all’ascolto. Una di queste canzoni è GUIDO PIANO di Fabio Concato, pubblicata nel 1984. La prima volta che l’ho sentita, ho subito avvertito un qualcosa che mi si era smosso dentro con le parole iniziali …. ho qualcosa dentro al cuore che mistero…. Qual è quel qualcosa che l’uomo si porta dentro al cuore? A voler analizzare la cosa, si scivola subito nella vastità di tutto quello che può essere. Tutti noi abbiamo in comune la necessità di trovare una risposta a due domande fondamentali: “Chi siamo?” e “Perché viviamo?”. Chiedersi perché esistiamo, sapere come sono stati creati l’universo, la terra e la vita non è un interesse occasionale ma atavico. Le risposte a queste domande non sono contenute in nessuna enciclopedia. Prima che venisse fuori una maniera di pensare chiamata filosofia (600 a.C. circa), erano le diverse religioni a fornire le risposte a tutte quelle domande che gli uomini si ponevano. I filosofi greci cercarono di dimostrare agli uomini che queste interpretazioni dell’universo erano inattendibili. In questo modo la filosofia si rese indipendente dalla religione, cioè pensando in modo “scientifico”. Le fonti storiche che ci sono pervenute descrivono Socrate (tra i più autorevoli dei filosofi) come un personaggio animato da una grande sete di verità e di sapere, che però sembravano continuamente sfuggirgli. Egli diceva di essersi convinto così di non sapere, ma proprio per questo di essere più sapiente degli altri. Ed è proprio il “sapere di non sapere”, un’ignoranza intesa come consapevolezza di non conoscenza definitiva, che diventa però movente fondamentale del desiderio di conoscere. Conoscere soprattutto percependo qualcosa attraverso i sensi. E qui in GUIDO PIANO si ritrova l’angoscia di non saper dove andare con il magone dentro al cuore, la ricerca di conoscere nuove emozioni sensoriali: sentire sulla pelle il calore del sole, l’acqua, il vento, il calore della terra. Insomma lo ricerca del … m’illumino d’immenso. Leopardi, stando sul colle solitario a lui tanto caro, immaginava che dietro la siepe che gli offuscava gran parte dell’orizzonte, vi fossero sterminati spazi con silenzi inconcepibili per l’uomo e con una profondissima quiete rassicurante. Qui c’è il ponte oltre il quale il mondo cambia e si è spinti ad andarci oltre perché ci si sente nel bel mezzo del nulla. Ti trovi in un punto dal quale non vedi niente e sei spinto a cercare qualcosa che stia oltre il ponte in un momento, non solo un luogo, da cui non puoi tornare indietro. Percezioni che non sempre nella coppia sono avvertite nella stessa maniera e così, mentre lui si fa cullare dal fiume che lentamente lo porterà sino al mare, lei ….. lo aspetta. Una canzone che va abbondantemente oltre l’amore tra un uomo e una donna, in un’altra dimensione.
Carissimo, è davvero incredibile la quantità di cose che smuove una breve canzone, come la tua lunga e articolata riflessione, di cui ti ringrazio insieme ad Ivano. Straordinario il parallelo con Leopardi, davvero molto azzeccato secondo me. L'unica cosa che non condivido è l'angoscia del non saper dove andare. Mi pare invece che in questo brano il senso di infinito infonda una grande pace, magistralmente connotata anche della musica e come resa certa proprio dal fatto che c'è una casa dove tornerò, con lei che aspetta. Grazie e a presto, mi spiace non poterti salutare per nome, se vuoi dicci come ti chiami e scrivici ancora!
Buonasera, complienti per la chiarezza e professionalità. Chiedo una cortesia, potreste valutare di spostare l'inquadratura sulla mano sinistra in zoom, dall'attuale posizione alla ripresa dall'altro lato sempre in zom così da potr vedere bene gli accordi. grazie mille se voleste prendere in considerazione il mio pensiero. grazie
Ciao Carlo! Grazie per il tuo commento... purtroppo i video pubblicati non si possono modificare... però sulla nostra pagina Patreon potrai trovare una parte del MUTOrial con le posizioni indicate sulla tastiera della chitarra.. il link dovrebbe essere questo: www.patreon.com/posts/video-special-32-87729937?Link&
Grazie del tutorial maestro e delle piacevoli “chiacchiere “ che ti fanno sentire a casa, o forse meglio, al bar avanti a un buon caffè a parlare e parlare della nostra immensa passione.
Grazie
Sempre impeccabili i tuoi mutorial, una brezza di bellezza e nostalgia in questo mondo di brutture, grazie mille
Antonio grazie davvero e perdona il ritardo nella risposta! Provo a mettere in luce la bellezza che trovo e sono contento che i MUTOrial ti piacciano, continua a seguirci!!
Bravissimo M' 👏👏👏
Walter , bellissimo mutorial ! Grazie . Note molto evocative....un passaggio , parte B, è in comune con "Quando" di Pino Daniele....
Meravigliosa lezione
Che voce!! Bravissimo e mai banale
Mauro grazie davvero! Provo a raccontare le cose come le ho imparate! Un caro saluto
La mia argentea capigliatura ha avuto modo di vivere una buona parte della storia della musica,
soprattutto se si considera i grandi cambiamenti che essa ha acquisito negli ultimi decenni. Da sempre
gran parte dei testi delle canzoni si sono rifatti a stereotipi ben preconfezionati e molti anche
molto gradevoli. Ogni tanto compare però un’eccellenza che, allontanandosi dagli stereotipi, evidenzia
in poche parole grandi concetti che paiono accarezzare l’anima e/o l’intelletto di chi è
all’ascolto.
Una di queste canzoni è GUIDO PIANO di Fabio Concato, pubblicata nel 1984.
La prima volta che l’ho sentita, ho subito avvertito un qualcosa che mi si era smosso dentro con le
parole iniziali …. ho qualcosa dentro al cuore che mistero….
Qual è quel qualcosa che l’uomo si porta dentro al cuore?
A voler analizzare la cosa, si scivola subito nella vastità di tutto quello che può essere.
Tutti noi abbiamo in comune la necessità di trovare una risposta a due domande fondamentali: “Chi
siamo?” e “Perché viviamo?”. Chiedersi perché esistiamo, sapere come sono stati creati l’universo,
la terra e la vita non è un interesse occasionale ma atavico.
Le risposte a queste domande non sono contenute in nessuna enciclopedia.
Prima che venisse fuori una maniera di pensare chiamata filosofia (600 a.C. circa), erano le diverse
religioni a fornire le risposte a tutte quelle domande che gli uomini si ponevano. I filosofi greci cercarono
di dimostrare agli uomini che queste interpretazioni dell’universo erano inattendibili. In questo
modo la filosofia si rese indipendente dalla religione, cioè pensando in modo “scientifico”.
Le fonti storiche che ci sono pervenute descrivono Socrate (tra i più autorevoli dei filosofi) come un
personaggio animato da una grande sete di verità e di sapere, che però sembravano continuamente
sfuggirgli. Egli diceva di essersi convinto così di non sapere, ma proprio per questo di essere più
sapiente degli altri. Ed è proprio il “sapere di non sapere”, un’ignoranza intesa come consapevolezza
di non conoscenza definitiva, che diventa però movente fondamentale del desiderio di conoscere.
Conoscere soprattutto percependo qualcosa attraverso i sensi.
E qui in GUIDO PIANO si ritrova l’angoscia di non saper dove andare con il magone dentro al cuore,
la ricerca di conoscere nuove emozioni sensoriali: sentire sulla pelle il calore del sole, l’acqua, il
vento, il calore della terra. Insomma lo ricerca del … m’illumino d’immenso.
Leopardi, stando sul colle solitario a lui tanto caro, immaginava che dietro la siepe che gli offuscava
gran parte dell’orizzonte, vi fossero sterminati spazi con silenzi inconcepibili per l’uomo e con una
profondissima quiete rassicurante. Qui c’è il ponte oltre il quale il mondo cambia e si è spinti ad
andarci oltre perché ci si sente nel bel mezzo del nulla. Ti trovi in un punto dal quale non vedi niente
e sei spinto a cercare qualcosa che stia oltre il ponte in un momento, non solo un luogo, da cui non
puoi tornare indietro.
Percezioni che non sempre nella coppia sono avvertite nella stessa maniera e così, mentre lui si fa
cullare dal fiume che lentamente lo porterà sino al mare, lei ….. lo aspetta.
Una canzone che va abbondantemente oltre l’amore tra un uomo e una donna, in un’altra dimensione.
Carissimo, è davvero incredibile la quantità di cose che smuove una breve canzone, come la tua lunga e articolata riflessione, di cui ti ringrazio insieme ad Ivano.
Straordinario il parallelo con Leopardi, davvero molto azzeccato secondo me. L'unica cosa che non condivido è l'angoscia del non saper dove andare. Mi pare invece che in questo brano il senso di infinito infonda una grande pace, magistralmente connotata anche della musica e come resa certa proprio dal fatto che c'è una casa dove tornerò, con lei che aspetta.
Grazie e a presto, mi spiace non poterti salutare per nome, se vuoi dicci come ti chiami e scrivici ancora!
bravo, bravissimo… poi canti molto bene
Buonasera, complienti per la chiarezza e professionalità. Chiedo una cortesia, potreste valutare di spostare l'inquadratura sulla mano sinistra in zoom, dall'attuale posizione alla ripresa dall'altro lato sempre in zom così da potr vedere bene gli accordi. grazie mille se voleste prendere in considerazione il mio pensiero. grazie
Ciao Carlo! Grazie per il tuo commento... purtroppo i video pubblicati non si possono modificare... però sulla nostra pagina Patreon potrai trovare una parte del MUTOrial con le posizioni indicate sulla tastiera della chitarra.. il link dovrebbe essere questo: www.patreon.com/posts/video-special-32-87729937?Link&