MASCAGNI, La ballata di maggio/La canzone del sole - LUCIO LUPOLI, tenore

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  • Опубліковано 18 вер 2024
  • Pietro Mascagni, "LA BALLATA DI MAGGIO" (1917) / "LA CANZONE DEL SOLE" (1933)
    LUCIO LUPOLI, tenore
    (Home Studio Recording, dicembre 2023)
    Musicista di successo, Pietro Mascagni (Livorno, 1863 - Roma, 1945), con il trionfo dell'opera “Cavalleria Rusticana” seppe tener vivo per mezzo secolo l'interesse dei maggiori teatri italiani, europei e d'America. Fu vero fenomeno della sua epoca, famoso persino per il proverbiale ciuffo di capelli. La sua prima composizione musicale, dal titolo “Duolo eterno!”, risalente al 1878, fu una romanza per voce e pianoforte, genere a cui il musicista si sarebbe dedicato nel corso di quasi tutta la sua lunga carriera compositiva, alternando decine di melodie ai grandi successi operistici, sacri e sinfonici. Mascagni è stato però anche tra i primi musicisti a intuire le infinite possibilità di sviluppo del cinema, allora definito retoricamente “settima arte”. Dopo la colonna sonora per il film “Rapsodia satanica”, composta tra il 1914 ed il 1916, il musicista livornese prese in esame la possibilità di lavorare su altri soggetti cinematografici e nel 1933 recuperò la romanza per voce e strumenti “LA BALLATA DI MAGGIO”, composta nel 1917 per lo spettacolo teatrale “Dante” di Maso Salvini (una delle melodie mascagnane più fluide e geniali, creata in una sola notte), riadattandola come brano omonimo per il film “LA CANZONE DEL SOLE” di Max Neufeld e Giovacchino Forzano. Prodotta a Berlino in doppia versione, tedesca ed italiana, la pellicola ha come protagonista un giovane avvocato che si spaccia per il famoso tenore Giacomo Lauri Volpi, allo scopo di attirare l'attenzione della segretaria di un impresario teatrale, di cui è innamorato: storia piena di varie vicissitudini, ma a lieto fine. Con i nuovi versi, firmati da Giovanni Targioni-Tozzetti, “La canzone del sole”, inneggiante alle bellezze d’Italia (che Lauri Volpi canta nel film, come scrive Mascagni, «tre o quattro volte») e l’autore ottengono una grossa affermazione popolare ed economica.

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