Comunque io recito le regole del fumacupido a memoria insieme a te😅! Scherzi a parte, per la ragazza della terza storia: ho avuto un po' di esperienza professionale con ragazzi che stavano affrontando la tossicodipendenza o l uscita dalla dipendenza (soprattutto per l'aspetto che riguardava il loro rapporto con i figli minori). L'esperienza mi ha insegnato che, purtroppo o per fortuna, il percorso di disintossicazione è profondamente egoistico. È un momento in cui devi permettere a te stessa di pensare solo al tuo bene. Il legame con una figura appartenente al mondo da cui stai cercando di uscire non è proficuo né per lui (che sarà sempre più frustrato dai progressi che farai mentre lui si sentirà "lasciato indietro") ne per te che ti sentirai sempre legata in qualche modo quell'aspetto della tua vita. Inoltre, così come sono personalissime le motivazioni che spingono alla disintossicazione, sono anche personalissime le motivazioni che spingono alla dipendenza: sono quelle che vanno analizzate con lo psicologo e non c'è compagnia o supporto se non la propria forza perché ogni esperienza è diversa, strettamente intima e impossibile da condividere (almeno in questa fase). Segui il tuo percorso senza portarti dietro il tuo passato (certo, con tatto e umanità). Un abbraccio grande!
Per la terza mail, dato che ha detto che è seguita da uno psicologo, io le consiglierei di parlarne con lui per capire come gestire la fine della relazione contenendo il più possibile le eventuali conseguenze negative! Buona fortuna!
Per la ragazza della seconda storia: io ho vissuto una relazione a distanza per 3 anni. Quando il mio ragazzo era all’estero ci vedevamo una volta al mese circa e per lo più ero io a spostarmi dato che studiavo e avevo più flessibilità. È stata molto dura e onestamente non so se lo rifarei. La sensazione del “waiting for forever” mi ha accompagnata in tanti momenti. È un rischio, non saprai se questo “sacrificio” ti porterà a un lieto fine, ma del resto di certo non c’è nulla. Devi capire se sei disposta a correre questo rischio ed essere pronta al fatto che ci saranno momenti duri. In bocca al lupo!
Ciao Matteo, vorrei rivolgermi alla ragazza della seconda storia (quella del militare). Io sono fidanzata con un ragazzo militare e dopo esserci messi insieme, dopo pochi giorni, lui è partito per una situazione simile a quella della storia. Nonostante tutto, continue partenze, cose all’ultimo minuto e nervosismi vari, stiamo ancora insieme e ti garantisco che ogni volta che ritorna è una esperienza magnifica, che vale la pena di vivere anche se vorresti averlo sempre accanto a te. Comunque posso garantirti che tempo per scrivere/chiamare c’è, quindi se per quello sei un po’ frenata non preoccuparti. Ti auguro il meglio Sei magnifico Matt, non mi perdo mai un tuo video. Continua cosí😍😍
Credo che intraprendere un percorso così difficile come quello della disintossicazione debba avere un motivo forte: farlo per se stessi e non per compiacere gli altri perchè il motivo, la ragione per superare gli ostacoli deve venire da dentro. Quindi ben venga che questo ragazzo intraprenda la strada della disintossicazione, ma non vorrei che responsabilizzasse o desse la colpa di un'eventuale fallimento alla sua compagna, facendola sentire in colpa. E' come se lui avesse messo in atto una sorta di ricatto sentimentale da cui la ragazza deve scappare perchè lei non è responsabile delle scelte di nessuno, solo delle sue. Sembrerò cinica e insensibile, ma penso che lei debba essere chiara con lui e, ripeto, non farsi risucchiare da inutili sensi di colpa che di certo non salverebbero il rapporto e soprattutto, potrebbero crearle una fragilità che in questo momento deve evitare. Buona fortuna e forza!!
D'accordissimo!! Lui fondamentalmente vuole intraprendere lo stesso percorso di lei perché sa che nel momento in cui lei avrà Indipendenza anche psicologica la perderà. La vuole seguire nel suo percorso solo per non perderla e da come scrive lei è un percorso che DOVRÀ essere egoistico perché lei in primis si sta bruciando anni di vita in una dipendenza e relazione tossiche.
secondo me nella terza storia lei lo dovrebbe lasciare senza sentirsi in colpa perché anche al di là della droga lei non vuole più stare con lui, semplicemente, è la sua vita e non può fare finta di stare con qualcuno sacrificando se stessa. lui in ogni caso sospetta già che lei possa lasciarlo. semplicemente lei dovrebbe prendere un altro posto dove abitare e lasciarlo dicendo che non è più innamorata di lui ma lo considera ancora un amico, poi prendere le sue cose e andarsene senza discutere. dopo se lui vuole rimanere in contatto possono essere amici e lei può incoraggiarlo a smettere di drogarsi per sé stesso
Mio fratello ha intrapreso la carriera militare qualche anno fa, ed era già fidanzato...ora è carabiniere, lei si è fatta una carriera e vivono insieme, con la loro bella casetta, i loro hobby costosi..e la valanga di soldi che hanno ahahah stanno insieme da 7 anni, quindi vai tranquilla. Ah, e poi considera che lei a volte lo andava a trovare, anche a un paio di ore di macchina di distanza.
Credo che il problema della ragazza che cerca di disintossicarsi sia più delicata di quanto possa apparire. Provo a fare una riflessione da estranea alla problematica: il punto della questione non mi sembra che sia che il suo ragazzo non è fortemente motivato dal voler uscire dalla tossicodipendenza, ma che lei stessa ancora non ne è uscita. Il fatto che lui non sia motivato a smettere può sabotare il percorso che sta cercando di fare lei (nonostante sia mossa da una fortissima motivazione immagino che sia comunque molto faticoso). Non la conosco e non conosco lui, ma lei sta intraprendendo un viaggio lungo e insidioso, quindi se ne sente il bisogno credo sia giusto che si separi da questa persona, anche se può essere doloroso.
@@Turbonilla non capisco però perché questo sia un problema. Se lei ne sente il bisogno ha tutto il diritto di intraprendere questo percorso da sola. A quanto ha detto lui è più giovane e sono stati legati in gran parte dal consumo delle droghe. Probabilmente sono in due momenti di vita diversi in cui lei è in un punto di svolta tra riprendersi la sua vita o continuare così. Lui probabilmente le è legato e dice di volerla supportare ma lega le sue motivazioni al fatto che lei vuole smettere. Sono sicurissima che le intenzioni siano buone ma non stiamo parlando di “che bello impariamo il giapponese insieme” oppure “quest’estate andiamo insieme a Praga” (fermo restando che se io a Praga voglio andarci da sola non ci sarebbe comunque niente di male). Provo a fare un esempio su un altro tipo di patologia: prendiamo una coppia di persone gravemente obese. Una arriva al limite, vuole cambiare. Va dal dott. Nowzaradan di vite al limite che gli dice che deve perdere almeno 100 kg. Il compagno ovviamente non vuole consapevolmente sabotarlo e decide di intraprendere questo viaggio insieme per restare uniti, ma non è mosso dalle stesse motivazioni. Finisce che magari quello motivato torna a casa e trova comunque bustine di junkfood o cose che appartengono all’altro che ok, in qualche modo cercherà di aiutarlo ma che in fondo non sente la stessa urgenza quindi se fa uno strappo che male c’è? Questa dinamica è salutare per la persona che ha davvero bisogno di dimagrire? O è facile che ricada nelle vecchie abitudini?
La ragazza della seconda storia: finirà malissimo, tre anni sono poco meno di 1/20 della tua vita, 3 anni di assenza, fra l'altro le relazioni dei militari dispiegati sono segnate da tradimenti, è una cosa comunissima e risaputa perché il compagno proprio non c'è, basta un ragazzo che ti dia più spago e che ti interessi un minimo e comincerai a provare rancore verso il tuo compagno. Mentre il mondo va avanti, con amici e amiche che entrano in nuove relazioni, e che le vivono, tu starai lì e ti sentirai come una pirla, non è che sei sposata e ti invia lo stipendio, non è che hai i suoi figli, non avete responsabilità vere condivise, sei proprio lì che devi avere fiducia che questo qui non abusi del tuo tempo per nulla, perché fra l'altro non sai nemmeno se dopo questi fantomatici 3 anni ce ne saranno altri 3, se a quel punto potrete rimanere assieme, o la carriera militare, anche in quel caso, costringerà ad un ulteriore allontanamento. Non so, io la vedo malissimo, si può magari resistere qualche mese per un erasmus o qualche corso di studi, ma 3 anni dai, siamo seri.
Le persone davvero importanti restano sempre e sinceramente la quartantena e tutto il restonon mi hanno creato reali problemi perché sono una persona davvero molto introversa ma alla lunga mi ha resa più introversa di prima, o perlomeno sono meno abituata adesso a sforzarmi nell'essere più estroversa quindi le relazioni sociali mi risultano più difficili di prima, come all'inizio.
per quella della relazione a distanza di tre anni, per me è inutile programmare la cosa prima di vedere come va... Solo quanto ti troverai nella situazione capirai se puoi gestirla. Avere paura in anticipo anche se comprensibile purtroppo al momento non fa che aggiungere difficoltà.
Per la seconda ragazza. Conosco delle persone che sono nel mondo militare, che hanno compagni e compagne da prima di entrare nel mondo militare. E comunque dopo anni le relazioni stanno andando avanti benissimo. Nelle caserme si hanno momenti liberi e comunque non è un carcere anzi, durante i weekend si può uscire, anche durante la settimana. Da fuori può sembrare impossibile, ma non lo è. Sicuramente bisogna avere forza d’animo e non abbattersi, è logico che lui vivrà le sue esperienze, cambierà un po’ perché avrà un modo di fare diverso, ma se davvero vi amate allora la lontananza non sarà un problema. La distanza si sconfigge, e se siete entrambi dei ragazzi seri allora funzionerà, ma ci vuole intraprendenza, grande forza e soprattutto tanto amore. Nel profondo lui rimarrà la stessa persona di sempre. L’inizio probabilmente sarà un po’ difficile, ma vedrete che pian piano vi abituerete ai nuovi ritmi e poi vedersi sarà sempre più bello perché ci sarà tanta attesa prima.
Per la seconda ragazza che é in dubbio riguardo al ragazzo che va in servizio militare. Secondo me potresti provare a vedere come va, tenendo conto che comunque avrai da fare con gli studi e magari tempo per esplorare, espandere te stessa, crescere. É un tempo lungo, ma tre anni possono anche volare. Io mi trovo nella situazione in cui se trovassi lavoro altrove, potrei non tornare nel luogo dove vive e lavora il mio ragazzo, e per svariate ragioni sarebbe molto difficile per lui trasferirsi con me. Il fatto che la lontananza abbia un tempo ben definito e poi dia la prospettiva di vivere assieme ed avere una vita assieme stabile, bella e solida assieme, secondo me non é da sottovalutare. Certo, sottoscrivo quello che dice Matteo, molto dipende da che cosa sia effettivamente permesso ai cadetti in termini di tempo libero / ritorno a casa. E poi, una volta in servizio, continuerá ad avere lunghe trasferte o portete effettivamente vivere nello stesso luogo? E i tuoi desideri riguardo al tuo lavoro etc. sono compatibili? Certi mestieri sono fortemente associati ad un luogo, altri hanno anche flessibilitá a riguardo. Inoltre in quel periodo comunque entrambi potreste cambiare. Il fatto di essere lontani potrebbe fare si che cresciate in direzioni diverse.
Comunque io recito le regole del fumacupido a memoria insieme a te😅! Scherzi a parte, per la ragazza della terza storia: ho avuto un po' di esperienza professionale con ragazzi che stavano affrontando la tossicodipendenza o l uscita dalla dipendenza (soprattutto per l'aspetto che riguardava il loro rapporto con i figli minori). L'esperienza mi ha insegnato che, purtroppo o per fortuna, il percorso di disintossicazione è profondamente egoistico. È un momento in cui devi permettere a te stessa di pensare solo al tuo bene. Il legame con una figura appartenente al mondo da cui stai cercando di uscire non è proficuo né per lui (che sarà sempre più frustrato dai progressi che farai mentre lui si sentirà "lasciato indietro") ne per te che ti sentirai sempre legata in qualche modo quell'aspetto della tua vita. Inoltre, così come sono personalissime le motivazioni che spingono alla disintossicazione, sono anche personalissime le motivazioni che spingono alla dipendenza: sono quelle che vanno analizzate con lo psicologo e non c'è compagnia o supporto se non la propria forza perché ogni esperienza è diversa, strettamente intima e impossibile da condividere (almeno in questa fase). Segui il tuo percorso senza portarti dietro il tuo passato (certo, con tatto e umanità). Un abbraccio grande!
Per la terza mail, dato che ha detto che è seguita da uno psicologo, io le consiglierei di parlarne con lui per capire come gestire la fine della relazione contenendo il più possibile le eventuali conseguenze negative! Buona fortuna!
Per la ragazza della seconda storia: io ho vissuto una relazione a distanza per 3 anni. Quando il mio ragazzo era all’estero ci vedevamo una volta al mese circa e per lo più ero io a spostarmi dato che studiavo e avevo più flessibilità. È stata molto dura e onestamente non so se lo rifarei. La sensazione del “waiting for forever” mi ha accompagnata in tanti momenti. È un rischio, non saprai se questo “sacrificio” ti porterà a un lieto fine, ma del resto di certo non c’è nulla. Devi capire se sei disposta a correre questo rischio ed essere pronta al fatto che ci saranno momenti duri. In bocca al lupo!
Ciao Matteo, vorrei rivolgermi alla ragazza della seconda storia (quella del militare). Io sono fidanzata con un ragazzo militare e dopo esserci messi insieme, dopo pochi giorni, lui è partito per una situazione simile a quella della storia. Nonostante tutto, continue partenze, cose all’ultimo minuto e nervosismi vari, stiamo ancora insieme e ti garantisco che ogni volta che ritorna è una esperienza magnifica, che vale la pena di vivere anche se vorresti averlo sempre accanto a te.
Comunque posso garantirti che tempo per scrivere/chiamare c’è, quindi se per quello sei un po’ frenata non preoccuparti.
Ti auguro il meglio
Sei magnifico Matt, non mi perdo mai un tuo video. Continua cosí😍😍
Credo che intraprendere un percorso così difficile come quello della disintossicazione debba avere un motivo forte: farlo per se stessi e non per compiacere gli altri perchè il motivo, la ragione per superare gli ostacoli deve venire da dentro. Quindi ben venga che questo ragazzo intraprenda la strada della disintossicazione, ma non vorrei che responsabilizzasse o desse la colpa di un'eventuale fallimento alla sua compagna, facendola sentire in colpa. E' come se lui avesse messo in atto una sorta di ricatto sentimentale da cui la ragazza deve scappare perchè lei non è responsabile delle scelte di nessuno, solo delle sue. Sembrerò cinica e insensibile, ma penso che lei debba essere chiara con lui e, ripeto, non farsi risucchiare da inutili sensi di colpa che di certo non salverebbero il rapporto e soprattutto, potrebbero crearle una fragilità che in questo momento deve evitare. Buona fortuna e forza!!
D'accordissimo!! Lui fondamentalmente vuole intraprendere lo stesso percorso di lei perché sa che nel momento in cui lei avrà Indipendenza anche psicologica la perderà. La vuole seguire nel suo percorso solo per non perderla e da come scrive lei è un percorso che DOVRÀ essere egoistico perché lei in primis si sta bruciando anni di vita in una dipendenza e relazione tossiche.
secondo me nella terza storia lei lo dovrebbe lasciare senza sentirsi in colpa perché anche al di là della droga lei non vuole più stare con lui, semplicemente, è la sua vita e non può fare finta di stare con qualcuno sacrificando se stessa. lui in ogni caso sospetta già che lei possa lasciarlo. semplicemente lei dovrebbe prendere un altro posto dove abitare e lasciarlo dicendo che non è più innamorata di lui ma lo considera ancora un amico, poi prendere le sue cose e andarsene senza discutere. dopo se lui vuole rimanere in contatto possono essere amici e lei può incoraggiarlo a smettere di drogarsi per sé stesso
Mio fratello ha intrapreso la carriera militare qualche anno fa, ed era già fidanzato...ora è carabiniere, lei si è fatta una carriera e vivono insieme, con la loro bella casetta, i loro hobby costosi..e la valanga di soldi che hanno ahahah stanno insieme da 7 anni, quindi vai tranquilla. Ah, e poi considera che lei a volte lo andava a trovare, anche a un paio di ore di macchina di distanza.
Credo che il problema della ragazza che cerca di disintossicarsi sia più delicata di quanto possa apparire. Provo a fare una riflessione da estranea alla problematica: il punto della questione non mi sembra che sia che il suo ragazzo non è fortemente motivato dal voler uscire dalla tossicodipendenza, ma che lei stessa ancora non ne è uscita. Il fatto che lui non sia motivato a smettere può sabotare il percorso che sta cercando di fare lei (nonostante sia mossa da una fortissima motivazione immagino che sia comunque molto faticoso). Non la conosco e non conosco lui, ma lei sta intraprendendo un viaggio lungo e insidioso, quindi se ne sente il bisogno credo sia giusto che si separi da questa persona, anche se può essere doloroso.
il problema è anche che lei non vuole fare questo percorso con lui, vuole lasciarlo
@@Turbonilla non capisco però perché questo sia un problema. Se lei ne sente il bisogno ha tutto il diritto di intraprendere questo percorso da sola. A quanto ha detto lui è più giovane e sono stati legati in gran parte dal consumo delle droghe. Probabilmente sono in due momenti di vita diversi in cui lei è in un punto di svolta tra riprendersi la sua vita o continuare così. Lui probabilmente le è legato e dice di volerla supportare ma lega le sue motivazioni al fatto che lei vuole smettere. Sono sicurissima che le intenzioni siano buone ma non stiamo parlando di “che bello impariamo il giapponese insieme” oppure “quest’estate andiamo insieme a Praga” (fermo restando che se io a Praga voglio andarci da sola non ci sarebbe comunque niente di male). Provo a fare un esempio su un altro tipo di patologia: prendiamo una coppia di persone gravemente obese. Una arriva al limite, vuole cambiare. Va dal dott. Nowzaradan di vite al limite che gli dice che deve perdere almeno 100 kg. Il compagno ovviamente non vuole consapevolmente sabotarlo e decide di intraprendere questo viaggio insieme per restare uniti, ma non è mosso dalle stesse motivazioni. Finisce che magari quello motivato torna a casa e trova comunque bustine di junkfood o cose che appartengono all’altro che ok, in qualche modo cercherà di aiutarlo ma che in fondo non sente la stessa urgenza quindi se fa uno strappo che male c’è? Questa dinamica è salutare per la persona che ha davvero bisogno di dimagrire? O è facile che ricada nelle vecchie abitudini?
La ragazza della seconda storia: finirà malissimo, tre anni sono poco meno di 1/20 della tua vita, 3 anni di assenza, fra l'altro le relazioni dei militari dispiegati sono segnate da tradimenti, è una cosa comunissima e risaputa perché il compagno proprio non c'è, basta un ragazzo che ti dia più spago e che ti interessi un minimo e comincerai a provare rancore verso il tuo compagno. Mentre il mondo va avanti, con amici e amiche che entrano in nuove relazioni, e che le vivono, tu starai lì e ti sentirai come una pirla, non è che sei sposata e ti invia lo stipendio, non è che hai i suoi figli, non avete responsabilità vere condivise, sei proprio lì che devi avere fiducia che questo qui non abusi del tuo tempo per nulla, perché fra l'altro non sai nemmeno se dopo questi fantomatici 3 anni ce ne saranno altri 3, se a quel punto potrete rimanere assieme, o la carriera militare, anche in quel caso, costringerà ad un ulteriore allontanamento. Non so, io la vedo malissimo, si può magari resistere qualche mese per un erasmus o qualche corso di studi, ma 3 anni dai, siamo seri.
Le persone davvero importanti restano sempre e sinceramente la quartantena e tutto il restonon mi hanno creato reali problemi perché sono una persona davvero molto introversa ma alla lunga mi ha resa più introversa di prima, o perlomeno sono meno abituata adesso a sforzarmi nell'essere più estroversa quindi le relazioni sociali mi risultano più difficili di prima, come all'inizio.
per quella della relazione a distanza di tre anni, per me è inutile programmare la cosa prima di vedere come va... Solo quanto ti troverai nella situazione capirai se puoi gestirla. Avere paura in anticipo anche se comprensibile purtroppo al momento non fa che aggiungere difficoltà.
Per la seconda ragazza. Conosco delle persone che sono nel mondo militare, che hanno compagni e compagne da prima di entrare nel mondo militare. E comunque dopo anni le relazioni stanno andando avanti benissimo. Nelle caserme si hanno momenti liberi e comunque non è un carcere anzi, durante i weekend si può uscire, anche durante la settimana. Da fuori può sembrare impossibile, ma non lo è. Sicuramente bisogna avere forza d’animo e non abbattersi, è logico che lui vivrà le sue esperienze, cambierà un po’ perché avrà un modo di fare diverso, ma se davvero vi amate allora la lontananza non sarà un problema. La distanza si sconfigge, e se siete entrambi dei ragazzi seri allora funzionerà, ma ci vuole intraprendenza, grande forza e soprattutto tanto amore.
Nel profondo lui rimarrà la stessa persona di sempre. L’inizio probabilmente sarà un po’ difficile, ma vedrete che pian piano vi abituerete ai nuovi ritmi e poi vedersi sarà sempre più bello perché ci sarà tanta attesa prima.
Io non solo recito le regole del Fumacupido insieme a te, bensì le ripeto non appena dico o sento dire da qualcuno la frase “oggi è martedì”
Ciao Matteo. La mia prima storia. Funzionerà?
Da quello che so io i militari non possono lavorare nella stessa città in cui ci sono familiari/compagni perché ci sarebbe un conflitto di interessi
Ho diversi amici militari e vivono e lavorano Nella città dove Hanno fidanzate o compagne...
Per la seconda ragazza che é in dubbio riguardo al ragazzo che va in servizio militare. Secondo me potresti provare a vedere come va, tenendo conto che comunque avrai da fare con gli studi e magari tempo per esplorare, espandere te stessa, crescere. É un tempo lungo, ma tre anni possono anche volare. Io mi trovo nella situazione in cui se trovassi lavoro altrove, potrei non tornare nel luogo dove vive e lavora il mio ragazzo, e per svariate ragioni sarebbe molto difficile per lui trasferirsi con me. Il fatto che la lontananza abbia un tempo ben definito e poi dia la prospettiva di vivere assieme ed avere una vita assieme stabile, bella e solida assieme, secondo me non é da sottovalutare. Certo, sottoscrivo quello che dice Matteo, molto dipende da che cosa sia effettivamente permesso ai cadetti in termini di tempo libero / ritorno a casa. E poi, una volta in servizio, continuerá ad avere lunghe trasferte o portete effettivamente vivere nello stesso luogo? E i tuoi desideri riguardo al tuo lavoro etc. sono compatibili? Certi mestieri sono fortemente associati ad un luogo, altri hanno anche flessibilitá a riguardo. Inoltre in quel periodo comunque entrambi potreste cambiare. Il fatto di essere lontani potrebbe fare si che cresciate in direzioni diverse.
Guarda dopo aver letto il titolo vorrei dire a questa ragazza se lo ama è fa il militare. Beh' se lui ti ama ritornerà da te.
Ciao le recensioni di piccoli brividi non le farai più ?
è uscito in realtà l'ultimo episodio molto dir recente! ;)
@@matteofumagalli92 ok grazie lo guarderò .