Posso solo dirle grazie Prof Rosaci per la sua infinita Conoscenza che, unita alla indipendenza totale di pensiero, ci dona, con tanta generosità, spunti di vera Luce. 🙏⚡️🙏
Un grazie dal profondo del cuore e della mente. Un flusso chiarissimo di conoscenza trasmesso in maniera fruibilissima e illuminante. Mi ha aiutato a chiarire e mettere in ordine tutto ciò che sulla materia avevo sentito, intuito, conosciuto e compreso. Materia impegnativa e basilare per il proprio posizionamento nel mondo e nella vita. Grazie ancora
Grazie Professore, l'attesa delle sue conferenze è sempre premiata,... come il dono di buon cibo, che Lei prepara, combinando ottimi ingredienti.... E che ci porge con intelligenza, semplicità ed eleganza. Grazie 🙏🎼
Salve professore, ti scrive un ragazzo di 22 anni che la segue sempre, ho visto questo video diverse volte perché mi piace ripassare e quando parla della fenomenologia, non ho potuto non pensare a il libro che sto leggendo - Il volo dell'Aquila di Jiddu Krishnamurti, e molte volte affronta con i suoi interlocutori la questione - dell'osservatore e l'osservato, che l'osservato è l'osservatore e viceversa, la realtà sarebbe come le onde del mare, con il loro movimento interno ed esterno continuo - se non erro di fondo è la medesima questione oh comunque ci si avvicina molto, sicuramente lei ha letto il libro perché sò che conosce il pensiero di J. K., quindi ecco molto interessante il parallelismo
Grazie mille prof Rosaci !È un piacere profondo ascoltarla nelle sue dotte e sentite conferenze!Io pratico da molti anni il buddhismo nella tradizione Theravada dei monaci della foresta e provo un piacevole stupore nel cogliere i legami con la tradizione che lei illustra con tanta dovizia di riferimenti culturali ... Grazie ancora.🙏🌷
Sono i tre gradi di conoscenza di cui parla Spinoza nel trattato teologico- politico ma ancora più nell'Ethica ordine geometrico demonstrata. È delizioso l'ascolto perché ha un ritmo dolce ma potente, grazie.
Molti capiscono che dietro alle ombre si celano delle statuette, pochi capiscono che oltre le statuette ci sono persone vere mentre ai più sembra impossibile, dire poi che al di fuori della caverna vi è un intero mondo sembra fantascienza, ma è reale. Gli esperimenti in laboratorio di cui parlava nelle puntate precedenti hanno voluto dimostrare che, metaforicamente, le ombre possono muoversi da sole per effetto della luce, che non c'è bisogno di "credere" che ci siano persone a muovere le statuette, anche se i loro movimenti sono chiaramente troppo complessi per essere naturali. Sono quelli che, anche una volta liberi, vogliono starsene nella caverna per non vedere il mondo che si sono costruiti andare in fumo. Ma d'altronde la maggior parte della gente non sa nemmeno di vivere nella caverna, chi prova a dirlo non viene trattato molto bene, Platone in primis.
Aggiungo che probabilmente la nostra realtà è ancora peggiore, ci siamo creati una caverna nella caverna. Siamo come mucche nel recinto, una volta capito di stare in un recinto, di non poter fuggire, anche perché abbiamo bisogno dei mandriani, gli stolti si mettono a venerare i mandriani come Dei, i mandriani vorrebbero che le mucche si mettessero a loro volta a creare recinti magari per i topi o per gli insetti così da sentirsi Dei, dimenticando di essere a loro volta in un recinto. La cosa più giusta da fare sarebbe scendere a patti col mandriano. Quindi possiamo anche stare nella caverna, l'importante è sapere cosa c'è fuori o quanto meno non negarlo.
Ho sempre studiato con vivo interesse fin da giovanissima la filosofia e non ho ancora finito,pur essendo già anziana.Debbo farle i miei complimenti:nessun professore nel corso dei miei studi,è mai stato così convincente, preparato ,così fluente e garbato nell'esposizione che trovo ineccepibile.Grazie.
Domenico, il demiurgo ha creato la realtà virtuale proprio sulla base del funzionamento della realtà empirica: un'utente (l'io) che si collega online attraverso un computer (cervello) e che entra in un ambientazione collettiva (server) col proprio avatara, ed interagisce con gli altri utenti ed i rispettivi avatar, costruendo cose utilizzando la fantasia. Accade la stessa cosa nella realtà onirica, perché sono realtà frattaliche. Ciao un abbraccio
In questa, dica lei come chiamarla, esiste la fantasia, ė qui, appare come tutto il resto e qualcuno con un atto di volontà vuole separarla dal resto. Ciò che semplicemente è senza esserci non possiamo percepirlo, tutto quello che la psiche comprende è ľesistente, ovvero ciò che è QUI, comprese le FANTASIE.
Grazie professore per l’illuminante conferenza. Vorrei condividere con Lei alcune riflessioni sulla visione Advaita della realtà. In base a questa visione tutto è uno non c’è alcuna separazione, la realtà è coscienza pensante che si riconosce nelle singoli corpimente in cui si è incarcanata, non esistono individui, il singolo ego è illusorio, tutto ciò che apparentemente accade è perfettamente adeguato, accade senza un fine in una stupefacente danza di Shiva. Ma chi rimane sgomento in questo momento se non c’è nessuno che sta scrivendo e nessuno che sta leggendo? Se siamo solo barche vuote senza nocchiere non c’è nessuna responsabilità individuale, ne libertà con il trionfo del determinismo. È una visione che mi turba o dovrei scrivere usando una espressione impersonale che turba, sarebbe questa l’idea del Sommo Bene a cui pensava Platone? Grazie ancora.
Noi non siamo barche vuote senza nocchiero, noi semplicemente siamo una sola barca e un solo nocchiero. A rimanere sgomento è chi legge, ma ciò che sta leggendo è lui stesso che l'ha scritto. L'Essere Unico si manifesta nei molti, ed ognuno di questi molti è perfettamente libero e completamente responsabile delle proprie azioni, pur restando sempre Essere Unico. La constatazione che l'individualità, e quindi la molteplicità, è manifestazione dell'Essere Unico, e non è "separata" dall'Essere Unico, non annulla assolutamente la realtà dell'individualità, ma semplicemente ne svela la natura non-duale. La foglia non è separata dalla pianta: anch'essa è pianta, ma non per questo si annulla il suo essere foglia individuale, ed anche la goccia di Oceano è individuo pur restando Oceano. L'Essere Unico riesce, per sua Natura, a manifestarsi negli individui "sentendosi" libero di fare scelte come individuo, e se ciò può sembrare contraddittorio, si deve solo all'abitudine a ragionare con postura duale, applicando il principio di non contraddizione che, quello sì, è davvero illusione. Ognuno di noi è sé stesso, e nello stesso tempo questo Sé è il Tutto. Un caro saluto.
@@DomenicoRosaciVideo bellissima risposta grazie, io non pratico molto la filosofia e non ne ho mai sentito il bisogno fino ad ora... e sono vecchia ormai, ma farsi delle domande e saperle fare queste domande è molto importante.
Professore buongiorno è sempre molto interessante ascoltarla vorrei porle un paio di domande conosce gli scritti di Mauro Biglino? Se si come li collega a tutto quanto detto? Grazie mille C. C.
Ah prof...non ci si stanca mai di ascoltarla...tante,poi,sono le riflessioni,i parallelismi,per me che studio la kblh da molti anni...tuttoalla fine coincide e combacia con perfezione
É come se io sognassi e le persone del mio sogno si percepissero separate l’una dall’altra quando in realtà fanno parte tutte (compreso gli oggetti inanimati) del mio sogno e quindi di un’unica coscienza cioè la mia.
La Tradizione è la Sophia Perennis della grandi religioni antiche, dall'antico Egitto all'induismo vedico, dal taoismo allo zoroastrismo, ma anche quelle delle grandi scuole filosofiche di Pitagora, Parmenide, Eraclito, Platone, che veicolano tutte un Sapere avente alcune caratteristiche fondamentali ben precise, quale ad esempio la convinzione nell'esistenza di un Essere unico a fondamento della Realtà. Si tratta certamente della Tradizione di cui parlava René Guénon.
anche le scoperte scientifiche se le lette bene confermano i miti....nella meccanica quantistica la realta è sia onda sia particella come nella novella la sig ponza che è entrambe
Grazie Professore per la vera cultura che promana da ogni sua spiegazione del pensiero umano. Se posso porre una questione, Le chiedo che rapporto v'è tra il quarto grado della conoscenza di Platone - noesis o nous - e quello che i cristiani cattolici chiamano Spirito santo che illumina le nostre menti? Grazie tantissimo
Gentile Lucio, la figura della Trinità chiamata "Spirito Santo" è la manifestazione del Dio cristiano come presente nella realtà della sua creazione, quindi ha una certa similarità con quel concetto della Tradizione chiamato "Anima del Mondo", che troviamo nell'induismo e nel platonismo ad esempio, e dal quale con ogni probabilità il cristianesimo ha derivato il suo "Spirito Santo". La differenza fondamentale tra lo Spirito Santo dei cristiani e l'Anima del Mondo della Tradizione è che il primo pervade di divino una creazione trascendente, cioè "esterna" al Dio che l'ha creata, mentre per la Tradizione l'Anima del Mondo altro non è che l'Essere che si anima, cioè diventa cosciente e pensante, senza creare nulla ma semplicemente manifestandosi come anima, a questo livello unica e indivisa. Ad un successivo livello, per la Tradizione, l'Anima del Mondo si manifesta anche nelle anime individuali, similmente a come lo Spirito Santo si manifesta negli esseri umani. Ma anche qui, l'anima individuale della Tradizione è sempre l'Essere che si manifesta in forma individuale e non, come nel caso dell'anima cristiana, Dio che "crea" l'anima di una creatura esterna. Da un punto di vista gnoseologico, cioè come possibilità di conoscenza, c'è una fortissima analogia tra lo Spirito Santo e il Nous platonico, in quanto entrambi sono visti come lo strumento che l'anima individuale usa per raggiungere la conoscenza più alta, l'illuminazione.
Chiudere con l'amore senza approfondire da dove provenga e a cosa somigli almeno, mi ha lasciata frustrata perché il punto è l'amore. Lei non fa altro che parlare d'amore ma non mi dice se davvero c'è e non è una trappola come quella umana. Un'illusione che ci induce ad accettare la vita per quello che è, una manifestazione di crudeltà mentale per un pover'uomo scagliato quaggiù..
professore, ammiro molto la sua dialettica e preparazione, ma l’origine dell’universo qual è? dal nulla non nasce niente e prima del big ben non c’era nulla, a meno che un qualcosa, che chi crede chiama Dio, dia origine agli elementi che hanno dato origine all’universo, poi sì dopo può essere che il “caso” e la “necessità” nei milioni di anni abbiano portato alla vita. ma prima prima di tu ciò non c’era niente. stessa cosa sulla cosiddetta scienza, che ha dimostrato abbondantemente di essere pilotata da interessi, ma questa è un’altra cosa, non può dimostrare tutto, ma ciò non vuol dire che quel qualcosa non esiste.
Una sintesi meravigliosa di una vita di cammino un immagine vivida come un arcobaleno colorato seppure evanescente. Infinitamente grata di vivere in qsto mondo in qsta precisa immagine che mi facilita il risveglio grazie alla tecnologia che mi fa udire messaggi dell'anima 🙏
Posso solo dirle grazie Prof Rosaci per la sua infinita Conoscenza che, unita alla indipendenza totale di pensiero, ci dona, con tanta generosità, spunti di vera Luce.
🙏⚡️🙏
Un grazie dal profondo del cuore e della mente. Un flusso chiarissimo di conoscenza trasmesso in maniera fruibilissima e illuminante.
Mi ha aiutato a chiarire e mettere in ordine tutto ciò che sulla materia avevo sentito, intuito, conosciuto e compreso. Materia impegnativa e basilare per il proprio posizionamento nel mondo e nella vita. Grazie ancora
Grazie Professore, l'attesa delle sue conferenze è sempre premiata,... come il dono di buon cibo, che Lei prepara, combinando ottimi ingredienti.... E che ci porge con intelligenza, semplicità ed eleganza.
Grazie 🙏🎼
Grazie della sua stima.
Grazie prof Rosaci chiara e affascinante la sua spiegazione ❤
Grazie mille, per me ci sarà bisogno di un secondo ascolto, sono davvero molto intense queste conferenze...
Lieto del suo interesse, un caro saluto.
Salve professore, ti scrive un ragazzo di 22 anni che la segue sempre, ho visto questo video diverse volte perché mi piace ripassare e quando parla della fenomenologia, non ho potuto non pensare a il libro che sto leggendo - Il volo dell'Aquila di Jiddu Krishnamurti, e molte volte affronta con i suoi interlocutori la questione - dell'osservatore e l'osservato, che l'osservato è l'osservatore e viceversa, la realtà sarebbe come le onde del mare, con il loro movimento interno ed esterno continuo - se non erro di fondo è la medesima questione oh comunque ci si avvicina molto, sicuramente lei ha letto il libro perché sò che conosce il pensiero di J. K., quindi ecco molto interessante il parallelismo
Hai ragione, il parallelismo è certamente azzeccato, soprattutto con riferimento proprio al libro che stai leggendo. Un caro saluto.
Grazie mille prof Rosaci !È un piacere profondo ascoltarla nelle sue dotte e sentite conferenze!Io pratico da molti anni il buddhismo nella tradizione Theravada dei monaci della foresta e provo un piacevole stupore nel cogliere i legami con la tradizione che lei illustra con tanta dovizia di riferimenti culturali ... Grazie ancora.🙏🌷
Le sono cosí grata
GRAZIE PROFESSORE. 🙏 Riascoltero finché avrò compreso tutto perché so di riuscirci grazie a lei
grazie davvero, sei ormai da molti anni fondamentale per i miei studi e i miei interessi
Un caro saluto.
Grazie infinite Un abbraccio da Bergamo con tanta stima e affetto l'abbraccio
Grazie a lei del cortese apprezzamento.
Aspetteremo con ansia la sua prossima conferenza, grazie professore...
GRAZIE !!! ⭐⭐⭐
Grazie è veramente prezioso ciò che spiega così bene
Molto gentile, grazie.
Ogni ascolto un incanto. Grazie🙏💗
Grazie a lei.
Ancora grazie per le sue conferenze ♥️
Grazie a lei dell'attenzione.
Grazie e Complimenti.
Grazie a lei, molto gentile.
Sono i tre gradi di conoscenza di cui parla Spinoza nel trattato teologico- politico ma ancora più nell'Ethica ordine geometrico demonstrata. È delizioso l'ascolto perché ha un ritmo dolce ma potente, grazie.
Grazie a lei della sua attenzione.
❤ Grazie 💖
Infinitamente Grazie !!! Benedizioni
Molti capiscono che dietro alle ombre si celano delle statuette, pochi capiscono che oltre le statuette ci sono persone vere mentre ai più sembra impossibile, dire poi che al di fuori della caverna vi è un intero mondo sembra fantascienza, ma è reale.
Gli esperimenti in laboratorio di cui parlava nelle puntate precedenti hanno voluto dimostrare che, metaforicamente, le ombre possono muoversi da sole per effetto della luce, che non c'è bisogno di "credere" che ci siano persone a muovere le statuette, anche se i loro movimenti sono chiaramente troppo complessi per essere naturali.
Sono quelli che, anche una volta liberi, vogliono starsene nella caverna per non vedere il mondo che si sono costruiti andare in fumo.
Ma d'altronde la maggior parte della gente non sa nemmeno di vivere nella caverna, chi prova a dirlo non viene trattato molto bene, Platone in primis.
Aggiungo che probabilmente la nostra realtà è ancora peggiore, ci siamo creati una caverna nella caverna. Siamo come mucche nel recinto, una volta capito di stare in un recinto, di non poter fuggire, anche perché abbiamo bisogno dei mandriani, gli stolti si mettono a venerare i mandriani come Dei, i mandriani vorrebbero che le mucche si mettessero a loro volta a creare recinti magari per i topi o per gli insetti così da sentirsi Dei, dimenticando di essere a loro volta in un recinto.
La cosa più giusta da fare sarebbe scendere a patti col mandriano.
Quindi possiamo anche stare nella caverna, l'importante è sapere cosa c'è fuori o quanto meno non negarlo.
Ho sempre studiato con vivo interesse fin da giovanissima la filosofia e non ho ancora finito,pur essendo già anziana.Debbo farle i miei complimenti:nessun professore nel corso dei miei studi,è mai stato così convincente, preparato ,così fluente e garbato nell'esposizione che trovo ineccepibile.Grazie.
Sei troppo un ""grande" Prof Rosaci.
Domenico, il demiurgo ha creato la realtà virtuale proprio sulla base del funzionamento della realtà empirica: un'utente (l'io) che si collega online attraverso un computer (cervello) e che entra in un ambientazione collettiva (server) col proprio avatara, ed interagisce con gli altri utenti ed i rispettivi avatar, costruendo cose utilizzando la fantasia. Accade la stessa cosa nella realtà onirica, perché sono realtà frattaliche. Ciao un abbraccio
Grazie
La ringrazio per la cortese attenzione.
In questa, dica lei come chiamarla, esiste la fantasia, ė qui, appare come tutto il resto e qualcuno con un atto di volontà vuole separarla dal resto. Ciò che semplicemente è senza esserci non possiamo percepirlo, tutto quello che la psiche comprende è ľesistente, ovvero ciò che è QUI, comprese le FANTASIE.
Grazie professore per l’illuminante conferenza. Vorrei condividere con Lei alcune riflessioni sulla visione Advaita della realtà. In base a questa visione tutto è uno non c’è alcuna separazione, la realtà è coscienza pensante che si riconosce nelle singoli corpimente in cui si è incarcanata, non esistono individui, il singolo ego è illusorio, tutto ciò che apparentemente accade è perfettamente adeguato, accade senza un fine in una stupefacente danza di Shiva. Ma chi rimane sgomento in questo momento se non c’è nessuno che sta scrivendo e nessuno che sta leggendo? Se siamo solo barche vuote senza nocchiere non c’è nessuna responsabilità individuale, ne libertà con il trionfo del determinismo. È una visione che mi turba o dovrei scrivere usando una espressione impersonale che turba, sarebbe questa l’idea del Sommo Bene a cui pensava Platone? Grazie ancora.
Noi non siamo barche vuote senza nocchiero, noi semplicemente siamo una sola barca e un solo nocchiero. A rimanere sgomento è chi legge, ma ciò che sta leggendo è lui stesso che l'ha scritto. L'Essere Unico si manifesta nei molti, ed ognuno di questi molti è perfettamente libero e completamente responsabile delle proprie azioni, pur restando sempre Essere Unico. La constatazione che l'individualità, e quindi la molteplicità, è manifestazione dell'Essere Unico, e non è "separata" dall'Essere Unico, non annulla assolutamente la realtà dell'individualità, ma semplicemente ne svela la natura non-duale. La foglia non è separata dalla pianta: anch'essa è pianta, ma non per questo si annulla il suo essere foglia individuale, ed anche la goccia di Oceano è individuo pur restando Oceano. L'Essere Unico riesce, per sua Natura, a manifestarsi negli individui "sentendosi" libero di fare scelte come individuo, e se ciò può sembrare contraddittorio, si deve solo all'abitudine a ragionare con postura duale, applicando il principio di non contraddizione che, quello sì, è davvero illusione. Ognuno di noi è sé stesso, e nello stesso tempo questo Sé è il Tutto. Un caro saluto.
@@DomenicoRosaciVideo Grazie Professore 😊
@@DomenicoRosaciVideo bellissima risposta grazie, io non pratico molto la filosofia e non ne ho mai sentito il bisogno fino ad ora... e sono vecchia ormai, ma farsi delle domande e saperle fare queste domande è molto importante.
❤❤❤
😌😌😌🙏
Professore buongiorno è sempre molto interessante ascoltarla vorrei porle un paio di domande conosce gli scritti di Mauro Biglino? Se si come li collega a tutto quanto detto?
Grazie mille
C. C.
Il professore Rosaci ne parlava in una conferenza che non ricordo il nome, era in disaccordo comunque con la teoria di Biglino
Ah prof...non ci si stanca mai di ascoltarla...tante,poi,sono le riflessioni,i parallelismi,per me che studio la kblh da molti anni...tuttoalla fine coincide e combacia con perfezione
É come se io sognassi e le persone del mio sogno si percepissero separate l’una dall’altra quando in realtà fanno parte tutte (compreso gli oggetti inanimati) del mio sogno e quindi di un’unica coscienza cioè la mia.
Buonasera, quando lei parla di Tradizione a quale Tradizione si riferisce? Quella, ad esempio, definita da René Guénon nei suoi scritti?
La Tradizione è la Sophia Perennis della grandi religioni antiche, dall'antico Egitto all'induismo vedico, dal taoismo allo zoroastrismo, ma anche quelle delle grandi scuole filosofiche di Pitagora, Parmenide, Eraclito, Platone, che veicolano tutte un Sapere avente alcune caratteristiche fondamentali ben precise, quale ad esempio la convinzione nell'esistenza di un Essere unico a fondamento della Realtà. Si tratta certamente della Tradizione di cui parlava René Guénon.
Tolga l’etichetta dalle 🍽 😢❤
anche le scoperte scientifiche se le lette bene confermano i miti....nella meccanica quantistica la realta è sia onda sia particella come nella novella la sig ponza che è entrambe
Grazie Professore per la vera cultura che promana da ogni sua spiegazione del pensiero umano. Se posso porre una questione, Le chiedo che rapporto v'è tra il quarto grado della conoscenza di Platone - noesis o nous - e quello che i cristiani cattolici chiamano Spirito santo che illumina le nostre menti? Grazie tantissimo
Gentile Lucio, la figura della Trinità chiamata "Spirito Santo" è la manifestazione del Dio cristiano come presente nella realtà della sua creazione, quindi ha una certa similarità con quel concetto della Tradizione chiamato "Anima del Mondo", che troviamo nell'induismo e nel platonismo ad esempio, e dal quale con ogni probabilità il cristianesimo ha derivato il suo "Spirito Santo".
La differenza fondamentale tra lo Spirito Santo dei cristiani e l'Anima del Mondo della Tradizione è che il primo pervade di divino una creazione trascendente, cioè "esterna" al Dio che l'ha creata, mentre per la Tradizione l'Anima del Mondo altro non è che l'Essere che si anima, cioè diventa cosciente e pensante, senza creare nulla ma semplicemente manifestandosi come anima, a questo livello unica e indivisa. Ad un successivo livello, per la Tradizione, l'Anima del Mondo si manifesta anche nelle anime individuali, similmente a come lo Spirito Santo si manifesta negli esseri umani. Ma anche qui, l'anima individuale della Tradizione è sempre l'Essere che si manifesta in forma individuale e non, come nel caso dell'anima cristiana, Dio che "crea" l'anima di una creatura esterna. Da un punto di vista gnoseologico, cioè come possibilità di conoscenza, c'è una fortissima analogia tra lo Spirito Santo e il Nous platonico, in quanto entrambi sono visti come lo strumento che l'anima individuale usa per raggiungere la conoscenza più alta, l'illuminazione.
Chiudere con l'amore senza approfondire da dove provenga e a cosa somigli almeno, mi ha lasciata frustrata perché il punto è l'amore. Lei non fa altro che parlare d'amore ma non mi dice se davvero c'è e non è una trappola come quella umana. Un'illusione che ci induce ad accettare la vita per quello che è, una manifestazione di crudeltà mentale per un pover'uomo scagliato quaggiù..
Grazie rosace
Prof, mi chiedevo, dato che lei non ne parla, cosa avesse da dire la scienza circa l "anello mancante" di cui si parla tanto?.....
Il darwinismo NON È scienza Galileiana
professore, ammiro molto la sua dialettica e preparazione, ma l’origine dell’universo qual è? dal nulla non nasce niente e prima del big ben non c’era nulla, a meno che un qualcosa, che chi crede chiama Dio, dia origine agli elementi che hanno dato origine all’universo, poi sì dopo può essere che il “caso” e la “necessità” nei milioni di anni abbiano portato alla vita. ma prima prima di tu ciò non c’era niente. stessa cosa sulla cosiddetta scienza, che ha dimostrato abbondantemente di essere pilotata da interessi, ma questa è un’altra cosa, non può dimostrare tutto, ma ciò non vuol dire che quel qualcosa non esiste.
Una sintesi meravigliosa di una vita di cammino un immagine vivida come un arcobaleno colorato seppure evanescente. Infinitamente grata di vivere in qsto mondo in qsta precisa immagine che mi facilita il risveglio grazie alla tecnologia che mi fa udire messaggi dell'anima 🙏
Un caro saluto.