Si tratta di un antico canto del carcere proveniente dalla SICILIA!!! La Sicilia è la PATRIA di questi canti; infatti essa ha il repertorio PIU' VASTO di tutta ITALIA! Tutti catalogati in varie raccolte! Comunque bravi; anche se il ritmo è diverso dall'originale sicilano!
Effettivamente non avevo ascoltato la canzone per intero, ma solo l'inizio dove si dice "cu dici ca lu carciri è galera a mia mi pari na villeggiatura", per cui in buona fede ho creduto che si trattasse interamente dell'antico canto carcerario e non una nuova canzone! Comunque le ricordo, per restare in tema, che la Sicilia in quanto a canzoni del carcere (e non solo) ha veramente un repertorio vastissimo, catalogato in varie raccolte, compresa quella celebre di A. Favara dell'800 (1090 canti).
P. S. "Amuri amuri" da te citata, ad esempio si trova elencata nella raccolta "Eco della Sicilia" del grande musicista e ricercatore siciliano F. P. Frontini del 1883, assieme ad altri 50 canti siciliani! Frontini riuscì a catalogare moltissimi canti siciliani in tre raccolte differenti! Ciao!
veramente i versi "ci dice ca lu carcere è galera - a mie me pare na villeggiatura" sono presenti e catalogati anche nel repertorio tradizionale salentino, poi non dubito che ve ne siano di analoghi in Sicilia (così come i canti dei carrettieri siciliani hanno profonde affinità con quelli dei trainieri salentini) ma attribuirne l'origine territoriale esclusiva è un altro discorso. In ogni caso, tolti i primi due versi che sono una citazione, questo brano è d'autore e s'intitola "Mara la fatìa".
sine, non insinuavo :) mi mancherebbe la perizia etnomusicologica per farlo.. e non riesco a ricordare nemmeno un'indicazione bibliografica sull'enciclopedia cui accennavo, consultata l'anno scorso. Comunque Castrignanò ha fatto un interessante lavoro d'arrangiamento fra repertorio salentino e siculo nella colonna sonora del film "Nuovomondo": su youtube trova, fra l'altro, la scena in cui una versione straziante di "Amuri amuri" viene interpretata dallo stesso Castrignanò con Massimo Laguardia
bene ma siccome il suo commento sembrava ispirato principalmente da un errore nel titolo del video, ci tenevo a precisare che il brano è "Mara la fatìa", scritto e musicato da Castrignanò.. per il resto sono stata imprecisa a parlare di repertorio salentino: oltre che da questo brano è infatti da una mastodontica enciclopedia tematica della musica tradizionale pugliese che ho appreso la ricorrenza di quei versi (in canti d'amore però), non ricordo dunque con esattezza in quale parte della Puglia
E' impossibile che in due terre diverse si siano prodotti canti uguali, cioè con le stesse parole e la stessa musica: l'origine deve essere per forza in una terra sola! Del resto dubito che il Salento, considerato il suo piccolo territorio e la sua esigua popolazione, soprattutto se paragonato alla Sicilia, possa avere avuto nella sua storia una popolazione carceraria del livello di quella siciliana (purtroppo!); la quale ha prodotto nel tempo una enorme quantità di canti del carcere! E' il
Sì certo, ho capito cosa dici, però confermo quanto dettoti prima! L'immenso patrimonio canoro della Sicilia spesso non valorizzato dagli stessi siciliani, ha però attirato l'attenzione di artisti di altre zone: vedi ad esempio Modugno! Quando l'origine di tali canti è stata detta a noi siciliani ci ha fatto un enorme piacere; il contrario quando ciò non è stato fatto! Se sei interessata ai canti siciliani ti consiglio a mo' d'esempio la grande Rosa Balistreri, fedele interprete della Sicilia!
"piccolo" che viene influenzato dal "grande" (in senso geografico) non viceversa! Poi è vero che il Salento ha una bella tradizione canora e di danza, estremamente affine (fatta eccezione per gli arabismi) a quella siciliana, ma la quantità salentina è inferiore per i motivi già detti! Dico ciò con amore e rispetto per il Salento, una terra definita dagli studiosi SICILOFONA per via della lingua e non solo!
Non ho altro da dire se non fantastico!!!
Semplicemente starordinaria l'atmosfera in cui tutti, musicisti, ballerini, persone presenti, hanno dato vita ad una "magia" ...
Stupenda!!!
grazie Eleonora per questo video, mi è sembrato di ritornare a quella sera al Babilonia, che concerto meraviglioso!!
Si tratta di un antico canto del carcere proveniente dalla SICILIA!!! La Sicilia è la PATRIA di questi canti; infatti essa ha il repertorio PIU' VASTO di tutta ITALIA! Tutti catalogati in varie raccolte! Comunque bravi; anche se il ritmo è diverso dall'originale sicilano!
L'originale di questo antico canto siciliano si trova nella raccolta di Antonino Uccello "Carcere e mafia nei canti popolari siciliani"!
Effettivamente non avevo ascoltato la canzone per intero, ma solo l'inizio dove si dice "cu dici ca lu carciri è galera a mia mi pari na villeggiatura", per cui in buona fede ho creduto che si trattasse interamente dell'antico canto carcerario e non una nuova canzone! Comunque le ricordo, per restare in tema, che la Sicilia in quanto a canzoni del carcere (e non solo) ha veramente un repertorio vastissimo, catalogato in varie raccolte, compresa quella celebre di A. Favara dell'800 (1090 canti).
... ehi mister, punk up 'n' roll on ... superlativo ...
P. S. "Amuri amuri" da te citata, ad esempio si trova elencata nella raccolta "Eco della Sicilia" del grande musicista e ricercatore siciliano F. P. Frontini del 1883, assieme ad altri 50 canti siciliani! Frontini riuscì a catalogare moltissimi canti siciliani in tre raccolte differenti! Ciao!
E comunque anche considerando l'intera Puglia, la situazione non cambia di molto! Saluti!
veramente i versi "ci dice ca lu carcere è galera - a mie me pare na villeggiatura" sono presenti e catalogati anche nel repertorio tradizionale salentino, poi non dubito che ve ne siano di analoghi in Sicilia (così come i canti dei carrettieri siciliani hanno profonde affinità con quelli dei trainieri salentini) ma attribuirne l'origine territoriale esclusiva è un altro discorso.
In ogni caso, tolti i primi due versi che sono una citazione, questo brano è d'autore e s'intitola "Mara la fatìa".
Infatti
sine, non insinuavo :) mi mancherebbe la perizia etnomusicologica per farlo.. e non riesco a ricordare nemmeno un'indicazione bibliografica sull'enciclopedia cui accennavo, consultata l'anno scorso. Comunque Castrignanò ha fatto un interessante lavoro d'arrangiamento fra repertorio salentino e siculo nella colonna sonora del film "Nuovomondo": su youtube trova, fra l'altro, la scena in cui una versione straziante di "Amuri amuri" viene interpretata dallo stesso Castrignanò con Massimo Laguardia
Tara
Nta
bene ma siccome il suo commento sembrava ispirato principalmente da un errore nel titolo del video, ci tenevo a precisare che il brano è "Mara la fatìa", scritto e musicato da Castrignanò.. per il resto sono stata imprecisa a parlare di repertorio salentino: oltre che da questo brano è infatti da una mastodontica enciclopedia tematica della musica tradizionale pugliese che ho appreso la ricorrenza di quei versi (in canti d'amore però), non ricordo dunque con esattezza in quale parte della Puglia
Il "1090" è riferito alla sola raccolta del Favara, altrimenti la cifra sarebbe ancora più alta!
E' impossibile che in due terre diverse si siano prodotti canti uguali, cioè con le stesse parole e la stessa musica: l'origine deve essere per forza in una terra sola! Del resto dubito che il Salento, considerato il suo piccolo territorio e la sua esigua popolazione, soprattutto se paragonato alla Sicilia, possa avere avuto nella sua storia una popolazione carceraria del livello di quella siciliana (purtroppo!); la quale ha prodotto nel tempo una enorme quantità di canti del carcere! E' il
Sì certo, ho capito cosa dici, però confermo quanto dettoti prima! L'immenso patrimonio canoro della Sicilia spesso non valorizzato dagli stessi siciliani, ha però attirato l'attenzione di artisti di altre zone: vedi ad esempio Modugno! Quando l'origine di tali canti è stata detta a noi siciliani ci ha fatto un enorme piacere; il contrario quando ciò non è stato fatto! Se sei interessata ai canti siciliani ti consiglio a mo' d'esempio la grande Rosa Balistreri, fedele interprete della Sicilia!
Gattopardo questa e pizzica salentina non c'entra con la Sicilia
"piccolo" che viene influenzato dal "grande" (in senso geografico) non viceversa! Poi è vero che il Salento ha una bella tradizione canora e di danza, estremamente affine (fatta eccezione per gli arabismi) a quella siciliana, ma la quantità salentina è inferiore per i motivi già detti! Dico ciò con amore e rispetto per il Salento, una terra definita dagli studiosi SICILOFONA per via della lingua e non solo!