Sicilia Express di Paolo Merlini e Maurizio Silvestri, 2018 "Un libro di viaggio e una guida, con la meraviglia per una inedita Sicilia ferroviaria e la bellezza delle linee secondarie: dalla Sicilia orientale alla costa occidentale fino ad Agrigento dopo aver preso il treno del Barocco che da Siracusa va a Noto per poi risalire su, via Modica, Ragusa fino a Gela e oltre. Anche Palermo, certo, Trapani, Marsala, Enna e Caltanissetta…"
I meravigliosi laghetti che la linea ferrata costeggia all'inizio del video si trovano a Mazara del Vallo, città, tra le più importanti della Sicilia occidentale, che non viene mai citata nonostante ben 5 minuti del filmato riprendano i suoi ridenti paraggi. E nella cartina di presentazione viene addirittura erronamente indicata con il nome di Castelvetrano, un centro abitato che non si trova affatto sul mare come, invece si mostra, bensì una ventina di chilometri ad est, nell'entroterra. Tra l'altro, si trascura pure di segnalare che al comprensorio naturalistico del lago di Preola, Murana e Gorghi tondi, su cui pure indugia, giustamente, la video-camera, si può accedere direttamente e comodamente in treno, scendendo alla stazione di San Nicola di Mazara, ( tra Campobello di Mazara e Mazara del Vallo ) che si trova a poche centinaia di metri, il che francamente, non mi pare omissione da poco, nell'ambito di un servizio che tende, meritoriamente, a valorizzare l'uso del treno per la fruizione dei beni culturali ed ambientali di Sicilia. Si trascura proprio una delle rare opportunità in cui un paesaggio spettacolare è separato da una stazione ferroviaria solo da pochi minuti di gradevole passeggiata. Spero si possa rimediare in futuro. Non nell'interesse della città di Mazara e dei mazaresi, ma degli appassionati del Bel Paese di ogni dove, penalizzati, in Italia, ed in Sicilia in particolare, da un inadeguato e carente servizio di trasporto pubblico e da un'informazione deficitaria che pregiudica, come in questo caso, anche le rare eccezioni.
Quinto mondo. Non vorrei offendere qualcuno ma la Sicilia non si merita tutto questo. Tempi di percorrenza allucinanti per scoraggiare chi preferisce muoversi in rotaia
Sicilia Express
di Paolo Merlini e Maurizio Silvestri, 2018
"Un libro di viaggio e una guida, con la meraviglia per una inedita Sicilia ferroviaria e la bellezza delle linee secondarie: dalla Sicilia orientale alla costa occidentale fino ad Agrigento dopo aver preso il treno del Barocco che da Siracusa va a Noto per poi risalire su, via Modica, Ragusa fino a Gela e oltre. Anche Palermo, certo, Trapani, Marsala, Enna e Caltanissetta…"
I meravigliosi laghetti che la linea ferrata costeggia all'inizio del video si trovano a Mazara del Vallo, città, tra le più importanti della Sicilia occidentale, che non viene mai citata nonostante ben 5 minuti del filmato riprendano i suoi ridenti paraggi. E nella cartina di presentazione viene addirittura erronamente indicata con il nome di Castelvetrano, un centro abitato che non si trova affatto sul mare come, invece si mostra, bensì una ventina di chilometri ad est, nell'entroterra. Tra l'altro, si trascura pure di segnalare che al comprensorio naturalistico del lago di Preola, Murana e Gorghi tondi, su cui pure indugia, giustamente, la video-camera, si può accedere direttamente e comodamente in treno, scendendo alla stazione di San Nicola di Mazara, ( tra Campobello di Mazara e Mazara del Vallo ) che si trova a poche centinaia di metri, il che francamente, non mi pare omissione da poco, nell'ambito di un servizio che tende, meritoriamente, a valorizzare l'uso del treno per la fruizione dei beni culturali ed ambientali di Sicilia. Si trascura proprio una delle rare opportunità in cui un paesaggio spettacolare è separato da una stazione ferroviaria solo da pochi minuti di gradevole passeggiata. Spero si possa rimediare in futuro. Non nell'interesse della città di Mazara e dei mazaresi, ma degli appassionati del Bel Paese di ogni dove, penalizzati, in Italia, ed in Sicilia in particolare, da un inadeguato e carente servizio di trasporto pubblico e da un'informazione deficitaria che pregiudica, come in questo caso, anche le rare eccezioni.
SIAMO ANCORA UNA TERRA DA IV° MONDO
Quinto mondo. Non vorrei offendere qualcuno ma la Sicilia non si merita tutto questo. Tempi di percorrenza allucinanti per scoraggiare chi preferisce muoversi in rotaia
Odissea. In tanti che non dovrebbero permettere questo tipo di treni e ferrovie, anno gli occhi e orecchie chiuse. Scandalo vedere ste immagini
E parliamo della regione più grande d'Italia