Sono una convinta sostenitrice del fatto che anche nelle situazioni più difficili e critiche , sia sempre possibile trovare una soluzione valida che tenga conto dei vari aspetti della questione, anche di quelli che sembrano i più contrastanti e dunque anche inconciliabili . Se esiste un punto fermo che accomuna tutti gli uomini e di cui , la storia dell’umanità seppur nelle sue spesso violente evoluzioni tragiche , dovrebbe senza mai esitare farsi carico , è quello di scongiurare ed evitare con tutte le sue forze non solo lo scatenarsi , ma anche quell’abominevole protrarsi di quello che rappresenta l’evento più anti umano , nonché disumano per eccellenza: la guerra . Quali deterrenti migliori da prendere come esempio, se non quelli delle due guerre novecentesche che hanno segnato negativamente e inevitabilmente l’umanità, per credere una volta di più che le conseguenze devastanti di una guerra segnano in maniera indelebile la storia di un popolo , di una cultura, di una civiltà ? Possibile che neanche gli scempi delle due guerre siano bastati a farcelo capire, tale che rimaniamo ancora ostinatamente ottusi di fronte alla crudeltà di una guerra ? Costruire un argine contro questa deriva verso cui l’umanità naviga , è un dovere morale di chiunque abbia a cuore le sorti del mondo e di quello che saremo in grado di poter lasciare alle generazioni future . Se intervenire è un dovere , agire è una indiscutibile necessità .
Lei giustamente scrive di costruire un argine contro le forze, tutte umane, che propendono, sempre nei millenni di storia, per la guerra. Ma, mi perdoni, non dà una ricetta che sarebbe oltremodo utile. Trovo che il suo intervento sia monco. Se può, ci aggiorni, Le saremo grati.
Sono una convinta sostenitrice del fatto che anche nelle situazioni più difficili e critiche , sia sempre possibile trovare una soluzione valida che tenga conto dei vari aspetti della questione, anche di quelli che sembrano i più contrastanti e dunque anche inconciliabili . Se esiste un punto fermo che accomuna tutti gli uomini e di cui , la storia dell’umanità seppur nelle sue spesso violente evoluzioni tragiche , dovrebbe senza mai esitare farsi carico , è quello di scongiurare ed evitare con tutte le sue forze non solo lo scatenarsi , ma anche quell’abominevole protrarsi di quello che rappresenta l’evento più anti umano , nonché disumano per eccellenza: la guerra .
Quali deterrenti migliori da prendere come esempio, se non quelli delle due guerre novecentesche che hanno segnato negativamente e inevitabilmente l’umanità, per credere una volta di più che le conseguenze devastanti di una guerra segnano in maniera indelebile la storia di un popolo , di una cultura, di una civiltà ?
Possibile che neanche gli scempi delle due guerre siano bastati a farcelo capire, tale che rimaniamo ancora ostinatamente ottusi di fronte alla crudeltà di una guerra ?
Costruire un argine contro questa deriva verso cui l’umanità naviga , è un dovere morale di chiunque abbia a cuore le sorti del mondo e di quello che saremo in grado di poter lasciare alle generazioni future . Se intervenire è un dovere , agire è una indiscutibile necessità .
Un popolo aggredito ha diritto a difendersi in armi
Lei giustamente scrive di costruire un argine contro le forze, tutte umane, che propendono, sempre nei millenni di storia, per la guerra. Ma, mi perdoni, non dà una ricetta che sarebbe oltremodo utile. Trovo che il suo intervento sia monco. Se può, ci aggiorni, Le saremo grati.
W il popolo Curdo
Uno dei tanti popoli a cui è preclusa la stessa esistenza dai potenti di turno. Ma una giustizia ci sarà, il TEMPO, almeno lo spero.
Gramellini, servo del potere. Hai rotto....
Dal suo primo libro mi è piaciuto, poi si è incistato alla RAI ed è divenuto insopportabile.
Viva KURDISTAN 🌹