Moneta (II): come, usando base monetaria, le banche creano M1 o M2
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- Опубліковано 18 гру 2024
- La seconda di una sequenza di tre pillole, spero elementari e comprensibili a tutti, su cosa diavolo sia la "Moneta" e come si crei.
Mi e' venuta piu' lunga di quanto volessi ma credo di aver chiarito perche' le bufale sovraniste sulla moneta creata dal nulla e data a prestito da dei cattivi mostri siano delle balle demenziali.
Sveglia, caffé e lezione a gratis: non è cosa da dare per scontata.
Mi sento proprio fortunato!
Grazie Michele, davvero grazie!
Grazie davvero professore per tutto il tempo che ci dedica!
Che bello tornare all'università dopo tanti anni (cambiando facoltà da ing. a economia) grazie prof!!
Grazie PROF, veramente molto chiaro.
ci ho messo un po' a capire chi fosse "Gonde" ma poi ho dovuto rimandare la visione del video perché ero piegato in due dal ridere. Grazie prof.
"Li ha in tasca Gonde"
Prof. non può fare queste cose a tradimento...sono morto dal ridere!! 🤣🤣🤣
Ottima lezione, come sempre! Grazie prof. Boldrin
Lezione a colazione, top!
Anche se non ho formazione economica (ma qualcosa capisco), la spiegazione è stata ottima!chiarissimo! Grazie Prof.!
Grazie per i suoi contributi. Lentamente prendo appunti e sto visionando in modo sistematico i suoi video
grazie mille, mi hai chiarito dei dubbi che avevo da un sacco di tempo, questi video servono come il pane !!!
Grazie Mille Prof. Boldrin. Spiegazione chiarissima. Continui così.
Ripassare è sempre importante. Grazie!
Bellissimo, grazie. Tra l’altro Si nota il piacere di insegnare.
Veramente molto chiaro e utile. Dovrebbe essere utilizzato per gli studenti delle superiori. Grazie Prof Boldrin
Grazie, professore. Lezioni chiarissime...sarebbero da mettere in prima serata a reti unificate.
Grazie di questi video esplicativi. Queste informazioni possono essere reperite in molti manuali di economia. Io critico questo sistema ma sono consapevole che per poterlo criticare bisogna conoscerlo. La trasmissione della politica monetaria non funziona bene per ragioni complesse ma voi economisti dovete affrontare questo problema in maniera piu seria. Penso che in ogni professione ci siano delle priorita e credo che questa si una priorita. Quella che viene definita economia "reale" sta soffrendo e i benefici degli aumenti di produttivita e dei processi di automazione si stanno concentrando nelle mani di una ristretta elite con una divisione sempre piu netta fra una piccola percentuale che detiene grandi capitali e larghe masse di cittadini a basso reddito.
Pausa pranzo a base di economia monetaria. Prof grazie di tutto!
Questo video mi sarebbe stato molto utile per preparare l'esame di macroeconomia qualche anno fa. Comunque un ripasso fa sempre bene.
Prof quando fa seguiti di video già pubblicati metta il link al video precedente nella descrizione, è un piccolo aiuto per restare sul pezzo ma può servire a diffondere i suoi video. Volendo si può abilitare anche il pulsante informazioni che appare nell'angolo in alto a destra del video e che rimanda a video scelti da lei, quindi possono essere episodi precedenti o video su tematiche analoghe
Il miglior video finora! (e anche il più didattico)
Video sempre chiari, continui così prof. Spero, prima o poi, in un video nel quale si indichino dei libri dai quali poter apprendere le basi di economia.
Per apprendere queste cose basta un manuale di macroeconomia, non sono un esperto ma per l'esame di politica economica ho usato "Macroeconomia, una prospettiva europea"
L'avevo adocchiato, magari in biblioteca nella mia università lo hanno
@@alessandro_proietti Per un manuale di base ti consiglierei Stigliz, Krugman o il sempreverde Samuelson
Complimenti per i suoi preziosi video!!
Bellissima lezione!!! E gratis!!!
Non ci annoia mai, Prof.!!!!
che spettacolo, mi sembrava di seguire una di quelle lezioni che facevano (le fanno ancora ?) alla Rai di notte molto tardi.... :)
"Annoiato con la mia faccia antipatica"? No, direi di no. Spero un giorno di poterla conoscere ma penso che, se accadrà, passerà parecchio tempo visto che sono solo al 1° anno (economia unipd)
Potrei ascoltare per ore!!
Lezione molto efficace. La diffonderò adeguatamente.
P.S.
Riscontro, dalla mia esperienza di ex bancario, che venti o trent' anni fa queste erano conoscenze "di base" e nessuno prestava attenzione ad eventuali stupidaggini sulla moneta.
Forse c'è una correlazione con il declino italico?
Io mi sono laureato nel 1996 e queste cose si studiavano ad Economia ;) 20/30 anni fa, lo Stato stabiliva il tasso a cui indebitarsi di solito leggermente inferiore all'inflazione attesa. Le banche nel loro interesse erano obbligate a sottoscrivere il debito dello Stato parzialmente e l'inoptato veniva sottoscritto dalla Banca Centrale. Le banche poi si preoccupavano di utilizzare quei titoli per farci sopra profitto, vendendoli ai propri clienti o scontandoli presso la banca centrale per poter svolgere la loro normale attività di intermediazione bancaria. Questo stimolava le transazioni i risparmi i depositi bancari che accantonata una riserva all'epoca era dell'8% mi sembra, potevano poi essere utilizzati per concedere prestiti ad imprese e famiglie. Oggi il sistema è diverso ma i meccanismi sono gli stessi.
Vito Carlucci Io mi occupo di rischi finanziari. Immettere moneta ci ha salvati tutti dopo il fallimento di lehman Brothers. M*V=P*Q crollata la fiducia e la velocità di circolazione della moneta V hanno dovuto immettere moneta M. Non è aumentata l’inflazione P ma la quantità prodotta Q facendo risalire il tasso di utilizzo dei fattori produttivi. Il crollo della produzione è stato recuperato tranne in Italia. Se pensi che io menta riguardati questo video di Boldrin quando spiega la creazione di moneta della FED post Lehman Brothers. Siamo arrivati a 4000miliardi che stanno scendendo in America.
@@vitocarlucci809 io 35 , ora in esodo
Vito Carlucci :) Intellettualmente ci prendono per il culo usando in senso negativo le parole SOVRANISMO E POPULISMO. SOVRANITÀ E POPOLO sono concetti fondamentali sanciti costituzionalmente. Si vada a vedere il mio video su come dovrebbe funzionare uno Stato. Immagini uno Stato che non facesse debito, dopo aver visto fino alla fine come dovrebbe funzionare un sistema economico e mi dica secondo Lei cosa dovrebbe comprarsi BCE sul mercato secondario per immettere moneta e soprattutto mi spieghi quando secondo lei dovrebbe intervenire immettendo moneta. Mi spieghi poi, senza debito pubblico chi dovrebbe realizzare le infrastrutture del Paese. Secondo lei ha senso far pagare il 4% ai cittadini su un debito che usato per immettere moneta e stimolare le transazioni serve a creare risparmi, depositi bancari, prestiti e poi altri risparmi, depositi ed altri prestiti in base al moltiplicatore dei depositi nell’interesse delle banche?
Più limpido dell'acqua di sorgente: esemplare! Grazie davvero
Spiegazioni chiarissime e piacevoli, vorrei avere lei al posto di quel cadavere del mio professore universitario
Eccezzionale prof. Grazie
Ci fossero più docenti di questo spessore sarebbe un mondo incredibilmente migliore
Grazie a queste lezioni posso rispondere a tono a un amico fautore divulgatore e impaginatore del libretto giallo "L'economia spiegata facile".
Seguo spesso le sue lezioni. Molto interessanti. Ad equal modo seguo lezioni o dibattiti di altri economisti. Una cosa ancora pero non mi e' ancora chiara: A) ha ben detto che negli ultimi 10 anni con i QE il circolante e' quasi quadruplicato B) ha detto inoltre che a fronte di forte immissione di circolante ci dovrebbe essere una spinta inflattiva (ma non c'e stata) C) di contro l'emissione di circolante dovrebbe aumentare l'occupazione (ma anche in questo caso almeno per l'italia non s'e' vista, negli usa si). D) visto l'esempio semplice che ha fatto sulla banca mi sorge un dubbio e qui la domanda: non e' che la banca (le banche in generale) drenino il circolante dall'economia reale girandolo in acquisti obbligazionari o in generale esclusivamnte sul mercato finaziario togliendo cosi la possibilita di far il prestito al sig. Mario? Non avendo quegli 80 il sig. Mario non potrebbe assumere Luigi e Luigi non potrebbe spendere ( quindi + circolante ma non + occupazione e + inflazione)
Ma perche' scrive cose che non ho detto? Che gusto ci trova mentire in pubblico? Anonimato?
Non ho detto A) (base monetaria >> circolante che e' raddoppiato non quadruplicato)
Non ho detto B), punto
Non mi sono nemmeno sognato di dire una stronzata come C). Ma dove le trova queste idiozie?
Non capisco nemmeno cosa voglia dire D). Si rende conto o no che una banca che si riempie di circolante per non prestare non riesce a guadagnare nulla??? La banca guadagna se presta (bene). Con il circolante al meglio sta ferma, in genere muore perche' non guadagna NULLA.
Invito a PENSARE prima di scrivere lunghi commenti privi di senso solo perche' si e' anonimi.
@@MicheleBoldrin Egregio prof. Boldrin, il mio non voleva essere un commento polemico e mi scuso per eventuali inasatezze nell'esposizione. L'aver un account con nome diverso dal proprio non sempre vuol esser un nascondersi. Se questo vuol essere una descriminante non ho problemi a comunicarle il vero nome cognome in anagrafica (Luca Stefenon per inciso). Pur avendo una formazione economica universitaria non ho inoltre problemi ad ammettere le mie ignoranze in materia ma cerco di informarmi seguendo, anche, le sue interessanti lezioni e approfondimenti. Partendo dalla mia precedente esposizione, forse inesatta, i miei dubbi (che riprendo dai miei testi e insegnamenti universitari che capisco possano essere anche di parte e/o non aggiornati) : ad un aumento del circolante, tendenzialmente, non dovrebbe corrispondere una spinta inflattiva? Pareticamente non dovrebbe esserci una spinta occupazionale? E ultima: se con l'aumento del circolante non si hanno ne una ne l'altra non e' che la moneta immessa abbia trovato impiego in situazioni che non prevedano spinte inflattive e/o occupazionali? Scusi la banalita delle domande ma una sua risposta mi sarebbe utile per togliermi alcuni dubbi.
Per inciso e forse avro frainteso ma: A) al minuto 7:16 dice che la base monetaria e' passata da 900 miliardi a 4000 quindi se non ho capito male e' piu che qudruplicata non solo raddoppiata. B) in merito all'inflazione minuto 5:51 dice al posto di pagare 100 pagero' 200/300 queste sono le situazioni in cui si crea inflazione. C) in merito alla disoccupazione lei vero non ne ha fatto menzione ma mi rifacevo ad alcuni studi nello specifico alle leggi di Okun e alla curva Phillips: un espansione monetaria porta ad una crescita della produzione, la maggior crescita della produzione diminuisce la disoccupazione (okun) la minor disoccupazione aumenta l'inflazione (phillips). E da questo la mia domanda finale sul perche non succede e se questo non sia dovuto al fatto che il circolante effettivamnte immesso non di sia "fermato" nelle banche senza attivare okun e phillips. In una situazione come quella attuale che vede tassi euribor e irs ai minimi, con mutui a tassi irrisori (quindi con poco guadagno per le banche) e la possibilita di aver rwndimenti piu alti da titoli pressoche senza rischio come i titoli di stato rispetto ai rendimenti sui mutui a privati che son piu rischiosi rispetto a quelli statali mi porta al dubbio che si stia drenando il circolante dall'economia reale. Son sicuramnte ignorante in materia, per questo mi permetto di chiedere
@@lukasboccaccio4153 Se posso, senza pretesa di completezza nè di autorevolezza, ti dò una dritta in merito, così poi approfondisci se vuoi:
- più moneta, più inflazione: è una dinamica verificata qualora la moneta sia immessa nell'economia ed essa non riparta a stretto giro, ma se
la moneta stagna nelle banche perchè queste non la prestano allora tale nesso causale viene meno.
Le banche non è che non la prestano perchè rappresentino il male assoluto (investendola in obbligazioni? Sul secondario? Quindi facendola girare
nell'economia reale... i presupposti del complotto si tolgono da soli) o perchè son sceme, ma semplicemente perchè la situazione REALE non consente investimenti proficui e le regole della tutela del risparmio giustamente ingessano i margini di manovra delle banche portando a circoli viziosi in questi frangenti.
Concentriamoci sull'Italia: in pratica non sono pervenuti alle nostre Anagrafi dei Guglielmi Cancello almeno dagli ultimi 30/40 anni, con progetti WOW su cui investire, inoltre il nostro Paese non raggranella molta credibilità (come potrebbe con un sistema giuridico ballerino e inverosimilmente complicato, con un mercato del lavoro non all'avanguardia, e con la sua cronica volatilità politica?), nè sembra che si sia già instaurato un meccanismo serio di aumento della produttività del nostro sistema imprese tale da attirare eventuali capitali.
Ci si barcamena sia a livello infrastrutturale sia a livello micro, salvo poche ma ancora validissime eccezioni.
Credo che, per fortuna o per sfortuna, non proprio in ossequio al proprio mandato istituzionale monotematico, il QE sia servito alla BCE più che altro a dare un messaggio chiaro ai mercati circa la solvibilità e la "stabilità" del sistema di indebitamento pubblico dei paesi UE più "incasinati", non tanto per far abbassare un tasso di base già basso.
E' un presupposto cioè differente da quello contemplato nella teoria della monetary policy standard a cui ti rifai.
- il fatto che la politica monetaria espansiva stimoli il PIL via aumento degli investimenti (tramite i) è fondamentalmente una ricetta che funziona se adottata nel contesto teoretico da cui la si deriva (sistemi sotto-occupati in cui c'è sèazop affinchè la crescita di oggi alimenti aspettative di crescita futura) e l'Italia, o altri paesi occidentali, oggi non sono economie proprio male-occupate in cui, ad esempio, le potenzialità sono là fuori ma c'è una crisi sistemica che inibisce il matching tra domanda e offerta di lavoro e quindi non s'innesca la macchina. E' proprio che manca (o sembra mancare) ogni qualsivoglia seria "piattaforma di lancio".
Un mondo consumistico in cui si insegue l'aumento del PIL a suon di fuochi di paglia veicolati dal marketing massificato, non è un sistema che davvero crea ricchezza "ingegneristica" nel breve periodo (per contro crea tanti cultori del vuoto esistenziale e cerebrale a quanto pare!) nè crea ricchezza "economica" nel medio/lungo periodo, ovvero un'ottimale allocazione di risorse ed una equa e lungimirante redisitribuzione (Stato) dei redditi prodotti, magari con un'attenziona ormai IMPRESCINDIBILE alla sostenibilità ecologica...
Ecco che quindi ciò che dici non è sbagliato in assoluto ma semplicemente è contraddetto dai dati reali e non conforme alla logica se ed in quanto applicato ad un contesto come quello di questa crisi che non è la crisi dei manuali del prim'anno dove, unitamente al moltiplicatore della domanda, si insegna sostanzialmente LO KEYNES (hahaha regà concedetemi una fusarata dai xd).
- curva di Phillips: qui è un discorso che ha senso nel breve periodo, valevole finchè permane una rigidità di adattamento del sistema produttivo (capitale) rispetto alla domanda aggregata per consumi... detto ciò in effetti si è sempre preferito tenere bassa l'inflazione (da domanda e peggio ancora quella importata ovviamente) per via dei danni che essa comporta, indossando, per leggere il mondo, anche gli occhiali di questa teoria (politiche anticicliche non di risparmio ma di mero raffreddamento dell'AD); inoltre (con tema di smentita da chi ne sa di più) potrei dirti che in un orizzonte temporale come quello che interessa la stagnazione italiana, ove rilevano l'accumulazione di capitale e l'innovazione, è chiaro che ciò di cui si dovrebbe discutere non è il legame tra salari, inflazione e disoccupazione bensì di metodi di rinnovamento intrinseco della nostra scocietà (semplificazioni legislative, investimenti in ricerca e tecnologia, riforme istituzionali per renderci una democrazia più efficace e moderna, politiche di vero sostegno ai deboli nelle fasi di riconversione produttiva, riequilibrio spesa sociale, problema immigrazione ma non su un orizzonte temporale dettato dai twit su internet...).
Poi su cosa, come e perchè ovviamente ciascuno la vede in base alla propria sensibilità, ma tecnicamente i punti che citavi credo fossero
questi.
Recap: lungo vs breve periodo, contesto socio-economico delle politiche Keynesiane vs realtà attuale.
Credo che dirimendo queste tue comprensibili confusioni poi il video del Prof Boldrin ti apparirà (dato che hai scritto di aver studiato economia) un raro esempio di cristallina e sana divulgazione.
bye.
@@Altalex988 ho letto con attenzione la risposta e ti ringrazio, mi fa piacere aver stimoli su cui pensare.
Alcune considerazioni da ignorante che mi sfuggono:
BANCHE/ALLOCAZIONE DELLA MONETA: assodato che c'e stata un enorme immissione di moneta verso le banche e non verso l'economia reale concordo sul fatto che le banche non sono ne buone ne cattive ma allocano la moneta nel modo che ritengono piu proficuo/sicuro. Va da se che negli ultimi anni han trovato piu proficuo investire sul mercato finanziario e meno su imprese/famiglie non dando quindi spinte inflattive ma creando altresi bolle speculative. Mi domando: se il mercato bancario (seguendo le regole/leggi attualmente imposte) per anche giusta opportunita' economica non riesce a far fluire la moneta verso l'economia reale non sarebbe opportuno modificare tali regole/leggi/trattati per "spingere" tale flusso monetario? Scrivendo di modifiche di tali regole/leggi/trattati sto pensando al ritorno alla divisione fra banche commerciali e banche di investimento e/o al finanziamento diretto delle banche centrali ai soli investimenti pubblici e/o alla tassazione degli investimenti finanziari etc etc (magari ci saranno modi piu fini e/o diversi ma che vedono una qualche decisione politica di reindirizzamento del flusso monetario che, volendo, si potrebbe attuare).
ESPANSIONE MONETARIA/OCCUPAZIONE: ipotizzando un'espansione monetaria che permetta, attraverso le regole/trattati/leggi sucitate, un'allocazione monetaria che NON si fermi agli investimenti finanziari ma scorra verso l'economia reale mi sembra corretto affermare che anche in questo caso la moneta scivolerebbe comunque, nell'eurozona ma anche in tutti gli stati dell'unione europea, ovviamente verso le aziende piu produttive/sicure facendo aumentare in quelle di conseguenza occupazione e inflazione. E' altresi vero che ci si trova ad avere si una politica monetaria condivisa in zona euro ma non una condivisione paritetica dei rischi sui debiti creati da tale politica e, sopratutto, parlando di occupazione delle situazioni interne di dumping salariale e dumping fiscale fra i vari stati. Le aziende andranno quindi verso gli stati piu "efficienti" (salari e tasse piu basse) i capitali lo stesso. Ipotizzando quindi che si possa spingere la moneta euro verso l'economia reale questa andra comunque verso economie/stati con bassi salari e poche tasse. Penso che anche in questo caso sia necessario un intervento pubblico/politico: 1) cercando di parificare le politiche di rischio sul debito, le politiche fiscali, i salari minimi etc a livello europeo (visione europeista) 2) scindendo/eliminando la moneta euro e permettendo ad ogni stato di avere una politica monetaria autonoma che segua le politiche fiscali le caratteristiche produttive etc di ogni singolo stato (visione europeista). Se non si va in una o nell'altra parte e mantenendo questo ibrido a mio modo di vedere avremmo sempre e comunque una politica monetaria inefficiente che portera' comunque scompensazioni occupazionali e inflattivi fra i vari stati europei con spinte comunque verso la deflazione salariale. In merito a questa la Von der Layen ha ipotizzato l'introduzione di un salario minimo a livello europeo cosa che vedo molto utopistica visto che, a memoria, vede fra gli stati che l'hanno introdotto, una notevole forbice (mi sembra si vada da € 400 della romania a € 2000 del lussemburgo, trova una via di mezzo o porta tutti a 2000?)
In merito alle riforme per rendere l'italia piu produttiva nel medio lungo periodo non posso che concordare in toto ma rifacendomi a quanto scritto sopra dovrebbero essere riforme condivise a livello di eurozona se si vuole mantenere una politica monetaria comune mantenendo quindi una moneta unica. Se non parifichi le condizioni interne i capitali si muoveranno sempre verso dove trova piu convenienza. Esempio politiche fiscali: italia dovrebbe diminuire la presdione fiscali ma nel contempo irlanda, lussemburgo, olanda (per citarne 3) dovrebbero aumentarle parificandole agli altri
Tutta questa pappardella di parole per un solo dubbio (o alcuni dubbi) da un ignorante completo in materia monetaria ed economica: 1) non e' possibile che l'occupazione (e la conseguente domanda interna di beni/servizi) non cresca non solo per la mancanza di produttivita ma anche per l'inefficiente (dal punto di vista occupazionale) allocazionevdella moneta?
complimenti. é da 15 anni che sento la bufala del signoreggio....
Bravo. Grazie
Grazie Michele
Domanda: perché la banca centrale interviene acquistando titoli "rischiosi" per i "mercati" e gli investitori, se così facendo comunque genera inflazione che di fatto svalutano i capitali (o i risparmi) investiti?
Lo fa perché almeno così evita il crollo dei mercati? Lo fa tentando di mediare fra i due rischi?
Grazie.
Buongiorno prof. Boldrin, grazie alle sue spiegazioni ho capito come fa la BCE a creare la base monetaria. Ho invece poca chiarezza sul rischio che corrono le banche nel fare prestiti avventatamente concessi. Finora ho solo potuto constatare che in realtà tale rischio è corso dai cittadini in quanto contribuenti e dai clienti delle banche. Come spiega questa contraddizione?
Sempre molto interessante. La parte in cui spiega le varie forme di M e la Riserva è stata pubblicata?
@Michele Boldrin prof., scusi, ma non ho capito il passaggio a 8.50: in teoria, le banche centrali (che io sappia) possono anche prestare la moneta in alcuni tipi di operazioni (refinancing operations, ltro, marginal refinancing operations, ecc), e prestarla a tassi di interesse (il famoso signoraggio, che poi girano sui conti di tesoreria). Che poi, su questo, girino varie teorie del complotto l ho capito, ma non ho capito in che senso non sia vero che le banche centrali possono prestare moneta (pur dietro collaterale). Grazie, e mi scusi se la domanda fosse mal posta (probabilmente ho capito male io).
Se mi indica dove io ho detto che le banche centrali NON POSSONO prestare moneta a fronte di collaterale (cosa COMPLETAMENTE DIFFERENTE DALLE OPERAZIONI DI MERCATO APERTO CHE DESCRIVO) le rispondo. Siccome so di non averlo detto, attendo chiarimento.
@@MicheleBoldrin premessa: apprezzo molto tutti i suoi video e non voglio in alcun modo metterla in discussione (anche perché non ne avrei in alcun modo il diritto, dati il mio curriculum ed il suo). Tra il minuto 8:30 e 9:00 (più o meno) mi sembra di aver capito che lei accenni ad un mito MMT-sovranista sul fatto che la banca centrale presti la moneta ad un tasso di interesse; la mia domanda è su quel passaggio: non so cosa dicano quei folli, ma è scorretto affermare che (a volte) la banca centrale possa prestare moneta a tassi di interesse?
@@fabriziofer1994 Giustamente il Prof Boldrin ha descritto l'essenza della questione partendo da un punto di vista base e generale che fa capire le cose.
La tua curiosità attiene a questioni più operative che esulano da una spiegazione che mira al senso intimo della faccenda e che ineriscono al dettaglio (in questa sede inutile secondo me) dei meccanismi tecnico-bancari: la BCE come tutte le banche centrali presta sempre liquidità all'economia tramite le banche (attraverso operazioni principali che sono richieste standard e costano "poco" oppure tramite quelle marginali che sono richieste "di emergenza" e che quindi hanno un costo, per le banche, maggiore). E' questo costo il famoso tasso di sconto che poi attraverso il canale interbancario dei pronti contro termine e di altre operazioni finisce, a cascata, per influenzare i tassi dei mutui delle famiglie, degli investimenti delle imprese ecc. In questi casi è meglio forse sottolineare l'ovvio: non è che la BCE obblighi le banche o chicchesia a prendere a prestito la sua moneta: sono le banche che si relazionano in piena libertà ad essa (o vendendole titoli in cambio di moneta, o chiedendo moneta a prestito o al contrario depositando presso essa liquidità sotto forma di riserve).
Il tasso che la Bce applica poi, lungi quindi dall'essere un'estorsione unilaterale incontrollata, non è nemmeno un qualcosa di occulto o una rapina legalizzata di qualche potere altro, bensì è considerabile come un termometro dell'economia. Per dirla in modo metaforico è come un traduttore che ti consente di paragonare cose future a cose attuali e quindi ti dà un riferimento per scambiarle ed inoltre (qui sta il bello) il suo livello assoluto nominale e reale influenza in qualche modo questa stessa percezione intertemporale "incorporando" ad esempio promesse circa il livello dell'inflazione attesa: è il succo della politica monetaria istituzionale PUBBLICA (cioè col fine di perseguire l'interesse pubblico degli Stati a cui risponde e di cui fa parte essendone una promanazione amministrativa) che la BCE è chiamata ad adottare per statuto. Tanto per chiarezza, dato che certi finti esperti con le loro sparate senza ritegno raccontano ad arte sempre metà della verità, condendola con bugie più o meno eclatanti, completiamo il cerchio: sui c/c presso di essa invece è la BCE, come tutte le analoghe istituzioni, a pagare un interesse. Essa è la banca delle banche insomma : D
Prof quindi una banca crea prestiti solo nella misura in cui ha depositi e/o capitale a garantirla, giusto? Mettiamo il caso non abbia depositi, questa NON può prestare alcunché, giusto? Ho letto cose strane da un professore di Siena... ma forse sono io che non capisco abbastanza.
Grazie del suo tempo. Ho finalmente capito qualche cosa della moneta. Prima pensavo che ci fosse tanto circolante quanto oro in banca d’Italia
Minuto 14:20. Non vedo perché una banca, avendo necessità di circolante, dovrebbe preferire o trovare appealing lo scambio con la banca centrale di turno che emette moneta anziché rivendere le obbligazioni sul mercato, tout court: la seconda opzione è sempre a disposizione, per la prima bisogna aspettare che una bc 'stampi', no? Probabilmente il suo era solo un esempio pedagogico, quindi la follow up question sarebbe: è conveniente per le banche acquisire circolante dalla bc anziché dal mercato per via, magari, di costi inferiori nelle transazioni? Grazie, Lorenzo.
Dovrebbe capire che io non ho detto che DEVE, ma che puo'! Nulla di particolarmente pedagogico: il mercato e' sempre aperto e quando una banca vende titoli non sa se dall'altra parte c'e' X o Y. SE la BC ha DECISO di aumentare liquidita' ci potrebbe essere quella liquidita'. Molto semplice. I costi di transazione sono uguali sul mercato.
OK, tutto chiaro! Perdoni l'osservazione un po' da sprovveduto, grazie della pronta risposta.
grazie
Scusate potrei avere il link del video di byoblu con l'ex direttore di banca a cui fa riferimento il professore?
Buonasera Professore, dato che nei corsi di dottorato e laurea magistrale tenuti da lei, non ho trovato materiale didattico da studiare, ne volevo approfittare per chiedergli, umilmente, qualche consiglio bibliografico per andare ad approfondire tutto ciò di cui parla in queste tre pillole e del corso in inglese, sempre su questo canale.
La ringrazio
Grazie!
Buongiorno prof. Boldrini ma per coloro che hanno mutui e prestiti in euro nel caso dovesse essere introdotta di nuovo la lira che cosa accadrebbe?
Gentile prof. Boldrin, cosa succede se una attività comprata dalla BC perde valore o la società fallisce? La BC è costretta a ridurre le passività e quindi la moneta circolante?
Di certo deve ridurre le attivita'. Poi se ha capitale netto non deve certo ridurre la moneta disponibile. Per questo le banche centrali comprano solo, per regolamento esplicito, "carta" di altissima qualita' a bassisima probabilita' di default.
Michele Boldrin Le attività si ridurrebbero per la perdita di valore del titolo e in contropartita la BC dovrebbe ridurre le passività non le attività, no?
Sarebbe anche così gentile da dirmi da cosa è composto il patrimonio netto delle BC? Cioè chi sono i “soci” che versano i soldi in una BC?
@@danilobianco27 la mia risposta è completa. La rilegga. Se visita il sito di BCE trova anche risposta alle sue ulteriori domande.
Michele Boldrin ok, grazie mille per la disponibilità.
Keep up the good work 👍
Mi scusi professor Boldrin (scusi l'anonimato) ma lei dice che le banche centrali non impongono prestiti e che sono i privati ad accettare su base volontaria lo scambio con titoli che comunque non vengono accettati sul mercato reale per acquistare beni comuni, quindi a tutti gli effetti è cmq un imposizione, o sbaglio? Chiedo solo una spiegazione 😉
non capisco una cosa:se la banca centrale compra obbligazioni che poi vengono rimborsate,come faccio a creare nuova massa monetaria?
alla fine il sistema bancario ci guadagna sempre o no? metti denaro, guadagnano con gli interessi del prestito e i soldi prestati finiscono sempre nel sistema bancario in un modo o un'altro o sbaglio?
Salve, avrei una domanda: nel sistema fiat standard a riserva frazionaria (quello attuale) le banche private come fanno concretamente a "creare moneta"? Ho capito come funziona il sistema, ossia che se deposito 1000 - assumendo un coefficiente di riserva obbligatoria del 10% - la banca ne presta 900 e quei 900 sono una nuova "moneta"; ma in realtà tutto ciò è un trucco contabile che viene scoperto una volta che quello che ha depositato 1000 vuole indietro il suo deposito. La mia domanda è: da dove escono questi 900 in più, dalla macchina da stampa della banca centrale oppure rimangono un trucco contabile?
Non c'è nessun trucco contabile e, so che suona molto strano sentirlo per la prima volta, ma quei soldi potrebbero anche non venir mai stampati. Partiamo dall'inizio. Abbiamo guadagnato 1000 euro. Ora possiamo decidere cosa farne. Una parte ci serve perché la vogliamo spendere direttamente e ce la facciamo dare in contante, che è la cosiddetta base monetaria (o M0), ovvero ciò con cui noi possiamo pagare letteralmente tutto e che per legge le persone sono obbligate ad accettare in pagamento di un bene; l'altra parte per ora non ci serve: potremmo ritirarla sempre in contante, ma dopo un po' potrebbe essere scomodo e rischioso avere tutte quelle banconote in casa. Allora si decide di versarli in banca, magari glielo diamo direttamente i contanti, magari ci facciamo intestare la cifra direttamente lì e poi contiamo di usarla quando ci servirà, attraverso uno strumento come il bancomat (che fa parte dei cosiddetti depositi a vista, che insieme alla M0 è la cosiddetta M1) oppure pagando con una cambiale (che rappresenta i depositi a breve e costituisce insieme alla M1 la cosiddetta M2) Ora, nel momento in cui quei soldi entrano in banca, questi non ci rimangono fermi ed immobili aspettando che li si vada a ritirare. La banca, perché questo è il suo lavoro, li presta. Quindi, nel momento in cui li depositi questi vanno iscritti nello stato patrimoniale della banca sotto il passivo, rispettivamente sotto la dicitura "depositi" o simile. Dall'altra parte però quei soldi devono essere iscritti anche nell'attivo dello stato patrimoniale della banca: se questa non lo vuole utilizzare andranno sotto la voce riserve e resteranno fermi lì in attesa che qualcuno li ritiri (il famoso 10% di prima); più verosimilmente però quei soldi verranno investiti. Come? Dipende dalla banca: potrebbe darli per dei mutui, comprarci titoli di stato azioni e via dicendo. Quindi non tutti i soldi che vengono depositati in una banca vi rimangono. Però nella banca c'è sempre un valore equivalente ai soldi che gli sono stati dati. Come? Proprio sotto forma di questi titoli prestiti o azioni. Che succede quindi quando vogliamo dei contanti? Semplice: la banca o li attinge dalle riserve (che sono calcolate appositamente per poter far fronte alla richiesta di contante) oppure, se per qualche motivo inatteso necessita di più contante del solito, vende i suoi titoli (alla banca centrale, ma volendo anche ad altre banche) in cambio di contante che gira a te. Però non sempre paghiamo con il contante, ma sempre più spesso capita di pagare con bancomat, cambiali e simili. Ecco questi sono un esempio di moneta fiduciaria. Fiduciaria perché? Perché si basa sulla fiducia di chi la accetta di vedersi corrisposto in cambio di quello che è una promessa di pagamento dei soldi che potrà ritirare e riutilizzare in futuro per spendere. Basti pensare ad un assegno: lo si può accettare in pagamento, ma potrebbe tranquillamente capitare che chi ha pagato non avesse a disposizione la cifra che ha speso, oppure abbia scritto un nome falso. Allo stesso modo quando si paga con il bancomat ci si fida del fatto che ci verranno accreditati dei soldi sul conto corrente con cui in futuro potremo pagare. E questi tipi di pagamento potrebbero non essere mai convertiti in moneta, ma potresti tranquillamente continuare a pagare pur avendo disponibilità economica, anche senza non usare mai i contanti, oppure potresti ritirarli tutti non appena ti sono stati girati. In generale la base monetaria, o più semplicemente il contante, è sempre più piccolo della moneta che circola. Non a caso la prima, chiamata M0, è ricompresa in tutte le altre (M1, M2, ecc...). La differenza tra di loro è il loro grado di liquidità, ovvero entro quando puoi entrare in possesso della cifra pattuita. Con il bancomat per esempio ci potrebbe volere qualche giorno per problemi tecnici, con l'assegno dovresti andare in banca e così via. Esistono anche "monete", l'M3, che comprendono titoli a breve scadenza, che quindi possono richiedere anche qualche mese. Ultimo importantissimo appunto. L'uso di queste monete non è mai un artificio contabile, mai. E questo perché a fronte di ogni euro che entra o esce dalla banca c'è un corrispettivo reale dietro: può essere sotto forma di soldi, di azioni o di titoli o perfino di case, ma c'è. E, come in ogni stato patrimoniale, questo corrispettivo ha al suo interno un elemento di incertezza, seppur minimo. Certo, c'è una bella differenza tra investire tutto il patrimonio di una banca in azioni di una società sconosciuta nata qualche giorno prima o tra averli equamente distribuiti tra titoli di stato, azioni, mutui e riserve, ma è intrinseco in qualunque stato patrimoniale che vi sia un elemento di errore. Infatti gli interessi bancari sono funzionali a tenere sotto controllo questo rischio ed a mantenere uno stato patrimoniale sano. Inoltre, l'esempio che porti è un caso letteralmente limite. Le riserve delle banche, nonché l'entità dei loro investimenti e della loro durata, sono calibrate appositamente per soddisfare sempre la richiesta di moneta da parte dei depositanti. L'unica situazione in cui può verificarsi quello che dici è quella del panico bancario, quella cioé in cui si teme che non sia possibile riavere indietro i propri soldi. Pertanto c'è un afflusso enorme agli sportelli, di molto superiore alla media, le riserve non sono sufficienti e la banca deve cominciare a vendere titoli per far fronte alla richiesta, finché, se il panico è esagerato e i prelievi continuano, la banca non si vedrà costretta a vendere anche alcuni titoli di credito o a richiamarli indietro prima del previsto. Morale: la banca fallisce, anche se aveva dei creditori che l'avrebbero pagata a tempo debito e delle riserve proporzionate alla normale richiesta di contante. E la cosa più interessante da sapere è che il panico bancario è completamente ingiustificato da parte dei depositanti. Il primo motivo è che, in caso di fallimento di una banca, i depositati sono letteralmente gli ultimi ai quali si dirà che non è possibile ridare i soldi, prima di loro ci sono gli azionisti della banca e molti altri che vi hanno investito o che hanno dei debiti nei suoi confronti. Il secondo è che i depositi poco sopra i 100.000 euro sono assicurati per intero, o almeno per il 90%, da un fondo interbancario proprio per evitare che i depositanti rischino di perderli. In conclusione non c'è alcun trucco contabile dietro e non tutta la moneta che circola ha un suo corrispettivo in contante, ma ha sempre un suo corrispettivo in garanzia reale.
@@auroramancinelli2102 Grazie mille per la spiegazione, anche se non era diretta a me. Mi è stata molto utile
@@federico9803
Felice di essere stata d'aiuto.
In tutto questo discorso solo una cosa non capisco. Se il QE prosegue a oltrenza, magari per anni (come nel caso della BCE) a ritmo di svariati miliardi di euro al mese, perchè mai le banche dovrebbero continuare ad accettare riserve in cambio di titoli all'infinito?
e chi ha detto che lo facciano? Infinito e' una parola grossa ...
A parte le cose strampalate che si sentono dire sulla moneta, resta comunque il FATTO che la banca centrale emette moneta come passività a fronte di titoli che detiene come attività SIGNIFICA (con parole diverse): la banca centrale compra dei titoli in un mercato pagandoli con la moneta che emette. Che significa (lo ripeto ancora con altre parole): la banca centrale stampa la moneta e la da in cambio di titoli. Ripeto lo stesso concetto un'ultima volta in modo brutale: la banca centrale si stampa da sola la moneta e ci si compra dei titoli. Morale della favola: non è che dicendola con un linguaggio più soft il risultato cambi.... Che poi tutto questo funzioni, Dio solo sa perché. In effetti nessuno ha progettato questo protocollo per l'emissione della moneta. Credo che sia una trasformazione naturale che è iniziata ai tempi in cui la moneta aveva un sottostante , l'oro, ma che poi pian piano si è modificata quando si è visto che anche dei titoli potevano essere accettati in cambio di oro. Per il venditore di titoli, lo scambio con la moneta è divenuto pian piano uno scambio con oro-equivalente, e successivamente con un 'valore' equivalente associato alla moneta reminiscente dell'oro.
la fa prof una lezione sul modello di Shapiro - Stiglitz?
Fra le passività la banca centrale ha la moneta emessa, e fra le attività, oltre ai titoli(come dice il Professore in questa pillola) può avere anche palazzi oppure oro, giusto? Non può però avere beni e servizi, come sottolineava il Professsore nel primo episodio di questa serie. La ragione per cui non può avere beni e servizi è che questi non sono durevoli e non potrebbero quindi fungere da contropartita?
Cioè, se ho capito bene, correggetemi se sbaglio, la banca centrale da ad un privato delle banconote che ha stampato, e che non valgono nulla perché sono solo pezzi di carta ovviamente. Come contropartita di quelle banconote si mette nel suo stato patrimoniale dei titoli, o dei palazzi, o dell'oro, che ha acquistato con la moneta emessa e che sono beni durevoli. Così che, ipoteticamente, un privato potrebbe un giorno presentarsi alla banca centrale con le sue banconote, darle alla banca e chiedere in cambio la parte corrispettiva dello stato patrimoniale della banca per quelle banconote(cioè palazzi, titoli, oppure oro). In questo modo quelle banconote non solo pezzi di carta ma hanno un valore effettivo alle spalle. Giusto?
E come contropartita della moneta emessa non potrebbero esserci beni e servizi perché questi non sono durevoli, e quindi se, mettiamo caso, una banca centrale stampasse moneta per acquistare dal mondo del privato 1000 chili di pomodori il privato poi, dopo (ad esempio) 6 mesi non potrebbe tornare dalla banca centrale munito di moneta e chiedere di avere la sua quota di pomodori in cambio, perché quei 1000 chili di pomodori che la banca centrale comprò 6 mesi prima adesso saranno stati consumati o andati a male. Quindi la moneta creata per comprare quei pomodori, a differenza di quella creata per comprare titoli, o palazzi, non avrebbe niente a fronte come valore reale. Può avere un senso? È per questo che nelle banconote prima trovavamo scritto "pagabili a vista al portatore"? Perché in teoria se un cittadino si presentasse alla banca centrale con le sue banconote in mano dovrebbe avere diritto ad accedere alla quota di stato patrimoniale della banca( titoli, palazzi, oro) corrispondente a quelle banconote?
E i beni e servizi, essendo non durevoli, non possono ricropire questo ruolo.
È giusto? Per favore rispondetemi senza essere (troppo) rudi se ho scritto bischerate, non ho studiato economia né alle superiori né all'università e sto cercando di capire come funzionano queste cose guardando i video del Professor Boldrin. Grazie a chi legge.
Ps: ovviamente nessun cittadino si presenta alla banca centrale con in mano delle banconote per averne in cambio titoli, oppure oro. Ma questo non avviene perché c'è fiducia, giusto? Perché il cittadino ha fiducia che quella moneta che ha in mano valga qualcosa e continuerà a valere qualcosa anche domani. Vi chiedo di nuovo conferma.
grazie per la lezione, molto chiara. però rimango confuso se lo confronto con quanto si dice ad esempio qui www.bankofengland.co.uk/quarterly-bulletin/2014/q1/money-creation-in-the-modern-economy in un articolo della bank of england, dove mi pare proprio che dicano che le banche creano prestiti sotto forma di depositi anche a fronte di soldi che non hanno. può chiarire come le due cose si "parlano"?
Puoi fare copia ed incolla del punto dove, secondo te, tale affermazione viene fatta? Perche'la frase "le banche creano prestiti sotto forma di depositi anche a fronte di soldi che non hanno" non puo' essere corretta.
@@MicheleBoldrin "Commercial banks create money, in the form of bank deposits, by making new loans. When a bank makes a loan, for example to someone taking out a mortgage to buy a house, it does not typically do so by giving them thousands of pounds worth of banknotes. Instead, it credits their bank account with a bank deposit of the size of the mortgage. At that moment, new money is created. For this reason, some economists have referred to bank deposits as ‘fountain pen money’, created at the stroke of bankers’ pens when they approve loans." e
"both sides of the commercial banking sector’s balance sheet increase as new money and loans are created"
Sembra proprio che l'idea sia che non è un attivo (soldi) che diventa un altro attivo (il prestito), ma si creano un nuovo attivo (il prestito) e un nuovo passivo (il deposito), in questo modo espandendo il balance sheet
O lei non capisce l'inglese o lei non capisce e basta. Quanto leii cita e' ESATTAMENTE uguale a quello che mostro negli esempi fatti con lo stato patrimoniale della banca privata nel video. La sua frase in italiano prova che lei non sa cosa dice, e' perfettamente insensata. Studi ancora e riprovi.
@@MicheleBoldrin credo di capire bene l'inglese, quindi evidentemente non ho capito il ragionamento. provo a riguardarlo. grazie
ok, credo di aver capito il punto. Nell'esempio che fai qui nel video il prestito viene erogato in circolante e quindi l'attivo-circolante diventa attivo-prestito, poi - dopo vari giri - questo circolante viene ridepositato in banca, creando un attivo-circolante e un passivo-deposito, quindi l'effetto netto è un'espansione del balance-sheet. Nell'esempio dell'articolo invece, il prestito viene erogato direttamente come deposito, quindi c'è immediatamente l'espansione del balance-sheet. Poi questo deposito potrà essere girato ad altri (tutto o in parte) in pagamento di beni e servizi.
Quindi l'unica differenza tra l'esempio di questo video e quello dell'articolo che cito è che nel secondo non si parla mai di circolante, per cui avevo dedotto che una banca potesse fare il prestito anche senza avercelo, quel circolante
ottimo!
Prof, scusi, ma tempo fa lessi un paper di Bank of England " Money creation in the modern economy" dove si spiegava che le banche commerciali hanno in effetti la capacità di creare nuova moneta, accreditando sul deposito di un richiedente prestito una somma equivalente al prestito richiesto. Forse ho capito male quindi, potrebbe spiegarlo per cortesia?
PS Non sono un seguace del crostarolo, lo giuro😂sono solo confuso
Non e' forse quello che avviene nel video quando la banca emette un prestito che poi viene depositato presso la stessa? Quale parte non ti torno?
Michele Boldrin Ah ok, mi ero perso quella parte. Grazie mille per la pazienza!
Bravissimo
ma la terza pillola?
numero 1
quando la BCE compra un titolo di stato italiano, poi percepisce i relativi interessi, che sono moneta ovviamente, interessi che vengono distribuiti come utili alle banche nazionali in proporzione alla loro partecipazione al capitale di BCE. Con questo meccanismo, la germania drena denaro dagli altri stati per il semplice fatto che i suoi titoli rendono zero o meno di zero e quelli dei paesi periferici invece un interesse netto notevole. Se invece la Banca d'Italia fosse del Tesoro e li comprasse lei i titoli di stato, allora l'interesse percepito sarebbe restituito integralmente allo stato.
Il fatto che la vendita di titoli alla Banca Centrale è volontaria non è un limite al suo operato. È ovvio che ad un prezzo alto chiunque voglia vendere, e la BC non ha limiti al prezzo che può offrire.
Nell'esempio, dopo la creazione di moneta, dici che “c'è più capacità di acquisto”, ma in realtà la capacità di acquisto nella società rimane la stessa, solo che si sposta artificialmente dai risparmiatori verso i mutuari aumentando il rischio di cattivi investimenti.
Tornando al video precedente “Moneta (I)”:
Sì, la BC può creare moneta dal nulla fino ad appropriarsi di tutta la ricchezza del paese.
L'acquisto di titoli a fronte della moneta emessa non è infatti una garanzia di alcun tipo o un freno all'operato della Banca. Lo stato può emettere tutte le obbligazioni che vuole, e la BC può acquistarne senza limiti sottraendo potere d'acquisto ai cittadini. Il fatto che all'emissione di moneta debba corrispondere un attivo è solo un meccanismo formale. L'attivo sul bilancio non pone limiti all'emissione di moneta, che è totalmente arbitraria. Stampare con o senza acquistare titoli a fronte, è uguale in termini di potere e arbitrio della BC.
PS
Grazie davvero per i video e per gli articoli che seguo sempre con la massima attenzione e stima!
Puoi tu obbligare il tuo vicino a venderti la sua auto ? Nemmeno a Cuba, inoltre la BC non può comprare fuori mercato ( non fa il prezzo ).
@@alexverdier5392 La BC agendo sul mercato, al prezzo di mercato, può comprare tutto senza alcuna limitazione, con le ovvie conseguenze paradossali. Il prezzo di mercato è dato dall'incontro tra domanda e offerta. La BC, comprando sul mercato, contribuisce a fare il prezzo. Faccio un esempio: se la BC compra titoli di stato i rendimenti dei medesimi scendono perchè la domanda supera l'offerta.
@@Luther0Blissett giusto Luigi ogni players sul mercato muove il prezzo. Hai ragione, Buona serata.
Signor Milardi, grazie per la stima ma ascolti di nuovo. Ha una enorme confusione in testa. Le cose che scrive sono prive di senso, Incommentabili.
@@MicheleBoldrin Confido nella pazienza di qualche collega o allievo che mi aiuti a capire dove sbaglio a beneficio di tutti. :-)
Come sarebbe a dire che nessuno paga interessi a nessuno? Lo stato emette un titolo di debito che è un prestito a tutti gli effetti e paga le cedole a chi lo detiene, in questo caso la Banca Centrale.. C'è una voce del Bilancio Statale che sono gli interessi sul debito. Come sarebbe a dire che nessuno paga interessi a nessuno?
Su youtube sono pubblicate lezioni del prof Sdogati(MIP) su come le banche fanno credito. In tali video si spiega il meccanismo dello scoperto di conto , che permette un credito pari a 40 volte i depositi dei clienti. In questa pillola non emerge tale meccanismo!
Hai ragione poi bisogna dire che se la persona perde i soldi, i soldi girano e ritornano. Facciamo che la banca presta ha 100 presta 60 adesso che li ha prestato ha 40, poi la persona a cui si è prestata i soldi li perde compenso cose inutile con cui non riuscirà a restituire il debito alla fine che succede, i soldi girano girano girano vanno in banca 60, però la banca ha 40 visto che gli altri soldi da precendente prestito li ha perso, facendo i calcoli succede questo.
Banca ha 100 presta 60, rimane 40 ( cosa che il prof non ha messo-modificato il deposito nel momento del presto) i soldi girano ed arrivano 60 alla banca, 40 di deposito + 60 ritornai grazie al giro che fa la banconota= 100 e quindi i soldi non aumentati qui semplicemente non si spiegato perché quando si è fatto il prestito la banca non ha tolto dei soldi dal suo attivo o comunque dal suo capitale circolante, ecco qua si è fatto dei prestiti senza togliere soldi dal capitale di soldi della banca, o comunque non si è spiegato bene il motivo di questa cosa. Forse nel terzo video lo spiega
Ma il Professore non è neanche capace ci usare il tabulatore di word? E con excel come va?
8:46 come sarebbe a dire? I titoli di Stato si chiamano titoli del debito pubblico non per caso: il debito degli Stati europei corrisponde al credito delle banche (private) che hanno comprato quei titoli, che prevedono in sé un rendimento, cioè un interesse. I titoli hanno una scadenza, pertanto il denaro ricevuto dall'emittente è certamente in prestito, e va restituito con gli interessi. Come sarebbe a dire che non capisce da dove viene questa cosa? Lo dice lei stesso che gli Stati pagano degli interessi, 13:02
Al contrario di una vera Banca Centrale, la BCE non può finanziare direttamente gli Stati, deve comprare i titoli dalle banche private. Lei salta dalla BCE alla FED come se fossero la stessa cosa, ma non è esattamente così.
Lo Stato può incrementare i propri fondi senza bisogno di indebitarsi se crea ricchezza tramite le proprie imprese, ammesso che siano in attivo (ma se queste vengono privatizzate non può più farlo), o tassando le imprese private (ma se queste triangolano o spostano la sede legale in paradisi fiscali non può più farlo).
In sostanza, se lo Stato viene vieppiù privato dei mezzi per creare ricchezza, a fronte di esigenze di spesa che non diminuiscono (specialmente se la popolazione invecchia, va in pensione e si ammala), la crescita del debito è inevitabile.
Se poi aggiungiamo che le banche private che hanno speculato con strumenti di finanza creativa e correvano il rischio di dare il giro sono state salvate con denaro pubblico, ancora una volta in debito, abbiamo aggiunto un altro tassello.
In tempo di crisi, se lo Stato avesse ancora la libertà di creare denaro potrebbe finanziare allo scoperto nuove attività produttive generatrici di occupazione e di ricchezza, una ricchezza che - una volta creata - andrebbe a coprire quello scoperto che l'aveva generata. Ma con le regole dell'Unione Europea questo non si può più fare, c'è il mito (questo sí) del pareggio di bilancio duro e puro e svincolato da ogni contesto. Pertanto un paese in difficoltà economica viene costretto a programmi di austerità che di fatto ne contraggono il PIL e pertanto fanno esplodere il suo debito, trasformando quello che poteva essere un problema economico momentaneo in una crisi finanziaria permanente e senza altro sbocco se non quello della distruzione finale, vedasi la Grecia.
Come lei dice giustamente, la ricchezza non si crea dal nulla: c'è un equilibrio fa attivo e passivo. Bene, questo sistema è progettato per creare uno squilibrio strutturale indebitando il pubblico e arricchendo il privato. Pochi privati detengono una quota crescente della ricchezza, fino a giungere alle (s)proporzioni allucinanti attuali, e tutti gli altri sono indebitati, cioè privi di una reale libertà di azione. Altro che democrazia...
Grande spiegazione. Se i lemming non capiscono nemmeno così meglio andare su Marte
La Banca Centrale interviene sul mercato secondario influenzando con le sue politiche il livello dei tassi sul mercato secondario. Influenzando il secondario influenza indirettamente le emissioni sul mercato primario e quindi il tasso su mercato primario dei titoli di Stato. Credere che non ci sia un collegamento tra mercato secondario e primario è tipico di chi non ha studiato economia :) Il professore non si riferiva agli economisti che credono nella MMT raccontandola in modo diverso ma a chi nella MMT non ha studiato economia (premesso che io ho una visione differente e che per me lo Stato fa debito creando ricchezza nella nazione attraverso stimolo alle transazioni economiche, determinando la formazione di risparmio e depositi bancari, nell'interesse delle banche che poi fanno profitti sulle transazioni stimolate dallo Stato ed attraverso i prestiti bancari)
Paolo Nuzzolese I titoli del debito pubblico debbono servire a fare politica economica, non ad arricchire senza rischi il “rentier”. Il Giappone o l’America sarebbero così ricchi senza il debito pubblico? La domanda è retorica.
Gianluigi Calisesi Spiega tu per primo cosa vuoi dire perché io non l’ho capito. :)
Gianluigi Calisesi Io ho detto che l’Italia ha pagato invece dell1% il 4% sul debito pubblico. La scelta è stata presa politicamente da uno Stato Sovrano. Doveva arricchirci ma ci ha impoverito (parlo dell’Italia). Se quel differenziale derivante da tasse fosse stato lasciato ai cittadini (meno tasse) o usato per fare infrastrutture (vedi il mio video sullo Shinkansen) forse avremmo avuto risultati economici migliori. Questo modello di liberismo bancario finanziato dal costo dei debiti dello Stato mi sembra fallito e non credo di essere polemico o di avere detto nulla di sbagliato.
Gianluigi Calisesi Meno spesa pubblica e poche tasse, o molte tasse ed investimenti pubblici, sono scelte di politica economica che valuti con modelli econometrici. Gestire debiti pubblici come meri debiti privati, come negli ultimi 28 anni, per trasferire risorse al sistema bancario facendo pagare un costo salato di tasse ai cittadini, penso che come modello sia fallito. Rifletti su quello che dirà Boldrin parlando del ruolo giocato dalle riserve bancarie :) L’MMT dimentica il ruolo fondamentale del debito per intercettare risparmi sui depositi bancari e renderli produttivi. LA SEPARAZIONE BANCA CENTRALE STATI HA UN SENSO SOLO SE SI RITIENE CHE IL POPOLO SIA COMPOSTO ESCLUSIVAMENTE DA RITARDATI. CHI PARLA DI SOVRANISMI E POPULISMI crede che i cittadini siano tutti completamente deficienti. Io non lo voglio credere.
Boldrin, io ho un ottima opinione su di lei però se la Banca Centrale acquista obbligazioni con soldi creati dal nulla e su quelle obbligazioni chiede gli interessi, perché "eh beh le ha comprate". Non è proprio come mio cugino Mario che ha acquistato obbligazioni con soldi sudati. Facciamo così, io emetto a titolo d'esempio una moneta chiamata monetella, lei accetta a titolo d'esempio, di vendermi le obbligazioni a 10 anni della sua azienda e per 10 anni la sua azienda lavorerà sodo per pagare i debiti che voi avete a titolo d'esempio contratto verso di me che ho pagato in monetella creata dal nulla. A titolo d'esempio, ringrazio per il regalo perché io non lavoro, ottengo obbligazioni che metto in bilancio a valore nominale a prescindere dal prezzo di mercato, e senza far nulla, ottengo parte dei frutti del vostro lavoro per 10 anni, a titolo d'esempio
Io invece non avevo, prima di leggerti, altra opinione di te se non quella che sei un anonimo con un nomignolo pretenzioso assai.
DOPO averti letto concludo che sei anche un povero idiota (ma tanto tanto, credimi) e sei anche piuttosto arrogante.
PERO', siccome sono buono, ti offro di venire ad un microfono aperto nel prossimo futuro a spiegarmi come funziona questo tuo contorto argomento secondo cui la banca centrale si tiene i frutti del "nostro" lavoro.
Ah, ti anticipo un piccolo dettaglio: TUTTI i profitti netti delle banche centrali vengono trasferiti al conto corrente che il Tesoro tiene presso la banca centrale stessa.
Averla avuta all'università 30 annifa cazzo
Non ho tempo di vedere tutta la lezione. Da uno sguardo rapido mi sembra di capire che secondo la spiegazione del video la banca presta i depositi e vale il meccanismo della riserva frazionaria? Quindi la moneta bancaria in circolazione sarebbe uguale alla base monetaria emessa dalla banca centrale moltipliicate per 1/r? Con tutto il rispetto, la spiegazione mi sembra alquanto sempliicistica.
Ad esempio c'è un paper di Bank of England che sostiene che il moltiplicatore dei depositi non esiste perché l'offerta di moneta è "demand driven and credit determined" (come sostengono i Keynesiano). L'articolo si chiama Money Creation in a Modern Economy:
This article explains how the majority of money in the modern economy is created by commercial banks making loans.
Money creation in practice differs from some popular misconceptions - banks do not act simply
as intermediaries, lending out deposits that savers place with them, and nor do they ‘multiply up’
central bank money to create new loans and deposits.
Si ma il debito mondiale è superiore al Pil mondiale! è impagabile secondo la matematica finanziaria! Bisogna pareggiare tutti i debiti! (cit. del Borghi di turno)
Per capire come la deregolamentazione della funzione creditizia abbia condotto alla crisi dei mutui sub-prime del 2007, si segua il seguente percorso:
Come spiega giustamente il prof. Boldrin, la moneta creditizia viene creata dalle banche commerciali sulla base della moneta di banca centrale detenuta in riserva.
Ciò significa che quando un cittadino si reca in banca a chiedere ad es. 100mila Dollari/Euro per l'acquisto della casa, la banca non presta al cittadino i soldi in deposito dei suoi correntisti, bensì le banche erogano di fatto nuovi 100mila Dollari/Euro di moneta creditizia aggiunta ex-novo alla base monetaria già circolante, soldi che poi rientrano indietro alle banche con l’aggiunta degli interessi, laddove però, si badi, la quantità di soldi creata è sempre inferiore a quella che dovrà essere restituita (ergo, i prestiti sono tutti matematicamente irrisolvibili).
L’unico limite alla creazione di nuovo denaro (oltre a quello stabilito nelle regole che definiscono il coefficiente di moltiplicazione della base monetaria effettiva detenuta in riserva) è rappresentato dal fatto che se il prenditore del mutuo NON restituisce i soldi, la banca accusa una sofferenza che dovrebbe pagare di tasca propria.
Ebbene:
Il limite è stato raggirato nel momento in cui le banche (in seguito ad una delle solite riforme liberiste) hanno potuto cartolarizzare e rivendere i loro mutui a terzi:
significa che se un prenditore del mutuo NON restituiva il prestito, NON ci rimetteva più la banca, ma coloro che avevano acquistato i mutui impacchettati sotto forma di prodotti finanziari.
In sostanza le banche con la possibilità di cartolarizzare i mutui, si sono trovate in una posizione strategica che le ha consentito di erogare moneta creditizia “all'infinito” per ricavare interessi, parcelle e commissioni, “pressochè infiniti”.
Infiniti fino a che la bolla non è arrivata al suo apice, ed è esplosa.
A quel punto il sistema si è ritrovato inondato da infiniti soldi creditizi che non potevano più fisiologicamente essere restituiti.
In un primo momento in Europa sono stati chiamati gli Stati a porre rimedio ai vuoti monetari causati dalle banche (in particolar modo banche francesi e tedesche colpevoli di avere erogato incautamente tonnellate di crediti a Nazioni considerate sub-prime come Grecia e/o Portogallo).
Poi quando gli Stati sono arrivati a svenarsi, la BCE è intervenuta col famoso "Whatever it takes" di Draghi del 2012 per stampare tutto il denaro necessario, ATTENZIONE: tutto denaro stampato ex-novo rigorosamente dal nulla.
E' il Quantitative Easyng.
Solo che i soldi del QE, invece che andare direttamente in mano agli Stati come rimborso dei danni subiti, sono stati messi nelle mani delle banche.
E cosa hanno fatto poi le banche con quei soldi?
Hanno speculato sui Titoli di Stato delle Nazioni che si erano esposte per salvare le proprie banche in precedenza (nel caso dell'Italia, per salvare le banche di Francia e Germania).
Questa vicenda dimostra in modo inequivocabile come la funzione monetaria/creditizia sottratta indebitamente dalle mani degli Stati rappresentanti il 99% della popolazione (vedi art.47Cost.), venga utilizzata dall'1% per sponsorizzare i propri esclusivi interessi privati.
NOTA BENE (derivati/CDS): E' doveroso sottolineare che il ritardo dell’intervento di Draghi col QE, consenti’ alla crisi di fare il suo corso, sia in Italia che in Grecia.
E' altresì obbligatorio sottolineare che durante questo ritardo, l'Italia fu costretta ad assicurarsi contro l'innalzamento degli interessi, interessi che poi puntualmente si abbassarono (subito dopo la stipula delle assicurazioni), in seguito all'intervento di Draghi col QE.
RISULTATO:
Dopo il QE lo spread si è abbassato, ma l'Italia, come anche la Grecia, hanno dovuto continuare ad esborsare soldi addizionali per pagare le scommesse perse rappresentate dai derivati.
Significa che i soldi che risparmiamo sugli interessi, in gran parte vengono girati alle compagnie assicuratrici per pagare la perdita provocata dai derivati/CDS.
Come si suol dire: "Oltre che cornuti, pure mazziati!"
Lasciamolo. L'imbecille deve essere mostrato
@@MicheleBoldrin Se vuole essere utile (se il suo intento è realmente quello di aiutare le persone a comprendere meglio ciò che spiega), partecipi alle discussioni in modo costruttivo, invece che concentrare i suoi sforzi per denigrare persone che la pensano differentemente da lei (atteggiamento peraltro anche poco edificante, per non dire deplorevole).
Se vuoi essere utile evita di scrivere frasi prive di senso. Fine delle trasmissioni.
La MMT dice una cosa semplicissima :invece del metodo bizantino di indebitarsi con un ente terzo come la banca centrale, lo stato produce moneta da solo se è solo se ha risorse inutilizzate (es 3mln di disoccupati.) .Questo non crea ne’ inflazione ne’ debito..la cosa è talmente semplice rispetto al bizantinismo del passaggio dalle banche.. che non si capisce xche non debba funzionare.
@@pasqualecoda3748 I disoccupati sono risorse inutilizzate che puoi vendere? Ma queste scemenze come le pensate? Sapevo che la MMT fosse una riserva di sciocchezze, ma non pensavo fino a questo punto.
Ahah ma è un video comico ? La banca centrale acquista i titoli di stato e poi lo Stato restituisce i soldi solo se lo ritiene giusto in un determinato momento 😂 in realtà i soldi che lo stato riceve dalle banche sono' un prestito che è OBBLIGATO a restituire ad una certa scadenza, per di più gravato di interessi ..altrimenti cosa significherebbe lo spread per costui? Non esisterebbe , visto che è la differenza di rendimento tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi.. spero di aver capito male io le parole di questo signore
Non si capisce nulla. Ho seri dubbi che il prof Boldrin sia mai andato in banca a chiedere un prestito, perché la sua narrazione non assomiglia per nulla a quello che succede in realtà