In un telefilm giapponese ho visto una scena in cui ci sono moglie e marito e i genitori di entrambi. La suocera ha chiesto scusa ai genitori del marito perchè la moglie non riusciva ad avere figli. MA...! Allora?! Perchè i genitori devono chiedere scusa?! L’importante è che la moglie e il marito si amino, anche se fisicamente non riescono ad avere figli. Però in Giappone si pensa che se ti sposi, DEVI fare un figlio, e anche le persone giapponesi che si sposano, dato che la società è così, quindi vogliono assolutamente avere un figlio. E fanno un trattamento costoso... Però mi sembra che adesso stia cambiando un po’ la situazione, nel senso che ci sono persone piu’ flessibili mentalmente!
Anche in Italia il pensiero è questo. Derivato dalla tradizione cristiana che vede il matrimonio come un sodalizio che permette a due individui di dare al mondo dei figli.L'amore pùò anche non esserci ,l'unico scopo del matrimonio è avere dei figli
Tesoro, mi fai pensare quanto due paesi geograficamente così distanti come l'Italia e il Giappone in realtà non lo siano così tanto. E gli americani in Giappone misa' tanto che hanno contribuito a rendervi così pieni di contraddizioni. Sapevo che anche voi, nonostante tutto lo sviluppo tecnologico, avete ancora una mentalità molto conservatrice, maschilista e patriarcale. Comunque, allo stesso modo nostro, di noi europei, spero che vi state ribellando ad una mentalità così ingiusta...un abbraccio, cara
@@gabrielemarras9184 non sono d'accordo con quello che hai detto, infatti in Italia ci sono tanti divorzi perché si scambia la passione di una notte con l'amore! Oggi come oggi nessuno è costretto a sposare nessuno in Italia e tanto meno ad avere dei figli,però è innegabile che quando ci si sposa lo si faccia per avere una famiglia!
Esattamente in una coppia il rispetto e l'amore sono al primo posto per me, i figli se arrivano bene (parlo da 30ntenne) altrimenti non si cambia compagna se la si ama davvero! Non avrebbe senso! In giappone ma anche in italia potresti trovare persone che si preoccupano solo di aver figli, come se l essere umano debba per forza riprodursi, gioia infinita avere un figlio per carità, ma se non si può avere non si può. Quindi sotto questo argomento tutto il mondo può essere uguale, non esiste differenze fra giappone ed italia in questo è la forza dell amore è per quella non c e etnia ne paese dedicato.
Anche qui in genere non si dice subito, ma è una cosa personale, non c'è una regola, il bullismo sulle donne incinte qui non esiste, ma la discriminazione lavorativa si.
il problema reale è che contrariamente ad altri stati europei gli oneri della maternità vengonos caricate sulle aziende e così facnedo si alimenta la discriminazione verso le donne (lavorativamente parlando), in europa in alcuni casi è lo stato a sobbarcarsi le spese di maternità non andando a pesare sulle aziende quest'ultime non hanno alcun dubbbio o problema ad assumere donne anche in età 25-35 anni. io mi metto nei panni di una piccola azzienda che già deve sottostare a tasse che lasciano poco margine, se in più su 10 operai 2 ti vanno in maternità tu ti ritrovi con 2 operai in meno a lavorare ma con 10 stipendi da pagare. uno stato a dovere si preoccupa di sostenere la maternità e di non creare handicap verso una parte dei cittadini, oltre al fatto che il nostro stato poi si lamenta del fatto che calino le nascite. Luk93
@@ciucc3llone hai ragione, capisco che se una azienda assume è perché ha bisogno di uno che lavora e non che dia priorità ai prugetti suoi.. Ma che s'ha da fa? Io non me ne intendo ma magari per mansioni più generiche esiste un sistema di dipendenti "tappabuchi" temporanei?
mi è capitato spesso a dei colloqui, ancora prima di chiedermi dei miei studi o altro inerente al lavoro, tra le prime domande "lei è fidanzata/sposata? e ha intenzione di avere figli?", l'ho trovato scandaloso, perchè sono domande molto private e soprattutto non c'entravano nulla con il colloquio
A mia sorella a 18 anni ha fatto colloquio in un bar. Prima domanda. Se avesse intenzione di sposarsi e fare figli. Dovrebbero vietare per legge queste domande dato che sono cose private e non hanno nulla a che fare con il lavoro
@@TheCeska90 è vero che sono domande molto private ma le fanno perché nel caso in cui una ragazza o una donna vuole avere un figlio mette l'azienda in una posizione in cui deve pagare la maternità (che è l'80% in più della normale retribuzione mensile) e in più prendere un'altra persona che ti sostituisca e pagarla. Magari per le grandi aziende non è un gran costo ma per le aziende medio-piccole è una gran spesa e molte aziende scartano per sto motivo
Concordo con te, già prima che si faccia un colloqui di persona, chiedono la situazione sentimentale. Ovviamente poi ci sono aziende che privilegiano le donne in menopausa 🤣
A me ad un colloquio hanno chiesto se avessi figli, ho risposto di no e poi mi hanno chiesto se ne fossi certa!sgranai gli occhi....oramai sono mamma ma lavoravo da tempo nella stessa azienda e non nascosi mai la voglia di fare un figlio. Cmq al rientro non avevo PC, telefono e connessione...mi pareva già un miracolo avere una scrivania. Ma qualcuna non ha trovato manco quella....
Inizio col complimentarmi per il video, molto bello. Non me ne perdo mai uno 😊 . Grazie mille per i contenuti che porti, sono sempre molto belli e interessanti. Purtroppo anche in Italia ci sono aziende che mandano via donne che sono incinte. Non è raro e sento molte persone, anche donne, dire che dopo il primo figlio bisogna lasciare il lavoro per dedicarsi alla casa ( nulla di sbagliato ma se poi si giudicano le altre donne solo perché non la pensano anche loro in quella maniera, allora lì sì che si sbaglia. È successo ad una mia amica. Quando hanno saputo che lavorava, nonostante avesse figli, l' hanno guardata stupiti e le hanno detto, testuali parole, " ma come tu hai figli e lavori?")😢 poi, la questione di avere un bambino il prima possibile anche qui dipende da zona in zona e persona in persona.
Un argomento molto bello ma anche molto delicato grazie per averlo condiviso con noi è sempre bello parlare di tutto e avere un confronto tra due culture Ciao Eriko!! Buona Domenica!🌷
Personalmente penso sia una cosa estremamente personale e soggettiva su cui però ci sia molta pressione sociale. Purtroppo esiste ancora molto l'idea del "la donna deve essere madre" e mi spiace perché molte non sentono questo desiderio. Io ho 26 anni e mi sento terribilmente giovane per una gravidanza, sinceramente non sono nemmeno sicura di voler essere madre... Tuttavia spesso mi sento dire da mia madre "Quando mi fai diventare nonna?". Ho molti amici di 30 e passa anni che sono sposati con figli e sono sempre felicissima per loro, mai provato invidia. Sono zia di un bimbo meraviglioso, lavoro con i bambini negli asili e mi piacciono un sacco, tuttavia non sono convinta di voler essere mamma. Non credo che questo mi renda una brutta pressione, ma mi infastidisce la pressione sociale o le persone che ti dicono "quando capiterà cambierai idea. La maternità fa il suo corso!". Come se non essere madre mi facesse valere di meno come persona o come donna... Magari davvero crescendo cambierò idea, ma ora i miei obiettivi di vita sono lavorativi, non mi interessa altro.
orribile, è ridicolo che ti licenzino perchè vuoi avere un bambino, a parte che non sono cazzi loro, se io voglio un bambino sono affari miei come e quando, basta con sta mentalità bigotta, uno deve scegliere il lavoro alla famiglia/ vita privata!? Il lavoro è solo un mezzo, non è la cosa più importanti, i soldi servono x vivere, non il contrario. ma grazie Eriko per le info, mi è piaciuto il video. Io ho sengtito un mio ex insegnante di un corso di formazione, in un momento di pausa diceva a me e ad un amica che se non assumerebbe mai una donna se vuole rimanere incinta, davvero complimenti, avrei voluto prenderlo a pugni in faccia pesantemente
Si è vero le donne incinte in italia, sono sempre molto espansive, sopratutto con le altre donne. Secondo la legge italiana, è permesso di fare un periodo di assenza per la gravidanza e poter tornare a lavorare, dopo i momenti più difficili
Mah quello che dici fa parte della complessita' della differenza tra la societa' europea -italiana in particolare e quella giapponese, non e' da farne un difetto o una colpa secondo me perche' ogni posto ha i suoi usi e costumi , certo quando sentivo queste cose dai colleghi giapponesi mi meravigliavo appena arrivato in Giappone poi pero' credo di avere capito che per come e' strutturata la societa' giapponese va bene cosi', in ogni caso e' la mia personale opinione, pero' una cosa posso dire , qui a Vicenza bambini che giocano per la strada ( interne) non se ne vedono mentre dove abitavo a Minami Hatogaya era una gioia tornare dal lavoro soprattutto d'estate e vedere i bambini che giocavano tra di loro
Mi rattrista tanto sapere che purtroppo le donne vengono discriminate in un momento meraviglioso come quello della gravidanza..è grazie a questo fenomeno naturale che il mondo va avanti, che le popolazioni continuano a sopravvivere..io sono a 27+1 e sono felicissima..al terzo mese ho dato questa bellissima notizia anche al lavoro e sono stata accolta a braccia aperte: tutti i colleghi felici, sorridenti che mi hanno abbracciata forte e si sono congratulati con me e mio marito..rispetto a tante altre donne sono più piccola, la più piccola al lavoro però io credo che non ci debba essere un'età per avere un figlio, per sposarsi..quando arriva il momento bisogna coglierlo a braccia aperte :)
Ciao Eriko! Video molto interessante.. personalmente mi ha interessato molto questo argomento :) Una domanda, ma quando parli di trattamento di fertilità a cui si sottopongono moltissime coppie, intendi 人工受精 oppure un altro tipo di trattamento?
Chi teme di avere complicazioni aspetta il terzo mese per dare la notizia. Il mobbing alle puerpere può capitare, ma, grazie alle leggi di tutela, ci sono le assunzioni agevolate,a tempo determinato, per sostituzione maternità.
Anche in Italia lo fanno ma per una donna che trova lavoro in Italia li fanno un contratto con licenziamento esecutivo se resti in cinta ti licenziano subito
Sarebbe una buona cosa se, una donna quando rimane in cinta lo Stato elargisce 20000 euro (fondo perduto ovviamente) all'azienda nella quale la donna è assunta. Quella è grossomodo la cifra che costa ad un'azienda una donna in maternità.
Mobbing e licenziamenti durante e dopo la gravidanza in Italia sono illegali, ma purtroppo accadono comunque, si trovano altri escamotage, a me per esempio è accaduto... Per quanto riguarda la comunicazione della gravidanza qui in Italia si tende a dirlo quasi subito solo a famiglia e amici stretti, mentre dopo il terzo mese a tutti gli altri, ma ovviamente è molto personale e soggettiva la scelta, ti parlo solo della maggioranza. Congratulazioni per tua sorella ♥️
come ho scritto ad altri il problema penso sia dovuto allo stato, in italia la maternità va a gravare interamente sulle azziende che olte a ritrovarsi un operaio in meno lo devono anche pagare per un anno mentre non lavora. in europa alcuni stati si prendono in carico le spese di maternità tutelando le donne incinta e non lasciando spazio a discriminazioni da parte delle aziende. se io assumo una donna che può rimanere incinta e sono una piccola azzienda (1-6 operai) so che nel caso succeda io finisco sul lastrico, ma se invece se ne occupa lo stato io non ho alcun problema ad assumerla. Luk93
@@LLuukk93 In realtà è l'Inps che eroga l'indennità di maternità (80% dello stipendio) e quindi è lo Stato che da i soldi alle mamme, non le aziende. Le aziende si trovano in difficoltà unicamente per il fatto che devono trovare un sostituto.
@@aliceteresaamboni le aziende intanto devono anticipare l'intera somma per poi aspettare il rimborso che chissà dopo quanto arriva e se arriva, dopo di che ci sono el altre spese che come cita un articolo anallizando la maternità sulle aziende italiane nel 2008, la maternità di uan singola eprsona costa a un'azienda circa 6 mila euro, a vuoto, a perdere.. perchè poi le aziende debbano pagare per una cosa che esula dalla sfera professionale rimane ancora un mistero. Luk93
@@LLuukk93 dire che la maternità grava interamente sulle aziende è disinformazione, invece il fatto che le aziende debbano anticipare l'intera somma e richiedere il rimborso all'inps è vero ma solo nei casi in cui ci sia un'azienda che ha la facoltà di poterlo fare. Negli altri casi l'indennità viene erogata direttamente dall'inps alle future mamme. L'inps è lento, ha dei grossi disagi di gestione, ma i soldi li eroga e per legge la maternità viene pagata dallo stato, dire il contrario è errato. Per quanto riguarda l'articolo del 2008 di cui parli puoi mettere il link?
Questa cosa del concepimento in Giappone me lo sono domandato più volte perché con i ritmi di vita frenetici che ci sono li pensavo fosse quasi impossibile provare ad avere figli ed in parte mi hai dato ragione purtroppo😅 Io appena ho scoperto che avrei avuto un bambino ho pianto di gioia e l'ho detto a tutti😂. Da quando ho 27 ho iniziato a sentire di volere un figlio ma non credevo che averlo mi avrebbe cambiato la vita così tanto, è la cosa più bella che mi sia mai potuta capitare!!😍😍 Tanti auguri a tua sorella per il futuro figlio e chissà, magari nascerà il mio stesso giorno cioè il 10 Giugno
Ciao Eriko! Un altro argomento “spinoso” ma che mi interessa tanto, è la disabilità intesa come quella fisica (sedia a rotelle, ausili di tutori...). Non ne ho mai visto in Giappone, forse è considerata vergogna o magari sono io che non ci ho fatto caso. In Italia ci sono persone che capiscono e fanno finta di niente o che magari lo considerano come un valore aggiunto; al contempo esistono persone che hanno una mentalità chiusa e che hanno “paura” che si infettano (come se fosse contagiosa 🤦🏼♀️) Per quanto riguarda il Giappone magari puoi fare un video al riguardo . Grazie 🙏
Veramente in Giappone le donne incinte subiscono scherzi, torti, pressioni? Non posso crederci, non lo avrei mai pensato... Congratulazioni per la nascita del tuo nipotino e tantissimi auguri a tua sorella, buona domenica!
Ciao Eriko! Video molto interessante 😍 Ti andrebbe di parlare del sistema sanitario e della sanità in generale in Giappone? Sarebbe bello capire meglio come funziona🤗
In Italia non si dice a nessuno della gravidanza prima di 3 mesi, si dice porti sfortuna, ma in realtà è solo dato dal fatto che i primi 3 mesi sono quelli più delicati pericolosi, dopo di che la situazione si stabilizza. Come hanno scritto anche altri, anche in Italia c'è una forte discriminazione nel mondo lavorativo, già per le donne in generale, ancora di più per quelle dai 25 ai 35 anni, si tende a non assumerle anche se il governo stanzia fondi, benefits e sgravi fiscali alle aziende, e molto spesso si costringe le donne a licenziarsi quando restano incinta. Anche nei colloqui lavorativi i datori sembrano più interessati alla tua situazione familiare e personale più che al tuo curriculum se sei donna, ti viene chiesto se sei sposata, fidanzata, se ha figli, cose che a un uomo nessuno chiederebbe mai
Sono uomo e queste domande me le hanno SEMPRE fatte anche a me ai colloqui, se ero fidanzato o sposato, da quanto tempo, una volta mi hanno anche detto che se mi assumevano non dovevo "fargli lo scherzo" di mettere incinta la moglie/fidanzata. Insomma, non è una cosa che succede solo alle donne.
@@ERIKOTTERO il fatto secondo me è che in Italia... in Giappone... in quasi tutto i paesi avanzati le aziende si comportano tutte allo stesso modo. Anche perché la proprietà della maggior parte delle aziende è internazionale.
"ogni persona è diversa, la situazione è diversa, lavoro diverso, partner diverso..." 92 minuti di applausi. E' giusto, ogni persona decide per se stessa in base a quello che si sente di fare :)
In Italia, per mia esperienza, ho notato che: hai un figlio presto, allora stai buttando la tua vita. Pensi prima alla carriera e hai un figlio più tardi, non sei una vera donna/ci hai messo troppo. Qualsiasi cosa tu faccia ti criticheranno. 😅 Grazie per il video, è davvero interessante 😘 じゃあまた😊
Io ho vissuto un grande peso sociale intorno a 30/35 anni perché dovevo figliare. Soprattutto parenti, ma anche amici. Non capivano il mio disinteresse totale nell'avere figli, che condivido ancora, adesso a 48 anni. Non tutti sono nati per procreare, certe cose si devono sentire. Per questo capisco chi fa un figlio per pressione sociale..... Io non lo farei mai, ma posso capire una persona fragile, quanto può essere influenzata dagli altri e costretta a fare qualcosa che non sente veramente. 🤷
MySatsuki Penso che quella pressione la sentano tutte le donne, anche prima dei 30, in maniera più o meno forte in base anche alla zona dove si vive....ed è un retaggio che dovrebbe sparire, in quanto “figlio” di tradizioni, usi e costumi sorpassati nella società di oggi.
Rispetto molto il tuo pensiero perche la mia migliore amica e come te( 25 anni) e dice che lei non sente il bisogno di figliare mentre io(26 anni) ho propio sentito il bisogno di essere mamma infatti ho appena partorito anche se pultroppo a sole 30 settimane ...e parlavamo del nostro punto di vista e di come le persone si comportano nei nostri confronti.... Il fatto e che indipendentemente da me o da lei le persone criticano in ogni caso
esperienza personale: non voglio figli. a 20 anni "eeeeh è presto, cambierai idea" a 25 anni "i figli vanno fatti da giovani" a 30 anni "guarda che se non ti sbrighi perdi il treno" a 35 "non senti l'orologio biologico?" a 40 "guarda che se non ti muovi adesso poi è davvero tardi". Ora ne ho 52, finalmente hanno smesso di rompermi le palle presumendo che io sia in menopausa (non lo sono) ma hanno attaccato la manfrina del "ma non sei pentita?". No, assolutamente no, sto benissimo così grazie :)
Io lo volevo dire al 4o mese e mezzo ma alla fine mio marito non vedeva l’ora di festeggiare e l’abbiamo anticipato un mese prima... i vicini l’hanno saputo al 7o mese e mezzo perché non si vedeva nulla ma hanno visto portarci in casa il passeggino nuovo 🤷♀️ altrimenti non l’avrei manco detto. Cmq dipende dalle persone. Io sono fin troppo riservata e schiva ☺️🤣
L'Italia essendo un paese cattolico fonda da secoli se non millenni la base sociale sulla famiglia. Pensa che durante il ventennio fascista se facevi figli avevi dei bonus in tot lire. In Italia il tabù è inverso, una donna che decide di non avere figli viene vista ancora oggi come atipica, si tende a pensare che abbia problemi di fertilità o sia una arrivista sociale o un'egoista, se è l'uomo a non volere figli è normale. Pensa quanto è radicata l'importanza della maternità in Italia! Una ragazza al suo primo figlio in particolare qui da noi mette come minimo i manifesti per strada perchè qui avere un figlio per una donna è ancora motivo di grande orgoglio sociale.
Mio Dio, fare mobbing o trattare male le donne incinte è GRAVE... se in Giappone succede spesso, questa è l'ennesima prova del maschilismo in Giappone...
Cara Eriko, credo che questo sia qualcosa che vada analizzato di caso in caso. Per esempio, io sono un uomo, e ho scoperto di non potere avere figli. Questo mi ha provocato un grande dolore, ed è stata anche una delle cause della mia separazione. È passato del tempo e ora riesco a essere felice per chi è in dolce attesa, ma durante i primi anni era molto difficile resistere ai brutti sentimenti. La cosa migliore di tutte è sempre fare le cose senza malizia, e avere un occhio di riguardo per la sensibilità altrui, così da poter vivere a pieno le proprie gioie serenamente con gli altri. Grazie per questo video. Ogni punto di vista aiuta.
Auguri zia! Purtroppo anche in Italia per le donne la gravidanza è spesso un ostacolo per il lavoro. Alcune aziende preferiscono assumere prevalentemente personale maschile per evitare questa situazione........ Anche l'Italia nel mondo del lavoro è sessista, consolati... 😡 Buona domenica Eriko 😘 😘 😘
Pensi che in giappone la maternità sia considerata fondamentale maggiormente per una questione sociale più che per un vero desiderio personale? In Italia, da quel che vedo, la gravidanza è cercata principalmente per motivi personali e più raramente per "pressione" sociale. Per la questione lavorativa femminile, in Italia la situazione è molto varia, ci sono aziende moderne e attente ai diritti civili e altre ancora subdolamente scorrette, anche se esistono delle leggi che rendono difficile il licenziamento (anche se certo possono provare a renderti la vita lavorativa quasi impossibile). Sicuramente c'è ancora tanto da fare per parificare la condizione femminile a quella maschile, ma penso che fortutamente siamo sulla strada giusta. Trovo che in giappone il mondo del lavoro sia davvero troppo spietato: si vive per lavorare ed è un concetto di vita completamente sbagliato. Sul fatto di tenere nascosta o meno la propria gravidanza, è questione caratteriale: c'è chi preferisce tenere per sé la notizia e chi è talmente felice che lo direbbe a tutti e forse è stato così anche per la ragazza che ti ha messo il gel alle unghie. Direi che sono rispettabilissime entrambe le decisioni! Scusa se ho scritto tanto! un grandissimo abbraccio! :)
Secondo me un po' di pressione qua c'è, perché io ad esempio non voglio figli ma quando lo dico storcono il naso dicendomi che cambierò idea o menate varie, quindi o pressione o mentalità sessiste (la donna viene vista solo per procreare, se non fa figli non è completa, ogni donna ha il senso di maternità ecc.) ci sono perché alle donne che non fanno figli (sia che non possono o non vogliono) a volte vengono rotte le scatole diciamo
@@crii1995 Nessuno qui ha minimamente accennato di sessismo, soltanto tu. Ció mi fa capire che inconsciamente la sessista sei tu in primis con la tua mentalità da vittimismo, perchè non è vero che le pressioni di questo genere appartengano solo ed esclusivamente alla donna. La donna non puó procreare senza un uomo, quindi anche l'uomo è parte degli stessi scenari di pressing.
@@crii1995 ni, nel senso che io sono uomo e anche a me ogni tanto rompono le scatole coi soliti discorsi "e la fidanzata?" "quando metti su famiglia?". E' un pour parler che non catalogherei come "pressione sociale" e infatti se poi fai di testa tua nessuno ti dice niente. Condizione diversa, immagino, da quella di una società così estremamente classificante e che bada immensamente al pensiero altrui come è il Giappone
Brava Eriko, anche per questa questione delicata delle gravidanze hai fatto un gran bel discorso. Lo trovo molto utile sei bravissima e bellissima anche😍 ti seguo sempre e ti metto un bel like 😘
La stessa situazione in Italia. Pensa che addirittura ai colloqui di lavoro ti chiedono se hai un partner o sei sposata. Anche quando lavori, ti fanno pesare il fatto di esser madre o di volerlo diventare.
@DeStylist vero, però questa pressione viene più dalla società che dall'ambiente lavorativo. Ognuno fa le sue scelte, se vuole e non vuole avere figli e credo che questo non debba essere giudicato da nessuno
@@annalombardi9158 purtroppo no, le cose non sono cambiate... Forse ci sono delle realtà lavorative a sé stanti, ma sono pur sempre una minoranza rispetto a quello che succede
Ciao Eriko, tanti auguri e felicitazioni per tua sorella|| Credo proprio che sarai un'ottima zia! Indubbiamente è proprio una bella notizia ( in particolare in un periodo così difficile in generale ) ed è una cosa brutta che in Giappone molte donne non possano vivere un momento così bello con la serenità e la gioia che dovrebbero invece caratterizzarlo. Grazie per il video in cui affronti un argomento così importante dando a tutti spunti su cui riflettere. Un forte abbraccio.
Perché avere un figlio è una gioia ma, in Giappone la gente non vuole essere giudicati ( fare i conti in tasca ), la cosa triste è quando tengono segreta per non perdere il lavoro o essere “criticate” . Il numero di cliniche per avere figli con la inseminazione artificiale è impressionare, non dimentichiamo che non tutte le aziende danno la maternità pagata. Ci sono tanti casi di donne che abortiscono in casa, nascondono i corpi nei coin locker perché non hanno soldi per pagare un funerale. Qui a Sendai ( Miyagi ) dove vivo c’è stato un caso di una donna arrestata per abbandono di cadavere , 3 bambini nati prematuri, messi in buste di plastica e in un cartone. L’aborto costa 300/400mila yen entro i primi 3mesi, senza contare poi che non si può lavorare in quel periodo. Scusate il commento lungo
Sembra una situazione paradossale ... Ma lo stato in Giappone non offre nessun tipo di assistenza in casi come quello di una donna che non può provvedere a questo tipo di spese (mediche) ?
l'Italia e il Giappone sono entrambi paesi in cui i morti sono più dei nati ma di contro sono paesi sovrappopolati e con la più alta aspettativa di vita 85/90 di media quindi in un certo senso se non vuoi uccidere gli anziani la maternità non deve essere supportata... almeno per i prossimi 30/40 anni. Prima riequilibrare la popolazione
Sei proprio una bellissima persona sai ?? Delicata, gentile, educata, mentalità apertissima, spieghi le differenze tra Giappone e Italia ma non fai mai un commento negativo su niente, veramente correttissima ! Questa cosa di nascondere la gravidanza è terribile davvero, è triste che siamo ridotte a nascondere una cosa così meravigliosa per non perdere il lavoro. La tradizione Giapponese di non dire nulla per non ferire chi non può avere figli, penso che sia di una delicatezza assoluta, veramente Ti seguo sempre con piacere, un abbraccio !!
Triste per la situazione lavorativa in Giappone. I sindacati italiani, invece di rompere qui, dovrebbero andare in Giappone! É assurdo sfruttare così le persone! Una nuova vita é la gioia più grande! Io ho due figli, che adesso hanno 22 e 25anni, con il primo ho lavorato fino al giorno prima di partire, l'azienda é mia, piccola, a conduzione familiare, poi sono stata a casa e abbiamo assunto un'impiegata che mi sostituisse, così sono rimasta a casa per 5 anni. In quegli anni ci sono state delle stronze che mi hanno criticata perché stavo a casa, secondo loro a fare la signora, invece mi occupavo io di tutto, della casa e dei bambini. É giusto come qui in Italia che la maternità venga tutelata. In Giappone ci sono piccole aziende di 4,5 persone o sono tutte multinazionali? Grazie Erikottero, 😗
@@carmelacolia7352 il video l'ho guardato subito dopo, non sapevo cosa avrebbe detto ma usando poco instagram ho pensato di chiedere direttamente sotto a un suo video. Era da un po che volevo fargli questa domanda e mi riferisco al rosso (e non al tipo di capelli) perché vorrei farli in casa e volevo semplicemente capire se quel tipo di rosso ha bisogno di decolorazione. Non volevo offendere nessuno.
Ciao Eriko, buona domenica. Le aziende italiane non possono licenziare (o costringere alle dimissioni) le proprie lavoratrici in gravidanza, è illegale, come è illegale anche discriminare l'assunzione di donne con il pretesto della possibile maternità (anche se certe volte è difficile provarlo). Le lavoratrici dipendenti incinte hanno diritto ad un periodo retribuito di riposo per portare avanti la gravidanza (pagato dall'inps, cioè dallo Stato), anche le lavoratrici dipendenti giapponesi hanno questo diritto? Anche in Italia c'è una sorta di stigma, le donne che non riescono ad avere figli vengono a volte guardate con sospetto e a volte, perfino con disprezzo (come che non rimanere incinta sia indice di cattiveria). In Italia meridionale, alcune donne nascondono di essere incinte soprattutto per superstizione, per paura che qualcosa vada storto e/o di perdere il bambino. Mentre molto spesso si sbandiera la gravidanza per assumere una sorta di status sociale più importante: figli=fertilità, abbondanza. ricchezza. Ora come ai tempi degli antichi romani. Una delle cose che non è cambiata nella nostra mentalità nonostante il passare dei secoli. Trovo odioso quando invece siano gli uomini a sbandierare la gravidanza delle loro mogli (o compagne), lo fanno per maschilismo latente: "ho messo incinta la mia donna, sono stato bravo!" questo sarebbe il concetto, come fosse un motivo di superiorità sociale diventare padre. (Senza contare che l'uomo ci mette un quarto d'ora/mezz'ora, a partecipare alla procreazione, mentre la donna ci mette 9 mesi, il suo corpo, ed il dolore del parto!) Anche gli uomini giapponesi si comportano così? Buona domenica!
anche in Giappone c'è il periodo di maternità pagato dallo stato, dura 5 mesi! per quanto riguarda licenziare le donne in gravidanza è illegale anche lì, ma purtroppo il mobbing sul lavoro accade lo stesso :(
Francesco Crapis Ciao Francesco, scusa se da donna ti correggo.io lavoro in un'azienda che garantisce tutti i diritti di cui tu parli, ma molte amiche o conoscenti non hanno la stessa fortuna. Hanno contratti a tempo determinato così che se rimangono incinte semplicemente il contratto non sia rinnovato. Oppure sono costrette a firmare lettere di dimissioni in bianco, oppure ancora viene fatto loro mobbing. Come tutto in Italia, anche la legge per la tutela delle donne in gravidanza è aggirabile.
Ciao Francesco, mi permetto di dissentire sul discorso "uomo e gravidanza". Per me il periodo della gravidanza é un momento di cambiamento per entrambi e anche un futuro papá degno del nome fa dei sacrifici. Si mettono a completa disposizione e si fanno carico di tutto quello che lei non puó fare in quel periodo, mandano avanti anche la parte di compiti che di solito fa lei e sono sempre presenti e disposti a sostenere le fragilità. Purtroppo non tutti sono cosí ma é importante riconoscere che l' uomo non fa solo un figlio i 5 minuti del concepimento, e le madri devono educare i propri figli alla paritá dei sessi, responsabilizzandoli fino da piccoli per evitare gli inutili e egoisti maschilisti del futuro.
Scusa ma questo modo così negativo di vedere un padre felice perché avrá un figlio a cosa è dovuto? Perché ci può stare che qualcuno si comporti così, ma generalizzare a tutti i padri del mondo è di una tristezza infinita. Inoltre un uomo che mette in cinta e poi se ne frega di tutto il resto per nove mesi, non è un uomo, è una merda
Io sono di un paesino sperduto in mezzo alle colline e ti posso dire che la gente o si sposa appena laureata o un anno dopo oppure a 30/35. Per i figli è soggettivo ma mediamente è dopo 4/5 anni di matrimonio
Preferisco il metodo giapponese, anche perché capisco la difficoltà di avere un bambino... Io ho avuto un aborto e sentire le altre che erano incinte o magari avevano già il bambino con sé mi ha fatto soffrire non poco. Sono andata in depressione, ho avuto difficoltà anche per il secondo (con parto abbastanza difficile che ha avuto delle conseguenze per mio figlio) adesso stessa cosa.. Vorrei il secondo ma non arriva. In conclusione sono d'accordo sul come esprimono le giapponesi la loro gravidanza. Anch'io ho fatto così con il mio piccolo... Non ho comunicato nulla a nessuno, non volevo essere indiscreta su chi magari non riesce ad avere una gravidanza
Io penso che in Italia si esagera. Ti tende a postare sui social di continuo foto di pance, ecografie, resoconto di medici, conti alla rovescia e mille foto dei nascituri. Va bene, siamo contente per voi, ma anche meno.
Sì, questa è assolutamente esagerazione...!!! Come dici in effetti è una cosa che porta gioia per carità ovvio e ci sta volerla manifestare condividere, ma magari più che altro nella tua cerchia ristretta (Famiglia, amici importanti...) ed anche a mio parere così è davvero troppo!!! Inoltre io penso che in questo modo si perde anche po’ l’intimità della cosa che riguarda soprattutto la coppia...!!! Poi purtroppo è anche un modo per attirare attenzioni, ma così facendo si attirano anche quelle negative e non solo verso sé, ma anche facendo star male chi magari non può/riesce... Io credo è anche questa in qualche modo una forma di voluta ostentazione!!!
Avere figli é per lo piú una pressione sociale,culturale e psicologica che già si instaura nella crescita di una donne(bambolotti,madre sempre in vista,educazione sessuale che non parla della natura del sesso ma della rioroduzione,etc).Questa cultura viene assorbita dal mondo del lavoro e,vedendo le donne solo come future madri,lo stipendio per colpa di questo pregiudizio si abbassa rispetto a quello maschile.Adesso,una persona deve essere pagata per quanto lavoro fa e le ore.Se una donna é incinta ovviamente deve essere pagata meno,fa meno ore.Anche se io(sono una donna)la lincezierei in tronco.Vuoi avere un figlio,vai e accudiscilo.Io voglio gente che lavora e non che piange e si aspetta i soldi perché ha datto una cosa che anche un criceto riesce a fare.Poi hanno anche il coraggio di non assumersi la propria responsabilità e darlo a una tata. Ai colloqui non si deve chiedere se una donna ha piani per avere figli perché la stai già insultando(metterla al livello come una futura incubatrice)e le stai dando una pressione quasi per farlo,per pensarlo ma non ne va negli interessi di una azienda(la devi pagare per stare a casa e devi trovare qualqun altro e devi pagarlo)e per questo la donna non viene pagata abbastanza o non presa.Quando la finirete di vedede la donna come una madre-to-be e imparare che incentivare un posto di lavoro é un incentivo economico per lei e l'azienda e non per bambini inesistenti.
Congratulazioni Eriko 😍Sarai una Zia Bravissima 🥳Io ho una bimba e per fortuna nel mio lavoro siamo molto tutelate noi mamme. Ma conosco ahimè altre realtà, soprattutto nel privato. Ma Ta Ne
senza offesa, capisco che il lavoro vi dà da mangiare, ma vivere per lavorare non va per niente bene, di solito è il contrario ovvero che si lavora per vivere. avete questa concezione che il lavoro lo mettete in cima a tutto trascurando il lato umano, addirittura licenziare un'impiegata perchè vuole avere un bimbo...
Sentivo poco fa un servizio per cui in Giappone si fanno pochissimi figli, con i conseguenti problemi economici per lo stato che cerca di risolvere il problema.Ora capisco il perché del problema😬
Hai una dolcezza disarmante quando parli di temi anche un po' delicati, un'intelligenza e una saggezza sbalorditive che ti permettono di dosare bene le parole e vedere le cose da più punti di vista, per comprendere le cose al meglio e un modo di guardare il mondo strabiliante. Ti ammiro Eriko
Dio mio!😱 No, in Italia ormai non c'è una grande differenza tra città e paesi. Forse in alcuni paesini un po' isolati ma questi ultimi si stanno spopolando. Qui le donne incinte sono tenute in grande considerazione.
Molto interessante questo discorso, me lo sono chiesta spesso come veniva trattato l'argomento in Giappone. Per esempio nella mia famiglia (e non solo) hanno sempre fatto sapere della gravidanza dopo il terzo mese, dovevano essere sicuri prima di informare gli altri.
Anche in Italia non assumono quando sei sposata perché potresti fare dei figli. in tutti i colloqui di lavoro che ho fatto mi hanno chiesto se ero sposata e se avevo già dei figli. In Italia dobbiamo comunicarlo al datore di lavoro al terzo mese.
Alcune aziende ti fanno comunicare obbligatoriamente lo stato di gravidanza „non appena accertato“... Ma stai tranquilla che davanti ad un tribunale nessun giudice darà torto ad una donna incinta
💝Sai non sto tanto bene,nulla di grave ma devo stare ferma a letto I TUOI VIDEO UNO DOPO L'ALTRO 😍😍😍😍😍mi stanno rilassando MOLTO e tenendo MOLTA compagnia💝💝💝💝👏👏👏👏👏👏👏👏😍🎉🎉🎉
Ciao Eriko tutto il mondo e' paese.....però non pensavo che in Giappone...fosse così....sicuramente in Giappone più che in Italia...lavorate tanto e lo strees è alto... Per concludere...e per sdrammatizzare...io con 1 Donna bellissima intelligente simpatica come te...vorrei subito creare una bella famiglia e poi dai..che bello 1 incrocio Giappone/ Italia chissà che bei bambini salterebbero fuori... Ciao Eriko continua così e facci conoscere le differenze fra i 2 paesi
in Italia è la cosa più bella da dire. Specie se lo dici alle ragazze che sono già mamme. Dal punto di vista sociale economico non assumono per quello ed è COMPLETAMENTE ILLEGALE. Qui hai la maternità 3 mesi prima 2 mesi dopo e paga lo stipendio l' INPS . ma il datore di lavoro deve assolutamente tenerti e deve assumere una sostituta per quei mesi. è per quello che non vogliono.
Non dire sciocchezze e false informazioni. Non è assolutamente illegale NON ASSUMERE, è illegale licenziare una persona già assunta! Addirittura io sono al sesto mese in questo momento, la pancia non si vede per niente, se facessi un colloquio omettendo il mio stato di gravidanza e venissi assunta sarei perseguibile dalla legge. Pagherei dei danni all'azienda. In Italia è vista una cosa bella dalla famiglia, dagli amici, a livello lavorativo riceviamo lo stesso trattamento che in Giappone, poche donne vengono assunte per paura di una futura gravidanza e tra le domande nei colloqui c'è sempre se si ha una relazione stabile che dura da molto e se si ha intenzione da qui a 5 anni di avere un figlio.
@@antoniaagrillo7631 è COMPLETAMENTE ILLEGALE fare domande sulla tua capacità di procreare, e discriminarti sui colloqui in base a questo. Ma è proprio un REATO. non un illecito. DISCRIMINAZIONE IN BASE ALLO STATO SOCIALE DEL CANDIDATO. rileggiti le norme del diritto del lavoro.
Da mamma posso raccontarti la mia esperienza: al tempo in cui cercavo un figlio frequentavo un forum di aspiranti mamme e ho letto storie di tutti i tipi, io invece sono stata fortunata... in Italia è considerato normale fino a un anno di ricerca, solo dopo si inizia a indagare perché la gravidanza non arriva; ci sono diversi tipi di "aiuti" ormonali, ma fortunatamente non ne ho avuto bisogno, quindi su questo non sono informatissima... di solito nei primi tre mesi c'è chi preferisce non dirlo perché è considerato il periodo a rischio, ossia il periodo in cui l'embrione, se presenta malformazioni, incorre nell'aborto spontaneo; se si supera il terzo mese e si forma la placenta significa che tutto va bene e il feto non ha problemi talmente gravi da mettere a rischio la propria vita
Ciao Eriko^^ Per una volta sono uno dei primi ad arrivareXD Purtroppo al giorno d'oggi fare un figlio è un problema un po' ovunque, e si può ben vedere dal fatto che per esempio qui in Italia l'età media delle coppie che hanno il primo figlio è quasi raddoppiata negli ultimi cinquant'anni. Ad ogni modo, una cosa di cui mi piacerebbe che parlassi in uno dei tuoi video è la ristorazione italiana in Giappone, sia quella gestita da italiani sia quella propriamente giapponese (Sì, ho visto la serie tv "Bambino"XD) Grazie, e mi raccomando: non smettere mai di fare video!^^
Giappone,nazione incredibile,bellissimo paese con paesaggi mozzafiato,ma se veramente la vita che si conduce è quella che descrivi,non è la vita che fare per me. Mi da l'impressione di un mondo fatto da "robot". La vita è una sola e con i mille difetti della vita italiana,preferisco viverla nel nostro modo.
@@ERIKOTTERO non lo metto in dubbio,leggo molto seguo il tuo canale e ho amici che hanno vissuto nelle tua bellissima terra, ho avuto a che fare con tecnici Giapponesi diverso tempo fa. Uomini che lavoravano con i guanti,preparatissimi in tutto. Ma quando si era fuori dalla fabbrica si trasformavano, sempre allegri e pronti alla battuta. Credo che in qualsiasi paese si vada,ci si deve confrontare si, ma anche qualche volta lasciarsi andare alle cose belle della vita.
Io ho il problema opposto, é una fobia che ho l'idea di rimanere incinta e mi mette iper ansia e angoscia come cosa. Infatti prendo qualsiasi preoccupazione per evitare il tutto
Non capisco il senso di spendere un sacco di tempo (oltre ai soldi) per andare alla clinica un sacco di volte.. tantovale usare quel tempo stando col proprio marito e provarci in modo naturale.
@@ERIKOTTERO ah...ok allora così è più comprensibile. Anche in Italia accade lo stesso, con la differenza che i rapporti non sono una rarità per cui naturalmente sono poche le coppie che si affidano alla fecondazione artificiale.
Ciao Eriko. Argomento interessante . Anche in Giappone,come in molti altri posti del mondo,la donna viene discriminata.Anche quando decide di mettere al mondo dei figli. 😞 😞 😞
Ciao! Io sono rimasta incinta subito ma avevo paura di non riuscirci quindi mi sono sempre sentita in imbarazzo a dirlo in giro...capisco la mentalità giapponese...è una questione di riserbo e delicatezza verso le altre donne. Lavorando nel pubblico non ho avuto problemi con il lavoro ma certamente lo Stato qui in Italia non sostiene per nulla le famiglie e le donne sopratutto!! Ora sarà ancora peggio anzi lo è già attualmente....santi i nonni!! Riguardo l'età delle partorienti fose si, influisce molto l'ambiente e la cultura in cui vivi...qui a Roma c'è moltissima varietà e poca pressione sociale. Chi vuole bene, altrimenti chissene...:-)
Ah, ecco perché c'è questo declino demografico, tra le altre cose. Basterebbe punire severamente l'autore di queste forme di bullismo aziendale. Ma se non volete estinguervi come i Panda credo che i vostri governanti e legislatori debbano intervenire anche su questo aspetto. Ovvio che un datore di lavoro vede questa cosa esclusivamente come un costo, poiché ha una risorsa in meno e il cui focus anche per il futuro non potrà essere rivolto esclusivamente al lavoro. In Italia medio-piccole, ma non solo, in passato, era uso far scrivere una lettera di dimissione in bianco proprio per i casi di gravidanza (ma non solo). Oggi esiste un meccanismo che praticamente blocca questo meccanismo. Ovviamente il licenziamento è proprio vietato. Diversa la situazione per chi fa un lavoro in proprio, che è senza ammortizzatori. PS: La vostra cultura è veramente particolare. Questo bisogno di non offendere anche in via teorica l'interlocutore mi ha sempre affascinato ed inquietato.
Ma se non volete estinguervi come i panda "estinguerci" * (siamo in Italia, dove è più alto il numero dei decessi che quello delle nascite di bambini nati da coppie italiane)
Quante donne in Italia hanno il coraggio di dire al proprio capo di essere incinta? Piuttosto non fanno figli. Per fortuna non tutte le realtà aziendali sono così ma il trend demografico però conferma che l'Italia è un paese di vecchi fatto apposta per vecchi.
@@valenesco45 se io fossi donna probabilmente mi scoccerebbe andare dal mio titolare e dirgli che sono incinta o vorrei diventare madre, ma se mettessi al primo posto la famiglia e al secondo il lavoro, (dando per scontato che il padre di mio figlio abbia un contratto a tempo indeterminato) non ci penserei 2 volte a lasciare il lavoro per dedicarmi anche solo per 2-3 anni alla maternità... Per il fatto che l'Italia è un paese di vecchi per i vecchi penso che sia più un fatto mentale al 95% che altro... Le ragioni che sento più spesso sono di non avere la garanzia di dare un'esistenza dignitosa ai propri figli, ma poi tengo anche conto di quelli (come il mio collega bosniaco cresciuto in bosnia sposato con una bosniaca trasferita qui da piccola, hanno entrambi meno di 40 anni e vivono sereni qui in un'appartamento con i loro 2 figli piccoli) che non si fanno sti problemi (I figli di sto mio collega sembrano stare meglio di come stavo io alla loro età, sicuramente vanno in giro vestiti meglio). Una volta c'era una mentalità diversa... I miei nonni materni erano entrambi contadini proprietari della terra che coltivavano, ma non nuotavano decisamente nell'oro; Erano nati uno nel 1920 e l'altra nel 21, hanno avuto 7 figli, e anche se erano stati tempi difficili tutti sono andati sia a scuola, che a lavorare, dando una mano prima solo nei campi, poi sotto titolare per 8 ore e nei campi di casa propria dopo le 8 ore di lavoro fuori casa 😅. Mio padre invece aveva 5 fratelli e viveva nel centro di un paese, figlio di fornai da 3 generazioni e proprietari di bottega, anche loro per nulla ricchi e con debiti da pagare, la mentalità dai miei nonni ai miei genitori era già diversa perché i miei genitori hanno aspettato di avere quasi 40 anni prima di concepirmi, e anche se ho avuto una vita piena di difficoltà mi hanno dato tutto quello che potevano darmi, e anche se non ho avuto una vita perfetta finora e il mondo è una merda, sono lo stesso contento che abbiano deciso di farmi nascere... Penso che anche se non avrò i mezzi sufficienti per un'esistenza dignitosa di volere lo stesso avere dei figli, se lo vorrà anche la mia compagna. Sono dell'idea che il lavoro sia stato inventato per garantirti di vivere, non la vita per farti lavorare fino alla morte.
@@raff9219 Il tuo discorso un pó si contraddice da solo. Non puoi dire che sia un fatto mentale se poi realizzi che in Italia la mortalità supera la natalità, è un dato di fatto che l'Italia è vecchia in tutti i punti di vista. Lo hai tu stesso nel commento precedente. È chiaro che non ti preoccuperesti se avessi tuo marito col posto fisso, mi sembra ovvio, ma nella realtà dei fatti pochissimi giovani che vogliono mettere su famiglia hanno un contratto a tempo indeterminato, laureati compresi. Ai tempi dei nonni, nonostante la povertà più totale, si cercava di fare tanti figli per poter mandare avanti le terre, quasi totale fonte di sostentamento. Infatti molte cose si facevano a mano, un pò per necessità un pò per mancanza di altre fonti di intrattenimento. Ad esempio non si andava a comprare la maglia se lo si poteva fare in casa a costi quasi zero, non si andava a comprare il pane se lo potevi fare tu. Era un modo di vita totalmente diverso e certamente legato alle condizioni di necessità. Non si facevano 10 figli non avendo una lira, per puro gaudio o amore dei figli (o meglio, non del tutto se vogliamo omettere la questione "imprinting sociale")
@@valenesco45 esattamente di cosa stiamo parlando se da un paio di anni le dimissioni in bianco non esistono più? Certo, nulla tutela il dopo la nascita del figlio. E certamente lavorare in un contesto ostile non è la cosa migliore per la psiche di una madre lavoratrice. Più che altro in Italia non si fanno figli per il senso di peggioramento sociale che è sempre dietro ogni evento, personale o nazionale. Veri paracadute sociale non esistono a livello familiare o sono palliativi.
Buon weekend Eriko!! Mi è piaciuto molto questo argomento però ha anche dei lati negativi perchè in certi casi si prova molto dolore!! Tanti auguri alla tua sorella e stammi bene!!🙂
In Italia a volte accade, specie nelle famiglie tradizionali, che se una persona è sposata ma decide di non avere un figlio si pensi a un problema d'infertilitá. Se invece si decide di rimanere single a lungo si presume che la persona abbia un orientamento sessuale diverso dalla maggior parte delle persone. Purtroppo in alcune famiglie c'è una forte pressione verso la maternità a tutti i costi. Generalmente quindi si decide di comunicare la gravidanza piuttosto presto (a parte i casi in cui si teme l'aborto spontaneo o in particolari situazioni lavorative). Almeno questo è ciò che mi è parso di capire (correggetemi se sbaglio).
Questa cosa di licenziare chi è incinta succede un po’ ovunque e sono fortemente contrario perché si può comunque trovare una soluzione provvisoria e bisogna andare in contro (dare un aiuto) a chi rimane è gravidanza. E sono anche contrario al fatto che vengono prese in giro e maltrattate le donne in gravidanza... :(
Con la situazione economica che c'è al momento e l'incertezza del futuro in qualsiasi campo, non so quanto sia responsabile al giorno d'oggi fare figli, considerato che il futuro che vivranno non sarà quasi sicuramente un bel futuro. Lo stato dovrebbe aiutare gli imprenditori quando una loro dipendente rimane incinta ma le donne non fanno nulla per ottenere quacosa dallo Stato.
Il mobbing sulla gravidanza è una cosa molto presente anche in Italia purtroppo, soprattutto in azienda. Veramente spessissimo, quando vai a fare un colloquio di lavoro aziendale, nel colloquio per avere il posto di lavoro una delle domande è “Tu pensi di volere figli?”. Se rispondi di si, molti non ti assumono.
Italia più o meno uguale. Grande città=grande disponibilità Ma vale per chi cerca e per chi offre lavoro. Quindi stipendi si abbassano, costi maggiori, e se hai lamentele meglio tacere perché altri possono prendere tuo posto. In paese se hai un lavoro magari più tradizionale lo tieni anche tutta la vita, ma questo comporta che altri dovranno attendere o fare altro. In un paese 2 ofgicibe meccanici sono già tanti...per esempio. Altri con passione meccanico auto devono trovare alternativa. Nel paese solitamente ti conosci, c'è più disponibilità a fare ore/sforzo in più e ricambiato in merenda per tutti dal capo magari (oltre stipendio straordinari ovvio). In aziende città forse timbri lavori esci. Spesso conosci solo quelli del tuo ufficio...e basta. L'italia è un paese servile. Forse anche il Giappone. Chi controlla il rispetto delle norme, leggi sul contratti, infortuni, in Giappone?
Che triste 😢 il mondo del lavoro. Produrre cose... Mi spiace molto, la clinica della fertilità...sono illusioni per chi non ha tempo e serenità di fare l'amore col fine di dare la vita 🌱. In realtà il periodo in cui una donna sta a casa in maternità, potrebbe essere gestito con una sostituzione a tempo determinato (anche anticipato con affiancamento). Sarebbe un modo per dare esperienza magari a un giovane, oppure respiro economico a chi in difficoltà e poi al rientro dalla maternità un periodo di affiancamento al contrario in modo di aggiornare la donna rientrante e permettere all'azienda di ragionare se tenere entrambi o comunque come previsto staccarsi dal sostituto/a che avrà aumentato il proprio CV e avuto stipendio, il tutto a favore di altre assunzioni. Insomma... Un mondo più umano. Ma oggi purtroppo ti fregano coi termini ti chiamano collaboratore! Io preferisco dipendente, tale sono, senza giri inutili di parole. Tanto lo sappiamo che in UFFICIO DEL PERSONALE poi ci chiamano risorse... Risorse umane. Termine odioso, perché non esiste risorsa rinnovabile in natura, vanno tutte a consumarsi. E noi dipendenti siamo gestiti come costi...
Ciao,che bell'argomento! Non mi aspettavo questo dal Giappone,ma essendo tanto basato sul lavoro,posso capire che una donna incinta sia un disagio. Magari siete anche in tanti e il governo "non ha bisogno" di tante nascite... Detto questo mi è capitato ai colloqui che me lo chiedessero. Per una donna è difficile sia trovare lavoro dopo i 30 anni,che decidere di avere un figlio se già si lavora,le emozioni sono le stesse del Giappone. Però chi cerca un figlio in Italia non fa subito cure, il ginecologo mi ha detto che ci vuole almeno un anno e mezzo per trovare il momento giusto. Se passa più tempo allora si fanno dei controlli. Se i controlli vanno bene è solo per alimentazione,stress o stile di vita. Prima di fare cure si provano tutti i rimedi più semplici.Le cure sono proprio l'ultima cosa!
Eh perchè l'estetista, se vuole lavorare lavora ovunque e poi magari aveva 27anni e la natura dalla sua parte! Quando invece le carriere sul lavoro sono difficili, si dice ben oltre il terzo mese. Io lo dissi agli amici intimi solo nel quarto mese dopo la morfologica, ma io ho avuto un figlio a 40 anni, e tra amiche coetanee e le esperienze di mia madre, ho sempre sentito tanti dolori legati a gravidanze non portate a termine che sono scioccata da tutte queste donne che lo annunciano subito a tutti quelli che incontrano. Mi vengono i brividi quando sento annunciarlo al primo mese anche ai figli piccoli di pochi anni, e se poi va male? devi gestire il tuo dolore e spiegarlo anche a tuo figlio... ma perchè?
Cara Eriko, una domanda a me cara: in Giappone, chi non può avere figli ricorre solo alle “cliniche” dove si fanno trattamenti ormonali e fecondazioni assistite o esiste anche la possibilità di ADOTTARE un/a bambino/a? Grazie se potrai rispondermi! Erica, 45 anni, psicoterapeuta di Milano. 🤗
Ciao Eriko che bello ritrovarti sei bellissima e simpaticissima! Una mia figlia è rimasta incinta dopo 6 anni di tentativi. È andata a fare un bel viaggio, si è rilassata ed è rimasta incinta! Secondo me influisce negativamente lo stress sia fisico che psichico....invece di spendere tanti soldi in cure...andate a farvi una bella vacanza con il marito ❤❤❤❤❤...un caro saluto e abbraccio e in bocca al lupo a che ci sta provando...per chi ci crede una preghierina a S'Anna Lei sicuramente vi aiuterà! Ciao ciao ❤❤❤🙏🙏🙏❤️❤️❤️👋👏🏻😘👍😘
Ciao Eriko! Innanzitutto complimenti perché sarai una zia fantastica!! 👏🏻👏🏻👏🏻 Per quanto riguarda la maternità: le discriminazioni che descrivi nell’ambito lavorativo so che a volte purtroppo capitano anche qui in Italia (anche se illegale): è una grande vergogna che lede la dignità della persona! 😡 Trovo invece ammirevole la delicatezza che le mamme giapponesi hanno nei confronti di amiche e conoscenti senza figli, dato che sotto potrebbero esserci difficoltà o sofferenza...qui da noi alcune persone non si fanno molti scrupoli a chiedere e commentare se, scattata una “certa età”, non sei ancora mamma! Le cure ormonali che descrivi in Italia sono in buona parte pagate dal sistema sanitario nazionale se il motivo per cui vi si ricorre è legato ad una qualche patologia (purtroppo le liste di attesa sono piuttosto lunghe, ma è comunque un traguardo importante che lo Stato cerchi di supportare le coppie non fertili). Per quanto riguarda la decisione di dirlo o non dirlo, credo sia una cosa totalmente personale, legata molto alla cultura ed anche al carattere di una persona: non c’è giusto o sbagliato...☺️ Complimenti perché tratti temi davvero impegnativi con una spontaneità che fa bene al cuore, brava!!
No Eriko san, mille volte no, In Italia NON è così. Io ho due figli:l primo anzi la prima, è stata concepita in viaggio di nozze ah Honolulu Hawaii. Niente calcoli solo sorpresa . L'anno dopo invece, io e mio marito abbiamo fatto qualche calcolo e abbiamo pianificato un po'. Inutile dire che non ha funzionato subito. ci sono voluti 4 mesi. Oggi, Helen e Kenneth ( i nostri figli) hanno rispettivamente 25 e 27 anni. Un po' di bellissima sorpresa per la prima, un po' di pianificazione per l' altro, ma non troppo
non so se ne hai già parlato, ma mi piacerebbe per una volta sapere esattamente e senza voci, invenzioni o ipotesi del perché in Giappone c'è un'alto tasso di suicidi? magari potresti fare chiarezza. qualcuno mi diceva perché per esempio, essere licenziati è un disonore talmente grande da portare al suicidio, possibile?
[Off topic] È errato dire "sono andata a farmi le unghie" nonostante sia un'espressione largamente diffusa. Meglio dire "sono andata a fare la manicure" oppure "sono andata a farmi fare la manicure". E quindi sono errate anche altre espressioni similari come ad esempio "sono andata a farmi i capelli" (i capelli, così come le unghie, sono già fatte😉). Mi permetto di correggerti come mero gesto amichevole 🙏
In un telefilm giapponese ho visto una scena in cui ci sono moglie e marito e i genitori di entrambi. La suocera ha chiesto scusa ai genitori del marito perchè la moglie non riusciva ad avere figli. MA...! Allora?! Perchè i genitori devono chiedere scusa?! L’importante è che la moglie e il marito si amino, anche se fisicamente non riescono ad avere figli. Però in Giappone si pensa che se ti sposi, DEVI fare un figlio, e anche le persone giapponesi che si sposano, dato che la società è così, quindi vogliono assolutamente avere un figlio. E fanno un trattamento costoso...
Però mi sembra che adesso stia cambiando un po’ la situazione, nel senso che ci sono persone piu’ flessibili mentalmente!
Anche in Italia il pensiero è questo. Derivato dalla tradizione cristiana che vede il matrimonio come un sodalizio che permette a due individui di dare al mondo dei figli.L'amore pùò anche non esserci ,l'unico scopo del matrimonio è avere dei figli
Tesoro, mi fai pensare quanto due paesi geograficamente così distanti come l'Italia e il Giappone in realtà non lo siano così tanto. E gli americani in Giappone misa' tanto che hanno contribuito a rendervi così pieni di contraddizioni. Sapevo che anche voi, nonostante tutto lo sviluppo tecnologico, avete ancora una mentalità molto conservatrice, maschilista e patriarcale. Comunque, allo stesso modo nostro, di noi europei, spero che vi state ribellando ad una mentalità così ingiusta...un abbraccio, cara
@@gabrielemarras9184 non sono d'accordo con quello che hai detto, infatti in Italia ci sono tanti divorzi perché si scambia la passione di una notte con l'amore! Oggi come oggi nessuno è costretto a sposare nessuno in Italia e tanto meno ad avere dei figli,però è innegabile che quando ci si sposa lo si faccia per avere una famiglia!
Esattamente in una coppia il rispetto e l'amore sono al primo posto per me, i figli se arrivano bene (parlo da 30ntenne) altrimenti non si cambia compagna se la si ama davvero! Non avrebbe senso! In giappone ma anche in italia potresti trovare persone che si preoccupano solo di aver figli, come se l essere umano debba per forza riprodursi, gioia infinita avere un figlio per carità, ma se non si può avere non si può. Quindi sotto questo argomento tutto il mondo può essere uguale, non esiste differenze fra giappone ed italia in questo è la forza dell amore è per quella non c e etnia ne paese dedicato.
@@rosariomuntoni3381 assolutamente d'accordo con te 👍
Anche qui in genere non si dice subito, ma è una cosa personale, non c'è una regola, il bullismo sulle donne incinte qui non esiste, ma la discriminazione lavorativa si.
il problema reale è che contrariamente ad altri stati europei gli oneri della maternità vengonos caricate sulle aziende e così facnedo si alimenta la discriminazione verso le donne (lavorativamente parlando), in europa in alcuni casi è lo stato a sobbarcarsi le spese di maternità non andando a pesare sulle aziende quest'ultime non hanno alcun dubbbio o problema ad assumere donne anche in età 25-35 anni.
io mi metto nei panni di una piccola azzienda che già deve sottostare a tasse che lasciano poco margine, se in più su 10 operai 2 ti vanno in maternità tu ti ritrovi con 2 operai in meno a lavorare ma con 10 stipendi da pagare.
uno stato a dovere si preoccupa di sostenere la maternità e di non creare handicap verso una parte dei cittadini, oltre al fatto che il nostro stato poi si lamenta del fatto che calino le nascite.
Luk93
@@LLuukk93 gli assegni di maternità vengono anticipati dall'azienda. i soldi non sono dell'azienda ma dello stato.
@@LLuukk93 ma cosa dici? Paga l'INPS, non l'azienda
@@eleonoraeleonora3446 Non cambia. Ti trovi con un impiegato in meno, e questo crea problemi all'azienda.
@@ciucc3llone hai ragione, capisco che se una azienda assume è perché ha bisogno di uno che lavora e non che dia priorità ai prugetti suoi.. Ma che s'ha da fa? Io non me ne intendo ma magari per mansioni più generiche esiste un sistema di dipendenti "tappabuchi" temporanei?
mi è capitato spesso a dei colloqui, ancora prima di chiedermi dei miei studi o altro inerente al lavoro, tra le prime domande "lei è fidanzata/sposata? e ha intenzione di avere figli?", l'ho trovato scandaloso, perchè sono domande molto private e soprattutto non c'entravano nulla con il colloquio
A mia sorella a 18 anni ha fatto colloquio in un bar. Prima domanda. Se avesse intenzione di sposarsi e fare figli. Dovrebbero vietare per legge queste domande dato che sono cose private e non hanno nulla a che fare con il lavoro
@@MrJonnydanny86 infatti sono illegali, ma molta gente non lo sa
@@TheCeska90 è vero che sono domande molto private ma le fanno perché nel caso in cui una ragazza o una donna vuole avere un figlio mette l'azienda in una posizione in cui deve pagare la maternità (che è l'80% in più della normale retribuzione mensile) e in più prendere un'altra persona che ti sostituisca e pagarla. Magari per le grandi aziende non è un gran costo ma per le aziende medio-piccole è una gran spesa e molte aziende scartano per sto motivo
Concordo con te, già prima che si faccia un colloqui di persona, chiedono la situazione sentimentale. Ovviamente poi ci sono aziende che privilegiano le donne in menopausa 🤣
A me ad un colloquio hanno chiesto se avessi figli, ho risposto di no e poi mi hanno chiesto se ne fossi certa!sgranai gli occhi....oramai sono mamma ma lavoravo da tempo nella stessa azienda e non nascosi mai la voglia di fare un figlio. Cmq al rientro non avevo PC, telefono e connessione...mi pareva già un miracolo avere una scrivania. Ma qualcuna non ha trovato manco quella....
Inizio col complimentarmi per il video, molto bello. Non me ne perdo mai uno 😊 . Grazie mille per i contenuti che porti, sono sempre molto belli e interessanti. Purtroppo anche in Italia ci sono aziende che mandano via donne che sono incinte. Non è raro e sento molte persone, anche donne, dire che dopo il primo figlio bisogna lasciare il lavoro per dedicarsi alla casa ( nulla di sbagliato ma se poi si giudicano le altre donne solo perché non la pensano anche loro in quella maniera, allora lì sì che si sbaglia. È successo ad una mia amica. Quando hanno saputo che lavorava, nonostante avesse figli, l' hanno guardata stupiti e le hanno detto, testuali parole, " ma come tu hai figli e lavori?")😢 poi, la questione di avere un bambino il prima possibile anche qui dipende da zona in zona e persona in persona.
Un argomento molto bello ma anche molto delicato grazie per averlo condiviso con noi è sempre bello parlare di tutto e avere un confronto tra due culture
Ciao Eriko!!
Buona Domenica!🌷
Personalmente penso sia una cosa estremamente personale e soggettiva su cui però ci sia molta pressione sociale. Purtroppo esiste ancora molto l'idea del "la donna deve essere madre" e mi spiace perché molte non sentono questo desiderio. Io ho 26 anni e mi sento terribilmente giovane per una gravidanza, sinceramente non sono nemmeno sicura di voler essere madre... Tuttavia spesso mi sento dire da mia madre "Quando mi fai diventare nonna?". Ho molti amici di 30 e passa anni che sono sposati con figli e sono sempre felicissima per loro, mai provato invidia. Sono zia di un bimbo meraviglioso, lavoro con i bambini negli asili e mi piacciono un sacco, tuttavia non sono convinta di voler essere mamma. Non credo che questo mi renda una brutta pressione, ma mi infastidisce la pressione sociale o le persone che ti dicono "quando capiterà cambierai idea. La maternità fa il suo corso!". Come se non essere madre mi facesse valere di meno come persona o come donna... Magari davvero crescendo cambierò idea, ma ora i miei obiettivi di vita sono lavorativi, non mi interessa altro.
Augurio ziaaa 💞💞
orribile, è ridicolo che ti licenzino perchè vuoi avere un bambino, a parte che non sono cazzi loro, se io voglio un bambino sono affari miei come e quando, basta con sta mentalità bigotta, uno deve scegliere il lavoro alla famiglia/ vita privata!? Il lavoro è solo un mezzo, non è la cosa più importanti, i soldi servono x vivere, non il contrario.
ma grazie Eriko per le info, mi è piaciuto il video.
Io ho sengtito un mio ex insegnante di un corso di formazione, in un momento di pausa diceva a me e ad un amica che se non assumerebbe mai una donna se vuole rimanere incinta, davvero complimenti, avrei voluto prenderlo a pugni in faccia pesantemente
Si è vero le donne incinte in italia, sono sempre molto espansive, sopratutto con le altre donne.
Secondo la legge italiana, è permesso di fare un periodo di assenza per la gravidanza e poter tornare a lavorare, dopo i momenti più difficili
Mah quello che dici fa parte della complessita' della differenza tra la societa' europea -italiana in particolare e quella giapponese, non e' da farne un difetto o una colpa secondo me perche' ogni posto ha i suoi usi e costumi , certo quando sentivo queste cose dai colleghi giapponesi mi meravigliavo appena arrivato in Giappone poi pero' credo di avere capito che per come e' strutturata la societa' giapponese va bene cosi', in ogni caso e' la mia personale opinione, pero' una cosa posso dire , qui a Vicenza bambini che giocano per la strada ( interne) non se ne vedono mentre dove abitavo a Minami Hatogaya era una gioia tornare dal lavoro soprattutto d'estate e vedere i bambini che giocavano tra di loro
Ma quanto è bello sentirti dire partner 😍
Mi rattrista tanto sapere che purtroppo le donne vengono discriminate in un momento meraviglioso come quello della gravidanza..è grazie a questo fenomeno naturale che il mondo va avanti, che le popolazioni continuano a sopravvivere..io sono a 27+1 e sono felicissima..al terzo mese ho dato questa bellissima notizia anche al lavoro e sono stata accolta a braccia aperte: tutti i colleghi felici, sorridenti che mi hanno abbracciata forte e si sono congratulati con me e mio marito..rispetto a tante altre donne sono più piccola, la più piccola al lavoro però io credo che non ci debba essere un'età per avere un figlio, per sposarsi..quando arriva il momento bisogna coglierlo a braccia aperte :)
Ciao Eriko! Video molto interessante.. personalmente mi ha interessato molto questo argomento :)
Una domanda, ma quando parli di trattamento di fertilità a cui si sottopongono moltissime coppie, intendi 人工受精 oppure un altro tipo di trattamento?
anche quello, ma non solo!
Chi teme di avere complicazioni aspetta il terzo mese per dare la notizia. Il mobbing alle puerpere può capitare, ma, grazie alle leggi di tutela, ci sono le assunzioni agevolate,a tempo determinato, per sostituzione maternità.
Anche in Italia lo fanno ma per una donna che trova lavoro in Italia li fanno un contratto con licenziamento esecutivo se resti in cinta ti licenziano subito
Sarebbe una buona cosa se, una donna quando rimane in cinta lo Stato elargisce 20000 euro (fondo perduto ovviamente) all'azienda nella quale la donna è assunta. Quella è grossomodo la cifra che costa ad un'azienda una donna in maternità.
Presto sarai zia, che bello, congratulazioni Erikottero!
Già che bello
Mobbing e licenziamenti durante e dopo la gravidanza in Italia sono illegali, ma purtroppo accadono comunque, si trovano altri escamotage, a me per esempio è accaduto...
Per quanto riguarda la comunicazione della gravidanza qui in Italia si tende a dirlo quasi subito solo a famiglia e amici stretti, mentre dopo il terzo mese a tutti gli altri, ma ovviamente è molto personale e soggettiva la scelta, ti parlo solo della maggioranza.
Congratulazioni per tua sorella ♥️
Grazie delle informazioni!! ^^
come ho scritto ad altri il problema penso sia dovuto allo stato, in italia la maternità va a gravare interamente sulle azziende che olte a ritrovarsi un operaio in meno lo devono anche pagare per un anno mentre non lavora.
in europa alcuni stati si prendono in carico le spese di maternità tutelando le donne incinta e non lasciando spazio a discriminazioni da parte delle aziende.
se io assumo una donna che può rimanere incinta e sono una piccola azzienda (1-6 operai) so che nel caso succeda io finisco sul lastrico, ma se invece se ne occupa lo stato io non ho alcun problema ad assumerla.
Luk93
@@LLuukk93 In realtà è l'Inps che eroga l'indennità di maternità (80% dello stipendio) e quindi è lo Stato che da i soldi alle mamme, non le aziende.
Le aziende si trovano in difficoltà unicamente per il fatto che devono trovare un sostituto.
@@aliceteresaamboni le aziende intanto devono anticipare l'intera somma per poi aspettare il rimborso che chissà dopo quanto arriva e se arriva, dopo di che ci sono el altre spese che come cita un articolo anallizando la maternità sulle aziende italiane nel 2008, la maternità di uan singola eprsona costa a un'azienda circa 6 mila euro, a vuoto, a perdere.. perchè poi le aziende debbano pagare per una cosa che esula dalla sfera professionale rimane ancora un mistero.
Luk93
@@LLuukk93 dire che la maternità grava interamente sulle aziende è disinformazione, invece il fatto che le aziende debbano anticipare l'intera somma e richiedere il rimborso all'inps è vero ma solo nei casi in cui ci sia un'azienda che ha la facoltà di poterlo fare. Negli altri casi l'indennità viene erogata direttamente dall'inps alle future mamme. L'inps è lento, ha dei grossi disagi di gestione, ma i soldi li eroga e per legge la maternità viene pagata dallo stato, dire il contrario è errato. Per quanto riguarda l'articolo del 2008 di cui parli puoi mettere il link?
Questa cosa del concepimento in Giappone me lo sono domandato più volte perché con i ritmi di vita frenetici che ci sono li pensavo fosse quasi impossibile provare ad avere figli ed in parte mi hai dato ragione purtroppo😅 Io appena ho scoperto che avrei avuto un bambino ho pianto di gioia e l'ho detto a tutti😂. Da quando ho 27 ho iniziato a sentire di volere un figlio ma non credevo che averlo mi avrebbe cambiato la vita così tanto, è la cosa più bella che mi sia mai potuta capitare!!😍😍
Tanti auguri a tua sorella per il futuro figlio e chissà, magari nascerà il mio stesso giorno cioè il 10 Giugno
Bel bimbo 😄
Ciao Eriko!
Un altro argomento “spinoso” ma che mi interessa tanto, è la disabilità intesa come quella fisica (sedia a rotelle, ausili di tutori...).
Non ne ho mai visto in Giappone, forse è considerata vergogna o magari sono io che non ci ho fatto caso. In Italia ci sono persone che capiscono e fanno finta di niente o che magari lo considerano come un valore aggiunto; al contempo esistono persone che hanno una mentalità chiusa e che hanno “paura” che si infettano (come se fosse contagiosa 🤦🏼♀️)
Per quanto riguarda il Giappone magari puoi fare un video al riguardo .
Grazie 🙏
Veramente in Giappone le donne incinte subiscono scherzi, torti, pressioni? Non posso crederci, non lo avrei mai pensato... Congratulazioni per la nascita del tuo nipotino e tantissimi auguri a tua sorella, buona domenica!
La brutta gente esiste ovunque purtroppo
Anime e manga ci hanno insegnato che si viene presi di mira per qualunque cosa
È molto sbagliato una donna deve avere diritto a certe cose.
Ma non solo la donna , una coppia più in generale deve avere il diritto a creare una famiglia
No ......
@@marioitalianboy4487 pensa 🤔 se tua madre avesse avuto delle difficoltà nel concepirti? Beh non sarebbe stato nulla di grave 😑
@@marioitalianboy4487 ma che cavolo dici?
È una affermazione un po vaga .-. O mi è sfuggito qualcosa nel video.
Ciao Eriko! Video molto interessante 😍
Ti andrebbe di parlare del sistema sanitario e della sanità in generale in Giappone? Sarebbe bello capire meglio come funziona🤗
In Italia non si dice a nessuno della gravidanza prima di 3 mesi, si dice porti sfortuna, ma in realtà è solo dato dal fatto che i primi 3 mesi sono quelli più delicati pericolosi, dopo di che la situazione si stabilizza. Come hanno scritto anche altri, anche in Italia c'è una forte discriminazione nel mondo lavorativo, già per le donne in generale, ancora di più per quelle dai 25 ai 35 anni, si tende a non assumerle anche se il governo stanzia fondi, benefits e sgravi fiscali alle aziende, e molto spesso si costringe le donne a licenziarsi quando restano incinta. Anche nei colloqui lavorativi i datori sembrano più interessati alla tua situazione familiare e personale più che al tuo curriculum se sei donna, ti viene chiesto se sei sposata, fidanzata, se ha figli, cose che a un uomo nessuno chiederebbe mai
Sono uomo e queste domande me le hanno SEMPRE fatte anche a me ai colloqui, se ero fidanzato o sposato, da quanto tempo, una volta mi hanno anche detto che se mi assumevano non dovevo "fargli lo scherzo" di mettere incinta la moglie/fidanzata.
Insomma, non è una cosa che succede solo alle donne.
Grazie delle informazioni!! Allora queste cose sono uguali in Italia e in Giappone...
@@ERIKOTTERO il fatto secondo me è che in Italia... in Giappone... in quasi tutto i paesi avanzati le aziende si comportano tutte allo stesso modo.
Anche perché la proprietà della maggior parte delle aziende è internazionale.
Salve in Italia se sei donna sei fregata in tutti a parte la libertà sessuale ps molto meglio l Olanda e la Germania per la parità dei sessi
Io questa cosa dei tre mesi non l'ho mai, mai, sentita 😅😅 anzi, tante mie amiche me l'hanno detto subito
La società giapponese vuole che ha 30 anni sei sposata con almeno un figlio,ma poi vuole che non hai figli se no non puoi lavorare,che problemi hanno?
"ogni persona è diversa, la situazione è diversa, lavoro diverso, partner diverso..." 92 minuti di applausi.
E' giusto, ogni persona decide per se stessa in base a quello che si sente di fare :)
In Italia, per mia esperienza, ho notato che: hai un figlio presto, allora stai buttando la tua vita. Pensi prima alla carriera e hai un figlio più tardi, non sei una vera donna/ci hai messo troppo. Qualsiasi cosa tu faccia ti criticheranno. 😅 Grazie per il video, è davvero interessante 😘 じゃあまた😊
Io ho vissuto un grande peso sociale intorno a 30/35 anni perché dovevo figliare. Soprattutto parenti, ma anche amici. Non capivano il mio disinteresse totale nell'avere figli, che condivido ancora, adesso a 48 anni. Non tutti sono nati per procreare, certe cose si devono sentire. Per questo capisco chi fa un figlio per pressione sociale..... Io non lo farei mai, ma posso capire una persona fragile, quanto può essere influenzata dagli altri e costretta a fare qualcosa che non sente veramente. 🤷
MySatsuki Penso che quella pressione la sentano tutte le donne, anche prima dei 30, in maniera più o meno forte in base anche alla zona dove si vive....ed è un retaggio che dovrebbe sparire, in quanto “figlio” di tradizioni, usi e costumi sorpassati nella società di oggi.
Rispetto molto il tuo pensiero perche la mia migliore amica e come te( 25 anni) e dice che lei non sente il bisogno di figliare mentre io(26 anni) ho propio sentito il bisogno di essere mamma infatti ho appena partorito anche se pultroppo a sole 30 settimane ...e parlavamo del nostro punto di vista e di come le persone si comportano nei nostri confronti.... Il fatto e che indipendentemente da me o da lei le persone criticano in ogni caso
esperienza personale: non voglio figli. a 20 anni "eeeeh è presto, cambierai idea" a 25 anni "i figli vanno fatti da giovani" a 30 anni "guarda che se non ti sbrighi perdi il treno" a 35 "non senti l'orologio biologico?" a 40 "guarda che se non ti muovi adesso poi è davvero tardi". Ora ne ho 52, finalmente hanno smesso di rompermi le palle presumendo che io sia in menopausa (non lo sono) ma hanno attaccato la manfrina del "ma non sei pentita?". No, assolutamente no, sto benissimo così grazie :)
Poi nessuno sostituisce i pensionati
Tutte le volte che me lo chiedevano rispondevo che avevo appena messo la spirale
Molto triste. Questo spiega anche il drastico invecchiamento della popolazione.
1:13 diciamo che noi tendiamo a dire tutti i nostri affari in giro, a spettegolare😂
V // per cultura siamo dei gran chiacchieroni😂
Io lo volevo dire al 4o mese e mezzo ma alla fine mio marito non vedeva l’ora di festeggiare e l’abbiamo anticipato un mese prima... i vicini l’hanno saputo al 7o mese e mezzo perché non si vedeva nulla ma hanno visto portarci in casa il passeggino nuovo 🤷♀️ altrimenti non l’avrei manco detto. Cmq dipende dalle persone. Io sono fin troppo riservata e schiva ☺️🤣
Spettegolare??? Su di che scusa
L'Italia essendo un paese cattolico fonda da secoli se non millenni la base sociale sulla famiglia. Pensa che durante il ventennio fascista se facevi figli avevi dei bonus in tot lire. In Italia il tabù è inverso, una donna che decide di non avere figli viene vista ancora oggi come atipica, si tende a pensare che abbia problemi di fertilità o sia una arrivista sociale o un'egoista, se è l'uomo a non volere figli è normale. Pensa quanto è radicata l'importanza della maternità in Italia! Una ragazza al suo primo figlio in particolare qui da noi mette come minimo i manifesti per strada perchè qui avere un figlio per una donna è ancora motivo di grande orgoglio sociale.
Mio Dio, fare mobbing o trattare male le donne incinte è GRAVE... se in Giappone succede spesso, questa è l'ennesima prova del maschilismo in Giappone...
Cara Eriko, credo che questo sia qualcosa che vada analizzato di caso in caso. Per esempio, io sono un uomo, e ho scoperto di non potere avere figli. Questo mi ha provocato un grande dolore, ed è stata anche una delle cause della mia separazione. È passato del tempo e ora riesco a essere felice per chi è in dolce attesa, ma durante i primi anni era molto difficile resistere ai brutti sentimenti. La cosa migliore di tutte è sempre fare le cose senza malizia, e avere un occhio di riguardo per la sensibilità altrui, così da poter vivere a pieno le proprie gioie serenamente con gli altri. Grazie per questo video. Ogni punto di vista aiuta.
Auguri zia!
Purtroppo anche in Italia per le donne la gravidanza è spesso un ostacolo per il lavoro. Alcune aziende preferiscono assumere prevalentemente personale maschile per evitare questa situazione........
Anche l'Italia nel mondo del lavoro è sessista, consolati... 😡
Buona domenica Eriko 😘 😘 😘
Pensi che in giappone la maternità sia considerata fondamentale maggiormente per una questione sociale più che per un vero desiderio personale? In Italia, da quel che vedo, la gravidanza è cercata principalmente per motivi personali e più raramente per "pressione" sociale. Per la questione lavorativa femminile, in Italia la situazione è molto varia, ci sono aziende moderne e attente ai diritti civili e altre ancora subdolamente scorrette, anche se esistono delle leggi che rendono difficile il licenziamento (anche se certo possono provare a renderti la vita lavorativa quasi impossibile). Sicuramente c'è ancora tanto da fare per parificare la condizione femminile a quella maschile, ma penso che fortutamente siamo sulla strada giusta. Trovo che in giappone il mondo del lavoro sia davvero troppo spietato: si vive per lavorare ed è un concetto di vita completamente sbagliato. Sul fatto di tenere nascosta o meno la propria gravidanza, è questione caratteriale: c'è chi preferisce tenere per sé la notizia e chi è talmente felice che lo direbbe a tutti e forse è stato così anche per la ragazza che ti ha messo il gel alle unghie. Direi che sono rispettabilissime entrambe le decisioni! Scusa se ho scritto tanto! un grandissimo abbraccio! :)
Dimenticavo! Congratulazioni a tua sorella e a te!!!! Presto sarai zia!!! :)
Tonalmente d'accordo
Secondo me un po' di pressione qua c'è, perché io ad esempio non voglio figli ma quando lo dico storcono il naso dicendomi che cambierò idea o menate varie, quindi o pressione o mentalità sessiste (la donna viene vista solo per procreare, se non fa figli non è completa, ogni donna ha il senso di maternità ecc.) ci sono perché alle donne che non fanno figli (sia che non possono o non vogliono) a volte vengono rotte le scatole diciamo
@@crii1995 Nessuno qui ha minimamente accennato di sessismo, soltanto tu. Ció mi fa capire che inconsciamente la sessista sei tu in primis con la tua mentalità da vittimismo, perchè non è vero che le pressioni di questo genere appartengano solo ed esclusivamente alla donna. La donna non puó procreare senza un uomo, quindi anche l'uomo è parte degli stessi scenari di pressing.
@@crii1995 ni, nel senso che io sono uomo e anche a me ogni tanto rompono le scatole coi soliti discorsi "e la fidanzata?" "quando metti su famiglia?". E' un pour parler che non catalogherei come "pressione sociale" e infatti se poi fai di testa tua nessuno ti dice niente. Condizione diversa, immagino, da quella di una società così estremamente classificante e che bada immensamente al pensiero altrui come è il Giappone
La tua condivisione aperta e senza pregiudizi della cultura giapponese è ammirevole! Brava Eriko! Evviva la condivisione di culture! ,🇯🇵🇮🇹
Brava Eriko, anche per questa questione delicata delle gravidanze hai fatto un gran bel discorso. Lo trovo molto utile sei bravissima e bellissima anche😍 ti seguo sempre e ti metto un bel like 😘
La stessa situazione in Italia. Pensa che addirittura ai colloqui di lavoro ti chiedono se hai un partner o sei sposata. Anche quando lavori, ti fanno pesare il fatto di esser madre o di volerlo diventare.
Valentina Panicali a me successe nel 1979 in una grande azienda, pensavo che le cose fossero cambiate......
@DeStylist vero, però questa pressione viene più dalla società che dall'ambiente lavorativo. Ognuno fa le sue scelte, se vuole e non vuole avere figli e credo che questo non debba essere giudicato da nessuno
@@annalombardi9158 purtroppo no, le cose non sono cambiate... Forse ci sono delle realtà lavorative a sé stanti, ma sono pur sempre una minoranza rispetto a quello che succede
Ciao Eriko, tanti auguri e felicitazioni per tua sorella|| Credo proprio che sarai un'ottima zia! Indubbiamente è proprio una bella notizia ( in particolare in un periodo così difficile in generale ) ed è una cosa brutta che in Giappone molte donne non possano vivere un momento così bello con la serenità e la gioia che dovrebbero invece caratterizzarlo.
Grazie per il video in cui affronti un argomento così importante dando a tutti spunti su cui riflettere.
Un forte abbraccio.
Perché avere un figlio è una gioia ma, in Giappone la gente non vuole essere giudicati ( fare i conti in tasca ), la cosa triste è quando tengono segreta per non perdere il lavoro o essere “criticate” .
Il numero di cliniche per avere figli con la inseminazione artificiale è impressionare, non dimentichiamo che non tutte le aziende danno la maternità pagata. Ci sono tanti casi di donne che abortiscono in casa, nascondono i corpi nei coin locker perché non hanno soldi per pagare un funerale. Qui a Sendai ( Miyagi ) dove vivo c’è stato un caso di una donna arrestata per abbandono di cadavere , 3 bambini nati prematuri, messi in buste di plastica e in un cartone.
L’aborto costa 300/400mila yen entro i primi 3mesi, senza contare poi che non si può lavorare in quel periodo.
Scusate il commento lungo
che brutta cosa
Sembra una situazione paradossale ... Ma lo stato in Giappone non offre nessun tipo di assistenza in casi come quello di una donna che non può provvedere a questo tipo di spese (mediche) ?
:-(
l'Italia e il Giappone sono entrambi paesi in cui i morti sono più dei nati ma di contro sono paesi sovrappopolati e con la più alta aspettativa di vita 85/90 di media quindi in un certo senso se non vuoi uccidere gli anziani la maternità non deve essere supportata... almeno per i prossimi 30/40 anni. Prima riequilibrare la popolazione
Sei proprio una bellissima persona sai ??
Delicata, gentile, educata, mentalità apertissima, spieghi le differenze tra Giappone e Italia ma non fai mai un commento negativo su niente, veramente correttissima !
Questa cosa di nascondere la gravidanza è terribile davvero, è triste che siamo ridotte a nascondere una cosa così meravigliosa per non perdere il lavoro.
La tradizione Giapponese di non dire nulla per non ferire chi non può avere figli, penso che sia di una delicatezza assoluta, veramente
Ti seguo sempre con piacere, un abbraccio !!
Il GIAPPONE manga
Triste per la situazione lavorativa in Giappone. I sindacati italiani, invece di rompere qui, dovrebbero andare in Giappone! É assurdo sfruttare così le persone! Una nuova vita é la gioia più grande! Io ho due figli, che adesso hanno 22 e 25anni, con il primo ho lavorato fino al giorno prima di partire, l'azienda é mia, piccola, a conduzione familiare, poi sono stata a casa e abbiamo assunto un'impiegata che mi sostituisse, così sono rimasta a casa per 5 anni. In quegli anni ci sono state delle stronze che mi hanno criticata perché stavo a casa, secondo loro a fare la signora, invece mi occupavo io di tutto, della casa e dei bambini. É giusto come qui in Italia che la maternità venga tutelata. In Giappone ci sono piccole aziende di 4,5 persone o sono tutte multinazionali? Grazie Erikottero, 😗
Hai dei capelli bellissimi 😍anch'io ho i capelli scuri come i tuoi e vorrei farli rossi, tu hai fatto la decolorazione?
Vorrei saperlo anch'io 😍
Io faccio l'henne rosso scuro e il risultato é lo stesso, lo faccio ogni 15 giorni e non ho i capelli rovinati
Incredibile quello che hai considerato con tutto quello che rivela sto video...inoltre i capelli di questa ragazza sono normotipo asiatici...
@@carmelacolia7352 il video l'ho guardato subito dopo, non sapevo cosa avrebbe detto ma usando poco instagram ho pensato di chiedere direttamente sotto a un suo video. Era da un po che volevo fargli questa domanda e mi riferisco al rosso (e non al tipo di capelli) perché vorrei farli in casa e volevo semplicemente capire se quel tipo di rosso ha bisogno di decolorazione. Non volevo offendere nessuno.
Ciao Eriko, buona domenica.
Le aziende italiane non possono licenziare (o costringere alle dimissioni) le proprie lavoratrici in gravidanza, è illegale, come è illegale anche discriminare l'assunzione di donne con il pretesto della possibile maternità (anche se certe volte è difficile provarlo). Le lavoratrici dipendenti incinte hanno diritto ad un periodo retribuito di riposo per portare avanti la gravidanza (pagato dall'inps, cioè dallo Stato), anche le lavoratrici dipendenti giapponesi hanno questo diritto?
Anche in Italia c'è una sorta di stigma, le donne che non riescono ad avere figli vengono a volte guardate con sospetto e a volte, perfino con disprezzo (come che non rimanere incinta sia indice di cattiveria).
In Italia meridionale, alcune donne nascondono di essere incinte soprattutto per superstizione, per paura che qualcosa vada storto e/o di perdere il bambino. Mentre molto spesso si sbandiera la gravidanza per assumere una sorta di status sociale più importante: figli=fertilità, abbondanza. ricchezza. Ora come ai tempi degli antichi romani. Una delle cose che non è cambiata nella nostra mentalità nonostante il passare dei secoli.
Trovo odioso quando invece siano gli uomini a sbandierare la gravidanza delle loro mogli (o compagne), lo fanno per maschilismo latente: "ho messo incinta la mia donna, sono stato bravo!" questo sarebbe il concetto, come fosse un motivo di superiorità sociale diventare padre. (Senza contare che l'uomo ci mette un quarto d'ora/mezz'ora, a partecipare alla procreazione, mentre la donna ci mette 9 mesi, il suo corpo, ed il dolore del parto!) Anche gli uomini giapponesi si comportano così?
Buona domenica!
anche in Giappone c'è il periodo di maternità pagato dallo stato, dura 5 mesi!
per quanto riguarda licenziare le donne in gravidanza è illegale anche lì, ma purtroppo il mobbing sul lavoro accade lo stesso :(
Francesco Crapis Ciao Francesco, scusa se da donna ti correggo.io lavoro in un'azienda che garantisce tutti i diritti di cui tu parli, ma molte amiche o conoscenti non hanno la stessa fortuna. Hanno contratti a tempo determinato così che se rimangono incinte semplicemente il contratto non sia rinnovato. Oppure sono costrette a firmare lettere di dimissioni in bianco, oppure ancora viene fatto loro mobbing. Come tutto in Italia, anche la legge per la tutela delle donne in gravidanza è aggirabile.
Ciao Francesco, mi permetto di dissentire sul discorso "uomo e gravidanza". Per me il periodo della gravidanza é un momento di cambiamento per entrambi e anche un futuro papá degno del nome fa dei sacrifici. Si mettono a completa disposizione e si fanno carico di tutto quello che lei non puó fare in quel periodo, mandano avanti anche la parte di compiti che di solito fa lei e sono sempre presenti e disposti a sostenere le fragilità. Purtroppo non tutti sono cosí ma é importante riconoscere che l' uomo non fa solo un figlio i 5 minuti del concepimento, e le madri devono educare i propri figli alla paritá dei sessi, responsabilizzandoli fino da piccoli per evitare gli inutili e egoisti maschilisti del futuro.
Scusa ma questo modo così negativo di vedere un padre felice perché avrá un figlio a cosa è dovuto? Perché ci può stare che qualcuno si comporti così, ma generalizzare a tutti i padri del mondo è di una tristezza infinita. Inoltre un uomo che mette in cinta e poi se ne frega di tutto il resto per nove mesi, non è un uomo, è una merda
Ma perchè devi infangare il sud?
Ma da quale città scrivi?
Io sono di un paesino sperduto in mezzo alle colline e ti posso dire che la gente o si sposa appena laureata o un anno dopo oppure a 30/35.
Per i figli è soggettivo ma mediamente è dopo 4/5 anni di matrimonio
Preferisco il metodo giapponese, anche perché capisco la difficoltà di avere un bambino... Io ho avuto un aborto e sentire le altre che erano incinte o magari avevano già il bambino con sé mi ha fatto soffrire non poco. Sono andata in depressione, ho avuto difficoltà anche per il secondo (con parto abbastanza difficile che ha avuto delle conseguenze per mio figlio) adesso stessa cosa.. Vorrei il secondo ma non arriva. In conclusione sono d'accordo sul come esprimono le giapponesi la loro gravidanza. Anch'io ho fatto così con il mio piccolo... Non ho comunicato nulla a nessuno, non volevo essere indiscreta su chi magari non riesce ad avere una gravidanza
Io ho due figli e mai avuto problema su il posto del lavoro anzi...siamo tutelate. Bisogna vedere che tipologia di lavoro píú o meno serio
Io penso che in Italia si esagera. Ti tende a postare sui social di continuo foto di pance, ecografie, resoconto di medici, conti alla rovescia e mille foto dei nascituri.
Va bene, siamo contente per voi, ma anche meno.
Anche foto di ecografie sui social!?
@@ERIKOTTERO sì, qualcuno lo fa!!
Sì, questa è assolutamente esagerazione...!!!
Come dici in effetti è una cosa che porta gioia per carità ovvio e ci sta volerla manifestare condividere, ma magari più che altro nella tua cerchia ristretta (Famiglia, amici importanti...) ed anche a mio parere così è davvero troppo!!!
Inoltre io penso che in questo modo si perde anche po’ l’intimità della cosa che riguarda soprattutto la coppia...!!! Poi purtroppo è anche un modo per attirare attenzioni, ma così facendo si attirano anche quelle negative e non solo verso sé, ma anche facendo star male chi magari non può/riesce...
Io credo è anche questa in qualche modo una forma di voluta ostentazione!!!
Falsità.
@@Alekhopes l
Avere figli é per lo piú una pressione sociale,culturale e psicologica che già si instaura nella crescita di una donne(bambolotti,madre sempre in vista,educazione sessuale che non parla della natura del sesso ma della rioroduzione,etc).Questa cultura viene assorbita dal mondo del lavoro e,vedendo le donne solo come future madri,lo stipendio per colpa di questo pregiudizio si abbassa rispetto a quello maschile.Adesso,una persona deve essere pagata per quanto lavoro fa e le ore.Se una donna é incinta ovviamente deve essere pagata meno,fa meno ore.Anche se io(sono una donna)la lincezierei in tronco.Vuoi avere un figlio,vai e accudiscilo.Io voglio gente che lavora e non che piange e si aspetta i soldi perché ha datto una cosa che anche un criceto riesce a fare.Poi hanno anche il coraggio di non assumersi la propria responsabilità e darlo a una tata.
Ai colloqui non si deve chiedere se una donna ha piani per avere figli perché la stai già insultando(metterla al livello come una futura incubatrice)e le stai dando una pressione quasi per farlo,per pensarlo ma non ne va negli interessi di una azienda(la devi pagare per stare a casa e devi trovare qualqun altro e devi pagarlo)e per questo la donna non viene pagata abbastanza o non presa.Quando la finirete di vedede la donna come una madre-to-be e imparare che incentivare un posto di lavoro é un incentivo economico per lei e l'azienda e non per bambini inesistenti.
Erico, perché fanno bullismo su donne incinte in Giappone? Posso capire per aziende e lavoro,ma in società perché? Interessante sapere tuo opinione
Congratulazioni Eriko 😍Sarai una Zia Bravissima 🥳Io ho una bimba e per fortuna nel mio lavoro siamo molto tutelate noi mamme. Ma conosco ahimè altre realtà, soprattutto nel privato. Ma Ta Ne
senza offesa, capisco che il lavoro vi dà da mangiare, ma vivere per lavorare non va per niente bene, di solito è il contrario ovvero che si lavora per vivere. avete questa concezione che il lavoro lo mettete in cima a tutto trascurando il lato umano, addirittura licenziare un'impiegata perchè vuole avere un bimbo...
Bel video Eriko, davvero interessante.... Auguri alla tua sorellina! ❤️ Lei mamma e tu zia! 🥳
Sentivo poco fa un servizio per cui in Giappone si fanno pochissimi figli, con i conseguenti problemi economici per lo stato che cerca di risolvere il problema.Ora capisco il perché del problema😬
Vorrei farti una domanda, ho l'impressione che i giapponesi non conoscono molto la generosità disinteressata, l'altruismo intendo.
Hai una dolcezza disarmante quando parli di temi anche un po' delicati, un'intelligenza e una saggezza sbalorditive che ti permettono di dosare bene le parole e vedere le cose da più punti di vista, per comprendere le cose al meglio e un modo di guardare il mondo strabiliante. Ti ammiro Eriko
pensa che in UK non si mette nemmeno l'anno di nascita, la foto e nazionalità sul CV, per evitare di essere discriminati fin da subito.
In Italia è normale che qualcuno faccia sapere agli altri che è incinta perché è una cosa bella
Dio mio!😱
No, in Italia ormai non c'è una grande differenza tra città e paesi. Forse in alcuni paesini un po' isolati ma questi ultimi si stanno spopolando.
Qui le donne incinte sono tenute in grande considerazione.
Molto interessante questo discorso, me lo sono chiesta spesso come veniva trattato l'argomento in Giappone.
Per esempio nella mia famiglia (e non solo) hanno sempre fatto sapere della gravidanza dopo il terzo mese, dovevano essere sicuri prima di informare gli altri.
Anche in Italia non assumono quando sei sposata perché potresti fare dei figli. in tutti i colloqui di lavoro che ho fatto mi hanno chiesto se ero sposata e se avevo già dei figli. In Italia dobbiamo comunicarlo al datore di lavoro al terzo mese.
È illegale questo, li potevi denunciare
Alcune aziende ti fanno comunicare obbligatoriamente lo stato di gravidanza „non appena accertato“... Ma stai tranquilla che davanti ad un tribunale nessun giudice darà torto ad una donna incinta
💝Sai non sto tanto bene,nulla di grave ma devo stare ferma a letto I TUOI VIDEO UNO DOPO L'ALTRO 😍😍😍😍😍mi stanno rilassando MOLTO e tenendo MOLTA compagnia💝💝💝💝👏👏👏👏👏👏👏👏😍🎉🎉🎉
Ciao Eriko tutto il mondo e' paese.....però non pensavo che in Giappone...fosse così....sicuramente in Giappone più che in Italia...lavorate tanto e lo strees è alto...
Per concludere...e per sdrammatizzare...io con 1 Donna bellissima intelligente simpatica come te...vorrei subito creare una bella famiglia e poi dai..che bello 1 incrocio Giappone/ Italia chissà che bei bambini salterebbero fuori...
Ciao Eriko continua così e facci conoscere le differenze fra i 2 paesi
in Italia è la cosa più bella da dire. Specie se lo dici alle ragazze che sono già mamme. Dal punto di vista sociale economico non assumono per quello ed è COMPLETAMENTE ILLEGALE. Qui hai la maternità 3 mesi prima 2 mesi dopo e paga lo stipendio l' INPS . ma il datore di lavoro deve assolutamente tenerti e deve assumere una sostituta per quei mesi. è per quello che non vogliono.
E per un anno non possono licenziarti, salvo per motivi economici, ma per motivi disciplinari no.
@@marialuisagodino1035 infatti io sono stata licenziata dopo 1 anno, nonostante il contratto a tempo indeterminato, grazie al governo Renzi 😔
Non dire sciocchezze e false informazioni.
Non è assolutamente illegale NON ASSUMERE, è illegale licenziare una persona già assunta!
Addirittura io sono al sesto mese in questo momento, la pancia non si vede per niente, se facessi un colloquio omettendo il mio stato di gravidanza e venissi assunta sarei perseguibile dalla legge. Pagherei dei danni all'azienda.
In Italia è vista una cosa bella dalla famiglia, dagli amici, a livello lavorativo riceviamo lo stesso trattamento che in Giappone, poche donne vengono assunte per paura di una futura gravidanza e tra le domande nei colloqui c'è sempre se si ha una relazione stabile che dura da molto e se si ha intenzione da qui a 5 anni di avere un figlio.
@@DaBa_83 mi dispiace molto, cara. Come avvocato lavorista, ne ho viste di tutti i colori, purtroppo.
@@antoniaagrillo7631 è COMPLETAMENTE ILLEGALE fare domande sulla tua capacità di procreare, e discriminarti sui colloqui in base a questo. Ma è proprio un REATO. non un illecito. DISCRIMINAZIONE IN BASE ALLO STATO SOCIALE DEL CANDIDATO. rileggiti le norme del diritto del lavoro.
Da mamma posso raccontarti la mia esperienza: al tempo in cui cercavo un figlio frequentavo un forum di aspiranti mamme e ho letto storie di tutti i tipi, io invece sono stata fortunata... in Italia è considerato normale fino a un anno di ricerca, solo dopo si inizia a indagare perché la gravidanza non arriva; ci sono diversi tipi di "aiuti" ormonali, ma fortunatamente non ne ho avuto bisogno, quindi su questo non sono informatissima... di solito nei primi tre mesi c'è chi preferisce non dirlo perché è considerato il periodo a rischio, ossia il periodo in cui l'embrione, se presenta malformazioni, incorre nell'aborto spontaneo; se si supera il terzo mese e si forma la placenta significa che tutto va bene e il feto non ha problemi talmente gravi da mettere a rischio la propria vita
I tuoi video non sono solo molto interessanti, ma anche rilassanti! Hai una bella voce!
Continua cosi!!!😊
Grazieee!!^^
Ciao Eriko^^ Per una volta sono uno dei primi ad arrivareXD
Purtroppo al giorno d'oggi fare un figlio è un problema un po' ovunque, e si può ben vedere dal fatto che per esempio qui in Italia l'età media delle coppie che hanno il primo figlio è quasi raddoppiata negli ultimi cinquant'anni.
Ad ogni modo, una cosa di cui mi piacerebbe che parlassi in uno dei tuoi video è la ristorazione italiana in Giappone, sia quella gestita da italiani sia quella propriamente giapponese (Sì, ho visto la serie tv "Bambino"XD)
Grazie, e mi raccomando: non smettere mai di fare video!^^
Giappone,nazione incredibile,bellissimo paese con paesaggi mozzafiato,ma se veramente la vita che si conduce è quella che descrivi,non è la vita che fare per me. Mi da l'impressione di un mondo fatto da "robot".
La vita è una sola e con i mille difetti della vita italiana,preferisco viverla nel nostro modo.
purtroppo cambia molto il Giappone se ci si va da turista o da lavoratore!
@@ERIKOTTERO non lo metto in dubbio,leggo molto seguo il tuo canale e ho amici che hanno vissuto nelle tua bellissima terra, ho avuto a che fare con tecnici Giapponesi diverso tempo fa. Uomini che lavoravano con i guanti,preparatissimi in tutto. Ma quando si era fuori dalla fabbrica si trasformavano, sempre allegri e pronti alla battuta. Credo che in qualsiasi paese si vada,ci si deve confrontare si, ma anche qualche volta lasciarsi andare alle cose belle della vita.
@@ERIKOTTERO Anche io ho dovuto nascondere la gravidanza fino al quinto mese!
@@ERIKOTTERO Eriko, ti sarai ormai accorta che anche qua in Italia è diverso venire da turisti o viverci... 😟
@@fabiomaiorano2178, ma se ti chiami Fabio sei maschio, come hai fatto a rimanere incinto? :-)
Io ho il problema opposto, é una fobia che ho l'idea di rimanere incinta e mi mette iper ansia e angoscia come cosa.
Infatti prendo qualsiasi preoccupazione per evitare il tutto
Iveis anch’io, ti giuro, non voglio figli
Grazie Erika per questo video e per la sensibilità con cui hai trattato l’argomento. Tantissimi auguri per il tuo futuro nipotino o nipotina! ❤️
Non capisco il senso di spendere un sacco di tempo (oltre ai soldi) per andare alla clinica un sacco di volte.. tantovale usare quel tempo stando col proprio marito e provarci in modo naturale.
Simona Adamo si! Stavo pensando la stessa cosa. Mi sembra molto molto costosa e faticoso.
Vanno in clinica quando, dopo mesi o addirittura anni di tentativi "naturali", non riescono cmq ad avere un figlio.
@@ERIKOTTERO ah...ok allora così è più comprensibile. Anche in Italia accade lo stesso, con la differenza che i rapporti non sono una rarità per cui naturalmente sono poche le coppie che si affidano alla fecondazione artificiale.
È LA PRIMA VOLTA CHE VEDO UN TUO VIDEO.HAI PIENAMENTE RAGIONE OGNUNO HA I SUOI TEMPI E NON TUTTE LE DONNE VOGLIONO ESSERE MADRI
Quanto sei bella 😊 mi mette di buon umore guardarti. Grazie 😘
Ciao Eriko. Argomento interessante . Anche in Giappone,come in molti altri posti del mondo,la donna viene discriminata.Anche quando decide di mettere al mondo dei figli. 😞 😞 😞
Ciao! Io sono rimasta incinta subito ma avevo paura di non riuscirci quindi mi sono sempre sentita in imbarazzo a dirlo in giro...capisco la mentalità giapponese...è una questione di riserbo e delicatezza verso le altre donne. Lavorando nel pubblico non ho avuto problemi con il lavoro ma certamente lo Stato qui in Italia non sostiene per nulla le famiglie e le donne sopratutto!! Ora sarà ancora peggio anzi lo è già attualmente....santi i nonni!! Riguardo l'età delle partorienti fose si, influisce molto l'ambiente e la cultura in cui vivi...qui a Roma c'è moltissima varietà e poca pressione sociale. Chi vuole bene, altrimenti chissene...:-)
Ah, ecco perché c'è questo declino demografico, tra le altre cose. Basterebbe punire severamente l'autore di queste forme di bullismo aziendale. Ma se non volete estinguervi come i Panda credo che i vostri governanti e legislatori debbano intervenire anche su questo aspetto.
Ovvio che un datore di lavoro vede questa cosa esclusivamente come un costo, poiché ha una risorsa in meno e il cui focus anche per il futuro non potrà essere rivolto esclusivamente al lavoro.
In Italia medio-piccole, ma non solo, in passato, era uso far scrivere una lettera di dimissione in bianco proprio per i casi di gravidanza (ma non solo). Oggi esiste un meccanismo che praticamente blocca questo meccanismo. Ovviamente il licenziamento è proprio vietato.
Diversa la situazione per chi fa un lavoro in proprio, che è senza ammortizzatori.
PS: La vostra cultura è veramente particolare. Questo bisogno di non offendere anche in via teorica l'interlocutore mi ha sempre affascinato ed inquietato.
Ma se non volete estinguervi come i panda
"estinguerci" *
(siamo in Italia, dove è più alto il numero dei decessi che quello delle nascite di bambini nati da coppie italiane)
Quante donne in Italia hanno il coraggio di dire al proprio capo di essere incinta? Piuttosto non fanno figli. Per fortuna non tutte le realtà aziendali sono così ma il trend demografico però conferma che l'Italia è un paese di vecchi fatto apposta per vecchi.
@@valenesco45 se io fossi donna probabilmente mi scoccerebbe andare dal mio titolare e dirgli che sono incinta o vorrei diventare madre, ma se mettessi al primo posto la famiglia e al secondo il lavoro, (dando per scontato che il padre di mio figlio abbia un contratto a tempo indeterminato) non ci penserei 2 volte a lasciare il lavoro per dedicarmi anche solo per 2-3 anni alla maternità...
Per il fatto che l'Italia è un paese di vecchi per i vecchi penso che sia più un fatto mentale al 95% che altro...
Le ragioni che sento più spesso sono di non avere la garanzia di dare un'esistenza dignitosa ai propri figli, ma poi tengo anche conto di quelli (come il mio collega bosniaco cresciuto in bosnia sposato con una bosniaca trasferita qui da piccola, hanno entrambi meno di 40 anni e vivono sereni qui in un'appartamento con i loro 2 figli piccoli) che non si fanno sti problemi
(I figli di sto mio collega sembrano stare meglio di come stavo io alla loro età, sicuramente vanno in giro vestiti meglio).
Una volta c'era una mentalità diversa... I miei nonni materni erano entrambi contadini proprietari della terra che coltivavano, ma non nuotavano decisamente nell'oro; Erano nati uno nel 1920 e l'altra nel 21, hanno avuto 7 figli, e anche se erano stati tempi difficili tutti sono andati sia a scuola, che a lavorare, dando una mano prima solo nei campi, poi sotto titolare per 8 ore e nei campi di casa propria dopo le 8 ore di lavoro fuori casa 😅.
Mio padre invece aveva 5 fratelli e viveva nel centro di un paese, figlio di fornai da 3 generazioni e proprietari di bottega, anche loro per nulla ricchi e con debiti da pagare, la mentalità dai miei nonni ai miei genitori era già diversa perché i miei genitori hanno aspettato di avere quasi 40 anni prima di concepirmi, e anche se ho avuto una vita piena di difficoltà mi hanno dato tutto quello che potevano darmi, e anche se non ho avuto una vita perfetta finora e il mondo è una merda, sono lo stesso contento che abbiano deciso di farmi nascere... Penso che anche se non avrò i mezzi sufficienti per un'esistenza dignitosa di volere lo stesso avere dei figli, se lo vorrà anche la mia compagna.
Sono dell'idea che il lavoro sia stato inventato per garantirti di vivere, non la vita per farti lavorare fino alla morte.
@@raff9219 Il tuo discorso un pó si contraddice da solo. Non puoi dire che sia un fatto mentale se poi realizzi che in Italia la mortalità supera la natalità, è un dato di fatto che l'Italia è vecchia in tutti i punti di vista. Lo hai tu stesso nel commento precedente.
È chiaro che non ti preoccuperesti se avessi tuo marito col posto fisso, mi sembra ovvio, ma nella realtà dei fatti pochissimi giovani che vogliono mettere su famiglia hanno un contratto a tempo indeterminato, laureati compresi.
Ai tempi dei nonni, nonostante la povertà più totale, si cercava di fare tanti figli per poter mandare avanti le terre, quasi totale fonte di sostentamento. Infatti molte cose si facevano a mano, un pò per necessità un pò per mancanza di altre fonti di intrattenimento. Ad esempio non si andava a comprare la maglia se lo si poteva fare in casa a costi quasi zero, non si andava a comprare il pane se lo potevi fare tu. Era un modo di vita totalmente diverso e certamente legato alle condizioni di necessità. Non si facevano 10 figli non avendo una lira, per puro gaudio o amore dei figli (o meglio, non del tutto se vogliamo omettere la questione "imprinting sociale")
@@valenesco45 esattamente di cosa stiamo parlando se da un paio di anni le dimissioni in bianco non esistono più? Certo, nulla tutela il dopo la nascita del figlio. E certamente lavorare in un contesto ostile non è la cosa migliore per la psiche di una madre lavoratrice.
Più che altro in Italia non si fanno figli per il senso di peggioramento sociale che è sempre dietro ogni evento, personale o nazionale. Veri paracadute sociale non esistono a livello familiare o sono palliativi.
Io la penso come i giapponesi...non è giusto far vedere la propria felicità non pensado che potrei demoralizzare gli altri...
Tutto ciò è abbastanza triste
Buon weekend Eriko!! Mi è piaciuto molto questo argomento però ha anche dei lati negativi perchè in certi casi si prova molto dolore!! Tanti auguri alla tua sorella e stammi bene!!🙂
Da noi in Italia la gravidanza è vista con molta gioia e attenzione.
In Italia a volte accade, specie nelle famiglie tradizionali, che se una persona è sposata ma decide di non avere un figlio si pensi a un problema d'infertilitá. Se invece si decide di rimanere single a lungo si presume che la persona abbia un orientamento sessuale diverso dalla maggior parte delle persone. Purtroppo in alcune famiglie c'è una forte pressione verso la maternità a tutti i costi.
Generalmente quindi si decide di comunicare la gravidanza piuttosto presto (a parte i casi in cui si teme l'aborto spontaneo o in particolari situazioni lavorative). Almeno questo è ciò che mi è parso di capire (correggetemi se sbaglio).
Questa cosa di licenziare chi è incinta succede un po’ ovunque e sono fortemente contrario perché si può comunque trovare una soluzione provvisoria e bisogna andare in contro (dare un aiuto) a chi rimane è gravidanza. E sono anche contrario al fatto che vengono prese in giro e maltrattate le donne in gravidanza... :(
Con la situazione economica che c'è al momento e l'incertezza del futuro in qualsiasi campo, non so quanto sia responsabile al giorno d'oggi fare figli, considerato che il futuro che vivranno non sarà quasi sicuramente un bel futuro. Lo stato dovrebbe aiutare gli imprenditori quando una loro dipendente rimane incinta ma le donne non fanno nulla per ottenere quacosa dallo Stato.
Il mobbing sulla gravidanza è una cosa molto presente anche in Italia purtroppo, soprattutto in azienda. Veramente spessissimo, quando vai a fare un colloquio di lavoro aziendale, nel colloquio per avere il posto di lavoro una delle domande è “Tu pensi di volere figli?”. Se rispondi di si, molti non ti assumono.
Congratulazioni per tua sorella eriko♥️🔝
Video interessante, buona domenica :-)
Italia più o meno uguale.
Grande città=grande disponibilità
Ma vale per chi cerca e per chi offre lavoro.
Quindi stipendi si abbassano, costi maggiori, e se hai lamentele meglio tacere perché altri possono prendere tuo posto.
In paese se hai un lavoro magari più tradizionale lo tieni anche tutta la vita, ma questo comporta che altri dovranno attendere o fare altro.
In un paese 2 ofgicibe meccanici sono già tanti...per esempio. Altri con passione meccanico auto devono trovare alternativa.
Nel paese solitamente ti conosci, c'è più disponibilità a fare ore/sforzo in più e ricambiato in merenda per tutti dal capo magari (oltre stipendio straordinari ovvio).
In aziende città forse timbri lavori esci. Spesso conosci solo quelli del tuo ufficio...e basta.
L'italia è un paese servile. Forse anche il Giappone.
Chi controlla il rispetto delle norme, leggi sul contratti, infortuni, in Giappone?
Che triste 😢 il mondo del lavoro.
Produrre cose...
Mi spiace molto, la clinica della fertilità...sono illusioni per chi non ha tempo e serenità di fare l'amore col fine di dare la vita 🌱.
In realtà il periodo in cui una donna sta a casa in maternità, potrebbe essere gestito con una sostituzione a tempo determinato (anche anticipato con affiancamento). Sarebbe un modo per dare esperienza magari a un giovane, oppure respiro economico a chi in difficoltà e poi al rientro dalla maternità un periodo di affiancamento al contrario in modo di aggiornare la donna rientrante e permettere all'azienda di ragionare se tenere entrambi o comunque come previsto staccarsi dal sostituto/a che avrà aumentato il proprio CV e avuto stipendio, il tutto a favore di altre assunzioni.
Insomma... Un mondo più umano.
Ma oggi purtroppo ti fregano coi termini ti chiamano collaboratore!
Io preferisco dipendente, tale sono, senza giri inutili di parole. Tanto lo sappiamo che in UFFICIO DEL PERSONALE poi ci chiamano risorse... Risorse umane. Termine odioso, perché non esiste risorsa rinnovabile in natura, vanno tutte a consumarsi.
E noi dipendenti siamo gestiti come costi...
Ciao,che bell'argomento! Non mi aspettavo questo dal Giappone,ma essendo tanto basato sul lavoro,posso capire che una donna incinta sia un disagio. Magari siete anche in tanti e il governo "non ha bisogno" di tante nascite... Detto questo mi è capitato ai colloqui che me lo chiedessero. Per una donna è difficile sia trovare lavoro dopo i 30 anni,che decidere di avere un figlio se già si lavora,le emozioni sono le stesse del Giappone.
Però chi cerca un figlio in Italia non fa subito cure, il ginecologo mi ha detto che ci vuole almeno un anno e mezzo per trovare il momento giusto. Se passa più tempo allora si fanno dei controlli. Se i controlli vanno bene è solo per alimentazione,stress o stile di vita.
Prima di fare cure si provano tutti i rimedi più semplici.Le cure sono proprio l'ultima cosa!
Eh perchè l'estetista, se vuole lavorare lavora ovunque e poi magari aveva 27anni e la natura dalla sua parte!
Quando invece le carriere sul lavoro sono difficili, si dice ben oltre il terzo mese. Io lo dissi agli amici intimi solo nel quarto mese dopo la morfologica, ma io ho avuto un figlio a 40 anni, e tra amiche coetanee e le esperienze di mia madre, ho sempre sentito tanti dolori legati a gravidanze non portate a termine che sono scioccata da tutte queste donne che lo annunciano subito a tutti quelli che incontrano. Mi vengono i brividi quando sento annunciarlo al primo mese anche ai figli piccoli di pochi anni, e se poi va male? devi gestire il tuo dolore e spiegarlo anche a tuo figlio... ma perchè?
Cara Eriko, una domanda a me cara: in Giappone, chi non può avere figli ricorre solo alle “cliniche” dove si fanno trattamenti ormonali e fecondazioni assistite o esiste anche la possibilità di ADOTTARE un/a bambino/a? Grazie se potrai rispondermi! Erica, 45 anni, psicoterapeuta di Milano. 🤗
Ciao Eriko che bello ritrovarti sei bellissima e simpaticissima! Una mia figlia è rimasta incinta dopo 6 anni di tentativi. È andata a fare un bel viaggio, si è rilassata ed è rimasta incinta! Secondo me influisce negativamente lo stress sia fisico che psichico....invece di spendere tanti soldi in cure...andate a farvi una bella vacanza con il marito ❤❤❤❤❤...un caro saluto e abbraccio e in bocca al lupo a che ci sta provando...per chi ci crede una preghierina a S'Anna Lei sicuramente vi aiuterà! Ciao ciao ❤❤❤🙏🙏🙏❤️❤️❤️👋👏🏻😘👍😘
Io l'ho detto al quarto mese. Perché volevo proteggere il mio bambino dalla curiosità morbosa
Sono come te..
Ciao Eriko! Innanzitutto complimenti perché sarai una zia fantastica!! 👏🏻👏🏻👏🏻 Per quanto riguarda la maternità: le discriminazioni che descrivi nell’ambito lavorativo so che a volte purtroppo capitano anche qui in Italia (anche se illegale): è una grande vergogna che lede la dignità della persona! 😡 Trovo invece ammirevole la delicatezza che le mamme giapponesi hanno nei confronti di amiche e conoscenti senza figli, dato che sotto potrebbero esserci difficoltà o sofferenza...qui da noi alcune persone non si fanno molti scrupoli a chiedere e commentare se, scattata una “certa età”, non sei ancora mamma! Le cure ormonali che descrivi in Italia sono in buona parte pagate dal sistema sanitario nazionale se il motivo per cui vi si ricorre è legato ad una qualche patologia (purtroppo le liste di attesa sono piuttosto lunghe, ma è comunque un traguardo importante che lo Stato cerchi di supportare le coppie non fertili). Per quanto riguarda la decisione di dirlo o non dirlo, credo sia una cosa totalmente personale, legata molto alla cultura ed anche al carattere di una persona: non c’è giusto o sbagliato...☺️ Complimenti perché tratti temi davvero impegnativi con una spontaneità che fa bene al cuore, brava!!
Grazie mille per la tua risposta!
Sei bellissima Eriko😍😍😍
No Eriko san, mille volte no, In Italia NON è così. Io ho due figli:l primo anzi la prima, è stata concepita in viaggio di nozze ah Honolulu Hawaii. Niente calcoli solo sorpresa . L'anno dopo invece, io e mio marito abbiamo fatto qualche calcolo e abbiamo pianificato un po'. Inutile dire che non ha funzionato subito. ci sono voluti 4 mesi. Oggi, Helen e Kenneth ( i nostri figli) hanno rispettivamente 25 e 27 anni. Un po' di bellissima sorpresa per la prima, un po' di pianificazione per l' altro, ma non troppo
non so se ne hai già parlato, ma mi piacerebbe per una volta sapere esattamente e senza voci, invenzioni o ipotesi del perché in Giappone c'è un'alto tasso di suicidi? magari potresti fare chiarezza. qualcuno mi diceva perché per esempio, essere licenziati è un disonore talmente grande da portare al suicidio, possibile?
Bel video,i bambini sono doni speciali😊PS:non vedo l'ora di andare a mangiare Giapponese🍣🍲🍙🍤
al ristorantino di fiducia😥 ''dettagli...''
[Off topic]
È errato dire "sono andata a farmi le unghie" nonostante sia un'espressione largamente diffusa.
Meglio dire "sono andata a fare la manicure" oppure "sono andata a farmi fare la manicure".
E quindi sono errate anche altre espressioni similari come ad esempio "sono andata a farmi i capelli" (i capelli, così come le unghie, sono già fatte😉).
Mi permetto di correggerti come mero gesto amichevole 🙏