COME PARLARE DI BISOGNI ANTI-ECOLOGICI IN UNA SOCIETÀ A ECONOMIA CAPITALISTICA?

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  • Опубліковано 2 лип 2024
  • COME PARLARE DI BISOGNI ANTI-ECOLOGICI IN UNA SOCIETÀ A ECONOMIA CAPITALISTICA?
    Come parlare di bisogni nella prospettiva di una "cultura di resistenza"? Se la realizzazione individuale consiste, oltre che nel soddisfare un bisogno attraverso il consumo, nell’appagare il desiderio stesso di consumare, in base a necessità, a “bisogni indotti” via marketing (mode); e se poi la performance consumistica come stile di vita si è “normalizzata” all’interno della società, al tal punto che a essere consumata è l’esistenza tutta dell’individuo - dall'esposizione sui social network commercializzati alla turistificazione della vita urbana -, come riuscire a parlare dell’impatto ecologico della nostra “propensione” al consumo?
    Il rischio è applicare alla natura dei bisogni una critica moralistica. In una società a economia capitalistica, l’accesso a beni di consumo - “superflui” o “necessari” - attraverso la modalità sociale della loro offerta, e cioè il mercato, è in effetti una cosa normale. L’induzione al consumo, che si realizza attraverso l’“invenzione” non tanto dell’utilità ma della desiderabilità di qualsiasi cosa, è oggi così pervasiva da fornire quell’orizzonte - valoriale, simbolico e culturale - per cui il senso del nostro stare al mondo non è pensabile al di fuori della realtà dell’economia di mercato capitalistica.
    All’interno di questo orizzonte, come può un discorso produrre quell’alternativa radicale al modello di crescita della macchina capitalistica, che la transizione ecologica richiede? Eppure, la pandemia del 2020 avrebbe dovuto al riguardo insegnare qualcosa.
    (6, continua)

КОМЕНТАРІ • 5

  • @simonecoppola9483
    @simonecoppola9483 29 днів тому +4

    Chi decide cosa è necessaio e cosa no? Nel video vedo una ragazza con dei tatuaggi, qualcuno di voi ha il coraggio di dirle che quello è stato un un suo bisogno non necessario? Qualcuno di voi ha il coraggio dirle che ha inquinato perchè il tatuatore ha consumato energia elettrica trodotta probabilmente con fonti inquinanti? Quella ragazza ha tutto il diritto di spendere i suoi soldi come meglio crede. Il problema qui non è il capitalismo né capire quali bisogni sono necessari e quali no, Il punto qui è capire in che modo possiamo mantenere il nostro stile di vita, senza inquinare e rovinare il pianeta. Molte soluzioni ci sono già e un po' alla volta, come umanità, le stiamo implementando. Per esempio produrre energia elettrica evitare fonti fossili e passare a nucleare + rinnovabili.
    Se pensate che la soluzione non sia quella di rendere sostenibile il nostro stile di vita, ma bensì produrre meno, vi invito a fare la prossima cena al buio, magari con una candela, oppure se volete essere ancora più ecologici, non organizzate nessuna cena perchè forse qualcuno di voi ha preso l'auto, e magari ha pure inquinato.

    • @iaiaboccia3741
      @iaiaboccia3741 16 днів тому

      Carissimo
      I miei tatuaggi sono tutti “fatti a mano”, senza macchinette ma con ago e inchiostro, non quindi propriamente “naturali” ma sicuramente “meno inquinanti” di quelli cui ti riferisci.
      I bisogni di cui parli non sono in alcun modo necessari, nessun bisogno è necessario al di fuori di quelli legati strettamente alla sopravvivenza, volendo seguire il tuo discorso.
      Il problema è che, volendo seguire il tuo discorso, diventa facile arrivare a fare discorsi pseudo fascisti che parlano dell’umanità in termini prettamente biologici e riproduttivi.
      Difficile accogliere queste provocazioni.
      Mi auguro le tue cene a lume di candela siano più illuminanti di tutte le altre, e ti invito a condividerne memoria.

    • @simonecoppola9483
      @simonecoppola9483 15 днів тому

      @@iaiaboccia3741 affermare che la soluzione non è consumare meno, ma produrre in modo ecologico grazie a nucleare e rinnovabili è pseudo fascista. Siamo alla frutta signori...

    • @iaiaboccia3741
      @iaiaboccia3741 14 днів тому

      @@simonecoppola9483
      Signore,
      fare i distinguo tra i bisogni reali e quelli indotti riconduce prettamente a quanto ho già detto: l'essere umano è un vivente che caga piscia si nutre si riproduce.
      Escludere dalle necessità umane tutte quelle correlate ai moti di scoperta costruzione intelletto è fascista.
      Rivolgersi con supponenza e moralismo pure.

  • @ChillG070
    @ChillG070 Місяць тому

    Ottima discussione
    Penso però, che già la stessa idea ecologica possa essere un "bisogno creato" dal capitalismo e non una risposta ad necessità.
    Per esempio la bottiglia con il tappo attaccato, non cambia la produzione (infatti risolve poco).
    Il capitalismo, ovviamente, non ti parlerà mai di decrescita, ma di una conversione come da auto a benzina a elettrica...