Io Verdone potrei guardarlo anche menre si lava i denti e sarebbe meglio di moltissime commedie recenti. Non si può realizzare solo capolavori, ma ogni film di Verodne racconta comunque qualcosa e offre un minimo spunto d i riflesisone sui rapporti tra esseri umani, in particolare in famiglia in questo caso.
Film inguardabile. Con una Cortellesi che, incolpevole, si sforza di interpretare un personaggio senza senso. Prima operaia aggiustatutto che finge di parlare rumeno, sciroccata che afferma di aver smesso di fumare e si accende una sigaretta in balcone. Poi improvvisamente ritorna normale e si rivela una manager che ricopre il ruolo di una cinica tagliateste licenziatrice aziendale. La storia non decolla mai, non ci sono colpi di scena notevoli o scene esilaranti, figlia ha una recitazione monocorde. Finale ridicolo. Battute divertenti inesistenti
È ovvio che resta l'attore e regista di bianco rosso e verdone, d'altronde quasi tutti fanno il loro tempo, ma alla fine mi pare comunque sempre in gamba, ha pure qualcosa di più di Pieraccioni, che pure mi piace anche lui, ma stessa cosa aveva anche lui il suo periodo
@@maggiolino4368 è indubbio che abbia una marcia in più di pieraccioni il quale ha imbroccato solo i primi due film piombando nella banalità. Però anche carlo non ha più nulla da dire oramai. E mi dispiace dirlo
Spero si ritiri, non dalle scene, ma a livello registico. Magari potrà interpretare qualche parte come ha fatto in film girati da Veronesi o Sorrentino. A livello registico e di soggetti creati è ora del pensionamento
@@Mikelori_ Da fan di Verdone, mi duole dover ammettere che hai ragione. Personalmente, credo che da acuto osservatore della società quale è sempre stato, capace di coglierne ogni sfumatura, Verdone si sia "rassegnato" a stare al passo, stanco e trascinato, dei tempi di oggi. E il risultato non mi sorprende: vuoto assoluto. Almeno io la vedo così.
Io Verdone potrei guardarlo anche menre si lava i denti e sarebbe meglio di moltissime commedie recenti. Non si può realizzare solo capolavori, ma ogni film di Verodne racconta comunque qualcosa e offre un minimo spunto d i riflesisone sui rapporti tra esseri umani, in particolare in famiglia in questo caso.
Verdone sempre il migliore🥺❤️
Scena che sintetizza l' attualità del film
Carlo ti amo
Chiedo venia!
"Ch'ho tolto?" 1:23
"N'ho visto 'a plastica, chiedo venia" 1:33
Auhauhauhauha chiedo venia
Cordon bleu...Verdone parla er francese
Haaaaaa😂 Carlo 😡Sono viziati 😰 colpa miaaaaaa. 🙏
Dicono che sia davvero così logorroico...Aiutoooooo😂
Hahahaha
Che brutta fine ha fatto Verdone
Film inguardabile. Con una Cortellesi che, incolpevole, si sforza di interpretare un personaggio senza senso. Prima operaia aggiustatutto che finge di parlare rumeno, sciroccata che afferma di aver smesso di fumare e si accende una sigaretta in balcone. Poi improvvisamente ritorna normale e si rivela una manager che ricopre il ruolo di una cinica tagliateste licenziatrice aziendale. La storia non decolla mai, non ci sono colpi di scena notevoli o scene esilaranti,
figlia ha una recitazione monocorde. Finale ridicolo. Battute divertenti inesistenti
È ovvio che resta l'attore e regista di bianco rosso e verdone, d'altronde quasi tutti fanno il loro tempo, ma alla fine mi pare comunque sempre in gamba, ha pure qualcosa di più di Pieraccioni, che pure mi piace anche lui, ma stessa cosa aveva anche lui il suo periodo
@@maggiolino4368 è indubbio che abbia una marcia in più di pieraccioni il quale ha imbroccato solo i primi due film piombando nella banalità. Però anche carlo non ha più nulla da dire oramai. E mi dispiace dirlo
@@Mikelori_ È così, ma ci stà
Spero si ritiri, non dalle scene, ma a livello registico. Magari potrà interpretare qualche parte come ha fatto in film girati da Veronesi o Sorrentino. A livello registico e di soggetti creati è ora del pensionamento
@@Mikelori_ Da fan di Verdone, mi duole dover ammettere che hai ragione. Personalmente, credo che da acuto osservatore della società quale è sempre stato, capace di coglierne ogni sfumatura, Verdone si sia "rassegnato" a stare al passo, stanco e trascinato, dei tempi di oggi. E il risultato non mi sorprende: vuoto assoluto.
Almeno io la vedo così.