Grazie dell'ottimo video, attraverso il quale ho potuto ripassare comodamente argomenti di matematica e geometria che mi ero lasciato alle spalle ormai 7 anni fa. Complimenti ad entrambi.
Bravi ! siete certamente ottimi studenti ,aperti a indagare i fondamenti della conoscenza in generale e della Vostra, in particolare. Permettetemi di suggerire di mettere meno enfasi nel dispiegare l'argomento ,che richiede concentrazione ed il tempo di riflettere. Intanto , se fossi il filosofo-matematico dell'antichità( per esempio Pitagora ) vi rammenterei che "il Numero " precede la sua rappresentazione geometrica e non si deve fare l'opposto come voi modernisti fate. Questo lo sapevate ma siete andati avanti ,come un treno, spiegando le proprietà della parabola ,che implica la conoscenza a priori di altre nozioni di algebra. Si tramanda ,da tempo immemorabile, che il nostro Pitagora, filosofo e matematico ,ed altro ancora ,mentre studiava e rifletteva sulle proprietà dell'Insieme N dei numeri naturali ,si soffermò su una Serie di numeri contigui che godono di una Proprietà particolare che altre Serie successive non hanno. Scrisse a se stesso prendendo appunti che in S= n+(n+1)+(n+2)+(n+3) la somma degli estremi è uguale a quella dei medi; ovvero che : n+(n+3)=(n+1)+(n+2) ovvero che >> [2n+3=5] >> ed levando ambo i membri al quadrato ottiene >> 4n^2+12n=(25-9)=16 _(immaginate la sua sorpresa! al primo membro una funzione di secondo grado da esaminare dopo quella del secondo membro dove è comparso la sua identità che deve ancora trovare la sua rappresentazione geometrica ma intanto ha scoperto che l'algebra costruisce una geometria degli enti semplici ( punto, segmento e angoli che insieme definiscono una Circonferenza come vediamo fra poco. Intanto al secondo membro il Maestro comprende che quella differenza di quadrati>>[ 25-9]=16 ;è niente meno che la sua tripla pitagorica: [c^5- a^2 =b^2] che rappresenta la prima versione dell'identità algebrica nota come teorema di Pitagora che lui riscrisse nella forma: [c^5-( a^2-b^2)=0] ma non poteva rivelarla perché il mondo scientifico di quel tempo non conosceva sia lo zero sia il suo significato filosofico e matematico e geometrico; - quello zero ha il significato di cos 90°=0 ,che avrebbe aperto la ricerca ad una nuova scienza matematica: la Trigonometria. Infatti il suo teorema geometricamente è circoscritto in un cerchio di diametro 2r=c=5 unità ,ed i suoi cateti sono generati tracciando archi di circonferenza con raggi 3 e 4 unità che s'intersecano nel punto P che è vertice di un angolo che è la metà di 180° quindi di 90° e da questo punto P si tracciano i due cateti che si collegano agli estremi del diametro-ipotenusa . Ora sapete come d'antichità scoperse il teorema ,che nelle scuole medie inferiori e superiori ,si dimostra con figure geometriche che si ricompongono e scompongono in triangoli e quadrati più piccoli. Tale formulazione, venne riscritta nel Tempo dai suoi discepoli come : [a^2+b^2=c^2] che è quella che ancora conoscete fino ad oggi . Come scrive Seneca in una lettera ad un suo discepolo "Non è importante quante cose sai ma come le sai", ora avete modo di procedere con altra conoscenza. Torniamo al primo Membro della funzione che abbiamo lasciato in sospeso al primo membro: (4n^2+12n )che uguagliamo a 16>> ma la riduciamo ai minimi termini>>[ n^2+3n-4=0] Pitagora si guardò bene dal rilevarla ma noi possiamo farlo sapendo che essa deriva da un triangolo retto di lati 3-4-5. La soluzione genera due radici .una positiva(x=1) ed una negativa x=(-4) In questa faccenda ho omesso di dire che tutta la costruzione si regge se esiste un sistema di assi di simmetria ed uno di assi cartesiani. Ora lo sapete e potete anche pensare che il buon Déscartes lo avesse appreso da una tradizione di conoscenza orale che è giunta fino a Voi. Stupirete il vostro Prof.alla vostra prossima verifica. Se vi è piaciuta questa novella vi farò partecipi di come il buon Maestro precorse i moderni anche nella scoperta di Pi e di Phi. Joseph11. TorinoLi, 8 giugno 22 PS( certamente vi chiederete: ora sappiamo come si è generata la formula ma non sappiamo come è avvenuto che qualcuno abbia compreso come rappresentarla graficamente?) Fate ricerca si Menecmo, Euclide e Apollodoro).
Grazie dell'ottimo video, attraverso il quale ho potuto ripassare comodamente argomenti di matematica e geometria che mi ero lasciato alle spalle ormai 7 anni fa.
Complimenti ad entrambi.
per qual motivo scrivete CONICHe con una sola lettera corsiva e il resto in stampatello?
Bravissimi!!
first technological type #FACT
Bravi !
siete certamente ottimi studenti ,aperti a indagare i fondamenti della conoscenza in generale e della Vostra, in particolare.
Permettetemi di suggerire di mettere meno enfasi nel dispiegare l'argomento ,che richiede concentrazione ed il tempo di riflettere.
Intanto , se fossi il filosofo-matematico dell'antichità( per esempio Pitagora ) vi rammenterei che "il Numero " precede la sua rappresentazione geometrica e non si deve fare l'opposto come voi modernisti fate.
Questo lo sapevate ma siete andati avanti ,come un treno, spiegando le proprietà della parabola ,che implica la conoscenza a priori di altre nozioni di algebra.
Si tramanda ,da tempo immemorabile, che il nostro Pitagora, filosofo e matematico ,ed altro ancora ,mentre studiava e rifletteva sulle proprietà dell'Insieme N dei numeri naturali ,si soffermò su una Serie di numeri contigui che godono di una Proprietà particolare che altre Serie successive non hanno.
Scrisse a se stesso prendendo appunti che in S= n+(n+1)+(n+2)+(n+3) la somma degli estremi è uguale a quella dei medi; ovvero che : n+(n+3)=(n+1)+(n+2) ovvero che >> [2n+3=5] >> ed levando ambo i membri al quadrato ottiene >> 4n^2+12n=(25-9)=16 _(immaginate la sua sorpresa!
al primo membro una funzione di secondo grado da esaminare dopo quella del secondo membro dove
è comparso la sua identità che deve ancora trovare la sua rappresentazione geometrica ma intanto
ha scoperto che l'algebra costruisce una geometria degli enti semplici ( punto, segmento e angoli che insieme definiscono una Circonferenza come vediamo fra poco.
Intanto al secondo membro il Maestro comprende che quella differenza di quadrati>>[ 25-9]=16 ;è niente meno che la sua tripla pitagorica: [c^5- a^2 =b^2] che rappresenta la prima versione dell'identità algebrica nota come teorema di Pitagora che lui riscrisse nella forma: [c^5-( a^2-b^2)=0] ma non poteva rivelarla perché il mondo scientifico di quel tempo non conosceva sia lo zero sia il suo significato filosofico e matematico e geometrico;
- quello zero ha il significato di cos 90°=0 ,che avrebbe aperto la ricerca ad una nuova scienza matematica: la Trigonometria.
Infatti il suo teorema geometricamente è circoscritto in un cerchio di diametro 2r=c=5 unità ,ed i suoi cateti sono generati tracciando archi di circonferenza con raggi 3 e 4 unità che s'intersecano nel punto P che è vertice di un angolo che è la metà di 180° quindi di 90° e da questo punto P si tracciano i due cateti che si collegano agli estremi del diametro-ipotenusa .
Ora sapete come d'antichità scoperse il teorema ,che nelle scuole medie inferiori e superiori ,si dimostra con figure geometriche che si ricompongono e scompongono in triangoli e quadrati più piccoli.
Tale formulazione, venne riscritta nel Tempo dai suoi discepoli come : [a^2+b^2=c^2] che è quella che ancora conoscete fino ad oggi .
Come scrive Seneca in una lettera ad un suo discepolo "Non è importante quante cose sai ma come le sai", ora avete modo di procedere con altra conoscenza.
Torniamo al primo Membro della funzione che abbiamo lasciato in sospeso al primo membro:
(4n^2+12n )che uguagliamo a 16>> ma la riduciamo ai minimi termini>>[ n^2+3n-4=0]
Pitagora si guardò bene dal rilevarla ma noi possiamo farlo sapendo che essa deriva da un triangolo retto
di lati 3-4-5.
La soluzione genera due radici .una positiva(x=1) ed una negativa x=(-4)
In questa faccenda ho omesso di dire che tutta la costruzione si regge se esiste un sistema di assi di simmetria ed uno di assi cartesiani.
Ora lo sapete e potete anche pensare che il buon Déscartes lo avesse appreso da una tradizione di conoscenza orale che è giunta fino a Voi.
Stupirete il vostro Prof.alla vostra prossima verifica.
Se vi è piaciuta questa novella vi farò partecipi di come il buon Maestro precorse i moderni anche nella scoperta di Pi e di Phi.
Joseph11.
TorinoLi, 8 giugno 22
PS( certamente vi chiederete: ora sappiamo come si è generata la formula ma non sappiamo come è avvenuto che qualcuno abbia compreso come rappresentarla graficamente?)
Fate ricerca si Menecmo, Euclide e Apollodoro).
Bravi!
vi incoraggio!
bravi bravi
My gurlfriend recommend 😍😍👍👍
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exhaustedebonairarity
che palle