112 Interdittive Antimafia a Palermo nel 2023 Il prefetto lascia centinaia di lavoratori disoccupati

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  • Опубліковано 13 лип 2024
  • “Più probabile che non”: quella trappola nelle interdittive antimafia
    È scandaloso che una misura con effetti così devastanti possa essere emessa a discrezione del Prefetto in seguito a indagini eseguite da organi di Polizia INTERFORZE e senza alcun confronto tra le parti, in base a valutazioni infondate e contraddittorie che portano alla distruzione di imprese sane e persone oneste che le hanno create. È sconcertante che sia il Tar sia il Consiglio di Stato si siano spinti a una valutazione anticipata di responsabilità quando queste, semmai, dipendono da future valutazioni che spettano al Giudice penale.
    Le interdittive antimafia in Italia tra il 2015 e il 2022
    Tra il 2015 e il 2022 le interdittive antimafia comunicate al Casellario Anac sono costantemente aumentate, quasi triplicate, con aumento maggiore soprattutto rispetto al numero di procedure bandite e del totale delle imprese attive, che per di più si è lievemente ridotto.
    Il numero delle imprese interdette è passato da circa 1 ogni 14.000 del 2015 a una ogni 4.500 del 2022. Nel 2015 avevamo una impresa interdetta al giorno, nel 2022 sono più di tre al giorno. Sono in costante AUMENTO
    22 gennaio 2024 Busia: “Un campanello d’allarme per la sua ampiezza”
    “Il numero tanto elevato di interdittive antimafia - commenta il presidente di Anac, Giuseppe Busía - dimostra certamente lo sforzo che le prefetture stanno facendo per fare fronte al fenomeno. Tuttavia, rappresenta anche un campanello di allarme in ragione dell’ampiezza del fenomeno.
    In tutta Italia: Migliaia di posti di lavoro persi, centinaia di aziende in fallimento
    Interdittive antimafia in Sicilia
    Aziende che fanno avanti e dietro tra T.A.R e C.G.A Sicilia, tribunali che non sanno prendere una decisione, discutono solo di multe, passi carrabili ecc.
    Record a Palermo e Provincia 2023, forse 60 o 90 interdittive
    La Prefetta di Palermo ora in pensione con una abbondante liquidazione e con una redditizia pensione, non ha fatto nulla nella carriera, ha voluto lasciare nel suo ultimo anno Circa 600 e oltre posti di lavoro persi, famiglie distrutte, imprenditori che si sono suicidati tra tasse, licenziamenti e liquidazioni dipendenti, fornitori e tasse da pagare, che non potranno pagare, nelle interdittive emanate dai prefetti, I GIUDICI AMMINISTRATIVI dovrebbero anche bloccare tutte le tasse alle aziende coinvolte, ai dipendenti che poi saranno disoccupati applicare il reddito antimafia, poi con il ritorno dell'amministratore giudiziario (volontario) la società che si avvale per il controllo giudiziario per poter lavorare dovrà pagare un congruo stipendio all'amministratore giudiziario, come sempre succede che con questa figura l'azienda non fallisce.
    Gruppo Interforze Prefetture, pur non essendo indaganti, imputati o coinvolti direttamente in un procedimento penale a nostro carico, tutte le "indagini" trascritti nei verbali la maggior parte sono prese dal sistema (CED-SDI)
    Essendo una misura di polizia, essa è dunque di natura “preventiva”, “anticipatoria”, “cautelare”; non presuppone un accertamento di responsabilità penale pronunciata da un giudice, e nemmeno un quadro di gravità indiziaria.
    (CED-SDI) Con il giudizio scritto in assenza di ogni verbale del gruppo interforze con la dicitura "operazione" come dichiarano interforze "operazione x y ecc." non danno motivazioni cartacei, tutta Palermo con centinaia di arresti .., milioni di intercettazioni tutta palermo dovrebbe essere interdetta.
    Interi settori della vita economica del Paese, soprattutto ma ormai non solo in territori ad alta intensità mafiosa come Palermo, sono nelle mani dei Prefetti e polizia giudiziaria che esercitano un potere di vita o di morte sulle imprese in nome di sospetti di infiltrazione mafiosa con la formula “più probabili che non”.
    Comunque questa è Palermo con tante contraddizioni.
    Bisognerebbe poi analizzare anche qui di ulteriori approfondimenti che ogni ufficio pubblico: tribunali ecc. fanno uso di PIP ex detenuti che lavorano in questi uffici.
    Persone a cui è stata tolta l’azienda, il lavoro, la dignità. Calpestate da leggi ignobili e ancor peggio applicate in nome di una lotta alla Mafia solo di facciata. Le imprese Siciliane, come altre decine di migliaia in Italia che hanno subito la stessa sorte, non sono state nemmeno sfiorate dal fenomeno mafioso. Ciò nonostante, sono state annichilite con una violenza al pari di un’arma di distruzione di massa da chi dovrebbe tutelarle.
    Tante aziende rimane la speranza che, a seguito di tanti ricorsi alla Cedu, finalmente ci si renda conto che in Italia esiste un sistema di prevenzione che sarà sicuramente necessario per la lotta alla Mafia ma che ha bisogno di correttivi urgenti per evitare che imprese sane che rappresentano la produttività del Paese siano mischiate indiscriminatamente con la miseria criminale. imprese fallite
    Funeral home Director Nunzio Trinca Funeral in Palermo Sicily Italy IT since 1930
    Leggi di più su: nunziotrinca.it

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