31 agosto 1943 - Il bombardamento di Pisa

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  • Опубліковано 6 вер 2024
  • Durante la Seconda Guerra Mondiale, a partire dal 15 maggio 1943, gli Stati Uniti iniziarono a bombardare alcune città italiane con lo scopo di colpire zone strategiche per indebolire il nemico e terrorizzare la popolazione, per indurre il paese alla resa.
    Il 25 luglio 1943, il Gran Consiglio del Fascismo dichiarò la sua sfiducia a Mussolini, il regime cadde e il governo fu affidato a Pietro Badoglio che avviò subito delle trattative con gli Stati Uniti per arrivare a un armistizio firmato poi il 2 settembre 1943.
    Il 31 agosto 1943, alle ore 13:01, però, gli Alleati bombardarono la città di Pisa.
    La scelta di colpire Pisa ha delle ragioni non ancora del tutto chiare, dal momento che erano già in corso i contatti per l'armistizio arrivato pochi giorni dopo.
    Pisa era una città molto importante dal momento che era direttamente collegata al mare dal Canale dei Navicelli che univa l'Arno con la parte sud della città e proseguiva fino al porto di Livorno. Inoltre nella zona industriale di Porta a Mare era concentrata la produzione bellica e nella zona di San Giusto l'aeroporto costituiva un ottimo punto di appoggio per l'aviazione militare italiana. Pisa era anche uno snodo ferroviario di primaria importanza grazie all'intersezione tra la linea Torino-Genova-Roma-Napoli e la Pisa-Firenze, e quindi era un crocevia di uomini, truppe e materiali bellici.
    Nell'estate del 1943 la popolazione pisana non era sufficientemente protetta dal momento che la città contava ancora 40.000 abitanti nella zona urbana. Questo perché il Ministero degli Interni si attivò per la protezione delle città italiane e della città di Pisa solamente alla fine del 1942, quando l'Italia aveva già subito quasi 150 allarmi antiaerei.
    Una lettera inviata all'UNPA dal Prefetto di Pisa ordinava di organizzare con la massima urgenza ricoveri antiaerei secondo alcuni requisiti, ma molte precauzioni prescritte non furono rispettate. Nei primi mesi del 1943, Pisa disponeva complessivamente di 6656 posti di rifugio, una cifra che copriva solo il 17% della popolazione e pochi mesi dopo la cifra arrivò al 25%. Quando Pisa fu bombardata, c’erano posti di ricovero disponibili solamente per un quarto della popolazione.
    La mattina del 31 agosto 1943, 152 apparecchi statunitensi decollarono dalle basi in Tunisia alla volta di Pisa. Intorno alle ore 12:00 iniziarono a suonare le sirene dell'Unione nazionale protezione antiaerea ma molti cittadini, che si trovavano a pranzo, pensarono all'ennesimo falso allarme.
    Alle ore 13:01, il primo gruppo di bombardieri detto Flight Leader giunse in prossimità della città ed iniziò a sganciare le prime bombe sulla centrale elettrica di Porta a Mare. Sulla fabbrica della Saint Gobain caddero 367 bombe che provocarono 56 morti tra gli operai, quasi tutti rimasti uccisi durante la pausa pranzo.
    Le batterie tedesche da 88 e quelle italiane da 90 replicarono all'attacco abbattendo 4 velivoli, mentre dal campo di Arena Metato si alzò la caccia italiana con alcuni Macchi M.C.200, impotenti di fronte alle fortezze volanti. Anche la Milizia per la difesa antiaerea territoriale iniziò a sparare in direzione degli aerei ma invano, poiché le bombe venivano sganciate da un'altezza di 9 km.
    In circa 7 minuti Pisa fu colpita da 1100 ordigni per un totale di oltre 400 tonnellate di esplosivo. Il numero delle vittime oscilla tra 982 e, più probabilmente, 2500, moltissime delle quali non furono mai ritrovate. Furono colpite 2500 case, i lungarni furono semidistrutti, i ponti crollarono, la stazione fu rasa al suolo ed il quartiere di Porta a Mare fu polverizzato.
    Furono gravemente danneggiate anche le chiese di Sant'Antonio, San Paolo a Ripa d'Arno, il monastero delle Benedettine e la cappella di Sant’Agata.

КОМЕНТАРІ • 4

  • @valerio5782
    @valerio5782 2 роки тому +3

    Povera gente.

  • @patriziapiva3201
    @patriziapiva3201 2 місяці тому

    Che dolore!

    • @ciumelito
      @ciumelito 10 днів тому +1

      Il bombardamento di Pisa, da quello che vediamo dalle cronache dell'epoca, è stato terrificante 🙏

    • @patriziapiva3201
      @patriziapiva3201 10 днів тому +1

      @@ciumelito Ho sentito la testimonianza del padre di una conoscente, defunto da qualche anno. Abitava nella zona di via Cattaneo.