L'intenzione poteva essere buona ma avresti dovuto (e dovresti) fare una scelta: o raccontare "Candy Candy" come universalmente conosciuta, e cioè iconograficamente come proposta nel video, di proprietà di Mizuki/Igarashi o raccontare la "Candy Candy" del romanzo della Nagita (Mizuki è il suo pseudonimo). Per tutte le beghe legali che ci sono state, le due "Candy Candy" vanno tenute separate e considerate due opere distinte (decidi tu qual è la tua Candy). Dimostri che ti piace narrare e allora sarebbe stato meglio che tu avessi preso a riferimento e raccontato il manga, che ha lo stesso finale del libro (e non dell'anime) con qualche differenza, invece di mischiare le carte. Pensaci. Ciao.
Io sto leggendo il libro di Nagita, non ho approfondito la questione tra Mizuki e Igarashi, volevo solo condividere una storia che ci ha appassionati tutti. Metterò delle foto prese dai manga. Grazie.
@@tinacandycandy Purtoppo le loro dispute in tribunale hanno penalizzato noi appassionati. Se non appianeranno le loro controversie non avremo un anime restaurato, né la ristampa del manga. La Candy che tutti conosciamo e che abbiamo in mente con i suoi codini o qualunque altro personaggio che appartiene al manga o all'anime è da considerarsi separato dalla storia del libro. La Nagita, dopo il tribunale, ha voluto ri-raccontare Candy come voleva che fosse. Il che lascia un po' a desiderare: tutto sommato il libro è molto simile al manga (vedi il futuro compagno di Candy) anche se con qualche differenza (Susanna per esempio) e, secondo me, non ce n'era bisogno (parere strettamente personale). Il gioco che la Nagita fa con il termine "Anohito" è un po' particolare e la traduzione delle particelle "wa" (anohito-wa) e "ga" (anohito-ga) decreta molte cose e non so quanto in italiano può esser stata efficace e esplicativa. Volevo solo dirti che raccontare il libro con le immagini che conosciamo (anime e manga) non è "polticamente corretto" - passami il termine.; o l'uno (anime e maga) o l'altro (libro). Questo è ciò che Mizuki (Nagita)/Igarashi ci hanno lasciato...
....... io di questo cartone non ci ho mai capito niente, tutti misteri, tutti colpi di scena ............. e la protagonista, sempre così perfetta, sempre così generosa, insopportabile 😅😅😅😅 meglio la perfida Iriza, più umana, più naturale
❤❤❤
❤
Grazie Antonella 😊
Che bella che bei ricordi.❤❤❤❤❤❤❤❤❤
Grazie Raffaella 😊
Mi piaceva molto Candy Candy per caso avete le puntate su UA-cam di Candy Candy in Italiano?
@@edoardozonza3342 io non le ho, ogni tanto cercale, può essere che qualcuno le pubblichi prima o poi
Questi sono i miei cartoni animati della mia infanzia
Anche i miei😊👍 per questo ho voluto aprire un canale, per condividere quei lontani ricordi con i altri appassionati come me👋😊. Grazie
L'intenzione poteva essere buona ma avresti dovuto (e dovresti) fare una scelta: o raccontare "Candy Candy" come universalmente conosciuta, e cioè iconograficamente come proposta nel video, di proprietà di Mizuki/Igarashi o raccontare la "Candy Candy" del romanzo della Nagita (Mizuki è il suo pseudonimo).
Per tutte le beghe legali che ci sono state, le due "Candy Candy" vanno tenute separate e considerate due opere distinte (decidi tu qual è la tua Candy).
Dimostri che ti piace narrare e allora sarebbe stato meglio che tu avessi preso a riferimento e raccontato il manga, che ha lo stesso finale del libro (e non dell'anime) con qualche differenza, invece di mischiare le carte. Pensaci. Ciao.
Io sto leggendo il libro di Nagita, non ho approfondito la questione tra Mizuki e Igarashi, volevo solo condividere una storia che ci ha appassionati tutti.
Metterò delle foto prese dai manga. Grazie.
@@tinacandycandy Purtoppo le loro dispute in tribunale hanno penalizzato noi appassionati. Se non appianeranno le loro controversie non avremo un anime restaurato, né la ristampa del manga.
La Candy che tutti conosciamo e che abbiamo in mente con i suoi codini o qualunque altro personaggio che appartiene al manga o all'anime è da considerarsi separato dalla storia del libro.
La Nagita, dopo il tribunale, ha voluto ri-raccontare Candy come voleva che fosse. Il che lascia un po' a desiderare: tutto sommato il libro è molto simile al manga (vedi il futuro compagno di Candy) anche se con qualche differenza (Susanna per esempio) e, secondo me, non ce n'era bisogno (parere strettamente personale).
Il gioco che la Nagita fa con il termine "Anohito" è un po' particolare e la traduzione delle particelle "wa" (anohito-wa) e "ga" (anohito-ga) decreta molte cose e non so quanto in italiano può esser stata efficace e esplicativa.
Volevo solo dirti che raccontare il libro con le immagini che conosciamo (anime e manga) non è "polticamente corretto" - passami il termine.; o l'uno (anime e maga) o l'altro (libro). Questo è ciò che Mizuki (Nagita)/Igarashi ci hanno lasciato...
....... io di questo cartone non ci ho mai capito niente, tutti misteri, tutti colpi di scena ............. e la protagonista, sempre così perfetta, sempre così generosa, insopportabile 😅😅😅😅 meglio la perfida Iriza, più umana, più naturale
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