Italia. Lombardia. Brescia. Bagolino. Gaver. Parco Adamello. 15-16.02.2020. Sci alpinismo, fondo.
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- Опубліковано 12 січ 2025
- Bagolino (Bagolì o Bagulì in dialetto bresciano) è un comune italiano di 3 785 abitanti della provincia di Brescia in Lombardia. Il comune appartiene alla Comunità Montana della Valle Sabbia.
Il borgo conserva l'aspetto medievale, con case addossate e strade tortuose, portici, piazze, fontane, palazzi antichi e le strette scalinate che salgono alla chiesa di San Giorgio.
Località climatica e di soggiorno, è sede dell'omonima manifestazione carnevalesca oltre ad essere zona di produzione casearia del formaggio Bagòss.
Bagolino è il comune della provincia di Brescia con la superficie territoriale più ampia.
Territorio
Bagolino è posto all'interno della valle del Caffaro, una valle tributaria della valle Sabbia.
Il paese è percorso dall'omonimo torrente, che sfocia nel lago d'Idro nei pressi della frazione di Ponte Caffaro.
Confina a est con il Trentino-Alto Adige (provincia di Trento, comuni di Bondone, Storo e Borgo Chiese), a nord con Breno e Bienno, a ovest con Collio, a sud-ovest con Lavenone, a sud con Anfo e a sud-est con Idro.
Dopo la conquista dei territori alpini da parte dell'esercito romano (16 a.C.), nell'area ove ora sorge la chiesa di San Rocco, in un luogo di transito verso le altre valli bresciane e verso il Trentino, fu posta, verosimilmente, una stazione per il cambio dei cavalli e si costruì nei suoi pressi un piccolo insediamento abitativo. Si è ipotizzato che il nome del paese derivi da Pagolus o Pagolinus, "piccolo borgo".
Verso l'inizio del VII secolo, Bagolino divenne parte del regno longobardo e fu aggregato al ducato di Trento, assieme a tutta l'area che verrà poi detta delle Giudicarie.
Tale terra fu governata, a partire dall'XI secolo, dal principato vescovile di Trento, appartenente al Sacro Romano Impero. L'appartenenza alle Giudicarie spiega perché, dal punto di vista amministrativo religioso, Bagolino fu posta (e rimase per molti secoli, sino al 1785) alle dipendenze di una delle "Sette Pievi", quella di Condino e, a livello superiore, dalla diocesi di Trento.
Nell'età comunale, durante le lotte tra Guelfi e Ghibellini, Bagolino badò soprattutto a difendere la propria autonomia, schierandosi alternativamente dalla parte del comune di Brescia (guelfo) e del principato vescovile di Trento (ghibellino).
Nel XIV secolo fu assoggettato al dominio dei signori di Lodron, vassalli del principe-vescovo di Trento, che reclamavano antichi diritti feudali sul paese. Iniziò in questo modo una disputa destinata a protrarsi nei secoli.
Nel 1440 Bagolino passò sotto la Repubblica di Venezia rimanendovi, pur attraverso alterne vicende, sino al 1797. Con la Serenissima, il comune di Bagolino stabilì solidi legami di fedeltà, ottenendone in cambio una notevole autonomia amministrativa. Nel 1473 ottenne propri statuti, che regolavano in termini democratici la partecipazione delle famiglie bagosse al governo della cosa pubblica e garantivano il funzionamento di numerose istituzione di carattere sociale e solidaristico. La relativa lontananza da Venezia e l'appartenenza dal punto di vista religioso alla diocesi di Trento connotava Bagolino come comunità di confine, dotata, tra l'altro, di una propria milizia. L'autonomia venne mantenuta nonostante diversi tentativi dei conti di Lodron di recuperare il dominio feudale sul paese.
Grazie all'autonomia, nonché allo sviluppo della produzione casearia e, soprattutto, della lavorazione del ferro, per mezzo del forno fusorio posto nei pressi del torrente Caffaro, il paese ebbe un considerevole sviluppo demografico ed economico, nonostante le numerose calamità naturali che la colpirono: la peste (nel 1478, nel 1580 e nel 1630), un incendio nel 1555, ed altre sciagure ancora.
Il 28 gennaio 1527 si registra un terremoto, avvertito soprattutto verso il Maniva e Bagolino.
La chiesa di San Giorgio, costruita tra il 1624 ed il 1632, testimonia, con la sua mole e, ancor più, con la ricchezza degli affreschi e degli arredi sacri realizzati da artisti importanti, il benessere raggiunto dalla comunità bagossa. Le famiglie più importanti del paese hanno fatto a gara nei secoli per arricchirla di opere importanti e reliquie; tra queste si ricordano le famiglie Versa Dalumi, Zanetti, Pelizzari, Gennari e Macinata.
Nella notte tra il 30 ed il 31 ottobre del 1779 un furioso incendio, partito dal forno fusorio ed alimentato da un fortissimo vento, distrusse quasi l'intero paese e causò un notevole numero di vittime. La calamità mise in ginocchio l'economia del paese, determinando anche la chiusura delle attività di produzione del ferro e dando inizio ad un periodo di declino.
Dopo la sconfitta della Repubblica di Venezia contro le truppe napoleoniche nel 1797, Bagolino entrò anch'essa a far parte del Regno Lombardo Veneto sotto la dominazione dell'Impero austriaco, fu coinvolta nelle vicende del Risorgimento italiano e passò nel 1861 al Regno d'Italia. Nel 1866, fu coinvolto, assieme ai paesi limitrofi, nella campagna garibaldina contro l'Austria ..........