Ma che opere meravigliose. Non ho mai avuto la fortuna di sentire musica da questo tipo di supporto, tuttavia conoscendo l' esemplare qualità dei suoi CD, posso pensare a quale incredibile gioia possa essere ascoltare musica da queste bobine. Mi piacerebbe un video dove mostra il loro utilizzo è ci fa godere di quella musica. Complimenti
È da tempo che accarezzo l’idea di un reel to reel, mi sa che questa è la spinta che ci voleva. Questo, come ho già detto, è secondo me l’unico analogico sul quale vale la pena di investire. Ottima iniziativa per uscire dal ricatto dello streaming. Bravo Marco.
ecco, io non sono un invidioso, ma stasera si 😀 complimenti per l’iniziativa e spero di poter almeno ascoltare qualche traccia dal vivo in un prossimo futuro
Secondo me il prezzo non é assolutamente eccessivo, logicamente tutto é relativo... grazie Sig. Lincetto per essersi preso "la briga" di riproporle...ottimo materiale per il mio TEAC a-3440
In effetti, nonostante la mia dotazione comprenda convertitori Lavry, Prism sound, Emm Labs , Fairlight e quindi come ripresa e ascolto in digitale sono messo abbastanza bene, da quando sono tornato a possedere un bobine (A807 Studer) noto che il suono registrato e riprodotto risulta leggermente più piacevole e naturale
Non sono produzioni commerciali quindi non ricercano un mercato speculativo, la bobina e il nastro sono il minore dei costi, il lavoro le macchine l utilizzo dei diritti sono dei piccoli capolavori !
Buonasera Marco, riprendendo il discorso sulla tua iniziativa di proporre alcuni album su bobine analogiche da Master Copy 1:1, non hai pensato che in occasione della lettura del Tape Master per fare le bobine analogiche, potrebbe essere interessante anche utilizzare quel segnale per fare una conversione in digitale DSD formato 256 e metterlo in vendita? Sicuramente lo sarebbe dal punto di vista di un confronto audiofilo, o forse si può parimenti affermare che dal punto di vista commerciale il gioco non valga la candela?. "Native DSD" lo fa spesso per rilanciare album di vecchie celebrità. Certo che un DSD 256 ( e perchè no in 512?) di tipo nativo sembra esse il massimo della qualità ottenibile in quel dominio. Ancora saluti e complimenti per i tuoi intrattenimenti. Mario da Mestre
Io non credo al DSD in nessuna delle sue configurazioni. L'ho già detto varie volte. Mi spiace. E non possiedo, quindi, ADC in formato DSD di riferimento.
@@VelutLunaMusic Grazie Marco per la sollecita replica. Credo comunque che sarebbe un confronto molto importante ai fini di una valutazione audiofila poter ascoltare un brano musicale derivato dal medesimo Master (Tape o quant'altro) e trasformato in PCM 44,1 KHz 16 bit, in PCM 192 KHz 24 bit (Forse anche DXD) e in DSD 256, ferme restando invece le valutazioni qualitative circa una registrazione in DSD nativo che pure sarebbe peraltro interessante poter mettere a confronto diretto con gli altri formati, derivati però totalmente (o quasi) dal medesimo WorkFlow). Mi pare sarebbe un percorso rigoroso che lascerebbe spazio all'unico strumento derimente in quanto a qualità sonora e cioè all'orecchio umano, tagliando sul nascere ogni polemica derivante dai fondamentalismi di scuola ideologica. Il discorso richiederebbe però molte altre parole.... Grazie ancora e buona serata. Mario
Lodevole, peccato il prezzo, magari su unica bobina lpr 90 in plastica potrebbe ridurre il costo senza intaccare la qualità e incentivare la vendita, la Sony ha fatto una proposta su alcuni titoli di musica italiana ma a quel prezzo si incentiva il mercato “sommerso” Certo che l’ascolto di una copia di un master è la massima esperienza di godimento audio. Cordiali saluti.
Sto seriamente accarezzando l'idea di rimettere in impianto il mio Technics 1506...sublime esecuzione e qualità ineccepibile...e non ci metto molto, visto che basta connettere i cavi all' impianto !!
So bene di cosa è capace uno Studer A810 o A812, oppure un Revox PR99 ma anche un B77 HS. Una morbidezza e al tempo stesso una dinamica assolutamente senza paragoni, con una ricchezza armonica che lascia senza parole! Ma per me rimangono dei bellissimi sogni, purtroppo!
Penso che per opere del genere il prezzo sia assolutamente congruo. Si spende a volte molto di più per oggetti fabbricati a milioni e che dopo due anni devi buttare perché non funzionano più.
Sicuramente ottimi prodotti, ma il prezzo per i comuni mortali è proibitivo. Se i prezzi fossero almeno della metà ci sarebbe un mercato non dico uguale, ma simili ai vinili.
Ne siamo consapevoli, ma purtroppo inevitabile, a meno di non voler lavorare gratis. Si tratta di produzioni singole, a mano, nulla di industriale a nessun livello.
@@VelutLunaMusic Ne sono consapevole che nessuno lavora gratis la mia era solo una osservazione, credo solo che con un prezzo piu' ragionevole magari ci sarebbero anche piu' utenti interessati.
Ma che opere meravigliose. Non ho mai avuto la fortuna di sentire musica da questo tipo di supporto, tuttavia conoscendo l' esemplare qualità dei suoi CD, posso pensare a quale incredibile gioia possa essere ascoltare musica da queste bobine. Mi piacerebbe un video dove mostra il loro utilizzo è ci fa godere di quella musica. Complimenti
Commovente. Beato chi può.
È da tempo che accarezzo l’idea di un reel to reel, mi sa che questa è la spinta che ci voleva. Questo, come ho già detto, è secondo me l’unico analogico sul quale vale la pena di investire. Ottima iniziativa per uscire dal ricatto dello streaming. Bravo Marco.
Complimenti. Insieme agli studer ho visto un Teac, possibile pensavo che il professionale fosse Tascam.
ecco, io non sono un invidioso, ma stasera si 😀 complimenti per l’iniziativa e spero di poter almeno ascoltare qualche traccia dal vivo in un prossimo futuro
Secondo me il prezzo non é assolutamente eccessivo, logicamente tutto é relativo... grazie Sig. Lincetto per essersi preso "la briga" di riproporle...ottimo materiale per il mio TEAC a-3440
In effetti, nonostante la mia dotazione comprenda convertitori Lavry, Prism sound, Emm Labs , Fairlight e quindi come ripresa e ascolto in digitale sono messo abbastanza bene, da quando sono tornato a possedere un bobine (A807 Studer) noto che il suono registrato e riprodotto risulta leggermente più piacevole e naturale
Non sono produzioni commerciali quindi non ricercano un mercato speculativo, la bobina e il nastro sono il minore dei costi, il lavoro le macchine l utilizzo dei diritti sono dei piccoli capolavori !
Cosa si intende per ...utilizzo dei diritti ?
Qualche copia anche su DAT ? grazie
Buonasera Marco, riprendendo il discorso sulla tua iniziativa di proporre alcuni album su bobine analogiche da Master Copy 1:1, non hai pensato che in occasione della lettura del Tape Master per fare le bobine analogiche, potrebbe essere interessante anche utilizzare quel segnale per fare una conversione in digitale DSD formato 256 e metterlo in vendita? Sicuramente lo sarebbe dal punto di vista di un confronto audiofilo, o forse si può parimenti affermare che dal punto di vista commerciale il gioco non valga la candela?. "Native DSD" lo fa spesso per rilanciare album di vecchie celebrità. Certo che un DSD 256 ( e perchè no in 512?) di tipo nativo sembra esse il massimo della qualità ottenibile in quel dominio. Ancora saluti e complimenti per i tuoi intrattenimenti. Mario da Mestre
Io non credo al DSD in nessuna delle sue configurazioni. L'ho già detto varie volte. Mi spiace. E non possiedo, quindi, ADC in formato DSD di riferimento.
@@VelutLunaMusic Grazie Marco per la sollecita replica. Credo comunque che sarebbe un confronto molto importante ai fini di una valutazione audiofila poter ascoltare un brano musicale derivato dal medesimo Master (Tape o quant'altro) e trasformato in PCM 44,1 KHz 16 bit, in PCM 192 KHz 24 bit (Forse anche DXD) e in DSD 256, ferme restando invece le valutazioni qualitative circa una registrazione in DSD nativo che pure sarebbe peraltro interessante poter mettere a confronto diretto con gli altri formati, derivati però totalmente (o quasi) dal medesimo WorkFlow). Mi pare sarebbe un percorso rigoroso che lascerebbe spazio all'unico strumento derimente in quanto a qualità sonora e cioè all'orecchio umano, tagliando sul nascere ogni polemica derivante dai fondamentalismi di scuola ideologica. Il discorso richiederebbe però molte altre parole.... Grazie ancora e buona serata. Mario
Lodevole, peccato il prezzo, magari su unica bobina lpr 90 in plastica potrebbe ridurre il costo senza intaccare la qualità e incentivare la vendita, la Sony ha fatto una proposta su alcuni titoli di musica italiana ma a quel prezzo si incentiva il mercato “sommerso”
Certo che l’ascolto di una copia di un master è la massima esperienza di godimento audio. Cordiali saluti.
Sto seriamente accarezzando l'idea di rimettere in impianto il mio Technics 1506...sublime esecuzione e qualità ineccepibile...e non ci metto molto, visto che basta connettere i cavi all' impianto !!
So bene di cosa è capace uno Studer A810 o A812, oppure un Revox PR99 ma anche un B77 HS. Una morbidezza e al tempo stesso una dinamica assolutamente senza paragoni, con una ricchezza armonica che lascia senza parole! Ma per me rimangono dei bellissimi sogni, purtroppo!
Penso che per opere del genere il prezzo sia assolutamente congruo. Si spende a volte molto di più per oggetti fabbricati a milioni e che dopo due anni devi buttare perché non funzionano più.
Sicuramente ottimi prodotti, ma il prezzo per i comuni mortali è proibitivo. Se i prezzi fossero almeno della metà ci sarebbe un mercato non dico uguale, ma simili ai vinili.
bellissimo ma per me irraggiungibile
anni fa ho venduto il mio A810 appunto per i prezzi stellari
Fantastico ma il prezzo e' un salasso
Ne siamo consapevoli, ma purtroppo inevitabile, a meno di non voler lavorare gratis. Si tratta di produzioni singole, a mano, nulla di industriale a nessun livello.
@@VelutLunaMusic Ne sono consapevole che nessuno lavora gratis la mia era solo una osservazione, credo solo che con un prezzo piu' ragionevole magari ci sarebbero anche piu' utenti interessati.