Eugenio Montale, Satura e la società dei consumi di massa

Con le raccolte della vecchiaia, Satura e Diario del 71 e del 72, la poesia di Montale fa i conti con un nuovo clima sociale, politico, culturale. Si apre una nuova fase storica che si riflette inevitabilmente anche sul linguaggio del Montale poeta. Si assiste insomma a un abbassamento prosaico e quindi all’ingresso definitivo di zone dell’impoetico. Lettura e commento delle poesie: Ho sceso dandoti il braccio almeno un milione di scale e Le parole. Entrambe dalla raccolta Satura.

[@armandoseccamani7982]

Grazie! Finalmente qualcuno che parla di poesia in modo chiaro, senza i compiacimenti dei critici, che fanno gli oscuri , e non spiegano mai niente.

[@giovannivalastro]

Grazie dell'interessante punto di vista. Satura è letto come un esempio di stanchezza umana, e di sciatteria letteraria, dai pensatori istituzionalizzati. Qui si porta avanti un ragionamento migliore.