IL RISVEGLIO DELLA LEONESSA

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  • Опубліковано 10 кві 2024
  • IL RISVEGLIO DELLA LEONESSA - CERRETO SANNITA (BN)
    Il gruppo Pangea Project, da diversi anni, aveva in programma di visitare il monte Cigno per conoscere l'architetto Lorenzo Morone e le sue interessanti scoperte.
    Con sommo piacere, quest'anno ci ha invitati nello spettacolare sito della "Leonessa" di Cerreto Sannita.
    La formazione rocciosa zoomorfa nota sulle carte come Morgia di Sant'Angelo, si eleva sulla Valle Telesina.
    Il nome “Leonessa” deriva dalla sua particolare forma che ricorda il felino in posizione accovacciata. Il suo profilo si scorge da lontano e spicca maestoso sulla sommità della collina, circondato da verdi prati.
    Nell'area intorno alla Leonessa sono stati rinvenuti diversi reperti litici e ceramici risalenti al Neolitico e all'Età del Ferro che testimoniano l'arcaica frequentazione di questo luogo.
    Lo scavo nel piano di calpestio della grotta, all'interno della Morgia, ha portato alla luce frammenti ossei di bos Taurus (toro) e altri animali che erano parte della dieta alimentare degli abitanti del sito,
    Nella caverna furono trovati anche resti di alcune tombe sannitiche, un sepolcro dell'Età del Bronzo e la parte di un femore.
    Nel 2017, sempre nei dintorni della Leonessa, Claudio Conte trovò un reperto litico fallico in arenaria.
    In epoca longobarda, nella grotta, venne edificata una chiesa rupestre cristiana dedicata a San Michele Arcangelo, sconsacrata definitivamente nel 1783.
    Quello che contraddistingue questa imponente e affascinante formazione rocciosa sono gli eventi che si verificano all'interno della grotta durante particolari periodi dell'anno.
    IL FENOMENO LUMINOSO DELLA LEONESSA - Osservazioni astronomiche 2020-2021 , CLAUDIO CONTE.
    “La prima di queste osservazioni ha messo in evidenza una doppia correlazione fra la Leonessa e il solstizio d'inverno. Attraverso l'osservazione diretta, rilevamento sul campo degli angoli orizzontali e verticali relativi alla posizione del sole e delle formazioni presso il sito della Leonessa, e mediante l'ausilio di software di simulazione astronomica, è stato possibile prevedere e verificare in situ che il volto e il corpo della roccia dall'aspetto felino sono allineati esattamente alla direzione di incidenza dei primi raggi solari che la colpiscono all'alba del 21 dicembre e nei giorni prossimi a questo.
    Non solo, nello stesso giorno gli ultimi raggi incidenti al momento del tramonto penetrano all'interno della Cappella Sepolcro e, parte di essi illuminano per pochi minuti il limite sinistro della parete che costituisce il fondo della grotta. Si forma così una sottile striscia verticale sul profilo naturale del fondo roccioso dove questo forma un vertice che costituisce il punto più estremo della grotta laddove è presente l'imbocco del cunicolo che sale verticalmente.
    Dal 21 dicembre in poi la losanga di luce proiettata sulla parete ai tramonti, si allarga progressivamente nel senso della lunghezza, esclusivamente dal margine verticale destro, in modo simile ad una fisarmonica tirata solo da un lato fino a raggiungere la massima ampiezza dal 27 gennaio al 2 febbraio circa, data in cui l'intera parete risulta completamente irraggiata.
    Dal 2 febbraio in poi, essa comincia a ridurre, la sua larghezza partendo dal limite verticale sinistro che va progressivamente erodendosi fino a quando, al tramonto del 20-21 febbraio, la luce lascia definitivamente la parete del fondo attraverso un evento luminoso straordinario e fino ad ora sconosciuto : il fascio luminoso si distacca dalla parete di fondo e illumina con estrema precisione un segno roccioso inciso ed un rilievo ricavato sulla parete posta a destra dell'altare.
    La parete dal fondo non riceverà più luce diretta se non dopo 8 mesi, esattamente il 21 ottobre, quando il fenomeno luminoso si ripete nuovamente i raggi solari al tramonto ricominceranno ad irradiare la parete di fondo nel punto in cui l'avevamo lasciata in febbraio, per ricominciare ad allargarsi da quella data in poi, con una progressione costante e identica, ma a ritroso, rispetto a quanto precedentemente descritto, raggiungendo nuovamente il massimo di irraggiamento della parete terminale nelle date che vanno dal 10 al 14 novembre, per poi ridursi al suo minimo il 21 dicembre e nei giorni ad esso prossimi. Da quella data in poi si ripeterà, invertendo nuovamente la direzione il ciclo luminoso già descritto fino alla data del 21 febbraio successivo (20-21 ottobre - 21 dicembre - 20-21 febbraio )”.
    “ Il 20 e 21 febbraio, alle 17:27, dieci minuti prima del tramonto, la luce proiettata lascia la parete di fondo e per circa due minuti illumina, con estrema precisione, un segno in rilievo sulla parete rocciosa posta a destra dell'altare.
    La romantica Leonessa, tra le fioriture primaverili, si è così risvegliata !
    Lorenzo Morone Architetto, Alfonso Tatavitto, Vito Petriella
    Natalia Tarabella, Lorenzo Marcuccetti, Silvia Gori, Antonella Izzo
    Un ringraziamento speciale ai nostri cari fratelli sanniti.
    PANGEA PROJECT

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