Il Lupo Cerviero è un misterioso animale di cui si parla in molte antiche storie dell'Appennino centrale. Descritto con l'aspetto di un grosso gatto dal manto maculato e con ciuffi di pelo sulla punta delle orecchie, ci sono pochi dubbi che si tratti di una lince. Ma esistono linci in Appennino? #CriptoZoo #criptozoologia #lince LINK UTILI: Sostieni il canale attraverso TIPEEE: it.tipeee.com/criptozoo Il mio libro "Fantastici Animali": tinyurl.com/y6b76ra2 Canale Telegram: t.me/criptozoo Instagram: tinyurl.com/y64ucysk Pagina Facebook: tinyurl.com/y5ohzhvl Sito internet: www.criptozoo.com Wishlist: tinyurl.com/yxvono87 Numeral forest: Music by icons8.com/music/author/dural da icons8.com/music 00:00 INTRO 00:59 TRACCE NELLA STORIA 06:20 LE PROVE NON CONVINCONO 11:16 NE HO VISTE LINCI CHE VOI UMANI...
Nel 1985 , in febbraio, ero comandante alpino ed alle 4 di mattina, mentre eravamo nel campo invernale nella neve ,sopra Pontebba nel canale del ferro in Friuli, ho personalmente visto le impronte della lince che si aggirava attorno al nostro campo forse in cerca di cibo e quindi a distanza ti circa 20 metri , proprio la lince che si era girata a guardarmi per poi scomparire nel bosco . Il tutto grazie al chiaro di luna che rifletteva sulla neve.
Nel libro ' Regno di Napoli' di Carlo Ulisse De Salis Marschlins, anno 1789, nel suo viaggio, narra di una anziana donna che viveva sola in una baracca nella foresta Appenninica che aveva come 'Cani da guardia' appunto, un paio di Linci.
Salve, sono un istruttore di scherma storica (la mia associazione è la Custodes Cervi Hema Roma) e volevo segnalare, come magari molti di voi già sapranno, che nel trattato del maestro Fiore Dei Liberi datato nei primi anni del '400 (sono giunte a noi 3 versioni di cui solo una ha la data certa del 1409 ma probabilmente sono 3 copie di un testo leggermente precedente) nel descrivere i principi della scherma si cita e si fa un disegno proprio del Lupo Cervino. Il Maestro nato a Cividale del Friuli è stato attivo in diverse corti tra l'attuale Romagna e Marche. Spero di aver aggiunto una piccola info in più su questo affascinante esemplare.
Io stesso, circa 15 anni fa, ho avuto la fortuna di vedere una coppia di linci adulte nel parco nazionale d'Abruzzo. Ero in gita alle elementari. (modifico il commento per aggiungere qualche dettaglio visto che potrebbe sembrare campato in aria e poco attendibile). Sono sempre stato un appassionato di piante ed animali, specialmente di quelli della mia zona, l'abruzzo. A 12 anni avevo letto una decina di enciclopedie più o meno complete sugli animali. Ricordo che era inverno e c'era neve a chiazze sul terreno. Eravamo affacciati da un muretto che dava su una rupe; al di sotto della quale feci tale avvistamento. All'epoca giravo sempre col mio fedele binocolo che fieramente portai in gita, riconobbi distintamente la forma delle orecchie ed il pennacchio caratteristico. Le linci furono viste distintamente anche da tutti i miei compagni e la stessa guida ci confermò che fossero due linci. È un ricordo molto nitido che custodisco da allora. Pensandoci bene però potrei averle viste in un area faunistica, questo purtroppo non posso ricordarlo...
L'identificazione del "lupo cerviero" con la la lince è certa, tra l'altro qui in Piemonte fino all'800 venivano messe taglie per l'uccisione di lupi e "lupi cervieri". Per questi ultimi la taglia era più alta, per cui capitava che i cacciatori a volte provassero a spacciare un lupo ucciso per una lince per incassare di più e allora nel bando veniva fornita la descrizione dell'animale (il ciuffo di peli sulle orecchie, la coda corta, ecc.) in modo che i funzionari non si facessero ingannare. "Già da qualche tempo era stato rappresentato a questo Dicastero che la ricompensa dai veglianti ordinamenti accordata agli uccisori e predatori di linci, volgarmente denominati lupi cervieri derivava da un'erronea opinione invalsa in ordine alla ferocia di siffatti animali, e non aveva veruna proporzione coi danni che i medesimi cagionano; e contemporaneamente era stato posto in avvertenza che la denominazione di lupo cerviero datasi al lince traeva unicamente origine da erronei pregiudizii degli antichi; mentre il lince appartiene in sostanza al genere gatto; si arrampica sugli alberi, divora lepri, agnelli e capretti, e difficilmente assale l'uomo né per la sua struttura, può avere quel feroce istinto che dal volgo veniva attribuito al favoloso lupo cerviero qual sinonimo del lince. Per queste circostanze veniva quindi proposto di ridurre in più ragionevole misura i premii assegnati per la distruzione di cotali animali"
Ho appena visto un tuo video sugli squali nel Mediterraneo e mi è piaciuto, pertanto ne ho cercati altri e per caso ho letto il titolo e sono rimasto molto sorpreso e nello stesso tempo rammaricato dal fatto di non avere nessuna prova di quanto ti sto per raccontare, apparte il fatto che la stessa medesima te la potrebbe raccontare mio cugino perché era lì presente con me. L'anno preciso ora a memoria non lo ricordo, ma di certo non più di 15 anni fa', potrei risalirne da qualche foto fatta il giorno seguente. Con mio cugino appunto, decidiamo di andare a pesca in un posto dove già eravamo stati altre 2/3 volte. Il luogo era il lago di San Domenico, poco prima di Scanno, nel parco nazionale d'Abruzzo appunto. Era metà luglio e partiamo attorno alle 17.00 da casa per raggiungere in serata il posto e accamparci per la notte di modo da essere pronti per le prime luci dell"alba. Abbiamo saputo in seguito che a quanto pare non si può pernottare sulla riva del suddetto lago, comunque siamo arrivati in tarda serata e dopo aver mangiato ci siamo accampati proprio in riva al lago , forse a un paio di metri dall'acqua, non di più, ognuno nel proprio sacco a pelo , perché anche se era luglio durante la notte la temperatura si abbassa e di molto. Tra il mio e il suo sacco a pelo forse 5/6 mt. C'era la luna piena e praticamente ci si vedeva quasi come in pieno giorno. Durante la notte sentii un rumore di fogliame dietro di me, e un po' intimorito rimasi immobile nel sacco a pelo quasi senza respirare e dopo poco eccola... Era una lince che beveva dalla riva tra me e mio cugino, il manto tendeva al marrone chiaro/rossastro, ma non mi pare di ricordare chiazze sul pelo, ricordo perfettamente però ciuffi di pelo sulle orecchie. Alché , incautamente mi venne da chiamare mio cugino ad alta voce che sonnecchiava nel suo posto, si svegliò e rinase sorpreso anche lui , sottolineandolo con una colorita espressione e invocando ogni tipo di santo😂, comunque, quando gridai il nome di mio cugino, si girò verso di me e un altra cosa che mi rimase in mente erano due occhi gialli bellissimi, apri la bocca facendo un verso che non avevo mai sentito, quasi un lamento, mostrandomi per bene i denti , una specie di soffio come quello dei gatti, ma all'ennesima potenza, e si allontanò dietro le nostre spalle cercando rifugio nella boscaglia a ridosso del lago. Per ancora diverso tempo dopo , contiunuó a fare quel verso da dentro la macchia , una decina di minuti forse. Era grande più o meno come un cane di taglia media, tra i 25 e i 35 kg forse. Ora vedendo questo tuo video , sono rimasto stupito perché al momento non avevamo dato molta importanza a questo evento, credendo ignorantemente che non fosse poi cosi raro. Anzi la mattina seguente andammo a fare colazione in un bar lì vicino e raccontammo la storia al barista, chiedendo ingenuamente se era possibile che ci fossero linci lì in zona, e lui ci "rassicurò" dicendo di si, pertanto pensammo che dopotutto non fosse stato un evento così raro. Niente, volevo solo raccontarti quello che ci è accaduto, e si io sono più che sicuro che le linci nell'appennino ci sono, o perlomeno c'erano fino a una decina di anni fa'.
Argomento estremamente interessante per me, essendo appassionato di questo animale ed essendo stato collaboratore del parco d'Abruzzo nell'ultimo periodo sotto la direzione di Franco Tassi, per cui ho vissuto da vicino queste vicende, comprese le belle serate con la piacevolissima compagnia di Luc Chazel. Complimenti come sempre, per il rigore e l'accuratezza con cui tratti questi argomenti.👏👏👏
Sono cresciuto a Fiuggi sui monti Ernici. Da bambino negli anni 90, il Sig. Marco T. ormai defunto, in uno dei suoi percorsi di transumanza che collegano i boschi della zona ai monti Simbruini giurò di aver avvistato una lince. Voci di avvistamenti, tra il 94 e il 97 sempre a Fiuggi, mi giunsero alle orecchie dai pellegrini che sostavano nel convento dei frati cappuccini minori, diretti verso il santuario della Santissima Trinità di Vallepietra.
Che video... E che tema particolare! Ricchezza di dettagli come sempre! Peccato però, notare che proprio le associazioni deputate alla salvaguardia dell'ambiente, si perdano in queste futili 'guerre da tastiera e da asilo' sulla presenza o meno della Lince in Appennino. Speriamo, casomai, che si decida di reintrodurla in quelle zone. Complimenti per il video, come sempre!
Anche qua in Calabria la lince è conosciuta come lupu cervinu o cervieru, e pare che negli ultimi anni siano state rinvenute alcune impronte a suffragio della tesi secondo cui qualche lince ancora sopravvive nei boschi della Sila... Ricordando che la Sila negli anni 70 fu una delle pochissime roccaforti rimaste del lupo, potrebbe essere uno dei punti dove è più probabile la sopravvivenza della lince
@@palmadiolio3157 è esistita, almeno fino agli anni 50-60 del secolo scorso, non ci sono dubbi. Testimonianze troppo accurate, da parte dei pastori, abitanti dei villaggi della Sila, della Lucania, dell'Abruzzo; sarebbe bello poter ritrovare dei reperti per poter studiare il Dna di questo animale a questo punto. Inoltre sul sito del gruppo Lince mi pare, lessi un articolo di giornale della fine degli anni '20 del novecento, della rivista Diana per cacciatori, intitolato: "la caccia della lince in Lucania", dove si descriveva minuziosamente la tecnica di caccia di questo animale, in maniera sin troppo dettagliata per essere un invenzione. Mia nonna mi parlava come alle signore ricche di Napoli dei primi del secolo scorso piacesse molto la pelliccia di lince.... quindi non è difficile poter immaginare il perché sia stata sterminata, quindi tutto ciò che ne è seguito sono solo speculazioni, anche e soprattutto per interessi commerciali. C'è persino il dubbio che gli orsi che popolano attualmente l'Abruzzo, siano realmente Marsicani originali e non importati dall'allora jugoslavia.... in quanto l'orso risulta estinto dalla fine dell'800 dalla Appennino, compreso il Pollino e Sila, dove era presente.
Buongiorno Lorenzo, i miei complimenti per i video estremamente interessanti e ricchi di notizie accertabili tramite le fonti, cosa rara di questi tempi. Il lupo cervino è presente anche all'interno di un trattato storico "Il Flos Duellatorum" del maestro d'arme Fiore dei Liberi datato 1409/10 , trattato di scherma medievale, uno dei più famosi dopo il I33. Il lupo cervino viene disegnato come rappresentato nel tuo video e Fiore, lo utilizza come metafora di virtù che dovrebbe avere un uomo d'arme quattrocentesco. Ti invito a dargli uno sguardo, puoi facilmente trovarlo tramite google oppure, se ti interessa l'argomento, contattarmi in privato. Buon proseguimento di giornata.
Uno dei tuoi video migliori! Sentirti raccontare questi aneddoti/ricordi personali/controversie è stato molto interessante! Vogliamo una serie di video tutta così 😆
Qualcuno afferma anche che la lince sarebbe presente nella Divina Commedia. Qualcuno interprata come una lince, la "lonza", una delle tre fiere che Dante incontra nella Selva Oscura insieme a una lupa e un leone. "Lonza" dovrebbe effettivamente derivare da "lynx", ma da quello che so, l'identificazione di questa con il "lupo cerviero", come sostenuto da alcuni commentatori, non è certa (qualcuno propende per un leopardo, per una pantera o un ghepardo) dal momento che si tratta principalmente di un simbolo di frode e tradimento. Qualcuno fa poi un passo ulteriore affermando che la lonza-lince sarebbe una prova della presenza della lince nell'Appennino toscano nel Basso Medioevo.
Un signore che conosco che lavora per i beni culturali, non proprio l'ultimo degli scemi, dice di aver visto una lince tra la provincia di viterbo e la provincia di Terni. Personalmente non ci credo chissà quanto ma una parte di me spera vivamente che esista.
Io abito in un paesino in mezzo ai monti tra Tivoli e il confine con l'Abruzzo, e anche qui dicono di aver visto linci nei boschi... Di mio al massimo ho visto dei lupi. Però c'è gente che è sicura di averle viste
La questione della lince in Appennino fino a oggi mi era molto fumosa, ma con questo curatissimo video mi hai chiarito ogni dubbio, grazie mille Lorenzo per questi contenuti di altissima qualità!
Conosco molto bene le zone che sono oggetto del video e posso dire che la gente del posto raramente avvista il lupo cerviero tutt'oggi... Il racconto più significativo è di un amico che avrebbe visto una lince cacciare nella neve fresca. L'animale è letteralmente uscito da sotto la neve con un topolino in bocca: si sono fissati per un paio di secondi prima che scomparisse tra gli alberi. L'episodio è di qualche anno fa', c'erano altre due persone e sono tutti certi di quello che hanno visto. Mi chiedo solo se la lince sia un predatore diurno. Comunque i testimoni sono dovuti di aver riconosciuto l'animale
Secondo me, qualche esemplare autoctono c'è ancora negli appennini, ci sono certe aree molto remote, dove non c'è nessuna persona, quindi chissà, magari qualche gruppo è rimasto, magari la lince ora ha la stessa presenza che aveva il lupo negli anni 70.. voi cosa ne pensate?
Conoscevo il professor Ragni e posso garantire che era un scientifico naturalista molto serio ed attendibile, ho visto e stampato per lui in diverse occasioni molte foto riprese da foto-trappole poste in varie zone del nostro appennino e ritraenti tutte le principali tipologie faunistiche.
In quegli anni, in Italia, si era ancora all'età della pietra per quanto riguarda queste cose. Io comunque credo che in realtà non sia mai stato trovato nessun escremento e nessun pelo... Era solo una guerra tra ominidi: una fazione voleva dimostrare che la lince c'era, l'altra fazione che le linci le avevano liberate quelli della prima fazione.
Provengo dal Salento, da bambino mio zio mi raccontò di un animale che chiamava "musciu fau" (letteralmente "gatto del faggio") che descriveva come un grande gatto selvatico, con ciuffi di peli sulle orecchie e che viveva nei faggeti cacciando lepri. Lui sosteneva di non averlo mai visto ma che gliene avessero parlato dei cacciatori anziani. Non è comunque raro dalle mie parti vedere grandi gatti selvatici con orecchie pelose, perciò potrebbe benissimo non essere una lince, ma l'idea è affascinante. Sono anche numerosi gli avvistamenti di pantere nelle nostre campagne (generalmente fuggite alla cattività), l'ipotesi che degli esemplari possano accoppiarsi e dare vita ad una popolazione di pantere salentine mi ha sempre fatto pensare.
Dalle mia parti, nell'entroterra maceratese, viene chiamato gatto puzzo: "gatto senza coda, dalle dimensioni di cane". L'ultima volta che personalmente ne ho sentito parlare, fu da un cercatore di asparagi che ne vide uno sul finire degli anni '90.
Per la precisione maceratese. Comunque è vero, si parla di linci nell'entroterra. Quando anni fa si parlava di lupi ti trattavano da matto come ora con le linci. Ora i lupi sono letteralmente ovunque, anche in città
Ma è il "gatto puzzo" ,così lo chiamano a Tarquinia,mio nonno mi diceva sempre che ce n'erano parecchi quando lui era giovane,poi dopo la guerra non ne ha più visti. La descrizione è proprio quella e il nome "Gatto puzzo" viene dall'odore forte che lasciava sia dove passava sia vicino le tane
@@CriptoZoo-lorenzorossi Essendo abruzzese la faccenda mi è alquanto cara ed è inutile nascondere quanto sarebbe bello avere la lince all'interno della nostra fauna. Purtroppo negli anni, come hai detto nel video, si è creato un marasma caotico di dichiarazioni più o meno ufficiali che alla fine si sono sempre risolte con un nulla di fatto. La complessità di questa questione non risalta però nel web, dove con una ricerca superficiale traspare di fatto una conferma ufficiale della presenza della lince in Appennino. Detto questo, ho proprio la pubblicazione di cui parlavi della società biogeografica Italiana qui a casa, l'analisi di Tassi lì riportata è accurata ma rimane di fatto solo un'analisi storica e nulla più.
Video interessante come sempre! Cercando su internet moltissime fonti parlano di "presenza certa di 2-3 coppie nel parco nazionale d'Abruzzo", compreso il sito ufficiale del parco. Sono affermazioni fuorvianti?
Un animale che ha creato grossi problemi ad ogni schermidore storico italiano: viene citata in un testo del tardo XIV sec. a descrizione di una delle doti di un buon combattente, ma nessuno capiva né di che creatura si trattasse né di come facesse ad incarnare tale virtù :)
Il piacere di guardare questi video (o quelli di altri divulgatori seri). 🥰 È piacevole e divertente la visione ed alla fine ti senti pure più colto... 🤭
Uno dei posti in cui il fantomatico animale si aggirerebbe, la Sila, è tappezzata da cima a fondo di fototrappole. Sarà un caso che qualsiasi animale presente è stato ripreso più e più volte, compreso l'elusivissimo felix sylvetris, e della lince neanche la più pallida ombra...?
Ciao Lorenzo complimenti per i tuoi video sempre interessanti. Mio fratello sostiene di aver visto una lince nelle Prealpi lombarde poco più a nord di Lecco. Ritieni che sia plausibile?
Credo che tutti abbiamo almeno un amico che giura di averla vista o sentita, negli ultimi mesi qui in provincia di Cuneo se ne parla spesso. Adoro la lince, tutti ne parlano ma nessuno ne sa molto!
ciaoo..... del mistero della lince appenninica mi affascina moltissimo...... ho il libro "bentornato gattopardo" di franco tassi e "lince appenninica" di francesco mussolin..... mi piacerebbe non poco sentire la tua versione
Ho letto solo quello di Mossolin, che conosco di persona e che se non ricordo male mi ha citato nei ringraziamenti. Io penso che la parte storica sia piuttosto interessante. Quella degli avvistamenti moderni sono pagine di pura fantasia corredate da impronte di cani.
Io abito in Bassa Sabina e mio babbo provetto cacciatore da ragazzo negli anni Cinquanta si ricordava nelle sue innumerevoli rievocazioni di aver visto anche dei lupi, ma non l'ho mai sentito nei suoi ricordi o degli anziani che aveva conosciuto di aver visto qualche tipo di felino selvatico.
Complimenti come sempre, stavolta l'ho visto in ritardo ma sempre molto interessante. Vivo vicino all'Appennino tra Marche e Abruzzo, qualche anno fa trovai un tasso aperto sul ventre e ripulito di tutte le interiora, che animale potrebbe averlo predato?
Video gradito come sempre!! Tra l'altro, recentemente, qui in Veneto, i notiziari parlano del "felino del Brenta", un felino di grosse dimensioni (non specificate), nero o striato a seconda delle varie segnalazioni, osservato sul letto del fiume proprio in questi giorni. Per ora le autorità competenti non hanno trovato né orme né pelo, tantomeno deiezioni. Da fan del mondo animale e di criptozoo(logia), rimango in attesa di sviluppi e chiarimenti, sia sul "Lupo Cerviero" che sul misterioso "felino del Brenta"!!
Ciao video interessantissimo, sono diventato un tuo fan! Ti faccio una domanda off topic ma sempre su un presunto animale appenninico, qualche giorno fa mio cugino mi ha parlato di un serpente velenoso e colorato chiamato crotalo dei Sibillini che lui stesso dice di aver visto ma del quale in internet non v'è traccia, tu ne sai qualcosa?
Sulle montagne sopra il comune di Ormea tra Viozene e Ponti di Nava (Cuneo) mi è capitato di vedere, qualche anno fa durante le prime nevi di Novembre, delle impronte curiose, del diametro di circa 10-15 cm rotonde o tondeggianti se così posso definirle, che escludevano quelle possibili di cinghiali, ungulati e lupi, presenti in queste zone, sulle prime pensai si trattassero di un cane San Bernardo, o di un maremmano, ma esclusi questa ipotesi perchè in quelle frazioni disabitate da decenni, eccetto alcune case abitate per le vacanze estive, d'inverno sono completamente disabitate e le poche persone che le frequentano e che conosco, so per certo che non hanno cani San Bernardo, tanto meno i maremmani del mio amico che in quella stagione non ci tiene più le mucche al pascolo. Quindi se escludiamo questi animali ed anche la lince, di quale altro animale potrebbe trattarsi ?
@@CriptoZoo-lorenzorossi credo che sulla neve le impronte tendono ad ingrandirsi, le impronte che lascio io sono sempre più grosse di almeno 2/3 numeri, cmq erano veramente grosse tanto che per far impaurire mia cognata gli ho detto che erano di orso. Ora mi sono munito di una foto trappola, tuttavia qualche animale quelle impronte le ha lasciate, e non era di sicuro un passerotto.
Davvero un ottimo video. Trovo sempre interessante esplorare storie criptozoologiche nostrane, specialmente dato che solitamente tutti si concentrano sui soliti sospetti esteri. Posso suggerite sulla stessa riga di questo video anche uno che approfondisca la leggenda dei coccodrilli nel delta del Po?
Attendevo qualcuno che facesse il punto della situazione da quando Tassi del Comitato Parchi ha fatto uscire il famosissimo video della foto trappola con la “lince appenninica in Molise”. Non vedo l’ora di vedere questo video
@@CriptoZoo-lorenzorossi l’ho pensato quando è uscito (e continuo a pensarlo) anche io, ma a livello accademico mi occupo di tutt’altro e non volevo inveire su cose che non mastico. Certo, il metodo scientifico ed il rigore sono sempre gli stessi. Sulle ipotesi e l’onere della prova posso stare a criticare i sostenitori della teoria di questa “sottospecie appenninica” anche tutto il giorno.
Oggi pare che siano 3-4 le coppie che vivono nel parco nazionale d’Abruzzo ma avvistarle è molto difficile se non impossibile. Più semplice è rintracciare segni della loro presenza, come le carcasse delle loro prede: spesso è capitato di ritrovare resti sugli alberi, oppure cacasse di animali che conservano gli organi interni. Le linci infatti si nutrono esclusivamente delle parti muscolari, a differenza del lupo che divora completamente la sua preda.
@@CriptoZoo-lorenzorossi . Non sono un esperto ma credo che ci possano essere più linci in Abruzzo che in Calabria sinceramente. I tuoi video sono sempre molto interessanti.
@@CriptoZoo-lorenzorossi nel libro di Franco Tassi "Animali Misteriosi" edito da Stella Mattutina Edizioni, a pag. 86 c'è una foto di Lince ripresa nel Parco Nazionale d'Abruzzo e risalente al 2013 e non è quella della Lince pardina che mostri tu nel filmato.
Anch'io sapevo che la cosidetta lince iberica (oggi in fase di ripresa, sia in Spagna che Portogallo), in antico si trovava anche in altre zone del mediterraneo. Potrebbe essere un'idea buona quella di tentare la sua reintroduzione nel parco nazionale d'abruzzo o della maiella.
1 Domanda: ma la lince sarebbe eventualmente incrociabile gol gatto selvatico europeo? Intendo in natura, non una fecondazione in vitro. E l’eventuale ibrido sarebbe fertile o sterile?
Questa cosa Io già dalla scrissi in un'altra occasione, ma visto il video a tema e che ha chiesto di raccontarti eventuali storie in merito, la ripeto. Molti anni fa, forse 20 o poco meno, mio nonno mi raccontò un incontro con un animale che lui non aveva riconosciuto nei pressi di una sua casa molto isolata che si trova sì nell'Appennino a poche decine di chilometri dai paesi del Parco Nazionale d'Abruzzo che hai nominato, ma comunque non in quota, diciamo sui 550-600 metri. Dalla descrizione a me parve in prima battuta che potesse essere solo una lince, un animale di cui mio nonno non aveva mai sentito parlare e che mi confermò non avere idea di che cosa fosse, però per curiosità mia mi misi a cercare per vedere se ci fosse qualche animale del genere registrato nella fauna e per capire cosa avesse potuto davvero vedere, visto che non mi risultava di aver mai sentito parlare di linci in Appennino. Fu allora che su internet mi inbattei nel Gruppo Lince che ha recitato tu e avendo pubblicizzato sul loro sito un contatto gli scrissi, riferendo quanti più dettagli potei, sicuramente più di quelli che ricordo adesso, ma sicuramente era solo un primo messaggio per capire se quella storia potesse essere di qualche interesse e avere un qualche sbocco. la risposta sinceramente mi lasciò un pochino interdetto: l'unica cosa che mi dissero è che aveva certamente visto una lince. A me sinceramente da quel poco che avevo potuto mandare e con nessuna prova a corredo, mi sembrò poco serio, pensavo che al massimo potessero chiedermi di parlare con mia nonno per mettere alla prova la cosa, se non provare a cercare impronte, dato che la zona era isolata e poco frequentata o mi dicessero che per la loro ricerca non aveva alcun interesse perché era troppo lontano dall'area di cui parlavano loro e in ogni caso lasciai perdere perché la risposta di per sé non mi sembrava particolarmente seria e al limite avevano i miei contatti se volevano usarli per raggiungere mio nonno ma non li sentii mai più. Diciamo che non ho avuto un'ottima impressione da quell'email, ma non ho idea di chi mi abbia risposto.
Grazie Nico. Purtroppo, come ho detto nel video, a un certo punto divenne una guerra tra fazioni e nessuna delle due era (è) davvero interessata a capire, ma solo a difendere la propria tesi. Se tu avessi scritto alla fazione opposta, ti avrebbero detto che tuo nonno vide sicuramente un gatto selvatico.
@@CriptoZoo-lorenzorossi prendila come battuta: in vita mia credo ci siano più possibilità di vedere una lince che un gatto selvatico in Appennino! :) Magari se mi avessero detto un norvegese delle foreste ci poteva anche stare, ma il gatto selvatico davvero credo che praticamente nessuno lo abbia mai visto davvero in natura coi propri occhi.
I rari esemplari che ogni tanto arrivano sulle Alpi sconfinando dalla Slovenia e dalla Svizzera vengono regolarmente individuati e a volte anche fotografati, se la specie fosse realmente presente in Appennino qualche indizio concreto sulla sua presenza si troverebbe.
Buongiorno Dr Rossi. Le propongonun cripto argomento. La catastrofe di Toba e il possibile conseguente collo di bottiglia x homo sapiens in Africa che rischio di portare la ns specie alla estinzione, a poche migliaia di individui concentrati nelle grotte sulla punta estrema del sud Africa. Grazie x le lezioni e gli argomenti che usualmente propone. Filippo Barbato
In primis ti faccio i complimenti per il video, sintetico ed esplicativo. In effetti il fatto che non ci sia una vera prova dell'esistenza di questo felino sembrerebbe azzerare ogni dubbio...ma ti dirò, sono un frequentatore del parco nazionale d'Abruzzo da oltre 10 anni e ho sentito spesso pastori parlare di questa famigerata lince (anche se in molti casi si trattava di quella scappata dalla riserva faunistica di Civitella Alfedena). In più conosco un signore di veneranda età di quelle zone a cui ripeto spesso la stessa domanda e ricevo sempre la stessa risposta, per lui è quasi come se fosse normale vedere una lince, alla stregua di vedere una volpe.
Ma in Abruzzo non ci sono? Io sapevo di si. Comunque sia un mio amico è sicuro di averne vista una da un'altura in Abruzzo con un uccello tra le fauci per alcuni secondi. Mi fido di lui perché noi gli animali li conosciamo, sappiamo molto bene com'è fatta una lince.
Mi scusi se la disturbo, la volevo contattare visto che penso che lei sia la persona più preparata sull argomento, un paio di mesi fa con una fototrappola ho filmato un presunto gatto selvatico, in pineta a Ravenna, molto al di fuori del suo reale di distribuzione, volevo chiederle se le poteva interessare avere visione del filmato per avere un suo parere
@@CriptoZoo-lorenzorossi grazie mille, pensavo non fosse segnalato in pineta a Ravenna, un mio caro amico della forestale che ho consultato mi ha detto che a loro non risultava la presenza del gatto selvatico nelle nostre pinete
A Collecorvino, provincia di Pescara, un prete di nome Don Camillo Circeo possedeva, negli anni 80, un esemplare di Lince all'interno di una gabbia nel suo giardino
Oramai mi viene da dire che in Appennino settentrionale non esista lince sin da epoca storica. E se fosse vissuta in Appennino meridionale, in epoca storica, si trattava di una varietà della pardina, viste le rappresentazioni e fra i suoi vari nomi, il gattopardo.
Direi di no , la pardina e' endemica della penisola iberica a sud dei Pirenei ( tanto che le ultime dei Pirenei prima del ritorno erano classiche eurasiatiche). Però la lince dei Balcani meridionali e' stata a lungo confusa con una pardina perché un po' più piccola e macchiata di quella tipica, però geneticamente e' lince eurasiatica e non pardina, mi pare più probabile che quella appenninica sia parente di questa.
Eh già ho toppato alla fine del filmato il buon Lorenzo rivela che la lince appenninica era proprio una pardina e non una euroasiatica come quella dei Balcani meridionali
La cosa che però bisogna continuare a non sottovalutare è la massiccia presenza di avvistamenti. Io stesso, fuori totalmente dal mestiere, conosco persone che dicono d'averlo vista distintamente. Vivo nelle Marche, quello che succede nel parco d'Abruzzo suona strano pure a me ma che tutti confondano un gatto selvatico per una lince mi sembra assurdo. Un gatto selvatico lo confondi solo con un gatto domestico
Non sottovaluto nulla, ma la faccenda resta surreale. Tanti avvistamenti e zero prove, mentre sulle Alpi, dove le linci sono pochissime, vengono più fotografate che avvistate. Comunque una lince imbalsamata che un testimone mi disse avere visto in un bar della Sila, si rivelò un gatto selvatico.
@@CriptoZoo-lorenzorossi già. Devo pure ammettere che non tutti sanno riconoscere gli animali. Sempre dalle mie parti qualcuno ha ancora la convinzione dell'esistenza di due razze di tasso, confusi dalle differenze stagionali. Però il fatto selvatico, il "gatto buzzu" è abbastanza noto e specifico
Più che un'invenzione, fu frutto di un errore di Pasquale Mola, che nel 1908 classificò come linci due reperti di gatto selvatico custoditi presso l'università di Sassari.
Interessante sentirla chiamare "Lupo cerviero" ,visto che questo animale dal vasto areale di caccia predilige i caprioli come preda, almeno in zona... 👍🤩
@Loris Laurencig, in Francia era chiamata loup cervier e secondo il folklore era ritenuta nemica del cervo. Da qui il nome, anche se di fatto preda di norma lepri e caprioli.
Sono un appassionato,ho cercato la lince x 22 anni , ancora oggi sono in dubbio se Sia presente nel Pollino, grande video, molto bello,sei sempre Il n,1 ciao grazie, lupo 🐺 guida alpina 👍👍
Grazie Giuseppe! Io raccolsi segnalazioni sulla Sila e a un certo punto sembravo a un passo dal trovarne una imbalsamata, ma si trattava di... Un gatto selvatico 😭
come mai in Trentino in Ossola e in val d'Aosta le fototrappole le riprendono e negli Appennini mai? 😂sarebbe invece interessante sapere la distribuzione storica della lince pardina e l introgressione tra le 2 specie è uscito qualcosa recentemente sulla l'ice pardina
Scusate...sono confuso...io (e tutta la mia classe con cui ero in viaggio di istruzione) la lince nel parco nazionale d'Abruzzo, l'abbiamo vista e fotografata da pochi metri di distanza, la guida che era con noi dava per certa la presenza di linci nel parco. Era il 2002 o il 2003. Cosa abbiamo visto?
A occhio e croce avete visto le linci presenti nell'area faunistica recintata, provenienti dall'Europa dell'est, nell'epoca in cui il direttore del parco era ancora Franco Tassi e chi lavorava per lui era costretto a pensarla come lui 😅
Si, probabilmente...anche se non ricordavo bene tutta la spiegazione a dire il vero, ho controllato le foto e si vede la recinzione. Grazie per la risposta comunque!😊
Grande Lorenzo per rigore metodologico e per estremo garbo nell'esposizione. Io ci provo a convincermi, ma non riesco a non sperare nella lince appenninica e nel tilacino XD
Ah be' ho toppato, scusa Lorenzo avevo scritto il mio parere sulla lince appenninica prima di sentire il finale, pensavo fosse parente di quella dei Balcani meridionali, più piccola e macchiata, di quella settentrionale e perciò a lungo considerata pardina mentre fa parte di quella eurasiatica. Invece no ! A quanto pare come il camoscio d' Abruzzo che e' parente di quello pirenaico anche la lince abruzzese era della specie pardina, be' ho imparato qualcosa di nuovo ottimo
Ciao Lorenzo, bel video, grazie per la condivisione! Però ho paura che tu debba chiarire dove si parla il dialetto "balzerano", se ho capito bene, a meno che non fosse uno scherzo la parola stessa, perché io non riesco proprio ad identificarlo.
Il Lupo Cerviero è un misterioso animale di cui si parla in molte antiche storie dell'Appennino centrale. Descritto con l'aspetto di un grosso gatto dal manto maculato e con ciuffi di pelo sulla punta delle orecchie, ci sono pochi dubbi che si tratti di una lince. Ma esistono linci in Appennino?
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00:00 INTRO
00:59 TRACCE NELLA STORIA
06:20 LE PROVE NON CONVINCONO
11:16 NE HO VISTE LINCI CHE VOI UMANI...
Nel 1985 , in febbraio, ero comandante alpino ed alle 4 di mattina, mentre eravamo nel campo invernale nella neve ,sopra Pontebba nel canale del ferro in Friuli, ho personalmente visto le impronte della lince che si aggirava attorno al nostro campo forse in cerca di cibo e quindi a distanza ti circa 20 metri , proprio la lince che si era girata a guardarmi per poi scomparire nel bosco . Il tutto grazie al chiaro di luna che rifletteva sulla neve.
Nel libro ' Regno di Napoli' di Carlo Ulisse De Salis Marschlins, anno 1789, nel suo viaggio, narra di una anziana donna che viveva sola in una baracca nella foresta Appenninica che aveva come 'Cani da guardia' appunto, un paio di Linci.
Si, fa parte della bibliografia raccolta da Tassi.
Salve, sono un istruttore di scherma storica (la mia associazione è la Custodes Cervi Hema Roma) e volevo segnalare, come magari molti di voi già sapranno, che nel trattato del maestro Fiore Dei Liberi datato nei primi anni del '400 (sono giunte a noi 3 versioni di cui solo una ha la data certa del 1409 ma probabilmente sono 3 copie di un testo leggermente precedente) nel descrivere i principi della scherma si cita e si fa un disegno proprio del Lupo Cervino. Il Maestro nato a Cividale del Friuli è stato attivo in diverse corti tra l'attuale Romagna e Marche.
Spero di aver aggiunto una piccola info in più su questo affascinante esemplare.
Io stesso, circa 15 anni fa, ho avuto la fortuna di vedere una coppia di linci adulte nel parco nazionale d'Abruzzo. Ero in gita alle elementari. (modifico il commento per aggiungere qualche dettaglio visto che potrebbe sembrare campato in aria e poco attendibile). Sono sempre stato un appassionato di piante ed animali, specialmente di quelli della mia zona, l'abruzzo. A 12 anni avevo letto una decina di enciclopedie più o meno complete sugli animali. Ricordo che era inverno e c'era neve a chiazze sul terreno. Eravamo affacciati da un muretto che dava su una rupe; al di sotto della quale feci tale avvistamento. All'epoca giravo sempre col mio fedele binocolo che fieramente portai in gita, riconobbi distintamente la forma delle orecchie ed il pennacchio caratteristico. Le linci furono viste distintamente anche da tutti i miei compagni e la stessa guida ci confermò che fossero due linci. È un ricordo molto nitido che custodisco da allora. Pensandoci bene però potrei averle viste in un area faunistica, questo purtroppo non posso ricordarlo...
In effetti all'epoca le linci dell'area faunistica, erano due. E anche la vista da un muretto sembra combaciare.
@@CriptoZoo-lorenzorossi Civitella Alfedena area faunistica Lince
L'identificazione del "lupo cerviero" con la la lince è certa, tra l'altro qui in Piemonte fino all'800 venivano messe taglie per l'uccisione di lupi e "lupi cervieri". Per questi ultimi la taglia era più alta, per cui capitava che i cacciatori a volte provassero a spacciare un lupo ucciso per una lince per incassare di più e allora nel bando veniva fornita la descrizione dell'animale (il ciuffo di peli sulle orecchie, la coda corta, ecc.) in modo che i funzionari non si facessero ingannare.
"Già da qualche tempo era
stato rappresentato a questo Dicastero che la
ricompensa dai veglianti ordinamenti accordata
agli uccisori e predatori di linci, volgarmente
denominati lupi cervieri derivava da un'erronea
opinione invalsa in ordine alla ferocia di siffatti
animali, e non aveva veruna proporzione coi
danni che i medesimi cagionano; e
contemporaneamente era stato posto in
avvertenza che la denominazione di lupo cerviero
datasi al lince traeva unicamente origine da
erronei pregiudizii degli antichi; mentre il lince
appartiene in sostanza al genere gatto; si
arrampica sugli alberi, divora lepri, agnelli e
capretti, e difficilmente assale l'uomo né per la
sua struttura, può avere quel feroce istinto che dal
volgo veniva attribuito al favoloso lupo cerviero
qual sinonimo del lince. Per queste circostanze
veniva quindi proposto di ridurre in più
ragionevole misura i premii assegnati per la
distruzione di cotali animali"
Ho appena visto un tuo video sugli squali nel Mediterraneo e mi è piaciuto, pertanto ne ho cercati altri e per caso ho letto il titolo e sono rimasto molto sorpreso e nello stesso tempo rammaricato dal fatto di non avere nessuna prova di quanto ti sto per raccontare, apparte il fatto che la stessa medesima te la potrebbe raccontare mio cugino perché era lì presente con me. L'anno preciso ora a memoria non lo ricordo, ma di certo non più di 15 anni fa', potrei risalirne da qualche foto fatta il giorno seguente. Con mio cugino appunto, decidiamo di andare a pesca in un posto dove già eravamo stati altre 2/3 volte. Il luogo era il lago di San Domenico, poco prima di Scanno, nel parco nazionale d'Abruzzo appunto. Era metà luglio e partiamo attorno alle 17.00 da casa per raggiungere in serata il posto e accamparci per la notte di modo da essere pronti per le prime luci dell"alba. Abbiamo saputo in seguito che a quanto pare non si può pernottare sulla riva del suddetto lago, comunque siamo arrivati in tarda serata e dopo aver mangiato ci siamo accampati proprio in riva al lago , forse a un paio di metri dall'acqua, non di più, ognuno nel proprio sacco a pelo , perché anche se era luglio durante la notte la temperatura si abbassa e di molto. Tra il mio e il suo sacco a pelo forse 5/6 mt. C'era la luna piena e praticamente ci si vedeva quasi come in pieno giorno. Durante la notte sentii un rumore di fogliame dietro di me, e un po' intimorito rimasi immobile nel sacco a pelo quasi senza respirare e dopo poco eccola... Era una lince che beveva dalla riva tra me e mio cugino, il manto tendeva al marrone chiaro/rossastro, ma non mi pare di ricordare chiazze sul pelo, ricordo perfettamente però ciuffi di pelo sulle orecchie. Alché , incautamente mi venne da chiamare mio cugino ad alta voce che sonnecchiava nel suo posto, si svegliò e rinase sorpreso anche lui , sottolineandolo con una colorita espressione e invocando ogni tipo di santo😂, comunque, quando gridai il nome di mio cugino, si girò verso di me e un altra cosa che mi rimase in mente erano due occhi gialli bellissimi, apri la bocca facendo un verso che non avevo mai sentito, quasi un lamento, mostrandomi per bene i denti , una specie di soffio come quello dei gatti, ma all'ennesima potenza, e si allontanò dietro le nostre spalle cercando rifugio nella boscaglia a ridosso del lago. Per ancora diverso tempo dopo , contiunuó a fare quel verso da dentro la macchia , una decina di minuti forse.
Era grande più o meno come un cane di taglia media, tra i 25 e i 35 kg forse.
Ora vedendo questo tuo video , sono rimasto stupito perché al momento non avevamo dato molta importanza a questo evento, credendo ignorantemente che non fosse poi cosi raro. Anzi la mattina seguente andammo a fare colazione in un bar lì vicino e raccontammo la storia al barista, chiedendo ingenuamente se era possibile che ci fossero linci lì in zona, e lui ci "rassicurò" dicendo di si, pertanto pensammo che dopotutto non fosse stato un evento così raro.
Niente, volevo solo raccontarti quello che ci è accaduto, e si io sono più che sicuro che le linci nell'appennino ci sono, o perlomeno c'erano fino a una decina di anni fa'.
Argomento estremamente interessante per me, essendo appassionato di questo animale ed essendo stato collaboratore del parco d'Abruzzo nell'ultimo periodo sotto la direzione di Franco Tassi, per cui ho vissuto da vicino queste vicende, comprese le belle serate con la piacevolissima compagnia di Luc Chazel. Complimenti come sempre, per il rigore e l'accuratezza con cui tratti questi argomenti.👏👏👏
Grazie 😊
Sono cresciuto a Fiuggi sui monti Ernici. Da bambino negli anni 90, il Sig. Marco T. ormai defunto, in uno dei suoi percorsi di transumanza che collegano i boschi della zona ai monti Simbruini giurò di aver avvistato una lince.
Voci di avvistamenti, tra il 94 e il 97 sempre a Fiuggi, mi giunsero alle orecchie dai pellegrini che sostavano nel convento dei frati cappuccini minori, diretti verso il santuario della Santissima Trinità di Vallepietra.
Che video... E che tema particolare! Ricchezza di dettagli come sempre! Peccato però, notare che proprio le associazioni deputate alla salvaguardia dell'ambiente, si perdano in queste futili 'guerre da tastiera e da asilo' sulla presenza o meno della Lince in Appennino. Speriamo, casomai, che si decida di reintrodurla in quelle zone. Complimenti per il video, come sempre!
Anche qua in Calabria la lince è conosciuta come lupu cervinu o cervieru, e pare che negli ultimi anni siano state rinvenute alcune impronte a suffragio della tesi secondo cui qualche lince ancora sopravvive nei boschi della Sila... Ricordando che la Sila negli anni 70 fu una delle pochissime roccaforti rimaste del lupo, potrebbe essere uno dei punti dove è più probabile la sopravvivenza della lince
Sono in Calabria proprio in questo momento e visito la Sila due volte all'anno da 20 anni. Ho raccolto storie, ma niente di più purtroppo.
@@CriptoZoo-lorenzorossi secondo te una eventuale reintroduzione in queste zone sarebbe possibile in futuro?
@@palmadiolio3157 è esistita, almeno fino agli anni 50-60 del secolo scorso, non ci sono dubbi. Testimonianze troppo accurate, da parte dei pastori, abitanti dei villaggi della Sila, della Lucania, dell'Abruzzo; sarebbe bello poter ritrovare dei reperti per poter studiare il Dna di questo animale a questo punto. Inoltre sul sito del gruppo Lince mi pare, lessi un articolo di giornale della fine degli anni '20 del novecento, della rivista Diana per cacciatori, intitolato: "la caccia della lince in Lucania", dove si descriveva minuziosamente la tecnica di caccia di questo animale, in maniera sin troppo dettagliata per essere un invenzione. Mia nonna mi parlava come alle signore ricche di Napoli dei primi del secolo scorso piacesse molto la pelliccia di lince.... quindi non è difficile poter immaginare il perché sia stata sterminata, quindi tutto ciò che ne è seguito sono solo speculazioni, anche e soprattutto per interessi commerciali. C'è persino il dubbio che gli orsi che popolano attualmente l'Abruzzo, siano realmente Marsicani originali e non importati dall'allora jugoslavia.... in quanto l'orso risulta estinto dalla fine dell'800 dalla Appennino, compreso il Pollino e Sila, dove era presente.
@@CriptoZoo-lorenzorossi mi scusi, che genere di storie?
@@82zerox presunti avvistamenti
Buongiorno Lorenzo, i miei complimenti per i video estremamente interessanti e ricchi di notizie accertabili tramite le fonti, cosa rara di questi tempi.
Il lupo cervino è presente anche all'interno di un trattato storico "Il Flos Duellatorum" del maestro d'arme Fiore dei Liberi datato 1409/10 , trattato di scherma medievale, uno dei più famosi dopo il I33.
Il lupo cervino viene disegnato come rappresentato nel tuo video e Fiore, lo utilizza come metafora di virtù che dovrebbe avere un uomo d'arme quattrocentesco.
Ti invito a dargli uno sguardo, puoi facilmente trovarlo tramite google oppure, se ti interessa l'argomento, contattarmi in privato.
Buon proseguimento di giornata.
Grazie!
Grazie.
Bel docu, sarebbe interessante un video sulla presenza dell'Orso Marsicano in Campania
Uno dei tuoi video migliori! Sentirti raccontare questi aneddoti/ricordi personali/controversie è stato molto interessante! Vogliamo una serie di video tutta così 😆
Qualcuno afferma anche che la lince sarebbe presente nella Divina Commedia. Qualcuno interprata come una lince, la "lonza", una delle tre fiere che Dante incontra nella Selva Oscura insieme a una lupa e un leone. "Lonza" dovrebbe effettivamente derivare da "lynx", ma da quello che so, l'identificazione di questa con il "lupo cerviero", come sostenuto da alcuni commentatori, non è certa (qualcuno propende per un leopardo, per una pantera o un ghepardo) dal momento che si tratta principalmente di un simbolo di frode e tradimento.
Qualcuno fa poi un passo ulteriore affermando che la lonza-lince sarebbe una prova della presenza della lince nell'Appennino toscano nel Basso Medioevo.
Un signore che conosco che lavora per i beni culturali, non proprio l'ultimo degli scemi, dice di aver visto una lince tra la provincia di viterbo e la provincia di Terni. Personalmente non ci credo chissà quanto ma una parte di me spera vivamente che esista.
Vero,io sto a Viterbo e in parecchi ne parlano,soprattutto chi va a funghi dalle parti di Civita Castellana
Confermo , c era un esemlare investito in zona Poggio Romano .
@@fabiotech7826 hai foto o altro?
@@iulius445 No , come gia detto non mi sono potuto fermare . Mi spiace non poterlo provare , ma sono sicuro di quello che ho visto
Io abito in un paesino in mezzo ai monti tra Tivoli e il confine con l'Abruzzo, e anche qui dicono di aver visto linci nei boschi... Di mio al massimo ho visto dei lupi. Però c'è gente che è sicura di averle viste
La questione della lince in Appennino fino a oggi mi era molto fumosa, ma con questo curatissimo video mi hai chiarito ogni dubbio, grazie mille Lorenzo per questi contenuti di altissima qualità!
Grazie 😊
Che bella notifica che mi è arrivata, continua così Lorenzo.
E ricordati il libro...
Conosco molto bene le zone che sono oggetto del video e posso dire che la gente del posto raramente avvista il lupo cerviero tutt'oggi... Il racconto più significativo è di un amico che avrebbe visto una lince cacciare nella neve fresca. L'animale è letteralmente uscito da sotto la neve con un topolino in bocca: si sono fissati per un paio di secondi prima che scomparisse tra gli alberi. L'episodio è di qualche anno fa', c'erano altre due persone e sono tutti certi di quello che hanno visto.
Mi chiedo solo se la lince sia un predatore diurno. Comunque i testimoni sono dovuti di aver riconosciuto l'animale
Grazie per questa informazione
Secondo me, qualche esemplare autoctono c'è ancora negli appennini, ci sono certe aree molto remote, dove non c'è nessuna persona, quindi chissà, magari qualche gruppo è rimasto, magari la lince ora ha la stessa presenza che aveva il lupo negli anni 70.. voi cosa ne pensate?
Conoscevo il professor Ragni e posso garantire che era un scientifico naturalista molto serio ed attendibile, ho visto e stampato per lui in diverse occasioni molte foto riprese da foto-trappole poste in varie zone del nostro appennino e ritraenti tutte le principali tipologie faunistiche.
Caio, bel video. una domanda forse sciocca, con i peli e le feci ritrovate non si poteva ricavarne il dna e risalire alla specie dell'animale? grazie.
In quegli anni, in Italia, si era ancora all'età della pietra per quanto riguarda queste cose. Io comunque credo che in realtà non sia mai stato trovato nessun escremento e nessun pelo... Era solo una guerra tra ominidi: una fazione voleva dimostrare che la lince c'era, l'altra fazione che le linci le avevano liberate quelli della prima fazione.
Provengo dal Salento, da bambino mio zio mi raccontò di un animale che chiamava "musciu fau" (letteralmente "gatto del faggio") che descriveva come un grande gatto selvatico, con ciuffi di peli sulle orecchie e che viveva nei faggeti cacciando lepri. Lui sosteneva di non averlo mai visto ma che gliene avessero parlato dei cacciatori anziani. Non è comunque raro dalle mie parti vedere grandi gatti selvatici con orecchie pelose, perciò potrebbe benissimo non essere una lince, ma l'idea è affascinante. Sono anche numerosi gli avvistamenti di pantere nelle nostre campagne (generalmente fuggite alla cattività), l'ipotesi che degli esemplari possano accoppiarsi e dare vita ad una popolazione di pantere salentine mi ha sempre fatto pensare.
Mi sono occupato pure io della questione arrivando alle tue medesime convinzioni. Video molto bello ed esaustivo!
Grazie 😊
Dalle mia parti, nell'entroterra maceratese, viene chiamato gatto puzzo: "gatto senza coda, dalle dimensioni di cane".
L'ultima volta che personalmente ne ho sentito parlare, fu da un cercatore di asparagi che ne vide uno sul finire degli anni '90.
Gatto puzzo o buzzo è il gatto selvatico. Sono marchigiano anche io👍
Per la precisione maceratese. Comunque è vero, si parla di linci nell'entroterra. Quando anni fa si parlava di lupi ti trattavano da matto come ora con le linci. Ora i lupi sono letteralmente ovunque, anche in città
Ma è il "gatto puzzo" ,così lo chiamano a Tarquinia,mio nonno mi diceva sempre che ce n'erano parecchi quando lui era giovane,poi dopo la guerra non ne ha più visti. La descrizione è proprio quella e il nome "Gatto puzzo" viene dall'odore forte che lasciava sia dove passava sia vicino le tane
Il gatto puzzo o buzzo è il gatto selvatico in tutto il centro Italia
Finalmente un'analisi lucida e ben fatta sulla lince in Appennino. Se ne sentono di tutti i colori in merito, un po' di chiarezza serviva. Grazie!
Grazie 😊
@@CriptoZoo-lorenzorossi Essendo abruzzese la faccenda mi è alquanto cara ed è inutile nascondere quanto sarebbe bello avere la lince all'interno della nostra fauna. Purtroppo negli anni, come hai detto nel video, si è creato un marasma caotico di dichiarazioni più o meno ufficiali che alla fine si sono sempre risolte con un nulla di fatto. La complessità di questa questione non risalta però nel web, dove con una ricerca superficiale traspare di fatto una conferma ufficiale della presenza della lince in Appennino. Detto questo, ho proprio la pubblicazione di cui parlavi della società biogeografica Italiana qui a casa, l'analisi di Tassi lì riportata è accurata ma rimane di fatto solo un'analisi storica e nulla più.
Negli anni '70 la lince pare fosse ancora presente nelle prealpi del biellese, dove tra le altre cose furono ritrovati aculei di istrice
Video interessante come sempre!
Cercando su internet moltissime fonti parlano di "presenza certa di 2-3 coppie nel parco nazionale d'Abruzzo", compreso il sito ufficiale del parco. Sono affermazioni fuorvianti?
Clamorosamente fuorvianti.
Video fantastico, qualità e chiarezza eccelse
Grazie 😊
Un animale che ha creato grossi problemi ad ogni schermidore storico italiano: viene citata in un testo del tardo XIV sec. a descrizione di una delle doti di un buon combattente, ma nessuno capiva né di che creatura si trattasse né di come facesse ad incarnare tale virtù :)
Ho appena scoperto il tuo canale. Sei troppo bravo!!! 😯
Grazie 😊
Il piacere di guardare questi video (o quelli di altri divulgatori seri). 🥰
È piacevole e divertente la visione ed alla fine ti senti pure più colto... 🤭
Grazie 😊
Ottima idea quella di rientrodurre la Lince pardina nell'Italia mediterranea
Bravo . Nelle prealpi comaschi molti ne indicano la presenza : posso essere alcuni esemplari che ''scendono'' dalla Svizzera ? Grazie .
Si
Uno dei posti in cui il fantomatico animale si aggirerebbe, la Sila, è tappezzata da cima a fondo di fototrappole. Sarà un caso che qualsiasi animale presente è stato ripreso più e più volte, compreso l'elusivissimo felix sylvetris, e della lince neanche la più pallida ombra...?
Magari la madre l'ha traumatizzata con le foto da piccola
Ciao Lorenzo complimenti per i tuoi video sempre interessanti. Mio fratello sostiene di aver visto una lince nelle Prealpi lombarde poco più a nord di Lecco. Ritieni che sia plausibile?
Non saprei 🤷♂️
Sempre al top!
Ottimo documentario, molto istruttivo , grazie 🙏
Grazie 😊
Grazie, grazie, grazie! È un grande piacere ascoltarti.
Grazie 😊
Credo che tutti abbiamo almeno un amico che giura di averla vista o sentita, negli ultimi mesi qui in provincia di Cuneo se ne parla spesso.
Adoro la lince, tutti ne parlano ma nessuno ne sa molto!
ciaoo..... del mistero della lince appenninica mi affascina moltissimo...... ho il libro "bentornato gattopardo" di franco tassi e "lince appenninica" di francesco mussolin..... mi piacerebbe non poco sentire la tua versione
Ho letto solo quello di Mossolin, che conosco di persona e che se non ricordo male mi ha citato nei ringraziamenti. Io penso che la parte storica sia piuttosto interessante. Quella degli avvistamenti moderni sono pagine di pura fantasia corredate da impronte di cani.
Numerosi avvistamenti si registrano nei boschi tra Cortona e Castiglion fiorentino in provincia di AR.
Io abito in Bassa Sabina e mio babbo provetto cacciatore da ragazzo negli anni Cinquanta si ricordava nelle sue innumerevoli rievocazioni di aver visto anche dei lupi, ma non l'ho mai sentito nei suoi ricordi o degli anziani che aveva conosciuto di aver visto qualche tipo di felino selvatico.
molto interessante, sempre alto livello!
Grazie 😊
Molto bella la musica di sottofondo, fa atmosfera !
Complimenti come sempre, stavolta l'ho visto in ritardo ma sempre molto interessante. Vivo vicino all'Appennino tra Marche e Abruzzo, qualche anno fa trovai un tasso aperto sul ventre e ripulito di tutte le interiora, che animale potrebbe averlo predato?
Non saprei davvero
Video gradito come sempre!!
Tra l'altro, recentemente, qui in Veneto, i notiziari parlano del
"felino del Brenta", un felino di grosse dimensioni (non specificate), nero o striato a seconda delle varie segnalazioni, osservato sul letto del fiume proprio in questi giorni.
Per ora le autorità competenti non hanno trovato né orme né pelo, tantomeno deiezioni.
Da fan del mondo animale e di criptozoo(logia), rimango in attesa di sviluppi e chiarimenti, sia sul "Lupo Cerviero" che sul misterioso "felino del Brenta"!!
Bellissimo!!! Grazie
Ciao video interessantissimo, sono diventato un tuo fan!
Ti faccio una domanda off topic ma sempre su un presunto animale appenninico, qualche giorno fa mio cugino mi ha parlato di un serpente velenoso e colorato chiamato crotalo dei Sibillini che lui stesso dice di aver visto ma del quale in internet non v'è traccia, tu ne sai qualcosa?
Mai sentito prima 🤷♂️
Grandissimo 👍 come sempre
Grazie 😊
Grazie a te , per diffondere cultura e stuzzicarci con stupende curiosità. Grazie ancora
Sulle montagne sopra il comune di Ormea tra Viozene e Ponti di Nava (Cuneo) mi è capitato di vedere, qualche anno fa durante le prime nevi di Novembre, delle impronte curiose, del diametro di circa 10-15 cm rotonde o tondeggianti se così posso definirle, che escludevano quelle possibili di cinghiali, ungulati e lupi, presenti in queste zone, sulle prime pensai si trattassero di un cane San Bernardo, o di un maremmano, ma esclusi questa ipotesi perchè in quelle frazioni disabitate da decenni, eccetto alcune case abitate per le vacanze estive, d'inverno sono completamente disabitate e le poche persone che le frequentano e che conosco, so per certo che non hanno cani San Bernardo, tanto meno i maremmani del mio amico che in quella stagione non ci tiene più le mucche al pascolo.
Quindi se escludiamo questi animali ed anche la lince, di quale altro animale potrebbe trattarsi ?
Senza fotografie non è possibile commentare delle improntre, specialmente se su neve. Comunque 15 cm di diametro sono dimensioni da tigre.
@@CriptoZoo-lorenzorossi credo che sulla neve le impronte tendono ad ingrandirsi, le impronte che lascio io sono sempre più grosse di almeno 2/3 numeri, cmq erano veramente grosse tanto che per far impaurire mia cognata gli ho detto che erano di orso.
Ora mi sono munito di una foto trappola, tuttavia qualche animale quelle impronte le ha lasciate, e non era di sicuro un passerotto.
@@marcolafranca6987 potrebbero essersi sciolte e poi righiacciate deformandosi.
@@TheDiegoman78 No, lo escludo, erano molto chiare, ben formate, e integre.
Davvero un ottimo video. Trovo sempre interessante esplorare storie criptozoologiche nostrane, specialmente dato che solitamente tutti si concentrano sui soliti sospetti esteri. Posso suggerite sulla stessa riga di questo video anche uno che approfondisca la leggenda dei coccodrilli nel delta del Po?
Magari prima o poi lo farò
Mio nonno raccontava che nell'appennino marchigiano era presente la lince anche se era molto rara
Attendevo qualcuno che facesse il punto della situazione da quando Tassi del Comitato Parchi ha fatto uscire il famosissimo video della foto trappola con la “lince appenninica in Molise”.
Non vedo l’ora di vedere questo video
Su quel video meglio stendere il proverbiale velo pietoso... 😅
@@CriptoZoo-lorenzorossi l’ho pensato quando è uscito (e continuo a pensarlo) anche io, ma a livello accademico mi occupo di tutt’altro e non volevo inveire su cose che non mastico.
Certo, il metodo scientifico ed il rigore sono sempre gli stessi. Sulle ipotesi e l’onere della prova posso stare a criticare i sostenitori della teoria di questa “sottospecie appenninica” anche tutto il giorno.
Io ho conosciuto di persona quasi tutti i protagonisti della saga della lince appenninica e dirò il mio punto di vista cercando di non giudicare.
Oggi pare che siano 3-4 le coppie che vivono nel parco nazionale d’Abruzzo ma avvistarle è molto difficile se non impossibile. Più semplice è rintracciare segni della loro presenza, come le carcasse delle loro prede: spesso è capitato di ritrovare resti sugli alberi, oppure cacasse di animali che conservano gli organi interni. Le linci infatti si nutrono esclusivamente delle parti muscolari, a differenza del lupo che divora completamente la sua preda.
Nel Parco d'Abruzzo non ci sono linci.
@@CriptoZoo-lorenzorossi . Non sono un esperto ma credo che ci possano essere più linci in Abruzzo che in Calabria sinceramente.
I tuoi video sono sempre molto interessanti.
@@dariodelgiudice388 non ci sono in nessuna parte dell'appennino
@@CriptoZoo-lorenzorossi nel libro di Franco Tassi "Animali Misteriosi" edito da Stella Mattutina Edizioni, a pag. 86 c'è una foto di Lince ripresa nel Parco Nazionale d'Abruzzo e risalente al 2013 e non è quella della Lince pardina che mostri tu nel filmato.
È quella della cerva spacciata per lince in agguato ad altre cerve?
Ho letto che il paese di Collepardo (FR) è così chiamato per la presenza in passato della lince : ipotesi plausibile , a tuo parere?
Può essere, ma considera che esistono tiponimi di ogni tipo, anche relativi ad animali inesistenti.
Anch'io sapevo che la cosidetta lince iberica (oggi in fase di ripresa, sia in Spagna che Portogallo), in antico si trovava anche in altre zone del mediterraneo. Potrebbe essere un'idea buona quella di tentare la sua reintroduzione nel parco nazionale d'abruzzo o della maiella.
Però una Premièr messa così in anticipo anche no. Mi fai venire sempre un Hype incredibile 😂
Non c'è niente da fare, adoro io tuoi video, avanti così💪💪
Grazie 😊
Ci sono dei volumi di Luc Chazel in inglese o italiano? Grazie!
Solo in francese
1 Domanda: ma la lince sarebbe eventualmente incrociabile gol gatto selvatico europeo? Intendo in natura, non una fecondazione in vitro. E l’eventuale ibrido sarebbe fertile o sterile?
No sono due generi diversi
Oggi per la rubrica contenuti di qualità su UA-cam abbiamo: CriptoZoo.
Grazie 😊
Video meraviglioso e super interessante come sempre
Grazie 😊
@@CriptoZoo-lorenzorossi a te per tutti questi video
io sono abruzzese e non conoscevo tutte queste cose riguardo la lince.... fantastico
Questa cosa Io già dalla scrissi in un'altra occasione, ma visto il video a tema e che ha chiesto di raccontarti eventuali storie in merito, la ripeto. Molti anni fa, forse 20 o poco meno, mio nonno mi raccontò un incontro con un animale che lui non aveva riconosciuto nei pressi di una sua casa molto isolata che si trova sì nell'Appennino a poche decine di chilometri dai paesi del Parco Nazionale d'Abruzzo che hai nominato, ma comunque non in quota, diciamo sui 550-600 metri. Dalla descrizione a me parve in prima battuta che potesse essere solo una lince, un animale di cui mio nonno non aveva mai sentito parlare e che mi confermò non avere idea di che cosa fosse, però per curiosità mia mi misi a cercare per vedere se ci fosse qualche animale del genere registrato nella fauna e per capire cosa avesse potuto davvero vedere, visto che non mi risultava di aver mai sentito parlare di linci in Appennino. Fu allora che su internet mi inbattei nel Gruppo Lince che ha recitato tu e avendo pubblicizzato sul loro sito un contatto gli scrissi, riferendo quanti più dettagli potei, sicuramente più di quelli che ricordo adesso, ma sicuramente era solo un primo messaggio per capire se quella storia potesse essere di qualche interesse e avere un qualche sbocco. la risposta sinceramente mi lasciò un pochino interdetto: l'unica cosa che mi dissero è che aveva certamente visto una lince. A me sinceramente da quel poco che avevo potuto mandare e con nessuna prova a corredo, mi sembrò poco serio, pensavo che al massimo potessero chiedermi di parlare con mia nonno per mettere alla prova la cosa, se non provare a cercare impronte, dato che la zona era isolata e poco frequentata o mi dicessero che per la loro ricerca non aveva alcun interesse perché era troppo lontano dall'area di cui parlavano loro e in ogni caso lasciai perdere perché la risposta di per sé non mi sembrava particolarmente seria e al limite avevano i miei contatti se volevano usarli per raggiungere mio nonno ma non li sentii mai più. Diciamo che non ho avuto un'ottima impressione da quell'email, ma non ho idea di chi mi abbia risposto.
Grazie Nico. Purtroppo, come ho detto nel video, a un certo punto divenne una guerra tra fazioni e nessuna delle due era (è) davvero interessata a capire, ma solo a difendere la propria tesi. Se tu avessi scritto alla fazione opposta, ti avrebbero detto che tuo nonno vide sicuramente un gatto selvatico.
@@CriptoZoo-lorenzorossi prendila come battuta: in vita mia credo ci siano più possibilità di vedere una lince che un gatto selvatico in Appennino! :) Magari se mi avessero detto un norvegese delle foreste ci poteva anche stare, ma il gatto selvatico davvero credo che praticamente nessuno lo abbia mai visto davvero in natura coi propri occhi.
Ciao Lorenzo dalla Marsica!
Bel video , grazie
I rari esemplari che ogni tanto arrivano sulle Alpi sconfinando dalla Slovenia e dalla Svizzera vengono regolarmente individuati e a volte anche fotografati, se la specie fosse realmente presente in Appennino qualche indizio concreto sulla sua presenza si troverebbe.
Credo di si.
Buongiorno Dr Rossi. Le propongonun cripto argomento. La catastrofe di Toba e il possibile conseguente collo di bottiglia x homo sapiens in Africa che rischio di portare la ns specie alla estinzione, a poche migliaia di individui concentrati nelle grotte sulla punta estrema del sud Africa. Grazie x le lezioni e gli argomenti che usualmente propone. Filippo Barbato
In primis ti faccio i complimenti per il video, sintetico ed esplicativo.
In effetti il fatto che non ci sia una vera prova dell'esistenza di questo felino sembrerebbe azzerare ogni dubbio...ma ti dirò, sono un frequentatore del parco nazionale d'Abruzzo da oltre 10 anni e ho sentito spesso pastori parlare di questa famigerata lince (anche se in molti casi si trattava di quella scappata dalla riserva faunistica di Civitella Alfedena). In più conosco un signore di veneranda età di quelle zone a cui ripeto spesso la stessa domanda e ricevo sempre la stessa risposta, per lui è quasi come se fosse normale vedere una lince, alla stregua di vedere una volpe.
Ma in Abruzzo non ci sono? Io sapevo di si. Comunque sia un mio amico è sicuro di averne vista una da un'altura in Abruzzo con un uccello tra le fauci per alcuni secondi. Mi fido di lui perché noi gli animali li conosciamo, sappiamo molto bene com'è fatta una lince.
Che in Appennino non ci sia nessuna lince selvatica è un ormai un dato di fatto.
Linx linx appennina, la prima specie la cui esistenza viene annunciata prima della sua scoperta
Abruzzo. Monti Cantari. Qui la presenza della Lince è ritenuta scontata come la presenza del lupo...
Crederci non basta 😉
grazie molto interessante
Grazie 😊
Mi scusi se la disturbo, la volevo contattare visto che penso che lei sia la persona più preparata sull argomento, un paio di mesi fa con una fototrappola ho filmato un presunto gatto selvatico, in pineta a Ravenna, molto al di fuori del suo reale di distribuzione, volevo chiederle se le poteva interessare avere visione del filmato per avere un suo parere
Si, se vuole posso farlo visionare a esperti che ne sanno molto più di me. Comunque il gatto selvatico in pineta è già stato segnalato 👍
@@CriptoZoo-lorenzorossi grazie mille, pensavo non fosse segnalato in pineta a Ravenna, un mio caro amico della forestale che ho consultato mi ha detto che a loro non risultava la presenza del gatto selvatico nelle nostre pinete
Non sono molto tecnologico per inviarle il video come posso fare? Non trovo una sua mail
@@fabionaturalistacurioso7595 lorenzo"chiocciola"criptozoo.com
ti volevo chiedere se potresti fare in futuro un video su wendigo?
se possibile.
Magari più avanti farò video più incentrati sul folklore
A Collecorvino, provincia di Pescara, un prete di nome Don Camillo Circeo possedeva, negli anni 80, un esemplare di Lince all'interno di una gabbia nel suo giardino
Dipende da dove arrivava
@CriptoZoo-lorenzorossi proverò a informarmi
Ad ogni modo il prete era originario di Pescosansonesco, nei pressi di Capestrano, tra parco nazionale d'Abruzzo e monti della Laga
Oramai mi viene da dire che in Appennino settentrionale non esista lince sin da epoca storica. E se fosse vissuta in Appennino meridionale, in epoca storica, si trattava di una varietà della pardina, viste le rappresentazioni e fra i suoi vari nomi, il gattopardo.
Direi di no , la pardina e' endemica della penisola iberica a sud dei Pirenei ( tanto che le ultime dei Pirenei prima del ritorno erano classiche eurasiatiche). Però la lince dei Balcani meridionali e' stata a lungo confusa con una pardina perché un po' più piccola e macchiata di quella tipica, però geneticamente e' lince eurasiatica e non pardina, mi pare più probabile che quella appenninica sia parente di questa.
Eh già ho toppato alla fine del filmato il buon Lorenzo rivela che la lince appenninica era proprio una pardina e non una euroasiatica come quella dei Balcani meridionali
La cosa che però bisogna continuare a non sottovalutare è la massiccia presenza di avvistamenti. Io stesso, fuori totalmente dal mestiere, conosco persone che dicono d'averlo vista distintamente. Vivo nelle Marche, quello che succede nel parco d'Abruzzo suona strano pure a me ma che tutti confondano un gatto selvatico per una lince mi sembra assurdo. Un gatto selvatico lo confondi solo con un gatto domestico
Non sottovaluto nulla, ma la faccenda resta surreale. Tanti avvistamenti e zero prove, mentre sulle Alpi, dove le linci sono pochissime, vengono più fotografate che avvistate. Comunque una lince imbalsamata che un testimone mi disse avere visto in un bar della Sila, si rivelò un gatto selvatico.
@@CriptoZoo-lorenzorossi già. Devo pure ammettere che non tutti sanno riconoscere gli animali. Sempre dalle mie parti qualcuno ha ancora la convinzione dell'esistenza di due razze di tasso, confusi dalle differenze stagionali. Però il fatto selvatico, il "gatto buzzu" è abbastanza noto e specifico
Senza prove tangibili, abbiamo solo supposizioni. Le testimonianze, pur un buona fede, non sono sempre attendibili.
Una volta avevo sentito parlare della lince sarda, esiste qualche prova a riguardo o sono solo invenzioni?
Più che un'invenzione, fu frutto di un errore di Pasquale Mola, che nel 1908 classificò come linci due reperti di gatto selvatico custoditi presso l'università di Sassari.
@@CriptoZoo-lorenzorossi grazie mille
Interessante sentirla chiamare "Lupo cerviero" ,visto che questo animale dal vasto areale di caccia predilige i caprioli come preda, almeno in zona... 👍🤩
@Loris Laurencig, in Francia era chiamata loup cervier e secondo il folklore era ritenuta nemica del cervo. Da qui il nome, anche se di fatto preda di norma lepri e caprioli.
anche qua da noi carrara ,sul monte sagro alle pendici,un amico ha testimoniato la sua presenza
Sono un appassionato,ho cercato la lince x 22 anni , ancora oggi sono in dubbio se Sia presente nel Pollino, grande video, molto bello,sei sempre Il n,1 ciao grazie, lupo 🐺 guida alpina 👍👍
Grazie Giuseppe! Io raccolsi segnalazioni sulla Sila e a un certo punto sembravo a un passo dal trovarne una imbalsamata, ma si trattava di... Un gatto selvatico 😭
come mai in Trentino in Ossola e in val d'Aosta le fototrappole le riprendono e negli Appennini mai? 😂sarebbe invece interessante sapere la distribuzione storica della lince pardina e l introgressione tra le 2 specie è uscito qualcosa recentemente sulla l'ice pardina
Avanzo con cautela l'ardita ipotesi che una cosa può essere fotografata solo quando esiste 😅
@@CriptoZoo-lorenzorossi chi cerca trova... ma trova quello che c è 😂
Non ci resta che sperare in un programma di reintroduzione, sempre che esistano i presupposti, cosa ne pensi, è fattibile?
La vedo molto dura, anche per motivi extra zoologici.
Visto anch’io in pineta oasi naturale nel ravennate … ma mi han detto che era un tipo di gatto americano di 25/30 kg .. ma per me era una na lince 😢
La lince inbalsamata al museo IDRO, vicino alla diga di Ridracoli ( Santa Sofia FC) è una lince euroasiatica ?
Scusate...sono confuso...io (e tutta la mia classe con cui ero in viaggio di istruzione) la lince nel parco nazionale d'Abruzzo, l'abbiamo vista e fotografata da pochi metri di distanza, la guida che era con noi dava per certa la presenza di linci nel parco. Era il 2002 o il 2003. Cosa abbiamo visto?
A occhio e croce avete visto le linci presenti nell'area faunistica recintata, provenienti dall'Europa dell'est, nell'epoca in cui il direttore del parco era ancora Franco Tassi e chi lavorava per lui era costretto a pensarla come lui 😅
Si, probabilmente...anche se non ricordavo bene tutta la spiegazione a dire il vero, ho controllato le foto e si vede la recinzione.
Grazie per la risposta comunque!😊
Grande Lorenzo per rigore metodologico e per estremo garbo nell'esposizione. Io ci provo a convincermi, ma non riesco a non sperare nella lince appenninica e nel tilacino XD
Ma ci spero sempre anche io.
Quindi la lince che ha popolato l'Appennino nei decenni e soprattutto secoli scorsi, era quella Pardina o quantomeno simile a quella Iberica??
Se non si troveranno resti risalenti a quell'epoca, non si potrà sapere.
La lince è diventata un po' il Chupacabra abruzzese
Ah be' ho toppato, scusa Lorenzo avevo scritto il mio parere sulla lince appenninica prima di sentire il finale, pensavo fosse parente di quella dei Balcani meridionali, più piccola e macchiata, di quella settentrionale e perciò a lungo considerata pardina mentre fa parte di quella eurasiatica. Invece no ! A quanto pare come il camoscio d' Abruzzo che e' parente di quello pirenaico anche la lince abruzzese era della specie pardina, be' ho imparato qualcosa di nuovo ottimo
Allora questo significa che wild Italy di netflix ha mostrato a tutti delle cavolate!
Oppure ha mostrato le linci che vivono sulle Alpi?
Povero Dardo, oggetto di ingiusto bodyshaming 😂
Pur di dire che qualuno lo aveva rilasciato, dissero che era obeso 🤦
Il parco del Gran Sasso conta qualche esemplare
E comunque sei meglio di Colombo! 👍🏻😄
Grazie 😊
Ciao Lorenzo, bel video, grazie per la condivisione! Però ho paura che tu debba chiarire dove si parla il dialetto "balzerano", se ho capito bene, a meno che non fosse uno scherzo la parola stessa, perché io non riesco proprio ad identificarlo.
Alle Balze, monte fumaiolo
Grazie mille! 😊
Gajarda la maglietta con la "C" di commodore...