La Trivulziana per Dante. 2 - L'edizione fiorentina della Commedia

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  • Опубліковано 22 сер 2024
  • La Biblioteca Trivulziana ti invita a scoprire Dante e la Divina Commedia attraverso le preziose edizioni quattrocentesche conservate nell'istituto.
    «I’ son Beatrice che ti faccio andare: / vegno del loco ove tornar disio; / amor mi mosse, che mi fa parlare…». Così nel II canto dell’Inferno Virgilio ricorda le parole iniziali con cui Beatrice gli ha affidato il compito di trarre Dante dalla «diserta piaggia [dove] è impedito / sì nel cammin, che vòlt’è per paura».
    La visione di Beatrice è qui raffigurata in una incisione che illustra la prima edizione fiorentina della Commedia del 1481.
    È infatti solo in quell’anno che nella patria di Dante si stampa il poema per la prima volta: è già passato quasi un decennio dalla prima edizione folignate; dopo Foligno, l’hanno già pubblicata anche a Mantova, Napoli, Venezia e Milano (all’edizione milanese dedicheremo un prossimo post). A Firenze nel frattempo erano invece già stati stampati Petrarca e Boccaccio!
    Ma la Commedia fiorentina, sebbene tardiva, è notevole da molti punti di vista: per il grande formato, per le illustrazioni e, soprattutto, per la presenza dell’importante commento di Cristoforo Landino, che costituisce in realtà il movente diretto dell’edizione.
    L’apparato illustrativo dell’opera è affidato a Baccio Baldini che lo realizza, su disegni di Sandro Botticelli, con incisioni calcografiche. È una scelta impegnativa: si tratta infatti di una tecnica che comporta notevoli difficoltà pratiche per potersi integrare con la composizione tipografica.
    Le singole scene, incise su matrice di rame, vengono impresse a mano nello spazio bianco lasciato appositamente a margine del testo stampato a caratteri mobili.
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