sono assolutamente d'accordo con quello che dici... vuoi fare una prova a conferma? scegli un setup a tua scelta... un brano o esercizio e registralo ... poi cambia il chitarrista e non il setup ... stesso brano o esercizio e ascolta... il suono dovrebbe essere uguale vero? io dico di no 😜
Ciao!!! Ma sicuramente un esperienza e prova che chi possiede più strumenti ( LES PAUL , Stratocaster ecc ecc ) suonare lo stesso brano da lo stesso approccio senzazione e risultato che hai ottenuto anche tu!!! 😎👋💪🎸
Assolutamente vero! Concordo. Aggiungo che questa differenza è sempre presente anche tra chi suona e chi ascolta. Spesso certi aspetti di suono sono SOLO nella nostra testa mentre suoniamo. Chi ascolta, per svariati aspetti, ha un'altra percezione. Questo dovrebbe portare la nostra attenzione all'insieme della musica che eseguiamo molto più importante del singolo suono di uno strumento piuttosto che un altro
Sono perfettamente d'accordo. Per la mia esperienza personale le cose si amplificano se passiamo dall'ascolto del cabinet al cabinet microfonato, d'altronde introduciamo una variabile ostica che è il microfono, quale, posizione, distanza, fase nel caso di più mic.........comunque io di chitarre ne ho 5 mio fratello ha 3 bassi e garantisco che ogni strumento ha la sua voce. E comunque, chitarristi e musicisti in genere si concentrano anche su piccole differenze, e ricordiamo che spesso i dettagli fanno la differenza, ciao fuuuuu!
Bella disquisizione, grazie! Personalmente, quando ascolto un brano registrato o chiudo gli occhi a una esibizione dal vivo, a malapena azzecco il suono di un single coil rispetto a quello di un humbucker. ☺ Tuttavia, quando ne provo qualcuna è proprio come dici tu: è fondamentale per me oltre che il suono (e qui si dovrebbe aprire il capitolo degli ampli...) soprattutto il feeling che mi arriva, in termini di vibrazioni di body e manico, setosità e scorrevolezza del manico, odore di legni e vernici, postura richiesta (sia in piedi che da seduto), bilanciamento eccetera. E tutto concorre a costruire l'esperienza percettiva globale che viviamo.
Molto interessante il tuo punto di vista e concordo. A maggior ragione c'è uno strumento per ogni genere e per ogni suono che si ha in testa a seconda di come lo senti in mano...
Proprio ieri sera parlavo con un amico, ottimo chitarrista, più giovane ed esperto di me. Per lui il suono era molto importante e dava molta importanza alle varie componenti: strumenti, effetti e amplificatori. Io, più anziano e con meno orecchio, bado più alla comodità, al manico, alla tastiera. E all'estetica. Il suono finale arriverà poi con gli effetti, i booster, gli equalizzatori. Mi accontento. Per concludere, per qualcuno ogni sfumatura del suono è importante, per altri lo è il comfort. Comunque Luca, il tuo lavoro (e quello di Riccardo, Alessandro, Claudio, Stefano, Antonio e tutti gli altri) è prezioso e benemerito, ci dà spunti, vibrazioni, emozioni e ci fa sognare e pensare. Grazie.
E' tutto vero, pienamente d'accordo, con qualsiasi chitarra tendo a cacciare sempre gli stessi suoni che ormai ho in testa. La differenza è negli stimoli che ti da lo strumento che hai in mano. Ciao Luca, grazie della compagnia.
E caxxo...che altro c'è da aggiungere...concordo al 100%. Spesso faccio come hai detto tu. Registro lo stesso pezzo con chitarre diverse. E ad un ascolto attento ti accorgi delle differenze. Ad esempio ho l'abitudine di ascoltarle il giorno dopo. E le differenze sono moooolto più marcate. Grande Miliers 😊🤘🤘🤘
Assolutamente d'accordo. La sensazione "tattile" che fornisce uno strumento rispetto a un altro fa tantissimo e a volte giustifica anche il prezzo che invece non corrisponde necessariamente a un suono molto diverso. Bravo Milleri!
Concordo assolutamente quello che dici! Spesso la differenza la facciamo noi con il sound che abbiamo in testa e sulle mani.... bello o brutto che sia è quello che ci caratterizza! Guarda quando Malmsteen suona la les paul! Se chiudi gli occhi diresti questa è una strato! La scelta di uno strumento per quanto mi riguarda è molto più fisica che strettamente relegata al suono.... specialmente per quanto riguarda certi generi musicali dove la risposta dell'attacco al plettro e la percussione sono fondamentali.
Non diciamo sciocchezze, Malmsteen quando suona la Les Paul si sente, è proprio quel suono flautato al manico che io odio delle Les Paul!Se senti "Marchin Out" si possono avvertire le tipiche sferragliate da Strato!! Tu fai confusione col "suo sound".Come disse una volta Steve Vai:" mi trovavo a suonare con Eddie attraverso un ampi entry level,credo fosse un Peavey Bandit 112 senza pedali....caxxo era sempre lui!!!"
Io ho tutte e 3 le tipologie di chitarre. E rispondono tutte diverse con gli stessi settaggi. Tipo con il Soul Food hanno 3 modi completamente diversi di suonare. Suono in una band dove facciamo brani rock ‘70, funky ed altro. Per i suoni rock ci vogliono gli humbacker, sui suoni funky i single coil hanno + attacco e sono più predisposti a queste sonorità
Complimenti per le considerazioni e su come le hai esplicate. Sono d'accordo con te che suonare ed ascoltare è molto diverso... Ho provato a riconoscere le chitarre che hai suonato senza guardare e spesso ho sbagliato
È vero, da ascoltare non ci sono grosse differenze. Da chitarrista la differenza la senti sotto le dita, cambia il feeling in base alla chitarra. Io questa cosa la sento moltissimo, con alcuni generi ho bisogno proprio di una determinata chitarra.
Il discorso è più complesso di quello che sembra e bravo Luca per averlo tirato fuori. Sinceramente credo che l'esperimento riesca più facile ad un chitarrista medio cialtrone come me rispetto ad uno bravo e ti spiego il perchè: partendo dallo stesso suono (uso gli stessi preset, sia per la Strato che per la Ibanez RG 😱) e dallo stesso pezzo musicale, a seconda della chitarra che ho in mano, il mio modo di suonare cambia decisamente, ma in testa ho quel particolare suono e so che quel preset può restituirmelo. Quindi suono in modo da cercare di ottenerlo (pesto a sangue la Strato e accarezzo la Ibanez). Se uno mi vede suonare si rende conto che non sto suonando allo stesso modo, ma il suono che esce, ascoltato ad occhi chiusi, non è poi così diverso. Sono tutti condizionamenti che vengono anche dal feeling con lo strumento. Strato o Ibanez non sono per nulla vicine come chitarre e la mia mano si deve "adattare" ad ogni cambio. Non a caso i primi brani dopo un cambio chitarra mi fanno sempre schifo nella mia esecuzione. Uno bravo non ha questo problema perchè si adatta molto più velocemente, ma il risultato è sempre quello: corri dietro ad un suono che hai in testa. Conta molto anche l'umore: ci sono serate dove mi sembra che le cose mi riescano addirittura facilmente ed altre dove butterei via tutto e qualsiasi suono mi fa schifo, ma i preset sono sempre gli stessi. Siamo esseri emotivi e come tali ogni esperienza sensoriale, anche quella meramente uditiva, è il risultato di un insieme di stimoli che non sono sempre e solo quelli legati all'esperienza stessa. Nel caso di specie: ascoltiamo un suono, ma chi sta suonando, lo "sente" con le dita, con la mano comoda o meno, con il plettro che non è quello che usi di solito (suggerimento per un video dedicato)...insomma da mille cose che il semplice ascoltatore non può comprendere ed ecco che le differenze sonore si assottigliano e nascono i dibattiti sulle pippe mentali dei chitarristi...... Buona continuazione!
Penso che oggi con l'avvento del digitale (ottimi risultati), in termini puramente di suono, le differenze tra le chitarre si sono appiattite. Non dico che l'una vale l'altra ma... La differenza la sente il musicista in base al feeling con lo strumento.
Ciao Luca, più passa il tempo e più ti stimo! Questa sensazione di "minima differenza" l'ho vissuta in questi giorni, grazie al fatto che ho finalmente potuto piazzare tele, strato, lespaul e ampli vox in salotto con un bellissimo stand (ma soprattutto grazie alla gentile concessione di mia moglie!!). Se utilizzi il setup usato dall'artista specifico nello specifico brano otterrai più facilmente il medesimo suono, ma cambiando approccio allo strumento e liberandoti dai preconcetti puoi ottenere risultati simili anche con le alternative. La storia musicale e il vissuto di noi ragazzi è pieno di esempi. Allora basta una sola chitarra e un ottimo modeler per fare tutto o continuiamo ad accatastare strumenti? Oltre che con le mani e le orecchie si suona col cuore, e al cuore non si comanda.
Ciao amico mio, hai dato esattamente voce ai miei pensieri e registrando tantissimoe chitarre in brani di ogni tipo è esattamente come dici tu ho tutte le stesse percezioni di cui parli
Sono perfettamente d'accordo sulla tua esposizione....se sono arrivato a mettere insieme 29 chitarre diverse doveva ben esserci una buona ragione e poi l'esempio più classico ....una Fender Strato non ha mai suonato come una Gibson Les Paul ....si, poi hanno cambiato i PU da single coil ad humbucker ma c'é ancora una differenza ....tanto é vero che mi manca molto una LP Gary Moore che ho venduto un annetto fa nonostante una PRS SC245 che mi fa compagnia oggi....🙂
La percezione derivante dal nostro orecchio raggiunto dal suono dal vivo, orecchio sempre connesso con tutto il resto sia fisicamente che emotivamente, non può che essere diversa dall'ascoltare una registrazione. I nostri dettagli informativi derivanti dal suono che raggiunge il nostro corpo, e non solo, sono maggiori rispetto a qualsiasi riproduzione digitale indipendentemente dalla frequenza di campionamento, dai bit di rappresentazione, dai core delle schede. E' biologia sommata ad emozioni rispetto a bit.
interessante considerazione, credo sia condivisibile il ragionamento, le sensazioni personali ci sono eccome! l'atteggiamento in parte si conforma allo strumento scelto
Ottimo spunto per una riflessione luca. Effettivamente non mi spiego ancora come certe volte suonando certe chitarre abbia un bel suono e a distanza di poco tempo con gli stessi settaggi( siamo ancora analogici😂)debba cambiare chitarra perché quel suono non mi piace più ( solo in quel momento) e magari mi ritrovo a passare da una les paul ad una tele o ad una strato ed in quel momento il suono mi fa impazzire.saró io che sono matto🤣ma vuoi vedere che il suono viene condizionato dalla testa???? Mah.....sei nen. Grande come al solito. Continua così 👍👍👍🎸🎸🎸😊
Non volendo mi è capitata una cosa del genere in sala prove con il mio gruppo. Generalmente io suono una Gibson Les Paul, ma avevo acquistato una Cort Stratocaster da €150 per sfizio per provare a fare delle modifiche. Appena arrivata l'ho portata in sala alle prove e dopo il primo brano il bassista mi fa "Ma come è possibile che una chitarra da €150 suoni così bene? Quasi non sento la differenza con la Gibson" 😅 In realtà mentre io suonavo la sentivo totalmente diversa, ma come dici tu è vero che cercavo di riprodurre il suono al quale ero abituato. Hai fatto una riflessione molto interessante e che condivido. Anche risentendo il blues nella clip, devo dire che tra la tele e la les paul trovo molte somiglianze e non vedendo le chitarre secondo me dentro al mix non è così facile distinguerle.
Unica cosa che vale la pena dire è questo: per chi ascolta la musica, e quindi chi la crea, unica cosa che "ascolta" è l'emozione che gli provoca quella stessa musica, non ascolta certo dettagli da nerd che interessano i chitarristi come sustain attacco twang e tutto il cucuzzaro.
Ahaha...ti ho ispirato l'altra volta! Carissimo il discorso è lungo ...e qui si va in una situazione dove chi fa produzione in maniera professionale fa la differenza rispetto all'esercito di persone che si produce da sola! Facendoti un paradosso(provocazione),se registri con una PRS da 5 piotte e magari una da un millino,come dissi l'altra volta e usando parole specifiche,"non rende giustizia"..certo che tra tele e strato o les Paul,se ti metti ad ascoltare bene,la differenza si sente!Ma la realtà lo richiede di più perché sono veramente diverse! Quando ascoltavo Malmsteen in Eclipse e Fire&Ice eccome se si sentiva che era una strato con tutte le sue peculiarità (ma anche nei primi dischi)...e lì la differenza la fanno in studio i professionisti del suono..ma non si può spiegare qui! Oggi,se ci fai caso, nonostante la comodità dei device,sembra che suoni tutto uguale...quando ascolto quei circensi da Istagram sembra che abbiano tutti lo stesso suono,e che caxxo! L'unica cosa che puoi fare se non sei un sound engineer professionista, è tenere ben chiaro quale è "il comportamento"nel suono del tuo artista preferito oppure,ti piace il suono fender tipico del blues(magari texano)?Allora SRV lo devi tenere in testa nitido,chiaro...lo dovrai solo cercare nella roba che hai a disposizione(ovviamente la fender è d'obbligo). È un doppio lavoro..se vuoi fare sentire ciò che ascolti te vicino al tuo Amp! Stessa cosa il suono valvolare,ci sono grandi artisti dove nelle registrazioni non ti fanno godere del "tube sound" e dello spostamento d'aria.....ma se ascolti Balance dei VH ti accorgi che lì dietro c'è gente che ha veramente i controcaxxi che enfatizza proprio quella "tridimensionalità"! Conclusione: ciò che si sente anche prima di registrare è totalmente diverso da ciò che arriva come prodotto finale!E questo vale anche sul palco, ciò che senti tra le tue gambe è il vero suono...ma non è quello che arriva alla gente,e quindi la verità cambia:,la verità è il risultato finale!Noi dobbiamo imparare a pensare il suono come una catena di fattori,come per esempio la microfonazione che è già di per se un mondo...quanti ne sono consapevoli!?Chi glielo farebbe fare a Robben Ford di registrare ancora con i Dumble microfonati ad hoc e in un certo ambiente dopo tutte le soluzioni software in circolazione veramente validissime? La risposta è semplice ed è sempre la stessa....dipende dal tuo target!
Complimenti per il video sempre interessante io dico che la chitarra va sempre provata toccata ascoltata e anche il tatto a una valenza importantissimo è un insieme di cose che riguardano la nostra soggettività e emozione personalissima che ti porta a ad avere un giudizio e a fare una scelta personalissima la ricerca del suono è immensa e contrastante comunque buon lavoro e buona musica
Anche a me succede..quando suono chitarre diverse dal vivo sento un suono diverso....poi ascolto le registrazioni e non distinguo con cosa ho suonato quella parte..... 🤣🤣🤣🤣
Tutto corretto. C’è da aggiungere che la maggior parte delle persone guarda i video di UA-cam dal cellulare/tablet/PC. Senza una buona sorgente audio diventa ancora più difficile cogliere alcune sfumature.
Per me sono sfumature che solo (alcuni) chitarristi fissati sentono, il pubblico profano non se ne accorgerebbe MAI se l'assolo lo fai con una Fender o con una Randy Rhoads.
Ottimo spunto. Per una serie di eventi quasi astrali, sono diventato amico di un produttore/masterizzatore/tutto il resto possibile...americano. Ha collaborato per anni con quelli "veri". Gente di calibro mondiale. Mi sono ritrovato a leggere chat di persone che ho visto sui poster.. questo per inquadrare il personaggio...che per motivi personali ha deciso di trasferirsi in Italia ed è finito vicino casa mia.. incredibile. Amici in tempo zero! L'ho visto in azione su dei pezzi di un amico che scrive ed ho sentito il sound trasformarsi da "convogliato" nel senso che dici tu, ad un sound completamente diverso, più vero, molto vicino a quello che "senti" suonando. A quel punto la Tele Cabronita suonava da paura, diversa dalle mie special e junior (usate per provare cose) che suonavano come tali..per non parlare della LP standard etc etc. Stesso discorso sulla batteria.. Insomma ho capito da profano che esiste un passaggio ulteriore nella produzione (qui sconosciuto) che mi ha rincuorato perché ho compreso che quella energia che senti mentre suoni si può trasmettere. Ho capito perché certi dischi americani (e stranieri in generale) suonano diversi e perché in Italia ormai suona tutto uguale (ovviamente non è solo per i motivi suesposti). Per me è stata una recente rivelazione ed il tuo video mi ha colpito per questo. Un salutone Luca. Grazie del video
Lasciato il like e già iscritto al canale da un pezzo :) Chiedi un parere e do la mia. Mi sembra di aver capito, correggimi se sbaglio (e perdona il brutale riassunto con l'accetta), che tu dici che non è detto che si senta la differenza tra le varie chitarre registrate ma queste influiscono comunque sul playing. Ho capito bene? Se ho capito bene quello che volevi dire sono abbastanza d'accordo con te ma c'è pure da dire che hai usato un suono abbastanza distorto. Mano a mano che togli il gain la differenza si sente sempre di più, sopratutto nel momento in cui con la strato usi la coppia con il pickup centrale (e nel video mi pare che tu abbia messo invece il selettore dei pick up nell'ultima posizione in basso, cioè usi il pick up al ponte da solo). Quindi, riassumendo, è vero che con una strato si tende a suonare un po' alla Nile Rodgers ma è pure vero che Nile Rodgers ha sviluppato quel modo di suonare anche perché ha sempre suonato la strato che suona così (idem per Gary More con la Les Paul ecc...).
Canale di Luca Milieri... Canale dell'anno 2023! Contenuti chitarristici e musicali sempre intriganti, qualità super e di gusto. La pronuncia impeccabile poi del cognome Stevie Ray VOHAN vince 😂. Scherzi a parte, complimenti Lu ❤💣🔝
Siamo sempre li: il suono è nelle mani 😂😂 A parte le battute: è probabile che chitarre diverse che coprano ampi stralci di sonorità abbiano poi modo di suonare molto simili in alcuni contesti. Ovviamente non le rende la stessa chitarra..
Salve luca....Io penso che Niente di assoluto! Apparte il feeling,e la sensazione, che ci può essere con uno strumento, più tosto che un'altro, in base a quello che stiamo suonando;l'unica differenza secondo me,a ben sentire,anche mentre suono in quel momento,può farla la timbrica! diversa tra uno strumento è unaltro! (Per vari motivi di costruzione di legni,pickup, ecc..)Perché c'è! e si sente, almeno al mio orecchio.e stiamo parlando a parità di amplificazioni,rig,setup,ecc..cmq interessante il tema!😉👍🎸👋
Penso che le chitarre dovrebbero essere suonate prima da spente proprio per capire che volume e risonanza hanno (quindi senza l'apporto di humbucker o single😉)
Ho suonato chitarre con doppio humbucker per 4-5 giorni...poi ieri sera ho preso la tele e per i primi 15 minuti la sentivo scarica...dopo un' ora non più. Probabilmente qualche meccanismo di compensazione si è attivato ed ho cominciato a "pestare"? 😅 😂 ... Sta' a vedere che il suono non è nelle mani ma nella testa...🤔
Teniamo presente, che l esperienza musicale vera e propria, e suonare, la registrazione per quanto fatta bene, non potra" mai restituire quella reale, quella reale e' un esperienza unica personale, inripetibile, che si perde nello spazio, e scompare...La registrazione e' solo una foto, non ha dimensione, non ha odore, non ha senzazioni tattili ne visive, ne percettive..e' solo una foto.
La componente psicoacustica è notevole. credo che il nostro cervello tende a riempire le mancanze, i vuoti che reputa di riempire come meglio crede. basta pensare a quando leggiamo un libro, il cervello crea la scena, il suono delle voci e ricrea quello che la scrittura ispira. così succede pure con i fumetti, il cervello dalle singole vignette crea il film e le voci. Così in musica mentre suoniamo il nostro cervello riempie quello che vorremmo sentire illudendoci di fare qualcosa di completo, riascoltando ci si accorge delle differenze, nel nostro caso potrebbero essere meno di quello che crediamo, in altri casi capita di pensare di aver suonato bene mentre riascoltando sentiamo gli errori e le mancanze. tornando all'esempio della lettura, il cervello corregge gli errori facendoci leggere in modo giusto parole scritte male ma che noi correggiamo automaticamente senza neanche accorgecene, serve una rilettura attenta per trovarli.
A livello personale è come hai rilevato che il suono si combina con la risposta dello strumento ed il "tocco" relativo in amalgama con la base come la senti da dove arriva ...tutto questo , parimenti come hai rilevato , in riascolto della registrazione cambia essendo funzionale al sistema di diffusione della musica che si ha .... è per questo che ai miei tempi , anni 70/90 , eravamo "fusi" dall' hifi ...la ricerca della fedeltà assoluta del suono e del fronte sonoro reale eseguito ... In Pratica però si deve metabolizzare che quello che si sente nel proprio ambiente o in un certo ambiente con un determinato sistema , in un'altro ambiente il suono cambia e può essere "ricostruito" solo da chi lo conosce e ricorda com'era quando è stato realizzato . Riguardo però al suono della chitarra nell' amalgama orchestrato , è più una questione di "tipicità" funzionale alla "atmosfera" del pezzo che del suono per sé stesso ... tant'è che se si isolano gli assoli , i riff , i contrappunti di molti storici pezzi composti , il suono della chitarra spesso è anche fastidioso ...ma era quello più idoneo per "descrivere" il brano composto nella sua orchestrazione collettiva ... Quello che si deve far uscire dal mix orchestrato è fondamentalmente determinato da tre principali tipi di suono che si diramano in milioni di sfumature , quello Pulito o dolce , quello Crudo e deciso , quello Evocativo descrittivo ... B.M.
Il trucco sta nel avere chitarre molto diverse tra loro con timbriche diverse,.Un p90 non suonerà mai con un Singol o un Humbucker, mentre un singolo o un Humbucker al manico se hanno una equalizzazione simile suoneranno simili. Il trucco sta proprio nel avere chitarre con pick-up con sonorità molto diverse. Suono a parte che dipende anche dai legni, è la sensazione sotto le dita e la comodita dello strumento a fare il grosso della differenza quando suoni.
A mio parere fanno tanto anche le vibrazioni che la chitarra ci trasmette fisicamente mentre suoniamo, cosa che non possiamo percepire da una registrazione.
Secondo me la distorsione appiattisce un po' tutto soprattutto col drive più spinto. La stessa prova in pulito restituirebbe più differenze tra un modello e l'altro.
Personalmente prediligo una chitarra ergonomica (devo sentirla mia, prima di tutto) e con un suono tendenzialmente pulito. La ragione e' semplice: penso che "sporcare" un suono pulito sia cosa piuttosto semplice con tutto l'ambaradan oggi a disposizione, viceversa ripulire un suono sporco...
Ciao Luca, io ne posseggo tre chitarre una acustica, una Stratocaster play e una Tokay. E sotto le dita si sente e come la differenza del suono, e regolazione. Grazie per il tuo commento
Penso che alcuni limiti sono dati dalla testa e dalle dita dell esecutore. Poi se dietro si ha il digitale allora tutto non è da ragionare pensando ai suoni classici anni 50/80
Forse è difficile paragonare un ascolto in diretta rispetto alla registrazione, ad esempio ci sarà differenza tra l’ascolto in cuffia mentre registri, piuttosto che l’uso di monitor in studio. Tu per esempio usi i monitor? E poi quanto influisce la vibrazione della chitarra? Il suono che seppur non amplificato proviene dal corpo e dalle corde?
Credo di poter interpretare questo concetto con un esempio: ho due strat, una AM Std con i texas special e una player con i Seymour Duncan SSL1. A parità di settaggi di amply e pedali la prima ha un suono decisamente più debole della seconda (tanto che appena potrò monterò degli SSl1 anche sulla americana), quindi in questo caso la differenza di suono a parità di chitarra è notevole. Se poi la paragono alla Les Paul (classic reissue 60) c'è un abisso. Perlomeno sentendomi dal vivo la percezione è notevole, dovrei provare a registrare e vedere se la sensazione è invece meno evidente
quello che dici é vero....tre chitarre iconiche ..la differenza la fa l accoppiata con l ampli giusto per quella chitarra su quel tipo di musica e sul tipo di brano...differenza c é...poca se usi la stessa amplificazione ma chitarra giusta su ampli giusto...e effetti giusti...il suono cambia di tanto
Grande Luca, Questo video casca a fagiolo. Mi sto facendo odiare dal mio insegnante @AlbertoRudoni proprio sul tema di suoni, chitarra, modeller, ampli, plettro... mano... Testa.... Orecchie... 😂😂😂
io ho una sola chitarra... il problema non si pone 🤣 in effetti però le differenze spesso sono veramente minime per chi ascolta, lo si nota dalle millemila prove comparative in giro sul web, anche ascoltandole con cuffie buone, si parla di sfumature, che poi una volta nel mix quasi si perdono. detto questo, direi che è ora di prendere una seconda chitarra, devo provare anche io sta cosa 😁
Ciao Luca. L'esperimento l'avevo provato qualche mese fa. Senza nessun effetto e con il solo ampli in suono naturale ho eseguito lo stesso arpeggio con una epiphone SG, una epiphone les paul con p90 p90 e una fender telecater player mexico e registrando semplicemente con lo smartphone davanti alla cassa. Decisamente la tele e la les paul avevano un suono molto più cristallino in confronto alla sg, ma i p90 davano un volume più alto e una corposità maggiore sulle tonalità basse. Per me la tele mi condiziona perchè la ritengo la "CHITARRA" per eccellenza, ma dovresti fare anche tu una cosa simile, cioè niente effetti. Concordo che gli effetti mischiano un po le idee, ma nel tuo video precedente avevo promosso la Les Paul per il calore del suono e la Telecaster per la timbrica secca, ma avevo bocciato la Stratocaster... per me lei non è fatta per il blues.... anche se poi il giusto mix di elettronica la rende particolare (come ognuna delle tre, d'altronde!)
@@LucaMilierimusic Scusa ma non conosco le note che suono... E manco so scrivere la musica ! un arpeggio di re con corda 6 a vuoto, do e dol con corda 5 al tasto 3 senza suonare la 6. semplicissimo, proprio per capire le differente tonali tra le chitarre.
L'argomento è interessante, pero una stratocaster ha di suo una percussività molto piu pronunciata rispetto ad unanles paul, a prescindere dalla sensazione che mi da la chitarra. Le corde sono piu tese...la scala piu lunga. Questo è un dato oggettivo. A mio parere qualcosa di quello che sente l'orecchio non passa nel sistema. Tipo proprio la tensione delle corde . Sul pulito chiaramente la differenza si percepisce di piu
A mio modesto avviso credo che le aspettative su uno strumento fanno tanto…! Condizionano tutti i nostri sensi perché noi chitarristi in fondo siamo fatti così: quando ci prende la scimmia e’ finita. Se fossimo non vedenti e nessuno ci dicesse quale chitarra stiamo suonando, potremmo prendere di quelle cantonate pazzesche. Io personalmente negli ultimi tempi mi fido della mia mano che sta sul manico. Certo le orecchie sono importanti ma anche lì dipende su che ampli suoni.
Chiunque abbia fatto un suono crunch un po' più carico per una Stratocaster ma crunch e poi collega una les paul si ritrova un distorto. Cambia completamente la risposta dell'amplificatore. Anche col digitale, i suoni fatti per la stato non vanno bene sulla les paul... Magari poterli sentire uguali avrei dovuto fare la metà dei suoni. Non so come hai fatto nel video ad avere quei suoni così simili, a me mai successo e non mi dispiacerebbe, risparmio su chitarre e banchi
Non ho toccato assolutamente nulla, sempre il mio Marshall con il soul food. Diciamo che è sempre lo stesso suono che sentite in tutti i miei video da quando ho il torpedo captor con il cab m :D
@@LucaMilierimusic ma non ne dubito assolutamente, solo che io come dicevo ho avuto il problema che anche sulla stessa mooer ge200 ho dovuto fare suoni per la Stratocaster e suoni per la les paul.
La chitarra è come una scarpa, senti la differenza quando la indossi, tutte fanno il loro lavoro di portarti da un punto ad un'altro. Ma con una continueresti a camminare per tutto il giorno con altre non vedi l'ora di toglierle. Con la chitarra alcune ti calzano e si diventa una sola identita, altre non ti citrovi propio. Per ogni piede c'è la scarpa giusta, come per ogni chitarrista c'è la sua chitarra a prescindere da forma e costruzione. Senti che è la tua e basta !
@@LucaMilierimusic Ma questo è assolutamente vero. È la tesi del tuo video e la condivido in toto. È come settare un amplificatore: la mente va a settarsi inconsciamente o meno sullo strumento. Per me vale perfino riguardo ai colori delle chitarre, e perfino con gli amplificatori: è anche per questo (non é il motivo principale, ma è uno degli elementi) che ho più ampli fisici. Figurarsi se non vale su qualcosa su cui mettiamo le mani. Credo si instauri un dialogo che non è solo cervello-mani, ma anche qualcosa di più inafferrabile, poiché si richiama anche il proprio background, i propri ascolti e il nostro immaginario.
Sinceramente? Un po' è vero. Le pedaliere e in generale gli effetti digitali sono (o meglio possono essere) estremamente "appiattenti". Recentemente un conoscente ha registrato con il katana lo stesso riff con una decina di strumenti.. e il suono registrato è quasi simile. Poi è chiaro che in mano è diverso.
Forse il cervello inganna l'orecchio, probabilmente anche vedere una bella chitarra di marca ci fà inconsapevolmente predisporre ad un certo tipo di ascolto quando magari anche una chitarra economica potrebbe avere un suono simile...
Credo invece che ogni chitarra ha una sua caratteristica di suono evidente. Registro video con 3 o 4 chitarre diverse e noto le loro sfumature e peculiarità anche quando mi riascolto. Qualche volta mi è capitato di pentirmi di aver suonato un pezzo con una chitarra invece che un'altra. Poi probabilmente questa differenza è data maggiormente dal tipo di pikup montati.
Secondo me da chitarristi ci diamo un po' troppa importanza, quando la cosa più importante è che rispetti la sua posizione nel mix e faccia quello che deve fare ovvero, la chitarra!
Mah, secondo me la cosa che appiattisce molto è il fatto che quando sei in studio hai anche un altro ascolto con le casse giuste, e ci fai l'orecchio sentendo le frequesnze giuste,poi lo riascolti quasi sempre dal telefono che ha dissolto un audio veramente orrendo rispetto alle casse vere e proprie
Ho ascoltato il video delle tre chitarre in macchina, e per ovvie ragioni non guardandolo , enon ho sentito quasi alcun differenza. Forse,a volte, la strato si percepiva un po. Credo che il digitale stia standardizzando il suono per avvicinarsi più possibile al suono dell'ampli e/o degli effetti in uso manipolando del tutto il segnale di partenza ovvero il suono della specifica chitarra.
per me, al primo posto c e la comodita dello strumento...mi abituo alla chitarra che uso di piu in quel momento e la cambio malvolentieri con le altre che ho. il suono e sempre stato una chiavica...perche sono analfabetico. pero grazie ai sistemi digitali con le patch gia fatte o ricopiando i parametri molto meglio. secondo me li per li, cambia molto il suono, registrando non saprei...ho quasi sempre registrato con la stessa chitarra
Mah, personalmente giudicare il suono di uno strumento da UA-cam mi sembra un'assurdità, ci sono un sacco di elementi che influiscono non ultimo il dispositivo dal quale lo ascoltiamo
Ma non sarebbe un confronto verosimile, una chitarra non è solo il suo suono pulito, ma come si comporta nel mondo reale. Chi mai ascolta solo una chitarra pulita nei dischi? Non credo esistano parti di chitarra pulita "dry" in nessun disco, pertanto non capisco quali conclusioni utili si possano trarre. Per me le cose importanti, anche quando vedo video su altri canali, sono le sensazioni che quello strumento trasmette, difficilmente mi soffermo sul suono in se
certo messa così hai assolutamente ragione.io intendevo che quando vedo questi confronti tra marchi spesso si usano molti effetti,soprattutto con le distorsioni è difficile capire le differenze.ciao buon lavoro.
Addirittura ci sono giornate in cui dei preset che adoro , in quelle giornate non dico che fanno schifo ma mi sembra suonino diversi. Potenza del cervello e degli stati d’animo?
Esattissimo, lo stesso per me. Addirittura... ci sono delle giornate in cui lo stesso fatto di suonare può non essere così piacevole o comunque è più difficile farlo. Lo stesso per l'orecchio e l'esperienza psico-acustica in generale. Ad ogni modo vale per tante esperienze sensotriali in genere: gusto, olfatto, ecc. Sotto questo aspettto l'uomo, animale raziocinante, è fortemente sbilanciato sul lato animale. PS Anche certi politici lo sono, sbilanciati sul lato animale... ma per noi chitarristi è in fondo un elemento artistico, mentre per loro rimane solo un difetto. 🙂
Coa ne pensate?
Che hai detto cose sacrosante.
Che è sempre ammirevole la tua voglia di ricerca in qualsiasi ambito che riguardi la nostra amata chitarra!
Bellissimo video e considerazioni molto condivisibili 👍
sono assolutamente d'accordo con quello che dici... vuoi fare una prova a conferma? scegli un setup a tua scelta... un brano o esercizio e registralo ... poi cambia il chitarrista e non il setup ... stesso brano o esercizio e ascolta... il suono dovrebbe essere uguale vero? io dico di no 😜
Ciao!!! Ma sicuramente un esperienza e prova che chi possiede più strumenti ( LES PAUL , Stratocaster ecc ecc ) suonare lo stesso brano da lo stesso approccio senzazione e risultato che hai ottenuto anche tu!!! 😎👋💪🎸
Da ascoltatore le differenze sono minime, finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di fare queste osservazioni. Grazie
Assolutamente vero! Concordo. Aggiungo che questa differenza è sempre presente anche tra chi suona e chi ascolta. Spesso certi aspetti di suono sono SOLO nella nostra testa mentre suoniamo. Chi ascolta, per svariati aspetti, ha un'altra percezione. Questo dovrebbe portare la nostra attenzione all'insieme della musica che eseguiamo molto più importante del singolo suono di uno strumento piuttosto che un altro
Sono perfettamente d'accordo. Per la mia esperienza personale le cose si amplificano se passiamo dall'ascolto del cabinet al cabinet microfonato, d'altronde introduciamo una variabile ostica che è il microfono, quale, posizione, distanza, fase nel caso di più mic.........comunque io di chitarre ne ho 5 mio fratello ha 3 bassi e garantisco che ogni strumento ha la sua voce. E comunque, chitarristi e musicisti in genere si concentrano anche su piccole differenze, e ricordiamo che spesso i dettagli fanno la differenza, ciao fuuuuu!
Bella disquisizione, grazie!
Personalmente, quando ascolto un brano registrato o chiudo gli occhi a una esibizione dal vivo, a malapena azzecco il suono di un single coil rispetto a quello di un humbucker. ☺
Tuttavia, quando ne provo qualcuna è proprio come dici tu: è fondamentale per me oltre che il suono (e qui si dovrebbe aprire il capitolo degli ampli...) soprattutto il feeling che mi arriva, in termini di vibrazioni di body e manico, setosità e scorrevolezza del manico, odore di legni e vernici, postura richiesta (sia in piedi che da seduto), bilanciamento eccetera. E tutto concorre a costruire l'esperienza percettiva globale che viviamo.
Molto interessante il tuo punto di vista e concordo. A maggior ragione c'è uno strumento per ogni genere e per ogni suono che si ha in testa a seconda di come lo senti in mano...
É una delle variabili importanti da tenere in considerazione. Pickup, legno body e manico vanno a variare il suono oltre naturalmente ampli, rig etc
Proprio ieri sera parlavo con un amico, ottimo chitarrista, più giovane ed esperto di me. Per lui il suono era molto importante e dava molta importanza alle varie componenti: strumenti, effetti e amplificatori. Io, più anziano e con meno orecchio, bado più alla comodità, al manico, alla tastiera. E all'estetica. Il suono finale arriverà poi con gli effetti, i booster, gli equalizzatori. Mi accontento. Per concludere, per qualcuno ogni sfumatura del suono è importante, per altri lo è il comfort. Comunque Luca, il tuo lavoro (e quello di Riccardo, Alessandro, Claudio, Stefano, Antonio e tutti gli altri) è prezioso e benemerito, ci dà spunti, vibrazioni, emozioni e ci fa sognare e pensare. Grazie.
Grazie a te!
E' tutto vero, pienamente d'accordo, con qualsiasi chitarra tendo a cacciare sempre gli stessi suoni che ormai ho in testa. La differenza è negli stimoli che ti da lo strumento che hai in mano. Ciao Luca, grazie della compagnia.
Giusto, condivido pienamente.
E caxxo...che altro c'è da aggiungere...concordo al 100%. Spesso faccio come hai detto tu. Registro lo stesso pezzo con chitarre diverse. E ad un ascolto attento ti accorgi delle differenze. Ad esempio ho l'abitudine di ascoltarle il giorno dopo. E le differenze sono moooolto più marcate. Grande Miliers 😊🤘🤘🤘
Assolutamente d'accordo. La sensazione "tattile" che fornisce uno strumento rispetto a un altro fa tantissimo e a volte giustifica anche il prezzo che invece non corrisponde necessariamente a un suono molto diverso. Bravo Milleri!
Concordo assolutamente quello che dici! Spesso la differenza la facciamo noi con il sound che abbiamo in testa e sulle mani.... bello o brutto che sia è quello che ci caratterizza! Guarda quando Malmsteen suona la les paul! Se chiudi gli occhi diresti questa è una strato! La scelta di uno strumento per quanto mi riguarda è molto più fisica che strettamente relegata al suono.... specialmente per quanto riguarda certi generi musicali dove la risposta dell'attacco al plettro e la percussione sono fondamentali.
Stesso pensiero su Malmsteen
Non diciamo sciocchezze, Malmsteen quando suona la Les Paul si sente, è proprio quel suono flautato al manico che io odio delle Les Paul!Se senti "Marchin Out" si possono avvertire le tipiche sferragliate da Strato!!
Tu fai confusione col "suo sound".Come disse una volta Steve Vai:" mi trovavo a suonare con Eddie attraverso un ampi entry level,credo fosse un Peavey Bandit 112 senza pedali....caxxo era sempre lui!!!"
Io ho tutte e 3 le tipologie di chitarre. E rispondono tutte diverse con gli stessi settaggi. Tipo con il Soul Food hanno 3 modi completamente diversi di suonare. Suono in una band dove facciamo brani rock ‘70, funky ed altro. Per i suoni rock ci vogliono gli humbacker, sui suoni funky i single coil hanno + attacco e sono più predisposti a queste sonorità
Sono d'accordissimo in tutto. Osservazioni assolutamente pertinenti e acute.
Complimenti per le considerazioni e su come le hai esplicate. Sono d'accordo con te che suonare ed ascoltare è molto diverso... Ho provato a riconoscere le chitarre che hai suonato senza guardare e spesso ho sbagliato
Wow, che video “filosofico”…devo dire che mi trovo d’accordo con il tuo pensiero! Grande Miliers 🙂🔝
È vero, da ascoltare non ci sono grosse differenze. Da chitarrista la differenza la senti sotto le dita, cambia il feeling in base alla chitarra. Io questa cosa la sento moltissimo, con alcuni generi ho bisogno proprio di una determinata chitarra.
Il discorso è più complesso di quello che sembra e bravo Luca per averlo tirato fuori. Sinceramente credo che l'esperimento riesca più facile ad un chitarrista medio cialtrone come me rispetto ad uno bravo e ti spiego il perchè: partendo dallo stesso suono (uso gli stessi preset, sia per la Strato che per la Ibanez RG 😱) e dallo stesso pezzo musicale, a seconda della chitarra che ho in mano, il mio modo di suonare cambia decisamente, ma in testa ho quel particolare suono e so che quel preset può restituirmelo. Quindi suono in modo da cercare di ottenerlo (pesto a sangue la Strato e accarezzo la Ibanez). Se uno mi vede suonare si rende conto che non sto suonando allo stesso modo, ma il suono che esce, ascoltato ad occhi chiusi, non è poi così diverso.
Sono tutti condizionamenti che vengono anche dal feeling con lo strumento. Strato o Ibanez non sono per nulla vicine come chitarre e la mia mano si deve "adattare" ad ogni cambio. Non a caso i primi brani dopo un cambio chitarra mi fanno sempre schifo nella mia esecuzione. Uno bravo non ha questo problema perchè si adatta molto più velocemente, ma il risultato è sempre quello: corri dietro ad un suono che hai in testa.
Conta molto anche l'umore: ci sono serate dove mi sembra che le cose mi riescano addirittura facilmente ed altre dove butterei via tutto e qualsiasi suono mi fa schifo, ma i preset sono sempre gli stessi.
Siamo esseri emotivi e come tali ogni esperienza sensoriale, anche quella meramente uditiva, è il risultato di un insieme di stimoli che non sono sempre e solo quelli legati all'esperienza stessa. Nel caso di specie: ascoltiamo un suono, ma chi sta suonando, lo "sente" con le dita, con la mano comoda o meno, con il plettro che non è quello che usi di solito (suggerimento per un video dedicato)...insomma da mille cose che il semplice ascoltatore non può comprendere ed ecco che le differenze sonore si assottigliano e nascono i dibattiti sulle pippe mentali dei chitarristi...... Buona continuazione!
Penso che oggi con l'avvento del digitale (ottimi risultati), in termini puramente di suono, le differenze tra le chitarre si sono appiattite. Non dico che l'una vale l'altra ma... La differenza la sente il musicista in base al feeling con lo strumento.
Infatti perfettamente ragione
Ciao Luca, più passa il tempo e più ti stimo! Questa sensazione di "minima differenza" l'ho vissuta in questi giorni, grazie al fatto che ho finalmente potuto piazzare tele, strato, lespaul e ampli vox in salotto con un bellissimo stand (ma soprattutto grazie alla gentile concessione di mia moglie!!). Se utilizzi il setup usato dall'artista specifico nello specifico brano otterrai più facilmente il medesimo suono, ma cambiando approccio allo strumento e liberandoti dai preconcetti puoi ottenere risultati simili anche con le alternative. La storia musicale e il vissuto di noi ragazzi è pieno di esempi. Allora basta una sola chitarra e un ottimo modeler per fare tutto o continuiamo ad accatastare strumenti? Oltre che con le mani e le orecchie si suona col cuore, e al cuore non si comanda.
Ciao amico mio, hai dato esattamente voce ai miei pensieri e registrando tantissimoe chitarre in brani di ogni tipo è esattamente come dici tu ho tutte le stesse percezioni di cui parli
Sono perfettamente d'accordo sulla tua esposizione....se sono arrivato a mettere insieme 29 chitarre diverse doveva ben esserci una buona ragione e poi l'esempio più classico ....una Fender Strato non ha mai suonato come una Gibson Les Paul ....si, poi hanno cambiato i PU da single coil ad humbucker ma c'é ancora una differenza ....tanto é vero che mi manca molto una LP Gary Moore che ho venduto un annetto fa nonostante una PRS SC245 che mi fa compagnia oggi....🙂
La percezione derivante dal nostro orecchio raggiunto dal suono dal vivo, orecchio sempre connesso con tutto il resto sia fisicamente che emotivamente, non può che essere diversa dall'ascoltare una registrazione. I nostri dettagli informativi derivanti dal suono che raggiunge il nostro corpo, e non solo, sono maggiori rispetto a qualsiasi riproduzione digitale indipendentemente dalla frequenza di campionamento, dai bit di rappresentazione, dai core delle schede. E' biologia sommata ad emozioni rispetto a bit.
interessante considerazione, credo sia condivisibile il ragionamento, le sensazioni personali ci sono eccome! l'atteggiamento in parte si conforma allo strumento scelto
Ottimo spunto per una riflessione luca. Effettivamente non mi spiego ancora come certe volte suonando certe chitarre abbia un bel suono e a distanza di poco tempo con gli stessi settaggi( siamo ancora analogici😂)debba cambiare chitarra perché quel suono non mi piace più ( solo in quel momento) e magari mi ritrovo a passare da una les paul ad una tele o ad una strato ed in quel momento il suono mi fa impazzire.saró io che sono matto🤣ma vuoi vedere che il suono viene condizionato dalla testa???? Mah.....sei nen. Grande come al solito. Continua così 👍👍👍🎸🎸🎸😊
Non volendo mi è capitata una cosa del genere in sala prove con il mio gruppo.
Generalmente io suono una Gibson Les Paul, ma avevo acquistato una Cort Stratocaster da €150 per sfizio per provare a fare delle modifiche.
Appena arrivata l'ho portata in sala alle prove e dopo il primo brano il bassista mi fa "Ma come è possibile che una chitarra da €150 suoni così bene? Quasi non sento la differenza con la Gibson" 😅
In realtà mentre io suonavo la sentivo totalmente diversa, ma come dici tu è vero che cercavo di riprodurre il suono al quale ero abituato.
Hai fatto una riflessione molto interessante e che condivido.
Anche risentendo il blues nella clip, devo dire che tra la tele e la les paul trovo molte somiglianze e non vedendo le chitarre secondo me dentro al mix non è così facile distinguerle.
Bravo Luca Ottima riflessione concordo pienamente 👍🏼
Sempre video interessanti… bravo Luca!
Unica cosa che vale la pena dire è questo: per chi ascolta la musica, e quindi chi la crea, unica cosa che "ascolta" è l'emozione che gli provoca quella stessa musica, non ascolta certo dettagli da nerd che interessano i chitarristi come sustain attacco twang e tutto il cucuzzaro.
Ahaha...ti ho ispirato l'altra volta! Carissimo il discorso è lungo ...e qui si va in una situazione dove chi fa produzione in maniera professionale fa la differenza rispetto all'esercito di persone che si produce da sola!
Facendoti un paradosso(provocazione),se registri con una PRS da 5 piotte e magari una da un millino,come dissi l'altra volta e usando parole specifiche,"non rende giustizia"..certo che tra tele e strato o les Paul,se ti metti ad ascoltare bene,la differenza si sente!Ma la realtà lo richiede di più perché sono veramente diverse!
Quando ascoltavo Malmsteen in Eclipse e Fire&Ice eccome se si sentiva che era una strato con tutte le sue peculiarità (ma anche nei primi dischi)...e lì la differenza la fanno in studio i professionisti del suono..ma non si può spiegare qui!
Oggi,se ci fai caso, nonostante la comodità dei device,sembra che suoni tutto uguale...quando ascolto quei circensi da Istagram sembra che abbiano tutti lo stesso suono,e che caxxo!
L'unica cosa che puoi fare se non sei un sound engineer professionista, è tenere ben chiaro quale è "il comportamento"nel suono del tuo artista preferito oppure,ti piace il suono fender tipico del blues(magari texano)?Allora SRV lo devi tenere in testa nitido,chiaro...lo dovrai solo cercare nella roba che hai a disposizione(ovviamente la fender è d'obbligo). È un doppio lavoro..se vuoi fare sentire ciò che ascolti te vicino al tuo Amp!
Stessa cosa il suono valvolare,ci sono grandi artisti dove nelle registrazioni non ti fanno godere del "tube sound" e dello spostamento d'aria.....ma se ascolti Balance dei VH ti accorgi che lì dietro c'è gente che ha veramente i controcaxxi che enfatizza proprio quella "tridimensionalità"!
Conclusione: ciò che si sente anche prima di registrare è totalmente diverso da ciò che arriva come prodotto finale!E questo vale anche sul palco, ciò che senti tra le tue gambe è il vero suono...ma non è quello che arriva alla gente,e quindi la verità cambia:,la verità è il risultato finale!Noi dobbiamo imparare a pensare il suono come una catena di fattori,come per esempio la microfonazione che è già di per se un mondo...quanti ne sono consapevoli!?Chi glielo farebbe fare a Robben Ford di registrare ancora con i Dumble microfonati ad hoc e in un certo ambiente dopo tutte le soluzioni software in circolazione veramente validissime?
La risposta è semplice ed è sempre la stessa....dipende dal tuo target!
Ahaha si si, te l’avevo detto che ne avrei fatto un video, grazie dello spunto ;)
Complimenti per il video sempre interessante io dico che la chitarra va sempre provata toccata ascoltata e anche il tatto a una valenza importantissimo è un insieme di cose che riguardano la nostra soggettività e emozione personalissima che ti porta a ad avere un giudizio e a fare una scelta personalissima la ricerca del suono è immensa e contrastante comunque buon lavoro e buona musica
Anche a me succede..quando suono chitarre diverse dal vivo sento un suono diverso....poi ascolto le registrazioni e non distinguo con cosa ho suonato quella parte..... 🤣🤣🤣🤣
concordo totalmente!
Tutto condivisibile...ma una cosa non va mai fatta per paragonare i suoni...
Ascoltare dal cellulareeeeeeee
Tutto corretto. C’è da aggiungere che la maggior parte delle persone guarda i video di UA-cam dal cellulare/tablet/PC. Senza una buona sorgente audio diventa ancora più difficile cogliere alcune sfumature.
Per me sono sfumature che solo (alcuni) chitarristi fissati sentono, il pubblico profano non se ne accorgerebbe MAI se l'assolo lo fai con una Fender o con una Randy Rhoads.
Ottimo spunto.
Per una serie di eventi quasi astrali, sono diventato amico di un produttore/masterizzatore/tutto il resto possibile...americano. Ha collaborato per anni con quelli "veri". Gente di calibro mondiale. Mi sono ritrovato a leggere chat di persone che ho visto sui poster.. questo per inquadrare il personaggio...che per motivi personali ha deciso di trasferirsi in Italia ed è finito vicino casa mia.. incredibile. Amici in tempo zero!
L'ho visto in azione su dei pezzi di un amico che scrive ed ho sentito il sound trasformarsi da "convogliato" nel senso che dici tu, ad un sound completamente diverso, più vero, molto vicino a quello che "senti" suonando.
A quel punto la Tele Cabronita suonava da paura, diversa dalle mie special e junior (usate per provare cose) che suonavano come tali..per non parlare della LP standard etc etc. Stesso discorso sulla batteria..
Insomma ho capito da profano che esiste un passaggio ulteriore nella produzione (qui sconosciuto) che mi ha rincuorato perché ho compreso che quella energia che senti mentre suoni si può trasmettere. Ho capito perché certi dischi americani (e stranieri in generale) suonano diversi e perché in Italia ormai suona tutto uguale (ovviamente non è solo per i motivi suesposti). Per me è stata una recente rivelazione ed il tuo video mi ha colpito per questo.
Un salutone Luca. Grazie del video
Bella testimonianza, interessante!
Lasciato il like e già iscritto al canale da un pezzo :) Chiedi un parere e do la mia. Mi sembra di aver capito, correggimi se sbaglio (e perdona il brutale riassunto con l'accetta), che tu dici che non è detto che si senta la differenza tra le varie chitarre registrate ma queste influiscono comunque sul playing. Ho capito bene? Se ho capito bene quello che volevi dire sono abbastanza d'accordo con te ma c'è pure da dire che hai usato un suono abbastanza distorto. Mano a mano che togli il gain la differenza si sente sempre di più, sopratutto nel momento in cui con la strato usi la coppia con il pickup centrale (e nel video mi pare che tu abbia messo invece il selettore dei pick up nell'ultima posizione in basso, cioè usi il pick up al ponte da solo). Quindi, riassumendo, è vero che con una strato si tende a suonare un po' alla Nile Rodgers ma è pure vero che Nile Rodgers ha sviluppato quel modo di suonare anche perché ha sempre suonato la strato che suona così (idem per Gary More con la Les Paul ecc...).
Canale di Luca Milieri... Canale dell'anno 2023! Contenuti chitarristici e musicali sempre intriganti, qualità super e di gusto. La pronuncia impeccabile poi del cognome Stevie Ray VOHAN vince 😂. Scherzi a parte, complimenti Lu ❤💣🔝
Grazie caro
@@LucaMilierimusic ti aspetto a Cagliari eh, sarebbe bello avere una clinic o una dimostrazione di strumenti !😉
Perfettamente d'accordo.
Bravo Luca!
Il fattore percettivo è il punto.
Penso che sei davvero tanto ! Ti dico solo.......Grazie ,👍🤗
Siamo sempre li: il suono è nelle mani 😂😂
A parte le battute: è probabile che chitarre diverse che coprano ampi stralci di sonorità abbiano poi modo di suonare molto simili in alcuni contesti. Ovviamente non le rende la stessa chitarra..
Salve luca....Io penso che Niente di assoluto! Apparte il feeling,e la sensazione, che ci può essere con uno strumento, più tosto che un'altro, in base a quello che stiamo suonando;l'unica differenza secondo me,a ben sentire,anche mentre suono in quel momento,può farla la timbrica! diversa tra uno strumento è unaltro! (Per vari motivi di costruzione di legni,pickup, ecc..)Perché c'è! e si sente, almeno al mio orecchio.e stiamo parlando a parità di amplificazioni,rig,setup,ecc..cmq interessante il tema!😉👍🎸👋
Penso che le chitarre dovrebbero essere suonate prima da spente proprio per capire che volume e risonanza hanno (quindi senza l'apporto di humbucker o single😉)
Ho suonato chitarre con doppio humbucker per 4-5 giorni...poi ieri sera ho preso la tele e per i primi 15 minuti la sentivo scarica...dopo un' ora non più. Probabilmente qualche meccanismo di compensazione si è attivato ed ho cominciato a "pestare"? 😅 😂
... Sta' a vedere che il suono non è nelle mani ma nella testa...🤔
Teniamo presente, che l esperienza musicale vera e propria, e suonare, la registrazione per quanto fatta bene, non potra" mai restituire quella reale, quella reale e' un esperienza unica personale, inripetibile, che si perde nello spazio, e scompare...La registrazione e' solo una foto, non ha dimensione, non ha odore, non ha senzazioni tattili ne visive, ne percettive..e' solo una foto.
La componente psicoacustica è notevole. credo che il nostro cervello tende a riempire le mancanze, i vuoti che reputa di riempire come meglio crede. basta pensare a quando leggiamo un libro, il cervello crea la scena, il suono delle voci e ricrea quello che la scrittura ispira. così succede pure con i fumetti, il cervello dalle singole vignette crea il film e le voci. Così in musica mentre suoniamo il nostro cervello riempie quello che vorremmo sentire illudendoci di fare qualcosa di completo, riascoltando ci si accorge delle differenze, nel nostro caso potrebbero essere meno di quello che crediamo, in altri casi capita di pensare di aver suonato bene mentre riascoltando sentiamo gli errori e le mancanze. tornando all'esempio della lettura, il cervello corregge gli errori facendoci leggere in modo giusto parole scritte male ma che noi correggiamo automaticamente senza neanche accorgecene, serve una rilettura attenta per trovarli.
A livello personale è come hai rilevato che il suono si combina con la risposta dello strumento ed il "tocco" relativo in amalgama con la base come la senti da dove arriva ...tutto questo , parimenti come hai rilevato , in riascolto della registrazione cambia essendo funzionale al sistema di diffusione della musica che si ha .... è per questo che ai miei tempi , anni 70/90 , eravamo "fusi" dall' hifi ...la ricerca della fedeltà assoluta del suono e del fronte sonoro reale eseguito ...
In Pratica però si deve metabolizzare che quello che si sente nel proprio ambiente o in un certo ambiente con un determinato sistema , in un'altro ambiente il suono cambia e può essere "ricostruito" solo da chi lo conosce e ricorda com'era quando è stato realizzato .
Riguardo però al suono della chitarra nell' amalgama orchestrato , è più una questione di "tipicità" funzionale alla "atmosfera" del pezzo che del suono per sé stesso ... tant'è che se si isolano gli assoli , i riff , i contrappunti di molti storici pezzi composti , il suono della chitarra spesso è anche fastidioso ...ma era quello più idoneo per "descrivere" il brano composto nella sua orchestrazione collettiva ...
Quello che si deve far uscire dal mix orchestrato è fondamentalmente determinato da tre principali tipi di suono che si diramano in milioni di sfumature , quello Pulito o dolce , quello Crudo e deciso , quello Evocativo descrittivo ... B.M.
Concordo
Il trucco sta nel avere chitarre molto diverse tra loro con timbriche diverse,.Un p90 non suonerà mai con un Singol o un Humbucker, mentre un singolo o un Humbucker al manico se hanno una equalizzazione simile suoneranno simili. Il trucco sta proprio nel avere chitarre con pick-up con sonorità molto diverse. Suono a parte che dipende anche dai legni, è la sensazione sotto le dita e la comodita dello strumento a fare il grosso della differenza quando suoni.
è come quando presti la chitarra al tuo amico di fianco, basta un sol maggiore e sembra comunque un'altra cosa.
A mio parere fanno tanto anche le vibrazioni che la chitarra ci trasmette fisicamente mentre suoniamo, cosa che non possiamo percepire da una registrazione.
Secondo me la distorsione appiattisce un po' tutto soprattutto col drive più spinto. La stessa prova in pulito restituirebbe più differenze tra un modello e l'altro.
Con un cognome come il tuo sicuramente mi tocca prenderti particolarmente sul serio :)
Personalmente prediligo una chitarra ergonomica (devo sentirla mia, prima di tutto) e con un suono tendenzialmente pulito.
La ragione e' semplice: penso che "sporcare" un suono pulito sia cosa piuttosto semplice con tutto l'ambaradan oggi a disposizione, viceversa ripulire un suono sporco...
Sai che proprio con il video scorso ho pensato le stesse identiche cose che hai detto tu ora?grande Luca
Ciao Luca, io ne posseggo tre chitarre una acustica, una Stratocaster play e una Tokay. E sotto le dita si sente e come la differenza del suono, e regolazione. Grazie per il tuo commento
Penso che alcuni limiti sono dati dalla testa e dalle dita dell esecutore. Poi se dietro si ha il digitale allora tutto non è da ragionare pensando ai suoni classici anni 50/80
Parole sacrosante!!!!
Forse è difficile paragonare un ascolto in diretta rispetto alla registrazione, ad esempio ci sarà differenza tra l’ascolto in cuffia mentre registri, piuttosto che l’uso di monitor in studio. Tu per esempio usi i monitor? E poi quanto influisce la vibrazione della chitarra? Il suono che seppur non amplificato proviene dal corpo e dalle corde?
Credo di poter interpretare questo concetto con un esempio: ho due strat, una AM Std con i texas special e una player con i Seymour Duncan SSL1. A parità di settaggi di amply e pedali la prima ha un suono decisamente più debole della seconda (tanto che appena potrò monterò degli SSl1 anche sulla americana), quindi in questo caso la differenza di suono a parità di chitarra è notevole. Se poi la paragono alla Les Paul (classic reissue 60) c'è un abisso. Perlomeno sentendomi dal vivo la percezione è notevole, dovrei provare a registrare e vedere se la sensazione è invece meno evidente
quello che dici é vero....tre chitarre iconiche ..la differenza la fa l accoppiata con l ampli giusto per quella chitarra su quel tipo di musica e sul tipo di brano...differenza c é...poca se usi la stessa amplificazione ma chitarra giusta su ampli giusto...e effetti giusti...il suono cambia di tanto
Grande Luca,
Questo video casca a fagiolo.
Mi sto facendo odiare dal mio insegnante @AlbertoRudoni proprio sul tema di suoni, chitarra, modeller, ampli, plettro... mano... Testa.... Orecchie... 😂😂😂
io ho una sola chitarra... il problema non si pone 🤣 in effetti però le differenze spesso sono veramente minime per chi ascolta, lo si nota dalle millemila prove comparative in giro sul web, anche ascoltandole con cuffie buone, si parla di sfumature, che poi una volta nel mix quasi si perdono. detto questo, direi che è ora di prendere una seconda chitarra, devo provare anche io sta cosa 😁
Ciao Luca.
L'esperimento l'avevo provato qualche mese fa. Senza nessun effetto e con il solo ampli in suono naturale ho eseguito lo stesso arpeggio con una epiphone SG, una epiphone les paul con p90 p90 e una fender telecater player mexico e registrando semplicemente con lo smartphone davanti alla cassa.
Decisamente la tele e la les paul avevano un suono molto più cristallino in confronto alla sg, ma i p90 davano un volume più alto e una corposità maggiore sulle tonalità basse.
Per me la tele mi condiziona perchè la ritengo la "CHITARRA" per eccellenza, ma dovresti fare anche tu una cosa simile, cioè niente effetti. Concordo che gli effetti mischiano un po le idee, ma nel tuo video precedente avevo promosso la Les Paul per il calore del suono e la Telecaster per la timbrica secca, ma avevo bocciato la Stratocaster... per me lei non è fatta per il blues.... anche se poi il giusto mix di elettronica la rende particolare (come ognuna delle tre, d'altronde!)
Ma che materiale musicale hai suonato per il tuo esperimento?
@@LucaMilierimusic
Scusa ma non conosco le note che suono... E manco so scrivere la musica !
un arpeggio di re con corda 6 a vuoto, do e dol con corda 5 al tasto 3 senza suonare la 6. semplicissimo, proprio per capire le differente tonali tra le chitarre.
L'argomento è interessante, pero una stratocaster ha di suo una percussività molto piu pronunciata rispetto ad unanles paul, a prescindere dalla sensazione che mi da la chitarra. Le corde sono piu tese...la scala piu lunga. Questo è un dato oggettivo. A mio parere qualcosa di quello che sente l'orecchio non passa nel sistema. Tipo proprio la tensione delle corde . Sul pulito chiaramente la differenza si percepisce di piu
Le differenze si sentono anche col digitale. Luca - capelloneit
Parole sacrosante: se non mi segno cosa suono spesso poi non lo so più capire, capita con le chitarre ed anche con qualche pedale...
A mio modesto avviso credo che le aspettative su uno strumento fanno tanto…! Condizionano tutti i nostri sensi perché noi chitarristi in fondo siamo fatti così: quando ci prende la scimmia e’ finita.
Se fossimo non vedenti e nessuno ci dicesse quale chitarra stiamo suonando, potremmo prendere di quelle cantonate pazzesche.
Io personalmente negli ultimi tempi mi fido della mia mano che sta sul manico.
Certo le orecchie sono importanti ma anche lì dipende su che ampli suoni.
Io ero stra-convinto fosse la Scheda Audio… Provo a rivedere tutto con un occhio particolare e vediamo cosa ne esce…
Chiunque abbia fatto un suono crunch un po' più carico per una Stratocaster ma crunch e poi collega una les paul si ritrova un distorto. Cambia completamente la risposta dell'amplificatore. Anche col digitale, i suoni fatti per la stato non vanno bene sulla les paul... Magari poterli sentire uguali avrei dovuto fare la metà dei suoni. Non so come hai fatto nel video ad avere quei suoni così simili, a me mai successo e non mi dispiacerebbe, risparmio su chitarre e banchi
Non ho toccato assolutamente nulla, sempre il mio Marshall con il soul food. Diciamo che è sempre lo stesso suono che sentite in tutti i miei video da quando ho il torpedo captor con il cab m :D
@@LucaMilierimusic ma non ne dubito assolutamente, solo che io come dicevo ho avuto il problema che anche sulla stessa mooer ge200 ho dovuto fare suoni per la Stratocaster e suoni per la les paul.
La chitarra è come una scarpa, senti la differenza quando la indossi, tutte fanno il loro lavoro di portarti da un punto ad un'altro. Ma con una continueresti a camminare per tutto il giorno con altre non vedi l'ora di toglierle. Con la chitarra alcune ti calzano e si diventa una sola identita, altre non ti citrovi propio. Per ogni piede c'è la scarpa giusta, come per ogni chitarrista c'è la sua chitarra a prescindere da forma e costruzione. Senti che è la tua e basta !
Beh però quella Les Paul vintage che hai provato mi sembra avesse un suono facilmente riconoscibile nel breve video che hai pubblicato. :))
Si, ma mi faceva suonare lei in modo molto diverso. La questione è in effetti complessa
@@LucaMilierimusic Ma questo è assolutamente vero. È la tesi del tuo video e la condivido in toto. È come settare un amplificatore: la mente va a settarsi inconsciamente o meno sullo strumento. Per me vale perfino riguardo ai colori delle chitarre, e perfino con gli amplificatori: è anche per questo (non é il motivo principale, ma è uno degli elementi) che ho più ampli fisici. Figurarsi se non vale su qualcosa su cui mettiamo le mani. Credo si instauri un dialogo che non è solo cervello-mani, ma anche qualcosa di più inafferrabile, poiché si richiama anche il proprio background, i propri ascolti e il nostro immaginario.
il suono è nella testa...
Personalmente preferisco manico avvitato, non mi trovo bene con manico incollato
Sinceramente?
Un po' è vero. Le pedaliere e in generale gli effetti digitali sono (o meglio possono essere) estremamente "appiattenti". Recentemente un conoscente ha registrato con il katana lo stesso riff con una decina di strumenti.. e il suono registrato è quasi simile.
Poi è chiaro che in mano è diverso.
Forse il cervello inganna l'orecchio, probabilmente anche vedere una bella chitarra di marca ci fà inconsapevolmente predisporre ad un certo tipo di ascolto quando magari anche una chitarra economica potrebbe avere un suono simile...
Ma già dall'inizio del video mi viene da dire.... è certo che cambia, ma dai si sente
Boh per me c'è un abisso tale tra fender e gibson che cambia il modo di suonare. Ma Sui suoni saturi si appiattisce la Faccenda
single coil confronto humbucker secondo me già cambia di gran lunga il suono/sensazione tattile principalmente
Credo invece che ogni chitarra ha una sua caratteristica di suono evidente. Registro video con 3 o 4 chitarre diverse e noto le loro sfumature e peculiarità anche quando mi riascolto. Qualche volta mi è capitato di pentirmi di aver suonato un pezzo con una chitarra invece che un'altra. Poi probabilmente questa differenza è data maggiormente dal tipo di pikup montati.
Secondo me da chitarristi ci diamo un po' troppa importanza, quando la cosa più importante è che rispetti la sua posizione nel mix e faccia quello che deve fare ovvero, la chitarra!
Se non ce la diamo noi importanza stiamo freschi :D
So che non c'entra un tubo.. ma mi chiedevo il tuo acufene come va? Guarito?❤
Magari :)
Mah, secondo me la cosa che appiattisce molto è il fatto che quando sei in studio hai anche un altro ascolto con le casse giuste, e ci fai l'orecchio sentendo le frequesnze giuste,poi lo riascolti quasi sempre dal telefono che ha dissolto un audio veramente orrendo rispetto alle casse vere e proprie
Ho ascoltato il video delle tre chitarre in macchina, e per ovvie ragioni non guardandolo , enon ho sentito quasi alcun differenza. Forse,a volte, la strato si percepiva un po. Credo che il digitale stia standardizzando il suono per avvicinarsi più possibile al suono dell'ampli e/o degli effetti in uso manipolando del tutto il segnale di partenza ovvero il suono della specifica chitarra.
Ma non ho usato un dispositivo digitale, tranne la simulazione di cassa, quindi overdrive e ampli valvolare
per me, al primo posto c e la comodita dello strumento...mi abituo alla chitarra che uso di piu in quel momento e la cambio malvolentieri con le altre che ho. il suono e sempre stato una chiavica...perche sono analfabetico. pero grazie ai sistemi digitali con le patch gia fatte o ricopiando i parametri molto meglio. secondo me li per li, cambia molto il suono, registrando non saprei...ho quasi sempre registrato con la stessa chitarra
Provale su un Fender Bassman e basta!
Mah, personalmente giudicare il suono di uno strumento da UA-cam mi sembra un'assurdità, ci sono un sacco di elementi che influiscono non ultimo il dispositivo dal quale lo ascoltiamo
È come con le macchine……Andare a 140 con una Panda non è come andarci in BMW……sempre a 140 vai ma sulla BMW e’ un’altra cosa….
a mio parere quando si fanno confronti tra diverse chitarre,si dovrebbe suonare solo ampli e chitarra e suono pulito.
Ma non sarebbe un confronto verosimile, una chitarra non è solo il suo suono pulito, ma come si comporta nel mondo reale.
Chi mai ascolta solo una chitarra pulita nei dischi? Non credo esistano parti di chitarra pulita "dry" in nessun disco, pertanto non capisco quali conclusioni utili si possano trarre.
Per me le cose importanti, anche quando vedo video su altri canali, sono le sensazioni che quello strumento trasmette, difficilmente mi soffermo sul suono in se
certo messa così hai assolutamente ragione.io intendevo che quando vedo questi confronti tra marchi spesso si usano molti effetti,soprattutto con le distorsioni è difficile capire le differenze.ciao buon lavoro.
Addirittura ci sono giornate in cui dei preset che adoro , in quelle giornate non dico che fanno schifo ma mi sembra suonino diversi. Potenza del cervello e degli stati d’animo?
Menomale che non sono il solo ahah
@@LucaMilierimusic la tua risposta mi è di conforto 💪💪
Esattissimo, lo stesso per me. Addirittura... ci sono delle giornate in cui lo stesso fatto di suonare può non essere così piacevole o comunque è più difficile farlo. Lo stesso per l'orecchio e l'esperienza psico-acustica in generale. Ad ogni modo vale per tante esperienze sensotriali in genere: gusto, olfatto, ecc.
Sotto questo aspettto l'uomo, animale raziocinante, è fortemente sbilanciato sul lato animale.
PS Anche certi politici lo sono, sbilanciati sul lato animale... ma per noi chitarristi è in fondo un elemento artistico, mentre per loro rimane solo un difetto. 🙂