Grazie per la disponibilità, non ho nessuna preferenza in particolare, mi piacciono tutte! Naturalmente quando avrà tempo o riterrà più opportuno esaudire il mio desiderio, la ringrazio anticipatamente
Bella recensione! Non ho nessuna Montegrappa. Non sono un collezionista, anche se scrivo esclusivamente con le mie penne quarant’anni fa. Ne ho 7: 4 Aurora, 3 giapponese. Ma mi piace vedere come si ama una penna, come si scrive. Questa Montegrappa è bella, certamente. Purtroppo la trovo troppo costosa per un pennino in acciaio. Grazie per il video!
Grazie per il tuo prezioso feedback! È bello sapere della passione per il pennino, di altri appassionati. Sicuramente con Aurora e con i principali marchi giapponesi si cade sempre in piedi. Alla prossima! 👋✒️
Ottima recensione, come le altre. Sono un ragazzo di 20 anni, universitario, che dopo aver scritto per tutta la sua vita con le classiche penne a sfera ha iniziato a gravitare verso il mondo delle stilografiche, come “nuova” scoperta e hobby, dopo la rottura di una penna che lo ha appagato (e servito) molto: la Pilot V5. È quindi da circa 2 mesi che ho iniziato ad informarmi e studiare molto questo mondo fatto di buona scrittura. Inizialmente avevo deciso di iniziare con una Twsbi Eco (acquistata su Amazon, ma apparentemente dal venditore Itapec, visto che assieme alla penna è arrivato anche un loro foglio con un codice sconto di benvenuto) con un pennino M ed un inchiostro J Herbin “Eclat de Saphir”. Sfortunatamente non ho apprezzato il tratto del del pennino (che reputo davvero troppo grandi per i miei gusti e la mia calligrafia), quindi ho proceduto a rimborsarla. Non avendola mai provata ammetto di esser stato precipitoso, ed ora ho imparato bene la lezione riguardo alle prove di scrittura prima di effettuare un acquisto. Siccome il fato mi ha donato una seconda possibilità stavo adocchiando le Sailor Profit Casual (ho guardato anche la Sua prova della Light, con pennino in oro) e ho letto solamente ottime recensioni, a riguardo. Tuttavia ho anche adocchiato la leggendaria Aurora 88 Nizzoli che ha davvero catturato la mia attenzione, sia per il lato estetico, tecnico che per le doti di scrittura (basandomi sulle recensioni altrui). Perfettamente conscio che è una penna d’epoca e come tale deve essere trattata, ma anche conscio di avere una buona manualità e di aver già reputato le operazioni di smontaggio, lavaggio e riparazione del pistone (eventualmente) alla mia portata, sono sempre più incline sull’Aurora. Come taccuino ho anche comprato un Lamy con carta 95g/m^2, che aspetto a scartare per quando avrò in mano la penna. Sarei davvero curioso di sentire le Sue (ma anche altrui) opinioni sull’attrezzatura che ho menzionato, vista l’immensa esperienza che portate. Sperando di non esser stato troppo prolisso, ringrazio in anticipo qualunque preziosa opinione mi darete.
@@Nico-mi2pr grazie a te per l'esaustivo resoconto delle tue esperienze nel mondo delle stilografiche. Fa sempre molto piacere constatare che dei giovani (ri)scoprono il piacere di scrivere con pennini, attraverso strumenti che hanno un valore intrinseco. Direi che il tuo essere attratto dall'Aurora 88 è sintomo del desiderio di "alzare l'asticella". In termini di gradualità, mi sento sicuramente di consigliare una giapponese dotata di pennino in oro 14 kt: raramente delude, anche se i jap sembrano dare più attenzione ai pennini, che alla qualità e bellezza dei fusti. È anche vero, però, che questo consente di gioire di eccellenti prestazioni di scrittura, partendo dai 130 € (impossibile trovare penne italiane/europee con pennino in oro a quei prezzi). La Sailor Profit Casual è comunque un ottimo strumento, benché dotato di pennino in acciaio. In linea di principio, tieni conto del fatto che un pennino F giapponese presenterà generalmente un tratto più sottile di un F europeo. In ogni caso, facci sapere se in futuro procederai a far crescere la tua collezione. "Diffondi il verbo" tra i tuoi coetanei, se puoi. Alla prossima! 👋✒️
@ilPortapenne Grazie per la tempestiva risposta. Sarei molto curioso di provare la Profit Light, però sono limitato da un budget di circa 80€, essendo uno studente fuori sede e senza lavoro devo centellinare ogni spesa, quindi (per ora) non posso andare oltre questi risparmi. Fortunatamente si trovano molte 88 in questo range di prezzo, e credo che con un po’ di selezione e contrattazione sia possibile acquistare un esemplare che, sebbene possa aver bisogno di qualche lavoro estetico (che sono pronto ad effettuare per migliorarne le condizioni, mantenendo più possibile l’originalità), sia almeno funzionante senza perdite di sorta. Come Lei ha ben detto, è imperativo navigare bene in rete a caccia di sconti e occasioni, per cui starò attento
L’Aurora 88K, una vecchietta -70 anni-, è la mia penna preferita . Sempre la tengo inchiostrata e mi accompagna nel lavoro, in giro, nella mia scrivania… Nessuna penna mia moderna scrive meglio. Un acquisto sicuro!
@@rogervila5355 Grazie per le rassicurazioni, si, gli annunci che tengo sott’occhio sono praticamente tutte P, e qualche prima serie. Un po’ un peccato, perché esteticamente preferisco la prima serie (sopratutto per l’ebanite [con tutto ciò che ne comporta] per fondello e sezione) e la K. Non sono un grandissimo fan del restyling del cappuccio, ma certamente non lo rifiuterò, se l’esemplare prediletto per l’acquisto sarà una P. Buona serata.
Grazie per l'utile e dettagliata recensione! Ho approfittato anch'io dei "saldi" appetitosi proposti dal rivenditore che lei ha consigliato, e giusto oggi mi è arrivata... in livrea nera! Credo sia la prima e unica penna che ho finora acquistato semplicemente perché sedotto dal suo aspetto: quelle linee sinuose (comodissime nella mano), il profilo vintage, l'eleganza così essenziale... La versione "agate" sarebbe stato il mio sogno, ma ahimé non godeva di alcuno sconto :( Sul pennino non propriamente "a punto" ho già sentito altre opinioni, ma presto riuscirò a farmene una mia. Quanto al costo di listino, è innegabile l'esosità della richiesta, come già qualche commentatore ha rimarcato, tanto più in assenza di un pennino in oro e di uno stantuffo. Ma sappiamo che Montegrappa ha il suo core business all'estero, là dove non sembra abbiano problemi a investire svariate centinaia di dollari per ottenere - più che una stilografica da usare per scrivere - uno "status symbol". Ad ogni modo, complimenti ancora per l'ottima e appassionata opera di divulgazione portata avanti con questo canale! Un cordiale saluto 😊
@@peeperkorn76 mi fa molto piacere questo feedback: direi che sei stato molto esauriente nel descrivere la tua esperienza, tanto con la Montegrappa Venetia, quanto col venditore suggerito. Ci aggiorniamo alla prossima occasione! 👋✒️
Buongiorno , la penna è notevole, anche la confezione cartonata che richiama i primi anni del 900, è molto interessante, non mi dilungo sulla prova di scrittura in quanto è evidente la fluidita e precisione del pennino , durante la sessione illustrativa , non amo molto le incisioni sul corpo della penna , possono dare delle sensazioni sgradevoli al tatto , volevo chiedere al nostro amico del Portapenne, se potesse fare ancora qualche recensione sulle matite meccaniche , ne ho vista una sul suo canale, mi è piaciuta molto, mi scusi se sono stato un po lungo, la ringrazio per i video , che trasudano competenza e passione, a presto
@@paolocleopatra6822 grazie per il riscontro positivo. Se volessi indicarmi a quale matita in particolare ti riferisci, sarò lieto di dedicarle una recensione, appena possibile. 👋✒️✏️
Ottima recensione come sempre c’è solo un piccolo dubbio, ho paura che il pennino sia un Jowo e non un Bock e che l’alimentatore, a vedere anche la conformazione ed il disegno, sia il Classico in ABS e non in ebanite, almeno così ho constatato su diverse montegrappa che posseggo con pennino in Acciaio. I Bock vengono utilizzati da Montegrappa sopratutto in oro e con alimentatore in ebanite.
@@FountainPenToLive ti ringrazio molto per la precisazione! Come dico sempre, sono qui per imparare. Quanto al conduttore, forse sbagliando, sono partito dal presupposto che anche le Tibaldi più economiche sono dotate di quello in ebanite. Anche in questo caso potresti aver ragione, per cui grazie! 👋✒️
In relazione alla montegrappa ho già acquistato due penne di cui una è la Brenta, mi piacciono molto queste penne; in questo periodo, portafoglio permettendo, vorrei prendere una Leonardo, anche queste sono penne bellissime ma sono molto titubante nel prenderla online poiché la penna la devo sentire al tatto e constatare personalmente i colori, come si suol dire : anche l’occhio vuole la sua parte.
Ottima recensione per una penna molto bella e particolare. Purtroppo, come tutte le Montegrappa, affetta da un prezzo di listino troppo alto. Quattrocento euro per una penna a converter con pennino in acciaio - a confronto anche con altri marchi italiani altrettanto importanti - non hanno ragione d'essere.
@@francorabino3085 la questione del listino piuttosto elevato del marchio, credo che ci si trovi quasi tutti d'accordo. Montegrappa non è tuttavia l'unico marchio italiano affetto da tale "patologia" (mi viene in mente il marchio Visconti, per esempio). Colgo l'occasione per sottolineare, ancora una volta, l'importanza di navigare tra i commercianti online che, frequentemente, danno agli appassionati l'opportunità di realizzare importanti risparmi, sfruttando le promozioni che di volta in volta indicono. Alla prossima! 👋✒️
Disponibile su
➡️ www.itapec.com ⬅️
Bella presentazione! Bellissima penna! La tua pacatezza è davvero rasserenante. Spero di vedere molte altre recensioni così. Grazie!
Sempre gentilissimo,@@zillo62! Grazie a te e alla prossima.👋✒️
Grazie per la disponibilità, non ho nessuna preferenza in particolare, mi piacciono tutte! Naturalmente quando avrà tempo o riterrà più opportuno esaudire il mio desiderio, la ringrazio anticipatamente
Penna affascinante, molto bella la lavorazione del pennino. Grazie. È sempre un piacere 😊
@@gattaCamilla grazie a te per la costante attenzione! 👋✒️
Bella recensione! Non ho nessuna Montegrappa. Non sono un collezionista, anche se scrivo esclusivamente con le mie penne quarant’anni fa. Ne ho 7: 4 Aurora, 3 giapponese. Ma mi piace vedere come si ama una penna, come si scrive. Questa Montegrappa è bella, certamente. Purtroppo la trovo troppo costosa per un pennino in acciaio. Grazie per il video!
Grazie per il tuo prezioso feedback! È bello sapere della passione per il pennino, di altri appassionati. Sicuramente con Aurora e con i principali marchi giapponesi si cade sempre in piedi. Alla prossima! 👋✒️
Ottima recensione, come le altre.
Sono un ragazzo di 20 anni, universitario, che dopo aver scritto per tutta la sua vita con le classiche penne a sfera ha iniziato a gravitare verso il mondo delle stilografiche, come “nuova” scoperta e hobby, dopo la rottura di una penna che lo ha appagato (e servito) molto: la Pilot V5.
È quindi da circa 2 mesi che ho iniziato ad informarmi e studiare molto questo mondo fatto di buona scrittura. Inizialmente avevo deciso di iniziare con una Twsbi Eco (acquistata su Amazon, ma apparentemente dal venditore Itapec, visto che assieme alla penna è arrivato anche un loro foglio con un codice sconto di benvenuto) con un pennino M ed un inchiostro J Herbin “Eclat de Saphir”. Sfortunatamente non ho apprezzato il tratto del del pennino (che reputo davvero troppo grandi per i miei gusti e la mia calligrafia), quindi ho proceduto a rimborsarla. Non avendola mai provata ammetto di esser stato precipitoso, ed ora ho imparato bene la lezione riguardo alle prove di scrittura prima di effettuare un acquisto.
Siccome il fato mi ha donato una seconda possibilità stavo adocchiando le Sailor Profit Casual (ho guardato anche la Sua prova della Light, con pennino in oro) e ho letto solamente ottime recensioni, a riguardo. Tuttavia ho anche adocchiato la leggendaria Aurora 88 Nizzoli che ha davvero catturato la mia attenzione, sia per il lato estetico, tecnico che per le doti di scrittura (basandomi sulle recensioni altrui). Perfettamente conscio che è una penna d’epoca e come tale deve essere trattata, ma anche conscio di avere una buona manualità e di aver già reputato le operazioni di smontaggio, lavaggio e riparazione del pistone (eventualmente) alla mia portata, sono sempre più incline sull’Aurora. Come taccuino ho anche comprato un Lamy con carta 95g/m^2, che aspetto a scartare per quando avrò in mano la penna.
Sarei davvero curioso di sentire le Sue (ma anche altrui) opinioni sull’attrezzatura che ho menzionato, vista l’immensa esperienza che portate. Sperando di non esser stato troppo prolisso, ringrazio in anticipo qualunque preziosa opinione mi darete.
@@Nico-mi2pr grazie a te per l'esaustivo resoconto delle tue esperienze nel mondo delle stilografiche. Fa sempre molto piacere constatare che dei giovani (ri)scoprono il piacere di scrivere con pennini, attraverso strumenti che hanno un valore intrinseco. Direi che il tuo essere attratto dall'Aurora 88 è sintomo del desiderio di "alzare l'asticella". In termini di gradualità, mi sento sicuramente di consigliare una giapponese dotata di pennino in oro 14 kt: raramente delude, anche se i jap sembrano dare più attenzione ai pennini, che alla qualità e bellezza dei fusti. È anche vero, però, che questo consente di gioire di eccellenti prestazioni di scrittura, partendo dai 130 € (impossibile trovare penne italiane/europee con pennino in oro a quei prezzi). La Sailor Profit Casual è comunque un ottimo strumento, benché dotato di pennino in acciaio. In linea di principio, tieni conto del fatto che un pennino F giapponese presenterà generalmente un tratto più sottile di un F europeo. In ogni caso, facci sapere se in futuro procederai a far crescere la tua collezione. "Diffondi il verbo" tra i tuoi coetanei, se puoi. Alla prossima! 👋✒️
@ilPortapenne Grazie per la tempestiva risposta. Sarei molto curioso di provare la Profit Light, però sono limitato da un budget di circa 80€, essendo uno studente fuori sede e senza lavoro devo centellinare ogni spesa, quindi (per ora) non posso andare oltre questi risparmi.
Fortunatamente si trovano molte 88 in questo range di prezzo, e credo che con un po’ di selezione e contrattazione sia possibile acquistare un esemplare che, sebbene possa aver bisogno di qualche lavoro estetico (che sono pronto ad effettuare per migliorarne le condizioni, mantenendo più possibile l’originalità), sia almeno funzionante senza perdite di sorta.
Come Lei ha ben detto, è imperativo navigare bene in rete a caccia di sconti e occasioni, per cui starò attento
L’Aurora 88K, una vecchietta -70 anni-, è la mia penna preferita . Sempre la tengo inchiostrata e mi accompagna nel lavoro, in giro, nella mia scrivania… Nessuna penna mia moderna scrive meglio. Un acquisto sicuro!
@@rogervila5355 Grazie per le rassicurazioni, si, gli annunci che tengo sott’occhio sono praticamente tutte P, e qualche prima serie. Un po’ un peccato, perché esteticamente preferisco la prima serie (sopratutto per l’ebanite [con tutto ciò che ne comporta] per fondello e sezione) e la K.
Non sono un grandissimo fan del restyling del cappuccio, ma certamente non lo rifiuterò, se l’esemplare prediletto per l’acquisto sarà una P. Buona serata.
Grazie per l'utile e dettagliata recensione!
Ho approfittato anch'io dei "saldi" appetitosi proposti dal rivenditore che lei ha consigliato, e giusto oggi mi è arrivata... in livrea nera!
Credo sia la prima e unica penna che ho finora acquistato semplicemente perché sedotto dal suo aspetto: quelle linee sinuose (comodissime nella mano), il profilo vintage, l'eleganza così essenziale... La versione "agate" sarebbe stato il mio sogno, ma ahimé non godeva di alcuno sconto :(
Sul pennino non propriamente "a punto" ho già sentito altre opinioni, ma presto riuscirò a farmene una mia.
Quanto al costo di listino, è innegabile l'esosità della richiesta, come già qualche commentatore ha rimarcato, tanto più in assenza di un pennino in oro e di uno stantuffo.
Ma sappiamo che Montegrappa ha il suo core business all'estero, là dove non sembra abbiano problemi a investire svariate centinaia di dollari per ottenere - più che una stilografica da usare per scrivere - uno "status symbol".
Ad ogni modo, complimenti ancora per l'ottima e appassionata opera di divulgazione portata avanti con questo canale!
Un cordiale saluto 😊
@@peeperkorn76 mi fa molto piacere questo feedback: direi che sei stato molto esauriente nel descrivere la tua esperienza, tanto con la Montegrappa Venetia, quanto col venditore suggerito. Ci aggiorniamo alla prossima occasione! 👋✒️
La penna è fantastica, peccato che costi un po’.
Buongiorno , la penna è notevole, anche la confezione cartonata che richiama i primi anni del 900, è molto interessante, non mi dilungo sulla prova di scrittura in quanto è evidente la fluidita e precisione del pennino , durante la sessione illustrativa , non amo molto le incisioni sul corpo della penna , possono dare delle sensazioni sgradevoli al tatto , volevo chiedere al nostro amico del Portapenne, se potesse fare ancora qualche recensione sulle matite meccaniche , ne ho vista una sul suo canale, mi è piaciuta molto, mi scusi se sono stato un po lungo, la ringrazio per i video , che trasudano competenza e passione, a presto
@@paolocleopatra6822 grazie per il riscontro positivo. Se volessi indicarmi a quale matita in particolare ti riferisci, sarò lieto di dedicarle una recensione, appena possibile. 👋✒️✏️
Ottima recensione come sempre c’è solo un piccolo dubbio, ho paura che il pennino sia un Jowo e non un Bock e che l’alimentatore, a vedere anche la conformazione ed il disegno, sia il Classico in ABS e non in ebanite, almeno così ho constatato su diverse montegrappa che posseggo con pennino in Acciaio. I Bock vengono utilizzati da Montegrappa sopratutto in oro e con alimentatore in ebanite.
@@FountainPenToLive ti ringrazio molto per la precisazione! Come dico sempre, sono qui per imparare. Quanto al conduttore, forse sbagliando, sono partito dal presupposto che anche le Tibaldi più economiche sono dotate di quello in ebanite. Anche in questo caso potresti aver ragione, per cui grazie! 👋✒️
In relazione alla montegrappa ho già acquistato due penne di cui una è la Brenta, mi piacciono molto queste penne; in questo periodo, portafoglio permettendo, vorrei prendere una Leonardo, anche queste sono penne bellissime ma sono molto titubante nel prenderla online poiché la penna la devo sentire al tatto e constatare personalmente i colori, come si suol dire : anche l’occhio vuole la sua parte.
@@michelotta7575 osservazioni corrette e condivisibili. 👋
@ Grazie e buona serata.
Ottima recensione per una penna molto bella e particolare. Purtroppo, come tutte le Montegrappa, affetta da un prezzo di listino troppo alto.
Quattrocento euro per una penna a converter con pennino in acciaio - a confronto anche con altri marchi italiani altrettanto importanti - non hanno ragione d'essere.
@@francorabino3085 la questione del listino piuttosto elevato del marchio, credo che ci si trovi quasi tutti d'accordo. Montegrappa non è tuttavia l'unico marchio italiano affetto da tale "patologia" (mi viene in mente il marchio Visconti, per esempio). Colgo l'occasione per sottolineare, ancora una volta, l'importanza di navigare tra i commercianti online che, frequentemente, danno agli appassionati l'opportunità di realizzare importanti risparmi, sfruttando le promozioni che di volta in volta indicono. Alla prossima! 👋✒️