Ho sempre guardato film, serie televisive e letto libri principalmente con protagonisti maschili e mi ci sono sempre identificata, a prescindere dal fatto che fossi del sesso opposto. Questa cosa non succede con molti i personaggi di un orientamento sessuale diverso, femminili, di diversa etnia. Molti film/ telefilm mettono proprio l'accento sull'appartenenza ad una minoranza e creano un personaggio che vive in funzione della rappresentazione di questa e mi sembra che abbiamo fatto più passi indietro che avanti da serie tv come "willy il principe di bel air" o "that's so reaven" ad oggi. Bisogna essere intelligenti nella rappresentazione, ci sono veramente pochi personaggi da cui mi sento rappresentata che non appartengano al mio stesso orientamento sessuale o etnia. Personaggi come "pantera nera" hanno un loro valore aggiunto e portano "affetto" verso una determinata minoranza ma abbiamo più bisogno di "willie" in questo periodo storico poiché è un ragazzino come potrei anche essere io, solo che è nero.
Siete riuscit* ancora una volta a parlare di un argomento difficile e delicato mirando a stimolare una riflessione, piuttosto che polarizzare il pubblico... Vi voglio bene.
Pietro bravissimo! Tema importantissimo! Sarebbe molto importante che ci fosse una regolamentazione o quantomeno una autoregolamentazione nel settore! Non so se le Guilds americane hanno qualcosa al riguardo! Certo sarebbe importante che in un mercato audiovisivo come quello americano questa fosse già una realtà. Ma sarebbe bello una risposta a questo tema prtisse anche da un mercato più piccolo ma importante come quello italiano! Piccole produzioni come skam italia hanno già fatto una grande rivoluzione al riguardo ma perchè non sollecitare pe associaioni di categoria come Anica così come collecting come Nuovo Imaie, Artisti 7607 a fare anche queste importanti battaglie su questo temi! Se ti va parliamone....
Se consideriamo che all'epoca di Shakespeare, a teatro, i ruoli femminili erano interpretati da attori, uomini, di passi avanti nella storia della "rappresentazione", ne sono sicuramente stati fatti. Questo non per giustificare gli stereotipi e le discriminazioni che persistono ancora al giorno d'oggi, ma anzi, per evidenziare che con un po' di cultura e le giuste condizioni socio-economiche, il cambiamento è possibile, e per certi aspetti ne stiamo già testimoniando le prime avvisaglie. Complimenti a Pietro, ad oggi, uno dei Venti più interessanti! ❤️
Molto interessante. Mi avete dato uno spunto a cui forse avevo pensato poco. Molto bello l’approccio omnicomprensivo e oggettivo che viene dato, in cui non solo le minoranze possono rappresentare tutti i tipi di ruolo, ma anche le maggioranze possono cimentarsi in situazioni diverse dal proprio scenario di vita quotidiano, e così comprendere anche ciò che è diverso da loro. Mi chiedo forse se sia il caso allora di pensare che l’ambiente personale non debba essere valutato da un produttore e non debba inficiare sulle opportunità lavorative. D’altro canto sicuramente la nostra persona soprattutto in ambito artistico influisce sul personaggio, è inevitabile, ma questo non può migliorare le nostre capacità con una visione meno etnocentrica del mondo? Io credo di sì. Bel video, ben strutturato ed elaborato, grazie per avermi fatto riflettere!
È un video molto ricco di riflessioni interessanti, e credo di doverlo riguardare per cogliere in modo più profondo alcune tesi e argomentazione sulle quali mi sembra di concordare. Intanto pongo a voi di Venti, ed eventualmente anche a chi leggerà il commento, alcune questioni. Secondo voi sarebbe giusto inserire delle specie di "quote rosa" per le minoranze, in modo da iniziare quasi obbligatoriamente a dare spazio alle minoranze nelle rappresentazioni cinematografiche (per avere sia più attori che ruoli-personaggi che rappresentino determinate minoranze)? È curioso come gli Oscar abbiano imposto tra le nuove regole per la candidatura delle imposizioni per cui un film diventa candidabile solo se rispetta dei criteri di inclusione delle minoranze, mentre il Festival di Berlino abbia deciso di accorpare in un'unica categoria gender-neutral, la candidatura a "miglior attore/attrice" (che da un lato è inclusiva per le minoranze con identità di genere non binarie, ma che allo stesso tempo, eliminando la categoria "miglior attrice", potrebbe sfavorire le donne). Ci sono tanti altri casi, la Queer Palm a Cannes, l'eventuale categoria miglior regista donna sempre agli Oscar... Non so se abbiate il tempo per rispondermi ma mi farebbe piacere sapere il vostro parere.
Secondo me non avrebbe senso alcuno. Un ruolo va dato a chi è è adatto, chi sa recitare, indipendentemente se fa o meno parte di una minoranza. Non si può pensare di dare una parte a qualcuno per il suo orientamento sessuale o colore della pelle e non in base alle sue capacità, sarebbe al quanto discriminante. La cosa che hanno fatto gli oscar è una pazzia, per normalizzare le minoranze non si deve forzare la loro rappresentazione, essendo loro persone normali, tali devono rimanere, nessuno si sognerebbe di obbligare un registra a mettere attori etero e bianchi, e stessa cosa deve essere per le minoranze. Oltretutto se io nel mio film voglio rappresentare solo maschi etero cis bianchi DEVO essere libero di farlo, magari è un film bellissimo con una storia complicatissima e personaggi interessanti ma non vinco l'oscar perchè non ci sono gay o neri, che senso ha? E comunque non capisco perchè eliminando la categoria ''miglior attrice'' si possa sfavorire le donne, stai dando per scontato che gli uomini recitino meglio.
Ideologicamente parlando non mi piacerebbe che ci fosse un "contentino" per l'inclusione nell'industria cinematografica, però se può essere un mezzo che permette alle minoranze di dimostrare la propria competenza lavorativa e abbattere così pregiudizi e difficoltà ben venga. Se letto nella giusta maniera potrebbe aprire delle porte e portarci a quel mondo ideale in cui ciò che veramente conta è il talento e non tutto il resto
Minuto 9:35, il discorso può valere ancora solo per la comunità omosessuale maschile, ma per il resto oramai sono affermazioni non più collegate alla realtà del nostro tempo, anzi direi che il discorso si sia ribaltato, volendo rimanere in ambito cinematografico.
Io comunque farei meno scripting ma una sorta di scaletta perché si nota proprio che leggete e anche il discorso non é colloquiale come dovrebbe essere un video di UA-cam (:
La solita retorica e poca concretezza. Poi sul messaggio finale non mi trovo assolutamente d'accordo, bisogna valutare gli attori e le attrici sulle capacita', sulle competenze e sul fatto se siano adatti o no al ruolo da svolgere.
Quindi una ragazza nera, bassa, grossa, lesbica, trans, col caschetto blu se fa l'attrice viene super avvantaggiata anche nei confronti di un Di Caprio maschio bianco etero non ancora emerso
No è diverso! Sta dicendo: "là fuori ci sono un sacco di futuri Di Caprio che hanno più possibilità di emergere come attori perché bianchi etero privilegiati ecc (ben venga se ci saranno altri di caprio bianchi etero); ma là fuori ci sono/ci sono statə probabilmente anche delle-dei Di Caprio appartenenti a minoranze che però non sono diventatə/rischiano di non diventare famosə perché non vengono rappresentatə". Gli esempi che hai fatto tu non possono venire avvantaggiati se neanche vengono rappresentati. Il vantaggio per come stanno ora le cose lo ha quel futuro Di Caprio, perché si fanno più film con personaggi bianchi etero. Il punto è che nessuno vuole impedire a questo futuro Di Caprio di diventare un attore famoso (se meritevole) o di smettere di fare film con personaggi bianchi etero; semplicemente si vuole far diventare famosa, se meritevole, anche la ragazza x apparentemente alla minoranza y che ora non ha l'opportunità di emergere perché non rappresentata.
Tutto giusto ciò che dici, il problema sta nella pratica però. Se apri Netflix vedi che in tutti i loro prodotti oramai i maschi etero bianchi al massimo fanno parti secondarie in cui sono gli stupidi o i conservatori di turno. Quindi ti rimando la domanda, il prossimo di Caprio maschio etero lo vedremo mai?
pietro noi ti amiamo troppo❤️
Ho sempre guardato film, serie televisive e letto libri principalmente con protagonisti maschili e mi ci sono sempre identificata, a prescindere dal fatto che fossi del sesso opposto. Questa cosa non succede con molti i personaggi di un orientamento sessuale diverso, femminili, di diversa etnia.
Molti film/ telefilm mettono proprio l'accento sull'appartenenza ad una minoranza e creano un personaggio che vive in funzione della rappresentazione di questa e mi sembra che abbiamo fatto più passi indietro che avanti da serie tv come "willy il principe di bel air" o "that's so reaven" ad oggi.
Bisogna essere intelligenti nella rappresentazione, ci sono veramente pochi personaggi da cui mi sento rappresentata che non appartengano al mio stesso orientamento sessuale o etnia.
Personaggi come "pantera nera" hanno un loro valore aggiunto e portano "affetto" verso una determinata minoranza ma abbiamo più bisogno di "willie" in questo periodo storico poiché è un ragazzino come potrei anche essere io, solo che è nero.
Siete riuscit* ancora una volta a parlare di un argomento difficile e delicato mirando a stimolare una riflessione, piuttosto che polarizzare il pubblico... Vi voglio bene.
"Amò, le basi"
-Filippo Sava ♥️
più pietro nelle nostre vite, vi prego
il vostro tempismo mi spaventa certe volte, sembra che stiate anche voi nella mia vita
Pietro bravissimo! Tema importantissimo! Sarebbe molto importante che ci fosse una regolamentazione o quantomeno una autoregolamentazione nel settore! Non so se le Guilds americane hanno qualcosa al riguardo! Certo sarebbe importante che in un mercato audiovisivo come quello americano questa fosse già una realtà. Ma sarebbe bello una risposta a questo tema prtisse anche da un mercato più piccolo ma importante come quello italiano! Piccole produzioni come skam italia hanno già fatto una grande rivoluzione al riguardo ma perchè non sollecitare pe associaioni di categoria come Anica così come collecting come Nuovo Imaie, Artisti 7607 a fare anche queste importanti battaglie su questo temi! Se ti va parliamone....
Avete riassunto in 14 minuti l'esame di Media Education che sto attualmente preparando! vi si ama ❤️
Pietro sempre prezioso 💜
Vendendo Pietro e la giraffa dietro avete pensato ai Rames, non potete negarlo.
Assolutamente
Adoro questo canale 🤩
Se consideriamo che all'epoca di Shakespeare, a teatro, i ruoli femminili erano interpretati da attori, uomini, di passi avanti nella storia della "rappresentazione", ne sono sicuramente stati fatti. Questo non per giustificare gli stereotipi e le discriminazioni che persistono ancora al giorno d'oggi, ma anzi, per evidenziare che con un po' di cultura e le giuste condizioni socio-economiche, il cambiamento è possibile, e per certi aspetti ne stiamo già testimoniando le prime avvisaglie. Complimenti a Pietro, ad oggi, uno dei Venti più interessanti! ❤️
Molto interessante. Mi avete dato uno spunto a cui forse avevo pensato poco. Molto bello l’approccio omnicomprensivo e oggettivo che viene dato, in cui non solo le minoranze possono rappresentare tutti i tipi di ruolo, ma anche le maggioranze possono cimentarsi in situazioni diverse dal proprio scenario di vita quotidiano, e così comprendere anche ciò che è diverso da loro. Mi chiedo forse se sia il caso allora di pensare che l’ambiente personale non debba essere valutato da un produttore e non debba inficiare sulle opportunità lavorative. D’altro canto sicuramente la nostra persona soprattutto in ambito artistico influisce sul personaggio, è inevitabile, ma questo non può migliorare le nostre capacità con una visione meno etnocentrica del mondo? Io credo di sì. Bel video, ben strutturato ed elaborato, grazie per avermi fatto riflettere!
Ma tu sei magnifico!
Un giorno dovremmo occuparci di come vengono rappresentate le "maggioranze" ....
È un video molto ricco di riflessioni interessanti, e credo di doverlo riguardare per cogliere in modo più profondo alcune tesi e argomentazione sulle quali mi sembra di concordare.
Intanto pongo a voi di Venti, ed eventualmente anche a chi leggerà il commento, alcune questioni.
Secondo voi sarebbe giusto inserire delle specie di "quote rosa" per le minoranze, in modo da iniziare quasi obbligatoriamente a dare spazio alle minoranze nelle rappresentazioni cinematografiche (per avere sia più attori che ruoli-personaggi che rappresentino determinate minoranze)?
È curioso come gli Oscar abbiano imposto tra le nuove regole per la candidatura delle imposizioni per cui un film diventa candidabile solo se rispetta dei criteri di inclusione delle minoranze, mentre il Festival di Berlino abbia deciso di accorpare in un'unica categoria gender-neutral, la candidatura a "miglior attore/attrice" (che da un lato è inclusiva per le minoranze con identità di genere non binarie, ma che allo stesso tempo, eliminando la categoria "miglior attrice", potrebbe sfavorire le donne).
Ci sono tanti altri casi, la Queer Palm a Cannes, l'eventuale categoria miglior regista donna sempre agli Oscar...
Non so se abbiate il tempo per rispondermi ma mi farebbe piacere sapere il vostro parere.
Secondo me non avrebbe senso alcuno. Un ruolo va dato a chi è è adatto, chi sa recitare, indipendentemente se fa o meno parte di una minoranza. Non si può pensare di dare una parte a qualcuno per il suo orientamento sessuale o colore della pelle e non in base alle sue capacità, sarebbe al quanto discriminante. La cosa che hanno fatto gli oscar è una pazzia, per normalizzare le minoranze non si deve forzare la loro rappresentazione, essendo loro persone normali, tali devono rimanere, nessuno si sognerebbe di obbligare un registra a mettere attori etero e bianchi, e stessa cosa deve essere per le minoranze. Oltretutto se io nel mio film voglio rappresentare solo maschi etero cis bianchi DEVO essere libero di farlo, magari è un film bellissimo con una storia complicatissima e personaggi interessanti ma non vinco l'oscar perchè non ci sono gay o neri, che senso ha?
E comunque non capisco perchè eliminando la categoria ''miglior attrice'' si possa sfavorire le donne, stai dando per scontato che gli uomini recitino meglio.
Ideologicamente parlando non mi piacerebbe che ci fosse un "contentino" per l'inclusione nell'industria cinematografica, però se può essere un mezzo che permette alle minoranze di dimostrare la propria competenza lavorativa e abbattere così pregiudizi e difficoltà ben venga. Se letto nella giusta maniera potrebbe aprire delle porte e portarci a quel mondo ideale in cui ciò che veramente conta è il talento e non tutto il resto
Applausi scroscianti!
Ti amo ❤️💕😘
Pietro ti sentirei parlare per ore
Bellissimo tutto per carità però noi vorremmo i #Rames
Guardate il video di Synergo sull'LGBT+
Ti sei dimenticato, le lesbiche vampiro 😂😂😂
Pensavo fosse Tumblur
..... 🤣
mi state dicendo che lui non è tommaso zorzi?
Minuto 9:35, il discorso può valere ancora
solo per la comunità omosessuale maschile, ma per il resto oramai sono affermazioni non più collegate alla realtà del nostro tempo, anzi direi che il discorso si sia ribaltato, volendo rimanere in ambito cinematografico.
Io comunque farei meno scripting ma una sorta di scaletta perché si nota proprio che leggete e anche il discorso non é colloquiale come dovrebbe essere un video di UA-cam (:
mi pare che oggi la rappresentazione sia migliorata
La solita retorica e poca concretezza. Poi sul messaggio finale non mi trovo assolutamente d'accordo, bisogna valutare gli attori e le attrici sulle capacita', sulle competenze e sul fatto se siano adatti o no al ruolo da svolgere.
Non importa se sei gay o etero, nel Cinema italiano lavori solo se sei raccomandato.
Quindi una ragazza nera, bassa, grossa, lesbica, trans, col caschetto blu se fa l'attrice viene super avvantaggiata anche nei confronti di un Di Caprio maschio bianco etero non ancora emerso
No è diverso!
Sta dicendo: "là fuori ci sono un sacco di futuri Di Caprio che hanno più possibilità di emergere come attori perché bianchi etero privilegiati ecc (ben venga se ci saranno altri di caprio bianchi etero); ma là fuori ci sono/ci sono statə probabilmente anche delle-dei Di Caprio appartenenti a minoranze che però non sono diventatə/rischiano di non diventare famosə perché non vengono rappresentatə".
Gli esempi che hai fatto tu non possono venire avvantaggiati se neanche vengono rappresentati. Il vantaggio per come stanno ora le cose lo ha quel futuro Di Caprio, perché si fanno più film con personaggi bianchi etero.
Il punto è che nessuno vuole impedire a questo futuro Di Caprio di diventare un attore famoso (se meritevole) o di smettere di fare film con personaggi bianchi etero; semplicemente si vuole far diventare famosa, se meritevole, anche la ragazza x apparentemente alla minoranza y che ora non ha l'opportunità di emergere perché non rappresentata.
Tutto giusto ciò che dici, il problema sta nella pratica però. Se apri Netflix vedi che in tutti i loro prodotti oramai i maschi etero bianchi al massimo fanno parti secondarie in cui sono gli stupidi o i conservatori di turno. Quindi ti rimando la domanda, il prossimo di Caprio maschio etero lo vedremo mai?