Grazie. Sto seguendo tutta la serie, data la mia preparazione, anzi, impreparazione, alcune cose mi sfuggono soprattutto quando irrompono le formule, ma apprezzo molto il lavoro e il modo in cui stai esponendo un percorso che ha portato la scienza a spingersi sempre più in là per spiegare, o cercare di spiegare, ciò che strumenti sempre più sofisticati portavano e portano alla luce. Tenendo conto che anche il nostro cervello è uno strumento e nello stesso tempo cerca di comprendere il mondo in cui è immerso, è una bella gara fra l'evoluzione delle tecnologie e il modo in cui ci spieghiamo il mondo che osserviamo. Grazie ancora
Cose più ansiose che una persona può provare: - Lo stipendio finisce 15 giorni prima della prossima busta paga; - La nazionale rischia di essere eliminata dai gironi tramite metodo del "biscotto"; - Sono le 21.03 e Random Physics non ha postato il diciottesimo episodio del mese di fisica
Aspetto con ansia il video numero 31 che durerà 8 secondi. questo è lo script (non ringraziarmi) Chapter title: Direct Experimental Evidence for String Theory There is no direct experimental evidence for string theory.
Complimenti per l'ottimo lavoro sto seguendo tutta la serie dall'inizio e la trovo molto interessante. Dovessi fare un osservazione a volte sei un po' avaro di spiegazioni, ad esempio potrebbe essere utile spiegare perché l'elettromagnetismo necessita delle trasformazioni di Lorentz per essere invariante per sistemi inerziali. Inoltre quando dici che F=ma non vale più in relatività ristretta sarebbe bene spiegare anche qui in che senso.
Lei dunque si chiede perché l’invarianza di c, proveniente dal connubio tra la legge elettromagnetica di costanza universale di c ed il principio di validità di tutte le leggi fisiche in tutti i sistemi inerziali, abbia bisogno delle trasformate di Lorentz, ossia del modello cinematico di Minkowski: naturalmente la ragione di tale necessità è nel trovare un’ adeguata spiegazione analitica a tale invarianza, assunta non come principio, secondo l’interpretazione di Einstein, ma come legge sperimentale della fisica, misteriosa ma deducibile. Ci si accorge che la spiegazione suddetta non è fattibile se ci si affida al modello cinematico di Galileo (t = t’), ma si presenta funzionale e cristallina solo attraverso il modello cinematico di Minkowski (t ≠ t’). Vorrei ricordare che è proprio la diversità delle coordinate temporali nei due sistemi che permette di dedurre matematicamente le trasformate stesse di Lorentz attraverso l’integrazione logica delle rispettive equazioni dell’onda elettromagnetica. Cordiali saluti.
Fai bene a essere incredulo (a non prendere alla lettera contrazioni e dilatazioni). Il video, correttamente, avverte nell'introduzione (intono al primo minuto) che la fisica fornisce solo "modelli" della presunta realtà ontologica, quella metafisica, la quale è inaccessibile. Noi non possiamo sapere se esistano e cosa siano realmente spazio e tempo metafisici, possiamo soltanto costruire modelli che in qualche modo li rappresentano attraverso le misurazioni, le quali sono operatività convenzionali (es. con metri e orologi o altro, ma solo per convenienza, non per necessità). Tali operatività, succedanee di spazio e tempo metafisici, sono vincolate solo da riproducibilità e utilità. Se queste operatività non portano in ogni circostanza ai risultati suggeriti dall'intuizione il problema è nell'intuizione (vedi ad esempio la fatica che gli antichi hanno fatto ad accettare il principio di relatività contro il geocentrismo). Un effetto realmente constatabile, a cui dobbiamo credere per quanto contraddica l'intuizione, è il cosiddetto paradosso dei gemelli, un un effetto collegato ai ritmi dei processi materiali, come gli orologi e le vite umane, che noi intuitivamente associamo al tempo metafisico.
Non mi è chiaro quale sarebbe il problema di aggiungere alla meccanica classica il concetto di un sistema di riferimento privilegiato. Il problema non sorge solo quando si vede sperimentalmente che la velocità della luce non segue la legge di composizione galileiana?
Da quello che ho capito se supponiamo che le trasformate di lorentz siano quelle corrette, e quindi le applichiamo nella meccanica classica(senza modificare altro), ci troviamo nella condizione che le equazioni cambiano in funzione del sistema di riferimento utilizzato (cosa che almeno per i sistemi di riferimento inerziali non succede né in meccanica classica né nell'elettromagnetismo)
Ciao, un riferimento privilegiato significherebbe, ad esempio, che F=ma vale solo in tale riferimento e in nessun altro. Quindi bisognerebbe, per ogni riferimento, trovare la legge corretta che lega forza e accelerazione.
@@RandomPhysicsCerto, però mi pare, didatticamente, che si introduca questo concetto di sistema privilegiato solo come un sistema in cui la velocità della luce è c, ma senza nient’altro di speciale, per cui in altri sistemi di riferimento semplicemente valgono le stesse leggi della meccanica classica e la luce viaggia con velocità data dalle trasformazioni di Galileo. In pratica quale sarebbe il problema concettuale in questo caso (al di là del fatto che questo viene smentito sperimentalmente)? C’è un motivo per escluderlo a priori, come mi sembra di capire dal video?
@@filippobucci516 mi riferivo a un punto di vista in cui siamo già consapevoli della validità delle equazioni di Maxwell. In tal caso non possiamo conciliare elettromagnetismo e meccanica semplicemente dicendo che d'ora in poi lavoreremo in quell'unico riferimento privilegiato in cui scegliamo che la velocità della luce sia proprio uguale a c, nel quale in effetti avrebbe senso sia la meccanica sia l'elettromagnetismo. Appunto perché poi appena cambiamo riferimento (usando Galilei) l'elettromagnetismo non funziona più. Dal punto di vista della sola meccanica, invece, non c'è nessun problema e tutte le velocità (anche 3×10⁸m/s) si trasformano passando da un riferimento a un altro.
@@RandomPhysics Ho capito, grazie mille! Ma allora, qual era il senso dell’esperimento di Michelson e Morley, se tanto l’elettromagnetismo non sarebbe stato valido per diversi riferimenti inerziali?
Grazie. Sto seguendo tutta la serie, data la mia preparazione, anzi, impreparazione, alcune cose mi sfuggono soprattutto quando irrompono le formule, ma apprezzo molto il lavoro e il modo in cui stai esponendo un percorso che ha portato la scienza a spingersi sempre più in là per spiegare, o cercare di spiegare, ciò che strumenti sempre più sofisticati portavano e portano alla luce. Tenendo conto che anche il nostro cervello è uno strumento e nello stesso tempo cerca di comprendere il mondo in cui è immerso, è una bella gara fra l'evoluzione delle tecnologie e il modo in cui ci spieghiamo il mondo che osserviamo. Grazie ancora
Davvero complimenti per le spiegazioni concrete, esaustive, semplici, mai noiose. Grande!
Cose più ansiose che una persona può provare:
- Lo stipendio finisce 15 giorni prima della prossima busta paga;
- La nazionale rischia di essere eliminata dai gironi tramite metodo del "biscotto";
- Sono le 21.03 e Random Physics non ha postato il diciottesimo episodio del mese di fisica
😂 pubblicato ora!
Bellissima/chiarissima lezione sulle origini/fondamenti della relatività ristretta. 👏
Fantastica spiegazione molto lineare! grazie mille
12:00
v/c
Splendido!
ti seguo da tempo, sei un genio! grazie mille
Piccolo suggerimento: forse è meglio usare le freccette nelle equazioni per indicare i vettori, non tutti sono abituati al grassetto
Mabbona dai
Aspetto con ansia il video numero 31 che durerà 8 secondi.
questo è lo script (non ringraziarmi)
Chapter title: Direct Experimental Evidence for String Theory
There is no direct experimental evidence for string theory.
Complimenti per l'ottimo lavoro sto seguendo tutta la serie dall'inizio e la trovo molto interessante. Dovessi fare un osservazione a volte sei un po' avaro di spiegazioni, ad esempio potrebbe essere utile spiegare perché l'elettromagnetismo necessita delle trasformazioni di Lorentz per essere invariante per sistemi inerziali. Inoltre quando dici che F=ma non vale più in relatività ristretta sarebbe bene spiegare anche qui in che senso.
Lei dunque si chiede perché l’invarianza di c, proveniente dal connubio tra la legge elettromagnetica di costanza universale di c ed il principio di validità di tutte le leggi fisiche in tutti i sistemi inerziali, abbia bisogno delle trasformate di Lorentz, ossia del modello cinematico di Minkowski: naturalmente la ragione di tale necessità è nel trovare un’ adeguata spiegazione analitica a tale invarianza, assunta non come principio, secondo l’interpretazione di Einstein, ma come legge sperimentale della fisica, misteriosa ma deducibile.
Ci si accorge che la spiegazione suddetta non è fattibile se ci si affida al modello cinematico di Galileo (t = t’), ma si presenta funzionale e cristallina solo attraverso il modello cinematico di Minkowski (t ≠ t’). Vorrei ricordare che è proprio la diversità delle coordinate temporali nei due sistemi che permette di dedurre matematicamente le trasformate stesse di Lorentz attraverso l’integrazione logica delle rispettive equazioni dell’onda elettromagnetica.
Cordiali saluti.
La contrazione degli spazi e la dilatazione dei tempi delle velocità relativistiche, sono fenomeni che seppur noti lasciano sempre increduli.
Fai bene a essere incredulo (a non prendere alla lettera contrazioni e dilatazioni). Il video, correttamente, avverte nell'introduzione (intono al primo minuto) che la fisica fornisce solo "modelli" della presunta realtà ontologica, quella metafisica, la quale è inaccessibile. Noi non possiamo sapere se esistano e cosa siano realmente spazio e tempo metafisici, possiamo soltanto costruire modelli che in qualche modo li rappresentano attraverso le misurazioni, le quali sono operatività convenzionali (es. con metri e orologi o altro, ma solo per convenienza, non per necessità). Tali operatività, succedanee di spazio e tempo metafisici, sono vincolate solo da riproducibilità e utilità. Se queste operatività non portano in ogni circostanza ai risultati suggeriti dall'intuizione il problema è nell'intuizione (vedi ad esempio la fatica che gli antichi hanno fatto ad accettare il principio di relatività contro il geocentrismo).
Un effetto realmente constatabile, a cui dobbiamo credere per quanto contraddica l'intuizione, è il cosiddetto paradosso dei gemelli, un un effetto collegato ai ritmi dei processi materiali, come gli orologi e le vite umane, che noi intuitivamente associamo al tempo metafisico.
La dilatazione dei tempi è un fatto sperimentale accertato nel decadimento dei mesoni .
Grazie.
Non mi è chiaro quale sarebbe il problema di aggiungere alla meccanica classica il concetto di un sistema di riferimento privilegiato. Il problema non sorge solo quando si vede sperimentalmente che la velocità della luce non segue la legge di composizione galileiana?
Da quello che ho capito se supponiamo che le trasformate di lorentz siano quelle corrette, e quindi le applichiamo nella meccanica classica(senza modificare altro), ci troviamo nella condizione che le equazioni cambiano in funzione del sistema di riferimento utilizzato (cosa che almeno per i sistemi di riferimento inerziali non succede né in meccanica classica né nell'elettromagnetismo)
Ciao, un riferimento privilegiato significherebbe, ad esempio, che F=ma vale solo in tale riferimento e in nessun altro. Quindi bisognerebbe, per ogni riferimento, trovare la legge corretta che lega forza e accelerazione.
@@RandomPhysicsCerto, però mi pare, didatticamente, che si introduca questo concetto di sistema privilegiato solo come un sistema in cui la velocità della luce è c, ma senza nient’altro di speciale, per cui in altri sistemi di riferimento semplicemente valgono le stesse leggi della meccanica classica e la luce viaggia con velocità data dalle trasformazioni di Galileo. In pratica quale sarebbe il problema concettuale in questo caso (al di là del fatto che questo viene smentito sperimentalmente)? C’è un motivo per escluderlo a priori, come mi sembra di capire dal video?
@@filippobucci516 mi riferivo a un punto di vista in cui siamo già consapevoli della validità delle equazioni di Maxwell. In tal caso non possiamo conciliare elettromagnetismo e meccanica semplicemente dicendo che d'ora in poi lavoreremo in quell'unico riferimento privilegiato in cui scegliamo che la velocità della luce sia proprio uguale a c, nel quale in effetti avrebbe senso sia la meccanica sia l'elettromagnetismo. Appunto perché poi appena cambiamo riferimento (usando Galilei) l'elettromagnetismo non funziona più. Dal punto di vista della sola meccanica, invece, non c'è nessun problema e tutte le velocità (anche 3×10⁸m/s) si trasformano passando da un riferimento a un altro.
@@RandomPhysics Ho capito, grazie mille! Ma allora, qual era il senso dell’esperimento di Michelson e Morley, se tanto l’elettromagnetismo non sarebbe stato valido per diversi riferimenti inerziali?
Molto interessante, prova a vedere la fisica di MAURIZIO FEDELI.
Ma se si parla di velocità, non è meglio dire vettoriale invece di algebrica, anche nel caso del treno?😅
Buongiorno
Eeeeeh sappi che se non lo pubblichi inizio a stressarti eh hahaha
Finalmente l'etere!
Meno male. La relatività si spiega meglio in questi termini che ricorrendo ad orologi e metri che rimangono concetti aleatori
(❤)*17