😍 Accadde in quell'età... La poesia venne a cercarmi. Non so da dove sia uscita, da inverno o fiume. Non so come né quando, no, non erano voci, non erano parole né silenzio, ma da una strada mi chiamava, dai rami della notte, bruscamente fra gli altri, fra violente fiamme o ritornando solo, era lì senza volto e mi toccava. Non sapevo che dire, la mia bocca non sapeva nominare, i miei occhi erano ciechi, e qualcosa batteva nel mio cuore, febbre o ali perdute, e mi feci da solo, decifrando quella bruciatura, e scrissi la prima riga incerta, vaga, senza corpo, pura sciocchezza, pura saggezza di chi non sa nulla, e vidi all'improvviso il cielo sgranato e aperto, pianeti, piantagioni palpitanti, ombra ferita, crivellata da frecce, fuoco e fiori, la notte travolgente, l'universo. Ed io, minimo essere, ebbro del grande vuoto costellato, a somiglianza, a immagine del mistero, mi sentii parte pura dell'abisso, ruotai con le stelle, il mio cuore si sparpagliò nel vento. E. C.
Per favore, immergi le tue mani nel fiume della felicità e bevi un sorso di gioia. Perché le lampade della speranza non temono le notti cieche della disperazione. L'amore è in ginocchio davanti all'altare della dignità, per non essere calpestato dal piede dell'odio, sul sentiero dell'arroganza del desiderio. Svegliatevi, poeti, dal vostro umiliante torpore. Ci sono poesie smarrite che aspettano di essere portate alle orecchie degli amanti. ALI SUROOR
Nel settimo lavoro postumo "Confesso di aver vissuto" c'è un estratto in cui l'autore confessa di aver violato una donna, era il console di Ceylon nel 1929
😍 Accadde in quell'età... La poesia venne a cercarmi. Non so da dove sia uscita, da inverno o fiume. Non so come né quando, no, non erano voci, non erano parole né silenzio, ma da una strada mi chiamava, dai rami della notte, bruscamente fra gli altri, fra violente fiamme o ritornando solo, era lì senza volto e mi toccava. Non sapevo che dire, la mia bocca non sapeva nominare, i miei occhi erano ciechi, e qualcosa batteva nel mio cuore, febbre o ali perdute, e mi feci da solo, decifrando quella bruciatura, e scrissi la prima riga incerta, vaga, senza corpo, pura sciocchezza, pura saggezza di chi non sa nulla, e vidi all'improvviso il cielo sgranato e aperto, pianeti, piantagioni palpitanti, ombra ferita, crivellata da frecce, fuoco e fiori, la notte travolgente, l'universo. Ed io, minimo essere, ebbro del grande vuoto costellato, a somiglianza, a immagine del mistero, mi sentii parte pura dell'abisso, ruotai con le stelle, il mio cuore si sparpagliò nel vento.
Este idioma, me vuelve loca.
😍
Accadde in quell'età... La poesia venne a cercarmi. Non so da dove sia uscita, da inverno o fiume. Non so come né quando, no, non erano voci, non erano parole né silenzio, ma da una strada mi chiamava, dai rami della notte, bruscamente fra gli altri, fra violente fiamme o ritornando solo, era lì senza volto e mi toccava. Non sapevo che dire, la mia bocca non sapeva nominare, i miei occhi erano ciechi, e qualcosa batteva nel mio cuore, febbre o ali perdute, e mi feci da solo, decifrando quella bruciatura, e scrissi la prima riga incerta, vaga, senza corpo, pura sciocchezza, pura saggezza di chi non sa nulla, e vidi all'improvviso il cielo sgranato e aperto, pianeti, piantagioni palpitanti, ombra ferita, crivellata da frecce, fuoco e fiori, la notte travolgente, l'universo. Ed io, minimo essere, ebbro del grande vuoto costellato, a somiglianza, a immagine del mistero, mi sentii parte pura dell'abisso, ruotai con le stelle, il mio cuore si sparpagliò nel vento.
E. C.
Gracias por compartir E.C.
Molto Bello
No entendí un choto pero me encanta
El mejor comentario 😂😂
Grazie
esta super mega hiper genial
Muito lindo
Muy bonito
Per favore, immergi le tue mani nel fiume della felicità e bevi un sorso di gioia.
Perché le lampade della speranza non temono le notti cieche della disperazione.
L'amore è in ginocchio davanti all'altare della dignità, per non essere calpestato dal piede dell'odio, sul sentiero dell'arroganza del desiderio.
Svegliatevi, poeti, dal vostro umiliante torpore.
Ci sono poesie smarrite che aspettano di essere portate alle orecchie degli amanti.
ALI SUROOR
Letra plis esta muy bueno
Lo escuchó porque al igual que Pablo yo también tengo miedo...
Nel settimo lavoro postumo "Confesso di aver vissuto" c'è un estratto in cui l'autore confessa di aver violato una donna, era il console di Ceylon nel 1929
Davvero?
0:35
Vorrei la letra. Sto imparando l'italiano
😍
Accadde in quell'età... La poesia venne a cercarmi. Non so da dove sia uscita, da inverno o fiume. Non so come né quando, no, non erano voci, non erano parole né silenzio, ma da una strada mi chiamava, dai rami della notte, bruscamente fra gli altri, fra violente fiamme o ritornando solo, era lì senza volto e mi toccava. Non sapevo che dire, la mia bocca non sapeva nominare, i miei occhi erano ciechi, e qualcosa batteva nel mio cuore, febbre o ali perdute, e mi feci da solo, decifrando quella bruciatura, e scrissi la prima riga incerta, vaga, senza corpo, pura sciocchezza, pura saggezza di chi non sa nulla, e vidi all'improvviso il cielo sgranato e aperto, pianeti, piantagioni palpitanti, ombra ferita, crivellata da frecce, fuoco e fiori, la notte travolgente, l'universo. Ed io, minimo essere, ebbro del grande vuoto costellato, a somiglianza, a immagine del mistero, mi sentii parte pura dell'abisso, ruotai con le stelle, il mio cuore si sparpagliò nel vento.
Qual o nome deste poema?
Tengo miedo