Conosco queste regole da tempo grazie a dei colleghi di lavoro caduti in disgrazia per le stesse…. E che ringrazierò sempre per avermi “illuminato” in tal senso. Non mi sono mai sposato e mai lo farò, e, men che meno avere figli. Grazie per il suo lavoro di divulgazione🙏🏼
Purtroppo in questo paese non esiste un reale diritto inalienabile della proprietà privata. Il diritto di famiglia va totalmente riformato, questo con il calo demografico diventerà un discorso irrevocabile.
Buongiorno dottoressa, sto valutando seriamente una separazione a breve. La casa è a nome mio, ma il mutuo sempre a nome mio e la cessione del quinto sulla mia busta paga sono di pari entità. Il mutuo lo paga mio marito in toto facendo il bonifico sul mio conto, mentre la cessione la pago io in toto. In caso di separazione mio marito può richiedere la restituzione delle rate del mutuo pagate da lui ? . Ringrazio e attendo la sua risposta. Michela Biasioli
Con questi dati a disposizione posso solo risponderLe in via generale che chi paga il mutuo per il coniuge (cioè per una casa di proprietà del solo coniuge e con mutuo intestato al solo coniuge) può chiedere il rimborso di quanto pagato. Tuttavia, bisogna considerare quale sia stata, nel caso concreto, la gestione del menage familiare, cioè vedere che obbligazioni per la famiglia ha sostenuto l'uno e quali l'altro. Non è così scontato che lui possa ottenere il rimborso del mutuo .
@auron381 io sono un avvocato serio e non faccio consulenza su YT sui casi specifici bensì nel mio studio. La invito a misurare le sue parole quando non conosce le persone. Vada in una scuola di educazione seria anziché scrivere fesserie offensive su YT
Buongiorno avvocato una domanda: sono separato da 8 anni e la mia ex vive nella casa comprata al 50% ciascuno abbiamo 2 figli una di 21 e l'altra di 17 quando posso vendere la mia metà? La mia ex vive con un nuovo compagno in casa mia. No. Prendo un euro ma quando ci sono spese straordinarie devo pagare . E io voglio vedere la mia metà posso??
La casa rimane assegnata a Sua moglie fino a quando entrambi i figli sono economicamente indipendenti. Finchè dura l’assegnazione vendere è impossibile in quanto si venderebbe una casa occupata e il nuovo proprietario non potrebbe mandare via gli occupanti. Qualora poi il provvedimento di assegnazione sia stato trascritto allora la vendita sarebbe impedita anche formalmente. La sola possibilità è quella di cercare un accordo con la Sua ex. chiaramente l’eventuale disponibilità di Sua moglie a vendere l’immobile dovrebbe essere controbilanciata da qualche contropartita economica, come l’aumento dell’assegno per i figli.
@avvocatoritarossi io intendevo se la poteva comprare lei l'altra metà visto che il compagno vive gratuitamente in casa mia senza ricevere un euro devo pagare spese Extra in più le mie dove ho comprato ora casa cmq grazie per avermi risposto grazie mille
@avvocatoritarossi io intendevo se la poteva comprare lei l'altra metà visto che il compagno vive gratuitamente in casa mia senza ricevere un euro devo pagare spese Extra in più le mie dove ho comprato ora casa cmq grazie per avermi risposto grazie mille
Buongiorno avvocato convivo sotto lo stesso tetto con la mia ex come deciso in consensuale in quanto abbiamo figli minori, la casa e di mia proprietà in divisione dei beni, abbiamo affidamento congiunto. Verso un assegno a suo favore di 600 euro più pago mutuo, tutte le utenze, le spese per figli e la casa e lei non versa nulla, In più si rifiuta di trovare un lavoro (ha 37 anni) per cui potrei abbassare drasticamente l' assegno per le spese comuni? Esempio sport figli, scuole paritarie, utenze, mutuo ecc????grazie mille
No, non si può assolutamente ridurre o sospendere il pagamento di quanto previsto nelle condizioni di separazione. Se lo fa rischia molto. Deeve chiedere la revisione delle condizioni al giudice.
Buongiorno avvocato,chiedo...per 2 conviventi con un figlio minore neonato e casa di proprietà solo del padre,se lui volesse venderla per dispetto dopo la nascita del figlio può? Grazie mille
Lo può fare fino a quando il giudice non assegna la casa alla madre. In questo caso il Diritto di rimanere a vivere nella casa insieme al bambino spetterebbe di sicuro alla Madre considerato che si tratta di un bimbo in tenera età.
Buongiorno avvocato la domanda che le pongo è se il coniuge non proprietario della casa abbia comunque partecipato in maniera considerevole al patrimonio familiare in questo caso la casa coniugale e dimostrabile come si procede
Che cosa vorrebbe sapere esattamente cioè intendo dire lei vorrebbe ottenere l’assegnazione di una quota della casa o vorrebbe ottenere un controvalore economico? Non so di chi sia la casa mancano delle informazioni
@@avvocatoritarossi buongiorno avvocato io non sono proprietaria della casa che è intestata a mio marito .Ho partecipato però in maniera considerevole alla costruzione della stessa. Ho infatti diversi documenti che attestano i miei bonifici sul conto di mio marito. Cosa mi spetterebbe in caso di separazione?
Buongiorno, avvocatessa. Scusate, cosa posso fare sé il marito mi butta via dalla casa ogni volta che abbiamo dei litigi, mi dice di andare fuori di qua, urla e mi attacca con le parolacce e non dico di resto.. abbiamo un figlio minore, io purtroppo non lo lavoro con contratto, non ho una abitazione, e non sono in grado di prendere un affitto in questo momento.. la casa è sua, è iscritta al nome suo. Non c'è nessuno che sappia la nostra situazione, e forse nessuno ci crederà.. in questo caso, con chi rimane il figlio? 😢 Grazie mille .
Buongiorno avvocato vorrei sapere quando se iniziano la separazione consensuale da che momento il padre deve cominciare appagare il assegno dei figli ,grazie
Buongiorno, dipende dai casi. Se viene raggiunto un accordo si può decidere insieme anche il momento dal quale il padre comincerà a corrispondere l'assegno; se invece è il giudice a decidere sarà dal momento della decisione del giudice; salvo che sia chiesto che il versamento decorra dal momento in cui è stato presentato il ricorso in tribunale e il giudice lo stabilisca espressamente nella decisione.
Buongiorno....è pura follia. Pago metà mutuo (450 euro ). Mantenimento 376 euro e so già chebnon rivedrò più quella casa. Mi figlia ormai quindicenne sta con me controvoglia. Ho una macchina di ventanni e devo ringraziare mia mamma che mi ospita. I miei avvocati ( 2 donne), la prima cosa che mi hanno detto è stata: la donna vince sempre anche a parità di reddito. Complimenti alle leggi. La casa in comune andrebbe venduta in caso di separazione....per non mandare i mariti sotto i ponti
@@unoscienziatopercasa2707 Mi dispiace sinceramente per la Sua situazione. Comunque non è vero che la donna vince sempre. La carta vincente è cercare seriamente un accordo. La casa viene assegnata al genitore collocatario dei figli, perchè la legge lo prevede nel loro interesse. Loro non hanno nessuna responsabilità riguardo alla separazione dei genitori, e dunque perchè dovrebbero venire costretti a sopportare due eventi così traumatici insieme, quali la separazione dei genitori e la perdita della casa?
Salve dottoressa. A me succede di aver dovuto lasciare sia la casa di mia proprietà, avendo figli ancora minorenni, ma anche garage e magazzino adiacenti all'abitazione i quali contengono molto materiale di mia provata esclusiva proprietà. Dopo questo provvedimento io non posso più accedere ai locali e la mia ex si sente libera di disfarsi a suo piacimento della mia roba. Possibile che io non possa fare niente per fermare questi sopprusi. Aggiungo anche che, coi versamenti dell'assegno sono perfettamente in regola , e che dal momento della separazione non ho più visto i miei figli. La ringrazio se vorrà rispondermi e La saluto cordialmente .
Una cosa è il garage e cantina che sono pertinenze della casa e dunque seguono la casa. Diverso discorso vale per il materiale. Lei ha diritto di prelevarlo. Mandi una raccomandata a Sua moglie indicando la data in cui si recherà a prelevare il materiale. Poi si presenti con un testimone. Se glielo impedisce dovrà rivolgersi ad un avvocato
Non capisco come queste regole dell'assegnazione della casa alla donna con prole possa conciliarsi col diritto costituzionale alla proprieta' privata. Nessuno ha mai fatto ricorso alla corte costituzionale?
Si teoricamente la proprieta' non viene intaccata ( con i relativi oneri come Imu, spese condominiali straordinarie etc.) ma nei fatti si perde il diritto ad usufruire della casa. Tutto cio' per non 'turbare' il minore con un eventuale trasloco. Ora se non si vuole 'turbare' il minore , basterebbe affidare il minore al proprietario della casa invece di affidarlo sempre e comunque alla madre anche se spiantata e nullafacente. Trovo questa cosa davvero iniqua. Spero che il legislatore affronti presto questo come altre oscenita' della legge che regola separazioni e divorzi. Finche' cio' non accade, UOMINI, NON VI SPOSATE! Oggi con la convivenza si hanno praticamente tutti i diritti del matrimonio, ma in caso di divorzio, ognuno per la sua strada. Coloro che che continuano a sposarsi con queste leggi sono davvero 'sciocchi'. Non si lamentassero se poi perdono la casa e devono andare a mangiare alla caritas.
@@domenicomuscianese7490 si, a livello fattuale si perde la proprietà. Ai giuristi piace giocare con le parole, è il loro mestiere. Il vero problema sono i figli, è completamente folle che in una crisi demografica come la nostra il legislatore aumenti i disincentivi a figliare... purtroppo la logica non è il punto forte dei nostri amici che si occupano di leggi
Se non sbaglio anche in caso di convivenza si dà precedenza ai figli e al genitore a cui sono affidati, perciò l inno dovrebbe essere non fate figli, piuttosto che non sposatevi
Buongiorno avvocato! Vorrei porle una domanda riguardo alla casa coniugale.. In caso di separazione la casa in questo caso ha un solo proprietario , ma c e la comunione dei beni. Con figli maggiorenni oltretutto sposati ha chi verrà assegnata la casa?
Gentile Signora, per rispondere a questa domanda mi servirebbe sapere se l'immobile è stato acquistato prima o dopo il matrimonio e se è stata acquistata o ricevuta in eredità. Mi faccia sapere, grazie.
@@avvocatoritarossi la mia e' stata ricevuta,da mio marito,in eredità da sua madre,dopo il.matrimonio in comunione dei beni,ma ho pure partecipato un po alla ristrutturazione,se mi separo non ricevo nulla?? Devo andarmene?? Ho 73 anni e solo 560 euro pensione, grazie mille a lei
Buongiorno avvocato, noi abbiamo due figli 23-25 ma sudiamo ancora. Siamo in separazione dei beni. La casa è stata acquistata 10 anni fa con un mutuo non ancora estinto, mio marito se le’ intestata con una scusa finanziaria, ma l’ha pagata con i soldi del nostro conto cointestato. Da prima mi ha offerto metà della casa come era nella realtà dei fatti, ma ora si è rimangiato tutto. (Forse il suo avvocato lo ha consigliato così). Ho delle possibilità di riavere metà della casa? anche x tutelare i nostri figli, visto che lui ha le mani bucate! Grazie
dal suo racconto mi sfugge se siete ancora in fase di trattative per una separazione consensuale.se è così direi che c’è sicuramente la possibilità di ottenere l’intestazione di metà casa. Se la separazione è già conclusa lei potrebbe comunque chiedere il rimborso delle somme utilizzate per l’acquisto della casa per la sua quota.
Salve, sono in fase di separazione, iio con i nostri 3 figli, rispettivamente di 19,15,10,viviamo nella casa di proprietà di mio marito. Lui chiede che noi andiamo via, perché io ho una casa di proprietà, dove però da piu di 15 anni ci vivono i mie genitori, in comodato d'uso. Attualmente il mio papà di 73 anni è in cura per un tumore del midollo e affronta un ciclo di chemiotetapia, con quale coraggio, in questa circostanza posso chiedere loro di ladciare casa? Questo è quello che mio matito vorrebbe io facessi. Grazie
Cara signora, Lei avrà diritto di rimanere ad abitare con i figli nella casa familiare, anche se essa è di proprietà di Suo marito. Pertanto, Le consiglio caldamente di non acconsentire alla richiesta di Suo marito, a meno che lui non Le riconosca in cambio un mantenimento per i figli che renda vantaggioso lasciargli la casa. In bocca al lupo e grazie per avermi contattata.
Questo e' uno dei motivi per cui non mi sono mai sposato. L'altro e' che almeno fino a ieri divevi mantenere la ex moglie a vita, e andare a dormire sotto i ponti pur avendo una casa di proprieta'. La meta' delle persone che mangiano alla caritas sono padri divorziati. Poi ci si meraviglia se i matrimoni sono in calo vertiginoso. Inoltre con le vecchie regole una donna disoccupata con un bambino piccolo non aveva nulla da perdere a divorziare. La casa resta a lei, il figlio viene affidato a lei, l'ex marito deve mantenerla a vita. Morale il 70% dei matrimoni finisce entro 5 anni, il 90% entro 10 anni proprio perche' una parte non ha nulla da perdere nel separarsi. Sono convinto che se le nuove regole sul mantenimento saranno applicate realmente dai giudici, la percentuale di divorzi calera' drasticamente!
I figli vanno mantenuti su questo non ci piove, ma non hanno il diritto di restare dopo sono nati Altrimenti dovrebbero essere illegali i trasferimenti di lavoro su tutto il territorio nazionale che tutti i contratti di lavoro contrmplano@@nevacecconi1746
Mi risulta che una ex moglie abile al lavoro non sia da mantenere a vita, semmai per un breve periodo in attesa di trovare impiego. Immagino la faccenda sia da valutare caso per caso. Se hai fatto 6 figli in virtù di un organizzazione familiare per cui tua moglie sta a casa a badare a tutti, non puoi pretendere che appena separati vada a lavorare, magari con 3 o 4 bambini ancora piccoli. Ovviamente l esempio è volutamente estremo, sono rare le famiglie con tanti bambini oggigiorno
salve dottoressa, sono divorziato ,figlio maggiorenne, sono usufruttuario della casa, fermo restando gli alimenti solo per mio figlio che sono sacrosanti, premetto che la mia ex lavori ,potrei riavere la casa? grazie
Potrà riavere la casa (che immagino sia attualmente assegnata alla Sua ex) soltanto se Suo figlio non abiterà più in quella casa, o quando diventerá economicamente autosufficiente.
Buongiorno esto facendo una separazione consensuale, però lui si rivolta u aún avviato di famiglia,io exmilitar ha consigliato di non andare con un’altro legale per fare le cose più facili noi dobbiamo ancora firmare il accordo.la propina sono di lui perché sono state regale e donate prima del Matrimonio. Salvo una che finita Fe ristorare, Siamo sposati con viene congiunti , noi avevamo un conto in comune questo soldi a utilizzato per ristrutturare la casa dove andare a vivere con mio figlio per mio figlio a deciso di andare con il padre ha 14 anni, però casa nuova , camareta privacy . Come madre sono distrutta, la mia domani io come moglie per 13 anni non ho ritritò a nulla? Per parte de lui? Otra cosa se porta vía e asume tute le espesa .grazie aspetto la sua risposta buona domenica
Salve avvocatessa una domanda. Io che ho ottenuto la custodia dei miei figli è viviamo nella casa del ex suocero . Io mi posso rifare una vita è abitando nella stessa casa con il nuovo compagno o non si può? Vi ringrazio anticipatamente
Non è consentito convivere stabilmente con il nuovo compagno se la casa familiare assegnata è di proprietà dell’altro coniuge o dei suoceri. È anche vero, d’altra parte, che difficilmente il giudice revocherebbe l’assegnazione della casa, in quanto abitarvi è un diritto dei figli e questi non devono subire le conseguenze negative del fatto che il genitore non rispetta la regola di legge che vieta la convivenza con un nuovo partner.
Cosa succede quando la casa è porta a porta con la suocera, come una specie di condominio, e non vai d’accordo con lei, in più il tuo ex ti trova una casa qualsiasi per farti uscire dalla casa coniugale anche se i figli non se ne vogliono andare, e in più ti manda lettera di sfratto per farti lasciare la casa… cosa succede in questo caso? C’è anche una situazione di conflitto. Nota: c’era stata una separazione consensuale, e dopo una riconciliazione è decaduta. Nella prima separazione avevo accettato di andare via di casa. Però dopo la riconciliazione i miei figli non se ne vogliono andare via dalla loro casa… dicono: “perché dobbiamo lasciare casa nostra?” Domanda alla quale non so dare una risposta. Siamo ancora a casa, però ho delle cause da affrontare per sfratto da parte del mio ex, di divorzio (perché non vuole riconoscere la riconciliazione quando ci sono prove e testimone), seconda separazione in questo caso giudiziaria e poi gli sfratti perché mi chiede di lasciare libera la casa prima di maggio e di andare a vivere nella casa che a trovato anche se non piace ai bambini. A chi darebbe ragione il giudice?
Gentile Signora, per poter fornire pareri su casi specifici e complessi occorre avere tutte le informazioni necessarie. Inn generale, posso dirLe che un coniuge non può notificare un sfratto all'altro se vi è un provvedimento che ha assegnato al secondo la casa coniugale.
Se la casa è cointestata a tutti due non ci sono figli ( solo io dal primo matrimonio,maggiorenne)? E lui trova un altra ?! Chi rimane in casa ?! Grazie
Il fatto che Lei abbia un figlio da altro matrimonio non Le da purtroppo il diritto di continuare ad abitare nella casa. A sua volta il Suo ex non avrà diritto a rimanere nella casa in quanto ha una compagna. Queste due circostanze sono cioè ininfluenti. Pertanto, o trovate un accordo su chi vi rimarrà oppure bisogna fare la divisione dell’immobile. Ciò vuol dire che o uno dei due acquista la meta dell’altro, oppure si vende a terzi e si divide il ricavato. Un caro saluto
Salve dottoressa. Noi siamo divorziati. Mio ex marito vorrebbe vendermi la sua meta di casa. Io non voglio e lui a trovato a chi vendere la sua meta. Lui potrebbe vendere senza mia firma se non sono d'accordo. Grazie
No non può vendere se Lei non è d’accordo ma può iniziare una causa di divisione della casa. Ciò significa che il giudice ordinerebbe la vendita dell’immobile.
Io sono straniera sono sposata con italiano 10 ani marito no cea figli si un giorno no cesta piu sono io reditaria o cea diritto puri fratelli di marito
Salve avv. Sono stato sposato per 20 anni in regime di separazione dei beni, altresì separato e divorziato da anni con assegnazione della mia casa di proprietà al coniuge con cui vive insieme al mio unico figlio ultra maggiorenne, disoccupato di cui passo un mantenimento che lo prende la madre e che mio figlio non si preoccupa minimamente di cercarsi un lavoro. Dunque: - abitazione di mia proprietà assegnata alla mia ex moglie; - assegno mantenimento al figlio che percepisce la madre; - nessun assegno previsto x la ex moglie. A seguito della revisione di divorzio congiunto, il giudice ha stabilito di recente che la mia ex moglie fra 6 mesi dovrà lasciarmi la casa e continuare a passare il mantenimento per altri 2 anni al figlio. Le chiedo: essendo che è stata una decisione di mio figlio voler stare con sua mamma sin dall'inizio, fra sei mesi essendo che continuerò a pagare il mantenimento a mio figlio, quest'ultimo dovrà seguire la madre? Premesso che io non lo voglio in casa e lui non vuole schiodare da casa mia. Cosa mi suggerisce in tal senso per un intervento meno indolore?
Buongiorno, non posso rendere una consulenza personalizzata su questo canale, dovendo sempre valutarsi tutti gli aspetti di un caso. Tuttavia, in generale, se la casa familiare non è più assegnata alla madre, ed è stata restituita al genitore proprietario, costui può farne ciò che crede e non è obbligato ad ospitare il figlio ultramaggiorenne
Salve dottoressa.. noi abbiamo una situazione abbastanza complicata.. il mio compagno ha una figlia, la figlia vive a casa mia più o meno 16 giorni al mese perché la madre ha dei turni al bar la mattina presto, e non può tenere sempre la bambina.. ma nessun problema.. la madre vive nella casa del mio compagno che è di proprietà solo del mio compagno.. dove dorme la bambina un 14 15 giorni al mese.. gli da ogni mese un assegno di mantenimento.. più tutte le spese extra.. ma lei non è contenta così.. vuole più soldi.. come si potrebbe risolvere? Senza dover dare altre soldi già che lui paga ancora il mutuo nella casa dove effettivamente ci dorme sempre lei.. e la bambina invece vive a casa mia e non nella casa assegnata dal giudice?
Avvocato, sono sposata da 20 anni senza figli, mio marito mi ha chiesto la separazione, la casa coniugale e di sua esclusiva proprietà ricevuta in eredità , quindi io rischio di rimanere in mezzo alla strada…!!!
Questo è vero, in linea di principio ma si può sempre avviare una trattativa con l’aiuto di un avvocato competente per arrivare ad un accordo sulla casa o su un assegno di mantenimento! Non si dia per vinta!
@@andreac.2393 infatti sono a pagare l’affitto con i soldi della disoccupazione (Naspi) la ditta dove lavoravo è fallita, ho una invalidità del 46% diabete ed altri problemi di salute, nel frattempo il signore fa la bella vita (l’allegro separato)
@@avvocatoritarossi In che senso un accordo sulla casa? La casa è di esclusiva proprietà del marito e sono senza figli, lei non ha diritti sull'immobile
Buongiorno!Io convivo con mio compagno e nostro figlio di 18 anni.Siamo purtroppo separati in casa senso che la casa è di proprietà di mio compagno.Volevo sapere ho qualche diritto con la nuova legge? Volevo andare via ma non volevo lasciare mio figlio con lui.Cosa devo fare?Ho bisogno di aiuto...
Se Suo figlio non è ancora autosufficiente dal punto di vista economico, Lei potrebbe ottenere l’assegnazione della casa coniugale rimanendo a vivere insieme a Suo figlio. Soltanto se Suo figlio volesse convivere con il padre, allora Lei dovrebbe andarsene. Quindi valuti bene se Le conviene andarsene dalla casa. In bocca al lupo
Scusa dottoressa ma fino a quando posso rimanere nella casa?Non c'è la faccio più a soffrire con una persona con disturbo psicologico.Cosa devo fare per favore.Grazie
Ok,allora prendiamo il mio caso,io marito e padre compro la casa nel 2005,mi metto alle spalle mutuo con firma in banca e firma della casa dal notaio. Nel 2010 mi sposo con separazione dei beni e cointestiamo il conto però io e mia moglie come fanno tutte le famiglie pagando tutto insieme,tasse alimenti e anche il mutuo ovviamente,ultima rata mutuo luglio 2020. Poi nascono i problemi e ci si vuole avvicinare alla separazione consensuale,abbiamo due figli nati nel 2010 e 2013. Abitando sopra i miei genitori mia moglie vuole lasciare la casa lei ma non mi chiede l'assegno di mantenimeto perchè i figli decidiamo di tenerli una settima a testa,ma vuole i soldi che ha versato in quei 10 anni di matrimonio delle rate del mutuo...ci si avvicina a una cifra importante tipo 40.000 euro. Sono cosrtretto a darli essendo io il proprietario della casa e avendola comprata prima del matrimonio oppure bisognerebbe mettersi daccordo con una cifra più bassa o addirittura un assegno di mantenimeto x l'acquisto di una sua nuova casa? Grazie se risponde.
Buona sera Sig. Simone, non posso addentrarmi nel Suo caso specifico. Consideri, in ogni caso, che se un coniuge concorre a pagare il mutuo della casa di proprietà dell’altro, potrebbe ottenerne il rimborso dimostrando l’avvenuto pagamento. Queste somme infatti non si fanno rientrare nelle spese del cd. menage familiare, che non vanno rimborsate. Una trattativa al ribasso sarebbe senz’altro opportuna. Grazie per il Suo commento.
@@simonegobbato9800 D’accordo, ma proprio per il fatto che il mutuo era intestato a Lei soltanto, Sua moglie può chiedere il rimborso almeno parziale. A tal fine però Sua moglie dovrebbe dimostrare che sul conto comune la stessa faceva confluire denaro proprio a specifica copertura del mutuo. Ad ogni modo se Sua moglie rinuncia alla casa e al mantenimento dei figli lo può considerare già un successo. Secondo me Lei dovrebbe impostare una trattativa per ridurre il piu possibile quell’importo.
Io convivo da 14anni e un anno fa il mio compagno ha acquistato la casa in cui abitiamo in questo caso se dovremmo lasciarci io rimarrei fuori casa e senza niente giusto ?.be se è così la legge è ingiusta anche perché si è vero che il mutuo lo paga lui però io contribuisco a tutte le spese preciso che non abbiamo figli e in caso di morte mia ok la casa e sua ma in caso contrario io sarei sfrattatavdaicsuoi ereditari perché a me non verrebbe niente giusto mi può dare un po' di risposte grazie mille
Carissima Giuliana, il fatto di non essere sposati comporta in effetti degli svantaggi. Se doveste lasciarvi e non ci saranno figli, Lei non avrà diritto di rimanere ad abitare nella casa. Se però avrete figli, le cose saranno diverse. Attenzione, però. In mancanza di figli, la casa non Le spetterebbe neppure se si sposasse. Le differenze fondamentali tra essere coniugati e non esserlo riguardano l’assegno di mantenimento e, come Lei scrive giustamente, l”eredità. Ad ogni modo, con la nuova legge sulle convivenze, potrebbe sottoscrivere un accordo con il Suo compagno per prevedere qualche diritto a Suo favore.
gentile signora, se per tetto intende la casa familiare, ovverosia la casa dove il bambino vive nel momento in cui i genitori si separano e nella quale è cresciuto, allora la risposta è sì, il tetto va al minore o meglio viene assegnata al genitore con cui il minore convive.lo stato di famiglia verrà poi modificato in conseguenza di tale assegnazione.
@@avvocatoritarossi purtroppo io , anche se disoccupata ho dovuto lasciare l'abitazione e devo ..tra l'altro versargli il mantenimento..ma è giusto tutto ciò?
E se la casa di proprietà è intestata ad uno dei coniugi ma costruita o acquistata successivamente al matrimonio in comunione di beni?Grazie in anticipo e Buona Giornata!
In questo caso il diritto di abitare la casa dopo la separazione o il divorzio segue le stesse regole che ho esposto nel video. Il regime di comunione dei beni comporta invece che anche il coniuge a cui la casa non è intestata abbia diritto alla metà di essa come proprietà. Se non è chiaro me lo dica. Grazie per il Suo commento
Dovreste fare un accordo in base al quale rimane dentro Lei. Suo marito potrebbe accettare se come contropartita si va a ridurre l’assegno di mantenimento che lui eventualmente debba pagarLe. Oppure, se vi accordate che rimanga dentro lui, egli dovrà pagare a Suo favore un’indennità di occupazione per la metà casa di Sua proprietà. Mi dica se la mia risposta è chiara. Saluti
Io sono separato da un anno,separazione consensuale gia omologata dal giudice,la casa è rimasta a me,comprata 5 anni prima del matrimonio,solo da me,tramite sia banca che notaio,eravamo fidanzati ai tempi quindi spese iniziali di acquisto a mio carico,di mia proprieta intestata a me con divisione dei beni all'atto del matrimonio per sicurezza sui propri beni,mia moglie ha voluto solo il rimborso dei 10 anni di mutuo su 15 perchè in quei 10 anni eravamo sposati e pagavamo insieme con conto corrente cointestato.Abbiamo due figli,sta cercando casa e fa fatica a trovarla, al momento vive dai suoi genitori.Entrambi lavoriamo con contratto fisso e lei percepisce oltretutto più di me. Può richiedere una modifica dell'omologazione richiedendo la casa di mia proprieta anche dopo che abbiamo firmato l'accordo e cmq avendogli rimborsato i soldi? Sarei molto grato della vostra risposta anche se penso non possa farlo una volta fatta l'omologazione e cmq casa comprata prima del matrimonio intestata a me con divisione dei beni ma aver la certezza mi farebbe stare meglio. Grazie e saluti.
Aggiungo che le regole stabilite nell'accordo di separazione omologato possono essere modificate in ogni tempo (o se ne può richiedere la modifica al giudice) soltanto se sopravvengono cambiamenti sostanziali nelle condizioni di uno o di entrambi o dei figli.
Invece se la casa è di proprietà del marito, e dopo il divorzio viene assegnata alla ex moglie con il figlio, può il marito far pagare un affitto alla ex moglie, visto che la casa è sua? Oppure la moglie ha il diritto di vivere GRATIS in una casa che non è di sua proprietà??
No se la casa è assegnata in quanto ci sono figli non si può chiedere un affitto alla moglie in quanto la casa viene assegnata appunto nell’interesse dei figli. Tuttavia nel determinare il contributo per il mantenimento dei figli si deve tenere conto di questa disponibilità della casa e quindi l’assegno deve essere più basso che non nell’ipotesi in cui non ci fosse una casa assegnata
Se ci sono figli minorenni o maggiorenni ma non ancora autonomi allora anche se la casa è della suocera essa verrà assegnata al genitore che rimarrà a viverci con i figli. Se non ci sono figli ovviamente la casa non potrà essere assegnata
Talvolta succede anche questo, ma per lo più, per un retaggio culturle, i giudici collocano il figlio con la madre e questo determina il diritto all'assegnazione della casa, cioè il diritto di abitarla.
Conosco queste regole da tempo grazie a dei colleghi di lavoro caduti in disgrazia per le stesse…. E che ringrazierò sempre per avermi “illuminato” in tal senso. Non mi sono mai sposato e mai lo farò, e, men che meno avere figli. Grazie per il suo lavoro di divulgazione🙏🏼
Grazie per il contenuto chiare e semplice.
Purtroppo in questo paese non esiste un reale diritto inalienabile della proprietà privata. Il diritto di famiglia va totalmente riformato, questo con il calo demografico diventerà un discorso irrevocabile.
Follia fare figli in questo paese ..
Follia fare i figli in questo Paese con queste leggi assurde.
Moltissime donne ne approfittano senza ritegno!
Non spostatevi mai?
Buongiorno dottoressa, sto valutando seriamente una separazione a breve. La casa è a nome mio, ma il mutuo sempre a nome mio e la cessione del quinto sulla mia busta paga sono di pari entità. Il mutuo lo paga mio marito in toto facendo il bonifico sul mio conto, mentre la cessione la pago io in toto. In caso di separazione mio marito può richiedere la restituzione delle rate del mutuo pagate da lui ? . Ringrazio e attendo la sua risposta. Michela Biasioli
Con questi dati a disposizione posso solo risponderLe in via generale che chi paga il mutuo per il coniuge (cioè per una casa di proprietà del solo coniuge e con mutuo intestato al solo coniuge) può chiedere il rimborso di quanto pagato. Tuttavia, bisogna considerare quale sia stata, nel caso concreto, la gestione del menage familiare, cioè vedere che obbligazioni per la famiglia ha sostenuto l'uno e quali l'altro. Non è così scontato che lui possa ottenere il rimborso del mutuo .
@@avvocatoritarossi la ringrazio della risposta esaustiva. AugurandoLe buona giornata la saluto cordialmente. Michela
Ma vai da un avvocato serio e informati! Anziché chiedere consigli su youtube!
@auron381 io sono un avvocato serio e non faccio consulenza su YT sui casi specifici bensì nel mio studio. La invito a misurare le sue parole quando non conosce le persone. Vada in una scuola di educazione seria anziché scrivere fesserie offensive su YT
@auron381 tra l’altro mi risulta che anche Lei stesse guardando il
Mio canale 🤓
Buongiorno avvocato una domanda: sono separato da 8 anni e la mia ex vive nella casa comprata al 50% ciascuno abbiamo 2 figli una di 21 e l'altra di 17 quando posso vendere la mia metà? La mia ex vive con un nuovo compagno in casa mia. No. Prendo un euro ma quando ci sono spese straordinarie devo pagare . E io voglio vedere la mia metà posso??
La casa rimane assegnata a Sua moglie fino a quando entrambi i figli sono economicamente indipendenti. Finchè dura l’assegnazione vendere è impossibile in quanto si venderebbe una casa occupata e il nuovo proprietario non potrebbe mandare via gli occupanti. Qualora poi il provvedimento di assegnazione sia stato trascritto allora la vendita sarebbe impedita anche formalmente. La sola possibilità è quella di cercare un accordo con la Sua ex. chiaramente l’eventuale disponibilità di Sua moglie a vendere l’immobile dovrebbe essere controbilanciata da qualche contropartita economica, come l’aumento dell’assegno per i figli.
@avvocatoritarossi io intendevo se la poteva comprare lei l'altra metà visto che il compagno vive gratuitamente in casa mia senza ricevere un euro devo pagare spese Extra in più le mie dove ho comprato ora casa cmq grazie per avermi risposto grazie mille
@avvocatoritarossi io intendevo se la poteva comprare lei l'altra metà visto che il compagno vive gratuitamente in casa mia senza ricevere un euro devo pagare spese Extra in più le mie dove ho comprato ora casa cmq grazie per avermi risposto grazie mille
Vale lo stesso discorso. Bisogna fare una trattativa per capire se è interessata
Buongiorno avvocato convivo sotto lo stesso tetto con la mia ex come deciso in consensuale in quanto abbiamo figli minori, la casa e di mia proprietà in divisione dei beni, abbiamo affidamento congiunto. Verso un assegno a suo favore di 600 euro più pago mutuo, tutte le utenze, le spese per figli e la casa e lei non versa nulla, In più si rifiuta di trovare un lavoro (ha 37 anni) per cui potrei abbassare drasticamente l' assegno per le spese comuni? Esempio sport figli, scuole paritarie, utenze, mutuo ecc????grazie mille
No, non si può assolutamente ridurre o sospendere il pagamento di quanto previsto nelle condizioni di separazione. Se lo fa rischia molto. Deeve chiedere la revisione delle condizioni al giudice.
Io mi chiedo...come fanno certe donne a comportarsi così DA PARASSITE...SE SI VUOLE LA PARITÀ CHE VADANO A LAVORARE PIUTTOSTO DI FARE LE MANTENUTE.
@@lorellabedon4864nel dubbio , se si è uomini , evitare matrimonio e figli come la peste ..
Sembra la mia situazione,pago tutto io, lei lavora ma non caccia una lira, casa è mia e mi caccia pure via di casa.
Leggi di merda in Italia
Buongiorno avvocato,chiedo...per 2 conviventi con un figlio minore neonato e casa di proprietà solo del padre,se lui volesse venderla per dispetto dopo la nascita del figlio può? Grazie mille
Lo può fare fino a quando il giudice non assegna la casa alla madre. In questo caso il
Diritto di rimanere a vivere nella casa insieme al bambino spetterebbe di sicuro alla
Madre considerato che si tratta di un bimbo in tenera età.
Buongiorno avvocato la domanda che le pongo è se il coniuge non proprietario della casa abbia comunque partecipato in maniera considerevole al patrimonio familiare in questo caso la casa coniugale e dimostrabile come si procede
Che cosa vorrebbe sapere esattamente cioè intendo dire lei vorrebbe ottenere l’assegnazione di una quota della casa o vorrebbe ottenere un controvalore economico? Non so di chi sia la casa mancano delle informazioni
@@avvocatoritarossi buongiorno avvocato io non sono proprietaria della casa che è intestata a mio marito .Ho partecipato però in maniera considerevole alla costruzione della stessa. Ho infatti diversi documenti che attestano i miei bonifici sul conto di mio marito. Cosa mi spetterebbe in caso di separazione?
Buongiorno, avvocatessa. Scusate, cosa posso fare sé il marito mi butta via dalla casa ogni volta che abbiamo dei litigi, mi dice di andare fuori di qua, urla e mi attacca con le parolacce e non dico di resto.. abbiamo un figlio minore, io purtroppo non lo lavoro con contratto, non ho una abitazione, e non sono in grado di prendere un affitto in questo momento.. la casa è sua, è iscritta al nome suo. Non c'è nessuno che sappia la nostra situazione, e forse nessuno ci crederà.. in questo caso, con chi rimane il figlio? 😢 Grazie mille .
A me accade il contrario, è lei che mi caccia via nonostante la casa sia tutta mia
Buongiorno avvocato vorrei sapere quando se iniziano la separazione consensuale da che momento il padre deve cominciare appagare il assegno dei figli ,grazie
Buongiorno, dipende dai casi. Se viene raggiunto un accordo si può decidere insieme anche il momento dal quale il padre comincerà a corrispondere l'assegno; se invece è il giudice a decidere sarà dal momento della decisione del giudice; salvo che sia chiesto che il versamento decorra dal momento in cui è stato presentato il ricorso in tribunale e il giudice lo stabilisca espressamente nella decisione.
Buongiorno....è pura follia. Pago metà mutuo (450 euro ). Mantenimento 376 euro e so già chebnon rivedrò più quella casa. Mi figlia ormai quindicenne sta con me controvoglia. Ho una macchina di ventanni e devo ringraziare mia mamma che mi ospita. I miei avvocati ( 2 donne), la prima cosa che mi hanno detto è stata: la donna vince sempre anche a parità di reddito. Complimenti alle leggi. La casa in comune andrebbe venduta in caso di separazione....per non mandare i mariti sotto i ponti
@@unoscienziatopercasa2707 Mi dispiace sinceramente per la Sua situazione. Comunque non è vero che la donna vince sempre. La carta vincente è cercare seriamente un accordo. La casa viene assegnata al genitore collocatario dei figli, perchè la legge lo prevede nel loro interesse. Loro non hanno nessuna responsabilità riguardo alla separazione dei genitori, e dunque perchè dovrebbero venire costretti a sopportare due eventi così traumatici insieme, quali la separazione dei genitori e la perdita della casa?
Salve dottoressa. A me succede di aver dovuto lasciare sia la casa di mia proprietà, avendo figli ancora minorenni, ma anche garage e magazzino adiacenti all'abitazione i quali contengono molto materiale di mia provata esclusiva proprietà. Dopo questo provvedimento io non posso più accedere ai locali e la mia ex si sente libera di disfarsi a suo piacimento della mia roba.
Possibile che io non possa fare niente per fermare questi sopprusi.
Aggiungo anche che, coi versamenti dell'assegno sono perfettamente in regola , e che dal momento della separazione non ho più visto i miei figli.
La ringrazio se vorrà rispondermi e La saluto cordialmente .
Una cosa è il garage e cantina che sono pertinenze della casa e dunque seguono la casa. Diverso discorso vale per il materiale. Lei ha diritto di prelevarlo. Mandi una raccomandata a Sua moglie indicando la data in cui si recherà a prelevare il materiale. Poi si presenti con un testimone. Se glielo impedisce dovrà rivolgersi ad un avvocato
Non capisco come queste regole dell'assegnazione della casa alla donna con prole possa conciliarsi col diritto costituzionale alla proprieta' privata.
Nessuno ha mai fatto ricorso alla corte costituzionale?
C'è scritto espressamente che il diritto di proprietà viene subordinato al benessere dei figli. Pensa come siamo messi
La
Proprietà è una cosa e non viene intaccata dall’assegnazione che riguarda il diritto di abitare
Si teoricamente la proprieta' non viene intaccata ( con i relativi oneri come Imu, spese condominiali straordinarie etc.) ma nei fatti si perde il diritto ad usufruire della casa. Tutto cio' per non 'turbare' il minore con un eventuale trasloco. Ora se non si vuole 'turbare' il minore , basterebbe affidare il minore al proprietario della casa invece di affidarlo sempre e comunque alla madre anche se spiantata e nullafacente. Trovo questa cosa davvero iniqua. Spero che il legislatore affronti presto questo come altre oscenita' della legge che regola separazioni e divorzi.
Finche' cio' non accade, UOMINI, NON VI SPOSATE! Oggi con la convivenza si hanno praticamente tutti i diritti del matrimonio, ma in caso di divorzio, ognuno per la sua strada.
Coloro che che continuano a sposarsi con queste leggi sono davvero 'sciocchi'.
Non si lamentassero se poi perdono la casa e devono andare a mangiare alla caritas.
@@domenicomuscianese7490 si, a livello fattuale si perde la proprietà. Ai giuristi piace giocare con le parole, è il loro mestiere. Il vero problema sono i figli, è completamente folle che in una crisi demografica come la nostra il legislatore aumenti i disincentivi a figliare... purtroppo la logica non è il punto forte dei nostri amici che si occupano di leggi
Se non sbaglio anche in caso di convivenza si dà precedenza ai figli e al genitore a cui sono affidati, perciò l inno dovrebbe essere non fate figli, piuttosto che non sposatevi
Buongiorno avvocato! Vorrei porle una domanda riguardo alla casa coniugale..
In caso di separazione la casa in questo caso ha un solo proprietario , ma c e la comunione dei beni. Con figli maggiorenni oltretutto sposati ha chi verrà assegnata la casa?
Gentile Signora, per rispondere a questa domanda mi servirebbe sapere se l'immobile è stato acquistato prima o dopo il matrimonio e se è stata acquistata o ricevuta in eredità. Mi faccia sapere, grazie.
@@avvocatoritarossi buonasera avvocato! La casa è stata acquistata dp il matrimonio.. no eredità...e stata acquistata con mutuo quasi 20 anni fa
@@avvocatoritarossi la mia e' stata ricevuta,da mio marito,in eredità da sua madre,dopo il.matrimonio in comunione dei beni,ma ho pure partecipato un po alla ristrutturazione,se mi separo non ricevo nulla?? Devo andarmene?? Ho 73 anni e solo 560 euro pensione, grazie mille a lei
Buongiorno avvocato, noi abbiamo due figli 23-25 ma sudiamo ancora. Siamo in separazione dei beni. La casa è stata acquistata 10 anni fa con un mutuo non ancora estinto, mio marito se le’ intestata con una scusa finanziaria, ma l’ha pagata con i soldi del nostro conto cointestato. Da prima mi ha offerto metà della casa come era nella realtà dei fatti, ma ora si è rimangiato tutto. (Forse il suo avvocato lo ha consigliato così).
Ho delle possibilità di riavere metà della casa? anche x tutelare i nostri figli, visto che lui ha le mani bucate!
Grazie
dal suo racconto mi sfugge se siete ancora in fase di trattative per una separazione consensuale.se è così direi che c’è sicuramente la possibilità di ottenere l’intestazione di metà casa. Se la separazione è già conclusa lei potrebbe comunque chiedere il rimborso delle somme utilizzate per l’acquisto della casa per la sua quota.
@@avvocatoritarossi avvocato siamo ancora in trattativa per la consensuale. Grazie della risposta.
Salve, sono in fase di separazione, iio con i nostri 3 figli, rispettivamente di 19,15,10,viviamo nella casa di proprietà di mio marito. Lui chiede che noi andiamo via, perché io ho una casa di proprietà, dove però da piu di 15 anni ci vivono i mie genitori, in comodato d'uso. Attualmente il mio papà di 73 anni è in cura per un tumore del midollo e affronta un ciclo di chemiotetapia, con quale coraggio, in questa circostanza posso chiedere loro di ladciare casa? Questo è quello che mio matito vorrebbe io facessi. Grazie
Cara signora, Lei avrà diritto di rimanere ad abitare con i figli nella casa familiare, anche se essa è di proprietà di Suo marito. Pertanto, Le consiglio caldamente di non acconsentire alla richiesta di Suo marito, a meno che lui non Le riconosca in cambio un mantenimento per i figli che renda vantaggioso lasciargli la casa. In bocca al lupo e grazie per avermi contattata.
@@avvocatoritarossi lo
Questo e' uno dei motivi per cui non mi sono mai sposato.
L'altro e' che almeno fino a ieri divevi mantenere la ex moglie a vita, e andare a dormire sotto i ponti pur avendo una casa di proprieta'.
La meta' delle persone che mangiano alla caritas sono padri divorziati.
Poi ci si meraviglia se i matrimoni sono in calo vertiginoso.
Inoltre con le vecchie regole una donna disoccupata con un bambino piccolo non aveva nulla da perdere a divorziare. La casa resta a lei, il figlio viene affidato a lei, l'ex marito deve mantenerla a vita.
Morale il 70% dei matrimoni finisce entro 5 anni, il 90% entro 10 anni proprio perche' una parte non ha nulla da perdere nel separarsi.
Sono convinto che se le nuove regole sul mantenimento saranno applicate realmente dai giudici, la percentuale di divorzi calera' drasticamente!
Non devi mantenere la moglie a vita ma i figli , loro non ti hanno chiesto di venire al mondo ed hanno tutto il diritto di restare dove sono nati
I figli vanno mantenuti su questo non ci piove, ma non hanno il diritto di restare dopo sono nati
Altrimenti dovrebbero essere illegali i trasferimenti di lavoro su tutto il territorio nazionale che tutti i contratti di lavoro contrmplano@@nevacecconi1746
Mi risulta che una ex moglie abile al lavoro non sia da mantenere a vita, semmai per un breve periodo in attesa di trovare impiego. Immagino la faccenda sia da valutare caso per caso.
Se hai fatto 6 figli in virtù di un organizzazione familiare per cui tua moglie sta a casa a badare a tutti, non puoi pretendere che appena separati vada a lavorare, magari con 3 o 4 bambini ancora piccoli. Ovviamente l esempio è volutamente estremo, sono rare le famiglie con tanti bambini oggigiorno
@@domenicomuscianese7490 hai descritto perfettamente la mia situazione
Salve dottoressa, nel mio caso pago il mutuo la casa è solo mia ma lei è mutuataria al 50 per cento, dovrei chiedere di pagare metà mutuo?
salve dottoressa, sono divorziato ,figlio maggiorenne, sono usufruttuario della casa, fermo restando gli alimenti solo per mio figlio che sono sacrosanti, premetto che la mia ex lavori ,potrei riavere la casa? grazie
Potrà riavere la casa (che immagino sia attualmente assegnata alla Sua ex) soltanto se Suo figlio non abiterà più in quella casa, o quando diventerá economicamente autosufficiente.
Buongiorno esto facendo una separazione consensuale, però lui si rivolta u aún avviato di famiglia,io exmilitar ha consigliato di non andare con un’altro legale per fare le cose più facili noi dobbiamo ancora firmare il accordo.la propina sono di lui perché sono state regale e donate prima del
Matrimonio. Salvo una che finita Fe ristorare,
Siamo sposati con viene congiunti , noi avevamo un conto in comune questo soldi a utilizzato per ristrutturare la casa dove andare a vivere con mio figlio per mio figlio a deciso di andare con il padre ha 14 anni, però casa nuova , camareta privacy . Come madre sono distrutta, la mia domani io come moglie per 13 anni non ho ritritò a nulla? Per parte de lui? Otra cosa se porta vía e asume tute le espesa .grazie aspetto la sua risposta buona domenica
Salve avvocatessa una domanda.
Io che ho ottenuto la custodia dei miei figli è viviamo nella casa del ex suocero .
Io mi posso rifare una vita è abitando nella stessa casa con il nuovo compagno o non si può? Vi ringrazio anticipatamente
Non è consentito convivere stabilmente con il nuovo compagno se la casa familiare assegnata è di proprietà dell’altro coniuge o dei suoceri. È anche vero, d’altra parte, che difficilmente il giudice revocherebbe l’assegnazione della casa, in quanto abitarvi è un diritto dei figli e questi non devono subire le conseguenze negative del fatto che il genitore non rispetta la regola di legge che vieta la convivenza con un nuovo partner.
Cosa succede quando la casa è porta a porta con la suocera, come una specie di condominio, e non vai d’accordo con lei, in più il tuo ex ti trova una casa qualsiasi per farti uscire dalla casa coniugale anche se i figli non se ne vogliono andare, e in più ti manda lettera di sfratto per farti lasciare la casa… cosa succede in questo caso? C’è anche una situazione di conflitto.
Nota: c’era stata una separazione consensuale, e dopo una riconciliazione è decaduta.
Nella prima separazione avevo accettato di andare via di casa.
Però dopo la riconciliazione i miei figli non se ne vogliono andare via dalla loro casa… dicono: “perché dobbiamo lasciare casa nostra?”
Domanda alla quale non so dare una risposta.
Siamo ancora a casa, però ho delle cause da affrontare per sfratto da parte del mio ex, di divorzio (perché non vuole riconoscere la riconciliazione quando ci sono prove e testimone), seconda separazione in questo caso giudiziaria e poi gli sfratti perché mi chiede di lasciare libera la casa prima di maggio e di andare a vivere nella casa che a trovato anche se non piace ai bambini.
A chi darebbe ragione il giudice?
Gentile Signora, per poter fornire pareri su casi specifici e complessi occorre avere tutte le informazioni necessarie. Inn generale, posso dirLe che un coniuge non può notificare un sfratto all'altro se vi è un provvedimento che ha assegnato al secondo la casa coniugale.
Se la casa è cointestata a tutti due non ci sono figli ( solo io dal primo matrimonio,maggiorenne)? E lui trova un altra ?! Chi rimane in casa ?! Grazie
C'e ancora da pagare il mutuo
Il fatto che Lei abbia un figlio da altro matrimonio non Le da purtroppo il diritto di continuare ad abitare nella casa. A sua volta il Suo ex non avrà diritto a rimanere nella casa in quanto ha una compagna. Queste due circostanze sono cioè ininfluenti. Pertanto, o trovate un accordo su chi vi rimarrà oppure bisogna fare la divisione dell’immobile. Ciò vuol dire che o uno dei due acquista la meta dell’altro, oppure si vende a terzi e si divide il ricavato. Un caro saluto
Salve dottoressa. Noi siamo divorziati. Mio ex marito vorrebbe vendermi la sua meta di casa. Io non voglio e lui a trovato a chi vendere la sua meta. Lui potrebbe vendere senza mia firma se non sono d'accordo. Grazie
No non può vendere se Lei non è d’accordo ma può iniziare una causa di divisione della casa. Ciò significa che il giudice ordinerebbe la vendita dell’immobile.
Io sono straniera sono sposata con italiano 10 ani marito no cea figli si un giorno no cesta piu sono io reditaria o cea diritto puri fratelli di marito
Salve avv.
Sono stato sposato per 20 anni in regime di separazione dei beni, altresì separato e divorziato da anni con assegnazione della mia casa di proprietà al coniuge con cui vive insieme al mio unico figlio ultra maggiorenne, disoccupato di cui passo un mantenimento che lo prende la madre e che mio figlio non si preoccupa minimamente di cercarsi un lavoro.
Dunque:
- abitazione di mia proprietà assegnata alla mia ex moglie;
- assegno mantenimento al figlio che percepisce la madre;
- nessun assegno previsto x la ex moglie.
A seguito della revisione di divorzio congiunto, il giudice ha stabilito di recente che la mia ex moglie fra 6 mesi dovrà lasciarmi la casa e continuare a passare il mantenimento per altri 2 anni al figlio.
Le chiedo: essendo che è stata una decisione di mio figlio voler stare con sua mamma sin dall'inizio, fra sei mesi essendo che continuerò a pagare il mantenimento a mio figlio, quest'ultimo dovrà seguire la madre?
Premesso che io non lo voglio in casa e lui non vuole schiodare da casa mia.
Cosa mi suggerisce in tal senso per un intervento meno indolore?
Buongiorno, non posso rendere una consulenza personalizzata su questo canale, dovendo sempre valutarsi tutti gli aspetti di un caso. Tuttavia, in generale, se la casa familiare non è più assegnata alla madre, ed è stata restituita al genitore proprietario, costui può farne ciò che crede e non è obbligato ad ospitare il figlio ultramaggiorenne
@@avvocatoritarossi
Grz avvocata...e dunque x mandar via il figlio maggiorenne con la procedura di sfratto la legge mi dà questa possibilità✌️
Salve dottoressa.. noi abbiamo una situazione abbastanza complicata.. il mio compagno ha una figlia, la figlia vive a casa mia più o meno 16 giorni al mese perché la madre ha dei turni al bar la mattina presto, e non può tenere sempre la bambina.. ma nessun problema.. la madre vive nella casa del mio compagno che è di proprietà solo del mio compagno.. dove dorme la bambina un 14 15 giorni al mese.. gli da ogni mese un assegno di mantenimento.. più tutte le spese extra.. ma lei non è contenta così.. vuole più soldi.. come si potrebbe risolvere? Senza dover dare altre soldi già che lui paga ancora il mutuo nella casa dove effettivamente ci dorme sempre lei.. e la bambina invece vive a casa mia e non nella casa assegnata dal giudice?
Avvocato, sono sposata da 20 anni senza figli, mio marito mi ha chiesto la separazione, la casa coniugale e di sua esclusiva proprietà ricevuta in eredità , quindi io rischio di rimanere in mezzo alla strada…!!!
Questo è vero, in linea di principio ma si può sempre avviare una trattativa con l’aiuto di un avvocato competente per arrivare ad un accordo sulla casa o su un assegno di mantenimento! Non si dia per vinta!
@@avvocatoritarossiti pareva
Perché non lavori? Puoi lavorare e pagarti un affitto come fanno tutti.
@@andreac.2393 infatti sono a pagare l’affitto con i soldi della disoccupazione (Naspi) la ditta dove lavoravo è fallita, ho una invalidità del 46% diabete ed altri problemi di salute, nel frattempo il signore fa la bella vita (l’allegro separato)
@@avvocatoritarossi In che senso un accordo sulla casa? La casa è di esclusiva proprietà del marito e sono senza figli, lei non ha diritti sull'immobile
Buongiorno!Io convivo con mio compagno e nostro figlio di 18 anni.Siamo purtroppo separati in casa senso che la casa è di proprietà di mio compagno.Volevo sapere ho qualche diritto con la nuova legge? Volevo andare via ma non volevo lasciare mio figlio con lui.Cosa devo fare?Ho bisogno di aiuto...
Se Suo figlio non è ancora autosufficiente dal punto di vista economico, Lei potrebbe ottenere l’assegnazione della casa coniugale rimanendo a vivere insieme a Suo figlio. Soltanto se Suo figlio volesse convivere con il padre, allora Lei dovrebbe andarsene. Quindi valuti bene se Le conviene andarsene dalla casa. In bocca al lupo
Scusa dottoressa ma fino a quando posso rimanere nella casa?Non c'è la faccio più a soffrire con una persona con disturbo psicologico.Cosa devo fare per favore.Grazie
Ok,allora prendiamo il mio caso,io marito e padre compro la casa nel 2005,mi metto alle spalle mutuo con firma in banca e firma della casa dal notaio. Nel 2010 mi sposo con separazione dei beni e cointestiamo il conto però io e mia moglie come fanno tutte le famiglie pagando tutto insieme,tasse alimenti e anche il mutuo ovviamente,ultima rata mutuo luglio 2020. Poi nascono i problemi e ci si vuole avvicinare alla separazione consensuale,abbiamo due figli nati nel 2010 e 2013. Abitando sopra i miei genitori mia moglie vuole lasciare la casa lei ma non mi chiede l'assegno di mantenimeto perchè i figli decidiamo di tenerli una settima a testa,ma vuole i soldi che ha versato in quei 10 anni di matrimonio delle rate del mutuo...ci si avvicina a una cifra importante tipo 40.000 euro.
Sono cosrtretto a darli essendo io il proprietario della casa e avendola comprata prima del matrimonio oppure bisognerebbe mettersi daccordo con una cifra più bassa o addirittura un assegno di mantenimeto x l'acquisto di una sua nuova casa?
Grazie se risponde.
Buona sera Sig. Simone,
non posso addentrarmi nel Suo caso specifico. Consideri, in ogni caso, che se un coniuge concorre a pagare il mutuo della casa di proprietà dell’altro, potrebbe ottenerne il rimborso dimostrando l’avvenuto pagamento. Queste somme infatti non si fanno rientrare nelle spese del cd. menage familiare, che non vanno rimborsate. Una trattativa al ribasso sarebbe senz’altro opportuna. Grazie per il Suo commento.
@@avvocatoritarossi ma il mutuo cmq non è mai stato cointestato,solo il conto corrente e abbiamo la separazione dei beni.
Grazie
@@simonegobbato9800 D’accordo, ma proprio per il fatto che il mutuo era intestato a Lei soltanto, Sua moglie può chiedere il rimborso almeno parziale. A tal fine però Sua moglie dovrebbe dimostrare che sul conto comune la stessa faceva confluire denaro proprio a specifica copertura del mutuo. Ad ogni modo se Sua moglie rinuncia alla casa e al mantenimento dei figli lo può considerare già un successo. Secondo me Lei dovrebbe impostare una trattativa per ridurre il piu possibile quell’importo.
Lascia perdere... dobbiamo solo pagare e stare anche muti
Io convivo da 14anni e un anno fa il mio compagno ha acquistato la casa in cui abitiamo in questo caso se dovremmo lasciarci io rimarrei fuori casa e senza niente giusto ?.be se è così la legge è ingiusta anche perché si è vero che il mutuo lo paga lui però io contribuisco a tutte le spese preciso che non abbiamo figli e in caso di morte mia ok la casa e sua ma in caso contrario io sarei sfrattatavdaicsuoi ereditari perché a me non verrebbe niente giusto mi può dare un po' di risposte grazie mille
Adesso hai capito perché non ti ha sposato!?
Carissima Giuliana, il fatto di non essere sposati comporta in effetti degli svantaggi. Se doveste lasciarvi e non ci saranno figli, Lei non avrà diritto di rimanere ad abitare nella casa. Se però avrete figli, le cose saranno diverse. Attenzione, però. In mancanza di figli, la casa non Le spetterebbe neppure se si sposasse. Le differenze fondamentali tra essere coniugati e non esserlo riguardano l’assegno di mantenimento e, come Lei scrive giustamente, l”eredità.
Ad ogni modo, con la nuova legge sulle convivenze, potrebbe sottoscrivere un accordo con il Suo compagno per prevedere qualche diritto a Suo favore.
Andrà a lavorare e comprerà una casa sua!!
Le questioni economiche dovrebbero rimanere completamente fuori e slegate da ogni rapporto coniugale, che sia o meno sancito da matrimonio.
Buongiorno avvocato..volevo sapere se è vero che il tetto va al minore malgrado sia ancora inserito nello stato di famiglia dell'altro genitore
gentile signora, se per tetto intende la casa familiare, ovverosia la casa dove il bambino vive nel momento in cui i genitori si separano e nella quale è cresciuto, allora la risposta è sì, il tetto va al minore o meglio viene assegnata al genitore con cui il minore convive.lo stato di famiglia verrà poi modificato in conseguenza di tale assegnazione.
@@avvocatoritarossi purtroppo io , anche se disoccupata ho dovuto lasciare l'abitazione e devo ..tra l'altro versargli il mantenimento..ma è giusto tutto ciò?
R una tragedia se si un operaio che prede 1200 mensili come campi spiegatemi voi
E se la casa di proprietà è intestata ad uno dei coniugi ma costruita o acquistata successivamente al matrimonio in comunione di beni?Grazie in anticipo e Buona Giornata!
In questo caso il diritto di abitare la casa dopo la separazione o il divorzio segue le stesse regole che ho esposto nel video. Il regime di comunione dei beni comporta invece che anche il coniuge a cui la casa non è intestata abbia diritto alla metà di essa come proprietà. Se non è chiaro me lo dica. Grazie per il Suo commento
Se la casa è di proprietà di entrambi, ma mio marito ha una bella pensione ,io invece non posso lavorare.Ha chi va là casa?
Dovreste fare un accordo in base al quale rimane dentro Lei. Suo marito potrebbe accettare se come contropartita si va a ridurre l’assegno di mantenimento che lui eventualmente debba pagarLe. Oppure, se vi accordate che rimanga dentro lui, egli dovrà pagare a Suo favore un’indennità di occupazione per la metà casa di Sua proprietà. Mi dica se la mia risposta è chiara. Saluti
Io sono separato da un anno,separazione consensuale gia omologata dal giudice,la casa è rimasta a me,comprata 5 anni prima del matrimonio,solo da me,tramite sia banca che notaio,eravamo fidanzati ai tempi quindi spese iniziali di acquisto a mio carico,di mia proprieta intestata a me con divisione dei beni all'atto del matrimonio per sicurezza sui propri beni,mia moglie ha voluto solo il rimborso dei 10 anni di mutuo su 15 perchè in quei 10 anni eravamo sposati e pagavamo insieme con conto corrente cointestato.Abbiamo due figli,sta cercando casa e fa fatica a trovarla, al momento vive dai suoi genitori.Entrambi lavoriamo con contratto fisso e lei percepisce oltretutto più di me.
Può richiedere una modifica dell'omologazione richiedendo la casa di mia proprieta anche dopo che abbiamo firmato l'accordo e cmq avendogli rimborsato i soldi?
Sarei molto grato della vostra risposta anche se penso non possa farlo una volta fatta l'omologazione e cmq casa comprata prima del matrimonio intestata a me con divisione dei beni ma aver la certezza mi farebbe stare meglio.
Grazie e saluti.
Stando alle informazioni che leggo non vedo rischi di sorta.
Aggiungo che le regole stabilite nell'accordo di separazione omologato possono essere modificate in ogni tempo (o se ne può richiedere la modifica al giudice) soltanto se sopravvengono cambiamenti sostanziali nelle condizioni di uno o di entrambi o dei figli.
Invece se la casa è di proprietà del marito, e dopo il divorzio viene assegnata alla ex moglie con il figlio, può il marito far pagare un affitto alla ex moglie, visto che la casa è sua? Oppure la moglie ha il diritto di vivere GRATIS in una casa che non è di sua proprietà??
No se la casa è assegnata in quanto ci sono figli non si può chiedere un affitto alla moglie in quanto la casa viene assegnata appunto nell’interesse dei figli. Tuttavia nel determinare il contributo per il mantenimento dei figli si deve tenere conto di questa disponibilità della casa e quindi l’assegno deve essere più basso che non nell’ipotesi in cui non ci fosse una casa assegnata
Se la casa è di proprietà della suocera ch sta pagando il mutuo ?
Se ci sono figli minorenni o maggiorenni ma non ancora autonomi allora anche se la casa è della suocera essa verrà assegnata al genitore che rimarrà a viverci con i figli. Se non ci sono figli ovviamente la casa non potrà essere assegnata
Se io che sono donna ,non proprietaria, rinuncio alla casa ,posso con un figlio.
Certo che può rinunciare ma a quale
Pro?
C è ancora da pagare un mutuo,grazie
Et sbagliato se la casa è del Padre nn capisco perché il figlio nn possa vivere con il padre e la madre vada in affitto
Talvolta succede anche questo, ma per lo più, per un retaggio culturle, i giudici collocano il figlio con la madre e questo determina il diritto all'assegnazione della casa, cioè il diritto di abitarla.
E’ la legge che è sbagliata : chi ha la proprietà deve poter decidere di rimanere.
Nessuno ha mai proposto un cambiamento? Intendo in parlamento