Considerando cosa sta combinando ultimamente la Disney con tutto ciò che ha acquisito... sono contento che queste due realtà non abbiano mai trovato punti concilianti! 😂
Daniele, concordo con te, perché anch'io, ho amato i classici Disney, ma ora che sono più adulta, so che c'era del marcio in Walt Disney e che era addirittura 1 satanista!
Che la Disney abbia banalizzato e svuotato di significato le fiabe (le favole sono un'altra cosa) è cosa nota. E' normale, perciò, che gli studiosi alla Tolkien disprezzino i film di animazione della Disney. Poi, Biancaneve è un capolavoro dell'intrattenimento: splendidi disegni, tecniche di animazione innovative per i tempi e magnifiche canzoni che si cantano ancora oggi. Ma chi cerca il significato più profondo contenuto nella storia della più nota principessa delle fiabe, non deve certo limitarsi a guardare il film della Disney.
Sto leggendo per la prima volta "Il signore degli anelli" grazie ai tuoi video che mi hanno fatto desiderare di leggere i lavori di Tolkien. Sono una lettrice di romanzi da giovane e di saggi , oltre ad aver studiato la Bibbia per 18 anni. Sono appassionata di cinema e di pittura, ma più di tutto amo ascoltare le persone che mi spiegano le cose che non capisco da sola, siano libri o altro. Sono contenta di averti trovato e ti ringrazio perché sei una delle mie luci nei momenti un pochino bui
@sunship780certamente. Ho fatto parte di una parrocchia gestita da un saveriano e una missionaria laica che hanno creato gruppi di studio e ascolto del nuovo e antico testamento dove abbiamo potuto leggere e capire questi testi con l'aiuto di alcuni teologi e molti missionari laici e non. Il mio è stato un cammino di crescita spirituale e maturazione personale
Tolkien disprezzava lo stile disneyano perché per lui la fiaba doveva essere narrata come reale. Anche comprendendo elementi fantastici, l'opera non dev'essere idealizzata, ma inserita in un contesto realistico e dettagliato. Il lettore/spettatore quindi accetta, per una forma superiore di sospensione dell'incredulità, che questi eventi siano riconducibili alla nostra realtà. Tolkien definiva tale forma mentis "credenza secondaria", e le tecniche narrative atte a favorire ciò "sub-creazione". È ovvio quindi che la rappresentazione superficiale e idealizzata dei lungometraggi Disney fosse agli antipodi delle sue teorie filologiche. Consiglio la lettura del saggio "sulle fiabe", contenuto in "Albero e Foglia".
Due filosofie diverse, una sognatrice e l'altra realista, due facce della medaglia entrambe necessarie dal mio punto di vista, odiare una o l'altra è indice di insanità mentale o ipocrisia, con se stessi in primis
@@enricobadbianca4857 non ho nulla contro lo stile disneyano (semmai mi infastidisce un certo "marketing" recente della disney, che cannibalizza tutto ciò che tocca, ma è un altro discorso). E per quanto riguarda tolkien, dubito che un uomo della sua cultura "odiasse" una cosa del genere. Però la riteneva futile e agli antitesi della sua filologia, tutto qua
Io non sapevo questo fatto, MA LA REAZIONE di orrido 'deforme' che da sempre mi suscitano i nani disney una SENSAZIONE SINISTRA , condivisa anche da TOLKIEN , mi conferma la verità.
Non posso che essere d'accordo con la sostanza di quanto hanno affermato Tolkien e Lewis (avrei però preferito toni più morbidi), poiché è oggettivo che Disney abbia operato un'azione di banalizzazione di tutti i soggetti da cui ha tratto i suoi film (vedasi quanto fatto con Pinocchio), che in ultima analisi ha nuociuto alla nostra concezione della favola e della fiaba. C'è però da dire che lo scopo di Disney era fare qualcosa per intrattenere i più piccoli e ben difficilmente avrebbero potuto apprezzare un finale in cui la matrigna di Biancaneve viene costretta a ballare fino alla morte, indossando delle scarpe di ferro incandescenti; come accadde nell'edizione originale di Biancaneve. È però amaro constatare come proprio Tolkien, che ha dedicato tutta la sua vita ad omaggiare i miti nordici, abbia involontariamente innescato quel processo di banalizzazione del mito, alla base della moderna narrativa fantastica più commerciale. Mi riferisco all'opera dei suoi (poco riusciti) emulatori, i quali pubblicano dozzine di romanzi concepiti ad "immagine e somiglianza de Il Signore degli Anelli", ma essendo privi del bagaglio culturale di cui era dotato Tolkien, ne sviliscono gli elementi mitici, riducendo elfi, nani, orchi a semplici razze umanoidi, che coesistono assieme agli umani; un po' come lupi, volpi, orsi, cinghiali e cervi coesistono nella stessa foresta. Forse l'esempio più drammatico di ciò è rappresentato dagli orchi, che dall'essere i torturatori delle anime dell'Inferno etrusco, sono diventati una razza semplice barbarica, più simili agli unni di cui parlano i cronisti del Tardo Impero Romano od ai Klingon di Star Treck; quando (oibò) non vengono addirittura spacciati come un'allegoria dei popoli vittime di pregiudizi razziali, come accade in certe recenti reinvenzioni della narrativa fantastica.
Grazie. Oggi ho scoperto di essere un estimatore di Tolkien, anche ignorando completamente le sue teorie. Anche io sono convinto che il mondo secondario possa migliorare la comprensione di quello primario. Adoro la tradizione Germanica. Grazie di nuovo per la chiarezza.
Argomentazione molto interessante, però dobbiamo considerare bene anche il target, ovvero i lettori/spettatori dei due, uno ha creato Biancaneve per i bambini, perciò non aveva senso creare delle figure serie, chiuse, guerrieri sanguinari e burberi, anzi aveva molto più senso renderli divertenti e leggeri per un pubblico di piccoli spettatori. Tolkien ha colto le fiabe nella loro essenza più seria e matura, ma Walt ha creato opere con immenso scopo gnoseologico per generazioni e generazioni di bambini, prima che diventino adulti. Si tratta di due grandi geni delle fiabe che hanno portato la fantasia dell'umanità su un nuovo livello. Mi raccomando non sottovalutiamo chi produce opere per bambini come se avessero meno peso, meno valore e meno capacità di chi scrive opere per adulti, anzi io trovo che sia il contrario
Buongiorno sig. Nardi ma non ha mai pensato di registrare dei podcast? È veramente bravo, con una voce coinvolgente che arriva diretta all'ascoltatore, con una varietà di linguaggio non comune! Davvero complimenti la ascolto sempre con piacere sia per gli Iron Maiden che pee Tolkien al quale mi sto avvicinando ora nella lettura
Amo Tolkien e non sono mai riuscito a digerire i cartoni della Disney (pur rispettandone il valore intrinseco), specie oltre una certa età, quelli degli anni 30/40 poi non li ho tollerati nemmeno da bambino. In ogni caso condivido appieno la tua posizione relativista, ogni cosa vada presa nel suo contesto e con la sua propria chiave di lettura, questa è la vera complessità della vita.
Io ho sempre schifato tutte le opere Disney indipendentemente dal parere di Tolkien, sono contento di sapere che il professore la pensava più o meno come me. Non bisogna trattare i bambini da scemi se no lo diventeranno; a me mio padre raccontava tutte le vicende degli eroi dell'Iliade e della mitologia antica senza tralasciare sacrifici umani, cannibalismo ed infanticidi, ovviamente mitigando ciò che poteva intaccare la mia innocenza di bambino(stupri, adulteri, orge e quant'altro). Con i dovuti modi si può parlare di tutto!
Mi trovo in disaccordo con te e, in parte, anche con le conclusioni di Paolo. Non ritengo che i cartoni Disney siano mai stati semplice intrattenimento fine a sé stesso. Al di là del fatto che per tutto il secolo scorso la Disney era sinonimo delle più avanzate tecniche in tema di animazione, i cartoni Disney hanno sempre veicolato temi e messaggi. Lo fanno anche ora, ad esempio, normalizzando tutte le tematiche care al mondo LGBT+; si può essere d'accordo o meno con il messaggio, ma questo comunque rimane, e spesso peraltro viene veicolato con modalità estremamente efficaci (sintomo anche questo di una certa genialità comunicativa). Francamente il tuo mi sembra un giudizio sbrigativo e, forse, poco ferrato sulla materia.
Tuo padre faceva esattamente quello che faceva Disney, racconta storie antiche mitigando le parti truculente. Ragà eddaje, quella casa ha sfornato film che parlano tanto agli adulti quanto ai bambini, altro che trattarli da scemi.
@@Medhelan1 già il fatto che tentanto di normalizzare le tematiche lgbt ecc, vuol dire che sono pericolose. Non tanto per la cosa in sé, ma perché è uan certa propaganda gender fluid binary e menate varie ad essere pericolosa. Se risponderai sconvolto già so che non hai capito nulla quindi non rispondo
Diffondere ideologie e perversioni non è un servizio all'umanità, è un crimine. L'opera di Disney è parte di una guerra secolare, proprio quella che descrive il settario James Darmesteter in una sua confessione. Non si può scrivere il contenuto di questa confessione nei commenti perché contiene una parola proibita dai principi della libertà di parola.
Ottimo video. Giusto essere oggettivi. Da fan di nessuno, ho guardato film Disney da bambino senza farmi prendere troppo e adesso lo trovo insopportabile, Tolkien l'ho letto da ragazzo e lo trovo tuttora sublime.
Da bambino non avrei esitato a vedere un film Disney, ma crescendo ho letto nelle sue opere una semplificazione sfacciata dei contenuti profondi delle opere a cui attingeva (si pensi a Pinocchio) capisco la reazione di Tolkien e con lui penso sia d'accordo ogni buon filologo e storico della letteratura
Pinocchio non poteva essere trasposto tal quale...si doveva per forza togliere molte scene...ti ricordo che anche la trasposizione cinematografica de Il signore degli anelli ha numerosi tagli...per la versione Disney di Pinocchio è stupenda...
@@mariopellegrino7196 Infatti a me non piacciono le trasposizioni cinematografiche in genere (basti pensare all'ultimo scempio sull'opera del povero Tolkien). Comunque Disney a me non è mai piaciuto, troppo commerciale e controllato, è la mia opinione.
@@ellissi74 proietta la mente negli anni 30 e 40 dove per l'epoca questi film erano innovativi e sperimentali, tantè che Pinocchio, Bambi o Fantasia sono diventati cult solo successivamente perché all'epoca erano stati dei flop e anche la critica alle volte li affossava (ai tempi Bambi era stato demolito). E poi questi film animati sono stati importanti per tutta la cinematografia mondiale e ci sarà un motivo se Biancaneve è inserito nelle liste dei migliori film di tutti i tempi.
@@ellissi74 : devi tenere presenti altre cose..non solo la fedeltà al libro, l'ultimo problema, ma l'insieme delle cose che fanno un buon film d'animazione...sceneggiatura, regia, disegno, doppiaggio, fotografia, effetti speciali...se il film accontenta tutti i parametri, è un ottimo film...ah, quando si tratta di un'opera del passato, il messaggio e la morale valgono zero, perché questi cambiano a seconda dei tempi...in ogni caso ancora oggi il Pinocchio Disney per me rimane godibilissimo...
Ecco una delle poche cose che mi mette agli antipodi rispetto al Professore! Amo i grandi classici Disney, specialmente la Bella Addormentata nel Bosco (come non restare affascinati dal carisma di Malefica quando lancia fulmini dallo scettro o si trasforma in quel meraviglioso drago - oserei dire piuttosto tolkieniano), Taron e la Pentola Magica e l'amletico Re Leone. Comunque, molti di noi si sono approcciati ai cartoni animati Disney proprio in tenera età (e i prodotti erano stati pensati proprio per il target famiglia), mentre Tolkien era già adulto, quindi anche il suo metro di giudizio è così diverso e distaccato. Personalmente, mi piacciono entrambi e nel deserto cinematografico e un po' pure letterario di oggi, li rimpiango anche. Ottimo video e punto di vista, Paolo. Alla prossima
@@PaoloNardiSoia che non c'è nella fiaba originale. Il film e il fumetto rielaborano in modo molto libero: Rosaspina-Aurora affidata a 3 fate (con molti lati comici) senza conoscere le proprie origini, promessa al principe dalla nascita, poi si incontrano e si innamorano "indipendentemente", non dorme 100 anni, ecc. Ma del resto il racconto originale ha molte varianti
si può essere d'accordo o meno,però apprezzo il punto di vista di Lewis e Tolkien,anche perchè penso che a ben vedere non siano semplici elucubrazioni.E' pur vero che Disney banalizzava e "addolciva" i personaggi delle fiabe classiche, oltre che farne una versione molto discutibile,ma è stata sempre la sua filosofia.
Mi spiace questa avversione! Trovo che di base ci sia una grande differenza tra i due autori cioè Tolkien ha creato un mondo secondo la sua visione, Disney ha messo sullo schermo visioni di altri autori. Che poi ci abbia messo del suo ok ma il punto di partenza è completamente diverso. Poi, giustamente, anche Tolkien aveva diritto di opinione. Sono cresciuta con Disney e ora invecchio con Tolkien. Due splendidi compagni di viaggio
Bella riflessione, sig. Nardi. Certo, bisogna considerare che, al di là della condivisione tematica della fiaba, uno era uno scrittore del vecchio continente e l'altro un disegnatore di cartoons americano; uno lavorava da solo e l'altro col supporto di un team ; uno aveva bisogno solo di una penna (o forse una macchina da scrivere, non so) l'altro doveva necessariamente aver bisogno di investimenti per realizzare il cartoon ; uno era profondamente cattolico , l'altro invece boh (c'è chi lo ritiene un massone ed ha anche isolato fotogrammi in cui risultano immagini subliminali oscene nei cartoni della Walt Disney productions). Personalmente sono sicuro di due cose : la strega di Biancaneve può traumatizzare il piccolo spettatore (io ne rimasi atterrito, al cinema) e questo è diabolico. L'altra è che "La carica dei 101" per me è un film stupendo, come lo è la trilogia del Signore degli anelli di Peter Jackson.
Da bambino rimasi affascinato e catturato dal cartone animato de Il signore degli anelli come mai mi è successo con i cartoni di Walt Disney.. che mi piacquero ma senza grande entusiasmo.
Leggevo un articolo sul tema giusto ieri, si capisce che Tolkien aveva una visione diametralmente opposta a quella proposta nel film Disney, quest'ultimo penso volesse intrattenere le famiglie e i bambini, massimizzando i profitti, quindi rappresentare i Nani così aveva uno scopo ben preciso. Quanto alla Fiaba per secoli ha avuto funzioni più importanti di "intrattenere i Bambini", e le favole originali non mancano di aspetti truci e violenti. Io sto dalla parte di Tolkien, anche se ogni tanto guardare un film "rilassante" non ci trovo nulla di male.
Tra una donna pazza che vuole cavare il cuore alla figlia, la suddetta donna che si trasforma in una strega terrificante, una scena spaventosa nel bosco, mi vien da dire che sono altri i classici Disney che vedo per divertirmi in maniera leggera 😂
@@andreaibba3371 prova a pensare ad un bambino di 5 o 6 anni che vede un film o alla gente che lo vedeva nel 1937 quando c'era una censura spaventosa; per l'epoca, quelle scene erano spaventose e per me hanno il loro valore ancora oggi, non a caso l'American Film Istitute ha inserito la regina di Biancaneve al 10° posto dei più grandi cattivi della storia del cinema, è perfino sopra a Michael Corleone, Alex DeLarge e lo Xenomorfo.
Immagino leggendo e amando Tolkien che non apprezzasse i classici Disney perché era contro la sua visione delle donne fiere orgogliose coraggiose dignitose e attive opposte alle principesse disney dimesse passive figlie di un patriatcato ❤ Walt Disney vedeva le fiabe e le favole rivolte ai bambini Tolkien dice in tutte le salse che il fantasy è per adulti e bambini ❤
Bellissimo video! Non lo sapevo ma anch'io ho sempre pensato che Disney banalizzasse non solo le fiabe, ma anche i romanzi utilizzati nei film ( ad esempio Pinocchio). In Tolkien io trovo una connessione profonda con il mito che appunto Disney ha completamente perso e che pensavo nella letteratura fosse persa. In altre parole Tolkien è stata una bellissima sorpresa per me. Un recupero di una religiosità che pensavo non esistesse più nel novecento ( perché è questo che vedo nel suo rispetto per figure come i nani) e che diventa poesia in ogni pagina.
@@PaoloNardiSoia forse perché sei un maschio ma a noi bambine anni settanta piaceva non poco. A me esempio non piace il signore degli anelli non l'ho mai guardato e non mi attira per niente
@@PaoloNardiSoia concordo anche su Mary Poppins e pomi d'ottone certo che sono capolavori come tutti i cartoni di walt Disney quando era in vita o film
I suoi video sono sempre ottimi, chiari,oggettivi e con la giusta dose di saggezza data dalla conoscenza.. mi piacerebbe un suo video ( o più di uno) riguardante un'altro autore, ottimo e complesso quanto Tolkien ovvero M.Moorcock.. Ancora complimenti per il suo Lavoro, cordiali saluti.
Tolkien studiava mitologia Scandinava , Walt Disney mi sa che era un imprenditore e non faceva della ricerca mitologica e fiabesca. Molto di quello da cui attingeva era Perrault e Anderssen ma Walt Disney reinventava dando la sua visione della storia della fiaba da lui ridisegnata. Per questo non può essere considerato un autore attendibile.
Che dire? Ognuno ha diritto alle sue opinioni; i due professori universitari Lewis e Tolkien, britannici e probabilmente snob hanno giudicato severamente, a mio parere troppo severamente Biancaneve e i 7 nani (il più severo pare Tolkien)? Ok, rispetto la loro opinione. Personalmente invece sono molto contenta che Walte Disney abbia creato e portato sullo schermo i suoi lungometraggi animati, i primi che hanno avuto successo e che non son sono affatto rimasti relegati al mondo dell'infanzia, infatti molti adulti li amano e (quando ancora la disney era una casa cinematografica seria) appena usciva un nuovo film andavano a vederlo. Almeno così ho fatto io, con molti altri. A me piacciono entrambi gli approcci, come mi piacciono le fiabe dei fratelli Grimm, molto più oscure ma bellissime. E poi senza Biancaneve e I 7 nani non avremmo mai avuto Fantasia (sia il primo che il secondo) opere straordinarie che cercano di trasferire sul piano visivo uno stimolo sonoro. Esperimento non portato più avanti da nessuno, ma che per me (che sono sinestesica) è importantissimo e fonte di grande ispirazione e felicità
Bel video, non ne avevo idea e il commento di Lewis sugli americani mi ha fatto schiantare dal ridere, onestamente. Io sottolineerei come questa impostazione di Disney sia stata accantonata dagli studios stessi. Le opere più recenti, in particolare, hanno rinunciato a evitare completamente i contatti col mondo primario e anzi cercano anche il dialogo con gli adulti. In generale l'enorme successo della Pixar è una controprova di quanto Tolkien avesse, in un certo senso, ragione: le paure e le scelte di Disney non sono a mio avviso quindi da ritenere percorribili o valide oggi (così come non lo erano ieri), ma ciò non toglie che le stesse opere disney siano da buttare. Le opere possono avere un successo e un valore indipendentemente dalle scelte degli autori, specie in contesti come quelli dell'audiovisivo, dove a lavorare sulla stessa opera sono molteplici artisti. Che poi la profonda suddivisione del mondo adulto e di quello infantile sia problematica, e su come Disney abbia (o meno) contribuito ad acuirla credo sia una discussione meritoria, ma fuori da questo contesto.
Che minestrone! Pari appunto quei fanatici del politically correct che vogliono buttar giù le statue. Ma è ovvio che la disney di oggi sia diversa , sono passati secoli dal punto di vista dell’animazione. E probabilmente tolkien avrebbe più da ridire oggi, ci sono molte similitudini infatti con la serie amz. Per la cronaca poi, visto che è evidente non conosci il settore, tutti i lungometraggi pixar erano collaborazioni disney. Hai preso l’esempio più sbagliato
Molto interessante, non sapevo di questa avversione di Tolkien nei confronti di Disney. Un solo appunto: attenzione a non confondere le fiabe con le favole, sono due generi differenti per forma, contenuti e intenti. Se parliamo di Biancaneve stiamo parlando di una fiaba, non di una favola.
Vero,le Fiabe sono storie,anche lunghe,che possono,anzi hanno spesso,un lieto fine,le Favole invece sono storie la maggior parte brevi,alcune possono non avere un lieto fine e in più ad ogni fine favola c'è sempre una morale che dovrebbe dare degli insegnamenti al lettore
@@enricobellusci6499 Inoltre, le fiabe sono racconti di origine popolare che fino al XVII venivano tramandate oralmente da generazione a generazione, mentre le favole sono un genere letterario "alto", spesso in versi, e contengono, appunto, una morale.
@@feliciapopa2795 Esopo grande favolista; La Fontaine è un po' più ibrido, nel senso che ha riscritto in forma aulica (e quindi inserendole nella "letteratura alta") alcune fiabe, inserendo in ognuna una morale, alla maniera delle favole. Comunque sì, se per esempio qualcuno cerca la sua raccolta, cercherà "Le FAVOLE di La Fontaine".
Tolkien presuntuoso e arrogante. Quel film al di là del gusto è stato una scomessa incredibile, quasi una pazzia. Disney andò contro tutto e tutti. Che poi per "bambini" il film ancora oggi regala momenti grotteschi e angoscianti. Forse Tolkien voleva che i nani sbudellassero la strega? Poi i nani non erano come quelli che scriveva lui? E sticazzi! Manco avesse la verità nella sua bocca? Poi diciamolo "vanno presi sul serio" un fanboy dei noantri. Oggi giorno si darebbe del boomer per queste affermazioni. Grazie di questo video. Un motivo in più per disprezzare quel vecchio anglosassone di Tolkien.
Sto studiando Disney per una tesi. Al di la di tutto è grazie a lui che abbiamo l'animazione come la conosciamo oggi, ma appunto parliamo di animazione, difficilmente può essere paragonata a un colosso della letteratura che nasce con finalità diverse. E poi se dobbiamo proprio dirlo, i nani nemmeno esistono. Edit: I nani da miniera con le lunghe barbe, si intende
Per le cose opinabili vale sempre tutto e il contrario di tutto, ma essere spocchiosi, dando giudizi sentenziosi sul pensiero ed il lavoro degli altri è una mancanza di rispetto da condannare (senza se e senza ma). Amen!!
@@PaoloNardiSoia È semplicemente il mio giudizio sul comportamento di Tolkien, ancora più intollerabile considerata la sua dichiarata "fede", che gli ha ispirato la saga de: "Il signore degli anelli".
@@PaoloNardiSoia quello che è (palesemente) intollerabile, non è il (suo) modo di "vedere" ... , ma l'odio e il disprezzo per il modo di "vedere" degli altri (Disney e tutti coloro che amano le sue fiabe/favole).
Video interessante e argomentazioni finali ben esposte. Ero a conoscenza di questo astio di Tolkien nei confronti di Disney e posso comprendere benissimo le sue motivazioni, io sono il primo che ancora oggi legge fiabe e racconti popolari amandoli come quando ero bambino. Tuttavia non sono per nulla d'accordo su Biancaneve e gli altri classici del "periodo d'oro" Disney datati 1937 e 1942: Biancaneve può non piacere ma è innegabile che sia un capolavoro e che abbia ridefinito tutta la cinematografia mondiale, senza di esso probabilmente non ci sarebbero tanti film e serie animati che al giorno d'oggi amiamo. E, per quanto Disney non fosse uno stinco di santo, ammiro la sua tenacia: a parte Biancaneve, tutti i suoi altri lungometraggi sono stati dei flop che solo successivamente sono stati rivalutati (Pinocchio, Fantasia, Bambi...), tuttavia lui ha continuato ad andare avanti e a sperimentare con sfondi, nuove tecnologie cinematografiche... Poi non capisco perché creare storie semplificate e adatte ai bambini come faceva Disney dovrebbe essere svilente: il primo Star wars ha una storia semplicissima eppure tutti noi lo amiamo e riconosciamo la sua importanza nell'ambito cinematografico e le innovazioni tecnologiche che ha portato.
Fantasia è un capolavoro ma forse era troppo intellettuale per gli americani del periodo, era letteralmente avanti rispetto ai tempi, anche quelli europei. Per di più aggiungo che all'epoca vigeva ancora la concezione di Schopenhauer secondo cui la musica esprimesse lo spirito dell'assoluto e non potesse venire rappresenata: i miei nonni erano permeato di questa concezione e infatti disptezzavano Fantasia
Quanta verità. Dove acquistai la mia copia de "lo Hobbit", chiesi se avessero libri di Tolkien e mi dissero di guardare nella sezione per l'infanzia: vi trovai la pregevolissima edizione annotata! Il bello è che magari la gente legge di draghi ed elfi e associa Tolkien a opere per bambini o "escapologiche". Insomma, robetta. Poi però, senza scomodare Dante o Ariosto, si leggono autori tipo Jules Verne, che, per il bene che gli posso volere, mi sembrano più quelli libretti per bambini/ragazzi tanto per ammazzare il tempo.
Bisogna valutare bene le opere dei singoli autori. Purtroppo in Italia molti classici sono derubricati come libri per l'infanzia o, peggio ancora, "delle ragazzate"
Basti pensare che un componente della commissione dei nobel ( Anders Österling ) scrisse che era.......semplicemente🤣🤣....." letteratura di evasione di secondo ordine "🤣🤣.... Credo che OGNI commento sia superfluo, dal momento che si commenta da sè.
@@ronaxabernax8595 beh, c'era anche la guerra fredda in corso. Il premio Nobel per la letteratura da un certo punto in poi ha avuto una forte valenza politica.
@@ronaxabernax8595 appunto. Evidentemente non era visto come un autore impegnato, altrimenti non ne avrebbero permesso le pubblicazioni nei paesi del patto di Varsavia.
Credo che l infanzia difficile del professore abbia avuto la sua parte.... supeefan del professore comprendo le sue ragioni, ma Disney rimane un genio assoluto con un cuore gigantesco... nessuno è perfetto!😊
Riflessione interessantissima e molto ricca, come sempre mi devo ripetere e rinnovare la mia stima in questo canale e nei confronti dei suoi contenuti. Concordo sul fatto che apprezzare Tolkien non debba precludere un pregiudizio sulle produzioni Disney, anche se molti dei suoi contenuti sembrano costruiti apposta per indurre conclusioni e giudizi spesso ambigui. Grazie Paolo, i suoi video sono sempre graditi. 🤩😍
Grazie per il bel video Paolo, la giornata era iniziata così così ma sentirti parlare mi ha messo il buon umore! Molto condivisibile anche la riflessione finale :D
Ognuno ha i sui gusti ma almeno cerca di ammettere i meriti che il film ha: Biancaneve è riconosciuto all'unanimità come un capolavoro che ha influenzato tutto il cinema mondiale non solo quello animato, se oggi vedi un film animato devi rendere grazie a questo classico Disney.
Se non fosse stato per i film, Tolkien sarebbe arrivato a pocchi...., invece i cartoni di Disney sono arrivati a tutti,.. grandi e piccoli !..poi, può essere una piccola percentuale che non gli ha graditi, ma questo non è significativo ! Visto che dovevano arrivare ad essere visti dai bambini, in primis, i Nanni dovevano essere così : personaggi buffi, altrimenti immaginiamo i nanni di Tolkien attorno ad una ragazza sperduta... RIDICOLO ! Bambini piccolissimi guardano anche adesso volentieri LA BIANCA NEVE di Disney, mentre devono aspettare l, adolescenza per leggere Tolkien... ed è lostesso troppo presto per capirlo !!!... ecco perché molti adolescenti E NON SOLO, conoscono il film e non hanno letto i libri ! Ti pare che Disney non abbia saputo che avrebbe avuto anche delle critiche ?!... Forse ha pensato " I cani abbaiano mentre L,Orso passa" !!! 😅😂🤣
I vecchi film Disney sono una meraviglia in HD (almeno quelli che non hanno bluray rilasciati con i piedi come La Spada Nella Roccia). Consiglio a tutti di guardarsi il bluray di Fantasia perche è un'esperienza diversa rispetto a quella che ci si ricorda di tv e cassette.
Beh, si vedono anche ai giorni nostri i bei risultati dell'approccio Disney al mondo Marvel, con l'ultimo Thor che sembra un cinepanettone, giusto per fare ridere i ragazzini
Bravissimo, se poi non bastasse ci sono un certo dottor Freud e un certo dottor Jung che la pensavano esattamente come Tolkien. Non gli ultimi arrivati insomma
Riflessione fondamentale. Come sottolineato al minuto 7:10 esiste una vastissima pletora di persone autocertificatesi "serie" che irride qualunque altro adulto che possa dilettarsi nel leggere storie fantastiche o, non sia mai!, osi mettere Tolken sullo stesso piano della "letteratura seria, quella per i grandi". Mi vengono in mente tanti giornalisti italiani che, per mettersi dalla "parte giusta" durante le polemiche sulla serie Amazon, etichettavano gli insoddisfatti ammiratori di Tolkien come "immaturi", "infantili", "sfigati".
@@vassilissanakszynsky7439 io penso che cose come l'animazione e il Fantasy non debbano per forza essere rilegati a roba per bambini ma può essere una cosa adulta e matura come Game Of Thorens, House of the dragon, Bleach, Tokyo Ghoul, Chainsawman, Jujutsu Kaisen, Gli Anelli del Potere, la Ruota del tempo, Shang Chi
per me non ha senso che uno deve disprezzare una cosa solo perché il suo idolo lo odia. è tutta una questione di gusti, punti di vista e prendere e considerare le cose separatamente. io, per esempio, apprezzo sia Tolkien che Disney e i loro prodotti devono essere interpretati in modo diverso e contestualizzati in modo diverso.
beh aveano anche le loro ragioni.... chi si sarebbe messo in giardino i nani della mitologia nordica... ma non si può dire che sia bello vederli in un giardino....
si diceva che walt disney era intenzionato a comprare i diritto de Lo Hobbit per fare il seguito di Biancaneve, della Serie Biancaneve 2 la vendetta o qualcosa del genere, io ho i brividi solo ad immaginarmi cosa sarebbe venuto fuori da li
Se Tolkien avesse saputo come quasi un secolo dopo gli americani avrebbero trattato il suo amato silmarillion avrebbe sicuramente rivalutato disney 😅😅😅
non sono d'accordo con niente ,perchè non si tiene conto dell'età dal pubblico cui sono destinati da un lato il film e dall' altro l'opera di Tolkien: i libri di Tolkien non sono destinati ai bambini , ma li preparano ad accettare il diverso da noi. in particolare i nani che non sono ben visti nella nostra società si insegna anzi a diffidare di loro, invece Walt Disney li introduce nell'immaginario infantile come care e buffe persone mentre Tolchien li fa apparire come forti e coraggiosi guerrieri. Non dimentichiamo inoltre che nani, gnomi e folletti erano ben visibili fino a qualche secolo fa, nella vita reale, mentre ora non si vedono più e presentarli come temibili e spaventosi minatori non avrebbe certo aiutato il loro reinserimento nell'immaginario di grandi e piccini.
Si tratta di due geni che hanno creato capolavori, certo diversi, non sapevo di questa avversione, che un po' mi sorprende: la prosa di Tolkien nell'Hobbit mi pare, per i tempi e lo stile, una prosa da libro per ragazzi. Forse non ha sopportato di vedere i Nani trattati con troppa leggerezza.
C'è anche da dire che in Tolkien i Nani sono un Popolo con leggi e cultura proprie; mentre nelle fiabe sono quasi sempre degli aiutanti magici o comunque figure che hanno importanza solo alla luce del/della protagonista (vedi in Biancaneve, dove si limitano a lavorare le gemme e offrire ospitalità alla principessa).
Tolkien ha avuto la sua rivincita. Con i giochi di ruolo (D&D) si attinge a piene mani dall'immaginario tolkeniano. Ormai sono passati oltre 50 anni. Si sono "educate generazioni" all'epic/eroic fantasy" , in un torneo, anni fa, mi è capitato di vedere al tavolo nonni coi nipotini e genitori giocare di ruolo.
Esatto, tanto di a fossilizzare il genere in una pletora di cliché e luoghi comuni che sono quasi sempre figli suoi. Gli elfi come razza Eletta, i nani come feroci isolazionisti fissati solo con i loro interessi e completamente chiusi al mondo, l'ambientazione sempre a metà tra le campagne inglesi e le montagne germaniche, il male rappresentato sempre alla stessa maniera... Giusto riconoscere l'importanza di Tolkien ma questa cuaa qui oltre a banalizzarlo é pure molto dannosa per il genere.
Рік тому+1
a gygax tolkien non piaceva: dnd è molto più ispirato a vance che a tolkien, a parte la scelta delle razze, avvenuta per mere questioni di popolarità del romanzo di tolkien e non per interesse vero da parte di gygax. e, volendo aggiungere: la fantasy "mondogomma videogiocoso" di dnd, e la sua recente estetica dungeonpunk, hanno ben poco a che vedere con la liricità delle opere di tolkien.
Anche la canzone "the gnome" dei Pink Floyd ha preso come spunto "Lo Hobbit", ad ogni modo una casa o meglio "buco Hobbit" lo voglio anche io!😉 Secondo me Tolkien avrebbe da ridire un po' sulla trasposizione di Gimli , soprattutto nel secondo film di Jackson...un po' troppo cazzaro...
Gran bel video! Forse l’eredità più negativa di Disney è stato proprio rendere e relegare la favola a un livello infantile e di scarsa utilità se non per bambini (nell immaginario sociale) ma per fortuna ad oggi le cose stanno cambiando.
@@marcof2125 intendevo cambia nell immaginario collettivo che il fantasy non è più visto ,unicamente,come una favoletta fine a se stessa. Poi quello che fa Disney, lo fa Amazon e tutti gli altri che inseguono il politicamente corretto…ma è un altra questione ancora
Sembra un po' la storia di Pamela Travers con Mary Poppins. Capisco e in parte condivido perfettamente le perplessità e le opinioni della Travers e di Tolkien. Quello che non capivano loro è che Walt Disney era ANCHE un artista, ma principlamente era un businessman, quindi al primo posto c'era per lui il guadagno, l'arte al secondo. Una Biancaneve dai toni totalmente europei, gotici e romantici, con nani grotteschi e seri, sarebbe stato un lavoro estremamente interessante, ma non avrebbe venduto tanto quanto la Biancaneve che tutti conosciamo. Questo Disney lo aveva capito benissimo e ha scelto di fare un lavoro che incontrasse il gusto dei più. Scelta molto logica e assolutamente condivisibile.
@@scemochilegge123 chi decide cosa è più o meno bello? Intanto Biancaneve è un capolavoro della storia del cinema, rivoluzionario per l'epoca grazie alle tecniche utilizzate, tu stai paragonando un'opera letteraria con una cinematografica affermando che una sia meglio, come se fossero due medium paragonabili tra loro. Poi se vogliamo parlare solo della trama sì quella dei grimm è più interessante, ma un film non è solo trama.
Grazie Paolo, riesci a farci scoprire cose interessanti del professore. È sempre un piacere ascoltare i tuoi video. Mi piacerebbe un giorno sentire la tua opinione sulla questione dei Nani e gli Hobbit rispetto all essere o meno figli di Iluvatar
Uno dei tuoi video più interessanti, Paolo 👍 Credo che nella vita di una persona ci sia spazio per apprezzare entrambi. Disney ovviamente in infanzia, Tolkien poi. Credo che il ruolo principale del fantasy sia proprio quello di mantenere quel collegamento al mondo secondario anche in età adulta. Cosa che, purtroppo, molte persone crescendo perdono. È innegabile comunque che Disney, limitandosi all'infantilità, abbia scelto una strada molto più "comoda e sicura" (e, non ultimo, remunerativa...). Non si è preso alcun rischio di complessità strutturali. "Entrando" nel mondo degli adulti, infatti, avrebbe inevitabilmente attirato elementi divisivi.
About le favole e le fiabe, sia Disney che Tolkien probabilmente non colsero la loro piú utile funzione: sono uno strumento educativo insostituibile. Se raccontate bene, seguendo le versioni piú antiche, nel giusto ordine e dando la giusta enfasi a certe parole, oltre a divertire trasmettono ai bambini istruzioni su come affrontare le situazioni difficili nella vita. Ad esempio Biancaneve insegna come gestire qualcuno che ti vuole fregare, i tre porcellini come gestire un attacco diretto. La parte razionale dei bambini quando la ascoltano non é ancora sviluppata, gli archetipi espressi vengono tuttavia colti dalla mente intuitiva, e anni piú tardi di fronte ad una situazione potenzialmente pericolosa una parte di loro, che i piú definirebbero istinto mentre invece si tratta di intuito, reagirà di conseguenza. I nostri trisavoli erano consapevoli di tutto ció quando le raccontavano. É giusto allora riscoprire il significato delle fiabe e raccontarle per dare ai bambini strumenti utili per affrontare la vita.
@@XanAxDdu Al di là delle distrazioni digitali (non sono tanto i medium ma i contenuti e l'ambiente che influenzano la crescita di individui con o senza valori) ci sono dei genitori attenti che vogliono il bene dei loro figli, e cercano attivamente degli strumenti da dare loro, ne trovo. C'é speranza.
Tolkien vedeva in Biancaneve ciò che molti di noi vedono oggi nella serie Amazon Gli anelli del potere.
Mah, non so cosa Tolkien vedesse in Biancaneve, ma sicuramente quel film di animazione è un capolavoro indiscutibile.
Non in biancaneve....ma erano i nani che erano 'sinistri'
Non ho visto quella serie, ma da qiel che ho capito è uno schifo woke. Preferirei guardare lo hobbit
@@michelangelo1969 da che punto di vista?
@@feliciapopa2795 da tutti i punti di vista, guardati i cartoni animati che venivano realizzati nel 1937 e poi guardati biancaneve
Considerando cosa sta combinando ultimamente la Disney con tutto ciò che ha acquisito... sono contento che queste due realtà non abbiano mai trovato punti concilianti! 😂
Per ora. I nipoti stanno svendendo un po tutto. Rings of Power, il set di Magic che deve ancora uscire... una porcata dopo l'altra.
Daniele, concordo con te, perché anch'io, ho amato i classici Disney, ma ora che sono più adulta, so che c'era del marcio in Walt Disney e che era addirittura 1 satanista!
Disney Satanista ha le stesse fonti di Tolkien Nazi? 😂
@@MANRICH007 io sapevo ciò?
@@laurapolacchini8843 fonti, fonti, fonti!
Che la Disney abbia banalizzato e svuotato di significato le fiabe (le favole sono un'altra cosa) è cosa nota. E' normale, perciò, che gli studiosi alla Tolkien disprezzino i film di animazione della Disney. Poi, Biancaneve è un capolavoro dell'intrattenimento: splendidi disegni, tecniche di animazione innovative per i tempi e magnifiche canzoni che si cantano ancora oggi. Ma chi cerca il significato più profondo contenuto nella storia della più nota principessa delle fiabe, non deve certo limitarsi a guardare il film della Disney.
Sono fan di entrambi ma, col senno di poi, Tolkien (e Lewis con lui) ci aveva visto lungo.
Sto leggendo per la prima volta "Il signore degli anelli" grazie ai tuoi video che mi hanno fatto desiderare di leggere i lavori di Tolkien. Sono una lettrice di romanzi da giovane e di saggi , oltre ad aver studiato la Bibbia per 18 anni. Sono appassionata di cinema e di pittura, ma più di tutto amo ascoltare le persone che mi spiegano le cose che non capisco da sola, siano libri o altro. Sono contenta di averti trovato e ti ringrazio perché sei una delle mie luci nei momenti un pochino bui
@sunship780certamente. Ho fatto parte di una parrocchia gestita da un saveriano e una missionaria laica che hanno creato gruppi di studio e ascolto del nuovo e antico testamento dove abbiamo potuto leggere e capire questi testi con l'aiuto di alcuni teologi e molti missionari laici e non. Il mio è stato un cammino di crescita spirituale e maturazione personale
Tolkien disprezzava lo stile disneyano perché per lui la fiaba doveva essere narrata come reale. Anche comprendendo elementi fantastici, l'opera non dev'essere idealizzata, ma inserita in un contesto realistico e dettagliato. Il lettore/spettatore quindi accetta, per una forma superiore di sospensione dell'incredulità, che questi eventi siano riconducibili alla nostra realtà. Tolkien definiva tale forma mentis "credenza secondaria", e le tecniche narrative atte a favorire ciò "sub-creazione". È ovvio quindi che la rappresentazione superficiale e idealizzata dei lungometraggi Disney fosse agli antipodi delle sue teorie filologiche. Consiglio la lettura del saggio "sulle fiabe", contenuto in "Albero e Foglia".
Due filosofie diverse, una sognatrice e l'altra realista, due facce della medaglia entrambe necessarie dal mio punto di vista, odiare una o l'altra è indice di insanità mentale o ipocrisia, con se stessi in primis
@@enricobadbianca4857 non ho nulla contro lo stile disneyano (semmai mi infastidisce un certo "marketing" recente della disney, che cannibalizza tutto ciò che tocca, ma è un altro discorso). E per quanto riguarda tolkien, dubito che un uomo della sua cultura "odiasse" una cosa del genere. Però la riteneva futile e agli antitesi della sua filologia, tutto qua
Che bella lettura profonda e preparata!!! Grazie per questo bell'approfondimento...
Io non sapevo questo fatto, MA LA REAZIONE di orrido 'deforme' che da sempre mi suscitano i nani disney una SENSAZIONE SINISTRA , condivisa anche da TOLKIEN , mi conferma la verità.
Non posso che essere d'accordo con la sostanza di quanto hanno affermato Tolkien e Lewis (avrei però preferito toni più morbidi), poiché è oggettivo che Disney abbia operato un'azione di banalizzazione di tutti i soggetti da cui ha tratto i suoi film (vedasi quanto fatto con Pinocchio), che in ultima analisi ha nuociuto alla nostra concezione della favola e della fiaba. C'è però da dire che lo scopo di Disney era fare qualcosa per intrattenere i più piccoli e ben difficilmente avrebbero potuto apprezzare un finale in cui la matrigna di Biancaneve viene costretta a ballare fino alla morte, indossando delle scarpe di ferro incandescenti; come accadde nell'edizione originale di Biancaneve.
È però amaro constatare come proprio Tolkien, che ha dedicato tutta la sua vita ad omaggiare i miti nordici, abbia involontariamente innescato quel processo di banalizzazione del mito, alla base della moderna narrativa fantastica più commerciale. Mi riferisco all'opera dei suoi (poco riusciti) emulatori, i quali pubblicano dozzine di romanzi concepiti ad "immagine e somiglianza de Il Signore degli Anelli", ma essendo privi del bagaglio culturale di cui era dotato Tolkien, ne sviliscono gli elementi mitici, riducendo elfi, nani, orchi a semplici razze umanoidi, che coesistono assieme agli umani; un po' come lupi, volpi, orsi, cinghiali e cervi coesistono nella stessa foresta. Forse l'esempio più drammatico di ciò è rappresentato dagli orchi, che dall'essere i torturatori delle anime dell'Inferno etrusco, sono diventati una razza semplice barbarica, più simili agli unni di cui parlano i cronisti del Tardo Impero Romano od ai Klingon di Star Treck; quando (oibò) non vengono addirittura spacciati come un'allegoria dei popoli vittime di pregiudizi razziali, come accade in certe recenti reinvenzioni della narrativa fantastica.
Grazie. Oggi ho scoperto di essere un estimatore di Tolkien, anche ignorando completamente le sue teorie. Anche io sono convinto che il mondo secondario possa migliorare la comprensione di quello primario. Adoro la tradizione Germanica. Grazie di nuovo per la chiarezza.
Argomentazione molto interessante, però dobbiamo considerare bene anche il target, ovvero i lettori/spettatori dei due, uno ha creato Biancaneve per i bambini, perciò non aveva senso creare delle figure serie, chiuse, guerrieri sanguinari e burberi, anzi aveva molto più senso renderli divertenti e leggeri per un pubblico di piccoli spettatori. Tolkien ha colto le fiabe nella loro essenza più seria e matura, ma Walt ha creato opere con immenso scopo gnoseologico per generazioni e generazioni di bambini, prima che diventino adulti. Si tratta di due grandi geni delle fiabe che hanno portato la fantasia dell'umanità su un nuovo livello. Mi raccomando non sottovalutiamo chi produce opere per bambini come se avessero meno peso, meno valore e meno capacità di chi scrive opere per adulti, anzi io trovo che sia il contrario
Buongiorno sig. Nardi ma non ha mai pensato di registrare dei podcast? È veramente bravo, con una voce coinvolgente che arriva diretta all'ascoltatore, con una varietà di linguaggio non comune! Davvero complimenti la ascolto sempre con piacere sia per gli Iron Maiden che pee Tolkien al quale mi sto avvicinando ora nella lettura
Amo Tolkien e non sono mai riuscito a digerire i cartoni della Disney (pur rispettandone il valore intrinseco), specie oltre una certa età, quelli degli anni 30/40 poi non li ho tollerati nemmeno da bambino. In ogni caso condivido appieno la tua posizione relativista, ogni cosa vada presa nel suo contesto e con la sua propria chiave di lettura, questa è la vera complessità della vita.
I due si odiavano? Ma che me ne frega?! A me piacciono entrambi e non devo niente a nessuno!
Quanto me piace sto canale! Bravo!
TI LOVVO TANTISSIMO!!!
Io ho sempre schifato tutte le opere Disney indipendentemente dal parere di Tolkien, sono contento di sapere che il professore la pensava più o meno come me. Non bisogna trattare i bambini da scemi se no lo diventeranno; a me mio padre raccontava tutte le vicende degli eroi dell'Iliade e della mitologia antica senza tralasciare sacrifici umani, cannibalismo ed infanticidi, ovviamente mitigando ciò che poteva intaccare la mia innocenza di bambino(stupri, adulteri, orge e quant'altro). Con i dovuti modi si può parlare di tutto!
Lo trovo abbastanza sciocco. Disney rimane un genio ciò che dici lo trovo fortemente immaturo
Mi trovo in disaccordo con te e, in parte, anche con le conclusioni di Paolo. Non ritengo che i cartoni Disney siano mai stati semplice intrattenimento fine a sé stesso. Al di là del fatto che per tutto il secolo scorso la Disney era sinonimo delle più avanzate tecniche in tema di animazione, i cartoni Disney hanno sempre veicolato temi e messaggi. Lo fanno anche ora, ad esempio, normalizzando tutte le tematiche care al mondo LGBT+; si può essere d'accordo o meno con il messaggio, ma questo comunque rimane, e spesso peraltro viene veicolato con modalità estremamente efficaci (sintomo anche questo di una certa genialità comunicativa). Francamente il tuo mi sembra un giudizio sbrigativo e, forse, poco ferrato sulla materia.
Tuo padre faceva esattamente quello che faceva Disney, racconta storie antiche mitigando le parti truculente. Ragà eddaje, quella casa ha sfornato film che parlano tanto agli adulti quanto ai bambini, altro che trattarli da scemi.
@@Medhelan1 già il fatto che tentanto di normalizzare le tematiche lgbt ecc, vuol dire che sono pericolose. Non tanto per la cosa in sé, ma perché è uan certa propaganda gender fluid binary e menate varie ad essere pericolosa. Se risponderai sconvolto già so che non hai capito nulla quindi non rispondo
Diffondere ideologie e perversioni non è un servizio all'umanità, è un crimine. L'opera di Disney è parte di una guerra secolare, proprio quella che descrive il settario James Darmesteter in una sua confessione. Non si può scrivere il contenuto di questa confessione nei commenti perché contiene una parola proibita dai principi della libertà di parola.
Ottimo contenuto, come sempre. Gradito anche lo sfondo!
grazie per la bella spiegazione
Non conoscevo questo aneddoto . Grazie .
Bella questa nuova grafica
Ottimo video. Giusto essere oggettivi. Da fan di nessuno, ho guardato film Disney da bambino senza farmi prendere troppo e adesso lo trovo insopportabile, Tolkien l'ho letto da ragazzo e lo trovo tuttora sublime.
Da bambino non avrei esitato a vedere un film Disney, ma crescendo ho letto nelle sue opere una semplificazione sfacciata dei contenuti profondi delle opere a cui attingeva (si pensi a Pinocchio) capisco la reazione di Tolkien e con lui penso sia d'accordo ogni buon filologo e storico della letteratura
Al massimo erano spunti
Pinocchio non poteva essere trasposto tal quale...si doveva per forza togliere molte scene...ti ricordo che anche la trasposizione cinematografica de Il signore degli anelli ha numerosi tagli...per la versione Disney di Pinocchio è stupenda...
@@mariopellegrino7196 Infatti a me non piacciono le trasposizioni cinematografiche in genere (basti pensare all'ultimo scempio sull'opera del povero Tolkien). Comunque Disney a me non è mai piaciuto, troppo commerciale e controllato, è la mia opinione.
@@ellissi74 proietta la mente negli anni 30 e 40 dove per l'epoca questi film erano innovativi e sperimentali, tantè che Pinocchio, Bambi o Fantasia sono diventati cult solo successivamente perché all'epoca erano stati dei flop e anche la critica alle volte li affossava (ai tempi Bambi era stato demolito). E poi questi film animati sono stati importanti per tutta la cinematografia mondiale e ci sarà un motivo se Biancaneve è inserito nelle liste dei migliori film di tutti i tempi.
@@ellissi74 : devi tenere presenti altre cose..non solo la fedeltà al libro, l'ultimo problema, ma l'insieme delle cose che fanno un buon film d'animazione...sceneggiatura, regia, disegno, doppiaggio, fotografia, effetti speciali...se il film accontenta tutti i parametri, è un ottimo film...ah, quando si tratta di un'opera del passato, il messaggio e la morale valgono zero, perché questi cambiano a seconda dei tempi...in ogni caso ancora oggi il Pinocchio Disney per me rimane godibilissimo...
Ecco una delle poche cose che mi mette agli antipodi rispetto al Professore! Amo i grandi classici Disney, specialmente la Bella Addormentata nel Bosco (come non restare affascinati dal carisma di Malefica quando lancia fulmini dallo scettro o si trasforma in quel meraviglioso drago - oserei dire piuttosto tolkieniano), Taron e la Pentola Magica e l'amletico Re Leone. Comunque, molti di noi si sono approcciati ai cartoni animati Disney proprio in tenera età (e i prodotti erano stati pensati proprio per il target famiglia), mentre Tolkien era già adulto, quindi anche il suo metro di giudizio è così diverso e distaccato.
Personalmente, mi piacciono entrambi e nel deserto cinematografico e un po' pure letterario di oggi, li rimpiango anche.
Ottimo video e punto di vista, Paolo. Alla prossima
Viva Malefica trasformata in drago
@@PaoloNardiSoia rimasi più spaventato, da bambino, dalla regina di Biancaneve trasformata in strega che non da Malefica trasformata in drago😅
@@andreadenti2776 la regina di Biancaneve è Uta di Ballenstein, moglie del margravio di Turingia intorno all'anno 1000
@@PaoloNardiSoia hai ragione! Comunque mi fa più paura di Malefica 🤣
@@PaoloNardiSoia che non c'è nella fiaba originale. Il film e il fumetto rielaborano in modo molto libero: Rosaspina-Aurora affidata a 3 fate (con molti lati comici) senza conoscere le proprie origini, promessa al principe dalla nascita, poi si incontrano e si innamorano "indipendentemente", non dorme 100 anni, ecc. Ma del resto il racconto originale ha molte varianti
si può essere d'accordo o meno,però apprezzo il punto di vista di Lewis e Tolkien,anche perchè penso che a ben vedere non siano semplici elucubrazioni.E' pur vero che Disney banalizzava e "addolciva" i personaggi delle fiabe classiche, oltre che farne una versione molto discutibile,ma è stata sempre la sua filosofia.
Mi spiace questa avversione! Trovo che di base ci sia una grande differenza tra i due autori cioè Tolkien ha creato un mondo secondo la sua visione, Disney ha messo sullo schermo visioni di altri autori. Che poi ci abbia messo del suo ok ma il punto di partenza è completamente diverso. Poi, giustamente, anche Tolkien aveva diritto di opinione. Sono cresciuta con Disney e ora invecchio con Tolkien. Due splendidi compagni di viaggio
Bella riflessione, sig. Nardi.
Certo, bisogna considerare che, al di là della condivisione tematica della fiaba, uno era uno scrittore del vecchio continente e l'altro un disegnatore di cartoons americano; uno lavorava da solo e l'altro col supporto di un team ; uno aveva bisogno solo di una penna (o forse una macchina da scrivere, non so) l'altro doveva necessariamente aver bisogno di investimenti per realizzare il cartoon ; uno era profondamente cattolico , l'altro invece boh (c'è chi lo ritiene un massone ed ha anche isolato fotogrammi in cui risultano immagini subliminali oscene nei cartoni della Walt Disney productions).
Personalmente sono sicuro di due cose : la strega di Biancaneve può traumatizzare il piccolo spettatore (io ne rimasi atterrito, al cinema) e questo è diabolico. L'altra è che "La carica dei 101" per me è un film stupendo, come lo è la trilogia del Signore degli anelli di Peter Jackson.
Da bambino rimasi affascinato e catturato dal cartone animato de Il signore degli anelli come mai mi è successo con i cartoni di Walt Disney.. che mi piacquero ma senza grande entusiasmo.
Leggevo un articolo sul tema giusto ieri, si capisce che Tolkien aveva una visione diametralmente opposta a quella proposta nel film Disney, quest'ultimo penso volesse intrattenere le famiglie e i bambini, massimizzando i profitti, quindi rappresentare i Nani così aveva uno scopo ben preciso. Quanto alla Fiaba per secoli ha avuto funzioni più importanti di "intrattenere i Bambini", e le favole originali non mancano di aspetti truci e violenti. Io sto dalla parte di Tolkien, anche se ogni tanto guardare un film "rilassante" non ci trovo nulla di male.
Tra una donna pazza che vuole cavare il cuore alla figlia, la suddetta donna che si trasforma in una strega terrificante, una scena spaventosa nel bosco, mi vien da dire che sono altri i classici Disney che vedo per divertirmi in maniera leggera 😂
@@Federico-Mariani Ti spaventi per poco. Tutta poca roba rispetto a certe serie tv o certi film Horror.
@@andreaibba3371 La questione non è che sia spaventoso o meno, ma che sia un tema definitivamente lontano dal "relax".
@@andreaibba3371 prova a pensare ad un bambino di 5 o 6 anni che vede un film o alla gente che lo vedeva nel 1937 quando c'era una censura spaventosa; per l'epoca, quelle scene erano spaventose e per me hanno il loro valore ancora oggi, non a caso l'American Film Istitute ha inserito la regina di Biancaneve al 10° posto dei più grandi cattivi della storia del cinema, è perfino sopra a Michael Corleone, Alex DeLarge e lo Xenomorfo.
@@Federico-Mariani Certamente ai bambini farà paura anche oggi, ma a un adulto lo trovo difficile.
I NANI
I NANI
I NANI
I NANI
I NANI
I NANI
I NANI
LI AVETE VISTI
LI AVETE VISTI
LI AVETE VISTI
SULLE RIVE DEL FIUME
Tutto ottimo e interessante. Attenzione solo a un dettaglio fonetico: la pronuncia corretta è "scandinàva" e "scandinàvo".
Scandìnavo è meno corretto, ma accettato dalla Treccani
@@PaoloNardiSoia Ubi maior... 😉
Immagino leggendo e amando Tolkien che non apprezzasse i classici Disney perché era contro la sua visione delle donne fiere orgogliose coraggiose dignitose e attive opposte alle principesse disney dimesse passive figlie di un patriatcato ❤
Walt Disney vedeva le fiabe e le favole rivolte ai bambini Tolkien dice in tutte le salse che il fantasy è per adulti e bambini ❤
Bellissimo video! Non lo sapevo ma anch'io ho sempre pensato che Disney banalizzasse non solo le fiabe, ma anche i romanzi utilizzati nei film ( ad esempio Pinocchio). In Tolkien io trovo una connessione profonda con il mito che appunto Disney ha completamente perso e che pensavo nella letteratura fosse persa. In altre parole Tolkien è stata una bellissima sorpresa per me. Un recupero di una religiosità che pensavo non esistesse più nel novecento ( perché è questo che vedo nel suo rispetto per figure come i nani) e che diventa poesia in ogni pagina.
Criticare Biancaneve di walt Disney vuol dire o essere in cattiva fede o essere dementi o invidiosi 😡😡😡
A me non è mai piaciuto, invece annovero Mary Poppins e Pomi d'ottone e manici di scopa tra i capolavori di ogni tempo
@@PaoloNardiSoia forse perché sei un maschio ma a noi bambine anni settanta piaceva non poco. A me esempio non piace il signore degli anelli non l'ho mai guardato e non mi attira per niente
@@PaoloNardiSoia concordo anche su Mary Poppins e pomi d'ottone certo che sono capolavori come tutti i cartoni di walt Disney quando era in vita o film
@@sunnyoltreilcuore6914 mah, personalmente adoro Fantasia ma detesto le Silly Symphonies che ne erano le prove generali
a me i film disney facevano schifo giá prima che scoprissi Tolkien. 🤷♂
I suoi video sono sempre ottimi, chiari,oggettivi e con la giusta dose di saggezza data dalla conoscenza.. mi piacerebbe un suo video ( o più di uno) riguardante un'altro autore, ottimo e complesso quanto Tolkien ovvero M.Moorcock..
Ancora complimenti per il suo Lavoro, cordiali saluti.
Tolkien studiava mitologia Scandinava , Walt Disney mi sa che era un imprenditore e non faceva della ricerca mitologica e fiabesca. Molto di quello da cui attingeva era Perrault e Anderssen ma Walt Disney reinventava dando la sua visione della storia della fiaba da lui ridisegnata. Per questo non può essere considerato un autore attendibile.
Non ti conoscevo, ma dopo che ho visto che indossi il jersey dei British & Irish Lions, ho messo il like prima ancora di vedere il video
Bel video
Che dire? Ognuno ha diritto alle sue opinioni; i due professori universitari Lewis e Tolkien, britannici e probabilmente snob hanno giudicato severamente, a mio parere troppo severamente Biancaneve e i 7 nani (il più severo pare Tolkien)? Ok, rispetto la loro opinione. Personalmente invece sono molto contenta che Walte Disney abbia creato e portato sullo schermo i suoi lungometraggi animati, i primi che hanno avuto successo e che non son sono affatto rimasti relegati al mondo dell'infanzia, infatti molti adulti li amano e (quando ancora la disney era una casa cinematografica seria) appena usciva un nuovo film andavano a vederlo. Almeno così ho fatto io, con molti altri. A me piacciono entrambi gli approcci, come mi piacciono le fiabe dei fratelli Grimm, molto più oscure ma bellissime. E poi senza Biancaneve e I 7 nani non avremmo mai avuto Fantasia (sia il primo che il secondo) opere straordinarie che cercano di trasferire sul piano visivo uno stimolo sonoro. Esperimento non portato più avanti da nessuno, ma che per me (che sono sinestesica) è importantissimo e fonte di grande ispirazione e felicità
Bel video, non ne avevo idea e il commento di Lewis sugli americani mi ha fatto schiantare dal ridere, onestamente.
Io sottolineerei come questa impostazione di Disney sia stata accantonata dagli studios stessi. Le opere più recenti, in particolare, hanno rinunciato a evitare completamente i contatti col mondo primario e anzi cercano anche il dialogo con gli adulti.
In generale l'enorme successo della Pixar è una controprova di quanto Tolkien avesse, in un certo senso, ragione: le paure e le scelte di Disney non sono a mio avviso quindi da ritenere percorribili o valide oggi (così come non lo erano ieri), ma ciò non toglie che le stesse opere disney siano da buttare. Le opere possono avere un successo e un valore indipendentemente dalle scelte degli autori, specie in contesti come quelli dell'audiovisivo, dove a lavorare sulla stessa opera sono molteplici artisti. Che poi la profonda suddivisione del mondo adulto e di quello infantile sia problematica, e su come Disney abbia (o meno) contribuito ad acuirla credo sia una discussione meritoria, ma fuori da questo contesto.
Che minestrone! Pari appunto quei fanatici del politically correct che vogliono buttar giù le statue. Ma è ovvio che la disney di oggi sia diversa , sono passati secoli dal punto di vista dell’animazione. E probabilmente tolkien avrebbe più da ridire oggi, ci sono molte similitudini infatti con la serie amz. Per la cronaca poi, visto che è evidente non conosci il settore, tutti i lungometraggi pixar erano collaborazioni disney. Hai preso l’esempio più sbagliato
Molto interessante, non sapevo di questa avversione di Tolkien nei confronti di Disney. Un solo appunto: attenzione a non confondere le fiabe con le favole, sono due generi differenti per forma, contenuti e intenti. Se parliamo di Biancaneve stiamo parlando di una fiaba, non di una favola.
Vero,le Fiabe sono storie,anche lunghe,che possono,anzi hanno spesso,un lieto fine,le Favole invece sono storie la maggior parte brevi,alcune possono non avere un lieto fine e in più ad ogni fine favola c'è sempre una morale che dovrebbe dare degli insegnamenti al lettore
@@enricobellusci6499 Inoltre, le fiabe sono racconti di origine popolare che fino al XVII venivano tramandate oralmente da generazione a generazione, mentre le favole sono un genere letterario "alto", spesso in versi, e contengono, appunto, una morale.
@@vassilissanakszynsky7439 le più famose favole quelle di Esopo e La Fontain .
@@feliciapopa2795 Esopo grande favolista; La Fontaine è un po' più ibrido, nel senso che ha riscritto in forma aulica (e quindi inserendole nella "letteratura alta") alcune fiabe, inserendo in ognuna una morale, alla maniera delle favole. Comunque sì, se per esempio qualcuno cerca la sua raccolta, cercherà "Le FAVOLE di La Fontaine".
Tolkien presuntuoso e arrogante. Quel film al di là del gusto è stato una scomessa incredibile, quasi una pazzia. Disney andò contro tutto e tutti.
Che poi per "bambini" il film ancora oggi regala momenti grotteschi e angoscianti. Forse Tolkien voleva che i nani sbudellassero la strega?
Poi i nani non erano come quelli che scriveva lui? E sticazzi! Manco avesse la verità nella sua bocca?
Poi diciamolo "vanno presi sul serio" un fanboy dei noantri.
Oggi giorno si darebbe del boomer per queste affermazioni.
Grazie di questo video. Un motivo in più per disprezzare quel vecchio anglosassone di Tolkien.
Sto studiando Disney per una tesi. Al di la di tutto è grazie a lui che abbiamo l'animazione come la conosciamo oggi, ma appunto parliamo di animazione, difficilmente può essere paragonata a un colosso della letteratura che nasce con finalità diverse. E poi se dobbiamo proprio dirlo, i nani nemmeno esistono.
Edit: I nani da miniera con le lunghe barbe, si intende
Per le cose opinabili vale sempre tutto e il contrario di tutto, ma essere spocchiosi, dando giudizi sentenziosi sul pensiero ed il lavoro degli altri è una mancanza di rispetto da condannare (senza se e senza ma). Amen!!
Cioè?
@@PaoloNardiSoia È semplicemente il mio giudizio sul comportamento di Tolkien, ancora più intollerabile considerata la sua dichiarata "fede", che gli ha ispirato la saga de: "Il signore degli anelli".
@@gabrielebruno5608 mah. Addirittura intollerabile. Aveva un modo diverso di vedere il patrimonio delle fiabe
@@PaoloNardiSoia quello che è (palesemente) intollerabile, non è il (suo) modo di "vedere" ... , ma l'odio e il disprezzo per il modo di "vedere" degli altri (Disney e tutti coloro che amano le sue fiabe/favole).
Pranzo e Poi ovviamente subito vi ascolto, Dott Nardi, come sempre 😉😃
giustamente
Video interessante e argomentazioni finali ben esposte.
Ero a conoscenza di questo astio di Tolkien nei confronti di Disney e posso comprendere benissimo le sue motivazioni, io sono il primo che ancora oggi legge fiabe e racconti popolari amandoli come quando ero bambino. Tuttavia non sono per nulla d'accordo su Biancaneve e gli altri classici del "periodo d'oro" Disney datati 1937 e 1942: Biancaneve può non piacere ma è innegabile che sia un capolavoro e che abbia ridefinito tutta la cinematografia mondiale, senza di esso probabilmente non ci sarebbero tanti film e serie animati che al giorno d'oggi amiamo. E, per quanto Disney non fosse uno stinco di santo, ammiro la sua tenacia: a parte Biancaneve, tutti i suoi altri lungometraggi sono stati dei flop che solo successivamente sono stati rivalutati (Pinocchio, Fantasia, Bambi...), tuttavia lui ha continuato ad andare avanti e a sperimentare con sfondi, nuove tecnologie cinematografiche...
Poi non capisco perché creare storie semplificate e adatte ai bambini come faceva Disney dovrebbe essere svilente: il primo Star wars ha una storia semplicissima eppure tutti noi lo amiamo e riconosciamo la sua importanza nell'ambito cinematografico e le innovazioni tecnologiche che ha portato.
Fantasia è un capolavoro ma forse era troppo intellettuale per gli americani del periodo, era letteralmente avanti rispetto ai tempi, anche quelli europei. Per di più aggiungo che all'epoca vigeva ancora la concezione di Schopenhauer secondo cui la musica esprimesse lo spirito dell'assoluto e non potesse venire rappresenata: i miei nonni erano permeato di questa concezione e infatti disptezzavano Fantasia
Quanta verità. Dove acquistai la mia copia de "lo Hobbit", chiesi se avessero libri di Tolkien e mi dissero di guardare nella sezione per l'infanzia: vi trovai la pregevolissima edizione annotata!
Il bello è che magari la gente legge di draghi ed elfi e associa Tolkien a opere per bambini o "escapologiche". Insomma, robetta.
Poi però, senza scomodare Dante o Ariosto, si leggono autori tipo Jules Verne, che, per il bene che gli posso volere, mi sembrano più quelli libretti per bambini/ragazzi tanto per ammazzare il tempo.
Bisogna valutare bene le opere dei singoli autori. Purtroppo in Italia molti classici sono derubricati come libri per l'infanzia o, peggio ancora, "delle ragazzate"
Basti pensare che un componente della commissione dei nobel ( Anders Österling ) scrisse che era.......semplicemente🤣🤣....." letteratura di evasione di secondo ordine "🤣🤣....
Credo che OGNI commento sia superfluo, dal momento che si commenta da sè.
@@ronaxabernax8595 beh, c'era anche la guerra fredda in corso. Il premio Nobel per la letteratura da un certo punto in poi ha avuto una forte valenza politica.
@@23carne
Ok, ma che cosa c'entra Tolkien, quando anche ad es: Lo Hobbit, era letto oltrecortina? ( Vedasi Lo Hobbit annotato ).
@@ronaxabernax8595 appunto. Evidentemente non era visto come un autore impegnato, altrimenti non ne avrebbero permesso le pubblicazioni nei paesi del patto di Varsavia.
Interessantissimo, grazie Paolo
Video molto interessante. Non sapevo di questo. Grazie mille.
Credo che l infanzia difficile del professore abbia avuto la sua parte.... supeefan del professore comprendo le sue ragioni, ma Disney rimane un genio assoluto con un cuore gigantesco... nessuno è perfetto!😊
Esatto: nessuno è perfetto! È la prova che pensato!
Riflessione interessantissima e molto ricca, come sempre mi devo ripetere e rinnovare la mia stima in questo canale e nei confronti dei suoi contenuti. Concordo sul fatto che apprezzare Tolkien non debba precludere un pregiudizio sulle produzioni Disney, anche se molti dei suoi contenuti sembrano costruiti apposta per indurre conclusioni e giudizi spesso ambigui.
Grazie Paolo, i suoi video sono sempre graditi. 🤩😍
Video molto interessante
Appena iscritta. Auguri per il canale!
Che avrebbe detto del remake prossimo venturo
Grazie per il bel video Paolo, la giornata era iniziata così così ma sentirti parlare mi ha messo il buon umore! Molto condivisibile anche la riflessione finale :D
Grazie a Walt Disney e grazie a un grazie a Tolkjn ,due talentuosi visionari !!
Grazie per aver detto la verità
Biancaneve ed i sette nani è un film di semplice passatempo. Va preso per quello che è. Ora Disney fa solo dei film e serie TV da schifo.
Ognuno ha i sui gusti ma almeno cerca di ammettere i meriti che il film ha: Biancaneve è riconosciuto all'unanimità come un capolavoro che ha influenzato tutto il cinema mondiale non solo quello animato, se oggi vedi un film animato devi rendere grazie a questo classico Disney.
Sto video è una bomba.
Direi che avessero ragione, basta vedere come Disney ha rovinato Pinocchio e cosi le altre fiabe tradizionali stravolte.
Questa ragazza che viveva con 7 uomini...
Analisi interessante. Valutazione finale molto equilibrata.
Se non fosse stato per i film, Tolkien sarebbe arrivato a pocchi...., invece i cartoni di Disney sono arrivati a tutti,.. grandi e piccoli !..poi, può essere una piccola percentuale che non gli ha graditi, ma questo non è significativo !
Visto che dovevano arrivare ad essere visti dai bambini, in primis, i Nanni dovevano essere così : personaggi buffi, altrimenti immaginiamo i nanni di Tolkien attorno ad una ragazza sperduta... RIDICOLO !
Bambini piccolissimi guardano anche adesso volentieri LA BIANCA NEVE di Disney, mentre devono aspettare l, adolescenza per leggere Tolkien... ed è lostesso troppo presto per capirlo !!!... ecco perché molti adolescenti E NON SOLO, conoscono il film e non hanno letto i libri !
Ti pare che Disney non abbia saputo che avrebbe avuto anche delle critiche ?!... Forse ha pensato " I cani abbaiano mentre L,Orso passa" !!! 😅😂🤣
Video molto interessante. Grazie
Interessantissimo, as usual!
I vecchi film Disney sono una meraviglia in HD (almeno quelli che non hanno bluray rilasciati con i piedi come La Spada Nella Roccia). Consiglio a tutti di guardarsi il bluray di Fantasia perche è un'esperienza diversa rispetto a quella che ci si ricorda di tv e cassette.
Fantasia è un capolavoro
grazie Paolo, con questo video rispondi a una mia curiosità, avendo letto recentemente le Lettere di JRRT! Un abbraccio.
Direttamente da casa Baggins😍 mi piace moltissimo la nuova "ambientazione "
Beh se Walt Disney, vedesse la Disney di oggi, gli farebbe schiffo pure a lui.
Questo poco ma sicuro
Beh, si vedono anche ai giorni nostri i bei risultati dell'approccio Disney al mondo Marvel, con l'ultimo Thor che sembra un cinepanettone, giusto per fare ridere i ragazzini
Bravissimo, se poi non bastasse ci sono un certo dottor Freud e un certo dottor Jung che la pensavano esattamente come Tolkien. Non gli ultimi arrivati insomma
video molto interessante e condivisibile
Riflessione fondamentale. Come sottolineato al minuto 7:10 esiste una vastissima pletora di persone autocertificatesi "serie" che irride qualunque altro adulto che possa dilettarsi nel leggere storie fantastiche o, non sia mai!, osi mettere Tolken sullo stesso piano della "letteratura seria, quella per i grandi".
Mi vengono in mente tanti giornalisti italiani che, per mettersi dalla "parte giusta" durante le polemiche sulla serie Amazon, etichettavano gli insoddisfatti ammiratori di Tolkien come "immaturi", "infantili", "sfigati".
Oh e "Patently Evil". Non dimentichiamolo
Bellissimo video Paolo!
Minchia ma praticamente Tolkien sono io.
Lui pensa esattamente come me.
Forse sei tu che la pensi come lui
@@vassilissanakszynsky7439 io penso che cose come l'animazione e il Fantasy non debbano per forza essere rilegati a roba per bambini ma può essere una cosa adulta e matura come Game Of Thorens, House of the dragon, Bleach, Tokyo Ghoul, Chainsawman, Jujutsu Kaisen, Gli Anelli del Potere, la Ruota del tempo, Shang Chi
per me non ha senso che uno deve disprezzare una cosa solo perché il suo idolo lo odia. è tutta una questione di gusti, punti di vista e prendere e considerare le cose separatamente.
io, per esempio, apprezzo sia Tolkien che Disney e i loro prodotti devono essere interpretati in modo diverso e contestualizzati in modo diverso.
Forse come al solito aveva visto più lungo di tutti noi
Se JRR Tolkien vedesse la serie di Amazon?
Perché non avrebbe dovuto ?
Lo scempio peggiore Disney lo ha perpetrato su Pinocchio, ne ha fatto un' americanata inguardabile.
beh aveano anche le loro ragioni.... chi si sarebbe messo in giardino i nani della mitologia nordica... ma non si può dire che sia bello vederli in un giardino....
Grazie
Tolkien era credente cattolico e faceva la comunione tutti i giorni.
E quindi?
si diceva che walt disney era intenzionato a comprare i diritto de Lo Hobbit per fare il seguito di Biancaneve, della Serie Biancaneve 2 la vendetta o qualcosa del genere, io ho i brividi solo ad immaginarmi cosa sarebbe venuto fuori da li
Ne dubito, Disney ha sempre odiato i sequel dei suoi film
@@francescoferlito8814 era una voce che girava in giro, ma forse un pensierino con i sette nani in una trama de Lo Hobbit forse c' è l' avrebbe messa
Tolkien sta a Disney come Tesla sta ad Edison. Detto tutto
Se Tolkien avesse saputo come quasi un secolo dopo gli americani avrebbero trattato il suo amato silmarillion avrebbe sicuramente rivalutato disney 😅😅😅
Tanto è un unico sistema
Forse avrebbe avuto qualcosa da dire ai suoi eredi...
@@PaoloNardiSoia me lo immagino tirare un paio di scappellotti di quelli buoni in testa al nipote🤣🤣
Interessante. Non lo sapevo.
non sono d'accordo con niente ,perchè non si tiene conto dell'età dal pubblico cui sono destinati da un lato il film e dall' altro l'opera di Tolkien: i libri di Tolkien non sono destinati ai bambini , ma li preparano ad accettare il diverso da noi. in particolare i nani che non sono ben visti nella nostra società si insegna anzi a diffidare di loro, invece Walt Disney li introduce nell'immaginario infantile come care e buffe persone mentre Tolchien li fa apparire come forti e coraggiosi guerrieri. Non dimentichiamo inoltre che nani, gnomi e folletti erano ben visibili fino a qualche secolo fa, nella vita reale, mentre ora non si vedono più e presentarli come temibili e spaventosi minatori non avrebbe certo aiutato il loro reinserimento nell'immaginario di grandi e piccini.
I nani che non sono ben visti nella nostra società???
Si tratta di due geni che hanno creato capolavori, certo diversi, non sapevo di questa avversione, che un po' mi sorprende: la prosa di Tolkien nell'Hobbit mi pare, per i tempi e lo stile, una prosa da libro per ragazzi. Forse non ha sopportato di vedere i Nani trattati con troppa leggerezza.
C'è anche da dire che in Tolkien i Nani sono un Popolo con leggi e cultura proprie; mentre nelle fiabe sono quasi sempre degli aiutanti magici o comunque figure che hanno importanza solo alla luce del/della protagonista (vedi in Biancaneve, dove si limitano a lavorare le gemme e offrire ospitalità alla principessa).
Bella felpa!!!
Tolkien ha avuto la sua rivincita. Con i giochi di ruolo (D&D) si attinge a piene mani dall'immaginario tolkeniano. Ormai sono passati oltre 50 anni. Si sono "educate generazioni" all'epic/eroic fantasy" , in un torneo, anni fa, mi è capitato di vedere al tavolo nonni coi nipotini e genitori giocare di ruolo.
È verissimo, è un filone che deriva direttamente da Tolkien e dalla sua concezione
Esatto, tanto di a fossilizzare il genere in una pletora di cliché e luoghi comuni che sono quasi sempre figli suoi. Gli elfi come razza Eletta, i nani come feroci isolazionisti fissati solo con i loro interessi e completamente chiusi al mondo, l'ambientazione sempre a metà tra le campagne inglesi e le montagne germaniche, il male rappresentato sempre alla stessa maniera...
Giusto riconoscere l'importanza di Tolkien ma questa cuaa qui oltre a banalizzarlo é pure molto dannosa per il genere.
a gygax tolkien non piaceva: dnd è molto più ispirato a vance che a tolkien, a parte la scelta delle razze, avvenuta per mere questioni di popolarità del romanzo di tolkien e non per interesse vero da parte di gygax.
e, volendo aggiungere: la fantasy "mondogomma videogiocoso" di dnd, e la sua recente estetica dungeonpunk, hanno ben poco a che vedere con la liricità delle opere di tolkien.
Anche la canzone "the gnome" dei Pink Floyd ha preso come spunto "Lo Hobbit", ad ogni modo una casa o meglio "buco Hobbit" lo voglio anche io!😉 Secondo me Tolkien avrebbe da ridire un po' sulla trasposizione di Gimli , soprattutto nel secondo film di Jackson...un po' troppo cazzaro...
avrebbe .... avrebbe avuto forse ?
Gran bel video! Forse l’eredità più negativa di Disney è stato proprio rendere e relegare la favola a un livello infantile e di scarsa utilità se non per bambini (nell immaginario sociale) ma per fortuna ad oggi le cose stanno cambiando.
Stanno cambiando nel senso che la disney si é messa a fare propaganda gender /multiculturale , diciamo che sta diventando merda
@@marcof2125 intendevo cambia nell immaginario collettivo che il fantasy non è più visto ,unicamente,come una favoletta fine a se stessa. Poi quello che fa Disney, lo fa Amazon e tutti gli altri che inseguono il politicamente corretto…ma è un altra questione ancora
Cambiando in peggio però. Tra rifacimenti e reboot gender fluo, sono più ridicoli di qualsiasi altra cosa.
la linea di demarcazione però credo che non valga più per la mia generazione, quella che ora ha trent'anni.
Sarebbe ora è tempo inaffi
Sembra un po' la storia di Pamela Travers con Mary Poppins. Capisco e in parte condivido perfettamente le perplessità e le opinioni della Travers e di Tolkien. Quello che non capivano loro è che Walt Disney era ANCHE un artista, ma principlamente era un businessman, quindi al primo posto c'era per lui il guadagno, l'arte al secondo. Una Biancaneve dai toni totalmente europei, gotici e romantici, con nani grotteschi e seri, sarebbe stato un lavoro estremamente interessante, ma non avrebbe venduto tanto quanto la Biancaneve che tutti conosciamo. Questo Disney lo aveva capito benissimo e ha scelto di fare un lavoro che incontrasse il gusto dei più. Scelta molto logica e assolutamente condivisibile.
Ma meno bella, quella dei fratelli grimm è meglio
@@scemochilegge123 chi decide cosa è più o meno bello? Intanto Biancaneve è un capolavoro della storia del cinema, rivoluzionario per l'epoca grazie alle tecniche utilizzate, tu stai paragonando un'opera letteraria con una cinematografica affermando che una sia meglio, come se fossero due medium paragonabili tra loro. Poi se vogliamo parlare solo della trama sì quella dei grimm è più interessante, ma un film non è solo trama.
@@scemochilegge123 Meno bella per chi si aspetta un tono adulto, ma più bella per i bimbi che invece amano le mascotte.
Sbagliato la fiaba originaria era per bambini
Tu invece hai capito poco del mio commento io mi concentravo sulla fiaba non nel cartone in sé
Grazie Paolo, riesci a farci scoprire cose interessanti del professore. È sempre un piacere ascoltare i tuoi video. Mi piacerebbe un giorno sentire la tua opinione sulla questione dei Nani e gli Hobbit rispetto all essere o meno figli di Iluvatar
Uno dei tuoi video più interessanti, Paolo 👍 Credo che nella vita di una persona ci sia spazio per apprezzare entrambi. Disney ovviamente in infanzia, Tolkien poi. Credo che il ruolo principale del fantasy sia proprio quello di mantenere quel collegamento al mondo secondario anche in età adulta. Cosa che, purtroppo, molte persone crescendo perdono. È innegabile comunque che Disney, limitandosi all'infantilità, abbia scelto una strada molto più "comoda e sicura" (e, non ultimo, remunerativa...). Non si è preso alcun rischio di complessità strutturali. "Entrando" nel mondo degli adulti, infatti, avrebbe inevitabilmente attirato elementi divisivi.
«Scandinàvo», non «scandínavo».
About le favole e le fiabe, sia Disney che Tolkien probabilmente non colsero la loro piú utile funzione: sono uno strumento educativo insostituibile.
Se raccontate bene, seguendo le versioni piú antiche, nel giusto ordine e dando la giusta enfasi a certe parole, oltre a divertire trasmettono ai bambini istruzioni su come affrontare le situazioni difficili nella vita. Ad esempio Biancaneve insegna come gestire qualcuno che ti vuole fregare, i tre porcellini come gestire un attacco diretto.
La parte razionale dei bambini quando la ascoltano non é ancora sviluppata, gli archetipi espressi vengono tuttavia colti dalla mente intuitiva, e anni piú tardi di fronte ad una situazione potenzialmente pericolosa una parte di loro, che i piú definirebbero istinto mentre invece si tratta di intuito, reagirà di conseguenza.
I nostri trisavoli erano consapevoli di tutto ció quando le raccontavano. É giusto allora riscoprire il significato delle fiabe e raccontarle per dare ai bambini strumenti utili per affrontare la vita.
hahahahaha oggi hanno solo videogiochi senza meccanismi di alcuna morale
@@XanAxDdu Al di là delle distrazioni digitali (non sono tanto i medium ma i contenuti e l'ambiente che influenzano la crescita di individui con o senza valori) ci sono dei genitori attenti che vogliono il bene dei loro figli, e cercano attivamente degli strumenti da dare loro, ne trovo. C'é speranza.
Verso fine video viene usato "favola" in maniera intercambiabile con "fiaba". È un errore o Tolkien si riferiva anche alle favole?