Il Leonardo di Vittorio Sgarbi in scena al Grande Oriente

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  • Опубліковано 20 вер 2019
  • Dopo Caravaggio e Michelangelo, Vittorio Sgarbi ha portato in scena, nell’anniversario dei 500 anni dalla morte, Leonardo da Vinci, che è stato in tour in varie città d’Italia, e che il 19 settembre sera ha debuttato nella sede del Grande Oriente in occasione delle celebrazioni del XX Settembre e dell’Equinozio di Autunno. Una insolita performance, attraverso la quale il critico d’arte, accademico, opinionista e politico, che si è detto felice di essere ospite della Massoneria, che ha definito uno spazio di libertà e di idee, ha spiegato, nel suo stile unico e dissacratorio, il senso della ricerca artistica del più celebrato genio di tutti i tempi attraverso i suoi dipinti, esaltandone la straordinaria grandezza ma al tempo stesso anche ironizzando su difetti e debolezze. Raccontare Leonardo non è certo un’impresa facile, perché , ha sottolineato Sgarbi, la sua personalità ha una grandezza diversamente misurabile rispetto a quella di altri pur importanti artisti. Leonardo, ha detto il critico, voleva capire il mondo e penetrare il mistero della realtà, delle cose. E quindi di dialogare con Dio senza necessariamente credere nel dio che sta dentro le regole di una religione.

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