Non sono i voti che stressano i ragazzi, siamo noi che dobbiamo imparare ad insegnare bene, ed essere rigorosi ma flessibili, dargli una opportunità di poter "riparare" all'errore.
Ho insegnato per quaranta anni alle scuole elementari. Il voto serve a far capire ai ragazzi wuani si sono impegnati e a motivarli a migliorare.puo esser fonte di gratificazioneo un mezzo per stimolarsi a migliorare. Basta spiegarlo bene ai ragazzi che non sono stupidi ma vcapisco i il valore della valutazione (se fatta con coscienza). È vero che alcini successi possono essere pericolosi e alcune sconfitte costruttive. Pensate ai calciatori ci Oinvolti nello scandalo delle scommesse. Io ho un nopote che ha giocato l'anno scorso in una squadra di seria A e quest' anno e' finito in una squadra di serie D. È rimasto deluso ma ora e contento dell'ambiente in cui vive, molto meno stressante e più uma o e io come nonna e i suoi famigliari siamo sereni perché fa una cosa che gli piace in un contesto più sereno e meno stressante. Non vorrei mai che venisse a contatto con quei ragazzi immaturi e vuoti che, già ricchi, scommettono per arricchirsi ancora di più. Certe sconfitte fanno crescere e noi siamo orgogliosi di lui. L'importante è fare ciò che ci piace in serenità.
La vita è tempesta e quite. Senza ostacoli e fallimenti che senso ha? Un 4 a scuola è un nuovo inizio non uno stress mette alla prova lo studente. Allora come farà a superare gli ostacoli della vita
La gente che faceva la fila per il pasticcino 9 su 10, era composta sia da voti 4 che voti 8 o 9. Questo fa pensare che di fronte ai veri problemi nessuno è in grado di valutare, nemmeno i più bravi. E comunque siete ignoranti perchè invece di guardare il quadro generale guardate il granellino: un conto è qualche volta, un conto è essere giudicati di continuo, perchè si viene giudicati più volte al giorno tutti i giorni per anni. E questo fa la differenza e può creare un grande peso.
Sono riuniti qui gli esperti educatori, ex esperti economisti, ex esperti medici, ex esperti tecnici calcistici? Forse ascoltare qualcuno che psicologia l'ha studiata veramente, e parla di scuole e crescita ed educazione da una vita, come Crepet, potrebbe essere una buona idea, prima di sentenziare da pulpiti di dubbio valore. L educazione dei ragazzi non e' materiale da chiacchere al bar
Da un punto di vista pratico/educativo posso essere d'accordo con Crepet, ma da un punto di vista filosofico no. Perchè? Perchè sono ancora più esigente di lui. Perchè non solo è importante prestare (o meglio provare a prestare), ma ancor più importante è perchè lo fai. Lo fai per il voto? E non ti pare un po' svilente di te? Un po' come quando dici che fai le cose per gli altri e non per un'autentica, responsabile e consapevole espressione di te. Non dovresti farlo perchè sei curioso e perchè ami la conoscenza e sei pieno di domande che hai bisogno di soddisfare? Insomma, fare le cose a fine utilitaristico mi pare porti con se una certa dose di insincerità che impedisce in ultima istanza quel livello di responsabilità che permette di crescere veramente. Uno nella vita non deve fare tanto "ciò che si deve", quanto inseguire il vero, il bello ed il giusto. I grandi hanno fatto così... hanno studiato "il loro", non "quello degli altri". In questo senso il voto è un'arma a doppio taglio che, idealmente, potrebbe essere eliminato se formiamo individui di grande responsabilità e coscienza. Lo stesso Sinner (la sua parte buona, almeno) credo tragga il grosso del piacere dal riuscire a mettere in campo un gioco di qualità eccelsa, dal gesto in se', e meno dal farsi dire dal mondo che lui è il numero 1. Proprio lui ci ha abituati ad essere comunque soddisfatto, anche dopo la sconfitta, "perchè quella è un'occasione per crescere". Ed è proprio per questo che poi è il numero 1. Ma essere numero 1 è puro accidente. Cerco di insegnare questa onestà già a mio figlio di sei anni e gli racconto di quell'arcere giapponese che, in un servizio televisivo, bendato, scocca la freccia e centra il bersaglio. L'intervistatore, incredulo, esulta, ma l'arcere resta freddo e minimizza, spiegando che non è importante aver centrato il bersaglio, ma la perfezione del gesto; essersi concentrato ed aver effettuato tutti i movimenti alla perfezione... e questo è un processo interno che avviene segretamente lontano dagli occhi. Centrare il bersaglio è solo una conseguenza; accidente, appunto. Per questo non so cosa sia bene riguardo ai voti, in fin dei conti dipende dalla qualità umana con cui abbiamo a che fare. O almeno separerei l'istituzione che insegna da quella che giudica; questo almeno ci permetterebbe di avere una relazione con l'istituzione che insegna (quella più autentica e significativa per noi) più sincera. Questo per un mondo nel quale cerchiamo di essere più specificamente noi stessi e meno appiattiti sul gregge, che è per sua definizione volgare. Sul gusto nel degrado invece sono assolutamente d'accordo con lui, altrimenti dovremmo togliere l'odore, il sapore all'arte. Che è l'espressione della bellezza dell'imperfezione.
La gente che faceva la fila per il pasticcino 9 su 10, era composta sia da voti 4 che voti 8 o 9. Questo fa pensare che di fronte ai veri problemi nessuno è in grado di valutare, nemmeno i più bravi. E comunque siete ignoranti perchè invece di guardare il quadro generale guardate il granellino: un conto è qualche volta, un conto è essere giudicati di continuo, perchè si viene giudicati più volte al giorno tutti i giorni per anni. E questo fa la differenza e può creare un grande peso.
riguardo alla prima domanda su togliere i voti dalla scuola ,non sono d'accordo con Crepet ....Esistono le scuole Rudolf Steiner dai primi del 900 e i voti non sono mai esistiti . Si può insegnare ai bambini le materie con amore,senza competizione e cosi avere più interessse.. L'esempio dello sport non ha niente a che vedere con l'apprendere materie in una scuola.. sono due cose diverse..un esempio inutile
I voti non sono necessari all'alunno, però purtroppo la società nella quale poi dovranno vivere gli esigeráquesto tipo di valutazione. Quindi secondo me é utile cercare di capire questo mondo a che se non ne condividiamo i metodi....
Sono d'accordo ..infatti intendo a pieno cosa vuoi dire e infatti c'è questo "pericolo" che potrebbe accadere l'inverso cioè svogliatezza e strafottenza nello studiare.Però non dimentichiamo che il bambino è puro e omnipotente se lo si insegna e si guida nel suo percorso non credo succeda questo...Mah ahimè viviamo in una società difficile oggigiorno dove i valori si stanno perdendo .. è difficile dare un'opinione:(
@@Silvia11328quindi secondo il suo ragionamento, mi pare di capire che lei segue la linea in sociologia del "comportamentismo", ovvero visto che la società è così e tutti fanno così allora è giusto e bisogna adattarsi.
Quindi tu ammetti di non ragionare con la testa, di non essere in grado di estrapolare il pensiero da colui che lo esprime, ma di "ragionare" di pancia. E tu voti. Come me... 🙄🙄🙄🙄
Questo ormai l'abbiamo perso da tempo. Non capisco perchè continuino ad invitarlo nelle trasmissioni nonostante sia evidente che non ci sia più con la testa.
Una delle più belle persone che ho sentito parlare 💪
Non sono i voti che stressano i ragazzi, siamo noi che dobbiamo imparare ad insegnare bene, ed essere rigorosi ma flessibili, dargli una opportunità di poter "riparare" all'errore.
Ho insegnato per quaranta anni alle scuole elementari.
Il voto serve a far capire ai ragazzi wuani si sono impegnati e a motivarli a migliorare.puo esser fonte di gratificazioneo un mezzo per stimolarsi a migliorare. Basta spiegarlo bene ai ragazzi che non sono stupidi ma vcapisco i il valore della valutazione (se fatta con coscienza). È vero che alcini successi possono essere pericolosi e alcune sconfitte costruttive. Pensate ai calciatori ci
Oinvolti nello scandalo delle scommesse. Io ho un nopote che ha giocato l'anno scorso in una squadra di seria A e quest' anno e' finito in una squadra di serie D. È rimasto deluso ma ora e contento dell'ambiente in cui vive, molto meno stressante e più uma o e io come nonna e i suoi famigliari siamo sereni perché fa una cosa che gli piace in un contesto più sereno e meno stressante. Non vorrei mai che venisse a contatto con quei ragazzi immaturi e vuoti che, già ricchi, scommettono per arricchirsi ancora di più.
Certe sconfitte fanno crescere e noi siamo orgogliosi di lui. L'importante è fare ciò che ci piace in serenità.
Uomo intelligente con grande saggezza e spiritualità
La metafora che il campione gioca contro il raccattapalle è fenomenale.... vincere facile non è educativo
Mi piace tantissimo lui..
Il voto e' un 9 al monaco in vita prima dei cinquanta, non c'e' alternativa qui in un mondo cosi' malato. Bella intervista.
😊❤
La vita è tempesta e quite. Senza ostacoli e fallimenti che senso ha? Un 4 a scuola è un nuovo inizio non uno stress mette alla prova lo studente. Allora come farà a superare gli ostacoli della vita
La gente che faceva la fila per il pasticcino 9 su 10, era composta sia da voti 4 che voti 8 o 9. Questo fa pensare che di fronte ai veri problemi nessuno è in grado di valutare, nemmeno i più bravi. E comunque siete ignoranti perchè invece di guardare il quadro generale guardate il granellino: un conto è qualche volta, un conto è essere giudicati di continuo, perchè si viene giudicati più volte al giorno tutti i giorni per anni. E questo fa la differenza e può creare un grande peso.
Se togli il voto, quello che rimane è la trasmissione di conoscenza.
Sono riuniti qui gli esperti educatori, ex esperti economisti, ex esperti medici, ex esperti tecnici calcistici?
Forse ascoltare qualcuno che psicologia l'ha studiata veramente, e parla di scuole e crescita ed educazione da una vita, come Crepet, potrebbe essere una buona idea, prima di sentenziare da pulpiti di dubbio valore. L educazione dei ragazzi non e' materiale da chiacchere al bar
"ci sono delle sconfitte importantissime così come ci sono delle vittorie pericolose" frase da tatuarsi
Da un punto di vista pratico/educativo posso essere d'accordo con Crepet, ma da un punto di vista filosofico no. Perchè? Perchè sono ancora più esigente di lui. Perchè non solo è importante prestare (o meglio provare a prestare), ma ancor più importante è perchè lo fai. Lo fai per il voto? E non ti pare un po' svilente di te? Un po' come quando dici che fai le cose per gli altri e non per un'autentica, responsabile e consapevole espressione di te. Non dovresti farlo perchè sei curioso e perchè ami la conoscenza e sei pieno di domande che hai bisogno di soddisfare?
Insomma, fare le cose a fine utilitaristico mi pare porti con se una certa dose di insincerità che impedisce in ultima istanza quel livello di responsabilità che permette di crescere veramente. Uno nella vita non deve fare tanto "ciò che si deve", quanto inseguire il vero, il bello ed il giusto. I grandi hanno fatto così... hanno studiato "il loro", non "quello degli altri".
In questo senso il voto è un'arma a doppio taglio che, idealmente, potrebbe essere eliminato se formiamo individui di grande responsabilità e coscienza. Lo stesso Sinner (la sua parte buona, almeno) credo tragga il grosso del piacere dal riuscire a mettere in campo un gioco di qualità eccelsa, dal gesto in se', e meno dal farsi dire dal mondo che lui è il numero 1. Proprio lui ci ha abituati ad essere comunque soddisfatto, anche dopo la sconfitta, "perchè quella è un'occasione per crescere". Ed è proprio per questo che poi è il numero 1. Ma essere numero 1 è puro accidente.
Cerco di insegnare questa onestà già a mio figlio di sei anni e gli racconto di quell'arcere giapponese che, in un servizio televisivo, bendato, scocca la freccia e centra il bersaglio. L'intervistatore, incredulo, esulta, ma l'arcere resta freddo e minimizza, spiegando che non è importante aver centrato il bersaglio, ma la perfezione del gesto; essersi concentrato ed aver effettuato tutti i movimenti alla perfezione... e questo è un processo interno che avviene segretamente lontano dagli occhi. Centrare il bersaglio è solo una conseguenza; accidente, appunto.
Per questo non so cosa sia bene riguardo ai voti, in fin dei conti dipende dalla qualità umana con cui abbiamo a che fare. O almeno separerei l'istituzione che insegna da quella che giudica; questo almeno ci permetterebbe di avere una relazione con l'istituzione che insegna (quella più autentica e significativa per noi) più sincera. Questo per un mondo nel quale cerchiamo di essere più specificamente noi stessi e meno appiattiti sul gregge, che è per sua definizione volgare.
Sul gusto nel degrado invece sono assolutamente d'accordo con lui, altrimenti dovremmo togliere l'odore, il sapore all'arte. Che è l'espressione della bellezza dell'imperfezione.
La gente che faceva la fila per il pasticcino 9 su 10, era composta sia da voti 4 che voti 8 o 9. Questo fa pensare che di fronte ai veri problemi nessuno è in grado di valutare, nemmeno i più bravi. E comunque siete ignoranti perchè invece di guardare il quadro generale guardate il granellino: un conto è qualche volta, un conto è essere giudicati di continuo, perchè si viene giudicati più volte al giorno tutti i giorni per anni. E questo fa la differenza e può creare un grande peso.
Nn lo so se ci sono forse sono a un appuntamento di lavoro nn si sa tutto come mai nn vi accorgete dei pazienti siete distratti un po’ salve
a me la sichiatria mi a condannato
Polzieri, hannatenba e polzieri. Io credo.
Lo sport è competizione, la scuola no
Grande paolo
Paolo Banalitet
Ma questa è la psichiatria italiana?😂😂😂😂😂😂...e se si, il Prof. Andrea Fagiolini è una eccezione?
Cattelan e Crepet, quanta antipatia in pochi metri quadri.
Supercazzole
Pesante quest uomo.
Per lei...😬
@@Australia958si vede che lei è contenta di associare lo sport con la scuola elogiando la competizione
@@dariocarello9007 State a criticare tutto e tutti,quanta cattiveria,perché non vi guardate un po voi tutti...😬👍
I vecchi possono andare a vedere i cantieri soprattutto se dicono stronzate
Tu in quale cantiere sei?
@@Valeria1977oOOoDi sicuro non é nel cantiere di padre Kayn ! 😂😂😂😂
@@Valeria1977oOOolei dove si trova in quello dove si associa sport e scuola elogiando la competizione?
@@dariocarello9007 se non sei in grado di rispondere a tono ad una battuta, fai silenzio, fai più bella figura 😏😏😏
@@Valeria1977oOOo non girare le carte a tuo piacimento perchè non hai fatto una battuta.
riguardo alla prima domanda su togliere i voti dalla scuola ,non sono d'accordo con Crepet ....Esistono le scuole Rudolf Steiner dai primi del 900 e i voti non sono mai esistiti . Si può insegnare ai bambini le materie con amore,senza competizione e cosi avere più interessse.. L'esempio dello sport non ha niente a che vedere con l'apprendere materie in una scuola.. sono due cose diverse..un esempio inutile
I voti non sono necessari all'alunno, però purtroppo la società nella quale poi dovranno vivere gli esigeráquesto tipo di valutazione. Quindi secondo me é utile cercare di capire questo mondo a che se non ne condividiamo i metodi....
Sono d'accordo ..infatti intendo a pieno cosa vuoi dire e infatti c'è questo "pericolo" che potrebbe accadere l'inverso cioè svogliatezza e strafottenza nello studiare.Però non dimentichiamo che il bambino è puro e omnipotente se lo si insegna e si guida nel suo percorso non credo succeda questo...Mah ahimè viviamo in una società difficile oggigiorno dove i valori si stanno perdendo .. è difficile dare un'opinione:(
@@Silvia11328quindi secondo il suo ragionamento, mi pare di capire che lei segue la linea in sociologia del "comportamentismo", ovvero visto che la società è così e tutti fanno così allora è giusto e bisogna adattarsi.
L’incoerente
Uomo di una antipatia più unica che rara . Uno così mi porterebbe a fare l’opposto anche se avesse ragione
Quindi tu ammetti di non ragionare con la testa, di non essere in grado di estrapolare il pensiero da colui che lo esprime, ma di "ragionare" di pancia.
E tu voti.
Come me...
🙄🙄🙄🙄
@@Valeria1977oOOo ..troppo complicato il tuo quesito. Ho ormai una età e devo conservare i pochi neuroni che mi restano 😅
@@margot7819 i neuroni non si consumano con l'uso, anzi! Semmai si deteriorano di più se li lasci inutilizzati.
A te la scelta 😊
@@Valeria1977oOOowow grazie. Mi hai aperto la mente !!
Sempre pieno di banalità, non va mai nel merito delle cose
mamma mia quanta bigotteria
Le ragazzine magari vorrebbero giocare e toccare "le bocce" di Harry Styles !! 😂😂😂😂
Questo ormai l'abbiamo perso da tempo. Non capisco perchè continuino ad invitarlo nelle trasmissioni nonostante sia evidente che non ci sia più con la testa.
Paolo fascio crepet
Perché?