Quanto invidio chi parla il dialetto con tanta dolcezza e amore per le espressioni più antiche! Io, torinese di seconda generazione, serbo nel cuore un veneto fuggitivo e un piemontese amico, complementari nella mia mente, ma fusi in un codice poco condivisibile, essendo solo mio. Che bella intervista, grazie!
Un ALDO BUSI meraviglioso!!!!!!!!! Nulla a che fare con quello televisivo di anni fa costretto a confrontarsi con la plebaglia! Grande grande grande!!!!!!!!!!
Asket mia per "non osare" lo si dice pure in bergamasco, la provenienza resta un mistero. Busi grandissimo scrittore e grande interprete delle ns terre.
Non vedo l'ora di leggerlo. Comunque concordo pienamente con Aldo riguardo ai dialetti. Sono una seconda o addirittura una prima lingua, e costituiscono una ricchezza culturale del nostro paese. Viva il dialetto!
Ooooo il maestro è tornato!! Ho le lacrime agli occhi,ancora devo guardarlo il video,mi appresto subito a farlo..Però minchia non invecchia mai quest'uomo!
W Brescia e il dialetto bresciano. Bravo il nostro Busi. Ricordi meravigliosi. Certo c'era ristrettezza economica, ma quanta ricchezza umana aveva il nostro territorio.
«Àschet mia!» lo uso anche io - che vivo in Franciacorta - nel significato appunto di "non osare! non permetterti!". Facendo una piccola ricerca sembra che la forma verbale "ascà" sia più tipica del Lombardo occidentale (ecco perché probabilmente Busi non la conoscenva, essendo nativo di Montichiari)
...La fumaò le alfo e la biiò la grapò. Fumava le sigarette alfa, e beveva la grappa, che nel dialetto bresciano della bassa a quei tempi veniva chiamata "la gregiò".
"Basta conoscerne un paio per aver fatto il giro di tutti", grande Aldo, frase top (mi riferisco all'espressione in sé, senza entrare nel merito legato al contenuto).
caro Aldo...mi piacerebbe che tu ricercassi documenti sulla storia delle prostitute del quartiere Carmine in epoca tardo medioevale e primo 500, per quel che io ho trovato emerge una bella storia di umanità,credo religioso,piccola economia e potere economico.
...Bella storia di umanità leggendola dall'esterno, mentre vissuta in prima persona era una vita di degrado, che ha impermeato la vita di tanti disgraziati, spesso morti nell'anima prima di nascere e dopo una vita infima, sollevati dalla morte fisica.
È sbagliato definirlo dialetto ma sarebbe da considerare lingua madre. Il termine dialetto lo definisce come in contrapposizione ad una lingua migliore, e questo è sbagliato. I “dialetti” sono inteaducibili e provengono da un uso della lingua, delancomuicazione, molto vivo e dinamico in continua perfezione e vivacità.
Il fatto che noi si parli il dialetto toscano e non l'italiano è stato un tormentone - criticatissimo benchè sacrosanto - di Gianni Brera, rectius Gioanbrerafucarlo.
Sempre le solite manfrine. Non sei mai riuscito ad andare oltre i romanzetti, storielle minime da saggio di scrittura. Che non rimarranno. Eppure forse avevi qualche possibilita di essere grande e non solo un personaggio televisivo che ormai non è più neanche scandaloso.
Be82Ro Tutti. Il problema non è la capacità dialogica, la conoscenza ottima della lingua, l’estetica del linguaggio e la vis polemica adatta ai media (Sgarbi docet). Il problema è che non ha nulla da dire. Una cosa è parlare bene un’altra dire, la stessa differenza che intercorre tra guardare e vedere. A parte se stesso, totem/divinità costruita su un narcisismo blindato e dunque retorico ( e assai fragile), nelle sue storie non si ravvisa un testo che racconti ma solo un racconto in funzione del testo. Testo che giustifica esclusivamente le abilità formali dello scrittore. Manca l’uomo come obbiettivo assoluto, il suo mistero e la sua inconoscibilità, manca la poesia, manca il pensiero, manca il senso dell’invenzione che conduca oltre il meccanismo narrativo. I suoi libri sono eleganti, peccato che siano solo belle cornici prive di un quadro valido all’interno. Sintassi baciate che splendono di vuoto pneumatico. Se non ci fosse questo suo onanismo intellettuale che soffoca la creazione almeno egli potrebbe cantare questo Vuoto, sarebbe un movimento verso qualcosa, un porsi generoso verso gli altri, uno stimolo intellettuale autentico, forse imaginifico. Rimane parcheggiato nel suo recintino di comodo, invece, a fare l’aristoproletario fuori tempo massimo che con il suo bel titolo nobiliare di “intellettuale”,felice e soddisfatto, coltiva un orticello solitario, sempre meno fertile e tutto sommato inutile. Un vero peccato, certo. Ma i geni sono altri, non tutti lo sono specie quando si convincono di esserlo da soli, chiusi nel loro tinellino a ripeterselo ogni minuto. Non ho alcuna antipatia per la persona, mi creda. Lo conobbi quasi trent’anni fa e lo trovai non dissimile da altri narcisetti che saltellavano qui e là; intelligente, colto abbastanza, dolorosamente conplessato, masochisticamente involto nella solitudo dei suoi stilemi caratteriali. Ebbi una sensazione di tristezza e di tenerezza. Non è cambiato di un ette.
@@pardogatto4331, probabilmente ha ragione, ma personalmente mi piace molto la sua eleganza. Oggi come oggi siamo pieni di scrittorini che sparano un romanzo (preferibilemente, giallo) dopo l'altro, pieno di aggettivi e ispettori antieroi: ci faccia godere dell'eleganza della parola, anche se, forse, fine a se stessa.
Mettiamola così è una specie di "stilista" della letteratura.Non voleva scolpire monumenti...voleva lasciare la sua impronta sulla sabbia,una sua idea di bellezza.In parte ci è riuscito mi sembra...
@@pardogatto4331 eppure, è già immortale. questione di punti di vista, di orizzonti senza confini; al di là dell'innegabile eleganza, emerge dai suoi scritti grande conoscenza dell'animo umano e rara sensibilità. "La camicia di Hanta" raggiunge vette di lirica struggenza e spietata realtà. ciascuno legge come sa e ne trae personalissime conclusioni.
Straordinario e meraviglioso come sempre. Da sempre!
Aldo sei un Dono, e i Doni non hanno prezzo. Grazie che sai passare l Amore anche dalle parole e dalla cultura
Ben detto: un Dono❤
Quanto invidio chi parla il dialetto con tanta dolcezza e amore per le espressioni più antiche! Io, torinese di seconda generazione, serbo nel cuore un veneto fuggitivo e un piemontese amico, complementari nella mia mente, ma fusi in un codice poco condivisibile, essendo solo mio. Che bella intervista, grazie!
Che piacere e per le orecchie e per l'intelletto sentirlo parlare!
Che piacere ascoltare Aldo Busi…SEMPRE!!!❤
grazie per questo ritorno! Oggi mi sento meno sola..........ti ascolterei per ore.
Bello❤
“Asket mia” si usa in Valle Seriana! Che bello questo video, Busi è sempre un piacere da ascoltare. Grazie!
Sei un mito Aldo! Grazie! Ti seguo sempre dall’estero con i tuoi nuovi libri!
Grazie e sempre piacevole ascoltati non smetterei mai!,,,,
Grazie ... ti ascolterei all’infinito
Ma che bella questa conversazione.
Libero e indipendente.....sei rarissimo. Un abbraccione!
Un ALDO BUSI meraviglioso!!!!!!!!! Nulla a che fare con quello televisivo di anni fa costretto a confrontarsi con la plebaglia!
Grande grande grande!!!!!!!!!!
Il numero uno!!!!magnifico Aldo Busi!!!!
Asket mia per "non osare" lo si dice pure in bergamasco, la provenienza resta un mistero. Busi grandissimo scrittore e grande interprete delle ns terre.
Confermo è una sorta di espressione usata per spronare qualcuno a fare qualcosa per migliorare...
Sono i grandi sanno scomparire😊
Che spettacolo incredibile, io voglio incontrarlo anche per soli 5 minuti!
Sempre superlativo anche quando ti leggi..💓
Non vedo l'ora di leggerlo. Comunque concordo pienamente con Aldo riguardo ai dialetti. Sono una seconda o addirittura una prima lingua, e costituiscono una ricchezza culturale del nostro paese. Viva il dialetto!
Sono verdi e proprie lingue
grande Aldo Busi!
Fantastic. Thank you
Busi, patrimonio dell'umanità
Meravigliosa creatura !!!
Uno dei pochi che mi fa sentire orgoglioso di essere bresciano
Ooooo il maestro è tornato!! Ho le lacrime agli occhi,ancora devo guardarlo il video,mi appresto subito a farlo..Però minchia non invecchia mai quest'uomo!
kekkjed caro kekkjed è tornato ma è sempre stato nei nostri cuorii 🍊🍊
chiara936 Dici bene Chiaretta❤
Ma che cazzo dici? E' una mummia.
Sei un lecca culo Professionista. Complimenti
@@aaaab384 😂😂😂👏👏👏👏👏👏👏👏
Grande Aldo Busi....
che meravigliosa persona
lo amo
W Brescia e il dialetto bresciano. Bravo il nostro Busi. Ricordi meravigliosi. Certo c'era ristrettezza economica, ma quanta ricchezza umana aveva il nostro territorio.
che bello sarebbe parlare,con lui!nei paesi si parla cosi"
Bellissimo video!!
Ma non ha fatto nessuna apparizione televisiva per promuovere il libro? :(
@@kekkjed no.. nessuna apparizione in tv ...
Fantastico Aldo Busi
Meraviglia.❤
bellissimo questo video
Sono incantato!!!😍😍🏆🏆🥇🥇
che bello sentire Albo parlare in dialetto..LA MIA LINGUA MADRE ...BRESCIANO VAL TROMPIA....
Che racconti !! 😍😍😍😍❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤
Adoro adoro adoro ! Aschet mia lo usciamo a Castel Mella tutt’oggi ! 😜
Sono questi i libri da parlare in televisione. Grande Aldo Busi.
Ascolterei Busi all'infinito:-)
L'unica cosa è che lo vedo leggermente gonfio e affaticato. Spero stia bene!!
sono in provincia di Milano: per me questo è arabo, altro che Lombardia ! Immensa ricchezza della provincia italica
«Àschet mia!» lo uso anche io - che vivo in Franciacorta - nel significato appunto di "non osare! non permetterti!". Facendo una piccola ricerca sembra che la forma verbale "ascà" sia più tipica del Lombardo occidentale (ecco perché probabilmente Busi non la conoscenva, essendo nativo di Montichiari)
Esilarante sentirlo parlare in bresciano
Geniale...
Un mito colto!
Aldo Busi Ministro Istruzione
Io la amoooo ,Busi!
Io dovrò tacere per il resto dei miei giorni.
...La fumaò le alfo e la biiò la grapò. Fumava le sigarette alfa, e beveva la grappa, che nel dialetto bresciano della bassa a quei tempi veniva chiamata "la gregiò".
Se mettessimo una parrucca bionda a Busi sarebbe uguale a Cate Blanchett
ma per quanto suonano le campane a Montichiari? Vanno avanti a rintoccare per qualcosa come 10 minuti
Bravo Busi bravo ❤❤
"Tele cuba che i gà 'n caso de fà, e i bàla semper" mi ha ucciso 😂
asket mio= non azzardarti
oh non ci capisco nulla del dialetto, ma è divertente
E io, camuno trapiantato altrove, mi sento a casa e mi sembra di sentire i bar di gioventù!
Asket mia si dice anche a Bergamo
❤
"Basta conoscerne un paio per aver fatto il giro di tutti", grande Aldo, frase top (mi riferisco all'espressione in sé, senza entrare nel merito legato al contenuto).
Chi a capito chi è fonzi nel libro aaa ? Può dirlo grazie
caro Aldo...mi piacerebbe che tu ricercassi documenti sulla storia delle prostitute del quartiere Carmine in epoca tardo medioevale e primo 500, per quel che io ho trovato emerge una bella storia di umanità,credo religioso,piccola economia e potere economico.
...Bella storia di umanità leggendola dall'esterno, mentre vissuta in prima persona era una vita di degrado, che ha impermeato la vita di tanti disgraziati, spesso morti nell'anima prima di nascere e dopo una vita infima, sollevati dalla morte fisica.
❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤
Adoro ! Aldo Busi gay com classe fine lo amoooo direi il uomo perfetto 👏👏👏👏👏👏😘
😍😍😍😍
È sbagliato definirlo dialetto ma sarebbe da considerare lingua madre. Il termine dialetto lo definisce come in contrapposizione ad una lingua migliore, e questo è sbagliato. I “dialetti” sono inteaducibili e provengono da un uso della lingua, delancomuicazione, molto vivo e dinamico in continua perfezione e vivacità.
Il caffè a 3 anni?? Si è mantenuto bello sveglio!!
Carolina di Seminario sulla gioventù...
Il fatto che noi si parli il dialetto toscano e non l'italiano è stato un tormentone - criticatissimo benchè sacrosanto - di Gianni Brera, rectius Gioanbrerafucarlo.
Si ma non si capisce nulla quando parlano dialetto... e dai ALDOOOO
ammiro solo la sua sicurezza di se . altro no
Scrittori si nasce: non c'è niente da fare.
Adoro quest’uomo❤️❤️❤️non mi stanco mai di ascoltarlo….❤️❤️❤️
Sempre le solite manfrine. Non sei mai riuscito ad andare oltre i romanzetti, storielle minime da saggio di scrittura. Che non rimarranno. Eppure forse avevi qualche possibilita di essere grande e non solo un personaggio televisivo che ormai non è più neanche scandaloso.
Quali libri hai letto di Busi? Facci sapere.
Be82Ro Tutti. Il problema non è la capacità dialogica, la conoscenza ottima della lingua, l’estetica del linguaggio e la vis polemica adatta ai media (Sgarbi docet). Il problema è che non ha nulla da dire. Una cosa è parlare bene un’altra dire, la stessa differenza che intercorre tra guardare e vedere. A parte se stesso, totem/divinità costruita su un narcisismo blindato e dunque retorico ( e assai fragile), nelle sue storie non si ravvisa un testo che racconti ma solo un racconto in funzione del testo. Testo che giustifica esclusivamente le abilità formali dello scrittore. Manca l’uomo come obbiettivo assoluto, il suo mistero e la sua inconoscibilità, manca la poesia, manca il pensiero, manca il senso dell’invenzione che conduca oltre il meccanismo narrativo. I suoi libri sono eleganti, peccato che siano solo belle cornici prive di un quadro valido all’interno. Sintassi baciate che splendono di vuoto pneumatico.
Se non ci fosse questo suo onanismo intellettuale che soffoca la creazione almeno egli potrebbe cantare questo Vuoto, sarebbe un movimento verso qualcosa, un porsi generoso verso gli altri, uno stimolo intellettuale autentico, forse imaginifico. Rimane parcheggiato nel suo recintino di comodo, invece, a fare l’aristoproletario fuori tempo massimo che con il suo bel titolo nobiliare di “intellettuale”,felice e soddisfatto, coltiva un orticello solitario, sempre meno fertile e tutto sommato inutile. Un vero peccato, certo. Ma i geni sono altri, non tutti lo sono specie quando si convincono di esserlo da soli, chiusi nel loro tinellino a ripeterselo ogni minuto.
Non ho alcuna antipatia per la persona, mi creda. Lo conobbi quasi trent’anni fa e lo trovai non dissimile da altri narcisetti che saltellavano qui e là; intelligente, colto abbastanza, dolorosamente conplessato, masochisticamente involto nella solitudo dei suoi stilemi caratteriali. Ebbi una sensazione di tristezza e di tenerezza. Non è cambiato di un ette.
@@pardogatto4331, probabilmente ha ragione, ma personalmente mi piace molto la sua eleganza. Oggi come oggi siamo pieni di scrittorini che sparano un romanzo (preferibilemente, giallo) dopo l'altro, pieno di aggettivi e ispettori antieroi: ci faccia godere dell'eleganza della parola, anche se, forse, fine a se stessa.
Mettiamola così è una specie di "stilista" della letteratura.Non voleva scolpire monumenti...voleva lasciare la sua impronta sulla sabbia,una sua idea di bellezza.In parte ci è riuscito mi sembra...
@@pardogatto4331 eppure, è già immortale. questione di punti di vista, di orizzonti senza confini; al di là dell'innegabile eleganza, emerge dai suoi scritti grande conoscenza dell'animo umano e rara sensibilità. "La camicia di Hanta" raggiunge vette di lirica struggenza e spietata realtà. ciascuno legge come sa e ne trae personalissime conclusioni.