L analisi più lucida e intelligente che ho sentito sull argomento, complimenti al dottore Ruggero che fa parte di un mondo serio e professionale che non c è più
Ma disfatta di che! Solo la vw ha prodotto 11 milioni di auto con una domanda di 9 poi ce la spagna e i paesi dell est con ulteriori milioni di auto poi ce la concorrenza di giapponesi e coreani ora anche cinesi il settore e in crisi da anni drogato da incentivi statali l auto elettrica che fanno finta di farle tesla a parte e solo il capro espiatorio per giustificare una forte ristrutturazione con forte perdita di posti di lavoro! Poi dell italia la produzione non viene semplicemente venduta da anni snobbata proprio dagli italiani stessi quindi fiat costruisce dove poi vende polonia turchia brasile. Resto e fuffa buona da dare in pasto al popolino che considera solo quello che le piace sentire.
25 anni fa l'Italia produceva quasi 2 milioni di auto l'anno, la Spagna ne produceva neanche 300 mila, oggi la Spagna ne produce piu' di 2 milioni l'anno, noi non arriviamo neanche a 500 mila...cosa c'e' da commentare? Ormai siamo destinati ad una produzione automobilistica di nicchia, i grandi numeri li faranno altrove, li faranno i cinesi a cui interessa fare affari e vendere, che siano termiche, ibride o elettriche non importa, l'importante per loro e' vendere... E brinderanno alla dabbenaggine di noi europei che abbiamo affossato la nostra industria automotive con le nostre assurde misure legislative.
La politica fa le leggi.. certo.. ma chi dirige un'industria ha un peso specifico che deve far pesare... e se serve far cambiare idea... c'è dell'altro dietro...
È entrata in crisi prima la Volkswagen, dovuta principalmente alla contrazione del mercato cinese. Stellantis é in crisi per aver perso il mercato nordamericano e per aver ristrutturato tagliando tutto. In Europa c'é anche il gruppo Damler, molto grande ma anche la BMW non é così piccola. Arrivati ad una certa etá, bisognerebbe ritirarsi concentrandosi nelle letture o viaggiando.
Non è ( anche) dovuto alla ancora immatura conoscenza dell' auto elettrica, almeno in confronto a Tesla come know how e ai cinesi come risorse umane e materie prime? Non era forse meglio evitare un ultimatum , anche perché nessun altro lo ha fatto?
Le normative europee sono state approvate con l'assenso delle grandi imprese europee, in primis Volkswagen che veniva dallo scandalo del diselgate. Da un punto di vista delle vendite, c'è un rapporto di una società di ricerca sui veicoli che indica che gli obiettivi raggiunti nel 2023 sono molto vicini a quelli stabiliti per il 2025. I problemi industriali sono strettamente correlati ai mercati di sbocco e alle buyer personas. Gli acquirenti che non prediligono le auto elettriche ed i costi di queste. Tra l'altro nessuno scrive che se vuoi spendere 40k di auto elettrica, la stra grande maggioranza compra una Tesla che è tecnologicamente superiore, avendo un suo ecosistema.
@netren7 infatti Tesla ha un know how sconosciuto a tutte le case europee, che probabilmente hanno sbagliato i calcoli, perché in effetti viene difficile pensare che il cut off 2035 sia stato approvato senza il placet dei grandi gruppi. È anche vero che se uno guarda tutta la storia che passa tra euro 0 ed euro 6/7, e la vita che hanno dovuto fare per adeguarsi, c'è già stupirsi se siano riusciti a resistere fino ad oggi. Ma ,quella volta almeno, a dare il la erano stati gli Stati ( uniti). Il prossimo settore che grazie anche al green deal sarà definitivamente sepolto, perché morto già lo è , è quello immobiliare.
Il vero tragico errore, il "peccato originale", è stato affidarsi totalmente a questi "Soloni" di Bruxelles. Aver dato a questa minoranza di disperati ecoillusi, tutto il potere di decidere per 300 milioni di cittadini. La democrazia dei singoli stati sovrani si è trasformata orribilmente nella oligarchia dei funzionari UE.
Quindi Tavares detto Fonseca, o viceversa che è lo stesso. Sono d'accordo in gernerale, ma con una importante puntualizzazione che non mi pare sia stata detta: non è tutto una disgrazia capitata fra capo e collo all'improvviso o uno sbaglio dei vari Tavares che hanno spinto troppo sull'elettrico. È una cosa pianificata e voluta. Se non l'ultima, la penultima tappa della globalizzazione. Cioè una cosa iniziata con la caduta del Muro nell'89 e probabilmente prevista da prima, da quando l'Urss iniziò a scricchiolare a inizio anni 80. Globalizzazione che poi è semplicemente la riproduzione in grande dello stesso modello di organizzazione prima esistente più in piccolo a livello di nazione, o regione di una nazione, o anche cittìà. Cosi come esistono, esistevano, o esisteranno per non molto in Occidente, i quartieri industriali in parti prestabilite di una città, poi città prevalentemente industriali in una provincia o regione di una nazione, diventerà, è già diventato in gran parte, un continente (ovviamente l'Asia) il continente industriale dove si produce per tutto il resto del mondo. Con l'automobile siamo alle ultime fasi del trasferimento a rate pianificato allora. Il clima è solo la scusa per... com'è evidente dal fatto che invece di anticipare la Cina sull'elettrico si è lasciato che prendesse di fatto il monopolio della produzione di batterie da anni. Riprova la vendita della Marelli ai cinesi, più chiaro di così... Fra qualche anno ordineremo le auto direttamente sui noti siti cinesi che ci verranno poi scaricate davanti a casa da una bisarca. Sui detti siti vedo ora che si trovano già auto usate "consegna gratuita".
Peer me non è irreversibile la scelta (folle) di dismettere i motori endotermici, basto volerlo. Questa scelta dettata dall'ideologia green che ripeto folle -(poiché non si può ciecamente passare da un tipo di motore ad un altro nel giro di 10 anni, con una filosofia completamente diversa, senza prevedere sconquassi di tutti i tipi sul tessuto industriale europeo e di conseguenza sulle maestranze e loro famiglie) - secondo il mio modesto parere doveva essere attuata nel giro di almeno 25 anni poiché , le industrie andranno KO, la gente non è assolutamente preparata a queste rivoluzioni repentine così come le infrastrutture ecc. ecc. Teniamo inoltre conto che negli altri continenti non hanno particolarmente a cuore il clima, di come produrre le energie e non si fanno problemi ad inquinare forse più di prima (parliamo di miliardi di persone in Asia dove si stanno sviluppando e spostando già da tempo le produzioni per questione di risparmio sui costi). Concludendo a noi europei ci resterà il cerino tra le dita però potremo fregiarci di essere ecologici, green ecc. ma con un tessuto industriale fortemente minato ed in difficoltà notevole peraltro già a causa di delocalizzazioni s per i problemi di concorrenza anche sleale.
Il pacchetto di maggioranza pari al 23% ad exor ..governo francese 11 % e 9,6 % governo francese …come fanno a comandare i francesi ..5 membri da parte di fca e 5 di psa ..qualcosa nn torna
Massimo rispetto per Ruggeri, ma nessun accenno a intelligenza artificiale e guida autonoma, che si sposano perfettamente con l'auto elettrica, porta avanti idee vecchie di 20anni. Scavare un buco per estrarre petrolio da raffinare e poi bruciare è una cosa che non si farà più.
Una persona di una cultura pragmatica grandiosa, che generosamente vuole trasmettere agli altri.
Grazie fi cuore e di cervello.
L analisi più lucida e intelligente che ho sentito sull argomento, complimenti al dottore Ruggero che fa parte di un mondo serio e professionale che non c è più
Incredibile come un novantenne possa aver dato una spiegazione così chiara
Bello ascoltare una persona come Ruggeri, grazie.
Grande Ruggeri, peccato che la gente fa fatica a capire, sopratutto chi è coinvolto direttamente.
…. Complimenti per la chiarezza.
Peccato che non la invitano in Tv a spiegare a chi ancora non capisce i motivi della disfatta.
Grazie.
Ma disfatta di che! Solo la vw ha prodotto 11 milioni di auto con una domanda di 9 poi ce la spagna e i paesi dell est con ulteriori milioni di auto poi ce la concorrenza di giapponesi e coreani ora anche cinesi il settore e in crisi da anni drogato da incentivi statali l auto elettrica che fanno finta di farle tesla a parte e solo il capro espiatorio per giustificare una forte ristrutturazione con forte perdita di posti di lavoro! Poi dell italia la produzione non viene semplicemente venduta da anni snobbata proprio dagli italiani stessi quindi fiat costruisce dove poi vende polonia turchia brasile. Resto e fuffa buona da dare in pasto al popolino che considera solo quello che le piace sentire.
Scenario assolutamente realista.
25 anni fa l'Italia produceva quasi 2 milioni di auto l'anno, la Spagna ne produceva neanche 300 mila, oggi la Spagna ne produce piu' di 2 milioni l'anno, noi non arriviamo neanche a 500 mila...cosa c'e' da commentare?
Ormai siamo destinati ad una produzione automobilistica di nicchia, i grandi numeri li faranno altrove, li faranno i cinesi a cui interessa fare affari e vendere, che siano termiche, ibride o elettriche non importa, l'importante per loro e' vendere... E brinderanno alla dabbenaggine di noi europei che abbiamo affossato la nostra industria automotive con le nostre assurde misure legislative.
Infinita stima per ruggeri
Fantasticamente lucido !!
La politica fa le leggi.. certo.. ma chi dirige un'industria ha un peso specifico che deve far pesare... e se serve far cambiare idea... c'è dell'altro dietro...
BRAVISSIMO SIG RICCARDO RUGGERI! ANCHE IO LAVORATO FIAT STABILIMENTO BETIM/ BRASILE, E INTERESSATO DEI AUTOMOBILE IN QUESTO TEMPO!
SALUTI.
OSCAR.
È entrata in crisi prima la Volkswagen, dovuta principalmente alla contrazione del mercato cinese. Stellantis é in crisi per aver perso il mercato nordamericano e per aver ristrutturato tagliando tutto. In Europa c'é anche il gruppo Damler, molto grande ma anche la BMW non é così piccola.
Arrivati ad una certa etá, bisognerebbe ritirarsi concentrandosi nelle letture o viaggiando.
Non è ( anche) dovuto alla ancora immatura conoscenza dell' auto elettrica, almeno in confronto a Tesla come know how e ai cinesi come risorse umane e materie prime?
Non era forse meglio evitare un ultimatum , anche perché nessun altro lo ha fatto?
Le normative europee sono state approvate con l'assenso delle grandi imprese europee, in primis Volkswagen che veniva dallo scandalo del diselgate. Da un punto di vista delle vendite, c'è un rapporto di una società di ricerca sui veicoli che indica che gli obiettivi raggiunti nel 2023 sono molto vicini a quelli stabiliti per il 2025. I problemi industriali sono strettamente correlati ai mercati di sbocco e alle buyer personas. Gli acquirenti che non prediligono le auto elettriche ed i costi di queste. Tra l'altro nessuno scrive che se vuoi spendere 40k di auto elettrica, la stra grande maggioranza compra una Tesla che è tecnologicamente superiore, avendo un suo ecosistema.
@netren7 infatti Tesla ha un know how sconosciuto a tutte le case europee, che probabilmente hanno sbagliato i calcoli, perché in effetti viene difficile pensare che il cut off 2035 sia stato approvato senza il placet dei grandi gruppi.
È anche vero che se uno guarda tutta la storia che passa tra euro 0 ed euro 6/7, e la vita che hanno dovuto fare per adeguarsi, c'è già stupirsi se siano riusciti a resistere fino ad oggi.
Ma ,quella volta almeno, a dare il la erano stati gli Stati ( uniti).
Il prossimo settore che grazie anche al green deal sarà definitivamente sepolto, perché morto già lo è , è quello immobiliare.
Il vero tragico errore, il "peccato originale", è stato affidarsi totalmente a questi "Soloni" di Bruxelles. Aver dato a questa minoranza di disperati ecoillusi, tutto il potere di decidere per 300 milioni di cittadini. La democrazia dei singoli stati sovrani si è trasformata orribilmente nella oligarchia dei funzionari UE.
Grande lezione di economia reale e sociale e storia che dimostra lo stato di imbecillita di chi prende decisioni folli .
Quindi Tavares detto Fonseca, o viceversa che è lo stesso.
Sono d'accordo in gernerale, ma con una importante puntualizzazione che non mi pare sia stata detta: non è tutto una disgrazia capitata fra capo e collo all'improvviso o uno sbaglio dei vari Tavares che hanno spinto troppo sull'elettrico. È una cosa pianificata e voluta. Se non l'ultima, la penultima tappa della globalizzazione. Cioè una cosa iniziata con la caduta del Muro nell'89 e probabilmente prevista da prima, da quando l'Urss iniziò a scricchiolare a inizio anni 80. Globalizzazione che poi è semplicemente la riproduzione in grande dello stesso modello di organizzazione prima esistente più in piccolo a livello di nazione, o regione di una nazione, o anche cittìà. Cosi come esistono, esistevano, o esisteranno per non molto in Occidente, i quartieri industriali in parti prestabilite di una città, poi città prevalentemente industriali in una provincia o regione di una nazione, diventerà, è già diventato in gran parte, un continente (ovviamente l'Asia) il continente industriale dove si produce per tutto il resto del mondo. Con l'automobile siamo alle ultime fasi del trasferimento a rate pianificato allora. Il clima è solo la scusa per... com'è evidente dal fatto che invece di anticipare la Cina sull'elettrico si è lasciato che prendesse di fatto il monopolio della produzione di batterie da anni. Riprova la vendita della Marelli ai cinesi, più chiaro di così...
Fra qualche anno ordineremo le auto direttamente sui noti siti cinesi che ci verranno poi scaricate davanti a casa da una bisarca. Sui detti siti vedo ora che si trovano già auto usate "consegna gratuita".
Scandaloo come si possa accettare l'idea di poter pagare chi fallisce.... la gente può andare di matto...
io mi son Comprato una Lancia Lybra ....... Divina
Che bella
Uno delle tre punte del trio
Ghidella -Cruzzo-Ruggero
Le auto però Giappone e Corea De l Sud le fanno. E non credo che i salari in quei paesi siano bassi.
Si dice AD, Amministratore delegato non Ceo.
Grandissima analisi perfetta. 👏👏👏bravissimo
Peer me non è irreversibile la scelta (folle) di dismettere i motori endotermici, basto volerlo. Questa scelta dettata dall'ideologia green che ripeto folle -(poiché non si può ciecamente passare da un tipo di motore ad un altro nel giro di 10 anni, con una filosofia completamente diversa, senza prevedere sconquassi di tutti i tipi sul tessuto industriale europeo e di conseguenza sulle maestranze e loro famiglie) - secondo il mio modesto parere doveva essere attuata nel giro di almeno 25 anni poiché , le industrie andranno KO, la gente non è assolutamente preparata a queste rivoluzioni repentine così come le infrastrutture ecc. ecc. Teniamo inoltre conto che negli altri continenti non hanno particolarmente a cuore il clima, di come produrre le energie e non si fanno problemi ad inquinare forse più di prima (parliamo di miliardi di persone in Asia dove si stanno sviluppando e spostando già da tempo le produzioni per questione di risparmio sui costi). Concludendo a noi europei ci resterà il cerino tra le dita però potremo fregiarci di essere ecologici, green ecc. ma con un tessuto industriale fortemente minato ed in difficoltà notevole peraltro già a causa di delocalizzazioni s per i problemi di concorrenza anche sleale.
Follieverdi
È arrivata anche la "ecsecuscion".
Socializzazione delle perdite Ruggeri, non nazionalizzazione.
La Ferrari????
Quale crisi....anzi fatturato in aumento esponenziale.....
Ma questo di che parla
Ed ora "automotive" ritornerà a dirsi "automobilistico", in italiano.
Non c'è motive per dire automotive, porta pure sfortuna.
E' una battaglia persa. Non sapevano neanche l'italiano, e adesso saltano direttamente all'Inglese da esportazione. Purtroppo.
Il pacchetto di maggioranza pari al 23% ad exor ..governo francese 11 % e 9,6 % governo francese …come fanno a comandare i francesi ..5 membri da parte di fca e 5 di psa ..qualcosa nn torna
Il futuro è elettrico e a guida autonoma.
Gli europei andranno a piedi 😂😂😂
Il futuro dei dipendenti, fra stabilimenti e indotto, è la più enorme catastrofe italiana del dopoguerra.
Con rispetto e sperando di sbagliarmi.
@@martinienzo-dn7ns siamo solo all'inizio, il quarto reich é stato confermato
Scusate, e con i motori dei mezzi pesanti? E con l'inquinamento dei motori degli aerei di quelli delle navi? Mah!
Follie verdi
La svizzera ha prodoto camion auto e moto, saurer, pinz gawer, sachs...
Massimo rispetto per Ruggeri, ma nessun accenno a intelligenza artificiale e guida autonoma, che si sposano perfettamente con l'auto elettrica, porta avanti idee vecchie di 20anni. Scavare un buco per estrarre petrolio da raffinare e poi bruciare è una cosa che non si farà più.
Questo é la folle ideologia di cui parla !
...ci vogliono le centrali elettriche, o dovremmo comprarla con danni economici altissimi
@@IvoPaiusco-tg9mz le stanno costruendo per alimentare l'AI, un altro ecomostro