SSC NAPOLI 1993/94 | Puntata 2 | Marcello Lippi e una squadra grintosissima!

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  • Опубліковано 13 січ 2024
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    L’estate del 1993 per il Napoli rappresentò un momento di passaggio tra quello che era stato e di cui tutti avevamo nostalgia e quello che sarebbe potuto essere, di cui non avevamo alcuna certezza.
    Si chiudeva definitivamente l’era che aveva visto esistere il Napoli più grande della storia, il Napoli di Diego, il Napoli dei due scudetti e della coppa Uefa.
    La stagione 1992-93 era stata molto tribolata, le vecchie glorie di quella che era stata una grande squadra avevano, in gran parte, concluso la loro carriera a Napoli, tra queste in primis il grandissimo Antonio de Olivera Careca. Ottavio Bianchi aveva dovuto rimettere gli scarpini ai piedi per tornare allenatore e salvare il Napoli dell’esonerato Claudio Ranieri che pure l’anno prima aveva raggiunto un confortante quarto posto.
    Ma più delle questioni di campo, a preoccupare i tifosi del Napoli era la situazione societaria, con un Ferlaino sempre più in difficoltà, strangolato dai debiti e da un bilancio sempre più disastroso. Purtroppo per il presidente costruttore, con l’inizio degli anni 90 la storia politica italiana cambia profondamente e rapidamente. La cosiddetta prima repubblica termina traumaticamente con lo sviluppo di tangentopoli, il pool di magistrati di Milano, anche detto pool di Mani Pulite, rappresentati simbolicamente da Antonio di Pietro, incalza la classe politica, indagando alcuni tra i più importanti amministratori pubblici dell’epoca da Craxi a Forlani, dalla DC al partito socialista e di fatto determina il crollo di un sistema di potere che aveva governato l’Italia fin dal dopoguerra. Corrado Ferlaino era stato parte integrante di quel sistema, la SSC Napoli, nel periodo di massimo splendore legato al settennato di Maradona aveva avuto solidi legami con la DC, il Banco di Napoli e l’imprenditoria partenopea, avendo anche tra i componenti del suo CDA, importanti personalità politiche della DC. Con il crollo di quel sistema politico e di potere, Corrado ferlaino perde il sostegno e la sponsorizzazione necessaria anche a continuare ai massimi livelli il suo lavoro di imprenditore edile oltre che presidente del Napoli e le conseguenze si riflettono inevitabilmente sul Napoli. Inoltre lo stesso Ferlaino finisce indagato durante la stagione di Mani Pulite. A inizio 1993 infatti arriva anche a Napoli l’indagine. Un uragano. Uno dopo l’altro cadono mister centomila preferenze Alfredo Vito, Giulio Di Donato, Francesco De Lorenzo. Viene coinvolto nelle inchieste soprattutto Enzo Scotti, fino all’anno prima ministro dell’Interno, storico referente di Ferlaino. E l’onda finisce per travolgere lo stesso Ingegnere: raggiunto da un ordine di arresto, si costituisce il 26 maggio 1993. Confessa i rapporti con Vito, ammette di aver pagato tangenti per entrare nel Consorzio di bonifica dei Regi Lagni. Va subito ai domiciliari.
    Tre settimane dopo, il 16 giugno, Ferlaino si dimette da presidente. Gli subentra Ellenio Gallo, consigliere anziano, che andrà avanti con altri dirigenti come Mario Moxedano. A Ferlaino resta il pacchetto di maggioranza. Ma ormai il Napoli, più che vittorie, accumula debiti.
    La stagione 1993-94 inizia quindi con la necessità di fare cassa, di vendere i calciatori più appetibili tra cui i nazionali Zola e Crippa, di svecchiare la rosa per favorire l’inserimento in prima squadra di alcuni ottimi prospetti della squadra primavera e di altri giovani provenienti da squadre non di primissimo piano.
    Dicevamo quindi che quello fu l’anno in cui vanno via Galli e Mauro in fase calante, Zola e Crippa verso una nuova potenza economica, quella di Parma, e infine Careca in Giappone per terminare la carriera.
    Nella stagione 1993-1994 Ottavio Bianchi assunse la posizione di general manager, imponendo sulla panchina azzurra Marcello Lippi.
    Le altre big si rinforzano, mente i partenopei non hanno lo stesso strapotere economico a causa dei motivi prima esposti. Sulla panchina, però, c’è un allenatore con una particolare personalità: Marcello Lippi.
    In quell’anno, infatti, non importava il nome o il blasone del giocatore, se non rendevi eri fuori rosa. Fu la stagione in cui furono fatti esordire giocatori come Fabio Cannavaro, Pino Taglialatela, Paolo Di Canio, Fabio Pecchia preso giovanissimo dall’Avellino ed in fine Daniel Fonseca, autore di 15 goal e trascinatore della formazione azzurra.
    In rosa presero posto anche il giovane tornante Renato Buso, i difensori Giovanni Bia e Enzo Gambaro, e i centrocampisti Roberto Bordin ed Eugenio Corini.
    Vediamo allora come fu quella stagione, quella di Marcello Lippi e di una squadra grintosissima.
    Serie A, giornate da 6 a 9:
    NAPOLI 2-1 UDINESE
    NAPOLI 0-0 INTER
    CAGLIARI 1-2 NAPOLI
    NAPOLI 3-2 LECCE
    Coppa Italia, secondo turno, andata:
    NAPOLI 0-0 ANCONA
  • Спорт

КОМЕНТАРІ • 2

  • @nicolar.3797
    @nicolar.3797 5 місяців тому +1

    Certo che se aveste ingaggiato il vero Pannofino, mi sa che avrebbe chiesto un bel cachet 😂😂😂

    • @NapoliTube1
      @NapoliTube1  5 місяців тому +1

      il futuro ci riserverà delle belle sorprese... non ne abbiamo ancora contezza. questa è una cosa banale 😏