un prozio fu catturato in Jugoslavia dov'era soldato e mandato a Mauthausen. Non parlava quasi mai della sua esperienza, con me una volta sola e il mattino dopo mi confessò di aver passato una notte agitata e insonne come sempre gli accadeva quando rievocava la sua prigionia Rimpiango di non aver approfondito, di non aver condiviso la sua sofferenza. Mi sono rimaste tante domande senza risposta Aveva visto morire tanta gente per fame. Agli ebrei era riservato il trattamento peggiore. Lui se l'è cavata perché aveva dichiarato di essere muratore e piastrellista, anche se non era vero. Fu "ingaggiato" per sistemare la casa di due anziani del paese vicino Erano brave persone, lo trattavano bene e gli davano da mangiare. Tanto che qualcosa portava nel lager per gli altri. Era con altri compagni militari in una baracca. Corsero un gravissimo pericolo quando entrò una sera un cane pastore tedesco dei carcerieri. lo ammazzarono e lo cossero sulla stufa che era nel mezzo della stanza. Non si può capire la fame se non si prova, disse. Le guardie cercarono l'animale ma non ne fecero nulla. Nessuno parlò. La liberazione e il ritorno furono molto travagliati. Caro Bieti (Luigi ) come vedi ho parlato di te. Ti ho reso testimonianza
Grazie per tutto quello che fate anche per mio nonno da Milano a Mauthausen ora e sempre resistenza ✊️
un prozio fu catturato in Jugoslavia dov'era soldato e mandato a Mauthausen. Non parlava quasi mai della sua esperienza, con me una volta sola e il mattino dopo mi confessò di aver passato una notte agitata e insonne come sempre gli accadeva quando rievocava la sua prigionia Rimpiango di non aver approfondito, di non aver condiviso la sua sofferenza. Mi sono rimaste tante domande senza risposta
Aveva visto morire tanta gente per fame. Agli ebrei era riservato il trattamento peggiore. Lui se l'è cavata perché aveva dichiarato di essere muratore e piastrellista, anche se non era vero. Fu "ingaggiato" per sistemare la casa di due anziani del paese vicino Erano brave persone, lo trattavano bene e gli davano da mangiare. Tanto che qualcosa portava nel lager per gli altri. Era con altri compagni militari in una baracca. Corsero un gravissimo pericolo quando entrò una sera un cane pastore tedesco dei carcerieri. lo ammazzarono e lo cossero sulla stufa che era nel mezzo della stanza. Non si può capire la fame se non si prova, disse.
Le guardie cercarono l'animale ma non ne fecero nulla. Nessuno parlò.
La liberazione e il ritorno furono molto travagliati. Caro Bieti (Luigi ) come vedi ho parlato di te. Ti ho reso testimonianza