Roberto Vecchioni L'Ultimo spettacolo

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  • Опубліковано 7 вер 2024
  • Ascolta, ti ricordi quando venne la nave del fenicio a portar via
    me con tutta la voglia di cantare gli uomini, il mondo e farne poesia.
    Con l'occhio azzurro io ti salutavo con quello blu io già ti rimpiangevo
    l'albero tremava e vidi terra i Greci, i fuochi e l'infinita guerra.
    Li vidi ad uno ad uno mentre aprivano la mano e mi mostravano la sorte
    come a dire: "Noi scegliamo" non c'è un Dio che sia più forte
    e l'ombra nera che passò ridendo ripeteva "no" (no, no, no, no).
    Ascolta, ero partito per cantare uomini grandi dietro grandi scudi
    e ho visto uomini piccoli ammazzare piccoli, goffi, disperati e nudi.
    Laggiù conobbi pure un vecchio aedo che si accecò per rimaner nel sogno
    con l'occhio azzurro invece ho visto e vedo
    con l'occhio blu mi volto e ti ricordo.
    Ma tu non mi parlavi e le mie idee come ramarri ritiravano la testa
    dentro il muro quando è tardi perché è freddo, perché è scuro
    e mille solitudini e buchi per nascondersi.
    Ho visto fra le lampade un amore e lui che fece stendere sul letto
    l'amico con due spade dentro il cuore e gli baciò piangendo il viso e il petto.
    E son tornato per vederti andare e mentre parti e mi saluti in fretta
    fra tutte le parole che puoi dire mi chiedi "Me la dai una sigaretta?"
    Io di Muratti mi dispiace non ne ho il marciapiede per Torino, sì lo so
    ma un conto è stare a farti un po' di compagnia altro aspettare
    che il treno vada via.
    Perché t'aiuto io ad andare non lo sai sì questo a chi si lascia
    non succede mai ma non t'ho mai considerata roba mia
    io ho le mie favole e tu una storia tua.
    Ma tu non mi parlavi e le mie idee come ramarri ritiravano la testa
    dentro il muro quando è tardi perché è freddo, perché è scuro
    e ancora solitudini e buchi per nascondersi.
    E non si è soli quando un altro ti ha lasciato
    si è soli se qualcuno non è mai venuto
    però scendendo perdo i pezzi sulle scale
    e chi ci passa su non sa di farmi male.
    Ma non venite a dirmi: "Adesso lascia stare"
    o che la lotta in fondo deve continuare
    perché se questa storia fosse una canzone
    con una fine mia, tu non andresti via.

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