Diploma d’Onore dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio”

Поділитися
Вставка
  • Опубліковано 23 сер 2024
  • Sabato 22 giugno, nella sede del Museo Michetti (MuMi) in Piazza San Domenico, a Francavilla al Mare, il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, professor Liborio Stuppia, ha conferito il Diploma d’Onore allo scrittore Nicola Lagioia.
    L’attribuzione dell’onorificenza è promossa dalla Scuola di Studi Umanistici della “d’Annunzio”, presieduta dal professor Patrizio Domenicucci, e dai due Dipartimenti che la compongono, quello di Lettere, Arti e Scienze Sociali, diretto dal professor Stefano Trinchese, e quello di Lingue, Letterature e Culture Moderne, diretto dal professor Ugo Perolino.
    L'evento è organizzato in collaborazione con il Festival Squi-Libri.
    Nato a Bari nel 1973, Nicola Lagioia è tra i più importanti romanzieri e promotori culturali del panorama letterario italiano contemporaneo.
    È autore di numerosi racconti, saggi e romanzi, tra cui si ricordano Occidente per principianti (2004), Riportando tutto a casa (2009), La ferocia (Premio Strega 2014) e La città dei vivi (2020), tutti pubblicati per Einaudi.
    È stato direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino dal 2017 al 2023 e ha fatto parte della giuria della 77° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. “Il conferimento del Diploma d’Onore a Nicola Lagioia - commenta il professor Carmine Catenacci, Prorettore Vicario della “d’Annunzio” - dimostra la sempre crescente attenzione che il nostro Ateneo dedica al panorama culturale e letterario contemporaneo, con particolare riferimento alle autrici e agli autori più attivi sulla scena nazionale e internazionale. Nicola Lagioia riveste, in questo contesto, un posto di primaria importanza per la sua capacità di intercettare e condensare in una scrittura potente l’ambivalenza costitutiva e tragica della natura umana, ma anche per il suo impegno civile e culturale nell’indagare i lati in ombra della civiltà dei consumi”.

КОМЕНТАРІ •