Grazie per il video! Volevo chiederle il metodo di Kant usato per smontare le provo cosmologiche di Tommaso D'Aquino, che sono tutte prove a posteriori, è valido? O di fatto è nullo proprio perché non sono dimostrazioni a priori, ma partono da un fondamento empirico. Il metodo induttivo non è valido per conoscere dunque?
Salve. Quale edizione consiglia per affrontare la Critica della ragion pura ? Io sarei orientato per l'edizione delux della Bompiani(per la presunta qualità di questa edizione) ma vorrei un'opinione prima di affrontare questa spesa.
Mi trovo molto bene con Bompiani, ottima traduzione... Se si vuole qualcosa di più classico UTET, penso curata da P. Chiodi e Laterza, con la storica traduzione di Gentile. La Bompiani é sicuramente la più aggionata, anche se la storiografia italiana su Kant non la tiene praticamente di conto, affidandosi il più delle volte alla UTET o al Gentile
@@PhilMaxi Grazie mille per la risposta. Per motivi miei preferisco evitare la traduzione di Gentile e di conseguenza penso di andare per l'edizione Bompiani. Ho notato che quella Utet è in brossura, cosa che ma non poco fatto inalberare
Scusami, video bellissimo ..ma hai detto che per Kant esistono due tipi di conoscenze. Intuizione intellettuale ( noumeno) e poi non hai continuato , ma hai aperto una mega parentesi e ci hai messo tante cose dentro. Puoi spiegare meglio quale è l'altro tipo di conoscenza?
complimenti per il canale ... forse il dubbio su certi termini usati dal filosofo , è solo un problema di traduzione ... in alcune lingue certi vocaboli hanno piu' significati a seconda del contesto in cui vengono usati ...
Questa è ancora "Verosimiglianza"... Perchè uno può guardare dentro la propria stessa mente "o la propria parte della mente"... Che questa poi sia uguale per tutti è una deduzione al più verosimile appunto❕
Al minuto 4.35 quando parli delle verità matematiche in Hume affermi che per il filosofo scozzese non è possibile dimostrare necessariamente anche la più banale delle idee matematiche. Ora , non mi trovo d'accordo su questa affermazione. In Hume le verità matematiche e geometriche rientrano nell ambito delle "relazioni tra idee" e sono necessarie in quanto il contrario implica contraddizione. Nell'ottica di Hume una verità matematica è ottenibile per via analitica tramite scomposizione logica dei concetti matematici e pertanto risponde al principio di identità e non contraddizione. (Kant si oppone e afferma che la matematica si fonda su giudizi sintetici a priori e non analitici a priori). La scienza che da Hume viene attaccata e sradicata dalla propria apparente necessita è la fisica o scienza della natura, che ha un fondamento solo psicologico (abitudine) e non logico. La causalità non è una relazione necessaria perché si da necessità solo entro le relazioni di idee il cui contrario implica contraddizione. La matematica rimane necessaria. Detto ciò, ti stimo profondamente e credo che un sano dibattito possa solo che arricchire un canale youtube così luminoso.
Ma come la matematica deriva dalla snsibilità? il pi greco mica deriva dall'esperienza, la matematica è astrata ed è vera a prescindere dall'esperienza. La fisica deriva dall'intelletto? Ma i corpi per essere studiati devono essere percepiti. La velocità deve essere percepita come il peso od il calore.
Senz’altro giusto quello che dice sul noumeno. Occorre comunque notare che da un punto di vista kantiano anche la cosa in sé, essendo contenutisticamente inaccessibile all’intelletto, si presenta sotto una veste esclusivamente “formale-concettuale”, di cui è possibile dire che è ma null’altro. Quindi potremmo tranquillamente e kantianamente sostenere che, la cosa in sé, essendo permanentemente inaccessibile alla Ragione pura, è sovrapponibile al noumeno, in quanto il noumeno, sotto forma di «concetto-limite», esaurisce già tutta la “potenzialità” propria della cosa in sé, che per sua definizione cela e celerà sempre il suo contenuto alla mente umana (con l’eccezione di un’ipotetica intuizione intellettuale propria del divino, anch’essa inverificabile e inaccessibile). Questo rimane anche un passaggio chiave per comprendere pienamente l’idealismo fichtiano come “erede non voluto” della filosofia di Kant, che proprio su questa, tutt’altra che banale, differenza/identità dei due concetti ha fondato la sua fortuna. Spero di aver correttamente dipanato l’ambiguità. Grazie mille.
Grande Max. Auguro ai giovani che studiano filosofia al liceo di avere un prof. Con la tua chiarezza e passione.
Grazie mille Franco!
Complimenti per la chiara esposizione che riesce a far capire il ( difficile) pensiero filosofico kantiano. Grazie !🙂
Assolutamente straordinario. Riesci a trasmettere conoscenze e passione...Grazie!
Grazie mille! Ho capito Cartesio grazie a te, e adesso anche Kant! Sei top
Complimenti! E' una gran virtù rendere semplice ciò che è complesso. Ricevo tutta la passione con cui spieghi Kant. Grazie.
Grazie davvero per la chiarezza e la passione
grazie mille
Grazie è stato un appuntamento atteso, come sempre sintetico ma esaustivo, stimolo all'approfondimento.
Grazie mille!
Molto bravo e analitico, grazie per queste ricche lezioni!
Grazie mille!
Chiarissimo! Grazie
Bravissimo
Grazie mille
Bellissimo grazie
Grande!
Grazie mille!
grande!
Grazie per il video! Volevo chiederle il metodo di Kant usato per smontare le provo cosmologiche di Tommaso D'Aquino, che sono tutte prove a posteriori, è valido? O di fatto è nullo proprio perché non sono dimostrazioni a priori, ma partono da un fondamento empirico. Il metodo induttivo non è valido per conoscere dunque?
Salve. Quale edizione consiglia per affrontare la Critica della ragion pura ? Io sarei orientato per l'edizione delux della Bompiani(per la presunta qualità di questa edizione) ma vorrei un'opinione prima di affrontare questa spesa.
Mi trovo molto bene con Bompiani, ottima traduzione... Se si vuole qualcosa di più classico UTET, penso curata da P. Chiodi e Laterza, con la storica traduzione di Gentile. La Bompiani é sicuramente la più aggionata, anche se la storiografia italiana su Kant non la tiene praticamente di conto, affidandosi il più delle volte alla UTET o al Gentile
@@PhilMaxi Grazie mille per la risposta. Per motivi miei preferisco evitare la traduzione di Gentile e di conseguenza penso di andare per l'edizione Bompiani. Ho notato che quella Utet è in brossura, cosa che ma non poco fatto inalberare
Scusami, video bellissimo ..ma hai detto che per Kant esistono due tipi di conoscenze. Intuizione intellettuale ( noumeno) e poi non hai continuato , ma hai aperto una mega parentesi e ci hai messo tante cose dentro. Puoi spiegare meglio quale è l'altro tipo di conoscenza?
complimenti per il canale ... forse il dubbio su certi termini usati dal filosofo , è solo un problema di traduzione ... in alcune lingue certi vocaboli hanno piu' significati a seconda del contesto in cui vengono usati ...
Questa è ancora "Verosimiglianza"... Perchè uno può guardare dentro la propria stessa mente "o la propria parte della mente"... Che questa poi sia uguale per tutti è una deduzione al più verosimile appunto❕
Le criticità in effetti sono molte, la filosofia kantiana ha molti punti deboli
Bravissimo presto il due e il tre ?
sono in coda👍🏻
crosio sei un grande
crosio non mollare, forza il 4 e mezzo ti aspetta
Al minuto 4.35 quando parli delle verità matematiche in Hume affermi che per il filosofo scozzese non è possibile dimostrare necessariamente anche la più banale delle idee matematiche.
Ora , non mi trovo d'accordo su questa affermazione. In Hume le verità matematiche e geometriche rientrano nell ambito delle "relazioni tra idee" e sono necessarie in quanto il contrario implica contraddizione. Nell'ottica di Hume una verità matematica è ottenibile per via analitica tramite scomposizione logica dei concetti matematici e pertanto risponde al principio di identità e non contraddizione.
(Kant si oppone e afferma che la matematica si fonda su giudizi sintetici a priori e non analitici a priori).
La scienza che da Hume viene attaccata e sradicata dalla propria apparente necessita è la fisica o scienza della natura, che ha un fondamento solo psicologico (abitudine) e non logico. La causalità non è una relazione necessaria perché si da necessità solo entro le relazioni di idee il cui contrario implica contraddizione.
La matematica rimane necessaria.
Detto ciò, ti stimo profondamente e credo che un sano dibattito possa solo che arricchire un canale youtube così luminoso.
Ma l'esperienza non è una facoltà...Questo Kant non lo ha mai detto
Ma come la matematica deriva dalla snsibilità? il pi greco mica deriva dall'esperienza, la matematica è astrata ed è vera a prescindere dall'esperienza. La fisica deriva dall'intelletto? Ma i corpi per essere studiati devono essere percepiti. La velocità deve essere percepita come il peso od il calore.
Peró che il noumeno sia la cosa in sé é un errore da liceale...é piuttosto l’idea che abbiamo della cosa in sé.
Senz’altro giusto quello che dice sul noumeno. Occorre comunque notare che da un punto di vista kantiano anche la cosa in sé, essendo contenutisticamente inaccessibile all’intelletto, si presenta sotto una veste esclusivamente “formale-concettuale”, di cui è possibile dire che è ma null’altro. Quindi potremmo tranquillamente e kantianamente sostenere che, la cosa in sé, essendo permanentemente inaccessibile alla Ragione pura, è sovrapponibile al noumeno, in quanto il noumeno, sotto forma di «concetto-limite», esaurisce già tutta la “potenzialità” propria della cosa in sé, che per sua definizione cela e celerà sempre il suo contenuto alla mente umana (con l’eccezione di un’ipotetica intuizione intellettuale propria del divino, anch’essa inverificabile e inaccessibile). Questo rimane anche un passaggio chiave per comprendere pienamente l’idealismo fichtiano come “erede non voluto” della filosofia di Kant, che proprio su questa, tutt’altra che banale, differenza/identità dei due concetti ha fondato la sua fortuna. Spero di aver correttamente dipanato l’ambiguità. Grazie mille.
Si questa precisazione è assolutamente corretta e condivisibile! Un saluto
Bravo! Grazie