Tiziano Ferro - Il destino di chi visse per amare

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  • Опубліковано 29 гру 2024
  • Il destino di chi visse per amare
    Tiziano Ferro
    La mia storia parte da dove sai
    Dai sussurri e le accuse a labbra chiuse
    E, e
    Da un sogno sigillato in una lacrima
    Ai tatuaggi come scudo sulle vene per non scordare mai
    Attraversando un'epoca
    Poi sei arrivato tu con quel sorriso che irrompe
    Come la terra che trema e il mondo che cambia
    E, e
    E non ti ho chiesto niente e mi sembravi Dio
    Tu mi hai guardato e detto
    "Ti seguo fino a dove vuoi, anche in un'altra vita"
    Però la storia non riesce a mediare
    Il destino di chi visse per amare
    Piangi quanto vuoi tanto
    Io di te ricorderò il sorriso
    E mi dispiace dirlo
    Ma il destino ci ha tradito
    Ma non dirò mai
    Mai a nessuno cosa penso
    Ciò che è nostro resta nostro
    E della guerra che ho già perso
    E corri non ti fermare, corri
    Me lo dicevi e lo dicevo anch'io
    Riposeremo magari soltanto
    Sul fiume che ho nutrito di rimpianto
    E corri non ti fermare, forse
    L'ho persa io in quei giorni confusi
    La chiave per aprire i miei occhi chiusi
    E ho creduto a vent'anni fosse il momento peggiore
    Se non fosse che quasi a quaranta
    Eh, lasciamo stare
    E ho voluto essere unico, speciale
    E ho dovuto sentirmi zero per sentirmi normale
    Ma per te lo rifarei ancora
    Il mondo non lo poteva fermare
    Il destino di chi visse per amare
    Piangi quanto vuoi tanto
    Io di te ricorderò il sorriso
    E mi dispiace dirlo
    Ma il destino ci ha tradito
    Ma non dirò mai
    Mai a nessuno cosa penso
    Ciò che è nostro resta nostro
    E della guerra che ho già perso
    Oh, oh
    E corri non ti fermare, forse
    L'ho persa io in quei giorni confusi
    La chiave per aprire i miei occhi chiusi
    Ho consumato applausi veri, medi e falsi
    Consigli sbagliati che consumarono anni
    Imparai a sentirmi forte ad ogni offesa mai resa
    È destino per me e per me l'amore è la prima cosa e
    Piangi quanto vuoi tanto io di te ricorderò il sorriso
    E non recrimino niente però la sorte ci ha deriso
    Ti avevo addosso eri al centro come colonna come altare
    Come il destino di chi come me visse per amare

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