Erri DE LUCA - Narrare, scrivere, vivere il mondo (TV)

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  • Опубліковано 20 лип 2024
  • ERRI DE LUCA - "Narrare, scrivere, vivere il mondo". Un incontro con gli studenti del "Mamiani" (Liceo romano), durante il quale, uno dei più noti scrittori italiani, racconta e dialoga.
    Erri è l'italianizzazione del nome dello zio: "Harry". Diplomatosi presso il "Liceo classico Umberto I" di Napoli, si trasferisce a Roma e aderisce a "Lotta Continua" (era il 1968); nel 1976 decide di abbandonare l'impegno politico.
    «Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca. Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle. Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano».
    (Erri De Luca, "Valore", da "Opera sull'acqua e altre poesie", Einaudi, Torino, 2002)
    Per vivere, svolse molti mestieri, in Italia e all'estero. Fu operaio in fabbrica, muratore a Napoli dopo il terremoto, muratore in Francia, volontario in Tanzania, dove contrasse la malaria, operaio di rampa in aeroporto a Catania, muratore a Milano e a Roma, fino al 1997. Durante la guerra della ex Jugoslavia fece l'autista di convogli umanitari. Nel 1999 fu a Belgrado durante il periodo dei bombardamenti della NATO.
    «Ho fatto il mestiere più antico del mondo. Non la prostituta, ma l'equivalente maschile, l'operaio, che vende il suo corpo da forza lavoro»
    (Erri De Luca, "Non ora, non qui", Feltrinelli)
    Ha studiato da autodidatta diverse lingue, tra cui il russo, lo swahili, lo yiddish e l'ebraico antico, da cui tradusse alcuni libri della Bibbia. Lo scopo di quelle che ha chiamato “traduzioni di servizio" non era quello di fornire il testo biblico in lingua facile o elegante, ma di riprodurlo nella lingua più simile e più obbediente all'originale ebraico.
    La pubblicazione, come scrittore, del suo primo romanzo "Non ora, non qui", una rievocazione della sua infanzia a Napoli, avvenne nel 1989, a quasi quarant'anni. Tradotto in francese, spagnolo, inglese e 30 altre lingue, tra il 1994 e il 2014 ha ricevuto il premio France "Culture" per "Aceto, arcobaleno", il Premio "Laure Bataillon" per "Tre cavalli", il "Prix Femina étranger" per "Montedidio", il "Premio Petrarca" in Germania, "Le Prix Européen de la Littérature" a Strasburgo, il Premio "Leteo" in Spagna, il Premio "Jean Monnet" in Francia. Ha collaborato con articoli di opinione a diversi giornali (La Repubblica, Corriere della Sera, Il manifesto, Avvenire). Il critico letterario del Corriere della Sera Giorgio De Rienzo, in un articolo del 2009, lo ha definito: "scrittore d'Italia del decennio".
    (Wiki...)
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КОМЕНТАРІ • 2

  • @inoperoscio
    @inoperoscio  Рік тому +1

    CIAO ragazzi; ISCRIVETEVI, COMMENTATE E CONDIVIDETE... grazie a tutti!

  • @inoperoscio
    @inoperoscio  Рік тому

    un paio di playlist:
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