L'economia sotto il fascismo

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  • Опубліковано 4 вер 2024

КОМЕНТАРІ • 40

  • @mazzociompi9172
    @mazzociompi9172 5 місяців тому +3

    Premesso che sei un grandissimo ma secondo me in questo video sminuisci troppo il mastodontico lavoro fatto nel ventennio dal punto di vista dell'ammodernamento delle città e dell'Italia in generale. Palazzi,ponti, edifici, acquedotti.....un operazione incredibile mai vista né prima né dopo.

  • @urbanonero7763
    @urbanonero7763 Рік тому +4

    L'IRI x anni ha protetto le industrie italiane dalle acquisizioni straniere,il suo smantellamento voluto da Prodi ha fatto sì che tutti gli stati stranieri abbiano comprato a costi bassissimi le nostre industrie rendendoci privi di autonomia sotto vari aspetti

  • @UnCagliaritanoInSvezia
    @UnCagliaritanoInSvezia Рік тому +2

    A proposito di terza via, sarebbe davvero interessante una lezione sulla storia dell’Argentina, dall’origine del peronismo alla metà/fine anno ‘80.
    Grazie per il bel lavoro che fai!

    • @carlomaiorana185
      @carlomaiorana185 Рік тому

      Sono d'accordo. Il peronismo fu un esempio ottimo di terza via.

  • @markbluenight7258
    @markbluenight7258 3 роки тому +1

    MERAVIGLIOSO! I miei complimenti e la mia gratitudine!

  • @lfrancescamichela5230
    @lfrancescamichela5230 Рік тому +1

    Grazie! Io non vado piu' a scuola da tanto tempo ma mi piacciono molto le sue lezioni.

  • @carlomaiorana185
    @carlomaiorana185 Рік тому +1

    Purtroppo il fascismo - regime del ventennio fu condizionato dalla monarchia che aveva consentito la sua salita al potere e dagli industriali che lo avevano appoggiato all'inizio . Un regime che aspirava ad essere rivoluzionario di terza via non poteva convivere dentro uno stato monarchico conservatore dove le classi industriali e l'esercito monarchico condizionavano la politica e quindi di conseguenza pure la politica economica. Solo durante la repubblica sociale del periodo di Salò 43-45 il fascismo repubblicano si è sentito piu libero da condizionamenti da parte dei poteri forti. C'era un programma di socializzazione economica derivata dall'origine sindacalista sorelliana rivoluzionaria alla quale mussolini da giovane si era ispirato, ma ormai era troppo tardi. Il vero modello originario economico del fascismo fu quello di Salò.. un ritorno al programma del 1919 sansepolcrista che però non ebbe il tempo di una parziale realizzazione. Il partito erede della RSI cioe il Msi, soltanto in alcune correnti ripercorreva queste idee, altre correnti invece si schierarono su posizioni conservatrici e filo atlantiste tanto da dare a questo partito delle cconnotazioni reazionarie. Ma l'origine ideologica del primo fascismo del 19 non era reazionaria. La corrente che piu era vicina alla linea sociale ed anticapitalista del fascismo di Salò nel Msi fu rappresentata da Giorgio Pisano'e Pino Rauti.... Non certo Almirante, Servello e altri . Fini fu solo un liberale infiltrato

  • @angelomorabito18
    @angelomorabito18 3 роки тому +1

    Complimenti, da un collega francese!!!

  • @lfrancescamichela5230
    @lfrancescamichela5230 Рік тому +1

    Se gli stipendi son bassi e il posto di lavoro incerto la gente ha paura di spenders troppo anchecquando ammesso ma non sempre concesso che riesca a mettere qualcosa da parte.

  • @carmelocaruso4550
    @carmelocaruso4550 3 роки тому +4

    In questo modo anche i non addetti ai lavori come me, possono capire l'economia, davvero grazie 🙂

  • @alfredocostanzo337
    @alfredocostanzo337 11 місяців тому

    Io capisco lo scopo puramente didattico dei suoi video.
    Tuttavia parlare di quota 90, senza parlare dell'analoga politica fatta dal governo Monti (ribilanciamento della bilancia commerciale tramite compressione dei salari e conseguente compressione delle importazioni), credo sia didatticamente corretto, ma non aiuta di certo a sviluppare il senso critico degli studenti.

  • @lukeofmary5704
    @lukeofmary5704 Рік тому

    Dove vivo io c’è un edificio fatto costruire dai fascisti e inaugurato nel 39, dove Mussolini lancio’ un importante discorso in quel periodo. Fu denominato Torre Littoria, e così viene ancora chiamata da tutti, infatti il nome è sempre rimasto quello fino ad oggi

  • @re.mi.2158
    @re.mi.2158 2 роки тому

    Grazie.

  • @re.mi.2158
    @re.mi.2158 2 роки тому

    Grazie

  • @lucasalvato8956
    @lucasalvato8956 3 роки тому +2

    Un dato che va detto è questo:L’Italia Fascista nelle industrie superò per addetti il numero degli impiegati in agricoltura.
    Ciò non mi sembra risultato da poco... date le condizioni della NOSTRA NAZIONE in precedenza(malgrado la storiografia ufficiale).
    Saluti.

  • @francescabresciani3993
    @francescabresciani3993 3 роки тому +2

    Grazie mille.

  • @carloniola1470
    @carloniola1470 6 місяців тому

    Non era sbagliata l idea di puntare alla agricoltura e allevamento. Certo avrebbe dovuto modernizzare con mezzi . All'avanguardia e non certo con l aratro trainato dai buoi ho asini e muli .

  • @ALBERTOSIGONA
    @ALBERTOSIGONA 3 роки тому +1

    Come uscì l'Europa dalla crisi del 1929? Cioè in ke modo? quali furono, in sostanza, le riforme più efficaci?

    • @scrip79
      @scrip79  3 роки тому +3

      Diciamo che l'Europa non uscì troppo bene dalla crisi, molti paesi rimasero in sofferenza fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale. Tra chi si riprese meglio ci fu sicuramente la Germania, che però ci riuscì grazie ad un amplissimo programma di rilancio militare che apriva la strada alla guerra stessa; benino andò la Francia, ma con fatica, mentre meno bene andò la situazione in Gran Bretagna e in Italia. La Russia - tra i paesi maggiori - non risentì invece più di tanto della crisi perché tagliata fuori dal giro dei commerci internazionali.
      In generale, le misure che funzionarono di più furono probabilmente quelle ispirate a Keynes e Roosevelt, che stavano avendo un discreto successo anche in America: sostegno della domanda e aumento della spesa pubblica.

    • @semeyazailchaos1305
      @semeyazailchaos1305 3 роки тому +1

      @@scrip79 Falso.Secondo le vecchie stime Istat, l'Italia si sarebbe trovata tra I paesi che risentirono meno della recessione: dal 1929 al 1932,
      anno di massima caduta, la produzione industriale (esclusa l’e-
      dilizia) si sarebbe ridotta di circa il 15%; negli Stati Uniti e in
      Germania, le due economie più colpite, la contrazione arriva,
      rispettivamente, al 45 e al 41%; in Francia al 26%. Modificano
      però questo quadro le nuove serie della produzione industriale,
      realizzate da Albert Carreras insiemea chiscrive e poiintegrate
      da un lavoro di Ferdinando Giugliano”; in Italia il calo della
      produzione industriale si rivela di circa il 23%, in linea con la
      media dell'Europa occidentale e assai più pronunciatodi quello
      del Regno Unito (11%),anche se c'è dire, che allora bisognerebbe rivalutare anche le altre stime dei paesi europei.Nel Pil per abitante la contrazione è
      minore: al 1931, risulta del 7% sul 1929; nel 1934 viene toccato
      il picco negativo, con una diminuzionedi circa il 9% sul 1929;
      questa cifra è naturalmente più modestadi quella tedesca (-17%)
      o statunitense (-31%), ma non molto lontana dalla media dell’Europa occidentale (-11%) e un po’ più alta di quella del Regno
      Unito (-7%).Con riferimento all’industria, l’Italia si colloca
      quindi fra i paesi mediamente colpiti; l'impatto sul Pil è un po’
      più leggero, perché rispetto alle altre economie avanzate da noi
      il settore secondario aveva ancora un peso minore.
      Fonte: Storia economica d'Italia di Emanuele Felice

    • @scrip79
      @scrip79  3 роки тому +3

      @@semeyazailchaos1305 "falso" è una parola grossa, che dovremmo cominciare a usare con un po' più di parsimonia. La domanda era "come si riuscì ad uscire dalla crisi": ci riuscirono bene (ma non certo prima del 1932, bensì dopo) gli USA e la Germania, meno bene gli altri, Italia compresa. Fine. I dati riportati dicono solo che all'inizio la crisi fu più pesante negli USA e in Germania che non in Italia, ma questo viene detto più volte anche nel video, è scontato.

    • @semeyazailchaos1305
      @semeyazailchaos1305 3 роки тому +2

      @@scrip79 Falso anche questo, o meglio, dipende da cosa si vuole dimostrare, sono comunque d'accordo con lei quando dice di utilizzare il termine "falso" con più attenzione.
      Tanti studiosi di storia dell'economia italiana hanno analizzato quel periodo, il regime fascista,la crisi del 29 e gli anni 30,come qualcosa di più o meno catastrofico, per colpa del regime stesso.Giorgio Candeloro fu uno di questi,storico gramsciano e un ex partigiano.Tuttavia,il suo saggio "Storia dell'Italia moderna",se pur con molte limitazioni purtroppo ideologiche,mette comunque a confronto,sempre con le sue limitazioni,la crisi in Italia con quella degli altri paesi, perché è lì, che lo storico dovrebbe cercare,ed è sempre quello,il metro di misura che si dovrebbe usare per capire,se l'Italia è riuscita a contenere meglio o peggio la crisi,piuttosto degli altri paesi europei. Perché dire semplicemente,"il salario degli agricoltori venne diminuito dal 10% al 20%",senza mettere li tutto,in un contesto internazionale e di crisi interna,ma neanche senza descrivere il fatto che,ad esempio,alcuni salari sono diminuiti,ma in relazione anche alla diminuzione dei prezzi,allora ecco che di storico c'è ben poco.
      A pagina 264 del saggio di Candeloro, lui scrive,almeno citandolo con una tabella,ma senza mettere i dati confronto con gli altri paesi europei, che :"Il commercio estero,come in tutti i paesi del mondo,ebbe un tracollo,come risulta nella seguente tabella...(invece della tabella riporto i suoi dati più significativi)"
      Nel 1929 prima della crisi in Italia, le importazioni in milioni di lire correnti sono di 21.303 e le esportazioni di 14.767 , c'è poi fino al 1934 una crescente diminuzione che arriva ad Importazione pari a 7.675 e ed esportazioni pari a 5.224, ma nel 1935 una leggera ripresa, pari ad importazioni 7.790 ed esportazioni a 5.238. Per quanto riguarda la disoccupazione, per colpa della crisi economica e non del regime, passó da 300.000 da ottobre del 1929, a 740.00 nel solo dicembre del 1930, a 1.070.000 nel dicembre 31,a 1.230.000 nel febbraio 32,a 1.300.000 nel febbraio 33, infatti raggiunge il picco. Nonostante questa elevata disoccupazione,Candeloro appena accenna senza motivare (ecco la questione ideologica), che già a partire dal 34 diminuì significativamente, nel 35 scese a 765.000. Ed accenna anche, dicendo che tuttavia,la disoccupazione nel complesso colpì più i lavoratori dell'industria che quell agricoli (nonostante l'Italia fosse ancora un paese prevalentemente agricolo), e che questi dati, non tengono conto del numero sempre assai notevole dei sottoccupati in agricoltura e in alcune industrie ad andamento stagionale. E ancora, sempre Candeloro accenna, sempre da antifascista e partigiano,che nel settore industriale,se bene fosse quella più colpita in Italia,fu meno estesa di quella che vi fu in Germania, negli Usa, in Francia, ma solo superiore a quella della GB, e riporta un'altra tabella, questa volta sull'andamento dell'occupazione nel settore industriale in vari paesi (indice 1929=100).
      Nel 1930, l'indice è pari a 98, più alto degli Usa che ha 89,della Germania che ha 92, la Francia che ne ha 100,il Giappone 101. Successivamente c'è il colpo ritardante della crisi, quindi un indice che diminuisce, così come quello degli altri paesi, il punto più basso l'Italia lo raggiunge nel 1932,con un indice di occupazione pari a 78,contro la Germania di 70,la GB di 87,gli Usa di 64,la Francia di 81, e il Giappone di 98. Poi c'è subito una ripresa, l'Italia nel 1935 raggiunge l'indice di occupazione nel settore industriale pari a 94,contro 89 in Germania, 97 in GB, 85 in Usa, 73 in Francia, 111 in Giappone.
      Parliamo dei salari, i salari nonostante la crisi, parliamo di salari giornalieri reali in lire, sempre con l'indice pari a 100 però del 1913, aumentano, anche se di poco, nonostante però la crisi internazionale e quella interna. Nel 1927 infatti, prima della crisi, la variazione percentuale annua è positiva, pari a + 1,51. Con la crisi interna e la decisione du diminuire i salari nel 1928, i salari scendono dai 16,08 del 27 a 14,39, due lire in meno, con una variazione percentuale annua negativa, pari a - 10,51. Poi peró, ricescono negli anni, fino a che nel 1933 non si raggiungono 15,18 lire con una variazione percentuale annua in postivo, di + 6,82.
      I salari orari reali in lire, aumentano sempre di poco, nonostante le crisi interne e quella del 29. Nel 1927 con un indice 1913= 100, sono di 2,09 lire, nel 1934 salgono a 2,31 lire.
      Dal 1929 al 1939 i consumi totali aumentarono da 2.783 lire a 2.956 lire pro capite, grazie all'aumento dei consumi pubblici, ma una diminuzione progressiva di quelli privati.
      Inoltre, poiché il regime puntava a modernizzare l'Italia, le cose erano sostanzialmente due, o diminuire il settore dell'agricoltura a scapito dell'industria, oppure continuare a vivere di solo frumento, e non perché Mussolini era brutto e cattivo,si punta su qualcosa, si perde qualcos'altro,purtroppo aggiungerei.
      L'indebolimento della posizione relativa dell'agricoltura rispetto all'industria, si accentuó nella seconda metà degli anni 20 e 30. Entro un aumento totale dal 26 al 39 del 31,7%,il prodotto dell'agricoltura rimase quasi stazionario in termini assoluti (una media di 39 miliardi e 550 milioni) e diminuì in termini relativi (dal 32,84% del totale nel 1926 al 25,98% nel 1939), il prodotto dell'industria invece aumentó in termini assoluti e relativi (dalla media del 29,78% del totale nel 1926 al 31% nel 1939) e così pure quello delle attività terziarie (dal 30,56% nel 1926 al 31,29% nel 1939).Gli addetti all'agricoltura diminuirono dunque dal 58,9% del totale degli attivi al 54,4% nel 1931 e al 51,48 nel 1938. Gli addetti all'industria aumentarono dal 22,84% al 25,54% nel 1931, e al 26,58% nel 1938; gli addetti al settore terziario aumentarono dal 13,56% al 15,33% nel 1931 e al 16,33 % nel 1938,gli addetti alla pubblica amministrazione aumentarono dal 4,62% al 5,08% e al 5,70% del totale. Se si sommano gli addetti delle attività terziarie con quelli della pubblica amministrazione si ha un aumento complessivo dal 21 al 38 di quasi un milione di unità, di poco inferiore al settore delle industrie. Infatti,gli impiegati aumentarono da 650.000 nel 1921 a 990.000 nel 1936 e gli addetti al commercio, da 1.030.000 nel 1921 a 1.540.000 nel 38.Fu quindi assai notevole in epoca fascista, l'aumento del ceto medio.
      Per dare una valutazione conclusiva, dopo la crisi del 29,aumentano le importazioni e le esportazioni, grazie agli effetti concomitanti dell'aumento della spesa pubblica, della svalutazione della lira (che favorì l'esportazione) e della politica autarchica, sempre con dei disavanzi, ma tendenti all'equilibrio,tanto che nel 1939 le esportazioni in milioni di lire correnti superarono le importazioni con un vslore assoluto pari a + 514 ed una percentuale del 105,0 %, fenomeno questo, che non si verificava in Italia dal 1871. Un lieve miglioramento dei salari reali, dalle 13,78 lire nel 1935 alle 14,93 lire nel 1939,con uma variazione percentuale annua del +9,21 %.
      Questo, è tutto scritto e documentato nel saggio dell'ex partigiano Candeloro,che se our cin dei limiti ideologici, per quanto è riuscito a fare, anche se non sempre ha paragonato questi dati con gli altri paesi europei, fa una descrizione molto più simile alla realtà, degli effetti della politica economica fascista in relazione alle crisi interne e quelle internazionali.

    • @matteopaone1150
      @matteopaone1150 Рік тому

      @@semeyazailchaos1305 consiglieresti altre letture sull'argomento?

  • @davidezanin7358
    @davidezanin7358 3 роки тому

    Collega top

  • @scarpettavenere2954
    @scarpettavenere2954 6 місяців тому

    Quota 90 di allora è l'euro di oggi.

  • @CamataEmanuele
    @CamataEmanuele 3 роки тому +1

    2021.01.06 E

  • @simonemorpurgo2052
    @simonemorpurgo2052 9 місяців тому

    Questo prof è proprio un Barbero con la barba!!!

  • @danielemalaponte3315
    @danielemalaponte3315 Рік тому

  • @mariateresafissore2196
    @mariateresafissore2196 3 роки тому

    Mi pare che aumento moneta in circolazione generi inflazione in condizioni di piena occupazione...

  • @stefanocaprari123
    @stefanocaprari123 Рік тому

    Analisi superficiale anche se non faziosa vogliamo ricordare la fondazione di grandi gruppi durante il ventennio ancora oggi produttivi tipo Agip Ferrero ecc ecc

  • @francescorusso1479
    @francescorusso1479 2 роки тому +1

    Il fascismo è la terza via, ne' destra né sinistra.

  • @giuliabellezza
    @giuliabellezza 3 роки тому

    Non può parlare più lentamente e chiaramente? Spesso non si riesce a seguirlo.

    • @davidgamer4947
      @davidgamer4947 2 роки тому

      Si può rallentare i video

    • @davidgamer4947
      @davidgamer4947 2 роки тому

      Basta andare schiacciando sul vetro in alto a destra dove c'è una specie di rotellina e rallentare il video

  • @user-uk4vi4zo5o
    @user-uk4vi4zo5o 7 місяців тому

    Sei un grande 👏👏👏