Piccola polemica senza fini offensivi, ma con la speranza di generare un dibattito sano. A mio parere, il sex working, come la pornografia o gli Only Fans, rappresentano il trionfo del maschilismo. Le (poche) eccezioni non bastano, è chiaramente un mondo costruito per il piacere di uomini etero che vedono le ragazze solo come un oggetto sessuale. Non vedo però la stessa indignazione come su altri temi riguardanti il maschilismo, anzi, mi sembra che queste ragazze vengano elogiate e stimate per la loro emancipazione. E sia chiaro, per me fanno anche bene. Non ho nessuna rivendicazione morale, si può vendere il proprio corpo per pagare le bollette, per noia, per comprare la borsa di Valentino, per pagarsi gli studi, per far crescere tuo figlio. Così come ci sono mille motivi per cui uno va a prostitute. C'è tutto il teatro umano con le sue fragilità e i suoi compromessi, e va bene così. Ma non vedo una rivoluzione. È il lavoro più antico del mondo non per niente, è sempre l'uomo che paga per essere gratificato sessualmente da una donna che risponde ai canoni di bellezza imposti dalla sua clientela, che deve soddisfare, essere servizievole, ribadire il potere economico e sociale maschile. Almeno io la vedo così. Scusate il pippone, sarò felice di ricevere pareri diversi dal mio
Voglio vedere gli altri commenti, cmq vorrei dirti che secondo me ti perdi un pezzo del sex working: ci sono sex workers (uomini e donne) che offrono diversi tipi di servizi, che hanno a che fare per esempio con la dominazione e sottomissione, o altre pratiche che non prevedono il sesso in senso stretto, dove la bellezza non e' un parametro ma lo sono la competenza e il carisma. Tutto questo esula dal sistema machista. Ma forse rientra nelle "eccezioni" di cui parlavi.
Le ragazze qui sono considerate emancipate perchè scelgono volontariamente, e dietro adeguato compenso, di essere "oggettificate". Lo step della gratificazione del maschio non è la risposta ad un ricatto velato per raggiungere un obiettivo che nulla dovrebbe avere a che fare con questi aspetti. Ciò che mi lascia perplessa è invece che si richieda spesso di emulare atteggiamenti e rituali tipici di una relazione affettiva (coccole, chiacchiere, condividere cene, film, per un periodo medio lungo), per sottrarsi alla fatica di stabilire relazioni, pur brevi, ma autentiche nella qualità del feedback.
@Diana Kurakina verissimo quello che dici, è giusto puntare sul cervello! Però penso che sia importante sottolineare che pur essendo 'il lavoro più vecchio del mondo' si parla di libertà perché c'è una scelta. A differenza di ieri, dove o ti prostituivi, o diventavi un'incubatrice, o pulivi, oggi (nei paesi del primo mondo) scegli di intraprendere questa strada. Penso che stia qui l'emancipazione. E questa è la ragione per cui una casalinga oggi è diversa "dall'angelo del focolare domestico" di ieri, perché l'ha scelto lei (ovviamente parlo in generale, ci sono situazioni particolari in cui non si ha una vera scelta)
Se credi siano servizievoli si vede che non hai mai parlato con un sex worker in vita tua: ti faccio solo presente che sono talmente piene di lavoro che trattano tranquillamente (e spesso giustamente) i clienti a pesci in faccia se fanno richieste sgradite o si pongono nel modo sbagliato!
Ciao, piccolo appunto: chi fa sex work non vende il proprio corpo ma una prestazione! (Se mi faccio pagare per un lavoro di ricerca scientifica, per esempio, nessuno si sognerebbe di dirmi che sto vendendo il mio cervello)
@@busrajaunoo7472Ciao, spero di spiegarti il motivo del mio commento: è interessante l'esigenza che abbiamo di definire il sex work come un vendere/svendere o noleggiare, come dici tu, il proprio corpo. Perché abbiamo questa necessità? E soprattutto perché non abbiamo la stessa urgenza di dire che i ricercatori vendono il proprio cervello, che modelle e atleti professionisti vendono il proprio corpo? Anche loro usano il corpo per fare soldi. Eppure non si dibatte da nessuna parte sul fatto che sia più o meno opportuno farlo, anzi la questione non si pone proprio. Credo che questa idea di "mercificazione del corpo delle prostitute" (ovviamente parlo di donne che lo fanno non perché obbligate da qualcuno) abbia alla basa un problema enorme quanti vecchio: corpo della donna nella sfera sessuale = sacro. Questa idea di sacralità del corpo femminile è da rivedere e dovrebbe essere soprattutto solo personale.
@@ilariabertoni3486 sì, penso anch'io che quando si parla di opinioni come in questo caso ogni idea sia personale e soggettiva. Ma nella parola vendere o noleggiare non ci vedo nessun riferimento alla sacralità del corpo femminile. Anche se si tratti di un uomo penso che la si possa usare. In quanto al tuo appunto secondo il quale viene definito in questo modo solo la prostituzione e non altre professioni, penso che sia dovuto più al fatto che una sex worker offre o appunto noleggia l'uso del proprio corpo ad un cliente. Invece, gli esempi che hai fatto sono tutte professioni che consistono nello svolgere un'attività che non ha a che fare direttamente con il mero utilizzo del proprio corpo: un calciatore pratica uno sport non vende il proprio corpo. Un ricercatore legge, raccoglie dati, scrive una tesi non vende il suo cervello. Una sex worker invece mette alla mercé il suo corpo a chi vuole averci un rapporto sessuale. A mio parere, ( anche se opinabile) vendere il proprio corpo nel linguaggio corrente significa proprio e semplicemente questo senza stare a rivangare questioni di sacralità.
Si ma il cinema e' morto ormai...solo lesbiche, solo femminismo...tutti uguali sti film...ormai il lesbo-femminismo comanda il mondo del cinema...tra l' altro Shiva sta con le donne per piacere, e con gli uomini per dovere...non e' bisessuale, ma lesbica...va con gli uomini per lavoro. Se fosse ricca non si calcolerebbe minimamente l genere maschile...
Bellissimo mi piace come argonte, e come lo avete trattato. L'unica cosa che mi sento di consigliarvi, e non vuole assolutamente essere una critica ma un semplice consiglio, é di parlare quel poco più lentamente, boh io verso la fine mi sono persa ahah
Credo che l'unica libertá che ci é rimasta é scegliere con chi fare sesso; vendere questa libertá non fa per me. Ho fatto la cameriera e non mi sentivo di vendere il mio corpo, ma prestare il mio sforzo per avere una retribuzione. Non sono una bomba sexy ma in un momento di gravi problemi economici, mentre vivevo in Australia da sola, mi é stato offerto di fare sex work... Solo l'idea mi ha fatto sentire sconsolata e vuota e non ho accettato, ho pianto lacrime amare per essere anche solo stata considerata solo "corpo" e non "mente e cuore". Ho preferito tornamene in Italia che vendermi a uomini che mi oggettivizzavano, l'idea di avere addosso un uomo di cui non sono attratta o di non potere dire di no se qualcuno "esagera" mi genera ansia e paura. Non é un discorso moralista, ma in un mondo dove tutto si puó vendere, mi piace pensare che il sesso sia un "regalo" , uno scambio gratuito di sensazione e di emozioni... I soldi sporcano tutto, anche l'anima a volte.
Hai assolutamente ragione. Tutto questo finto buonismo mi da alla testa perché voglio vedere i genitori di Sofia viscardi se scoprissero che la figlia più piccola quindi Maria viscardi, dicesse “voglio volutamente prostituirmi” . Penserebbero sicuro che hanno sbagliato tutto. Ormai si trasmettono davvero messaggi assurdi, un uomo che va con tutte è esattamente come una donna che lo fa. Fine. Cazzate che l’uomo viene visto bene.
@@evac6742 Era riferito a quello di Roberta, perché é il primo che ho letto ed é quello che mi ha spinto a commentare. Poi ho letto anche il tuo e sinceramente, non é stato il primo pensiero che mi é venuto in mente ma... Effettivamente riflettendo su quello che hai scritto, condivido anche la tua risposta. Credo che viviamo un periodo dove si debba per forza sdoganare tutto, dove si debba per forza semplificare... Il concetto "sesso" va sicuramente rivisto, non demonizzato, argomentato e non nascosto. Peró, bisogna capire che é una cosa importante è non banalizzare! Poi ci ritroviamo con tante persone che non capiscono la complessità e la vastità dell'argomento. Poi sta cosa dove molti dicono io non giudico... Certo anche io mi limito a pensare senza esprimere a voce, ma un giudizio lo diamo tutti!
E credo sia oggettivo il fatto che questo lavoro richieda una consapevolezza di sè maggiore rispetto ad altri mestieri, in quanto immagino sia facile sentirsi violati o svalutati. Poi, se fatta con consapevolezza e maturità, ci sta assolutamente come scelta di mestiere
Premetto che non giudico in alcun modo le scelte di nessuno, che ognuno affronta secondo i principi che più preferisce. Io ritengo tuttavia che talvolta la spudoratezza sia presa per sincerità o peggio per libertà.
Ma il sesso riveste un ruolo importantissimo per il benessere psicofisico di una persona, non ha alcun senso paragonare una prestazione sessuale con chi fa il cameriere o l'operaio.
".. molti problemi verranno risolti quando e se le donne, al pari degli uomini, avranno il diritto a non essere moralmente buone" va bene, ma soprattutto direi che molti problemi verranno risolti quando e se gli uomini, al pari delle donne, avranno il dovere di essere moralmente buoni.
Alla fine, proprio per la complessità delle situazioni, delle scelte e del vissuto delle persone, credo che giudicare per categorie sia sempre poco utile. È difficile togliere i pregiudizi dalla testa della gente, ma anche vero che si possono avere giudizi "negativi" su qualcuno (per esempio una sex worker) senza che questi derivino da posizioni prevenute. È giusto e lecito pensare anche male di qualcuno, ma se di base fossimo tutti gentili col prossimo, anche con chi secondo noi è un poco di buono, pian piano si livellerebbero un sacco di attriti inutili.
Concordo su tutto! Ma vorrei davvero sentire da parte delle sex worker come vivono il fatto delle malattie sessualmente trasmissibili. Ci sono virus (hpv) che neanche il preservativo può prevenire al 100% anche perché si può trasmettere con un semplice bacio. Avrei davvero paura di fare questo lavoro per questo motivo, chiaramente anche chi non fa la sex worker può prendere le malattie ma il rischio aumenta con l’aumentare delle persone diverse. Inoltre, i clienti potrebbero omettere di avere vari virus
sono d'accordo al 99% la frase sul corpo maschile libero dalla morale, mi ha fatto storcere un po' il naso infatti neanche 3 secondi dopo dici che l'uomo può suscitare disgusto mi sembra un po' una contraddizione. Infatti ritengo che entrambi siano costantemente giudicati in base alla morale di persone che si credono migliori di noi, quindi non credo che quella frase avesse molto senso, ma magari ho capito male
Credo che la libertà dalla morale risieda proprio in questo: gli uomini possono essere considerati schifosi (e quindi essere amorali) mentre le donne no. Un esempio può essere il modo in cui vengono trattate le pornostar: a Rocco Silfredi tutti batterebbero il cinque, ma quanti lo farebbero con Valentina Nappi? Credo che Sofia intendesse proprio questo
Ma infatti non stanno bene, pensa te dove può arrivare il buonismo del cazzo. Ma pensi che Sofia creda davvero in quello che dice? Perché non la fa lei la sex worker dato che sta facendo passare questo come normale 😂😂😂
Sí, mi ha lasciata basita. Non é un lavoro qualsiasi, non é solo mansione fisica. Chiamiamolo in maniera meno fashion, non "sugar baby", non "sex work", chiamiamolo "prostituzione". Un'attivitá degradante. Da una parte limita la donna a oggetto di piacere, dall'altra da all'uomo l'idea che con i soldi puó mitigare la sua solitudine e sfogare le sue perversioni sessuali. Ho fatto lavori umili ma per me ci sono lavori che ti rubano l'anima, fare la prostituta é uno di quelli. Mi fa paura che si nomini "moralismo" il buon senso e "sessofobia" quando qui non parliamo di fare sesso con chi ti pare ma di venderti come carne da macello. "Preferisco lavorare mezz'ora che lavare i piatti tutte le sere", sono scelte. Ma non passiamo il messaggio che chi lavora tutte le sere lavando i piatti é un pirla.. é una persona che puó camminare a testa alta, senza paura di essere riconosciuto, potendo avere il lusso di fare sesso con chi gli pare e non con chi paga.
Credo sia importante sottolineare come, però, sia necessaria una certa maturità per discernere il confine tra il sentire di star vendendo il proprio corpo ed il percepire di starlo utilizzando consapevolmente. In parole povere: non credo che un adolescente, o pre adolescente, abbia la consapevolezza adatta per scegliere il sex working come un lavoro.
Argomentazione: Alla fin fine, giacché il cameriere è un lavoro fisico, non è lo stesso che il sex working? Rispetto al contenuto (cioè, il sesso è un'attività fisica come un'altra): ti spingo in un tuo momento di fragilità o non piena consapevolezza a portarmi a tavola tutti i piatti, a portarmeli via e a lavarli; ti spingo nelle medesime condizioni di fragilità o non consapevolezza ad avere una prestazione sessuale con me. Domanda: in quale di questi due casi finisco in galera per stupro? in entrambi? se no, perché no? il sesso non è un'attività fisica come un'altra? Rispetto alla forma (cioè, se il sex-work fosse come ogni altro lavoro): "a causa del RdC, i giovani d'oggi non vogliono più lavorare; ho chiesto a una ragazza di praticarmi il cunnilingus e questa ha iniziato a chiedermi quanto le avrei dato per la prestazione, se con o senza protezioni, se avevo malattie sessualmente trasmissibili. O tempora, o mores!"
Confondi la prostituzione "volontaria" e consapevole, che non è un reato, con l'induzione alla prostituzione, che è giustamente un reato penale. Oltre al fatto che quello da te indicato sarebbe anche reato di violenza privata e violenza sessuale.
@@pile333 Non credo tu abbia letto o compreso bene il punto. Il che è comprensibile perché è una distinzione un po' più sottile. Quindi la esplicito meglio. Io volevo discutere la validità di una tesi come: "il sesso è un'attività fisica come un'altra". Qui usata come argomentazione per dire: "se fare il/la cameriere/a è legale e socialmente accettato, dovrebbe esserlo anche fare il/la sexworker". Se lo è (sesso = attività fisica come ogni altra), allora il reato di violenza sessuale non esiste (men che meno quello di molestia sessuale). Se il sesso è un'attività fisica come un'altra, allora una violenza sessuale è l'equivalente che sfregare senza il tuo consenso qualsiasi altra superficie del tuo corpo; insomma è come se ti provocassi una ferita fisica (a cui si aggiunge il peso psicologico dell'aggressione). Ma, bene o male, dovrei essere punito per aggressione e danni alla persona fisica e non per violenza sessuale (perché ogni violenza con danni alla persona fisica è un'attività fisica e se tutte sono uguali la parola "sessuale" non ha alcun significato e tantomeno alcun valore giuridico). Insomma, se accetto tale premessa, devo concludere che lo stupro non esiste o che al massimo descrive un certo modo di farti un danno fisico in tutto e per tutto (qualitativamente) equivalente, per dire, a graffiarti sulla schiena. Se il sesso NON è un'attività fisica come qualsiasi altra, allora esiste un certo tipo di violenza (che da un punto di vista FISICO è come ogni altro effetto della dinamica di corpi materiali in moto reciproco e applicazione di energia meccanica) che assume un valore particolare in quante afferisce a una sfera che non si esaurisce nella sua espressione fisica: la sfera dell'intimità sessuale la cui violazione è di tipo diverso (concettualmente e quindi giuridicamente) da ogni altro tipo di danno alla persona fisica. Se questa sfera esiste, allora la tesi "attività fisica come ogni altra" è falsa. Se questa sfera non esiste, allora il concetti di violenza "sessuale" è ridondante e non distingue questa violenza da qualsiasi altro danno fisico alla persona, né concettualmente né giuridicamente (neanche entro nel campo dell'etico/morale). Conclusione: o l'argomento presentato non è valido, oppure chi lo sostiene sostiene (necessariamente, se non è in contraddizione) che esistono i danni fisici alle persone e che lo stupro non è nient'altro, niente di più e niente di diverso dal colpire qualcuno e fargli venire un livido.
Credo sia per le stesse ragioni che purtroppo ancora non c'è una seria e reale regolamentazione del mercato del sesso, a grave danno dei sex workers e dei loro clienti. L'opinione pubblica deve capire che i sex workers sono lavoratori come gli altri e come tali hanno diritti e doveri. Superiamo una volta per tutti la valutazione moralistica della prostituzione che, è bene ricordarlo, non è un reato in sé ma lo sono l'induzione e lo sfruttamento.
@@tizianamantino6611 Il fatto è che di fatto non è illegale ma è una attività lavorativa di fatto non riconosciuta. La solita indecisività italiana nel normare argomenti scomodi come la regolamentazione della prostituzione, la legalizzazione delle droghe leggere e sul fine vita.
comodo perchè non risulta in partita iva non detrai insomma, MA se non sei tale come si chiamava max felicitas, lui è l'unico al mondo che ci tiene proprio E lo dice anche, che bravo ragazzo
Si ma il cinema e' morto ormai...solo lesbiche, solo femminismo...tutti uguali sti film...ormai il lesbo-femminismo comanda il mondo del cinema...tra l' altro Shiva sta con le donne per piacere, e con gli uomini per dovere...non e' bisessuale, ma lesbica...va con gli uomini per lavoro. Se fosse ricca non si calcolerebbe minimamente l genere maschile...quindi e' tutto al quanto incoerente....perché gli uomini li fa pagare per stare con lei, mentre le donne invece non le fa pagare e ci si fidanza pure? Non e' il primo film che vedo, che lancia messaggi intenti a mostrare alle donne che l' eterosessualita' sia negativa, mentre l omosessualità femminile positiva. Ormai tra Sky netflix e prime video che hanno monopolizzato tutto sul femminismo lesbico non si capisce più niente...fanno credere a prescindere che il sesso Lesbo sia meglio di quello etero, che la relazione tra donne sia migliore di quella tra uomo e donna....nei film e nelle serie mostrano donne etero che di punto in bianco fanno sesso con altre donne facendo le corna al marito/fidanzato, o che lasciano il marito per stare con una donna. Oltre ad essere provocatoria come cosa, e anche un insulto all eterosessualita' femminile, in quanto viene sempre mostrata come sessualità fluida erroneamente, e' anche una discriminazione nei confronti dell' omosessualita maschile che non ha tutto questo spazio....come mai invece quando mostrano personaggi femminili Lesbo, non le fanno diventare fluide anche loro, ma anzi le mostrano come delle morte di figa disinibite che odiano il genere maschile?...come mai invece non mostrano personaggi maschili etero che tradiscono le mogli con gli uomini?...mi sembra troppo incoerente ed e' palese che il mondo del cinema e i social con tutta questa propaganda femminista, abbiano come obbiettivo quello di creare una massa di donne lesbiche che odiano il genere maschile.
Piccola polemica senza fini offensivi, ma con la speranza di generare un dibattito sano.
A mio parere, il sex working, come la pornografia o gli Only Fans, rappresentano il trionfo del maschilismo. Le (poche) eccezioni non bastano, è chiaramente un mondo costruito per il piacere di uomini etero che vedono le ragazze solo come un oggetto sessuale.
Non vedo però la stessa indignazione come su altri temi riguardanti il maschilismo, anzi, mi sembra che queste ragazze vengano elogiate e stimate per la loro emancipazione.
E sia chiaro, per me fanno anche bene. Non ho nessuna rivendicazione morale, si può vendere il proprio corpo per pagare le bollette, per noia, per comprare la borsa di Valentino, per pagarsi gli studi, per far crescere tuo figlio. Così come ci sono mille motivi per cui uno va a prostitute. C'è tutto il teatro umano con le sue fragilità e i suoi compromessi, e va bene così.
Ma non vedo una rivoluzione. È il lavoro più antico del mondo non per niente, è sempre l'uomo che paga per essere gratificato sessualmente da una donna che risponde ai canoni di bellezza imposti dalla sua clientela, che deve soddisfare, essere servizievole, ribadire il potere economico e sociale maschile.
Almeno io la vedo così.
Scusate il pippone, sarò felice di ricevere pareri diversi dal mio
Voglio vedere gli altri commenti, cmq vorrei dirti che secondo me ti perdi un pezzo del sex working: ci sono sex workers (uomini e donne) che offrono diversi tipi di servizi, che hanno a che fare per esempio con la dominazione e sottomissione, o altre pratiche che non prevedono il sesso in senso stretto, dove la bellezza non e' un parametro ma lo sono la competenza e il carisma. Tutto questo esula dal sistema machista. Ma forse rientra nelle "eccezioni" di cui parlavi.
Le ragazze qui sono considerate emancipate perchè scelgono volontariamente, e dietro adeguato compenso, di essere "oggettificate". Lo step della gratificazione del maschio non è la risposta ad un ricatto velato per raggiungere un obiettivo che nulla dovrebbe avere a che fare con questi aspetti. Ciò che mi lascia perplessa è invece che si richieda spesso di emulare atteggiamenti e rituali tipici di una relazione affettiva (coccole, chiacchiere, condividere cene, film, per un periodo medio lungo), per sottrarsi alla fatica di stabilire relazioni, pur brevi, ma autentiche nella qualità del feedback.
🙏🙏🙏
@Diana Kurakina verissimo quello che dici, è giusto puntare sul cervello! Però penso che sia importante sottolineare che pur essendo 'il lavoro più vecchio del mondo' si parla di libertà perché c'è una scelta. A differenza di ieri, dove o ti prostituivi, o diventavi un'incubatrice, o pulivi, oggi (nei paesi del primo mondo) scegli di intraprendere questa strada. Penso che stia qui l'emancipazione. E questa è la ragione per cui una casalinga oggi è diversa "dall'angelo del focolare domestico" di ieri, perché l'ha scelto lei (ovviamente parlo in generale, ci sono situazioni particolari in cui non si ha una vera scelta)
Se credi siano servizievoli si vede che non hai mai parlato con un sex worker in vita tua: ti faccio solo presente che sono talmente piene di lavoro che trattano tranquillamente (e spesso giustamente) i clienti a pesci in faccia se fanno richieste sgradite o si pongono nel modo sbagliato!
Adoro questo canale 🤩
Ciao, piccolo appunto: chi fa sex work non vende il proprio corpo ma una prestazione! (Se mi faccio pagare per un lavoro di ricerca scientifica, per esempio, nessuno si sognerebbe di dirmi che sto vendendo il mio cervello)
Forse non vende ma direi che "noleggia" il proprio corpo
@@busrajaunoo7472Ciao, spero di spiegarti il motivo del mio commento: è interessante l'esigenza che abbiamo di definire il sex work come un vendere/svendere o noleggiare, come dici tu, il proprio corpo. Perché abbiamo questa necessità? E soprattutto perché non abbiamo la stessa urgenza di dire che i ricercatori vendono il proprio cervello, che modelle e atleti professionisti vendono il proprio corpo? Anche loro usano il corpo per fare soldi. Eppure non si dibatte da nessuna parte sul fatto che sia più o meno opportuno farlo, anzi la questione non si pone proprio. Credo che questa idea di "mercificazione del corpo delle prostitute" (ovviamente parlo di donne che lo fanno non perché obbligate da qualcuno) abbia alla basa un problema enorme quanti vecchio: corpo della donna nella sfera sessuale = sacro. Questa idea di sacralità del corpo femminile è da rivedere e dovrebbe essere soprattutto solo personale.
@@ilariabertoni3486 sì, penso anch'io che quando si parla di opinioni come in questo caso ogni idea sia personale e soggettiva. Ma nella parola vendere o noleggiare non ci vedo nessun riferimento alla sacralità del corpo femminile. Anche se si tratti di un uomo penso che la si possa usare. In quanto al tuo appunto secondo il quale viene definito in questo modo solo la prostituzione e non altre professioni, penso che sia dovuto più al fatto che una sex worker offre o appunto noleggia l'uso del proprio corpo ad un cliente. Invece, gli esempi che hai fatto sono tutte professioni che consistono nello svolgere un'attività che non ha a che fare direttamente con il mero utilizzo del proprio corpo: un calciatore pratica uno sport non vende il proprio corpo. Un ricercatore legge, raccoglie dati, scrive una tesi non vende il suo cervello. Una sex worker invece mette alla mercé il suo corpo a chi vuole averci un rapporto sessuale. A mio parere, ( anche se opinabile) vendere il proprio corpo nel linguaggio corrente significa proprio e semplicemente questo senza stare a rivangare questioni di sacralità.
Molto interessante. Come sempre!
Non so se sia più bello il tema trattato o la maglietta di Lark's tongues in Aspic...
Forse quest'ultima ;)
Film stupendo 💕 e Mubi è una piattaforma molto interessante per il cinema d’autore ma ancora poco conosciuta. Felice della vostra collaborazione ☺️
Si ma il cinema e' morto ormai...solo lesbiche, solo femminismo...tutti uguali sti film...ormai il lesbo-femminismo comanda il mondo del cinema...tra l' altro Shiva sta con le donne per piacere, e con gli uomini per dovere...non e' bisessuale, ma lesbica...va con gli uomini per lavoro. Se fosse ricca non si calcolerebbe minimamente l genere maschile...
Bellissimo mi piace come argonte, e come lo avete trattato. L'unica cosa che mi sento di consigliarvi, e non vuole assolutamente essere una critica ma un semplice consiglio, é di parlare quel poco più lentamente, boh io verso la fine mi sono persa ahah
Grande Maglia!
Shiva Baby... La fusione tra Side Baby e Shiva😂😂😂
Probabilmente è la fusione tra Shiva e Sugar Baby
Credo che l'unica libertá che ci é rimasta é scegliere con chi fare sesso; vendere questa libertá non fa per me. Ho fatto la cameriera e non mi sentivo di vendere il mio corpo, ma prestare il mio sforzo per avere una retribuzione. Non sono una bomba sexy ma in un momento di gravi problemi economici, mentre vivevo in Australia da sola, mi é stato offerto di fare sex work... Solo l'idea mi ha fatto sentire sconsolata e vuota e non ho accettato, ho pianto lacrime amare per essere anche solo stata considerata solo "corpo" e non "mente e cuore". Ho preferito tornamene in Italia che vendermi a uomini che mi oggettivizzavano, l'idea di avere addosso un uomo di cui non sono attratta o di non potere dire di no se qualcuno "esagera" mi genera ansia e paura. Non é un discorso moralista, ma in un mondo dove tutto si puó vendere, mi piace pensare che il sesso sia un "regalo" , uno scambio gratuito di sensazione e di emozioni... I soldi sporcano tutto, anche l'anima a volte.
Hai assolutamente ragione. Tutto questo finto buonismo mi da alla testa perché voglio vedere i genitori di Sofia viscardi se scoprissero che la figlia più piccola quindi Maria viscardi, dicesse “voglio volutamente prostituirmi” . Penserebbero sicuro che hanno sbagliato tutto. Ormai si trasmettono davvero messaggi assurdi, un uomo che va con tutte è esattamente come una donna che lo fa. Fine. Cazzate che l’uomo viene visto bene.
Davvero un bel commento!!! Anche io la penso come te!
@@Cirillina85 al suo o il mio
@@evac6742 Era riferito a quello di Roberta, perché é il primo che ho letto ed é quello che mi ha spinto a commentare. Poi ho letto anche il tuo e sinceramente, non é stato il primo pensiero che mi é venuto in mente ma... Effettivamente riflettendo su quello che hai scritto, condivido anche la tua risposta. Credo che viviamo un periodo dove si debba per forza sdoganare tutto, dove si debba per forza semplificare... Il concetto "sesso" va sicuramente rivisto, non demonizzato, argomentato e non nascosto. Peró, bisogna capire che é una cosa importante è non banalizzare! Poi ci ritroviamo con tante persone che non capiscono la complessità e la vastità dell'argomento. Poi sta cosa dove molti dicono io non giudico... Certo anche io mi limito a pensare senza esprimere a voce, ma un giudizio lo diamo tutti!
@@Cirillina85 🤍
E credo sia oggettivo il fatto che questo lavoro richieda una consapevolezza di sè maggiore rispetto ad altri mestieri, in quanto immagino sia facile sentirsi violati o svalutati. Poi, se fatta con consapevolezza e maturità, ci sta assolutamente come scelta di mestiere
Premetto che non giudico in alcun modo le scelte di nessuno, che ognuno affronta secondo i principi che più preferisce.
Io ritengo tuttavia che talvolta la spudoratezza sia presa per sincerità o peggio per libertà.
Ma il sesso riveste un ruolo importantissimo per il benessere psicofisico di una persona, non ha alcun senso paragonare una prestazione sessuale con chi fa il cameriere o l'operaio.
".. molti problemi verranno risolti quando e se le donne, al pari degli uomini, avranno il diritto a non essere moralmente buone" va bene, ma soprattutto direi che molti problemi verranno risolti quando e se gli uomini, al pari delle donne, avranno il dovere di essere moralmente buoni.
Alla fine, proprio per la complessità delle situazioni, delle scelte e del vissuto delle persone, credo che giudicare per categorie sia sempre poco utile. È difficile togliere i pregiudizi dalla testa della gente, ma anche vero che si possono avere giudizi "negativi" su qualcuno (per esempio una sex worker) senza che questi derivino da posizioni prevenute. È giusto e lecito pensare anche male di qualcuno, ma se di base fossimo tutti gentili col prossimo, anche con chi secondo noi è un poco di buono, pian piano si livellerebbero un sacco di attriti inutili.
Sesso puro!
ti amo sofi :)
Viva i libertini
Bravi. Aspetto solo che i miei nipoti ne abbiano 16, di anni.
video interessante, concordo. #freenipples
Concordo su tutto! Ma vorrei davvero sentire da parte delle sex worker come vivono il fatto delle malattie sessualmente trasmissibili. Ci sono virus (hpv) che neanche il preservativo può prevenire al 100% anche perché si può trasmettere con un semplice bacio. Avrei davvero paura di fare questo lavoro per questo motivo, chiaramente anche chi non fa la sex worker può prendere le malattie ma il rischio aumenta con l’aumentare delle persone diverse. Inoltre, i clienti potrebbero omettere di avere vari virus
Non ho mai capito perché Sofia parla sempre di sesso 😂
Sì ma con quale maglietta di Larks' Tongues in Aspic me lo stai dicendo 😍
Ma infatti si ho preso un colpo
Ma saprà cos’è ?
❤️
Ciao Alice😘
Corpo maschile al riparo dalla morale.
Analisi degna di Freud!
sono d'accordo al 99% la frase sul corpo maschile libero dalla morale, mi ha fatto storcere un po' il naso infatti neanche 3 secondi dopo dici che l'uomo può suscitare disgusto mi sembra un po' una contraddizione.
Infatti ritengo che entrambi siano costantemente giudicati in base alla morale di persone che si credono migliori di noi, quindi non credo che quella frase avesse molto senso, ma magari ho capito male
Credo che la libertà dalla morale risieda proprio in questo: gli uomini possono essere considerati schifosi (e quindi essere amorali) mentre le donne no. Un esempio può essere il modo in cui vengono trattate le pornostar: a Rocco Silfredi tutti batterebbero il cinque, ma quanti lo farebbero con Valentina Nappi? Credo che Sofia intendesse proprio questo
Bello.
Ma la maglietta???😍😍
in questo video si paragona la prostituzione a svolgere una prestazione lavorativa che contenga delle mansioni fisiche. ok.
Ma infatti non stanno bene, pensa te dove può arrivare il buonismo del cazzo. Ma pensi che Sofia creda davvero in quello che dice? Perché non la fa lei la sex worker dato che sta facendo passare questo come normale 😂😂😂
Qual sarebbe la differenza?
@@gabamarsa vedi te
@@evac6742 se non sai dirmi qual è evidentemente è solo il moralismo sessuofobico la differenza
Sí, mi ha lasciata basita. Non é un lavoro qualsiasi, non é solo mansione fisica. Chiamiamolo in maniera meno fashion, non "sugar baby", non "sex work", chiamiamolo "prostituzione". Un'attivitá degradante. Da una parte limita la donna a oggetto di piacere, dall'altra da all'uomo l'idea che con i soldi puó mitigare la sua solitudine e sfogare le sue perversioni sessuali. Ho fatto lavori umili ma per me ci sono lavori che ti rubano l'anima, fare la prostituta é uno di quelli. Mi fa paura che si nomini "moralismo" il buon senso e "sessofobia" quando qui non parliamo di fare sesso con chi ti pare ma di venderti come carne da macello. "Preferisco lavorare mezz'ora che lavare i piatti tutte le sere", sono scelte. Ma non passiamo il messaggio che chi lavora tutte le sere lavando i piatti é un pirla.. é una persona che puó camminare a testa alta, senza paura di essere riconosciuto, potendo avere il lusso di fare sesso con chi gli pare e non con chi paga.
Perché dici che molti problemi verranno risolti quando e se le donne, al pari degli uomini, otterranno il diritto a non essere moralmente buone?
Credo sia importante sottolineare come, però, sia necessaria una certa maturità per discernere il confine tra il sentire di star vendendo il proprio corpo ed il percepire di starlo utilizzando consapevolmente.
In parole povere: non credo che un adolescente, o pre adolescente, abbia la consapevolezza adatta per scegliere il sex working come un lavoro.
Argomentazione: Alla fin fine, giacché il cameriere è un lavoro fisico, non è lo stesso che il sex working?
Rispetto al contenuto (cioè, il sesso è un'attività fisica come un'altra): ti spingo in un tuo momento di fragilità o non piena consapevolezza a portarmi a tavola tutti i piatti, a portarmeli via e a lavarli; ti spingo nelle medesime condizioni di fragilità o non consapevolezza ad avere una prestazione sessuale con me.
Domanda: in quale di questi due casi finisco in galera per stupro? in entrambi? se no, perché no? il sesso non è un'attività fisica come un'altra?
Rispetto alla forma (cioè, se il sex-work fosse come ogni altro lavoro): "a causa del RdC, i giovani d'oggi non vogliono più lavorare; ho chiesto a una ragazza di praticarmi il cunnilingus e questa ha iniziato a chiedermi quanto le avrei dato per la prestazione, se con o senza protezioni, se avevo malattie sessualmente trasmissibili. O tempora, o mores!"
Confondi la prostituzione "volontaria" e consapevole, che non è un reato, con l'induzione alla prostituzione, che è giustamente un reato penale.
Oltre al fatto che quello da te indicato sarebbe anche reato di violenza privata e violenza sessuale.
@@pile333 Non credo tu abbia letto o compreso bene il punto. Il che è comprensibile perché è una distinzione un po' più sottile. Quindi la esplicito meglio.
Io volevo discutere la validità di una tesi come: "il sesso è un'attività fisica come un'altra". Qui usata come argomentazione per dire: "se fare il/la cameriere/a è legale e socialmente accettato, dovrebbe esserlo anche fare il/la sexworker".
Se lo è (sesso = attività fisica come ogni altra), allora il reato di violenza sessuale non esiste (men che meno quello di molestia sessuale). Se il sesso è un'attività fisica come un'altra, allora una violenza sessuale è l'equivalente che sfregare senza il tuo consenso qualsiasi altra superficie del tuo corpo; insomma è come se ti provocassi una ferita fisica (a cui si aggiunge il peso psicologico dell'aggressione). Ma, bene o male, dovrei essere punito per aggressione e danni alla persona fisica e non per violenza sessuale (perché ogni violenza con danni alla persona fisica è un'attività fisica e se tutte sono uguali la parola "sessuale" non ha alcun significato e tantomeno alcun valore giuridico). Insomma, se accetto tale premessa, devo concludere che lo stupro non esiste o che al massimo descrive un certo modo di farti un danno fisico in tutto e per tutto (qualitativamente) equivalente, per dire, a graffiarti sulla schiena.
Se il sesso NON è un'attività fisica come qualsiasi altra, allora esiste un certo tipo di violenza (che da un punto di vista FISICO è come ogni altro effetto della dinamica di corpi materiali in moto reciproco e applicazione di energia meccanica) che assume un valore particolare in quante afferisce a una sfera che non si esaurisce nella sua espressione fisica: la sfera dell'intimità sessuale la cui violazione è di tipo diverso (concettualmente e quindi giuridicamente) da ogni altro tipo di danno alla persona fisica.
Se questa sfera esiste, allora la tesi "attività fisica come ogni altra" è falsa. Se questa sfera non esiste, allora il concetti di violenza "sessuale" è ridondante e non distingue questa violenza da qualsiasi altro danno fisico alla persona, né concettualmente né giuridicamente (neanche entro nel campo dell'etico/morale).
Conclusione: o l'argomento presentato non è valido, oppure chi lo sostiene sostiene (necessariamente, se non è in contraddizione) che esistono i danni fisici alle persone e che lo stupro non è nient'altro, niente di più e niente di diverso dal colpire qualcuno e fargli venire un livido.
Assolutamente d’accordo
@@Godsen5 splendida osservazione
Cioé lo/a sugar daddy/mammy é sostanzialmente il cliente?
Credo sia per le stesse ragioni che purtroppo ancora non c'è una seria e reale regolamentazione del mercato del sesso, a grave danno dei sex workers e dei loro clienti.
L'opinione pubblica deve capire che i sex workers sono lavoratori come gli altri e come tali hanno diritti e doveri.
Superiamo una volta per tutti la valutazione moralistica della prostituzione che, è bene ricordarlo, non è un reato in sé ma lo sono l'induzione e lo sfruttamento.
Infatti..la prostituzione andrebbe legalizzata !
@@tizianamantino6611 Il fatto è che di fatto non è illegale ma è una attività lavorativa di fatto non riconosciuta. La solita indecisività italiana nel normare argomenti scomodi come la regolamentazione della prostituzione, la legalizzazione delle droghe leggere e sul fine vita.
@@pile333 👍
aka pensavo fosse amore e invece era una prestazione occasionale
comodo perchè non risulta in partita iva non detrai insomma, MA se non sei tale come si chiamava max felicitas, lui è l'unico al mondo che ci tiene proprio E lo dice anche, che bravo ragazzo
partita iva tu dove eri quando equitalia si diede all'ippica nel lontano cos'era? 2017? boh
aka i soldi comprano tante cose eh ma non la gloria
pia fiato però se no non c'è tempo di capire quello che dici
Vero😅😅
Il sesso è libertà…ognuno lo fa con chi gli pare e piace !!!! E il sex working è un lavoro come un’altro!!
Giusto
La primaaa
Si ma il cinema e' morto ormai...solo lesbiche, solo femminismo...tutti uguali sti film...ormai il lesbo-femminismo comanda il mondo del cinema...tra l' altro Shiva sta con le donne per piacere, e con gli uomini per dovere...non e' bisessuale, ma lesbica...va con gli uomini per lavoro. Se fosse ricca non si calcolerebbe minimamente l genere maschile...quindi e' tutto al quanto incoerente....perché gli uomini li fa pagare per stare con lei, mentre le donne invece non le fa pagare e ci si fidanza pure? Non e' il primo film che vedo, che lancia messaggi intenti a mostrare alle donne che l' eterosessualita' sia negativa, mentre l omosessualità femminile positiva. Ormai tra Sky netflix e prime video che hanno monopolizzato tutto sul femminismo lesbico non si capisce più niente...fanno credere a prescindere che il sesso Lesbo sia meglio di quello etero, che la relazione tra donne sia migliore di quella tra uomo e donna....nei film e nelle serie mostrano donne etero che di punto in bianco fanno sesso con altre donne facendo le corna al marito/fidanzato, o che lasciano il marito per stare con una donna. Oltre ad essere provocatoria come cosa, e anche un insulto all eterosessualita' femminile, in quanto viene sempre mostrata come sessualità fluida erroneamente, e' anche una discriminazione nei confronti dell' omosessualita maschile che non ha tutto questo spazio....come mai invece quando mostrano personaggi femminili Lesbo, non le fanno diventare fluide anche loro, ma anzi le mostrano come delle morte di figa disinibite che odiano il genere maschile?...come mai invece non mostrano personaggi maschili etero che tradiscono le mogli con gli uomini?...mi sembra troppo incoerente ed e' palese che il mondo del cinema e i social con tutta questa propaganda femminista, abbiano come obbiettivo quello di creare una massa di donne lesbiche che odiano il genere maschile.
Per favore stai zitta.
Motivazione?
È il commento migliore che ho letto finora